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Autore: dragun95    08/08/2017    1 recensioni
[Attenzione i fatti e la trama, di questa storia non seguiranno quelle dei libri. Così come i personaggi che sono miei OC]
Da un po di tempo a Parigi si stanno verificando molte sparizioni di persone, la cosa non sarebbe strana se a distanza di poco tempo si rilevassero breve presenze di auree demoniache.
Proprio per questi fatti che Molock un cacciatore e ultimo membro del gruppo dei templari in questo mondo moderno è stato mandato ad indagare, ad aiutarlo nelle indagini e come guida al suo fianco ci sarà uno stregone, a cui il cacciatore vorrebbe tagliare la testa non appena apre bocca.
Tra le vie di Parigi questo improbabile due riuscirà a risolvere il mistero e capire che sta succedendo alla città della torre di ferro.
Genere: Azione, Erotico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Altri
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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Capitolo 2



Yann restava completamente immobile mentre sentiva in bocca il sapore metallico della lama che gli era stata fatta entrare in bocca e che ora premeva contro la sua guancia minacciando di squarciarla, ma stranamente lo stregone riusciva a mantenere il sorriso,

-Shei alquanto arrabbiato?- chiese lui è il cacciatore lo fissò storto con chiari intenti omicidi e la mano che gli tremava per la voglia di togliergli quel sorriso dal volto che lo faceva solo innervosire di più,

-Hai cercato di trafiggermi con delle spade incendiarie. Come dovrei sentirmi?- sbraitò lui furente e livido di rabbia premendo maggiormente la lama contro la guancia del giullare tanto da provocare un leggero taglio e fargli sentire il sapore del sangue,

-Andiamo sai che non cercherei mai di ucciderti Molcky- disse divertito nonostante quella sensazione, ciò faceva solo incazzare di più il cacciatore che si poteva notare una vena pulsargli sulla fronte, ma stranamente invece di lacerargli il viso estrasse il coltello dalla bocca del ragazzo pulendolo contro i vestiti di lui e rinfoderandolo, mentre lo stregone ingoiava il sangue della guancia e un miscuglio di saliva sentendo ancora il sapore metallico del coltello, leccandosi le labbra,

-Avrei aggiunto delle spezie e della salsa- scherzò lui annullando la magia illusoria mostrando i suoi marchi da stregone, le sue mani erano totalmente ossee annerite come se fossero bruciate con degli artigli dove dovevano esserci le dita, ma dimostrando di poterle muovere come se niente fosse nonostante la mancanza di carne, muscoli, nervi insomma di tutte le necessità per muoverle,

-Dobbiamo parlare e preferirei che tu, ti togliessi quella maschera!- affermò il moro irritato da morire per il suo comportamento, tentò che avrebbe potuto spaccargli la testa da un momento all'altro sebbene la voglia era così tanta respirò a fondo imponendo alla sua mente di non ascoltare i suoi istinti,

-Ma così saprai chi sono. La magia finirebbe- rispose Yann portandosi una mano al cuore con fare teatrale come se fosse stato trafitto da una freccia e mettendosi in ginocchio, a quella scena Molock si voltò allontanandosi di due-tre passi portando lentamente la mano dietro di se,

-Sai quale bestie sono così stupide che non attendono che essere macellate...le pecore- velocemente afferrò l'asta dell'arma dietro la schiena e ruotando il corpo alzandola e calandola sul viso del giullare che si accorse solo all'ultimo momento è dallo spostamento d'aria che gli fece muovere i capelli, quando i suoi occhi videro davanti a se a pochi un centimetro dal suo viso la lama di un'alabarda, per poi spostare lo sguardo su chi reggeva l'arma, il cacciatore restò in quella posizione per qualche istante per poi ritrarre l'arma poggiando il fondo del manico sul marciapiede.

