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Autore: AliceMorts    10/08/2017    0 recensioni
Fare la cosa ɢɪᴜsᴛᴀ, a volte, era difficile. Un eroe viene sempre identificato come colui che sceglie sempre la via del bene, la via del coraggio, ma molte persone dimenticano che essere eroi non è affatto facile, e che spesso, anche il bene sbaglio e commette degli errori.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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             ( Piccola introduzione : perdonate gli erorri di distrazione che sarannno presenti nel testo, per il resto, amo questo personaggio e dopo aver visto la 6x12, dovevo scrivere qualcosa. Siate clementi, non pubblico da molto tempo, e spero vi piaccia! )

 

 

 

             Fare la cosa 𝓰𝓲𝓾𝓼𝓽𝓪, a volte, era difficile. Un eroe viene sempre identificato come colui che sceglie sempre la via del bene, la via del coraggio, ma molte persone dimenticano che essere eroi non è affatto facile, e che spesso, anche il bene sbaglio e commette degli errori. Un eroe è -- colui che dà prova di straordinario coraggio e abnegazione, specialmente in imprese titaniche; David era stato un eroe a sconfiggere il drago, ma non si è mai definito un vero eroe: è chi si sacrifica per affermare un ideale: sentirsi un eroe, è — credersi capace di imprese eccezionali, oppure credere di averne compiute, fare l’eroe, significa assegnarsi compiti e sacrifici insostenibili; anche, andare incontro a rischi e pericoli senza una reale necessità. Lui voleva essere un eroe, avrebbe voluto esserlo per Emma, pensava di esserlo stato almeno, esser andato incontro a tutto e tutti per poterla mettere al sicuro nella teca, ed invece aveva fallito nel suo ruolo di padre. E adesso — adesso che poteva e / voleva a vendicare il proprio di padre, non sapeva davvero cosa fare, sentiva solo un grande dolore dentro, e un vuoto che forse non avrebbe mai colmato. — non era un eroe, perché un eroe avrebbe avuto il coraggio di dire la lasciare andare tutto e mettere da parte la vendetta, un eroe avrebbe saputo cosa fare, avrebbe capito quale poteva essere la giusta via da seguire. Ed invece David non l'aveva capito.

             Quell'uomo, quel criminale — gli aveva portato via tutto ciò che aveva di più caro al mondo, aveva portato via sua madre, suo fratello, la sua vita, ed ora anche suo padre — essere dalla parte dei buoni a volte non era gratificante come spesso si credeva. Perché spesso e volentieri dovevi mettere da parte i sentimenti, qualsiasi essi siano, rabbia, delusione, frustrazione, dolore, e cercare di essere una persona migliore per te stesso e per coloro che ami. Quando invece adesso basterebbe avvicinarsi, avvicinarsi sempre di più e ucciderlo, ucciderlo come in realtà nei suoi meandri aveva sempre sognato — fargliela pagare per tutto il male che aveva fatto, fargliela pagare per avere ostacolato per troppo tempo il suo cammino verso l'amore, aver ostacolato il suo futuro, la serenità della sua famiglia — ma più di tutto, fargliela pagare per il male che gli aveva afflitto — non lo avrebbe mai perdonato. Non lo avrebbe mai perdonato di avergli rovinato la vita, non poteva, tutto ciò era troppo, perfino per David — perfino per il / principe azzurro / tutto questo dolore era troppo e neanche lui come uomo riusciva a sopportarlo e sostenerlo.

