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Autore: DarkFoxChannel    16/08/2017    0 recensioni
Nella scuola di Dragoport, la scuola più famosa della popolosa regione di Numa, alcuni studenti hanno stretto una grande amicizia. Dopo tanti anni, finalmente è il momento di fare l'esame finale: da quello dipende il loro destino. Superandolo, potranno diventare allenatori di Pokémon a tutti gli effetti! Conquistando le otto medaglie dei capipalestra, però, non tutto andrà come speravano. Una grande minaccia copre la regione di Numa, e sembra che questi ex studenti siano gli unici in grado di opporsi. Spinti dai loro forti ideali e dalle loro solide verità, diventano gli allenatori più forti della regione. Tutto è in mano loro, per evitare che la conquista di Numa vada a buon fine.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Anime, Videogioco
Capitoli:
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Draconix si svegliò presto. Per quella prima notte, Treecko era rimasto fuori dalla Poké Ball con lui, e al suo risveglio lo osservava, sveglio, seduto sul davanzale della finestra. –Buongiorno- disse il ragazzo trasalendo. Il Legnogeco sorrise e saltò giù. Il suo allenatore cominciò a vestirsi. Indossò dei pantaloni da tuta, una maglietta con disegnato un Probopass che schiacciava un Turtonator, recitando “It’s a me, Probomario!” e delle scarpe della linea Victini. Raccolse lo zaino ed uscì seguito da Treecko. Come Maple aveva suggerito, si diresse alla via Liberty, che portava a Magnetpull town. La strada era protetta da delle staccionate, per chi non aveva Pokémon, ma c’erano cancelletti per andare a cercarne di selvatici. In mezzo ai fiori e ai cespugli si divertivano Hoppip, Bellsprout, Patrat, Zigzagoon, Skitty e Sunkern. Treecko cominciò ad allenarsi a suon di Dragospiro e Botta, fino a imparare anche Attacco Rapido. Poi, mentre Treecko avanzava nella prateria ai lati della strada, dai cespugli balzò fuori un Vulpix. Era una bellissima Vulpix, dal pelo lucido e dalle code molto più lunghe e folte del normale. “Caspita.” Pensò Draconix. Quello era probabilmente il Pokémon più bello ed elegante che avesse mai visto. “Be’…” pensò “Maple ci ha dato le Poké Ball proprio per questo…” Treecko ingaggiò Vulpix in una battaglia partendo con Dragospiro, evitato con un balzo aggraziato. La Pokémon rispose con Braciere, bloccato con un secondo Dragospiro. Il Legnogeco partì con Attacco Rapido, che cozzò con lo stesso attacco del nemico. La volpe balzò via e lanciò un altro Braciere, colpendo. Tuttavia Treecko balzò fuori dalle fiamme e con una Botta schiacciò a terra il nemico. Ancora una volta il Pokémon fuoco si rialzò e afferrò Treecko con i denti. Poi il suo intero corpo prese fuoco, venendo avvolto da fiamme blu. La Fuococarica partì, schiacciando a un albero Treecko, che crollò in un istante. Vulpix barcollò, esausta, e cadde roteando gli occhi. Draconix rimase per qualche secondo allibito, poi lanciò la Poké Ball e catturò senza problemi la volpe. Tornò a Libertyburg e andò dal Professor Maple, per curare i suoi Pokémon e dirgli della mossa di Vulpix. –Ah. Sai, purtroppo qui a Numa si stanno diffondendo strani eventi… C’è un’organizzazione di scienziati che anni fa cominciò un’orribile attività. Rapiva, senza usare le Poké Ball, e modificava geneticamente i Pokémon selvatici o li costringeva ad accoppiarsi tra specie diverse, per esempio Arcanine con Lucario per insegnare ai Growlithe selvatici Zuffa. Pensavano in questo modo di aiutare alcuni allenatori consegnandoli direttamente a loro, ma si rese conto che in questo modo i Pokémon potevano fuggire e