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Autore: hinata93    13/08/2017    7 recensioni
Questa non è la solita ff. è una ruolata.
Cos'è una ruolata? Vienilo a scoprire leggendo questa strana storia.
Un sunto veloce. Cosa sarebbe successo se Krypton non fosse esploso e se Lena fosse la principessa di Daxam?
Come reagirà Kara? Come si intersecheranno i loro destini?
Angst? Fluff? Erotico? Questo lo potrete vedere solo se continuerete a seguire con noi questa fantastica avventura.
Genere: Angst, Erotico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Kara Danvers, Lena Luthor, Mon-El, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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Buonasera popolo di EFP. Come promesso eccovi il secondo capitolo. La storia sta diventando più appassionante? Non vi piace? Fatecelo sapere, perché supportare un demente che scrive fa tanto tanto piacere. Detto questo non vi trattengo molto e arrivederci al prossimo capitolo!
Hinata93 & DarkJessy94



Kara: *Kara era decisamente di malumore, intristita dalla situazione del giorno prima, ma non solo. Il tutto fu amplificato a causa del brusco risveglio -Dannata Lys!- imprecò nella sua mente. Cosa c'entrava Lys con tutto questo? Be' le aveva buttato un intero secchio d'acqua sul viso, canticchiando allegramente con voce entusiasta che era l'ora del bagnetto.* Oh suvvia, hai intenzione di tenermi il broncio per tutta la giornata? Voi kryptoniani non sapete proprio scherzare *le disse Lys, mentre le sistemava i capelli. Kara la guardò dallo specchio con sguardo minaccioso e aprì bocca per dirgliene quattro* Sappi che un giorno mi sveglierò prima di te. E quando arriverà quel giorno, verrò a cercarti. E sappi che mi divertirò tantissimo. *Lys scoppiò a ridere, non prendendola sul serio* Con quel viso da cucciolo, pensi davvero di farmi paura? Forse è proprio per questo che sei ancora viva *Kara gonfiò le guance, riprendendo la sua espressione imbronciata.* E smettila di fare la bambina. Oggi ti comporterai come una brava schiava e farai contenta la principessa Lena. Starai in silenzio e farai quello che ti ho detto di fare ieri, capito? *Kara annuì seccata, sbuffando per la situazione. Tenere la bocca chiusa sarebbe stato difficile per lei. Appena fu pronta, Lys le diede il cambio pulito di vestiti per Lena e le raccomandò di nuovo di non fare stupidaggini. Uscita fuori dalla stanza, si avvicinò alla guardia che la accompagnò dalla principessa. Ovviamente non poteva gironzolare per il castello da sola senza essere supervisionata -Come se potessi scappare via con questo vestito addosso- pensò. Il vestito che indossava quel giorno era diverso dal vestito che aveva indossato il giorno prima. Non aveva niente di kryptoniano. Era un vestito da schiava daxamita. La gonna era lievemente più corta dell'altro vestito, ma non era quello il punto. Kara era a disagio perché si sentiva più esposta per la parte superiore. La stoffa in quel punto non era proprio della sua misura, quindi andandole più largo, si appesantiva afflosciandosi in piccole pieghe che creavano una scollatura non accentuata.

Arrivata alla porta della stanza di Lena, bussò e non sentendo nessuna voce arrivare dalla stanza, decise di aprire comunque la porta. Lena stava ancora dormendo serenamente nel suo letto e Kara non sapendo che fare, alla fine decise di farla riposare. Posò il cambio su una delle sedie della stanza e poi si mosse in giro con passo felpato per curiosare. Sulla scrivania c'erano i progetti a cui Lena stava lavorando, quelli sull'irrigazione. La kryptoniana si stupì della mente di Lena, da quello che vide sembrava una persona molto intelligente. La sua idea era applicabile, l'unico problema è che era veramente rozza e basica. -Hanno navicelle spaziali e vuole utilizzare degli schiavi per creare la pressione necessaria per il sollevamento dell'acqua?- Kara non riusciva a spiegarselo. Lei avrebbe usato un motore per creare una forza lavoro adatta per far girare la ruota in modo automatico. Il motore poteva essere alimentato grazie all'energia dei raggi forti di Rao catturata da pannelli costruiti appositamente per questo. Se avevano un'intera flotta e armi super avanzate, potevano creare qualcosa di così semplice o Kara si sbagliava?

Per non pensarci ulteriormente, Kara decise di dare la sua attenzione altrove e vide che poco più lontano da dove l'aveva lasciato ieri, c'era il libro che Lena le aveva regalato. Lo prese con estrema cura e decise di iniziare a leggerlo. Si spostò vicino alla finestra dove entrava una lieve brezza dalla piccola fessura. Aperto il libro, si ritrovò davanti una scrittura molto simile a quella kryptoniana, pressoché identica. Solo alcune lettere erano più morbide, lasciando lo stile rigido che caratterizzava l'alfabeto originale.*

Lena: *Aprì gli occhi stiracchiandosi e gemendo alla bella dormita che aveva fatto.

Si sentiva riposata e calma quella mattina. Ancora mezza addormentata si girò e scese dal letto notando Kara che, intenta, leggeva il libro che le aveva regalato.

Era bella, dannatamente bella ed eterea. Sotto quella luce mattutina i capelli della ragazza sembravano ancora più chiari del normale. La vide corrucciare la fronte verso il libro.

Avrebbe capito il significato delle parole stampate?

Rimase qualche secondo a studiare la figura della ragazza. Il vestito non le rendeva giustizia ma riusciva comunque a vederne il fisico scolpito e tonico. Si soffermò sulle gambe allenate mordendosi il labbro dalla voglia.

Scosse il capo, sembrava quasi Mon-El in questo momento.

Si sollevò dal letto e notò che la ragazza non l'aveva ancora notata e, quindi, decise di avvicinarsi dietro di lei.

Giunta alle sue spalle si chinò tanto da far combaciare la sua bocca con il suo orecchio e le parlò sussurrandole*

Ti piace quello che leggi?

*Disse con voce grave e bassa.* Sai Kara, a quest'ora avresti dovuto svegliarmi e portarmi la colazione come ti avevo ordinato ieri.* Fece scorrere una mano sul suo braccio languidamente* Forse dovrei punirti per farti imparare le buone maniere.* Portò l'altra mano sulla spalla poggiandosi su di lei tanto da far entrare in contatto il suo seno con la spalla della ragazza* O forse potrei lasciarti senza cibo oggi.* Continuò sempre a volume veramente basso.* Ti piacerebbe una cosa del genere, Kara?* Soffiò il suo nome nell'orecchio* Credo proprio di no. Allora impegnati e, se farai la brava, potrei anche pensare di premiarti.* Si spostò da lei allontanandosi.

Ricordandosi le parole del giorno prima però si riprese.* Anzi.* Disse ora più austera* Hai ragionato sulle tue parole di ieri? Vuoi per caso dirmi qualcosa, schiava?*

Si diresse verso la libreria prendendo un libro. Si sorprese nel constatare come fosse facile flirtare con la giovane quando, teoricamente, avrebbe dovuto odiarla per le parole del giorno prima.

Si chiese se stesse perdendo il suo orgoglio Daxamita o se fossero gli occhi della ragazza a non farla ragionare in maniera esatta.*

Kara: *Leggere quelle storie, la portò ben presto a corrucciarsi. Alcune iniziavano come si aspettava, ovvero l'eroe di turno compieva l'atto eroico, però dopo veniva premiato in un modo che non capiva. Gli avevano dato delle schiave e il libro iniziò ad affrontare argomenti che Kara non comprendeva pienamente, come il piacere del possesso e della dominazione fisica. Non si accorse del movimento che ci fu nella stanza perché troppo assorta dalla lettura e dalle domande che le frullavano nella testa. Si voltò verso la libreria, dando le spalle al letto, chiedendosi se c'erano libri differenti. Oppure più avanti quelle poesie e storie brevi, avrebbero raccontato qualcosa di diverso?

Sussultò lievemente quando sentì la voce di Lena al suo orecchio, portandosi una mano al petto per lo spavento. Tremò alla voce della sua padrona così bassa e roca perché si era appena svegliata, accompagnata da parole di minaccia per farla mettere in riga. Quello che aveva appena letto dal libro, di certo non aveva aiutato quella vicinanza improvvisa e si ritrovò con le guance rosse dall'imbarazzo, chiudendo il libro prima che Lena potesse leggere il punto dove era arrivata. AL sentirla parlare del digiuno, Kara emise un mugugno di disapprovazione. Lys il giorno prima le aveva fatto mangiare qualcosina a pranzo e cena, niente di speciale. Però se fosse stata tutto il giorno con Lena di nuovo senza toccare né acqua e né cibo, avrebbe preferito morire.

Quando si allontanò, mise il libro sulla scrivania già pronta per andare a prendere qualcosa nelle cucine, ma quello che le chiese Lena, la fece fermare. Ovviamente le era tornato in mente la discussione che ebbero il giorno prima. Si voltò per cercare il suo viso, ma Lena era di spalle, intenta ad osservare i libri che possedeva. Fece dei passi verso la principessa, affiancandola in modo da poter cercare il suo sguardo e parlarle apertamente e con sincerità.* Sì, ci ho pensato. Ho pensato costantemente alle parole che ti ho detto ieri e volevo chiederti scusa per la mia insolenza. Ho detto cose che avrei dovuto non... *deglutì, la bocca improvvisamente secca non le permise di completare la frase.* Avevo paura che non volessi più tenermi... *concluse a voce bassa e abbassò lo sguardo* Cercherò di comportarmi meglio d'ora in poi. Adesso vado a prendere la colazione, farò presto.

Lena: *Lena la guardò con curiosità. La ragazza sembrava così spaventata che quasi subito dimenticò la sua arrabbiatura. Senza neanche accorgersene le sorrise dolcemente e le spostò una ciocca di capelli biondi dietro l'orecchio.*

Scuse accettate ma impara, Kara, io non ti ho mandato a morte certa perché sei la mia schiava ma persone diverse* Pensò a Mon-El o a Rhea* beh, loro non si faranno problemi ad ucciderti. Non potrò difenderti da loro.* Concluse allontanandosi da lei e sistemandosi sulla scrivania* Ora va nelle cucine e prendi un po' anche per te. Di al cuoco che ho richiesto quei cornetti che sa fare solo lui e fatti dare anche la cioccolata.* Le sorrise prima di concentrarsi sui libri.

Vedere Kara mangiare era già uno spettacolo per gli occhi ma vedere Kara mangiare cioccolato... beh Lena non vedeva l'ora di poter assistere ad una scena del genere.

