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Autore: Larksunset    04/08/2017    5 recensioni
Dal prompt di Darkstar della pagina facebook Sterek prompt.
Stiles si è finalmente deciso a rivelare i suoi sentimenti a Derek, come reagirà il lupo? Ricambierà i suoi sentimenti?
Perdonatemi sono un impiastro con le introduzioni ma spero che vi fermiate a leggere...
Genere: Angst, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Le vie del dolore'
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The way of pain
 
 
 
Storia ispirata dal prompt di Darkstar sulla pagina Facebook Sterek Prompt.
 
 
 
Aveva deciso. Dopo vari tentennamenti e ripensamenti era giunto alla conclusione più giusta.
Certo aveva pensato e ripensato, aveva cambiato idea tante di quelle volte che stava per impazzire. Ma sapeva che era solo quella la decisione giusta, doveva prendere tutto il coraggio che possedeva e confessare i suoi reali sentimenti. Niente rendeva più liberi della verità giusto? Sapeva che quella verità avrebbe avuto due sbocchi, e uno di questi poteva essere la realizzazione del suo sogno, che lo avrebbe condotto alla felicità a cui tanto mirava. Cosa c’era di sbagliato ad ammettere di essere innamorato? Si cavolo! Era cotto come una pera, era stato vittima di Cupido! Il suo cuore, la sua mente, i suoi sensi, tutti vivevano per l’altra persona. Era giusto che lui sapesse cosa provava.
 
La decisione era stata un poco forzata dopo che aveva rischiato di perderlo per sempre. Il solo pensiero ancora lo faceva impazzire… l’idea di non rivedere più il suo sorriso, sentire la sua voce, sentire il suo profumo, sarebbe stata la tortura più atroce che la vita poteva infliggergli.
 
Seduto sulla poltrona di casa sua rivide quella scena, come la sequenza di un film:
Erano in Messico, lui era lì in fin di vita, ed era stato costretto ad abbandonarlo con le ferite ancora sanguinanti e una smorfia di sofferenza nel bel viso. Si era fermato per soccorrerlo, ma gli era stato ordinato: “Va da Scott…”
 
Cosa fare? Doveva obbedire girarsi e andare via? No non voleva!
 
“Ti prego va da Scott…” aveva ripetuto a mò di supplica.
 
E in quel loro ultimo sguardo aveva lasciato accanto a lui il suo cuore. Ed in quel preciso istante si disse: “Io lo amo, Dio quanto lo amo!”
 
E poi la scoperta della sua trasformazione, e soprattutto il sollievo di vederlo vivo.
Rise di stesso e a quanto fosse sciocco. Pensava a quel momento tra loro due così tragico ma anche magico, e poi alla gioia di sapere che non era stato un addio, perché vederlo ogni giorno vivo e vegeto era il dono più bello che gli era stato fatto.
 
Sapeva che il lupo era bisessuale e che al momento era impegnato con Breaden, ma ormai aveva preso la sua decisione e niente lo avrebbe fatto tornare indietro. Quello che sarebbe successo in seguito era tutta una scommessa e lui non voleva tirarsi indietro.
 
Mise in moto la sua adorata jeep e si incamminò nella zona in cui abitava Derek.
Il tragitto fu una vera odissea. Il cuore martellava come un pazzo nel petto, le mani sudavano così tanto che era quasi impossibile cambiare marcia, ma non si arrese, doveva andare da lui…
In poco più di venti minuti si ritrovò davanti al suo palazzo. Era certo che lui fosse nel suo loft ad allenarsi. La cosa lo eccitò un poco, quante notti aveva sognato quel corpo perfetto, ma che spariva alle prime luci dell’alba…
Salì le scale, evitò l’ascensore. Aveva bisogno ancora di qualche minuto per schiarirsi le idee.
Lo divideva solo la porta d’ingresso dall’oggetto dei suoi desideri. Era convinto che avrebbe fallito al 100% e che sarebbe scappato al minimo rumore, ma ormai c’era dentro fino al collo, e tornare indietro era praticamente impossibile, anche perché la porta scorrevole si aprì mostrando il lupo in tutto il suo splendore, con la tuta e quella canotta nera striminzita che risaltava ogni centimetro perfetto di quel corpo divino. Abbigliamento che non lasciava nulla all’immaginazione. Si stava allenando come aveva immaginato, lo conosceva bene, pensò sorridendo, un piccolo sorriso a fior di labbra. Ma deglutì a fatica senza riuscire a dire una sola parola. Era troppo nervoso.
Derek, che avendo sentito il battito impazzito del suo cuore, era uscito fuori e lo aveva sorpreso lì imbambolato davanti la sua porta.
 