Sospirando per la prima volta il giullare portò la mano alla maschera togliendola e mostrando un viso dai tratti delicati, con degli occhi marroni è un segno come fuliggine di fumo sugli occhi e il naso indelebili sulla sua pelle,

-Allora perché sei qui in Francia. Non sei proprio il tipo da vacanze e di certo non in luoghi come questo?- a quella domanda Molock lo informò che le recenti sparizioni di alcuni parigini negli ultimi tempi coincideva con delle lievi presenze sui rilevatori del conclave e che avevano chiesto a lui di andare a fondo di quella faccenda,

-Tu ne sai qualcosa?- chiese di punto in bianco il cacciatore guardandolo egli occhi,

-Non più di quello che dicono i telegiornali. Non mi interessano molto io preferisco far spettacolo per le strade- rispose sorridendo, mentre l'altro faceva una smorfia,

-Esibizionista del cazzo- pensò scuotendo la testa quando sentì il braccio del ragazzo avvolgersi dietro alle sue spalle con una stretta forte e amichevole,

-Così, vuoi che sia la tua guida, giusto Molock. Tranquillo sarò al tuo fianco in questa storia, anzi potremmo essere due agenti del sovrannaturale in incognito. Io sono il simpatico e tu quello dal grilletto facile che risolve tutto a pugni- disse Yann con gli occhi sognanti guardando l'altro che stava per ribattere quando lo stomaco del cacciatore si mise a brontolare, effettivamente non aveva ancora pranzato ed era anche ora di mangiare, ma prima lanciò uno sguardo allo stregone che diceva "Di una sola battuta e ti macello come un'animale" a quel punto preferì trattenere le battute.



Yann condusse il templare in una stradina isolata fino ad un vicolo senza uscita in mattoni fermandosi li davanti,

-Non dovevi portarmi a mangiare?- chiese il moro guardando lo stregone al suo fianco,

-Infatti e questa è l'entrata- così dicendo di avvicinò alla parete togliendo due mattoni in alto per poi invertirli di posto e ruotarne uno in mezzo ai due in verticale, a quel punto il muro emise un sibilo e si aprì come una porta, di stucco il cacciatore vide il ragazzo dai capelli tri colore entrarvi invitandolo con il dito e i due varcarono la soglia, mentre il muro si richiudeva dietro di loro.
Si ritrovarono in uno spazio accogliente di un piccolo ristorante dai calori Rossi con dei tavoli bianchi, che venivano puliti da una decina di Ifrit, figli di Lillith senza il dono della magia, 

-Bonsuar Yann- disse una donna avvicinandosi ai due che dimostrava al massimo quarant'anni dal fisico magro e asciutto dalla carnagione chiara e dai lunghi capelli biondi, la cosa che risaltava di più erano i tre corni neri che sbucavano sulla sua testa e il fatto che le sue mani risultassero palmate. Di fianco a lei vi era un'altra figura femminile di cinque anni in meno, anch'essa magra e formosa, con dei lunghi capelli di un insolito color lavanda, mentre la carnagione era di un color azzurro con delle ali sgargianti da farfalla sulla schiena, tutti questi segni, dimostravano che faceva parte del popolo fatato,

-Bonjur Chloè, Lind. Scusate il poco preavviso ma io e il mio amico avremmo fame- le due donne squadrarono il cacciatore da capo a piedi, cosa che fece lo stesso con loro, 

-Va bene, dico alle ragazze di prepararsi. Tesoro accompagnali al loro tavolo- disse la strega stringendo la fata al suo fianco e dandole un veloce bacio sulle labbra, Lind annuì ricambiando per poi condurre i due al loro tavolo,

-A breve verrà qualcuno a prendere i vostri ordini. Volete già bere qualcosa?- chiese educatamente la fata mentre con un gesto della mano faceva apparire due menù che passo ai ragazzi,

-Birra. Qualunque marca va bene- rispose velocemente Molock mentre la fata ridacchiando li lasciava soli.