La vide uscire fuori dalla stanza e si domandò per quale insulso motivo si sentisse così legata ad una schiava. Una schiava Kryptoniana per di più. Decise di dare la colpa a quei capelli dorati e a quel fisico statuario ma sapeva di star sbagliando. Era attratta da quel modo di fare così fanciullesco e senza malizia. Pizzicandosi il ponte del naso sbuffò* Dannazione che mi sta succedendo* Sussurrò a se stessa continuando a guardare i suoi progetti. *

Kara: *era strano sentire un senso di protezione dalla figura di quella donna. Kara sapeva che la cosa migliore era rimanere sotto l'ala della principessa, mascherata in quell'improbabile ruolo di schiava. Lena le aveva detto che poteva anche sbagliare con lei, ma doveva stare attenta con chi deteneva potere in quel palazzo. Non aveva intenzione di procurarle altri problemi ed era intenzionata a portare la maschera da brava schiava silenziosa per un bel po' di tempo. Finché non avrebbe trovato un modo per andarsene.

Annuì alle parole della principessa, incuriosita da ciò che le aveva detto di prendere. Si chiese in effetti cosa doveva essere, perché Lena aveva sorriso e conoscendola, due erano le opzioni. Poteva essere qualcosa di estremamente buono, oppure qualcosa di estremamente orribile. L'aveva perdonata veramente?

Uscita dalla stanza, andò verso le cucine. Grazie a Lys, adesso sapeva dove si trovavano alcuni luoghi fondamentali per ciò che doveva fare ogni giorno. Entrò timidamente in cucina, trovando un cuoco stranamente non daxamita. Era enorme e colpì particolarmente la bionda, mentre osservava agilmente muovere le mani nel preparare quelli che Lena aveva chiamato cornetti? O almeno così suppose Kara. Poteva essere descritto come un rospo umanoide, provvisto di braccia e gambe ben muscolose.* Sei... un krogan? *chiese Kara, riconoscendo alcuni aspetti di una razza che aveva studiato tempo fa. La testa piena di cicatrici le fecero supporre che doveva aver partecipato a parecchie battaglie. Il cuoco si voltò verso la kryptoniana, grugnendo qualcosa. Sembrava un sì infastidito. Kara aprì la bocca per fare domande, ma poi la richiuse. Avrebbe voluto chiedergli cosa facesse un krogan dietro la cucina. Era una razza che amava combattere, non stare in posti di quel tipo. Forse aveva voluto cambiare vita? Sapeva che erano molto permalosi e irritabili e... * Allora ragazzina, sei qui per perdere tempo nel fissarmi, oppure devo pensare che hai un cervello non funzionante. *La voce del krogan roca e forte, fermarono le molteplici domande che stavano viaggiando nella testa della bionda* E-ecco... io devo... cosa devo prendere? La principessa mi ha chiesto di prendere dei cornetti che preparate voi e... come si chiama *cercò di spremere le meningi* C... inizia con la C... Cioccurato... cioccorapo... per Rao come si chiama. Ah sì, cioccolato! Giusto? *Il krogan non poté evitare una risata lieve di scherno, poi tornò a ricomporsi* Sei la Kryptoniana? Me li immaginavo più intelligenti. Non sempre quello che si dice in giro sono cose esatte. *Kara si corrucciò all'affermazione del krogan* Ah be' e io non immaginavo un krogan dietro alle cucine. Non dovresti che ne so... combattere la guerra? *chiese, mentre preparava un piccolo cesto mettendo i cornetti caldi in esso.* Non sono cose che ti riguardano. *le rispose, ficcando una barretta scura di qualcosa nel cesto davanti agli occhi della kryptoniana* 

Ecco, adesso puoi andare. E prendi anche questo così non ritorni in cucina a rompere *Insieme al cesto, le diede una bottiglia contenente qualcosa di strano. Era un liquido giallo.* Burbero... antipatico *commentò Kara prima di ritornare da Lena irata. Bussò alla porta e poi entrò senza aspettare il permesso* Sono tutti antipatici i krogan? *Commentò al alta voce per avere una risposta da Lena*



Lena: *Quando sentì la porta aprirsi si girò turbata. Non si aspettava che la schiava entrasse senza neanche annunciarsi.

Mise una mano sul petto coprendolo alla bell'e meglio mentre socchiuse gli occhi.

Non si vergognava del suo corpo nudo e Kara era la sua schiava ma l'idea che una delle guardie potesse vederla in condizioni poco consone non le piaceva.* Dovresti imparare a bussare prima.

*Le disse critica* Visto che sei qui aiutami a cambiarmi prima di sistemare il tavolino con la colazione.* Le diede le spalle esibendo il sedere ancora nudo e privo degli indumenti intimi.

Si chinò verso il cassetto dove teneva le mutande e se le infilò. Si voltò verso Kara mostrandole il petto nudo e fece segno con gli occhi per indicarle il busto in pizzo viola.* Sai mettermelo?* Le domandò. Vedendola spaesata lo indossò da sola e, una volta fatto le diede le spalle.* Stringi le corde per bene prima di fare il nodo. Domani esigo che queste cose tu le faccia senza i miei ordini ok?* Una volta che Kara le si posizionò dietro le fece segno di stringere* Stringi finché non ti dico di fermarti* Le disse. Sussultò nel sentire le mani di Kara sulle sue spalle e, stranamente, si sentì eccitata. Era passato del tempo dall'ultima volta che si era sentita così per una schiava. L'ultima volta successe con Eliza, una giovane bionda del pianeta terra. Ricacciò immediatamente i suoi pensieri, troppo tristi nel ricordare la fine della ragazza. Mon-El era riuscito a vincergliela in un gioco di carte e non poté che lasciarla al suo destino. Quella volta decise che sarebbe stata l'ultima e, questa volta, non avrebbe mai giocato con la vita della sua schiava. Era inebriante l'idea di possedere qualcosa che il suo "fratellino" voleva.* Perfetto fermati. Ora stringi le corde.* Le disse. Una volta conclusa l'azione sentì le mani di Kara tergiversare sulla sua spalla e ingoiò un groppo di saliva nervosa. Non volendoglielo far capire Lena indicò il vestito viola, dello stesso colore del busto posizionato sul letto e si fece aiutare nell'indossarlo.* Te la sei cavata bene.* Le disse cercando di farle un complimento.

Si sedette davanti al suo specchio e si rivolse verso la ragazza* Adesso fammi i capelli. Mi piacerebbe uno chignon quest'oggi.* Le disse attendendo pazientemente che la ragazza facesse ciò che le era stato ordinato.

Si sorprese nel vederla così consona ad accettare i suoi compiti, sembrava avesse perso un pizzico dell'odio che provava verso di lei.

Si chiese se fosse stato grazie a lei ma dedusse che probabilmente la ragazza non fosse capace di provare vero odio.

Una volta concluso il tutto si avvicinò al tavolo dove era stata già posizionata la colazione e fece segno a Kara di sedersi accanto a lei.

Aprì la cioccolata e ne passò un pezzo a Kara prima di prendere il suo cornetto ed un sorso del succo di frutta che il cuoco aveva aggiunto al suo cesto* Mmh* Gemette nel sentire il sapore.* Krex sa sempre cosa mi piace* Disse.* Forza, assaggia.* Indicò la cioccolata ed il succo.

Vide Kara ispezionare la tavoletta nera e rise in maniera discreta, le sembrava quasi un cucciolo di Wlok.*


Kara: *Aprì la bocca per dire qualcosa, ma si ritrovò solo a darle aria. Strabuzzò gli occhi alla visione che le si parò davanti, richiudendo la bocca e deglutì. Posò frettolosamente il cesto che aveva portato sul tavolo e si mosse alla richiesta di Lena. Voleva scusarsi, doveva farlo. Solo che iniziò a muoversi come un robot, dedicandosi a ciò che Lena le diceva di fare. In realtà si poteva dire che la bocca non era collegata al cervello in quell'istante.

Maledisse mentalmente quei vestiti. Chi li indossava? Sembravano degli oggetti di tortura. Lena sarebbe riuscita a respirare? Era questo quello che si chiedeva, mentre tirava quei lacci. Fece un nodo, mugugnando alla frase di Lena. Passò il mignolo fra il corpetto e la pelle della principessa, in modo da vedere se fosse troppo stretto, ma sembrava andar bene. La pelle era morbida e liscia, non presentando nessun tipo di imperfezione, bianca come un foglio di carta. Kara non poté resistere, passando il polpastrello del mignolo lungo la colonna vertebrale, poi con un gesto lento spostò i capelli di Lena che erano caduti davanti alla visuale di lavoro, sfiorando le spalle della principessa in modo da poter sistemarli davanti, così poté ricontrollare i lacci un'ultima volta.

Dopo averla aiutata a mettere il vestito e dopo aver aggiustato con estrema cura i suoi capelli, si unì alla daxamita, sedendosi al tavolo e emettendo un sospiro rilassato, come se avesse trattenuto il respiro. Prese il piccolo pezzo di cioccolato che Lena le aveva passato e lo toccò, premendo con le dita per tastarlo. Ma prima di iniziare a mangiare, continuava ad avere la testa altrove* Quel... coso scomodo *indicò il busto* riesci a respirare? A voi daxamiti piace per l'estetica? *tenne lo sguardo fisso sul petto di Lena, constatando che la pressione aveva fatto in modo che il seno sembrasse più tondo di quanto non lo fosse. Per Kara era anomalo vedere la nudità. Non che fosse imbarazzante, sia chiaro. A Krypton semplicemente si usava essere discreti e non mostrarsi in quella forma considerata primitiva. Però Kara non la collegava all'attrazione sessuale, non lo aveva mai fatto nel corso della sua vita, eppure qualcosa era scattato in lei. Le curve che aveva visto qualche minuto prima, si era ritrovata a pensare che fossero gradevoli alla vista e che la visione non le aveva provocato nessun fastidio.* Stai molto bene anche senza e mi scuso per essere entrata senza bussare. Ero un po' irritata per... il krogan *concluse ingenuamente, dando un morsetto al quadratino di cioccolata. Gli occhi le si illuminarono di un intenso blu e guardò la principessa con l'espressione più stupita che avesse mai fatto.* Cosa è? Crea effetto di dipendenza? Oh Rao... Mmnh... *si gustò l'intero pezzettino, facendo sciogliere fra la lingua e il palato, emettendo suoni di apprezzamento. Quando finì, guardò Lena e dondolando lievemente sulla sedia con il busto, chiese* Posso averne un altro poco? *con voce fanciullesca, sperando che la principessa fosse clemente con lei e che glielo concedesse*



Lena:  *Portando il succo alle labbra Lena ascoltò le parole di Kara. Sollevò un sopracciglio nel sentire quel commento velato sul suo seno e si sorprese nel vederla fissarlo così intensamente. Kara le aveva appena detto che aveva un bel seno anche senza il corpetto?* 
Uhm si, riesco a respirare* Ruppe il cornetto con la mano prima di portarne un pezzo alla bocca* Mnh marmellata* Gemette al gusto.* Si è per l'estetica. Sono la principessa, Kara, devo sempre essere perfetta. *Le disse.

