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Autore: Bunny05    09/08/2017    1 recensioni
[jortini ]
Martina si è da poco laureata in letteratura, ha molti sogni. Inizia a lavorare per una famiglia un po' complicata e fa la conoscenza di uno dei figli, Jorge. Un ragazzo con molti problemi legati alle emozioni. Scontri, muove amicizie e nuovi amori verranno affrontanti in questa storia. Uno strano amore sta per entrare nella vita di Martina.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Sono ancora tutti scioccati dalla notizia. Il salone è pieno di brusii, di gente che parla di quello che è appena successo. << E’ incredibile >> sento dire Cande ad alta voce, << Già chi se lo aspettava >> risponde Diego. Jorge mi sta ancora guardando e poi si avvia lentamente verso di me. Quando mi raggiunge prende Sophia in braccio e lei lo stringe forte, << Lo sapevo >> borbotta lei e Jorge gli sorride, << Lo so, tu mi capisci >> risponde lui poi la appoggia in terra e lei si allontana correndo veloce verso gl’altri bambini. Io non lo guardo, non ci riesco, anche se sono felice del fatto che non si sposi, ho sempre quell’altro grosso problema, come convinco la madre di Jorge che non sono stata io a mandare a monte i suoi piani, almeno non volontariamente. << Martina stai bene? >> mi chiede lui, << No >> rispondo senza fiato. Lo afferrò per mano sotto gl’occhi di tutti e lo trascino verso la cucina per poter parlare con lui. Quando la porta si richiude mi volto verso Jorge, << Sei per caso impazzito? >> chiedo io con il fiatone, sconvolta da questa scena inaspettata. << Perché? Non volevi che mi sposassi >> afferma poi lui, << Lo so, ma… oddio ora cosa succederà? Non ne hai la minima idea >> urlo quasi disperata. Lui rimane a guardarmi in silenzio, non dice niente e mi osserva mentre sto per disperarmi, camminando avanti e indietro senza sosta. Sophia, la bambina soffrirà, come glielo dico? Lui mi prende un polso e io mi fermo a quel contatto, la sua mano calda sulla mia pelle mi fa ricominciare a respirare ma ho questo pensiero fisso che mi tormenta, ora la signora Clarke se la prenderà con me e le conseguenze ricadranno sulla bambina. << Lo so Martina >> borbotta lui, << Sai cosa? >> chiede io, lui mi sorride piano, << Che mia madre ti ha minacciata di licenziarti se non mi avessi allontanato e che Sophia ne avrebbe sofferto perché le avrebbe raccontato che te ne sei andata per me >>. Rimango a bocca aperta e lo guardo, << Lo sapevi? >> chiedo quasi senza voce << Come fai a saperlo? >> chiedo incuriosita, lui sorride ancora più forte << Tua madre, mi ha chiamato appena l’ha saputo >>, << Cosa? >> chiedo io guardandolo, << Meno male che me l’ha detto, se no avrei fatto saltare il matrimonio senza saperlo >> dice facendo spallucce << Non ti ringrazierò mai abbastanza per aver voluto proteggere mia sorella a discapito della tua felicità >> dice accarezzandomi il viso << Sei proprio la persona con cui voglio stare perché fai di tutto per proteggere chi ami >>, << Perché non mi hai detto che lo sapevi? >> gli chiedo, << Perché volevo che tu pensassi che io non lo sapevo, semplice, così potevo trovare una soluzione mentre mia madre ti osservava, se tu non sapevi niente, lei non sapeva niente, non avrebbe mai intuito che io sapevo del ricatto che ti aveva fatto >> mi spiega lui, rimango sconvolta dalle sue parole << Cercavi una soluzione? >> chiedo io guardandolo negl’occhi, << Certo, non mi sarei mai sposato, Martina io voglio stare con te e ho fatto di tutto per fare in modo che accada. Non mi sposerò se non con te un giorno, non andrò da nessuna parte senza di te, non voglio passare il resto della mia vita con una persona che non amo, non ora che ho ritrovato la luce, non ora che ho ricominciato a provare dei sentimenti, voglio stare con te e farò di tutto per restare con te. Ti chiedo scusa se non ti ho detto di sapere che mia madre ti ha ricattato, scusami se non ti ho detto che stavo cercando una soluzione, ma mia madre non doveva intuirlo se no avrebbe peggiorato le cose >>, << Quindi l’hai trovata... una soluzione? >>, << Oh cert… >> riesce a dire appena perché mi fiondo sulle sue labbra per baciarlo, per sentirlo finalmente mio, senza dover baciarlo con la paura di perderlo. E’ come un esplosione, dentro di me ogni mia cellula sta festeggiando per questo contatto pulito e pieno di felicità. Non voglio più staccarmi da lui, allontanarmi da lui, anche se mi ha mentito e sapeva tutto, lui stava cercando un modo per passare la sua vita con me, per uscire da questa situazione sbagliata. Come posso non amarlo? Come posso immaginare la mia vita senza di lui? Poi mi allontano da lui e lo scruto, << Come esattamente hai risolto tutto? >> chiedo io ricordandomi che non mi ha detto questo particolare. Lui mi sorride, << Ci ho messo un po’ per capire come fare ma alla fine ho trovato il modo >>. La porta della cucina si apre, e uno sguardo gelido ci trafigge. La signora Clarke ci guarda pronta a dichiarare guerra.
