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Autore: miseenabime    18/08/2017    8 recensioni
"«Sappi che te lo farò notare ogni volta»
«Oh, per l’amor di-»
«Quando la guarderai sognante, Jon Snow, io sarò lì a fartelo presente» ser Davos rincarò la dose e superò Jon, dirigendosi verso la sua stanza.
Sarebbe stato un lungo soggiorno."

5 volte in cui Davos fa notare al Re del Nord il suo sguardo un po' troppo intenso e prolungato verso la Madre dei Draghi.
Spoiler 7°stagione.
Missing moments 7°stagione.
Fa parte della serie: "A series of Numbers" una raccolta di oneshot ispirate ad elenchi, momenti, parole, particolari.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daenerys Targaryen, Davos Seaworth, Jon Snow
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'A series of Numbers'
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5 volte che Davos gli ha detto
“La stai fissando”

 

Arriverà la morte
E avrà i miei occhi
Ma dentro
Ci troverà i tuoi

 – M. Mari

 

La prima volta che era successo era anche la prima volta che l’aveva vista.
La sala del trono di Dragonstone era inverosimilmente fredda, per stare nel castello dei draghi per antonomasia e Jon aveva inverosimilmente caldo, per trovarsi in un posto così freddo. Che poi, proprio lui, che veniva da Winterfell si trovava a lamentarsi del freddo, si diede dello stupido. Appena aveva visto Daenerys Targaryen seduta sul suo trono aveva capito che le cose non sarebbero state semplici. La prima cosa che a Jon risultò particolarmente difficile fu proferire parola. Davos aveva appena finito di presentarlo «Lui è Jon Snow. È il Re del Nord».
Perfetto pensò Jon ecco la prima figura di merda.
La seconda, invece fu tutto merito suo: Daenerys gli si era rivolta direttamente e lui aveva d’un tratto dimenticato come si parlasse. Stava lì, impalato, a boccheggiare come un pesce, mentre l’unica cosa che gli riusciva particolarmente bene era continuare a guardarla. Fu Davos a salvargli le chiappe, dandogli il tempo di tornare in sé. Per tutto l’incontro, Jon, parlò il meno possibile.

«La stavi fissando»
«Cosa?»
«Non cosa, chi»
«Né cosa, né chi»
«Eri letteralmente senza parole»
«Ho avuto un calo di pressione»
«Sappi che te lo farò notare ogni volta»
«Oh, per l’amor di-»
«Quando la guarderai sognante, Jon Snow, io sarò lì a fartelo presente» ser Davos rincarò la dose e superò Jon, dirigendosi verso la sua stanza.
Sarebbe stato un lungo soggiorno.

 

-

 

Ancora non ci credeva, forse aveva trovato il modo di convincerla. Era fiducioso in quell’inaspettata prova e ora la stava andando a prendere, Davos al suo fianco, all’entrata del sentiero che dalla spiaggia conduceva al castello.
«Funzionerà»
«Non ne sono così sicuro»
«Vedrai, mi crederà»

Si fermò all’improvviso, quando la vide, all’inizio della scalinata, intenta a parlare con Missandei. Ancora non si era accorta della loro presenza. Il fermaglio a forma di drago che brillava sul suo vestito aveva gli stessi riflessi argentei dei suoi capelli, le pietre negli occhi della bestia di una gradazione di viola leggermente più scura dei suoi. Jon non aveva mai visto quel tipo di bellezza, non si era ancora abituato, ma si disse che tutte le storie che aveva sentito sui Targaryen non rendevano sicuramente giustizia a quella ragazza che gli stava davanti. La stessa che l’aveva sfidato apertamente nella sala del trono e ora parlava alla sua consigliera come fosse un’amica da una vita, Jon a stento la riconosceva, addirittura gli sembrò che sulle labbra avesse un accenno di sorriso. Ecco, l’aveva fatto, le aveva guardato le labbra, sciocco, si disse, ora come smetterai di guardarle? A questo pensò Davos.
«La stai fissando»
Jon fece un respiro e si voltò verso Davos, lanciandogli un’occhiataccia.
«Vostra Grazia» disse e Daenerys si voltò verso di lui. Scambiò un ultima occhiata strana con Missandei prima di raggiungerlo, e Jon si chiese se fosse stato scoperto.

