Ecco
qui.. questa è per la mia migliore amika a cui piace
molto.. e mi ha stressata finchè non l’ho messa
su!! Siate clementi!!! ^^ a
me sinceramente piace.. è la prima che ho
scritta ma non l’avevo mai messa su.. questa l’ho
scritta tipo..mmm..a 12 anni..
penso.. eh si..vabbè! leggetela e ditemi cosa ne pensate!!
^^ con affetto
vostra Kia! ^^
..In
Die Nacht***...
“Bill
Kaulitz! Fuori!”
Appena
fuori si appoggiò alla parete massaggiandosi il polso
sinistro, coperto da un
polsino scuro. Non avrebbe mai dovuto ribellarsi ai dispetti dei
ragazzi, ma
quando avevano nominato il termine “gay”, qualcosa
era scattato dentro di lui,
come una bomba ad orologiera e i risultati erano ben visibili e
doloranti.
Si
era ripromesso di non piangere.
Dover
alzarsi ogni mattina.. conoscere ciò che avrebbe provato in
quella prigione di
mura e sofferenza e non poter far nulla per evitarlo.
In
quel momento, qualcuno svoltò l’angolo. Aveva
pantaloni e maglietta di 3 taglie
più grandi, un cappellino a visiera e dei rasta sbarazzini
raccolti in una
coda.
Tom
Kaulitz si stava dirigendo verso i bagni della scuola e in un primo
momento non
notò il fratello schiacciato contro la parete, ma
poi…
“
Bill..
che ci fai fuori dall’aula?” chiese con una leggere
preoccupazione che si
trasformò in puro terrore quando il gemello, appoggiata la
schiena contro al
muro, si lasciò scivolare sempre più
giù, rannicchiandosi a terra e scoppiando
in un pianto disperato. Tom si precipitò da lui.
“Bill!
Bill!? Che hai?! Maledizione rispondi!!” gridò
scuotendolo dalla spalle.
Bill
non rispose, si sentiva a pezzi, cosa c’era di sbagliato in
lui?
D’istinto
si strinse al fratello che ricambiò l’abbraccio
con tutto se stesso.
In
quell’istante, dall’aula vicina, uscirono tre
compagni di Bill. Rimasero a
fissarli per alcuni secondi poi uno di loro cominciò a
gridare.
“
Gay nel corridoio! I fratelli Kaulitz sono gay! Bill ha contagiato
anche il
gemello!”
Basta!
Il moro non ne poteva più!
Si liberò
violentemente dalla
stretta del fratello
e corse a più non posso verso i bagni della scuola. Corse e
corse fino a nn
avere più fiato in gola. Si chiuse a chiave e si
guardò allo specchio: la
matita nera era colata dagli occhi
nocciola e i capelli, piastrati e laccati con cura quella mattina , gli
ricadevano sul delicato visino. Una rabbia incontrollabile si
impossessò
all’improvviso di lui, la sentì salire dal
profondo fino ad uscire dalla sua
bocca sotto forma di un grido disperato… frantumò
lo specchio con un pugno: il
sangue della mano ferita gli sporcò le unghie e la french ma
lui non se ne
curò, si afferrò la testa con le mani e pianse
ininterrottamente.
Intanto il più grande dei fratelli Kaulitz
che aveva sistemato i tre compagni di classe, si era fermato davanti
alla porta
chiusa e chiamava a gran voce il fratellino:
“
Bill!!! Bill !! apri subito
questa porta!! Avanti apri!! Sono io..
sono Tom!! Dai muoviti t prego!!”
Bill si
avvicinò alla porta e pian piano la
aprì. I due gemelli si trovarono
faccia
a faccia l’uno con l’altro.. così
diversi ma allo stesso tempo identici.. come
due facce della stessa persona. I loro i occhi nocciola si fissarono
per quelli
che sembrarono interminabili minuti poi bill cominciò a
parlare con una voce
sottile e quasi impercettibile:
“ Tom..
tom scusami..” disse senza riuscire a
guardarlo negli occhi
“ Di
cosa? Di cosa dovresti scusarti?”
rispose lui ancora sconvolto alla vista di Bill ridotto in quel modo
“ Di
essere tuo gemello.. io..”
Le ultime parole
della frase coincisero con
il rumore sordo dello schiaffo di Tom. Bill rimase fermo portandosi
lentamente
la mano alla guancia colpita. Tom tremava.. dalla rabbia..
“Che
cosa dici!!! Che cosa stai dicendo!!??
Non ti permettere mai più di dire una cosa del genere!! Di
cosa dovresti
vergognarti eh?? Di cosa??? Rispondi!!..” cominciò
a gridare.