 
Si avvicina con fare altezzoso, si sente che è arrabbiata, lo si percepisce nell’aria. Jorge mi stringe a se come per proteggermi da quei occhi assassini che mi fissano. Sembra una strega senza anima, con quel viso spento e tetro. Si ferma davanti a noi, ci guarda da capo a piedi e mi si gela il sangue nelle vene, non so come Jorge abbia sistemato la situazione, non ha fatto tempo a dirmelo ma qualunque cosa sia farà infuriare la signora Clarke ancora di più, anche se Jorge la guarda con rabbia ha un leggero scintillio di trionfo negl’occhi. << Avevamo un accordo >> dice lei tagliente a Jorge, lui le sorride << Davvero? >> chiede lui << Mi dispiace ma è saltato >>, la prende in giro, io lo guardo, non mi sembra una bella idea trattarla così con strafottenza per farla arrabbiare ancora di più, ma non so perché mi fido di lui. << Ah davvero? Ti ricordo che ti avevo detto che ti avrei portato via l’azienda se non ti saresti sposato, sai che posso farlo perché la metà è mia >>, << Prenditela >> sorride ancora lui, io lo guardo sospetta sta rinunciando alla sua azienda, al suo lavoro e la suo ruolo per me? Non deve farlo. Lui poi posa un attimo gl’occhi su di me per rassicurarmi, << Se la vuoi mi devi 50 milioni di dollari >> continua poi lui, << Cosa? >> chiede lei stupita, << Oh sì, tua figlia, Lodovica, che è un ottimo avvocato ha trovato il modo di alzare le mie azioni, siccome sono io che gestisco l’azienda, sono io che ci lavoro, sono io la mente lì dentro ho un sacco di diritti che tu non immagini nemmeno, non puoi prendertela se non mi paghi e Lodo sarà contenta di farmi da avvocato se cerchi di portarmela via >> lui fa spallucce come se niente fosse e la madre rimane impalata a guardarlo, fregata dal suo stesso gioco. << Sai dovresti trattare meglio i tuoi figli perché si coalizzano contro di te poi >> gli fa notare lui. La signora Clarke va su tutte le furie, ha le vene negl’occhi rosse e una vena che gli pulsa sul collo. Non è arrabbiata è in preda all’ira, << Tu ti sposerai con chi dico io >> ringhia lei verso suo figlio, << No >> risponde Jorge con un tono piatto, senza espressione. << Allora me la pagherai >> dice puntando poi gl’occhi su di me, << Tu sei licenziata >> mi punta un dito contro << Avrò una bella storia da raccontare a Sophia >> mi guarda con un sorrisetto soddisfatto, << E’ questo che vuoi che tua sorella soffra? >>, << Jorge non deve andarci di mezzo Sophia >> gli dico io guardandolo, << Va bene licenziala >> dice poi lui e io rimango scioccata, cosa diavolo sta succedendo? Perché ora vuole che sua madre mi licenzia, sa cosa dirà a Sophia? Sa cosa succederà? Non posso crederci che lui faccia credere a una bambina che l’ho abbandonata per stare con il fratello, come può accettare tutto questo? Non aveva trovato la soluzione a tutto? Io rimango zitta e non so cosa dire, così come sua madre che sembra sconvolta dalla non calanche di suo figlio. << Jorge ma Sophia… >> inizio a dire e lui mi azzittisce con un cenno, << Sophia non crederà a una parola di quello che le dirai >> dice poi lui, << Come puoi esserne sicuro? >> chiede la madre guardandolo di sottecchi, << Perché Sophia è intelligente, sa già che io amo Martina e che Martina ama me, ci è arrivata prima lei di me sai? >>, io rimango un po’ confusa da quelle parole, << Sapeva ancora prima di me che la amavo, è stata lei a dirmelo, a farmi ammettere che era vero >> spiega e la madre spalanca un po’ la bocca, << Vedi mamma, puoi ricattarci come vuoi ma la verità è che non ci conosci, non hai mai voluto conoscerci, quindi non sai niente di noi e di conseguenza non puoi attuare i tuoi stupidi piani, perché se ti saresti accorta che Sophia è una bambina tanto intelligente che riesce a sentire gli stati d’animo della gente e riesce a capire cosa provano non