“Stiles che ci fai qui? E’ successo qualcosa?”
 
Sentire la sua voce che pronunciava il suo nome lo riscosse dai suoi pensieri.
 
“No, tranquillo non è successo nulla. Ho solo bisogno di parlare con te.” disse mordendosi le labbra tutto d’un fiato.
 
Il lupo si fece da parte e lo lasciò entrare.
 
“Ma certo accomodati. Vuoi qualcosa da bere?”
 
Stiles entrò nel loft. Il pomeriggio lasciava entrare una luce accecante dalle vetrate della grande stanza. Avrebbe volentieri accettato qualcosa, sentiva la gola secca, ma non poteva. Niente doveva distrarlo, niente doveva fargli perdere quel coraggio che era riuscito a trovare. Rifiutò con un cenno della testa e si avvicinò alla vetrata. Osservò fuori mentre lui beveva una bevanda energetica. Non riusciva a guardare quel corpo perfetto… a vedere le sue labbra poggiate sulla bottiglia… oh dio si era andato a cacciare nella tana del lupo, e che lupo!
Derek lo guardava alle sue spalle, sentiva il suo sguardo bruciargli addosso.
Lui era lì in attesa, e non riusciva a capire tutta quella sua agitazione, cosa era successo a quel ragazzino da sconvolgerlo tanto? Se non era accaduto nulla come gli aveva affermato poco fa, cosa lo faceva stare in quel modo? Ma preferì non dire nulla e aspettare che lui si decidesse a parlare.
 
Stiles prese un bel respiro, si girò verso il lupo, guardandosi i piedi con fare nervoso, che all’improvviso sembravano più interessanti della persona davanti a lui… all’improvviso disse tutto d’un fiato.
 
“Credo di essermi innamorato di te!... cioè no… non è che lo credo, ne sono sicuro…” la sua parlantina cominciò a prendere il sopravvento, ma fu interrotta da una risata.
 
Derek sentendo quelle parole, credendo fosse uno scherzo, scoppiò in una risata fragorosa, rise come non lo faceva da tempo, con lacrime comprese, tanto forte da tenersi lo stomaco con le mani.
Ma appena si rese conto che il ragazzino era serissimo, si calmò. Stiles non rideva affatto, lo guardava con occhi spalancati e bocca leggermente dischiusa.
Il lupo si schiarì la voce e cercò di ricomporsi immediatamente, e si rivolse al suo ospite altrettanto serio.
 
“Scusa non volevo riderti in faccia. Pensavo stessi scherzando…”
 
Ma Stiles non rispose. Lo guardava fisso negli occhi, ormai non aveva più niente da perdere, era lì e aveva messo a nudo la sua anima…
Lui non abbassò lo sguardo anzi continuava a fissarlo, aspettava la sua risposta.
 
“E’ vero ho ammesso di essere bisessuale , ma non sono attratto da te né fisicamente, né tanto meno emotivamente. Mi dispiace Stiles…”
 
In quel preciso istante il cuore del ragazzo si spezzò. Sentì una fitta al petto simile ad una pugnalata. Doveva aspettarsi un rifiuto, ma mai avrebbe immaginato quel dolore. Era meglio quando si era messo a ridere
Derek percepì cosa stava provando e cercò di consolarlo in qualche modo.
 
“Stiles non volevo ferirti, ma siamo seri per un momento… guardaci… non potrebbe mai funzionare, siamo proprio agli antipodi… e poi ho questa cosa con Breaden, a cui non so dare un nome preciso, ma so che è importante per me ora.”
 