Osservò attentamente la ragazza alle prese con il quadratino di cioccolato. Le sembrava un neonato e non poté che sorridere nel vederla mentre ne tastava la consistenza. Quasi senza accorgersene trattenne il respiro curiosa di saggiare la risposta della ragazza.

Vide gli occhi di Kara illuminarsi e stava quasi per scoppiare a ridere ma si fermò quando la sentì emettere un gemito di apprezzamento.

Come poteva questa ragazza fare le cose così semplici e, contemporaneamente, suscitarle risposte così accentuate?

Sbatté gli occhi più volte cercando di far combaciare le due idee che si erano formate nella sua mente. Voleva sentire questi gemiti di apprezzamento di nuovo dalle labbra di Kara, magari in altre situazioni. * Dannazione * Borbottò.

Prese il bicchiere di succo e lo bevve tutto insieme nel tentativo di calmare i suoi bollenti spiriti.

Ascoltò le domande di Kara e si maledì subito dei suoi pensieri. Le sembrava una bambina, una bambina curiosa.*

No Kara, *Emise una risata nervosa* non crea dipendenza e si, puoi averne ancora. Anzi...  * Le passò il suo pezzo e l'intera barretta* E' tua, come segno di pace. *Si sorprese. Era troppo gentile con questa Kryptoniana ma non riusciva a farne a meno* Credo stia meglio con te che con me, ma...* La fermò prima che si mangiasse l'intera barretta* Ho due richieste per te. * Sollevò il sopracciglio e fece un sorrisino malvagio. Quando ottenne la piena attenzione della ragazza continuò a parlare.* Per prima cosa ti chiedo di fartela durare fino a domani. Non posso chiedere troppa cioccolata, non è il mio cibo preferito e quindi qualcuno potrebbe insospettirsi se chiedessi un altro pezzo oggi.* Quando vide la delusione sul suo volto trattenne una risata. Una bambina, Kara era davvero una bambina* e per la seconda cosa...* Si alzò e aprì la porta della stanza. Parlò velocemente con una guardia dandogli un ordine e la richiuse. Si sedette di nuovo davanti la ragazza* Per la seconda cosa dovrai attendere ancora un po'.*Le disse. Avendo visto che Kara non aveva toccato ancora i cornetti gliene passò uno.* Prova questi. Non puoi mica solo assaggiare la cioccolata* Rise.

Non dovette attendere molto, sentì infatti bussare pochi minuti dopo. Aprì la porta e ringraziò la guardia prima di richiuderla.* Come seconda cosa vorrei che tu indossassi questo oggi. Quel vestito non rende giustizia* Le disse passandole una camicia bianca stretta, un paio di pantaloni neri in raso e degli stivali neri al ginocchio. Le ispirava l'idea di Kara vestita in abiti maschili e sarebbe stato molto più comodo portarla in giro così.* Ho dei progetti per te, Kara, e questi abiti mi aiuteranno a realizzarli.* Le disse criptica mentre si accomodò sul letto in attesa.*



Kara: *Allungò le mani, muovendo le dita come una bimba e prese la barretta di cioccolato offerta gentilmente da Lena. Il sorriso di gioia portò a gonfiare le guance come un tenero cucciolo, mentre si mordeva il labbro inferiore, pronta a mangiarne ancora. Mangiò un altro pezzettino, tenendolo sulla lingua finché non si sciolse, mentre ascoltava interessata quello che la principessa aveva da dirle. Inclinò la testa di lato alla parola "richieste". Mise un piccolo broncio alla prima richiesta, riponendo la cioccolata nel cesto per tenerla lontana dalle sue mani prima che la finisse. La seconda invece... cos'era? Seguì con lo sguardo i movimenti della principessa e quando ritornò al suo posto, studiò il suo viso -Cosa avrà in mente?- si chiese, mentre accettò il cornetto. Lo divise a metà e come al solito si ritrovò a studiarlo e a mangiarlo in modo insolito. Ne schiacciò una parte, facendo fuoriuscire la marmellata e la leccò, constatando che sapeva della sua bacca preferita. Si ritrovò a gongolare sul posto, finendo la sua colazione.

Dopo alcuni minuti, ritornata la guardia, Kara si alzò dalla sedia e si avvicinò a Lena.* Ooh... Be' devo dire che saranno sicuramente comodi. Devo cambiarmi qui? *Le domandò e Lena annuì con lo sguardo tipico di chi non vedeva l'ora. Kara si tolse i sandali che le avvolgevano i piedi, tenendo di tanto in tanto d'occhio il viso della principessa, sentendosi lievemente in disagio perché sotto non indossava molto. Non che avesse veramente qualcosa di cui avere vergogna, anzi... Solo che quegli occhi... I suoi verdi occhi penetranti, non la lasciavano per un attimo, studiando ogni gesto svolto dalla Kryptoniana, ogni centimetro di pelle che si scopriva lentamente. Kara alzò la parte inferiore del vestito senza nessuna fretta, scoprendo i glutei sodi avvolti in quegli slip aderenti, poi gli addominali ben delineati dalla continua attività fisica che aveva svolto su Krypton e infine i seni tondi e spogli. La folta chioma color grano andò a coprirli in parte e le labbra di Kara si inclinarono in un mezzo sorriso all'espressione di Lena. Non l'aveva mai vista così, con quell'espressione, le labbra un po' schiuse e le guance appena colorate da una punta di rosso. Poteva finalmente dare un senso ad uno dei tanti argomenti trattati dal libro di Lena. Il sentirsi desiderabili, era quello che stava provando in quel preciso istante, mentre un'indefinita sensazione calda nacque molto in profondità* Non pensavo che avesse questo genere di preferenze principessa. *commentò vagamente con tono divertito, prendendo la camicia e sbottonandola per poterla indossare. Il sorrisetto non lasciava il suo viso* Intendo, pensavo fosse più per i vestiti. Oppure ha intenzione di oscurare il mio lato femminile per lasciar brillare il suo? *cercò di portare l'argomento iniziato su un'altra ottica, rivolgendole parole formali ma accompagnate dal sarcasmo, infilando la camicia e dopo i pantaloni, abbottonando con tranquillità il tutto davanti agli occhi della mora.*



Lena: *Osservò Kara togliersi i sandali e si morse il labbro notando la curva ben delineata del suo sedere. Dio, probabilmente sotto il vestito Kara nascondeva un corpo niente male. Si morse le labbra reprimendo un gemito quando il vestito fu tirato tanto da non coprire più i glutei sodi della ragazza.* Maledizione * Imprecò nel vedere come le mutandine, tanto aderenti quanto belle, non coprissero molto. Respirò pesantemente con il naso nel vedere gli addominali. Non si aspettava che fossero così delineati e perfetti. Immaginò di poterci passare la lingua su quelle pieghe così scolpite ed arrossì pesantemente.

Schiuse la bocca nel vedere il seno. Anche se i capelli di Kara ricoprivano metà di essi, Lena riuscì a studiarli bene. Erano tondi, non enormi e molto sodi.

Aveva una voglia di far sua Kara, voleva vedere il viso di quella dolce fanculla venir trasfigurato dal piacere che lei poteva darle. Voleva farla pregare, implorare, agognare qualcosa che non conosceva neanche.

Chiuse gli occhi nel tentativo di calmarsi. Avrebbe potuto prenderla ora, subito e calmare i suoi pensieri ma sapeva che non era la cosa giusta. Sapeva che così le avrebbe tolto l'innocenza che tanto le piaceva. Non voleva farlo. Non poteva.

Si ridiscosse alle parole della ragazza e si schiarì la gola imbarazzata sentendola secca e arida.*

No Kara, ho intenzione di allenarti e questi vestiti sono più adatti per lo scopo. Dopo pranzo mi vestirò anche io come te e ti insegnerò la nobile arte della spada.* Si alzò dal letto e si avvicinò verso di lei. Si chinò tanto da far sfiorare le loro labbra senza chiudere le distanze.* E i miei gusti Kara, oh...*Soffiò sulla sua bocca* Tu non hai nemmeno idea di quali sono i miei gusti.* Le sussurrò con voce roca ricca di sensualità*



Kara: *osservò incuriosita la mora, sinceramente non pensava che avrebbe dovuto allenarsi con la principessa, ma non avrebbe dovuto stupirsi, infondo tutti i daxamiti sapevano lottare. Di certo non si aspettava che Lena, con la sua rigidità, riuscisse a muoversi egregiamente come combattente. Non riusciva ad immaginarsela impugnare una spada.

Il flusso di pensieri fu interrotto dalla vicinanza improvvisa della daxamita e Kara rimase immobile, non capendo le sue intenzioni. Il battito del cuore era lievemente accelerato e socchiuse gli occhi, sollecitata dal respiro caldo che batteva sulle proprie labbra appena umide. Kara non riusciva a capacitarsi di quelle sensazioni che stava provando per una semplice vicinanza e fuggì da essa, spostando il capo di lato completamente rossa in viso. Il calore delle guance le fece provare disagio e fece un passo indietro, girandosi di lato per allontanarsi dallo sguardo della principessa e finire di abbottonarsi la camicia.*

I-io... *mosse la mano al vento, gesticolando* vado a portare i vestiti sporchi a lavare insomma, cose da schiava che tipo devo fare ogni giorno *percorse la stanza a grandi falcate, raccogliendo i vestiti di Lena e i suoi, sotto gli occhi della principessa* A dopo! *salutò frettolosamente, scomparendo dalla stanza.