-Che posto è?- chiese il cacciatore guardando intento il menù, non conosceva bene la cucina francese, sebbene lui non fosse un gran gastronomo anche se avvolte non disdiva il cibo raffinato, la cucina nuova non lo convinceva molto,

-Un ristorante per nascosti e cacciatori. Hanno fatto un patto con l'accademia francese per Shadowhunter, così anche loro possono usufruirne ammesso che paghino. Tranquillo non usano cibo del popolo fatato, sebbene la compagna della proprietaria sia una fata, Chloè ha aiutato tutti gli Ifrit che lavorano qui, li ha presi con se è gli ha dato una casa, per ringraziarla loro l'aiutano con il locale- spiegò Yann sorridendo,

-Capisco, ci vieni spesso?- chiese Molock guardandolo indeciso su cosa prendere,

-Avvolte vengo qui ad esibirmi. Conosco Chloè da quando ero ancora un ragazzino, un po mi ha aiutato a controllare i miei poteri- sorrise alzando lo sguardo dal menù, mentre una cameriera dalla pelle squamosa e delle lunghe orecchie da coniglio di un color verde si avvicinava ai due porgendogli le birre e con in mano un taccuino per le ordinazioni,

-Io prendo due porzioni di Escargot con burro all'aglio e prezzemolo. E tu Molcky?-,

-Chiamami ancora così e ti spacco la testa. Prenderò una Quiche al pesce e gamberetti, e poi anche anatra glassata al vino rosso- una volta prese le ordinazioni la ragazza fece un'inchino mentre una lingua biforcuta gli usciva per un'istante dalla bocca ed allontanarsi per dare l'ordine alla cucina.



Le ordinazioni dei due arrivarono dopo un po, e i due cominciarono a mangiare, sopratutto il cacciatore che non aveva ancora mangiato, tempo cinque minuti si finì la Quiche mentre lo stregone fischiava,

-Eri proprio affamato. Ècco perché eri nervosetto- disse estraendo una lumaca con lo forchetta e portandola alla bocca masticandola lentamente per assaporarla meglio,

-Non capisci che sei tu a farmi salire il nervoso- pensò il moro bevendo dell'altra birra, quando un rumore attirò l'attenzione dei due, un'altro cliente si era appena alzato bruscamente dalla sedia facendola cadere, spaventando la cameriera che lo aveva servito,

-Di un po' quando stacchi tesoro?- chiese il cliente che dalle ali da libellula fosse e le orecchie a punta che sbucavano dalla chioma marrone chiaro, erano segni che era una fata, la quale prese per il polso la povera cameriera che squittì di paura,

-Certa gente non sa come comportarsi in questo posto. Lind ora lo rimetterà in riga a suon di schiaffi- disse il giullare facendo sollevare con il movimento di un dito una piccola sfera di birra e guidandola nella sua bocca, quando poi sentì che Molock si era alzato dal tavolo vedendolo dirigersi verso la fata fermandosi proprio davanti a lui oscurandolo con la sua ombra,

-Lasciala stare!- a quell'affermazione il castano lasciò il polso della cameriera che si allontanò andando dietro a Chloè che aveva visto tutto ed era pronta ad intervenire,

-Che cosa vuoi tu, cacciatore?- chiese irritato la fata,

-Che la smetti di rompere le scatole a chi lavora e di lasciar mangiare in pace gli altri- rispose seccato il cacciatore, ricevendo una scrollata di spalle,

-E se non lo facessi?- a quella domanda dal tono provocatorio, il moro serrò la mascella per poi avvicinarsi al tavolo dove era seduta la fata guardando cosa avesse ordinato, zuppa alle cipolle, lentamente portò la mano a prendere il piatto costatando che era conta caldo, l'avranno fatta da poco,

-Bene- pensò serio per poi girarsi e lanciare la zuppa in faccia alla fata, il quale gridò di dolore prendendosi il viso tra le mani a causa del calore della zuppa, sotto lo sguardo attonito di tutti, escluso uno, che continuava a sorridere.

