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Autore: KuromiAkira    16/06/2009    3 recensioni
Era fuori, accucciato, le braccia che stringevano le gambe, incurante del vento e del freddo, a fissare la neve davanti a sé.

Non c'era altro da vedere, lì.
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lituania/Toris Lorinaitis, Russia/Ivan Braginski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si strinse nel giubbotto, rabbrividendo per il freddo pungente.

Alzando lo sguardo verso il cielo, completamente bianco come il resto del paesaggio, Lituania si chiese quando avrebbe smesso di nevicare.

Accelerando il passo e arrancando sul terreno candido, rischiando anche di scivolare almeno un paio di volte, il ragazzo cercò di pensare solo al calduccio che lo attendeva dentro casa di Russia, in cui abitava ormai da qualche tempo.

Levando lo sguardo, fu proprio il proprietario dell'abitazione la prima cosa che riuscì a vedere in quella tempesta.

Era fuori, accucciato, le braccia che stringevano le gambe, incurante del vento e del freddo, a fissare la neve davanti a sé.

Non c'era altro da vedere, lì.

Allarmato, vedendolo immobile, Lituania corse verso di lui.

- Russia-san! Cosa sta facendo? - chiese preoccupato, mentre cercava di riprendere fiato.

L'altro non si mosse e passarono alcuni secondi prima che rispondesse.

- Attendo... - mormorò poi, con voce assorta e solito tono infantile.

La sua voce sembrava triste.

Toris lo guardò negli occhi, scoprendo che anche il suo sguardo sembrava tale.

- Che cosa sta aspettando qui, al freddo? - chiese stupito il più giovane.

Ivan socchiuse gli occhi. Forse non si aspettava assolutamente nulla da quella dannata neve che odiava ma che era sempre lì, sin dalla sua nascita.

- I girasoli. - rispose poi con un sussurro.

L'altro rimase in silenzio, a fissarlo.
Russia non era stupido e sapeva che era impossibile che i girasoli spuntassero nel nulla, sopratutto in mezzo alla neve e col freddo che faceva.
Anche la sua espressione non era speranzosa, ma sconsolata e sfiduciata.
Eppure stava lì, immobile, al gelo a cui si era tristemente abituato.
Stava aspettando anche nella consapevolezza che non sarebbe successo nulla perchè ormai non aveva più la speranza ma solo illusione.
L'illusione che forse, presto o tardi, il miracolo sarebbe accaduto, che la neve si sarebbe sciolta lasciando spazio ai suoi amati girasoli, che i nuvoloni carichi di pioggia e neve se ne sarebbero andati e il cielo sarebbe tornato azzurro, quell'azzurro che raramente Ivan poteva vedere a casa sua.

Lituania lo guardò per qualche istante, prima di sedersi accanto a lui.

Ivan si voltò a fissarlo, forse stupito.
Toris gli sorrise.

- Attendo qui con lei, Russia-san. - disse tranquillamente, non sentendo più il freddo come poco prima e cercando di ridare, almeno con la propria presenza, la speranza al russo: non facendo crescere girasoli dalla neve, ma, semplicemente, aspettando con lui quell'illusione che, sapevano, non sarebbe mai diventata realtà.



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Ecco, questa è la drabble (diventata flashfic) che ha dato poi origine alla mia precedente fiction su Lituania e Polonia.
Sinceramente non sono certissima dell'IC di Russia. Ma è una persona un po' infantile, viene spesso paragonato a un bambino, e non so perchè me lo vedo attendere qualcosa che sa che non arriverà mai.
E Liet è dolce e gentile quindi si metterebbe ad attendere insieme a lui finchè o muoiono entrambi atroffizzati o Bielorussia li minaccia di entrare a casa a pranzare XD
  
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