PULVIS ET UMBRA
Il vento mi scompiglia i capelli,
mentre con la mano cerco di riordinarli.
Le ciocche non vogliono saperne di
starsi ferme, anzi sembra lo facciano a posta a sfuggire dal mio controllo.
Lascio perdere e porto la mano sul
terriccio su cui sono seduta; lo sento freddo...
Come questa giornata...
Come il mio cuore...
Come i tuoi occhi poche ore prima...
Scuoto la testa. Non voglio ricordare,
non POSSO ricordare, farebbe male... e io non voglio soffrire.
Ora basta piangere per te, non starò
più male per un idiota del tuo calibro.
Le lacrime non solcheranno più il mio
viso, almeno, non di fronte a te. Mai più.
Se lo faranno, mi accerterò di essere
sola, di non essere vista e di non essere derisa.
Piangere è da deboli e io... io non
sono debole.
Tranne quando ci sei tu!
Quando tu sei con me divento la
ragazza più fragile del pianeta, ma tu... non tene accorgi mai.
In fondo cosa sono per te se non un
maschiaccio privo di fascino e senza senza sex-appille? In pratica una palla al
piede!
Bene Ranma fai come ti pare!
Non lo capisci che ti amo? Fa
niente... ma io tel'ho fatto capire, eccome! Se sei un baka non è colpa mia!
La mia coscienza è a posto!
Ho rischiato la vita per te... molte
volte,
per averti nella mia vita sono stata
rapita e quasi immaritata con due principi,
Sono morta,
Sono tornata.
Per te.
E stavo per sposarti... ma tu... non
hai voluto.
Fai come vuoi!
Ma sappi, che io non soffrirò.
Mi sdraio sul terriccio e sento ancora
più freddo di prima.
Non mi merito questo, perchè?
Cosa ho fatto di male? Sono stata
cattiva in un'altra vita?
Prima mi hai portato via mia madre e
ora... Non posso nemmeno avere accanto il ragazzo che amo?
E' una punizione? Bene... l'accetterò
in silenzio.
In fondo Ranma... cosa mi avrai fatto
di tanto male?
Niente... I soliti insulti, la solita
aria di sufficenza...
Allora perchè stavolta non ho
resistito ed è volato lo schiaffo?
Forse perchè sono stanca di te?
O forse di me... di essere così... Akane...?
Di non essere come le tue altre
fidanzate?
Ma pensavo che tu provassi qualcosa
per me proprio perchè non ero uguale alle altre. Bhè ho capito che sbagliavo...
I miei occhi si chiudono.
Voglio rilassarmi per un pò, poi
tornerò a casa e ti caccerò dalla mia vita.
Mi dispiace Ranma...
Solo Dio sa quanto ti amo.
Ma non posso amore mio... non voglio
soffrire ancora, ti prego cerca di capire.
Ti imploro. Io ti ho amato e ti amo
per quello che sei, ma tu no.
Io non voglio cambiare.
Una lacrima mi solca il viso, mi ero
ripromessa che non avrei pianto. BAKA... sono solo questo. Una baka.
Comincio a ridere all'improvviso. Rido
piano, con amarezza e con le stille luminose che continuano a tracciare linee
invisibili sul mio volto.
"Sono io che ti ho fatto
piangere...?"
Una voce a me troppo famigliare mi fa
voltare.
Lui è qui.
Troppo bello per essere una visione,
troppo dolce è la sua voce per essere la realtà.
Sarò morta?
Ma che penso? Come faccio ad essere
morta? Allora davvero lui mi sta guardando con quegli occhi?
"I.. Io ti chiedo scusa..."
Mi dice a voce bassa, ma lo sento.
Ranma...
Non questa volta.
Perdonami, non posso, non cela faccio,
il domani sarà uguale a oggi e l'oggi sarà uguale al domani.
Non voglio soffrire anche domani.
"Non ce n'è bisogno." Dico
gelida, mentre mi alzo asciugandomi le lacrime che ancora una volta mi ha visto
versare per lui.
Mi dirigo verso casa e lui mi segue.
Mi fermo."Che vuoi?"
"C...cosa? Sto venendo a
casa" Afferma spaesato.
"No Ranma! Io sto andando a casa.
La mia casa. Tu adesso torni prendi la tua roba e poi tene vai!" E
continuo a camminare come se niente fosse successo, come se gli avessi appena
detto buongiorno.
Solo io so quanto sforzo sto facendo a
non girarmi, correrti in contro e abbracciarti.
Lui rimane fermo e non mi segue, ma
urla.
"E' questo quello che vuoi?"
Faccio finta di niente. No che non è
questo quello che voglio baka!
Mi sento fermare da un
braccio."Akane! Cosa ti ho fatto?"
Questa è bella.
Non mi giro, ma sorrido."Oh non
so Ranma, non saprei proprio da dove partire!"Dico serena.
"Se è per gli insulti lo sai che
non faccio sul serio, ti ci dovresti essere abituata!"Mi intima stringendo
di più la presa.
Adesso basta, al diavolo i buoni
proprositi di essere glaciali e vaghi. Adesso torno in me e divento violenta e
diretta.
Mi giro"Sai Ranma, si ormai mi ci
sono abituata, ma cazzo per una volta nella tua vita potresti anche essere
gentile con me! Lo so sono un maschiaccio una violenta eccetera, ma la sai una
cosa, io dall'uomo che mi deve sposare esigo rispetto!
E se non gli piaccio per quello che
sono allora, fidanzamento o non fidanzamento può anche andarsene al diavolo! E
questo vale anche per te!! E se speri che ti perdoni sta volta solo
perch..."
Ma che fa?
Io stavo parlando, anzi stavo urlando
e... Aspetta ma... mi sta baciando? Lui? Non ci credo.
eppure queste che sento sono proprio
le sue labbra adagiate sulle mie.
O mamma, sorreggetemi o svengo...
Non pensavo potesse essere così...
dolce...
Vorrei tanto che il tempo si fermasse.
Ci stacchiamo, con mio grande
disappunto.
Mi guarda e sorride imbarazzato.
Odio quando fa così! Le mie barriere
cedono e non mi importa di niente e di
nessuno, perchè quel sorriso così bello ed intrigante è solo per me.
Abbasso lo sguardo so che devo
scusarmi, ma lui inaspettatamente e senza dirmi niente, anche se non credo ci
siano preavvisi per questo genere di cose, mi prende il viso tra le mani e
incatenandomi gli occhi in due iridi cobalto mi da un leggerissimo bacio sul
naso.
Io non credevo potesse essere così
gentile e delicato, ma dolce e sicuro nello stesso tempo. Mi sento sciogliere.
Sorride ancora forse ha notato il
rossore sulle mie guance; In ogni caso mi prende per mano e ci incamminiamo
verso casa.
Sapete forse ne vale la pena... si
vale la pena che il mio viso venga solcato da qualche lacrima se poi viene
baciato da lui...
Non posso farci nulla infondo.
Forse per quello che è successo sta
sera non sarà cambiato nulla o forse tutto, ma l'unica cosa che conta per me è
che tu mi stia accanto Ranma... per sempre...