-Brutto bastardo- ringhiò la fata con la faccia che gli bruciava per le ustioni, muovendosi verso il moro provando a colpirlo con un sinistro al viso, ma subito l'altro alzò il braccio bloccando il colpo per poi muovere la mano che reggeva ancora il piatto colpendolo al viso una volta per poi muovere il braccio nel senso inverso colpendolo nuovamente col piatto al viso per poi ridare indietro il braccio e colpirlo sempre col piatto allo stomaco togliendo il fiato alla fata facendolo indietreggiare cercando ossigeno, subito Molock prese con la mano l'asta della sua arma muovendola facendo lo sgambetto al castano che cadde a terra, ma non appena alzò la testa vide la punta sull'asta del l'alabarda che gli veniva puntata al mento, sentendo la pelle al contatto con essa bruciare,

-Meglio se non ti muovi, la punta della mia arma è fatta con ferro puro al 99%. Letale per voi fate- disse freddamente mentre negli occhi neri della fata si leggeva terrore e deglutiva muovendo la gola nervoso,

-Ora ascoltami attentamente, ho fatto un viaggio fin qui e sono costretto a cooperare con un giullare che vorrei macellare solo perché apre la bocca- si fermò sentendo lo sguardo dell'interpellato su di se con il suo sorriso sulle labbra -Per lo più sono ancora affamato e il tuo modo rischia di farmi perdere l'appetito e farmi saltare i nervi. Quindi ora ti dà un consiglio- disse puntando di più la punta contro il collo del castano che sentiva bruciare per il contatto del ferro, per poi sentire che si la punta si allontanava,

-Vattene da qui e vedi di tornare quando avrai imparato le buone maniere. E ti avverto che se un giorno mi vedrai arrivare imbracciando la mia alabarda, è meglio se inizi a correre, oppure se penserai di affrontarmi prega di essere abbastanza forte e di essere nel giusto- sibilò freddo con tono che fece rizzare i peli alla fata che subito si alzò correndo fuori dal locale impaurito, mentre il cacciatore tornava al tavolo prendendo a tagliare la carne,

-Non c'era bisogno che intervenissi. Potevo pensare perfettamente a quel rompiscatole anche da sola!- affermò Lind davanti al tavolo con le mani ai fianchi, mentre il cacciatore spostava lo sguardo azzurro su di lei,

-Ma comunque grazie per aver difeso una delle nostre ragazze...uhm- disse 
Chloè avvicinandosi e passando un braccio dietro le spalle della sua compagna che annuì chinando la testa,

-Molock- rispose tagliando un pezzo di carne e portandoselo alla bocca.

-Non sei francese!- affermò la fata guardando il cacciatore mandare giù il boccone e vedendolo scuotere la testa per rispondere,

-Sono qui per una missione. Complimenti ai cuochi, la carne è squisita- disse pulendosi la bocca con il tovagliolo dopo aver finito di mangiare,

-Capisco, in caso hai bisogno di un'aiuto facci sapere. E non preoccuparti per il conto, offre la casa, consideralo un ringraziamento per aver aiutato una nostra cameriera- gli disse la strega, mentre anche la Viola annuiva al suo fianco, quando la fata prese le mani della compagna allontanandosi facendole fare delle piroette e finendo con un casque sfiorando le sue labbra con le sue, sotto lo sguardo perplesso del moro,

-Questo mi fa pensare...c'è qualche nascosto sano di mente in Francia?- si chiese bevendo gli ultimi sorsi della sua birra, sotto lo sguardo di Yann che sorridendo conduceva la bevanda mediante levitazione nella sua bocca,

-Dice che sono un'esibizionista, ma anche tu prima hai dimostrato di saper fare spettacolo. Degno di un membro delle cinque Holeblade-.








Note dell'autore

E podo mesi lasciata in sospeso ecco che sono riapparso con la storia del templare alla città della torre di ferro, ma credo che ora la continuerò sperando che le idee non mi abbandonino.
Allora qui vediamo di come Molock non sopporti il lato giocoso di Yann ancora di più che nello scorso capitolo ma per sua sfortuna è costretto a portarselo dietro o si perderebbe per le vie di Parigi. 
Poi scopriamo un ristorante per nascosti gestito da due simpatiche ragazze e che cucina piatti tipicamente francesi (certo siamo in Francia).
E durante il pranzo la situazione si fa tesa con una fata insistente che ci prova con una cameriera e il nostro Templare interviene per fermare il casino, ha scoperto a sue spese che non bisogna disturbarlo mentre è nervoso e cerca di mangiare.
Con questo ho finito, ci rivediamo con un nuovo aggiornamento che spero arriverà presto, un saluto da Dragun.
  
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