avresti mai fatto un ricatto del genere, perché come vedi non servirà. Sophia non è stupida mamma, tanto meno Lodo >> dice lui fermo, ma è come se la stesse pugnalando al petto, una pugnalata alla volta. << Lei verrà licenziata comunque >> dice sua madre senza saper più cosa dire, è rimasta fregata, non conosce la figlia come dovrebbe e questo le è costato caro. << Non importa >> risponde lui. Come no? Io ho bisogno del mio lavoro, amo il mio lavoro e voglio stare vicino a Sophia. Stringo leggermente il braccio di Jorge e lui si volta verso di me, << La ami così tanto da farle perdere il lavoro che ama, complimenti >> sorride beffarda sua madre, << Non preoccuparti mamma, ho già pensato anche a questo, lei sarà ancora la tutor di Sophia la assumerò io. << Cosa? >> chiedo io in contemporanea con sua madre, lui mi sorride, << Pensavi davvero che ti avrei lasciato senza un lavoro o che avrei sacrificato quello che ami fare? >> mi chiede << Mai >> continua poi lui e si volta verso la madre, << Ti arriverà una carta da Lodo, dove sopra c’è scritto che metà della custodia di Sophia è mia >> dice facendo un gran sorriso.
 
<< Come la sua custodia? >> chiede la madre, << Si, ancora Lodo, tua figlia, l’avvocato più in gamba, ha fatto in modo che metà custodia spettasse a me, siccome non ci sei mai, siccome non ti importa tanto di lei ho pensato che me l’avrebbero concessa e così è stato, vedi di firmare quelle carte mamma perché altrimenti te la porto via del tutto siccome è una minorenne e tu la lasci sola molto spesso >>, << Non puoi farmi questo! >> blatera lei confusa, non sa più dove sbattere la testa, << Invece si, come tu mi hai costretto a fare un sacco di cose, come hai sempre fatto con noi mamma, ora tocca a te stare al tuo posto >> dice lui con un tono severo, come se avesse preso lui il comando di quella casa ora, ne era diventato il re. << Jorge non puoi… >>, << E’ così mamma accettalo se vuoi avere ancora dei figli altrimenti taglierai i contatto con tutti noi, Sophia verrà assegnata a me, Lodo non ti parlerà più, e io non ti permetterò di avvicinarti a me >>. Senza aspettare una risposta dalla madre mi afferra la mano e mi trascina via, fuori dalla cucina. Nel salotto gl’invitati si sono dimezzati, alcuni sono rimasti solo per scroccare il cibo, penso dentro di me. Sono ancora sotto shock da quello scontro appena visto tra Jorge e sua madre, dove Jorge finalmente ha preso in mano la situazione e l’ha ribaltata, ora è lui che decide e non più sua madre. << Cosa diavolo è successo la dentro? >> chiedo quando siamo fuori all’aria aperta, Jorge va verso la sua auto e mi apre la portiera per farmi salire. << Dove andiamo? >> chiedo io, lui mi guarda e sorride, << In un posto >> risponde lui richiudendo la portiera e lasciandomi confusa. Sale sul sedile in parte a me e mette in moto la macchina. Inizio a respirare profondamente, << E’ stato forte la dentro vero? Mettere al muro mia madre, ho sempre sognato di farlo >> esclama lui ancora in preda all’adrenalina, << Come fai ad esserne certo che non farà più niente? >> gli domando, << Perché gli ho fatto capire che non può mettersi contro di noi, non capisci Martina? Lei ha progettato tutta questa cosa secondo i suoi piani, ha ricattato me e te usando Sophia, ma non ha tenuto conto che Lodo sarebbe stata dalla mia parte, che Sophia sapeva già che ero innamorato di te e tu di me >> sorride lui << Lei non ci conosce Martina e questo l’ha fregata e fidati che non ci riproverà mai più perché si è sentita piccola, stupida e impotente quando gliel’ho fatto notare >>. << In questo momento sono confusa >> ammetto io, << Lo so Martina ma ora ti sarà tutto più chiaro quando vedrai quello che ti devo mostrare >> mi dice lui e la mia ansia aumenta. E così la madre di Jorge è rimasta fregata dal fatto