“ Di
essere così Tom! Di essere gay!!” gridò
in risposta il fratello mentre le lacrime cominciavano a scendere di
nuovo dai
suoi bellissimi occhi.. proprio come la pioggia che stava cominciando a
cadere
fuori dalla finestra. Tom rimase per un attimo fermo, poi strinse a
sé il fratellino
borbottando.
“ Tu non
sei gay Bill.. loro sono solo dei
cretini, sono invidiosi e non sanno che meravigliosa persona sei!! tu
sei me..
io sono te…siamo una cosa sola.. sei la cosa più
bella che ho”
Bill
ricominciò a piangere ma questa volta
dalla felicità. Avrebbe voluto rispondere che anche lui era
la cosa più bella
che aveva ma tutte le parole erano superflue in quel momento. Si.. la
musica e
Tom erano le sole due cose per cui viveva e sopportava tutta quella
sofferenza.
Piano si staccò dal fratello e gli fece un timido sorriso
che subito l’altro
ricambiò.
“Su
avanti ora basta con queste smancerie…
andiamo che è suonata
la campanella
della fine delle lezioni!!! Se ne saranno già andati
tutti” disse bruscamente
il più grande girandosi verso la porta senza riuscire
però a nascondere una
piccola lacrima che scendeva lungo la guancia. Il più
piccolo se ne accorse
subito e sorrise tra se e se.
Camminarono verso
il corridoio deserto. Bill
aveva mille pensieri che gli affollavano la mente e
non si accorse del
palo che centrò in piena fronte.
“ Auh!!
Auh Auh che male!! doloreee!!”
piagnucolò.
“Ma vedi
che sei stordito!?Ma
che gemello che ho!! Ahahah”
rise di gusto Tom scompigliandogli i capelli.
“ No
tom!! I capelli no!! Sai che mi da
fastidio!!” urlò Bill fulmina dolo con lo sguardo.
“ Certo
che lo so!! “Rispose Tom
avvicinandosi di nuovo ai capelli del gemello che,però, fu
più veloce di lui e
riuscendo a rubargli il cappello dalla testa, si mise a correre sotto
la
pioggia.
“ No!!
Bill torna qui!! Ridammi il cappello!!
Bill!!!” gridò Tom inseguendolo.
Le urla divertite
dei fratelli Kaulitz
echeggiarono nel vento fino a che i due non diventarono solo puntini
all’orizzonte. La vita non era stata
molto buona con lui e questo Bill lo sapeva, ciò che non
sapeva però era che il
suo dolore e la
tristezza di quei
giorni, sarebbero sparite ben presto come quelle gocce di pioggia.
Quella notte
Tom continuò a rigirarsi tra le coperte. Pensava agli occhi tristissimi del
fratello.. al suo
dolore… Bill aveva sempre avuto un modo di fare tanto
diverso dal suo!! Non
sarebbe riuscito a far male a una mosca, troppo buono, troppo gentile,
troppo
timoroso; decise di alzarsi a prendere un bicchiere d’acqua,
scese dal letto a
piedi nudi e si diresse verso la cucina. Si stoppò
all’improvviso vedendo una
luce già accesa in fondo alle scale, sapeva già
chi avrebbe trovato in cucina e
si sorprese a sorridere , nemmeno Bill riusciva a dormire e si erano
alzati
assieme come quando erano piccoli e facevano brutti sogni. Erano sempre
stati
come.. telepatici loro due!
“ Ehy!!
Che ci fai in piedi?” disse appena
arrivato sulla soglia della porta.
“ Oh
bhe.. quello che stai facendo tu..
soffro di insonnia.. non si vede?” rispose Bill sorridendo.
Tom pensò che era
anche per quello che adorava suo fratello , perché riusciva
sempre a dire
qualcosa di divertente al momento giusto.
“Alza
quel culettino anoressico dalla sedia e
torna a letto che sennò il viso ti si sciupa e diventi
più brutto del solito”
rispose ghignando il maggiore.
“ A chi hai detto anoressico brutto pervertito dai capelli rastosi” disse Bill prima di alzarsi e dirigersi verso le scale.
Tom lo
guardò salire e lo rivide piccolo , quando aveva appena 6
anni
e già si atteggiava a super uomo. Sorrise di nuovo e si
sedette a guardare fuori
dalla finestra.
Li tra le stelle silenziose che facevano da testimoni decise
che avrebbe protetto il fratello a qualunque costo!!
L’avrebbe seguito e
sostenuto a qualunque prezzo.
Presto gli occhi si fecero pesanti..si accorse di
non aver la forza di risalire le scale.. in quel momento
appoggiò la testa al
tavolo e cadde in un sonno profondo, finalmente sereno e caldo dove
rivisse
ogni istante della sua vita e della sua infanzia che aveva passato
assieme a
Bill… ogni momento che avevano condiviso..