accoppiarsi in natura, moltiplicandosi a dismisura. A questo punto, l’organizzazione cominciò a catturare in massa questi Pokémon modificati e a deportarli a Hoenn. E’ una ferita nella storia di Numa, e nessuno può negarla perché ancora ne esistono esempi a Numa, perché catturarono i genitori ma non i loro figli e le uova, credendoli Pokémon normali. Ora quell’organizzazione di scienziati non esiste più, il governo di Numa l’ha sciolta e ha punito gravemente gli ideatori del “Progetto PP”, cioè “Progetto Pokémon Perfetti”. Alcuni sostengono che alcuni agiscano nell’ombra per continuare l’attività. A ogni modo, tieniti stretto quel Vulpix.- smise di parlare. -Oh…- mormorò Draconix. Non se la sentì di dire altro. Guardò la Poké Ball di Vulpix, sentendo senza volerlo un moto di disprezzo, non verso Vulpix ma verso gli scienziati. Uscì dal laboratorio e proseguì l’allenamento di Treecko e Vulpix, poi si diresse alla palestra di Libertyburg. Era una grande cupola di vetro, con dentro una zona Pokémon come quella del laboratorio, anche se in mezzo erano scavati tre campi di battaglia di sabbia. C’erano alberi di ogni tipo e quello che stupì Draconix fu che c’erano solo Pokémon di tipo Normale: Aipom appesi agli alberi, Pidgey, Hoothoot e altri volavano in giro e Bidoof vicino al lago, insieme a tanti altri, stava raccogliendo dei bastoncini. Nei campi di battaglia erano sistemati tre allenatori, e in fondo alla palestra su un palco rialzato il Capopalestra. Portava appuntata sulla camicia la medaglia della palestra, indossava una camicia bianca e dei jeans blu scuri. Aveva capelli a caschetto castani e scarpe da ginnastica nere; infine portava degli occhiali con le lenti rotonde. Draconix entrò, gridando: -Sono qui per sfidare la mia prima palestra!- Non rimase senza risposta. I tre allenatori si misero in posizione, il capopalestra incrociò le braccia e sorrise. –Sconfiggi i miei tre apprendisti, se ci riesci, e potrai sfidarmi.- La prima sfida partì, contro un’allenatrice in divisa scolastica. Lei mandò in campo un Litleo, lasciando sorpreso lo sfidante. A quanto pare, usavano Pokémon di ogni tipo. Mandò in campo Treecko. Il leoncino lanciò un attacco Braciere, bloccato e respinto con Dragospiro. Il colpo spedì all’indietro Litleo, che venne facilmente colpito con una Botta che lo fece rotolare fuori dal campo. Il tipo fuoco si rialzò e lanciò un Urlo, indebolendo l’Attacco Rapido successivo del Legnogeco, che comunque colpì in pieno. Litleo artigliò il terreno per tenersi fermo e bloccò Treecko con un Morso, per poi lanciarlo via e colpirlo con Braciere. Il tipo Erba resistette a stento, rotolando per terra, ed evitò una Bottintesta, per poi saltare su un albero e colpire con Dragospiro. Il leoncino provò a lanciare un Braciere, ma si trovò paralizzato, e dopo l’Attacco rapido successivo crollò. Il capopalestra si congratulò e permise a Draconix di curare Treecko. Il secondo allenatore aveva un Helioptile, sconfitto rapidamente da Vulpix, e la terza un Bibarel, sconfitto con l’appena imparato Megassorbimento del Legnogeco. -Bene, hai sconfitto anche Laura e il suo Bibarel. Piacere, io sono Kendal, il capopalestra. Cominciamo la lotta. Due contro due?- chiese. -Va bene.