che non conoscesse così bene i suoi figli, Lodo ha procurato un vantaggio a Jorge, sia per l’azienda, sia per Sophia, e questo è servito per smontare i ricatti di sua madre. Sophia sa che ci amiamo, lo sa da un bel po’ a quanto dice Jorge, anzi se non ricordo male prima ha detto che è stata lei a farglielo capire. << Come ha fatto Sophia a farti capire che mi amavi? >> chiedo voltandomi verso di lui che sta guidando con gli occhi verdi puntati sulla strada, ridacchia leggermente, << Sophia è venuta da me, pochi giorni dopo averti baciato sotto il vischio, mi ha chiesto cosa avevo, che i miei occhi erano diversi e che c’era qualcosa di diverso in me, “ Hai gl’occhi del principe che si innamora della principessa”  mi ha guardandomi “ Come nelle favole che mi legge Tini “. Mi misi a ridere all’inizio ma poi ci pensai, tutta la notte. Pensavo a te e a quello che Sophia mi aveva detto, credevo di stare impazzendo, poi la mattina seguente Sophia venne ad intrufolarsi nel mio letto come è solita fare, sentiva che ero turbato e quando si sdraiò in parte a me mi sorrise, disse “ Oh Jorge non essere preoccupato anche lei ti ama “ >>. Io rimango zitto e lo guardo, non è possibile, dopo quel bacio sotto il vischio tra me e Jorge tutto procedeva in malo modo, litigavamo, non andavamo d’accordo, come è possibile? Come faceva a capirlo? << E’ vero >> mi dice lui quando si accorge che sto pensando, << So che sembra strano ma è vero, lei lo sapeva, sapeva che eravamo fatti per stare insieme, lo diceva spesso, anche quando ha saputo che dovevo sposarmi, sapeva che non volevo, che amavo te, e quando tua madre mi ha detto del ricatto sapevo che Sophia non avrebbe mai creduto a quelle parole perché si fida ti te come io mi fido di te, non sottovalutarla, è sveglia, più di noi, è da anni che dice che Lodo e Diego sono anime gemelle che hanno paura di amarsi >>, io ridacchio per quelle parole, << Già è meglio non sottovalutarla >>.  La macchina si ferma, siamo lontani dalla città, dove le case sono distanti e i giardini enormi, << Dove siamo? >> chiedo io. Lui posa una mano sulla mia e poi si avvicina a baciarmi lentamente, << Sai che ti amo Martina Stoessel? >> chiede lui, << Lo so e io amo te >> gli sorrido lui ricambia, << Vieni >> dice solo e scende dall’auto.
 
Camminiamo per pochi metri quando mi ritrovo davanti a una casa. Jorge si volta e mi sorride, << Questa è casa mia >> dice, io spalanco la bocca, << Come casa tua? >> chiedo io, << Già >> mi solleva lui prendendomi in braccio << Sophia verrà qui con me, durante la giornata starete qui, tu le farai da tutor e ogni tanto mia madre avrà il permesso di vederla >> lui sembra felice. La casa è bellissima, non troppo moderna, fatta di pietra e legno scuro. Sembra una baita di montagna ma molto, molto più grande. Lui mi appoggia a terra quando entriamo. Mi guardo intorno osservando le stanze spaziose e le vetrate immense che danno sul giardino e la piscina, << Però… è veramente bella >> gli dico, << Sono contento che ti piaccia, io e Ruggero ci abbiamo lavorato un po’ >> sorride lui, << Quindi ecco di cosa parlavi sempre con lui >> lo guardo di sottecchi avvicinandomi a lui e gli metto le braccia intorno al collo, << Già cercavo di immaginarmi cosa potesse piacerti >> borbotta lui appoggiando le sue labbra delicatamente alle mie e sorridendo, << A me? Deve piacere a te >> ribatto io. Lui fa un gran sospiro, << A dire la verità pensavo che potresti, non so forse vivere qui con me >>. Il mondo si ferma. I suoi occhi sono puntati nei miei e non so davvero cosa dire, sono spaventata lo ammetto e ho addosso tutte le emozioni che ho provato questa sera, ma dentro di me, ogni cellula del mio corpo è esplosa di gioia a quelle parola, << Sei sicuro? >> chiedo io senza voce << Cioè è un passo importante >> dico allontanandomi da lui << Non sei nemmeno abituato alle storie serie e voi correre così? >> sto entrando in ansia, indietreggio ma lui mi tira a se afferrandomi le mani, << Sono sicurissimo, voglio stare con te e niente mi farà cambiare idea, Mechi e Fran avranno bisogno dei loro spazi ora non trovi?  