Bill
intanto,davanti allo specchio della sua
stanza, si stava osservando con occhio critico: non era un brutto
ragazzo in fondo..
e si piaceva…allora cosa avevano gli altri contro di lui?
era forse il trucco
che rovinava tutto? Non aveva mai conosciuto una persona che
l’avesse accettato
completamente.. forse solo una.. tom. Sospirò triste.. suo
fratello aveva fatto
tante cose per lui.. rinunciato a molte cose.. come si poteva non amare
un
gemello del genere??? Chissà se tom era ancora in
cucina..Scese di nuovo le
scale:
“
Toooom???! Sei sveglio?” gridò con poca
delicatezza nelle orecchie del malcapitato
“ mmmm
Biiilllll!!! Ma sei impazzito??sai che
ore sono??” rispose Tom con voce impastata e leggermente
alterata
“Si
Tom!! E non è certo l’ora di dormire sul
tavolo della cucina!!”aggiunse divertito il più
piccolo dei due.
“mmoa..mmmuoi..?”
mugugnò l’altro…
“eh???”
chiese Bill sforzandosi di capire..
“mmm..COSA
VUOIIIII!!!!!!??” urlò disperato e
assonnato il povero rasta..
“ che ti
urli?? Ho le orecchie fragili io!!”fece
Bill con un tono finto offeso.
“scusa…
che c’è Bill? Hai bisogno di qualcosa?
Chiese moderando la voce.
“
tanto
ormai sono sveglio..” continuò poi
sbuffando leggermente.
“ bhe
ecco…volevo dirti solo… che ti voglio
bene gemellone.. più di quanto ne abbia voluto a qualunque
altro..io volevo
anche chiederti scusa per oggi.. non so cosa mi abbia
preso..io..” farfugliò il
gemellino cominciando ad arrossire violentemente.
Tom lo
guardò con un sorriso dolce… gli mise
una mano dietro la nuca e lo attirò a se stringendolo forte
come per
trasmettergli tutto l’affetto che provava per lui.
Gli accarezzò i capelli con
delicatezza e Bill rimase abbracciato al fratello godendosi finalmente
un po’
di coccole dalla persona più importante della sua vita. Si
sentì realizzato e
al sicuro, strinse le braccine esili intorno al corpo magro di Tom
senza dire
una parola.
Il silenzio veniva interrotto solo dai respiri dei 2 piccoli
Kaulitz che avevano trovato conforto l’uno con
l’altro… come sempre.
“Bill…
“
“Si
Tom?...”
“Prima o
poi pagheranno per tutto questo.. un
giorno noi due diventeremo importanti e gli faremo capire quanto
sbagliano su
di te..”
“ Grazie
Tom..”
“Bill?..”
“
Si?”
“Ti
voglio bene anche io… tanto”
“Lo
so… o non mi avresti sopportato per tutto
questo tempo…”
“Già..
sei così vanitoso a volte.. sei
insopportabile!!”
“ Hey!!
Calmo te con le parole!!”
Tutti e due scoppiarono a ridere rimanendo abbracciati. E noi li lasciamo così i nostri piccoli Kaulitz.…felici e uniti come sono stati e come saranno sempre. Uniti per la vita..
In Die Nacht^^
In
mir wird es langsam kalt
wie lang könn' wir beide hier noch sein
Bleib hier
Die Schatten woll'n mich hol'n
ab heute wird die uhr durch´n countdown ersetzt
Doch wenn wir gehen,
dann gehen wir nur zu zweit
Du bist
alles was ich bin
und alles was durch meine Adern fließt
Immer werden wir uns tragen
Egal wohin wir fahr'n
Egal wie tief
Refrain
Ich will da nicht allein sein
lass uns gemeinsam
In die Nacht
Irgendwann wird es Zeit sein
Lass uns gemeinsam
In die Nacht
Ich höre
wenn du leise schreist
Spüre jeden Atemzug von dir
Und auch wenn
das Schicksal uns zerreißt
Egal was danach kommt
das teilen wir
Refrain
Ich will da nicht allein sein
lass uns gemeinsam
In die Nacht
Irgendwann wird es Zeit sein
Lass uns gemeinsam
In die Nacht
In die Nacht...irgendwann
In die Nacht...nur mit dir zusamm'
Halt mich. sonst treib ich alleine in die Nacht
Nimm mich mit und halt mich
sonst treib ich alleine in die Nacht
Refrain
Ich will da nicht allein sein
lass uns gemeinsam
In die Nacht
Irgendwann wird es Zeit sein
Lass uns gemeinsam
In die Nacht
Du bist
alles was ich bin
und alles was durch meine Adern fließt
Finitaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa*.*
Mi
mancherà!!! ^^
Grazie a
tutti x l’attenzione… un bacione
enorme.. e un abbraccio dolshe dolshe!! ^^