Sì, era una fuga per calmarsi e sì, doveva trovare Lys. Consegnati i vestiti sporchi, si recò nella stanza dove Lys di solito cuciva qualche nuovo abito o rattoppava qualcosa.*

Buh! *Lys sobbalzò dalla sedia per la paura e iniziò a sbraitare* Kara sei un'idiota! Mi hai fatto prendere un colpo, potevo pungermi! *non poté evitare di ridere soddisfatta* Non immaginavi che la mia vendetta per stamattina sarebbe arrivata così presto? *si voltò per osservare la kryptoniana e la squadrò da capo a piedi, alzando un sopracciglio con sguardo malizioso* Non ricordavo che a Lena piacesse il gioco di ruolo o almeno non di questo genere. *Kara scosse la testa e le rispose* Dai Lys non fare la stupida. Piuttosto, che diavolo di aspettano i reali da una schiava? Mi ha quasi baciata! *iniziò a torturarsi le mani, mentre Lys iniziò a fare dei gesti strani. Alzò la mano destra come se stesse bussando ad una porta e Kara fissò il gesto con una faccia perplessa. Lys allora provò con un altro gesto, facendo un cerchio con l'indice e il pollice sempre con la mano destra e dopo vi infilò l'indice della mano sinistra.* Non ho capito *disse nella più totale ingenuità e Lys ormai senza più un briciolo di pazienza, le parlò chiaro tondo* Ma allora lo vedi che sei proprio tarda! Vuole scavare nella sua profonda cava!* - * Eh?! * - *ma lo sai come si fanno i bambini?* - *in un'incubatrice unendo il dna della coppia di cui si vuol far unire per creare un embrione con le caratteristiche sia dell'uno che dell'altro* - *Esattam-.... No! Kara parlo di riproduzione animale. Intendo quella naturale *kara a questo punto aprì la bocca, annuendo* ah ora ho capito. Aspetta... si vuole riprodurre con me? *domandò perplessa* ok forse è quello di cui stava parlando il libro che mi ha regalato Lena, prima di chiuderlo.* - *ti ha regalato un libro che spiega cosa è il sesso? Sei messa così male che se n'è accorta pure lei. *la bionda guardò l'amica con uno sguardo minaccioso* Il fatto è che non so come comportarmi. E' come se si aspettasse qualcosa da me. Non dico che tu abbia già fatto certe cose... ok forse le hai fatte *Lys la interruppe* hey hey non darmi della cortigiana eh? Mi offendo. Sono cose che ho fatto in passato, ma siamo schiave. Cosa avrei dovuto fare, oppormi sapendo di finire i miei giorni senza la testa sul collo? * - *ok scusa, scusa. E' solo che non capisco cosa voglia. Lena non dovrebbe semplicemente prendere quello che vuole e basta? Mi sento confusa perché è gentile... Oggi mi ha fatto mangiare la cioccolata. *più Kara parlava e più Lys si accigliava pensierosa, sorridente* oh piccola kryptoniana, se continuerai così Lena diventerà una mollacciona solo per vederti felice. Hai fatto colpo e non proprio sessualmente parlando. E' la prima volta che si comporta così *Kara inclinò la testa di lato, cercando di assimilare quello che Lys le aveva appena detto* Non ti ha ancora ripassata. Io l'avrei fatto da un pezzo! *le rifilò un'occhiataccia, mentre Lys se la rideva* Oh Lys sei una... una... Aaargh! Forse è meglio che ti lasci lavorare. Non mi sei d'aiuto! Ci vediamo dopo *esclamò la biondina con il viso in fiamme e si voltò per lasciare la stanza con il suo solito passo svelto, di nuovo in fuga.

Ritornata da Lena, dopo aver quasi urtato uno schiavo che portava un vaso ed essersi presa insulti vari sul suo essere kryptoniana, bussò alla porta e aspettò questa volta il suo permesso. Appena sentì la voce di Lena, entrò in stanza e la trovò seduta alla scrivania* Ancora il problema dell'irrigazione? *domandò, avvicinandosi a lei per vedere cosa stesse facendo* Vuoi una mano da una saccente Kryptoniana? Basta che non mi mandi via insultandomi. Ho già avuto la mia dose di offese fantasiose daxamite quotidiane qualche minuto fa. E credimi quando dico fantasiose, non lo sono.



Lena: *La vide fuggire con estrema fretta dalla stanza e non poté che ridere alla scena. Kara era troppo ingenua.* Non ha nemmeno preso tutto.* Disse scuotendo la testa divertita. Forse avrebbe potuto prendere la palla al balzo e divertirsi un po' alle sue spalle.

Ridacchiando ancora per la faccia della ragazza decise di portarsi avanti col lavoro e ricominciò a studiare per risolvere i suoi problemi.

Mordicchiò la matita per liberarsi dallo stress e non si accorse che era passato del tempo.

Si ridiscosse dal suo momento di studio intenso quando sentì la porta battere pesantemente.

Borbottò un avanti conscia che Kara aveva imparato la sua lezione.

La sentì parlare di insulti daxamiti e rise in maniera silenziosa, probabilmente era difficile essere l'unica Kryptoniana nel castello.

La guardò sollevando un sopracciglio alla sua richiesta e ci pensò un po' su. *

Si, forse una mano non sarebbe male. Voi Kryptoniani siete più avanti di noi con la tecnologia, ve lo concedo. Accomodati.* Le fece segno di sedersi accanto a lei.

Una volta sistemata Lena le passò il progetto e la osservò mentre la ragazza studiava le sue carte.* Cosa ne pensi? Io sono bloccata su questo punto, non riesco a pensare ad alcun modo per far salire l'acqua su per la collina se non agli schiavi. * Mordicchiò la matita* Il priblema è che così facendo ci vorrebbero almeno 12 schiavi al giorno in buona salute e molto potenti fisicamente.* Si fermò accigliata.* Qualche idea?* Le disse sollevando il sopracciglio e avvicinandosi a lei tanto da lasciare solo qualche centimetri tra i due visi.

-Perché non approfittarne?- Pensò mentre studiava alcuni metodi per far imbarazzare la ragazza.* Magari potrei mettere te a fare questi lavori pesanti, hai un bel fisico tonico e allenato, saresti un bel vedere oltre che utile, Kara* Soffiò il nome con voce molto bassa e profonda. Si morse il labbro all'idea di Kara sudata e con i muscoli sotto sforzo.*



Kara: *si sedette al fianco di Lena e guardò i disegni davanti a sé. Come aveva immaginato la principessa era bloccata proprio sul punto che aveva previsto. Sospirò alle sue parole, non accorgendosi troppo della sua vicinanza, finché non si voltò verso di lei e se la ritrovò a pochi centimetri dal viso. Si voltò di nuovo a guardare i disegni, con le guance lievemente arrossata e tossì per schiarirsi la voce* perché non riesci a fare la seria? Comunque non capisco come mai non riesci ad uscire fuori dagli schemi. Non siete messi male con le vostre astronavi, ma non riuscite a portare la tecnologia che utilizzate in ambito bellico, anche nell'utilizzo quotidiano. Non avete schiavi che corrono su qualche pedana per avviare i motori delle vostre navi spaziali. Qui parliamo di ettari di terreno che devono essere irrigati ogni giorno per poterlo utilizzare. Quindi parliamo di un'azione che deve essere compiuta quotidianamente. Porterebbe al lungo andare alla perdita di conoscenza, se non di vita, di tantissimi schiavi in un breve periodo di tempo. Perché non creare un motore alimentato dall'energia dei raggi di Rao? Su alcune vostre astronavi avete dei pannelli che lo fanno, perché non creare un pannello meno potente che permetta di acquisire abbastanza energia in modo da poter avviare la macchina che giri automaticamente la ruota in tempi della giornata prestabiliti? Basta un timer e la macchina riuscirà a girare la ruota che farà leva e pressione per far salire l'acqua. Se costruite navi spaziali, potete fare anche questo. *puntò il dito sulla parte del disegno della ruota* Ricorda che essere un sovrano, significa prima di tutto pensare alle esigenze del proprio popolo. E tu sei l'unica interessata veramente a questa problematica. Sennò sarete costretti a mangiare sbobba insapore come i kryptoniani *storse il naso* E poi già oggi mi vedrai sudare, fattelo bastare. Non voglio di certo girare la ruota per il resto della mia miserabile vita. *alzò il mento assumendo scherzosamente un'espressione da donna aristocratica, mettendosi seduta tutta dritta e impettita*

Lena: *Lena ascoltò Kara fortemente interessata, oltre ad essere un bel visino la ragazza era strettamente intelligente.* Non ci avevo pensato al motore. Non sarebbe male l'idea, potrei fare una macchina che usa l'energia di Rao per generare calore che porterebbe l'acqua ad evaporare. Così mi è più semplice trasportarla con dei tubi fino all'apice delle dune più alte. A quel punto potrei mettere una macchina di raffreddamento in maniera tale da far ricondensare l'acqua che poi può essere usata per irrigare i campi.* Mordicchiò la matita prima di scrivere gli appunti alla destra del progetto. Prese un foglio di carta e ci scrisse un paio di note sulla nuova idea che stava avendo.* L'unico problema sarebbero i materiali. Dovrei andare sul pianeta Ornicron 8 per prendere l'ornicrina.* Vide Kara guardarla in maniera strana* Oh si, la sabbia di Daxam è un pochino più corrosiva della vostra. Perché pensi che le case siano costruite in pietra? I nostri materiali alla lunga vengono corrosi dalla sabbia. Abbiamo scoperto qualche anno fa l'ornicrina per caso e il team di tecnologi del palazzo è riuscito ad affermare che la sabbia non riesce a corrodere solo questo tipo di materiale. Ecco perché le nostre nav...* Si fermò. Kara era pur sempre una Kryptoniana, non poteva darle informazioni sui materiali della sua flotta.* Lascia perndere, la cosa importante è che dovremmo andare su Ornicron8 per prendere il materiale. Partirò non appena finirò di mettere a punto tutti i dettagli del motore.* Si girò verso Kara* E tu verrai con me. Mi sarà utile avere il tuo cervello. *

Continuò a ragionare sul quantitativo di materiali e sulla forma migliore da dare al motore quando sentì bussare. Guardò in alto e vide che il sole era ormai alto. Probabilmente era ora di pranzo. * Ora ascoltami. Stiamo per andare a pranzo e devi venire con me altrimenti Rhea potrebbe insospettirsi. Mi sei simpatica per essere una Kryptoniana e non voglio che Mon El o altri ti rubino a me quindi non aprire la bocca se non sei interpellata e versa sempre il vino nella mia coppa e in quella di Rhea e Mon El ci siamo capiti?* La guardò duramente* Ricorda che non posso proteggerti da loro. Sono i reali e hanno più potere di me. * Dopo aver avuto un cenno di assenso si diresse verso la porta. Stava per aprirla prima di bloccarsi nuovamente* Tira indietro la sedia quando sto per sedermi e attenzione a Mon El. Ama giocare con i miei giocattoli per farmi arrabbiare. Non dargli assolutamente modo di avere una qualche pretesa su di te altrimenti...* Sospirò pesantemente pensando ad Eliza.* Beh, ti basti sapere che le ragazze che ha usato non sono state ritrovate o peggio ancora...* Si trattenne cercando di non pensare alla povera terrestre. In momenti come questi le mancava terribilmente. Sapeva quale fosse stata la sua fine ma non voleva ancora ammetterlo.* Solo...* Si voltò verso Kara tenendo una mano sulla sua guancia* Non lasciare che ti separi da me. Ricorda che qui dentro sono forse l'unica che può proteggerti*

N.B. vi ricordate la luna degli schiavi? E' la luna dei Maldoriani, sono riusciti a mettersi in contatto con qualcuno che riesce ad ottenere schiavi umani in modo da venderli al miglior offerente. (e ovviamente non è Roulette, ma di questo non ci interessiamo)


Kara: *non pensava che Lena le avrebbe dato ragione. Ascoltò le sue parole e ovviamente come era solita fare da brava kryptoniana, appuntò mentalmente l'informazione che Lena le aveva dato. -
Materiale nuovo, ornicrina di Ornicron 8- ripeté mentalmente. Se solo i kryptoniani avessero investito di più sulle navi di esplorazione. Invece non erano a conoscenza del materiale con cui le navicelle Daxamite erano ricoperte. Sapevano solo che era molto resistente. Purtroppo dopo la brutta esperienza del passato con gli esploratori in avanscoperta, avevano deciso di rinunciare ad esplorare alcune zone. Ornicron 8 era una di queste. Il via vai di daxamiti era sempre stato così intenso da non potersi avvicinare e le navi da carico facevano pensare ad una zona di traffico delle materie prime. Mai avevano immaginato fossero materiali di così tanta importanza.