L’umano non sapeva davvero cosa fare o dire, si limitò solo ad annuire sentendo quelle parole. Il dolore era straziante così si voltò per lasciare il loft, desiderava solo scappare via da lui…
Ma Derek lo chiamò.
 
“Stiles…”
 
No, sentire il suo nome da quella voce era davvero straziante… non voleva sentire niente, perché non c’era più niente da dire... aveva ascoltato abbastanza per rendersi conto che tutti i sogni che aveva immaginato si erano frantumati come un vetro delicato che era caduto a terra.
 
“Derek ti prego fai finta che questa conversazione non sia mai avvenuta. Vedrai che mi passerà. Continua i tuoi allenamenti e scusa se ti ho disturbato.”
 
Detto questo scappò via, via da quella stanza che era stata il palcoscenico dove il suo cuore si era spezzato.
Il lupo era rimasto lì senza parole…
 
Stiles si rifugiò nella sua amata auto, lì da solo, si lasciò andare alle lacrime, che era riuscito a trattenere fino a quel momento.
Dio era uscito di casa pieno di speranze, di gioia di vivere, felice come non mai, e pronto a urlare al mondo intero che era innamorato! Ora invece era deluso, arrabbiato, triste, ferito e tremendamente addolorato, perché il suo amore non era e non sarebbe mai stato corrisposto.
Sentiva ancora le sue risate dopo la sua confessione… una pugnalata che ancora sanguinava. Non solo era stato rifiutato, ma anche deriso.
Mise in moto la macchina e si allontanò da quella casa.
Non sapeva più qual era il suo stato d’animo… era come svuotato, il dolore nel petto era straziante… sarebbe mai passato? Si sarebbe sentito meglio? In quell’istante sembrò infinito ed eterno.
Ma doveva reagire. Doveva farlo per suo padre. Era quasi ora di cena, tra poco sarebbe rientrato dalla centrale. Si, fece un respiro profondo e decise di celare il suo vero stato d’animo dietro una maschera di serenità. Erano soli, dopo la morte di sua madre aveva promesso a se stesso che si sarebbe preso cura di lui sempre. Allora con un gesto secco del braccio asciugò le ultime lacrime, e mettendo in moto l’auto si diresse verso casa e lontano da Derek.
 
 
 
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Erano passate due settimane da quando aveva confessato i suoi sentimenti a Derek. Aveva fatto di tutto per evitarlo. Se lo incontrava per strada, in modo sfacciato cambiava direzione. Alle riunioni partecipava solo ed esclusivamente a quelle dove sapeva che non fosse presente il lupo. Idem per le  varie esercitazioni. Cercava di non dare nell’occhio davanti ai suoi amici, ma era difficile. Scott, il suo migliore amico, si era reso conto del suo comportamento strano, ma ero certo che se avesse avuto qualche problema si sarebbe confidato con lui. Ma Stiles per quanto si fidasse di lui, non riuscì a  rivelargli il suo stato d’animo dovuto ad un amore non corrisposto.
 
 
Quel pomeriggio si sarebbero dovuti recare a casa di Scott per una riunione speciale. Un omega stava creando problemi, non voleva lasciare la città, ma dovevano trovare una soluzione per allontanarlo visto tutti i guai che stava provocando. Povero lupo non era pericoloso per gli umani, ma non riusciva a controllarsi e spesso capitavano incidenti con vari animali. Deaton si era ritrovato a lavorare il doppio in quel periodo, e aveva chiesto all’Alfa di trovare un giusto modo per risolvere quella situazione.
Stiles, costretto a partecipare, pregò con tutto se stesso di non incontrare né Derek né la sua dolce metà. Ma tutto fu vano quando fecero il loro ingresso nel salotto della casa del suo migliore amico. Iniziò una vera guerra con se stesso. Doveva mantenere il controllo del suo corpo, il cuore non doveva tradirlo accelerando al massimo alla vista del lupo… troppi licantropi, presenti in quella stanza, avrebbero capito che c’era qualcosa che non andava. Ma ormai sapeva recitare bene la sua parte, sapeva tenere sotto controllo il suo dolore davanti agli altri, e sapeva che poi da solo poteva lasciarsi andare…
 
I due non si erano scambiati neanche uno sguardo, da amici sembravano due totali estranei. E poi Stiles aveva gli occhi fissi nel vuoto, concentrato a non pensare a Derek, al suo viso, il suo corpo, il suo profumo… Basta! Doveva smetterla… doveva non pensare a niente, e cercare di stare rilassato.
Scott, in quanto Alfa del gruppo, interruppe i suoi pensieri.
 
