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Autore: Jashin99    21/08/2017    0 recensioni
La battaglia per Crocus è appena finita, ma non c'è tempo di riposare: le ferite non sono ancora cicatrici, e le tracce dello scontro bruciano incandescenti.
Non si tratta di chi è morto, ma di chi tutt'ora lotta per non morire, senza alcuna speranza.
In una disperata lotta contro il tempo, un uomo disperato può fare di tutto: anche affrontare faccia a faccia un dio.
Genere: Azione, Drammatico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Elfman, Kinana, Lisanna, Zancrow
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Fairy End'
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Benribenri banzai benribenri banzai
benribenri banzai ningen
Benribenri banzai benribenri banzai
benribenri banzai ningen!
Hora biribiri okorasuka? biribiri okorasuka?
biribiri okorasuka, ningen?
Hora biribiri okorasuka? biribiri okorasuka?
biribiri okorasuka, ningen?

What’s up huanzai ippai
hanzai kienai towani
What’s up huanzai ippai
(uramini wana dare down?)
What’s up huanzai ippai
hanzai kienai towani
What’s up huanzai ippai

(What's Up People?-Maximum the Hormone)

Bianca... Bianca...

BiancaBiancaBiancaBiancaBiancaBiancaBiancaBianca!!!

BIANCA!!!
-Cof cof!- Si strinse una mano sul petto, tossendo fortemente. Riprese fiato, sentiva il cuore esplodere.
-Tutto bene, Flare-san?-.
Flare rialzò lo sguardo.
-Azzurra.-.
Azzurra guardò verso Bianca.
-Come... uhm... sta lei?-.
Come sta? → Sta bene? → Sta bene con me → Te la ruberò, ahahahahahahahah!
Flare strinse i pugni.
-Rivale in amore!-.
Azzurra la guardò stralunata, doveva aver capito che lei aveva capito.
-Cosa? C'è Lucy qui?-.
Flare trasalì.
Blondie!”.
Azzurra scosse il capo: -No, lei non c'è più... e nemmeno Juvia... la mia testa...-.
Flare abbassò il viso, Blondie non c'era più, che stupida era stata a ripensare a lei e-
Azzurra le cadde addosso, Flare la prese tra le braccia e arrossì.
Azzurra ci-ci sta pro-provando con-con me? Non-Non mi ero mai resa conto dei suoi sentimenti!”.
Azzurra si riscosse e si rimise in piedi.
-Esiste! Lei esiste, giusto?-.
-Azzurra...-.
-Già, Juvia è ancora viva!- Iniziò a martoriarsi il labbro con le dita: -Era viva... esisteva... ma ora...-.
-...mi dispiace, ma non posso accettare il tuo amore...-.
Azzurra si mise una mano tra i capelli, quella risposta doveva averla finita. Si sentiva un po' in colpa.
-Snif!- Singhiozzò Flare: -Mi dispiace!-.
-Lei non ce la fa più!!!-.
-Ehi, che state facendo?-.
Flare si asciugò le lacrime e vide che era arrivata Rossa. Simpatica, Rossa.
-Oh, Rossa-chan! Aiutami!-.
-Erza-san! Il cervello di Juvia sta esplodendo!-.
-Calmatevi entrambe! Mi spiegate perché urlate?-.
-Ecco, io...-.
TUNF
-Ah!!!- Flare e Azzurra balzarono all'indietro e abbracciarono Rossa, spaventate da quel rumore improvviso.
Bianca si era alzata silenziosamente, aveva dato un pugno sul vetro e ora le guardava con gli occhi spalancati e le graffiava il vetro.
-Bianca!- Esultò Flare, le pupille assatanate le donavano: -Sei sveglia, che bello! E sei già in piedi!-.
Bianca mosse le labbra ma non sentiva le parole, forse era per il vetro; allora si buttò sul vetro e allargò le braccia per abbracciarla, appoggiando la guancia su quella di Bianca.
-Ah, che gioia! Bianca!-.
Solo che lei non c'era più.
-Eh? Eh?-.
La porta della stanza si aprì e Bianca uscì; barcollava, tremava, e la guardava da spiritata.
Che... carina! È adorabile!!!”.
Mentre la contemplava, però, Azzurra e Rossa si fecero avanti e la presero per le braccia.
-Lisanna, come stai?-.
-Juvia esiste? Diglielo, ti prego-.
-Dov'è Yukino?- Domandò lei.
Flare si inginocchiò, mordendosi le unghie per la disperazione.
Argentea... dunque è lei... dunque è lei...”.
LA MIA RIVALE IN AMORE!!!”.
-Lisa-san, forse è meglio che torni a letto.-.
-Lei non è più lì dentro, perché?-.
Ma lei... lei adesso è...”.
-Dov'è, Erza?-.
-È andata in missione.-.
E quindi avrò tutto il tempo di farle cambiare idea! Ahahahah!!!” E corse via.