Quel viaggio con Lena, sarebbe stata l'unica possibilità per tornarsene a casa con qualcosa che poteva virare le sorti della guerra.

Kara fece una smorfia quando la definì giocattolo, ma sapeva anche che Lena si stava preoccupando per lei e che sotto sotto si stava abituando alla kryptoniana. Alla mano della principessa posata sulla sua guancia, Kara abbassò lo sguardo e annuì come un'ubbidiente bambina. Avrebbe fatto di tutto d'ora in poi per far filare le cose perfettamente. Avrebbe spinto molto sul successo del progetto di Lena, perché le serviva quel maledetto viaggio e quel materiale. Non doveva dimenticarsi chi era e non doveva lasciare il suo popolo per fare una vita di schiavitù con persone che disprezzava. Non poteva solo sopravvivere, perché doveva fare qualcosa e se questo comportava utilizzare la fiducia che Lena le stava dando, l'avrebbe fatto. Anche se questo andava contro la sua morale e avrebbe ferito Lena, una persona che anche se conosceva solo da due giorni, stava imparando ad apprezzare.

Il pranzo iniziò come al solito. Un inchino sia a Rhea che al principino Mon-El e aiutò Lena a sedersi, spostandole la sedia. Sì rese conto degli sguardi che aveva addosso, probabilmente anche a causa del suo abbigliamento. Kara fece attenzione a non incrociare i loro occhi, in modo da non dover rispondere a nessuna domanda. Non voleva di certo parlare con loro. Versò il vino rosso a Lena, facendo estrema attenzione a non far rovesciare neanche una goccia. Fece lo stesso con Rhea e infine toccò a Mon-El. Lo affiancò con la bottiglia, mentre Rhea e Lena stavano parlando. Si inclinò appena per poter versare il vino nella sua coppa, ma improvvisamente sentì qualcosa pressare sulla sua natica destra, strizzandola. Le dita di Mon-El...

Si morse il labbro con lo sguardo più che irritato e pressò le dita talmente forte sulla bottiglia quasi a sbiancarle. Riuscì per fortuna a non far ribaltare il bicchiere o altro. Versatogli il vino, si scostò da lui, per rimettersi dietro di Lena e osservò il tavolo con lo sguardo infuocato di chi non poteva sopportare* Schiava, il mio bicchiere è vuoto *Disse ovviamente Mon-El. Aveva svuotato il bicchiere dopo neanche un minuto, che non soddisfatto per la breve toccata di prima, schiaffeggiò rumorosamente la stessa parte del corpo di Kara. Per fortuna Kara non era impreparata e riuscì a riempire il bicchiere senza fare danni. Però il gesto di Mon-el questa volta non passò inosservato. L'irritazione di Kara era veramente tangibile e chiuse gli occhi per un breve istante per non aprire bocca e starsene buona in silenzio.*


Lena: *osservò attentamente la scena che le si era posta davanti. Vide lo sguardo compiaciuto di Mon El e desiderò solo di potergliela fare pagare. Odiava l'arroganza del ragazzo. Era un viziato, egocentrico, misogeno e maleducato.* 
Kryptoniana vieni qui.* Urlò in maniera dispregiativa attenta a non destare sospetti.* Ho dimenticato lo scialle in camera e ho freddo. Corri a prenderlo. * Le disse cercando di farla allontanare da quel viscido di Mon El.

Le diede un'occhiata significativa* Allora? Sei sorda oltre che stupida? Corri. ORA!* Alzò il volume.

Non appena Kara si allontanò Lena continuò a mangiare tranquillamente.* Madre, sono così stupidi tutti i Kryptoniani o mi è capitata l'eccezione?* Disse con un sorriso la ragazza.

Si sentiva in colpa a trattare Kara in questa maniera, le piaceva la ragazza ma non poteva dare a sua madre un motivo per dubitare di lei. Doveva fingere di odiarla e di disprezzarla per tenerla con se.

Quando Kara tornò col suo scialle dovette continuare secondo quella via* Ce ne hai messo di tempo, schiava. *Si mise lo scialle che Kara le aveva portato* Data la tua lentezza esigo che tu ti inginocchi qui, forse sei un po' stanca e non puoi correre. Forza, riposa le tue gambe da brava schiava. * Volse uno sguardo a sua madre che la guardava soddisfatta. Era riuscita a prendere due piccioni con una fava. Kara era al sicuro lontana da Mon El e sua madre era contenta.

Mentre il pranzo continuava Lena osservò Kara con la coda dell'occhio e la vide sofferente in quella posizione ma non poté fare altro per allontanarla da Mon El.

Decisa a far durare il meno possibile il supplizio della ragazza finse un leggero capogiro e si fece accompagnare in camera.

Non appena varcata la porta si voltò verso la ragazza.* Mi dispiace per quello che ti ho costretta a fare.* Le disse seriamente dispiaciuta.* In genere non sono così ma quello era l'unico modo per toglierti dalle mani del principe. Come sospettavo ha messo gli occhi su di te e quindi sarà dura tenerti lontano da lui. Non posso lasciarti alla sua mercé.* Fece un giro nella stanza nervosamente.* Da oggi in poi dormirai nella stanza accanto alla mia. Non devo perderti di vista neanche un secondo. Ora va e chiamami Vael la capo governante del palazzo, devo farti sistemare nella stanza.* Attese che Kara uscisse dalla stanza prima di sedersi avvilita sul letto. Non avrebbe mai lasciato Kara nelle mani di Mon El. Avrebbe combattuto con le unghie e con i denti piuttosto.*



Kara: *Sobbalzò alle parole di Lena e posò la bottiglia del vino sul tavolo. Andò a prendere lo scialle in camera della principessa, uscendo dalla sala da pranzo velocemente, dopo essersi riscossa. In realtà si prese un po' di tempo per sé prima di ritornare, facendo dei grandi respiri per calmarsi. Quella situazione era veramente insopportabile perché non poteva fare nulla e doveva solo affidarsi a quello che Lena le diceva di fare. Avrebbe voluto così tanto spaccare la bottiglia di vino in testa a Mon-El solo per soddisfazione personale, ma valeva la propria vita?

Grata per quella piccola pausa che riuscì ad ottenere, ritornò alla sala di pranzo. Messo lo scialle sulle spalle di Lena, si accigliò al suo ordine, ma dovette eseguirlo. Si inginocchiò, tenendo lo sguardo basso per tutto il tempo e la rabbia presto si trasformò in tristezza sul suo viso. Intanto le ginocchia iniziarono a dolerle e serrò le labbra, cercando di resistere.

Seguì la principessa con calma nella sua stanza, per quanto volesse ritornarci il più velocemente possibile. Appena furono dentro, chiuse per un attimo gli occhi e sospirò per cercare un po' di pace, anche se tutto fu inutile. La preoccupazione di Lena non fece altro che aumentare la sua, ma allo stesso tempo la rincuorò. Non pensava veramente che potesse sentire quel bisogno di proteggerla* Non scusarti, non ce l'ho con te *disse, prima di congedarsi e andare a cercare Vael. Infondo Kara lo capiva, non era un comportamento dettato dal volere di Lena, ma doveva agire in quel modo sia per proteggere se stessa che per proteggere la maschera che doveva indossare davanti ad una famiglia che l'aveva accolta e accudita come reale.

Passò da Lys perché non aveva la più pallida idea di chi fosse Vael. La ritrovò a mangiare qualcosa nella "sala da pranzo" degli schiavi, sempre se si poteva chiamare così. C'erano lunghi tavoli di legno e qualcosa di non identificabile nei piatti. Quando Lys la vide, la trascinò a sedere e le mise davanti una specie di carne di dubbia provenienza* Lys non pos-...* - * Mangia! *Kara giocò con un pezzo di quella poltiglia. Stufato di carne? Non comprendeva veramente cosa aveva davanti. Ne prese un boccone e iniziò a mangiare* Per Rao, questo è buono! * - *Lo so! E' una ricetta speciale di Krex. Riesce a rendere la carne degli Kiuvet una delizia. Ah per te che non conosci i Kiuvet, sono tipo delle bestie schifose che vivono nel deserto ed escono da sotto la sabbia. I reali non mangiano questa carne perché costa pochissimo e quindi la prendono per noi. *La faccia di Kara si trasformò in un'espressione di disgusto, avendo capito di cosa stesse parlando. Ne aveva visto uno durante il viaggio e aveva dato alcuni problemi al suo gruppo. Talmente viscido e strisciante, aveva avvolto una tenda dell'accampamento temporaneo per la notte, facendola sprofondare nella sabbia di Daxam. Passò il piatto spostandolo verso Lys* Ho bisogno di sapere dove trovare Vael. Lena vuole sistemare la stanza affianco alla sua per farla diventare il mio nuovo alloggio *Lys sgranò gli occhi* Ma di cosa stai parlando? Cosa è questo lusso? *il tono scherzoso accompagnò l'ultima domanda, ma dovette subito lasciarlo per via della serietà di Kara. Le raccontò brevemente cosa era successo a pranzo con Mon-El e ovviamente Lys, dopo aver fatto una lunga lista di insulti, le disse* Kara non dargli nessuna soddisfazione. Devi restare neutrale e dillo anche alla principessa. Non dovete suscitare nessun tipo di reazione. Conosco quella persona meglio di quanto credi ed è meglio stargli lontana. E' facile che perdi interesse per te, non appena arriveranno altre nuove schiave, ma fino ad allora lascia che lui non riesca a trarne niente. Lo so che non è facile, ma credimi è meglio così. *Kara annuì alle sue parole e prima che Lys la portò da Vael, non poté evitare di dire una frase* Adesso non potrò più svegliarti con il secchio d'acqua *Kara le sorrise e le diede un piccolo buffetto contro il braccio* dai, non è che mi sto trasferendo su un altro pianeta. Non fare la sentimentale! *Risero entrambe e questo fece alleggerire di molto Kara.