 

-

 

«La flotta di Yara, distrutta»
Daenerys girò intorno al tavolo.
«Gli immacolati, in trappola»
Si fermò dove si trovava Dragonstone.
«Dorne e Alto Giardino, persi»
Alzò la testa verso chi era riunito con lei, intorno alla roccia che rappresentava Westeros.
«Stiamo perdendo»
«Vostra Grazia, i piani-»
«Ne ho abbastanza, dei tuoi piani» la Madre dei Draghi interruppe brutalmente il folletto
«È a causa dei tuoi piani, se siamo in questa situazione»

Jon seguiva la discussione tra i due, senza dire nulla. È vero, Daenerys fino a quel momento aveva subito solo sconfitte e la situazione non si presentava come una delle migliori. Guardando la Khaleesi si ritrovò a pensare che non avrebbe voluto che perdesse. Certo, chiunque sarebbe stato in grado di constatare che, pur essendo un’estranea, non poteva essere un male peggiore di Cersei, ma non era questo il motivo per cui Jon non desiderava la sua sconfitta. In quei giorni aveva avuto modo di conoscerla e, sorprendentemente, lei si fidava di lui. Si fidava già abbastanza di lui da chiedergli consigli, da lasciarlo partecipare a queste riunioni. D’altra parte, lui era riuscito a vedere oltre la sua estraneità a Westeros, oltre il suo cognome, oltre la sua maschera di impassibilità e aveva scorto alcuni aspetti del suo cuore. Daenerys era senza dubbio una buona persona e Jon per questo la ammirava, la rispettava e…
«La stai fissando» un sussurro all’orecchio destro.
Jon sobbalzò.
«Cosa pensi che dovrei fare?» la voce di Daenerys.
Jon sobbalzò di nuovo.
«Io non…»
«Cosa pensi che dovrei fare?» ripeté avvicinandosi a lui.
Jon raccolse alcuni neuroni da terra e li rimise in moto. Si fidava di lui, non poteva deluderla.

 

-

 

«La stavi fissando così tanto…»
«Finiscila»
«Ti ho visto io, e ti avrà visto anche lui»
«Cosa?»
«Non cosa, chi»
Jon si girò verso Davos, alzò un dito e aprì la bocca per dire qualcosa, ma rinunciò poco dopo e riprese a camminare.
«Ser Jorah le sembra molto caro»
«Buon per lui»
«L’ho visto anch’io, quel sorriso»
«Quale sorriso?»
«Quello che non era per te»
Jon si fermò, stizzito.
«Dove vuoi arrivare?»
«Sei geloso»
«Non sono geloso»
«Fai bene, anch’io lo sarei se la ragazza che mi piace abbracciasse così un altro, davanti a me per di più»
«Lei non… io non sono geloso»
«Però ti piace» Davos alzò le sopracciglia.
«Non c’è tempo per queste cose, l’ho già detto»
«Io, del tempo per una come Daenerys Targaryen, lo inventerei con le mie mani, se davvero non ci fosse»
«Bene, quando sarai in grado di plasmare lo spazio ed il tempo, avvisami»
Jon riprese a camminare, questa volta da solo, lasciando indietro ser Davos.
«Fino ad allora, però, un occhio a ser Jorah lo butterei ogni tanto…» Jon lo sentì in lontananza.
Fottuto cavaliere delle cipolle.

 

-

 

La quinta volta erano appena saliti sulla scialuppa che doveva portarli alla nave, che a sua volta li avrebbe condotti verso una missione che i più avrebbero considerato suicida. Davos gli lanciò un’occhiata e gli si fece vicino, in modo che nessuno potesse sentirli.
«Cos’è successo?»
«Le ho detto addio»
«Molto più drammatico di un arrivederci»
«Forse sarebbe meglio non mi vedesse più»
Quella frase lasciò Davos di stucco.
«Ok, cos’è successo?»
«Niente»
«Dopo il baciamano di Jorah non hai fatto nulla»
«Doveva pur salutarla anche lui»
«Tu sei stato freddo»
«Da vero Re del Nord»
Davos non riusciva a venirne a capo e questo lo infastidiva. Si spostò, in modo da allontanarsi da Jon, che faceva troppo il pragmatico per i suoi gusti.
«Sai cosa non mi convince» disse, prima di andarsene definitivamente dalla sua postazione.
«Stupiscimi»
«Tu la stavi fissando»
«Banale»
«Ma anche lei fissava te, stavolta»
Jon sorrise. Non gli sfuggiva mai niente.
«Vorrà ricordarsi la mia faccia, per quando dovrà riconoscere il mio cadavere»
Davos mugugnò qualcosa, scontento, e gli girò finalmente le spalle.
Il sorriso di Jon si allargò ancora di più. Pensò al loro saluto così freddo, allo sguardo di Daenerys su di lui, ai propri occhi puntati nei suoi, senza dire una parola di troppo.
Jon chiuse gli occhi.
Con la mente tornò al loro addio, quello vero, che si erano scambiati da soli, senza nessuno, nemmeno Davos, che li potesse vedere. E senza che nessuno potesse mai venirlo a sapere.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo autrice
Potrei quasi pensare a uno spin-off sul loro vero addio... bel modo di iniziare una raccolta di one-shot, aggiungendo capitoli.
Comunque, in caso, se lo volete sarà fatto, fatemelo sapere ;)
Ho questa insana attrazione verso gli elenchi numerati e le scene in parallelo perciò ho deciso di iniziare questa serie senza nessun impegno e con delle one-shot leggere (alcune più di altre)
Come sempre, mi piacerebbe sentire la vostra opinione
un bacio

Hyp.

  
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