Ciao, sono Eli. E questa è la prima storia su FT, spero di non aver stravolto troppo i personaggi e che la storia vi piaccia!

NaLu

Lucy era bella, luminosa come una stella. Il suo potere le calzava a pennello.
Ma ciò che aveva di più luminoso era il suo sorriso.
Sì,pensò Natsu, quando mi sorride Luce è ancora più bella.
Natsu era forte,forte come nessun altro.
Natsu era forte,ma non solo fisicamente; aveva una grande forza di volontà, che lo spingeva a dare sempre il meglio di sé.
Ma ciò che lo rendeva ancora più forte era la fiducia che riponeva nei suoi compagni.
Sì,pensò Lucy, quando combatte per gli altri Natsu è ancora più forte.
Lucy aveva due grandi occhi color cioccolato che avrebbero incantato chiunque.
Eppure, secondo lei,c’era una persona che non avrebbe mai incantato, semplicemente perché – sempre a suo dire – a lui, lei non era mai interessata.
Eppure Natsu non sopportava chi faceva piangere Lucy, perché per lui non c’era niente di peggio del vedere gli occchioni cioccolato di Luce riempirsi di tristezza.
Natsu era il fuoco, la fiamma bruciante e si sa che giocare con il fuoco è pericoloso,ma Lucy tra quelle fiamme non aveva mai avuto paura.
Con i suoi sensi sopraffini Natsu riusciva a trovare sempre – grazie al suo splendido profumo- la sua Luce.
Non faceva la minima fatica. Aveva dovuto iniziare ad impegnarsi di più da quando alle feste veniva anche Anna, per trovare quel profumo che tanto gli piaceva.
Le avevano sempre insegnato a non rischiare per qualcosa che non fosse sicuro o certo.
Ma ciò che Lucy sapeva bene era che aveva rischiato molto fidandosi del sorriso del falso Salamander, mentre invece aveva trovato solo sicurezza celata dietro al sorriso di quello vero,di Natsu.
Natsu sbagliava, si comportava male con Lei, ma Lei pur arrabbiandosi,irritandosi e cacciando di casa quella testa rosata, non otteneva nulla se non un sorriso dolce che le spuntava in viso nel momento in cui Lui tornava e le sorrideva felice.
Che i draghi fossero territoriali l’aveva sempre saputo – anche Igneel lo era – ma il fatto che da un po’ di tempo iniziasse ad esserlo con Lucy lo preoccupava. Lo preoccupava soprattutto quando Luce cadeva in mani nemiche e lui, senza elaborare strategie, andava a salvarla e alla fine, incurante delle ferite e quasi indifferente alla soddisfazione della vittoria, aspettava che sul viso di Lucy, stretta in mezzo alla mischia, si aprisse un sorriso.
Natsu guardava al futuro,gliel’aveva detto lui, e Lucy non poteva fare a meno di chiedersi se l’avrebbe di nuovo lasciata da sola. Ogni volta che ci pensava le saliva in gola profonda tristezza, ma casualmente – ogni volta – arrivava Lui che, sorridendole,la “invitava” a partire in missione.
Pensando al suo futuro Natsu non poteva non concepire la presenza di Luce. Ora che era abbastanza forte per proteggere Lei e gli altri non aveva timori. Anzi,uno ce l’aveva: e se Lucy non avesse più voluto la sua presenza? Quando gli veniva in mente questo pensiero andava alla Gilda, prendeva una missione e partiva. Ma – guarda caso – per andare alla stazione sceglieva (sempre) la strada – più lunga- che (stranamente) passava sotto casa di Lucy; e allora, già che c’era la “invitava” a partire in missione con lui. E quando Lei anche se restia acconsentiva,ogni timore svaniva come neve al sole.
Lucy guardava i suoi compagni,i suoi amici che si erano radunati per lei. Era davvero felice per come si erano messe le cose. Guardando Juvia e Gray, Levy e Gajeel non poté fare a meno di pensare a Natsu.
Nastu che stava nel mezzo della confusione, dichiarando che gli piaceva il suo profumo. Natsu che proprio in quel momento la guardava sorridendo. E Lucy si sentì felice tanto quanto lo erano le sue amiche.
Era riuscito finalmente ad ottenere una “missione dei cento anni” e mentre viaggiavano il suo sguardo ricadeva in continuazione su Lucy. Era contento per i suoi amici,ma non poté non pensare che nessuno sarebbe stato più contento di lui quando Luce avrebbe ritrovato la chiave di Aquarius.
Riflettendoci meglio,Natsu pensò che nessun altro avrebbe mai avuto quello che avevano lui e Luce. E Natsu pensò anche che doveva sbrigarsi a concludere quella missione. Poi pensò ancora ed esclamò ad alta voce:
“Sono tutto un fuoco!”
Facendo scoppiare a ridere tutti, soprattutto la bellissima Luce.