Sfondava tutti gli alberi con l'Arrancar, dirigendosi verso l'esplosione.
Lo seguiva da giorni, era finito nella Selva Oscura, e quelle fiamme nere non potevano che essere le sue.
-Preparati, mostro, stai per affrontare un vero uomo!-.



Più che la sua amica, sembrava un morto vivente.
Il suo fisico era ridotto all'osso, gli occhi erano scavati nelle orbite, e teneva le labbra spalancate come un'ebete. Per questo le aveva consigliato di tornare a sdraiarsi, ma forse dirle tutta la verità l'avrebbe convinta. Ma ora quel suo silenzio la spaventava.
-Lisanna, devi sapere che Gajeel ha acquisito una certa abilità...-.
-...-.
-Ti spiegherò tutto, ma è in grado di guarire i Cambiati con una... con una strana magia, e l'ha fatto con Yukino; poi lei è stata mandata in missione, ma non è niente di pericoloso.-.
Lisanna ammutolì, abbassò lo sguardo e sembrò assopirsi.
Avanti, dì qualcosa...”.
Lisanna fremeva come una caffettiera sull'orlo di traboccare, e poi esplose.
-PERCHÉAVETEMANDATOLEIQUANDOÈSUCCESSOSEISICURACHESISIARIPRESADELTUTTOCOS'ÈQUESTAMISSIONE
MISTAIMENTENDOVEROSELESUCCEDEQUALCOSACOSAFARAIPERCHÉNONSEIANDATACONLEIDEVORAGGIUNGERLA
ORADOV'ÈECOS'ÈQUESTASTORIADIGAJEELSEISICURACHENONLEABBIAFATTONIENTEDEVOVEDERLADEVOVEDERLA
SUBITODEVOVEDERECONIMIEIOCCHICHESTABENE!!!-.

EH???” Di quella marea di parole ne aveva capito sì e no la metà, e come d'incanto Lisanna si era ravvivata e le si era gettata addosso, ora sembrava un cane rabbioso.
-Ju-Juvia, aiutami!!!-.
Ma la ragazza si era rannicchiata in una delle sue crisi, quindi doveva cavarsela da sola.
E poi occuparsi anche di lei.
-Lisanna, ti prego, torna a dormire!-.
-Sono stanca di dormire! Per quanto tempo ho dormito???-.
-Ehm... Yukino si è svegliata due settimane fa...-.
-Ma quanto ho dormito io???-.
Erza vacillò, quanto tempo era passato ormai?
-Quasi un mese...-.
-Che cosa???-.
Lisanna si staccò da lei e si guardò intorno come spaesata, poi si appoggiò al muro massaggiandosi la fronte.
-Quando tornerà lei?-.
-Presto.-.
-Quando???-.
Erza sussultò, era la terza volta che quella ragazza le faceva paura negli ultimi cinque minuti.
-N-Non lo so di preciso, ma ti assicuro che non corre nessun pericolo!-.
Lisanna strinse i denti: -Mio fratello?-.
Eh, quella era la parte divertente: era lui la missione.
-Sta cercando una cura per Evergreen.-.
-Capisco... è via pure lui...-.
Ohi-ohi, il suo tono è completamente cambiato... cosa fa, piange?”.
-Lisanna, guarda che non c'è niente da piangere! Va tutto bene, credimi!-.
-...Sono inutile...- Borbottò lei.
Erza sgranò le palpebre e boccheggiò incredula. Che razza di situazione si era creata? Lisanna sembrava diventata una bambina!
-No... non è mica colpa tua... anzi, per avere riportato delle ferite del genere, è incredibile che tu sia già in piedi! A tal proposito, che ne dici di...-.
Lisanna scoppiò in lacrime come un neonato; Erza spalancò la bocca fino a terra, cosa doveva fare? Dov'erano i medici, accidenti?
Sperando in qualche miracolo, chiamò Juvia; ma anche lei si era messa a piangere, e Flare era sparita.
Ma-ma-ma... cosa faccio ora???”.
-Erza!!!-.
Le due ragazze le si lanciarono addosso e la strinsero come una bambola, impedendole quasi di respirare.
Cosa???”.
-Erza!!!-.
-Aiuto!!!-.