“Ora che siamo tutti presenti, possiamo discutere della faccenda di questo omega… dobbiamo trovare una soluzione nell’immediatezza. Deaton sta impazzendo, e ha ragione, all’ambulatorio c’è un vero inferno. Non mi lascia un minuto in pace, ho il suo fiato sul collo…”
 
Tutti annuirono e cercarono di pensare a qualcosa che potesse risolvere il problema, ma Derek prese la parola, con grande sorpresa dei presenti.
 
“Ragazzi, scusate, lo so che ci sono cose importanti da discutere, e forse non è il momento, ma siete il mio branco e quindi la mia famiglia… ragion per cui siete le prime persone a cui lo diciamo…”
 
detto questo fece una pausa e prese Breaden per mano.
Sentendo quelle parole Stiles alzò lo sguardo verso il lupo. Sorrideva alla sua donna stringendole la mano e cingendola per la vita. Quella scena fece cadere tutte le sue barriere… ma nessuno se ne rese conto, curiosi di sapere cosa stesse per aggiungere l’Hale.
Derek sembrava imbarazzato, ma molto felice, i suoi occhi emanavano una luce particolare.
 
“Come ben sapete noi due ci frequentiamo da un bel po’ di tempo… le cose stanno andando molto bene… così abbiamo deciso di fidanzarci!”
 
A quell’affermazione la ragazza sorrise mettendo in mostra un piccolo anello all’anulare sinistro. Subito dopo ci fu un lungo applauso e una serie di abbracci e congratulazioni per la bella notizia.
Stiles invece era come pietrificato. Era come se lui avesse preso il suo cuore e lo avesse schiacciato sotto i suoi piedi. Scambiarono uno sguardo veloce, ma il lupo fu presto abbracciato da un membro del branco desideroso di complimentarsi con lui. Quando guardò verso la direzione dell’umano si rese conto che era sparito. Non poteva biasimarlo. E decise di godersi il momento.
 
Nel frattempo il figlio dello sceriffo era scappato, tutta quella gioia era un tormento. Si era sentito mancare l’aria. Immaginare Derek e la sua Breaden insieme per sempre era un dolore indescrivibile.  Sentiva che stava per avere un attacco di panico. Non poteva accadere davanti a tutti, come spiegarlo poi? Si allontanò più possibile, prese la macchina e partì senza una meta precisa. Il cuore non smetteva di fargli male, l’aria non riusciva ad entrare bene nei polmoni, e la testa cominciava a girargli. Forse doveva fermarsi, guidare poteva essere pericoloso. E se l’avesse fatta finita una volta per una tutte? Ma il pensiero di suo padre lo fece rinsavire, almeno lo allontanò da quella stronzata a cui aveva pensato.
 