Vael sembrava una persona veramente rigida. Era una donna di mezz'età che guardò la kryptoniana dall'alto in basso con uno sguardo che, Kara avrebbe osato dire, peggiore di quello ricevuto da Rhea. I capelli scuri tirati in su in uno chignon, gli occhi così neri tanto da essere inquietanti e la pelle pallida, mostrava una daxamita sicuramente poco propensa alla luce diurna. Non lasciò che Kara la accompagnasse, ma andò diretta verso la stanza di Lena e Kara non poté fare altro che seguirla a ruota. Entrò insieme a lei dopo aver annunciato la sua presenza e Kara si scusò con Lena per il lieve ritardo*


Lena: *Quando Vael entrò nella stanza, Lena seppe esattamente cosa dire. La vide inchinarsi al suo cospetto e attese che anche Kara facesse lo stesso.* Bene... La mia schiava ti ha detto del motivo della tua convocaione?* Chiese alla donna. Quando la vide negare col capo sbuffò* Esigo che lei* Indicò Kara con la mano* Dorma nella stanza di fianco. Preparala entro sta sera.* La donna le rivolse uno sguardo sorpreso. La vide stringere gli occhi come se stesse trattenendo le parole* Parla Vael. Lo sento che hai qualcosa da dire.* Lena osservò l'insicurezza della schiava e ghignò. Riusciva ad inquietare anche una donna così potente.* Principessa, non mi sembra consono per una schiava dormire in queste zone del palazzo* Le disse la donna. Lena ghignò e si voltò verso la sua finestra.* Ho bisogno di tenerla vicino a me per controllarla, Vael. E' una Kryptoniana, che cosa potrebbe fare senza un adeguato controllo? Così facendo sarà sempre guardata a vista da me e, durante la notte, dalle mie guardie.*

La donna annuì e Lena sorrise a se stessa, era riuscita a prenderla in giro senza destare sospetti.*

Ora va, e fai in fretta* Le disse.*

Subito signorina* Rispose la donna prima di congedarsi.

Poche ore dopo, che Lena aveva speso nel progettare il nuovo motore, la governante si presentò nella sua stanza dicendole che tutto era pronto. Lena la ringraziò e la lasciò andare a compiere i suoi ruoli.

Era ormai pomeriggio inoltrato quando Lena si alzò dalla scrivania* Kara?* La vide sobbalzare dalla lettura del suo libro* Ti piace così tanto quel libro?* Rise quando Kara si calmò. Alla sua risposta Lena si morse il labbro* Non pensavo che le storie Daxamite potessero prenderti così particolarmente. Devo regalarti un altro libro* Ghignò al pensiero di regalare alla ragazza uno dei libri del suo autore preferito. Era un libro che parlava di un posto inesistente pieno di fate, maghi e dragoni, un luogo ricco di magia e onore. Amava la cattiva del suo libro, la sentiva molto simile a se.

Vide lo sguardo pieno di aspettative della ragazza e sorrise.* Ora però aiutami ad indossare la mia casacca.* Le fece segno di prenderla dall'armadio. Quando la ragazza lo fece si voltò verso di lei dandole le spalle e tirando in alto i capelli mostrandole il collo pallido.* Togli il vestito e il busto, Kara* Le disse con una voce bassa e profonda.*

Kara: *Aspettava che Vael concludesse, perché era molto incuriosita da ciò che avrebbe dovuto essere la sua stanza. Chiese il permesso a Lena di uscire, per andare a mangiare qualcosa in modo da non dover restare a digiuno e quando ritornò, la trovò di nuovo indaffarata con il suo progetto, così prese il libro che stava leggendo e si mise a sedere. Era veramente presa dalla storia, perché era arrivata al punto in cui il protagonista finalmente poteva interagire con la donna al quale sembrava interessato sentimentalmente. Quando Lena la chiamò, sobbalzò sul posto e nascose metà del suo viso nel libro aperto, alzando gli occhi blu per poter guardare la principessa. Non poté evitare di arrossire per essere stata beccata in quello stato totalmente perso. Tossì per schiarirsi la voce e chiuse il libro ricordandosi il numero del capitolo.* Lo sai che non ci sono libri di intrattenimento su Krypton. Siamo persone... noiose *non poté evitare di ammetterlo* Ma forse è proprio per questo il motivo per cui ci siamo concentrati in altri ambiti, perché queste cose fanno passare il tempo troppo velocemente. Però non vedo l'ora di leggere altro *E allargò la bocca in un sorriso raggiante, attirata dall'idea di una nuova storia. Si alzò dalla sua postazione e rimise il libro dove l'aveva trovato. Prese la casacca dall'armadio e la posò sul letto per poter iniziare di nuovo quel duro lavoro. La aiutò a togliere il vestito così come glielo aveva messo. Iniziò ad allargare i lacci stretti del corpetto, mentre lo sguardo ogni tanto si posava sulla linea sottile ed elegante del collo della principessa. Tracciò delicatamente con l'indice la curva tra il collo e la spalla e tastò il muscolo. Passò lungo la nuca con le dita fino ad arrivare a grattare lievemente il capo e le disse con tono apprensivo* Stare alla scrivania sempre piegata a studiare ti ha resa tesissima. Penso che oggi l'allenamento ti farà bene sai? *e dopo continuò a spogliarla, dicendole quando alzare le braccia per sfilarle l'intero vestito. Quando Lena fu completamente libera dai vestiti, Kara si sentì in estremo disagio e prese un reggiseno dal cassetto di Lena con il suo permesso. Si avvicinò a lei e glielo fece indossare, agganciandoglielo* Mi chiedo quale siano i gusti di Vael e come abbia organizzato la mia stanza, sai? Questa cosa mi inquieta e allo stesso tempo non vedo l'ora di vederla. Non sembra una persona dai gusti molto vivaci. Avrà messo una gabbia al posto di un letto? *commentò con tono divertito. Finì di vestirla e le abbottonò la casacca blu scura, osservando quel vestiario insolito che effetto aveva.* Magari potresti vestirti così anche quando sei in camera. Almeno eviterei tutti quei lacci. Allora andiamo?


Lena: *Rabbrividì nel sentire le dita di Kara sul suo collo. Il calore del corpo della ragazza suscitò in Lena pensieri non proprio casti e si schiarì la gola nel tentativo di allontanarli. Vide Kara porgerle con disagio il reggiseno e lo indossò facendolo chiudere dalla ragazza.

Ascoltò le sue parole e concesse a Kara di andare a vedere la stanza mentre lei finiva di prepararsi.

Decisa a fare un lungo allenamento Lena prese dalla dispensa che aveva in camera qualcosa da sgranocchiare e dell'acqua in maniera tale da non doversi fermare. Quando fu convinta, Lena si diresse verso l'uscita della stanza. Bussò alla porta di Kara e la vide uscire dalla sua stanza con un'espressione triste in viso. Si ritrovò desiderosa di rivedere quel sorriso che le piaceva tanto.* Domattina ti darò dei soldi e andrai con un'altra schiava a prendere qualcosa per rendere la stanza più vivibile, va bene?* Le domandò e sorrise nel vedere un pizzico di quel sorriso di nuovo sul volto della bionda.

Andarono verso le scuderie dove Lena vide Kara illuminarsi alla vista di un cucciolo di Wlok* Questi sono Wlok... sono aggressivi non avvici...* Bloccò le sue parole nel vedere Kara ricoperta dai cuccioli di Wlok. La vide sedersi a terra e coccolare gli animali con gioia. Non riuscì a smettere di sorridere alla visione di Kara sommersa dai cuccioli.* Tendenzialmente sono aggressivi, non so cosa fai tu alle perso- * Bloccò la frase non volendo esporsi troppo* Agli animali* Si corresse.

Afferrò le due spade di legno adatte per l'allenamento e incitò Kara a separarsi dagli animali con la promessa che sarebbe potuta venire a giocare con loro più tardi o domani.

Si allontanarono entrambe verso una zona non molto lontana dal palazzo, coperta di edera e piante grasse. La sabbia era minore in questa zona e anche il vento sembrava essere quieto.

Lena amava questo posto, era il suo posto preferito da quando era bambina. Lanciò una delle due spade di legno al volo e vide Kara prenderla.* Bene Kara, da oggi ti inizierò alla nobile arte della spada. Tu diventerai la mia guardia del corpo.* Le disse.* Inizieremo dalle basi. Impugna la spada dall'elsa in maniera dolce e non nervosamente* Le mostrò il modo migliore per impugnare l'arma* Pensa che sia un prolungamento del tuo braccio Kara. E' una parte di te, una porzione della tua anima* Osservò la postura della ragazza.* Rilassa le spalle e molleggia le gambe* Le toccò entrambe le parti del corpo con la mano.* Così Kara* Si mise dietro di lei e premette leggermente sulla sua spalla. Inalò l'odore della ragazza trovandolo dolce e buono. Chiuse gli occhi e fece un respiro profondo. Era qui per allenare la bionda non per altri motivi.* Bene. Adesso prova un affondo* La vide fare l'affondo grezzo e scosse la testa* Che armi usate voi su Krypton visto che non sai neanche le basi della spada?* Le chiese sorpresa. Si aspettava che fosse leggermente più preparata.*


Kara: *Andò a vedere la sua stanza. Era abbastanza spoglia. La finestra era stata completamente sbarrata come in una prigione -
Come se potessi fuggire da questa altezza. Mi hanno privato della possibile scelta di suicidarmi o cosa?- pensò, avvicinandosi al piccolo letto. Si sedette, constatando che era talmente misera la copertura che riusciva a sentire il legno di sostegno -un tavolo... per Rao, potrebbe essere peggiore del letto degli schiavi. Dannata Vael!- Al muro della stanza c'erano delle catene fissate alla parete, come a simulare la prigione sotterranea in cui era stata il primo giorno. Si ritrovò a sentirsi meno libera del solito, quella stanza non aveva nulla di accogliente. Quando uscì fuori con il suo faccino triste, Kara si ritrovò Lena davanti. Non poté evitare di rivolgerle un piccolo sorriso. Magari ne avrebbe parlato con lei al ritorno di quella stanza. Avrebbe chiesto a Lys di accompagnarla a comprare qualcosa di utile oltre a cambiare urgentemente il letto, sperando di poterlo fare.