             « E se tutto ciò che stessi facendo non è abbastanza? Se essere il " principe azzurro " non fosse abbastanza? E se rischiassi di fallire, se Gideon tornasse più forte che mai, e uccidesse Emma? E se non potessi più stare con Snow? E cominciassi a fallire, fallire, un fallimento dopo l'altro? Allora cosa accadrà poi?? »
Lacrime, le lacrime calde e amare stavano scendendo, David stava dando sfogo a tutta la sua frustrazione, a tutti i suoi timori più segreti. Aveva paura di non essere abbastanza forte, aveva paura di fallire, fallire come aveva sempre fatto, come aveva fallito inizialmente come padre — e come principe azzurro, perché lui non era un principe, era un semplice pastore alla quale era stato portato via tutto e ora come ora il dolore stava diventando troppo forte e ingestibile e non riusciva più a lottare, nonostante la sua famiglia venisse sempre al primo posto, David non riusciva più a lottare, quel / dolore / lo stava consumando e lentamente stava scivolando via, mentre le lacrime non smettevano di scendere, e dentro di sè immaginava il suo povero padre lottare per tornare a casa, un ritorno che mai accadde. Le parole di Hook furono taglienti, tanto che -- se suo padre fosse lì in quel momento, forse gli avrebbe detto la stessa cosa. Lentamente si accasciò a terra, aveva bisogno di lasciarsi andare, aveva bisogno di sfogarsi e di piangere e lasciar andare via tutte le sue parole. Come avrebbe potuto essere un buon padre e un marito se dubitava di se stesso -- come avrebbe fatto a proteggere Snow e Emma? Come ...? Nessuno l'aveva mai capito, ma albergata dentro David, vi era una insicurezza e una paura tale da non poter essere espressa in nessun modo, la fragilità di un uomo che deve essere forte, sempre il bilico fra il dovere e il dover essere forte per la sua famiglia e per il titolo che porta, quando in realtà la paura di sbagliare, supera tutte le sue certezze. Amore e odio sono due sentimenti che vanno spesso a braccetto. L'uno non può vivere senza l'altro. Sono - come il sole e la luna. Si alimentano, si completano, e la stessa cosa vale per la felicità e la tristezza, la luce e il buio, il bene e il male, il dolore e la commozione. David aveva provato tutte emozioni in una sola volta, adesso, in quel momento, mentre guardava re George negli occhi. Amore, perché mai nella sua vita aveva amato qualcuno più della sua famiglia, della sua Snow, della sua Emma, e il piccolo Neal — per non parlare della sua adorata madre, per la quale aveva sacrificato tutto, la felicità, la fattoria, la sua libertà, tutto per poterla vedere al sicuro. Suo fratello, James, che seppur non aveva mai conosciuto, era stato portato via da lui troppo presto, cresciuto da un uomo tanto meschino quanto viscido, forse - e avrebbe detto forse, se James fosse rimasto a casa con loro quella sera - se Tremotino non fosse venuto a portarlo via - se David se non si fosse ammalato, tutto ciò non sarebbe mai accaduto. Perché ora sapeva la verità , sapeva tutto, sapeva che parte della colpa l'aveva anche lui, e se avesse saputo prima che aveva un fratello gemello, probabilmente sarebbe andato a cercarlo in lungo e in largo per poterlo riportare a casa. Amore perché prima di allora aveva creduto che suo padre li avesse abbandonati, che non avesse mai tenuto a loro, ed invece era riuscito nel suo intento, aveva mantenuto la sua promessa ed era pronto a tornare a casa. Odio, perché solo un essere disonesto e sudbolo quanto lui potrebbe mai riuscire a perdonare tutte le azioni disoneste che aveva compiuto, un re che di re non aveva niente se non l'egocentrismo e la mania di potere assoluto. Un re che gli aveva portato via tutto ciò che aveva amato, tutto ciò per la quale aveva lottato, un re che aveva ucciso sua madre, che aveva ucciso suo padre, e che aveva condotto alla rovina suo fratello — un uomo che aveva programmato di uccidere un'amica per potergli fare del male, e che milioni e milioni di volte ha cercato di uccidere sua figlia e sua moglie col solo scopo di ferirlo.

            Ci era riuscito, ci era riuscito eccome, l'aveva ferito. Perché sapete, esistono diversi tipi di ferite. Esistono le ferite fisiche, come un taglio, una sbucciatura, un graffio, un colpo di pistola, una ferita provocata da una spada, da una magia — ma ancora esistono ferite peggiori di queste, ferite -- che difficilmente riescono a rimarginarsi, ferite che toccano l'anima, nel profondo. Quelle rimangono aperte, quelle non vanno via, e si può provare a cucirle quante volte si vuole, ma rimarranno / sempre / aperte e sempre continueranno a sanguinare. Le ferite al cuore. Le ferite provocato da una perdita, da un dolore, da un cuore spezzato -- neanche la magia più potente può guarire questo malessere. Re George era riuscito a ferirlo, era riuscito a fargli toccare il fondo, per la millesima volta che aveva rovinato la sua vita. E non bastava aver rischiato di uccidere Snow, non bastava aver ucciso sua madre, non bastava avergli rovinato la vita, non bastava tutte le azioni spregevoli che aveva compiuto verso di lui, no, adesso doveva prendersi anche quel poco di luce che era rimasta nel suo cuore, perché era come se lo avesse afferrato e lo avesse stritolato, in mille pezzi, davanti a lui. Niente più barriere, niente più muri, ora si poteva davvero vedere chi era Charming in realtà: un pastore travestito da principe, un uomo che di nobiltà e di regni non ne aveva mai saputo nulla, un pastore che si era sempre sentito lusingato di vivere in una fattoria assieme al suo bestiame, e alla sua lana e al suo cavallo e la sua adorata madre, c'era da vergognarsi di questo? Doveva — vergognarsi di essere un pastore di -- aver compiuto delle scelte forse sbagliate? Doveva vergognarsi di - aver provocato la morte di tutte le persone che amava di più, soltanto perché non aveva avuto il coraggio, la forza di ---- fare ciò che andava fatto per fermarlo ... e le lacrime continuavano a scendere, non ne volevano proprio sapere di fermarsi. Il coltello ancora stretto fra le mani, tremava, tremava perché non ce la faceva più, era troppo per lui, il dolore lo stava portando a compiere la scelta più semplice, cedere all'oscurità, ma sapeva di non poterlo fare, per Emma, per Snow, per Neal, per i suoi amici .....

            Per questo ora si trovava a terra, mentre inesorabile le lacrime continuavano a scendere e il coltello finì a terra, con un tonfo, non riusciva a smettere, tutte le sue incertezze, tutte le sue paura erano venute fuori, senza che potesse prevederlo, era un uomo fragile che aveva commesso tanti, troppi errori nella vita e forse ora ne stava pagando il prezzo, ma avrebbe dovuto essere lui e solo lui a pagarlo, non sua madre, non suo fratello, non suo padre — che adesso sperava potesse trovarsi lassù e riposare in pace, come meritava. Fu spontaneo poggiare la mano sulla quella di Hook che vano stava cercando di stargli vicino in un momento difficile. Non voleva mostrarsi debole proprio di fronte a lui, ma aveva bisogno davvero di sfogarsi e avere un caro amico al suo fianco magari avrebbe potuto aiutare a superare questo momento. Per questo adagiò la testa sul suo petto, ora a terra, mentre ancora piangeva, senza smettere, perché la vita non da niente per niente, e questo il cuore di David l'aveva capito.

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