Ripensò alle parole di Derek. Si erano fidanzati! Lei indossava un anello! Il suo anello! Tutti erano così felici per loro, e lui? Era così egoista da averlo odiato. Doveva essere anche lui felice per il lupo, ma non ci riusciva, perché desiderava Derek solo per lui, anche se era consapevole che era solo un’utopia. Era convinto che solo insieme sarebbero stati davvero felici.
Sorrise di se stesso, che idiozia. Lui non era innamorato di Stiles, anzi aveva riso davanti alla sua dichiarazione d’amore… che povero disgraziato era… vittima di un amore a senso unico che lo stava logorando.
Non sarebbe più riuscito a fingere davanti agli altri indifferenza, come si sarebbe comportato?
Ma non voleva pensare a questo. Aveva solo una consapevolezza: Derek non sarebbe mai stato suo, mai!
Arrivò a casa e prese dal mobiletto una bottiglia di wisky… spesso suo padre ne beveva un goccio, sembrava farlo stare meglio… chissà magari avrebbe avuto lo stesso effetto su di lui. Il liquido ambrato scivolò tra le sue labbra lungo la gola… bruciava un poco, ma mai come il dolore che aveva dentro. Voleva stordirsi. Dimenticare tutto anche se per poco.
Ma non era abituato all’alcool e quando iniziò a girargli la testa decise di mettere la bottiglia a posto. Si guardò allo specchio e provò orrore per se stesso. Come diavolo si stava riducendo? Malato d’amore pensava che stordirsi lo avrebbe fatto sentire meglio?
Doveva scappare da Beacon Hills. Derek Hale poteva portarlo alla distruzione. In meno di un’ora aveva fatto un pensierino sul suicidio e sul diventare un alcolista… e si era solo fidanzato! Cosa sarebbe accaduto durante i preparativi delle nozze?
Si diresse nello studio di suo padre, si era ricordato una cosa: c’era una brochure sul tavolo. Un corso dell’ FBI con durata biennale. Ci aveva pensato spesso, bè era un segno che lo avrebbe aiuto a guarire da quel mal d’amore. Si, sarebbe diventato un agente dell’FBI, avrebbe studiato a Seattle, e tutto sarebbe passato…
La decisione era presa. Forse poteva sembrare troppo frettolosa, ma suo padre ne fu entusiasta. Il figlio aveva un innato talento investigativo, avrebbe fatto carriera, era orgoglioso di lui.
 
 Se solo avesse saputo il motivo della sua scelta…
 
 
 
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Qualche giorno dopo avvisò gli amici, erano sconvolti da tanta fretta.
 
“In realtà ci penso da molto. Ma il corso non può aspettare che io mi decida!” disse con ironia.
 
Uno di loro non sembrava affatto sorpreso. Derek immaginò che desiderasse andare via da lui. Non avevano più parlato da quel giorno. Che davvero fosse rimasto così male da portarlo via dalla sua casa e dai suoi amici? Lui non poteva far nulla.
 
In aeroporto erano andati tutti a salutarlo. Felici che il loro amico avrebbe realizzato il suo sogno.
Purtroppo erano andati davvero tutti, compreso Derek e Breaden. Sperò che avrebbe avuto il buon gusto di non farlo, ma sapeva che la cosa avrebbe suscitato qualche sospetto, nessuno si era reso conto che i rapporti tra loro si erano in un certo senso raffreddati.
 
E così Stiles abbandonò la sua città, suo padre, i suoi amici e… lasciò tutto e tutti con cuore ulteriormente a pezzi perché lasciava tutto con un’orribile immagine: l’uomo che amava abbracciato alla sua donna…
 
“Presto sarai solo un lontano ricordo…” si disse con le lacrime che pungevano gli occhi.  
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo autore.
 
Ciao a tutti…. Vi prego non uccideteci!!!! Ho seguito solo il prompt di Darkstar prendetevela con lui… ahahahahah no dai povero!!! Questo è un regalo per lui che spero gradisca!
Lo so che ho sospeso la long senza nessun avviso ma sia io che la mia beta siamo state impegnate ma crediamo che per la prossima settimana posteremo il capitolo.
Passando alla storia, lo so che è molto triste e che ci odiate per come è stato sviluppato il prompt ma vorremmo davvero che ci faceste sapere cosa ne pensate.
I miei più calorosi ( calorosi è meglio di no, fa già  troppo caldo! Ahahahahah ed ecco la freddura!!! )saluti Lark.
 
 
 
 
 
Cari lettori e lettrici, ha già detto tutto Lark… abbiamo seguito delle direttive di un prompt… ma spero sia stato di vostro gradimento, soprattutto di Darkstar che ha suggerito l’idea.
Voglio scusarmi anche io per la nostra Inevitabilmente, spero di regalarvi presto il nuovo capitolo… che è in fase di lavorazione… per vari impegni ci siamo bloccate, scusate davvero.
Alla prossima e buona lettura. Alice.
   
 
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