Uscite dal palazzo, poco lontano c'erano le scuderie dei Wlok. Kara ricordava vagamente di aver letto di questi animali. Avevano una pelliccia rasa e morbida che li proteggeva dal sole di Daxam, le orecchie erano lunghe e a punta, potevano essere classificati nella famiglia dei canidi. Il carattere doveva essere aggressivo, ma a Kara poco importò quando vide quell'ammasso di cuccioli saltellanti e contenti che scodinzolavano sovraeccitati. Alcuni erano un po' troppo cresciuti e quando Kara si piegò per giocare con loro, fu completamente travolta e fu costretta a sedersi. Leccarono il loro viso e le sue mani, contenti di ricevere attenzione e coccole.* Aaawww sono così morbidi e dolci. Tutti i cuccioli sono buonissimi! Su krypton non abbiamo nulla del genere, posso morire felice. *disse con la voce di una bambina. Era terribilmente felice e non poteva evitare di mostrare a Lena un piccolo broncio, quando la informò che dovevano andare. Si alzò e salutò i wlok, rimettendosi poi a seguire Lena.

Il terreno della zona in cui l'aveva portata era più solido sotto i piedi, cosa che Kara apprezzò molto. Kara apprezzò la visione, soprattutto per quel piccolo straccio di natura verde che le si parò davanti. Prese al volo la spada (per fortuna) e la impugnò troppo stretta, facendo sbiancare le dita. Alla frase di Lena, Kara si stupì. Guardia del corpo? Lei, una kryptoniana? Probabilmente qualsiasi Daxamita sarebbe scoppiato a ridere nell'ascoltare quella che poteva suonare come un'assurdità. La bionda cercò di eseguire le istruzioni come meglio poteva, perché quelle lezioni le sarebbero servite in futuro, ne era più che sicura. 

Emise un piccolo sospiro, cercando di non sembrare tesa, anche se la vicinanza di Lena non aiutava. Soprattutto quel respiro lungo che le sollecitò sulla pelle, le provocò un lieve tremore. Provò a fare un affondo come le aveva detto, ma ovviamente fallì miseramente con i movimenti e Lena le chiese delle armi che usavano i kryptoniani* Ah be' queste armi sono così primitive. Non ho mai visto una lama in vita mia. Di solito usiamo armi più avanzate sia per breve che a lunga distanza, ma io non ero addestrata per i combattimenti ravvicinati. Però ho una mira perfetta. Ero... *si bloccò e fece un gesto della mano come per sorvolare* Be' non ha più importanza. Adesso sono una schiava e ho altre cose a cui pensare. Il mio nuovo obiettivo sarà quello di riuscire a batterti e migliorare con la spada se è questo che desideri. Perché ti batterò *annuì con quel tono convinto* E' una promessa e mantengo sempre le promesse! *Lena ritornò davanti a lei e la guardo con un sorrisetto, il solito dei suoi sorrisi. -Che cosa ha in mente?- Pensò Kara, osservandola e inclinando la testa con fare curioso. Le gridò di mettersi in guardia e Kara sobbalzò, impugnando la spada in panico. Cercò di parare quei colpi veloci, continuando a indietreggiare perché non sapeva come affrontarla. Lena la colpì appena sul fianco con la spada di legno, dichiarandolo come mortale, ma continuò per prenderla in giro e Kara continuando a indietreggiare, trovò del terreno più rialzato dietro i suoi piedi. Non aspettandosi quel rialzamento, mise male il piede nella fretta e cadde rovinosamente a terra* auch! Sei una str... straordinaria combattente. Argh che botta *Stava per imprecare, ma si trattenne*



Lena: *Kara era scarsissima. Sospettava che i Kryptoniani non avessero mai avuto a che fare con le spade ma non pensava che la ragazza fosse così negata. Attaccò velocemente a destra della ragazza dandole una botta sul fianco.* con questa saresti morta. Tieni la guardia. *le disse prima di ricominciare con gli affondi. La fece indietreggiare di alcuni passi prima di vederla ruzzolare a terra e rise. Sentì le parole di Kara e a stento trattenne la risata. Kara doveva essere addestrata ma glielo poteva concedere, la parolaccia in questo contesto non era poi così sbagliata. Le tese la mano e la riportò in piedi* tu invece sei alquanto scarsa, Kara. *sollevò il sopracciglio.* prova ad allenarti sugli affondi prima di affermare che mi batterai. Segui le mie mosse. *si mise davanti a lei. Prima di iniziare si tirò su i capelli in una coda di cavallo stretta.* bene, sono pronta. Iniziamo. * si mise in posizione. *il piede sinistro indietro kara, aggiusta le spalle. Devono essere dritte. Il ginocchio deve essere più morbido* le diceva battendo sulla parte anatomica ad ogni commento.

Quando Kara fu posizionata in maniera discreta fece un cenno con la testa. Prese la spada con due mani e mimò un attacco dall'alto* vai, tocca a te. * Kara lo fece, in maniera meccanica ma lo realizzò * devi lavorarci di più ma per essere la prima volta non sei andata malissimo. * le disse notando la faccia compiaciuta di Kara al sentire il complimento.

Rimasero ad allenarsi per qualche ora, facendo solo una breve pausa con il cibo che aveva portato, finché non fu effettivamente buio.* torniamo. * le disse tendendole la mano* ci verremo tutti i giorni a partire da domani ok?  Andiamo a riposarci*



Kara: *borbottò qualche altra cosa prima di prendere la sua mano e farsi aiutare ad alzarsi. Cercò di imitare Lena e di trarre il più possibile dai suoi insegnamenti. Era un'insegnante diligente e sembrava che le piacesse dirigere i movimenti della kryptoniana. Kara non poté evitare di sentirsi in soggezione nell'essere guardata così minuziosamente da quegli occhi. Non si aspettava il complimento di Lena, così sorrise soddisfatta e si impettì entusiasta.

Quando ormai fu buio, Kara annuì dando ragione a Lena. Erano restate anche troppo ad allenarsi, ma stranamente il tempo era volato e la bionda non si rese effettivamente conto di ciò. La stanchezza iniziò a farsi sentire e delle piccole gocce di sudore imperlavano la sua fronte. Avrebbe voluto farsi un bagno al più presto e la fame per qualcosa di più sostanzioso iniziò a farsi sentire. Quando Lena le offrì la mano, non stava effettivamente capendo cosa volesse e senza pensarci le diede la sua mano e gliela strinse.* Kara... in realtà io voglio la spada *le guance di Kara si colorarono di porpora e iniziò a boccheggiare per la figuraccia, lasciando la sua mano frettolosamente.* Sì, tieni! Certo, lo avevo capito. Era evidente che volessi la spada. Volevo solo esserne sicura... *le diede la spada di legno e si affrettò in avanti con passo svelto* Kara! E' dalla parte opposta! *Si bloccò e ritornò indietro per affiancarla.

La passeggiata proseguì silenziosamente. Kara teneva il viso basso per non scorgere lo sguardo sicuramente divertito di Lena. Quando andarono a posare le due spade di legno nelle stalle dei wlok, non poté che fermarsi qualche minuto a coccolare i piccoli cuccioli che subito le saltellarono intorno. A malincuore dovette lasciarli perché Lena la incitò a muoversi. Purtroppo era davvero tardi e dovevano ritornare al palazzo per darsi una ripulita prima di cena.

Andate nella stanza di Lena, Kara dondolò sul posto non sapendo cosa dire e Lena si accigliò osservandola* Forse dovrei andare a farmi un bagno.



Lena: *Lena rise all'imbarazzo della ragazza. Era tutta completamente rossa e nervosa. Quando Kara l'affiancò diretta verso il castello non riuscì ad evitare di prenderla in giro ancora una volta. *sai, se la tua idea era quella di scappare per il deserto forse non sei così intelligente come pensi* rise alla faccia di Kara.

Una volta giunta a palazzo si ritirò nella sua stanza per lavarsi e prepararsi per la cena. Ascoltò le parole di Kara* oggi cena con gli altri, porterò un'altra schiava.* quando Kara le accennò del bagno sollevò un sopracciglio maliziosamente* sai... * si mise dietro Kara poggiando le mani sulle spalle della ragazza pronta a farla imbarazzare* forse potremmo farlo insieme* le disse a voce bassa mentre con le dita iniziò a fare dei leggeri movimenti circolari* sai... Daxam è un posto con poca acqua... Non vorrai sprecarla.* si diresse verso il bagno privato dove kara aveva già aperto l'acqua calda e si tolse la casacca rimanendo in reggiseno. Decisa a farla imbarazzare ancora, era troppo divertente per non farlo, Lena si tolse anche il reggiseno lanciandolo verso Kara. Si divertì nel vederla tutta rossa e si tolse anche i pantaloni rimanendo in mutande. Non era la prima volta che si spogliava così davanti ad una serva ma era la prima volta che aveva a che fare con una Kryptoniana che di emozioni ne capiva poco e niente. Si voltò verso Kara facendole l'occhiolino e gustandosi la sua faccia.*


Kara: *Quando le disse di non dover accompagnarla a cena, non poté che ringraziare Rao. Avrebbe evitato il contatto con Mon-El e ne era più che felice.

All'accenno del bagno, di sicuro la bionda non si aspettava la vicinanza di Lena. Un caldo insopportabile invase il suo viso e non solo, tenendola in uno stato di estremo imbarazzo, in silenzio mentre Lena muoveva le dita contro le sue spalle con fare provocatorio. Respirò pesantemente e si coprì le guance per la vergogna, come se volesse nascondere il suo stato. Non sapeva proprio cosa le stava succedendo. Preparò il bagno alla principessa, regolando l'acqua alla giusta temperatura e ritornò alla soglia della porta appena Lena entrò nella stanza. Non poté evitare di deglutire quando iniziò a denudarsi davanti a lei, scoprendo un pezzo alla volta del suo corpo. Si ritrovò ad afferrare il reggiseno della principessa, assumendo un'espressione semisconvolta, mentre la donna davanti a lei le ammiccò, sicura di quello che stava provocando alla bionda. Quando iniziò a togliersi anche gli slip, con estremo imbarazzo li raccolse per metterli sull'accumulo di vestiti che già aveva preso* A-allora io.. io devo... bagno. Sì, ecco... da sola. E poi la cena... Buon bagno e buona cena... padr-... CIAO! *si congedò balbettando una frase non in senso compiuto, uscendo dalla stanza di Lena con il viso in fiamme, accompagnata dalla splendida risata divertita della principessa.