- annuì Draconix. Kendal mandò in campo un Rattata forma Alola, che già vedeva nelle vie di Dragoport all’alba mentre tornava nelle tane, oppure la sera mentre usciva. Tuttavia, quel Rattata era rosso invece che nero. Lo sfidante mandò in campo Treecko. Il capopalestra sorrise, e la lotta cominciò. Treecko usò Dragospiro, e il Topo lo schivò e attaccò con Morso. Il Legnogeco lo bloccò con Botta per temerlo fermo e lo colpì in testa con Megassorbimento. Di nuovo Kendal sorrise, e Rattata si divincolò e cominciò a rotolare. Poi il suo pelo prese fuoco. Il Ruotafuoco investì Treecko e lo fece schiantare nella sabbia. Si rialzò a fatica e si lanciò all’attacco. Il nemico provò ad usare Ombrartigli, ma il Tipo erba rotolò di lato, avvicinandosi al laghetto nella palestra. Kendal non lo notò, e ordinò al Pokémon di ripetere il Ruotafuoco. A qualche secondo dall’impatto, il Legnogeco balzò all’indietro e colpì con Botta la superficie del lago, alzando un muro d’acqua. Con un urlo, le fiamme si spensero e il Topo venne investito e stordito dall’acqua. Con la Botta successiva, Treecko pose fine al combattimento. Kendal mandò in campo Aipom come secondo Pokémon. Treecko colpì con Attacco Rapido, incassato dal nemico che rispose con un violento Doppiosmash. Il Legnogeco reagì con Megassorbimento, ancora una volta incassato senza troppi problemi. Il Pokémon viola rispose con Codacciaio, che Treecko evitò di striscio. Il colpo successivo, una Botta, venne bloccato dalla mano-coda di Aipom, che storse il polso del Tipo Erba, che con un urlo crollò al Doppiosmash successivo. A quel punto, tutto era nelle mani di Vulpix, che scese in campo in tutta la sua eleganza. Kendal si rabbuiò. –Quel Vulpix… è del Progetto PP. Proprio come il mio Rattata.- Draconix rimase sorpreso prima, per il fatto che il capopalestra aveva riconosciuto Vulpix, e poi sconvolto perché il Rattata cromatico era anch’esso del Progetto PP. -Cosa? Rattata faceva parte del progetto…?- chiese. –Esatto. Gli scienziati volevano che i Rattata venissero considerati dagli allenatori che avessero… comprato – mise particolare enfasi e disprezzo nell’ultima parola – i loro Pokémon. Per questo presero parte del codice genetico dei Chimchar e dei Cyndaquil, quello per le mosse, e lo iniettarono in due Raticate normali e in due Forma Alola. A quel punto, nacque una colonia di Rattata; tra quelli Forma Alola, molti presero il colore rossiccio dai Chimchar siccome nel loro codice genetico hanno il colore rosso della versione cromatica. Dopo lo scioglimento della compagnia, erano rimasti solo i Rattata forma Alola, quelli normali erano stati deportati a Hoenn. Perciò ne presi uno, con il permesso degli altri Capi. La cosa più sconvolgente è che… I Rattata forma Alola non possono imparare Ruotafuoco, perciò questo è uno dei più barbarici e abominevoli esperimenti. Comunque, continuiamo la lotta-. Draconix annuì. Scosso, e ordinò a Vulpix di usare Attacco Rapido. Quando Aipom si preparò a bloccare il colpo, l’attacco mutò in una Fuococarica che investì il tipo normale. Con un’esplosione Vulpix volò all’indietro, mentre Aipom barcollava. “Contrattacco!” si maledisse Draconix. Aveva già usato quella mossa, durante l’esame, e ora gli si rivoltava contro. Entrambi i Pokémon barcollavano visibilmente. “Non posso contare su Fuococarica.” Si disse Draconix. Vulpix cominciò a correre in cerchio, attorno ad Aipom. Il Tipo Normale provò a fermare la sua corsa lanciandosi in avanti e prevedendo la sua mossa, poi lanciò Codacciaio. Vulpix rispose con Braciere, che rallentò il colpo. La volpe balzò sulla mano-coda e colpì il nemico in testa con Attacco Rapido. La scimmia crollò con un lamento. -Bene, strategie eccellenti. Ti sei meritato la medaglia Ambizione.- Kendal gli consegnò una medaglia, che era la stilizzazione del volto del suo Rattata visto frontalmente. Uscì dalla palestra e si diresse all’hotel per dormire, ma vide qualcosa di sospetto che si muoveva nel cortile del laboratorio.
   
 
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