E poi mi annoierei in questa casa senza di te, anzi a dirti il vero sono io che non voglio starti lontano nemmeno per un secondo, non voglio più perdere tempo, ti ho trovata e non ti lascio più andare >> sorride e poi si fionda sulle mie labbra, come un esplosione tutte le emozioni si fanno sentire dentro di me, sembrerà folle, ma io lo amo e sono disposta a passare il resto della mia vita con lui. << Si >> dico tra i baci, lui si allontana da me e mi guarda dritto negl’occhi e stavolta sono pieni di una felicità che non avevo mai visto, << Mi hai reso il ragazzo più felice del mondo >> borbotta per poi baciarmi ancora. Il bacio si fa più rovente. Pensavo che stasera l’avrei perso, che sarebbe cambiato tutto e invece eccoci qua, pronti per affrontare un altro passo insieme. La situazione si è completamente ribaltata, non devo più preoccuparmi di sua madre, non devo preoccuparmi che si sposi, ora posso baciarlo e amarlo come voglio, senza nascondermi, senza riserve. << Ti amo >> sussurro al suo orecchio, << Anche io >> risponde lui deglutendo. Sento che sta trattenendo il suo istinto, << E’ stata una lunga serata >> dice lui << Sono successe un sacco di cose e finalmente posso viverti >> mi sorride leccandosi le labbra, come se non aspettasse altro che un contatto tra noi. Il mio sguardo nel suo sì accende, gli faccio un sorrisino malizioso e appoggio una mano sul suo petto, mi avvicino piano al suo orecchio, << Perché non mi mostri la nostra camera da letto? >> chiedo mordendomi poi il labbro, << Come desideri >> lo sento ringhiare di piacere per quelle parole. In un baleno Jorge mi alza e avvolgo le mie gambe intorno al suo corpo. Percorre la rampa di scale di quell’enorme casa, noto un sacco di porte al piano superiore ma non gli do importanza, sono intenta a baciare le labbra morbide di Jorge senza avere nessun peso sulle spalle. Con un calcio spalanca una porta. Mi appoggia a terra per richiuderla e mi guarda con un desiderio profondo che risveglia ogni mio senso anche quello più profondo. << E’ tutta sera che penso di toglierti quel vestito >> mi fa un sorrisetto lui avvicinandosi a me, facendomi indietreggiare piano finché le mie gambe non toccano il letto. Non ho tempo di guardarmi in giro penso solo a posare le mie labbra sulle sue e baciarlo, slacciandogli in fretta la camicia che indossa. Lui ansima di piacere quando le mie mani e la mia bocca toccano la sua pelle nuda. In preda alla foga, Jorge afferra il mio vestito, accarezzandomi le cosce lentamente facendomi fremere dal piacere e in poco mi sfila il vestito. Sorride guardandomi e poi mi fa sdraiare sul letto, lentamente facendomi indietreggiare gattonando su di me e baciandomi, la bocca, il mento, il collo scendendo sempre più giù. Non desideravo altro che questo, amare Jorge senza problemi, poterlo vivere in pace, godermi ogni sensazione con lui senza dover preoccuparmi di niente, senza nessun peso nel cuore.

P.s: Eccoci qui, il penultimo capitolo. Jorge riesce a fregare la madre, che non può prendere l'azienda grazie a Lodovica e che non può attuare la minaccia fatta a Tini perchè Sophia ora è per metà sotto la sua custodia. La signora Clarke ha fatto un grande errore, non conosce i suoi figli. Jorge si compra una casa, per ticominciare la sua vita e chiede a Tini di venire a vivere con lei, continuando a fare da tutor a Sophia. A presto con il prossimo capitolo, quello FINALE!! Grazie di cuore a tutti!!! 

 
   
 
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