Kara con passo svelto andò a consegnare i vestiti sporchi di Lena per farli lavare e incrociò Lys. In effetti voleva parlare con lei, ma prima che aprisse bocca fu lei a parlare per prima* Capelli disordinati e vestiti stropicciati, pelle un po' sudata. Ehi non mi dire che... *assottigliò lo sguardo e Kara le rispose* Dire cosa? Abbiamo solo fatto * - * L'avete fatto?! *Lys puntò i suoi occhi grigi verso di Kara che la guardava come se fosse impazzita* Allenamento con la spada * - * Oh adesso di chiama così? * - * Lys ma di cosa stiamo parlando? *Sbottò Kara infastidita perché erano discorsi di cui non riusciva a cogliere il filo logico.* Ah, mi ero dimenticata che sei una kryptoniana che non coglie le frasi indirette. Quindi non avete fatto quello che penso io. Che delusione. Farai aspettare Lena una vita prima che farete veramente qualcosa * - * Lys sei noiosa. Piuttosto Vael. Ti devo parlare di una cosa. La mia stanza è una prigione letteralmente. Ci sono anche catene al muro per imprigionarmi. Insomma... *Lys sospirò con un sorrisetto disegnato sulla bocca* Ah cara vecchia Vael. Come al solito non delude mai. Tu e Lena vi divertirete molto in quella stanza ad esplorare nuovi modi per... *Lys fu interrotta da uno schiaffetto dietro alla nuca da parte di Kara* Ehi! Questo ha fatto male! * - * Te lo sei meritato! Piuttosto vado a farmi un bagno e poi ceniamo insieme, d'accordo? * - *ah non vai ad accompagnare Lena? * - * No, oggi ha deciso di tenermi lontana dalla famiglia reale. Piuttosto ci porterà un'altra schiava. *Lys alzò il sopracciglio* Un'altra schiava eh? *Il tono in cui la ragazza lo disse, infastidì terribilmente Kara. Non conosceva il motivo, ma lasciò perdere quella conversazione e si divise da Lys per potersi fare il bagno e cambiarsi.

La cena proseguì tranquilla tra le battute di Lys e i suoi discorsi stupidi. Le faceva un po' male la schiena per via dell'allenamento e in realtà voleva solo riposare. Si ricordò del letto per niente comodo solo mentre ritornava da Lena. Esitò un attimo e poi bussò alla sua porta. Aveva deciso di passare a salutarla per quanto fosse abbastanza tardi. Quando sentì la sua voce darle il permesso, entrò e la ritrovò a leggere un libro nel suo letto. La luce tiempida della lampada illuminava parte del suo viso e del libro in modo da permetterle la lettura. I suoi occhi si alzarono dal libro e Kara le rivolse un sorriso dolce, ancora sulla soglia della porta. Si riscosse e chiuse la porta alle sue spalle* 
E-ecco... Sono passata per sapere se avessi bisogno d'altro e per augurarti buon riposo *Il tono timido era più che evidente* Confesso, in realtà sono qui anche per la cioccolata. *continuò scherzosamente.* e per il libro, anche se non ho una lampada da lettura e il mio letto è un tavolo di legno.



Lena: *Quando udì le parole della ragazza e la vide fuggire imbarazzata sorrise. Sentì chiudere la porta e rise in maniera incontrollata. Adorava Kara e il suo imbarazzo.

Si rilassò qualche minuto in vasca e si lavò anche i capelli. Decise di uscire dalla vasca solo quando l'acqua divenne ormai fredda.

Chiamò una delle tante schiave che erano a sua disposizione e le ordinò di vestirla e di farle i capelli.

Una volta pronta prese la ragazza e la trascinò con se a cena.

Come al suo solito chiacchierò con sua madre del regno e di come portare avanti alcune idee belliche contro i Kryptoniani.

Avevano progettato un attacco da li a tre mesi ma Lena stava valutando ancora gli ultimi accorgimenti.

Non potevano sbagliare contro i Kryptoniani. Un solo errore e avrebbero perso molti uomini della flotta.

Si sentì un po' male al pensiero di uccidere la gente di Kara ma ricacciò tutto nel profondo dei suoi pensieri. Erano i kryptoniani o loro, il dubbio nemmeno si poneva.

Pensò a come iniziare una pace grazie all'aiuto di Kara. Era stanca della guerra, ci era nata e cresciuta. Aveva visto la morte nel volto dei suoi cittadini, aveva visto la sofferenza, la carestia, le malattie.

Doveva porne fine. E Kara sarebbe stata la chiave per concluderla.

Un'idea le venne in mente. Poteva scambiare Kara per una tregua militare. La ragazza infondo faceva parte di una delle famiglie più influenti del pianeta.

Avrebbe preso due piccioni con una fava proteggendola e finendo la guerra che stava pian piano distruggendo il suo pianeta.

L'unico problema? Rhea. La donna amava la guerra e ciò che comportava. Riusciva a tenere più sotto controllo i suoi sudditi e poteva usare il terrore della guerra per costringere loro a seguire i suoi ordini.

Avrebbe dovuto aggirarla... forse avrebbe dovuto ucc-* Lena? Mi stai ascoltando?*

Udì in lontananza. Rhea le stava parlando* Mi dispiace madre, devo essermi distratta.* Rispose composta. Non avrebbe lasciato che i suoi pensieri fossero trapelati. Sarebbero stati la sua condanna a morte.*

Sei parecchio distratta figlia mia. E' colpa della kryptoniana?* Domandò allora la madre. Lena accennò ad un sorriso.*

Assolutamente madre, è troppo stupida e inetta per essere un vero problema. L'ho fatta rinchiudere nella stanza vicina alla mia così le guardie possono tenerla d'occhio quando dormo.* Sorrise prima di bere un sorso di vino.*

E come mai non è qui?* Le domandò Mon-El. Lena socchiuse gli occhi infastidita. Maledetto ragazzino viziato*

E' a svolgere compiti più consoni per una schiava di basso rango come lei. Ho preferito prendere qualcuna più istruita quando vengo a pranzo con voi, mio principe. Non vorrei mai imbarazzarmi per l'inettitudine della mia schiava* Disse tagliente.

Rhea annuì apparentemente bevendosi la scusa di Lena mentre Mon-El provò a chiederle ancora una volta dove fosse Kara.

Riuscì ad ovviare la domanda e continuò a parlare con Rhea.

Una volta conclusasi la cena, Lena si diresse verso la sua stanza. Si versò un bicchiere di un liquore dolce elo poggiò sul comodino.

Kara era sparita da quando erano tornate e non si era fatta vedere.

Indossò il pigiama e si sdraiò sul letto, la luce della lampada le colorava i capelli di rosso ruggine. Lesse qualche pagina quando sentì bussare. Alzò gli occhi dal libro e vide Kara, leggermente imbarazzata, sulla soglia. Fissò il suo volto trovandolo carino e dolce e sorrise di rimando anche lei. Alzò gli occhi al cielo, scuotendo leggermente la testa rassegnata quando Kara ammise di volere la cioccolata.* Prendila pure, è sul tavolino.* Le disse. Quando poi Kara accennò al letto e all'assenza della luce sollevò il sopracciglio maliziosamente. Poteva sfottere ancora una volta la ragazza e farla imbarazzare? Decisamente si, ed era anche molto divertente.* Beh Kara... puoi sempre venire qui e sdraiarti accanto a me. * Disse con voce lasciva* Sono sicura che il mio letto sia molto comodo. Inoltre è grande, staremmo bene entrambe... magari senza vestiti così stiamo più comode.* Sussurrò gustandosi il volto di Kara che subito virò al rosso scarlatto* 



Kara: *Andò al tavolino e prese la barretta di cioccolata con il viso soddisfatto di una bambina per aver ritrovato ciò che più agognava. Quando Lena continuò a parlare, alzò lo sguardo dalla barretta e aprì la bocca per risponderle. Poi la richiuse e divenne completamente rossa. Alzò l'indice con segno di disapprovazione e gesticolando, le disse* S-sappi che stavo per accettare, ma ho cambiato idea... Penso che il letto di là vada più che bene per oggi. A domani e buon riposo principessa Lena* Si diresse verso la porta e prima di lasciare la stanza, salutò con un inchino regale, quasi come se volesse restaurare un rapporto più "professionale" tra loro. Ma ci ripensò su, aggiungendo* Ehm... e grazie ancora per la cioccolata *Non avrebbe potuto smettere di godersi quelle piccole prelibatezze che Lena le faceva ottenere. Era troppo golosa per rinunciarvici, così si ritrovò a lasciare la stanza e ad andare nella propria.

Certo, era difficile definirla accogliente perché non lo era per niente. Mangiò un quadratino di cioccolato e posò il resto della barretta in un angolo nascosto di un mobiletto che affiancava il letto. Pronta per la notte, si sdraiò su quest'ultimo ed emise un suono lamentoso dalla bocca. Sarebbe stata una lunga notte e iniziò a pensare alla sua stanza di Krypton e a sua madre. Per quanto fosse fredda, riusciva a trovare un briciolo di tempo per andare a darle la buonanotte e lasciarle un bacio delicato sulla fronte. Sarebbe riuscita a rivederla, anzi doveva... Non avrebbe potuto perdonarselo se non ci fosse riuscita. Per non parlare del suo amato cuginetto Kal-El e di sua zia Astra. Quanto tempo mancava prima che accadesse il peggio. Una calda lacrima si formò sotto l'occhio sinistro e Kara la tirò via, prima che ne scendessero altre. Soffocò un piccolo singhiozzo nel cuscino, dopo essersi girata di lato, e sprofondò nel sonno solo quando fu abbastanza stanca sia dal pianto che dalla lunga giornata. Era così facile lasciar vincere sentimenti come la tristezza nella solitudine di una stanza così buia.*



Lena: *Quando Kara uscì dalla stanza Lena emise una piccola risata sommessa. Si stava affezionando alla ragazza. Non la conosceva da molto, avrebbe dovuto odiarla, non affezionarcisi ma Kara con la sua dolcezza rendeva tutto così difficile. Era stato quasi immediato l'interesse che le aveva suscitato e, ancora di più, era stata attratta dalla sua gioia di vivere, dal suo sorriso quando scopriva le piccole cose, dal suo imbarazzo, dalla sua risata quando una cosa le piaceva. Aveva scorto anche uno sguardo di tristezza e, il pensiero le balenò nella mente, non voleva più che il viso di Kara fosse segnato da questo sentimento.

Non riusciva a capire perché la giovane kryptoniana le suscitasse tutti questi sentimenti contrastanti ma una cosa era certa. Lei e Kara Zor-El avrebbero posto fine alla guerra e fino ad allora Lena l'avrebbe protetta.* che stai combinando Lena Luthor? * si domandò poggiando il libro. Spense la luce e si sdraiò comodamente sul suo letto. Sbuffò e chiuse gli occhi esausta. Domani sarebbe stata una giornata intensa e doveva essere pronta*




  
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