Bluenote guardò interrogativo Zancrow.
-Perché hai lanciato questa segnalazione?-.
-Perché questa Selva Oscura mi ha rotto di brutto, e tra poco la chiameranno “Deserto Sbiadito”!!! Keheheheh!-.
Scosse la testa, quel ragazzo era tutto fumo e niente arrosto, non era in grado di farlo volare.
-Hai già sterminato ogni forma di vita che hai incontrato, no?-.
-Forma di vita! Keheheheh! Cosa vuoi che me ne faccia di qualche pesce piccolo? Un leone è forte non in base a quante formiche schiaccia, ma a quanti bufali divora!-.
Rise di nuovo, confermando la sua pochezza d'intelletto.
Che idiota, l'aura che sta arrivando è potente, non dovrebbe sottovalutarla. Un leone? Al massimo un gatto selvatico; quello che sta arrivando, però, è un cacciatore.”.
Il rumore dell'Espada ormai arrivava anche a lui.
Anche se è un po' troppo rumoroso. Me ne libererò subito.”.
Alzò la mano verso le esplosioni, ma Zancrow glie l'abbassò con un colpo di mano.
-Uh?-.
Quello gli puntò contro il dito.
-Non ti azzardare a intrometterti! Quella preda è tutta mia!-.
Bluenote fu tentato di massacrarlo per la sua insolenza, ma non ne valeva lo sforzo. Se voleva uccidersi, che facesse.
-Ho visto la tua ultima performance con una “preda”, ma quel gattino aveva le unghie troppo lunghe per i tuoi denti.-.
-Non c'entra niente! Io sono- Bluenote si voltò e smise di ascoltarlo, incamminandosi verso il confine.
-Come ti pare. Quando hai finito, raggiungimi, sempre che tu riesca a camminare.- E alzò la mano in cenno di saluto, lasciandolo solo con le sue imprecazioni.



-Mio fratello è scappato? Non posso crederci!-.
Hisui scosse il capo.
-Ti prego, non fare così. Comprendo la tua preoccupazione, dico davvero, ma andrà tutto bene.- O almeno così sperava, in realtà tutta la situazione le stava completamente sfuggendo di mano. A sua discolpa si poteva dire che aveva subito un duro colpo con l'attacco, però in cuor suo sapeva che erano solo scuse per la sua incompetenza.
-Ma dov'è adesso? Perché l'avete lasciato andare?-.
E come avrebbero potuto fermarlo? Non aveva voluto sentire ragioni, ma quando si tratta di amore ci sono forse ragioni che tengono?
-Lisanna, ti prego di calmarti, non ti sei ancor ripresa...-.
Era vero poi? Era già in piedi da sola, e stava rapidamente riprendendo il colorito roseo, ancora un poco e non si sarebbe detto che era appena uscita da un coma.
-Voglio vedere il Primo! Devo parlare con lei!-.
-Mavis non è qui al momento, tuttavia...-.
-Sono sicura che sapeva che se ne sarebbe andato! Avrebbe dovuto fermarlo!-.
-Ma si tratta della donna che ama!- Esclamò: -Ed è anche una tua amica!-.
-Lo so benissimo, ma dovevate mandare qualcun altro!-.
-L'abbiamo fatto, dopo...-.
-Sì, Yukino! Che stava forse peggio di lui!-.
-Non l'abbiamo mandata sola, ma con una squadra...-.
Lisanna aggrottò la fronte, la curiosità aveva momentaneamente vinto la furia: -E con chi?-.
Ecco, come dirglielo?
Per fortuna qualcuno bussò alla porta e lei lo invitò a entrare.
-Principessa, ha un momento?-.
Mai era stata più sollevata di vedere Arcadios.
Solo che la sua espressione non prometteva nulla di buono.
-Lisanna, puoi aspettare un momento?-.
-In realtà io-
-Ottimo!- Si alzò e uscì in fretta con il cavaliere.
-Allora, cosa deve dirmi?-.
Arcadios era scuro in faccia, Hisui temette che sapesse delle pillole.
-Principessa, temo ci sia una spia nel castello.-.
-Come dice?-.
-Me lo ha confermato quel mago, Freed Justine.-.
-Freed-san?-.
-Come ben sa si cura della cupola attorno al castello e della barriera sul confine; mi ha confidato che l'energia di E.N.D. sarebbe stata in grado di romperne una, ma non entrambe. Dunque qualcuno deve aver agito dall'interno.-.
-Un traditore? Impossibile! Ogni persona era fidata lì dentro!-.
-Il signor Justine non ha dubbi al riguardo.-.
-Ma è ancora scosso, non è completamente attendibile.-.
Il cavaliere scosse la testa: -È un sospetto che avevo già da tempo: ci pensi, il loro arrivo non segnalato dai radar, questo stesso attacco improvviso... tutto fa presagire a una spia.-.
Hisui si mise a riflettere.
-Lei sospetta di qualcuno?-.
Domanda inutile, sapeva di chi dubitava. Di chi aveva sempre dubitato fin dall'inizio.
-Principessa, un individuo simile è quantomeno losco...-.
-Mavis Vermilion è una nostra alleata: su di lei garantiscono tutti i membri di Fairy Tail. E poi non crede che se il nostro stratega facesse il doppiogioco la guerra starebbe già volgendo al peggio?-.
Ma lui non ne era convinto, e Hisui sapeva che non lo sarebbe mai stato.
-La prego, almeno non ne parli con lei.-.
-Immagino non posso chiedere altro... Va bene, ha la mia parola.-.



Chi è che fischia... ah, è la mia testa...”.
Elfman rialzò la fronte dolorante dall'airbag, cercando di riprendere i sensi.
Ho sbattuto contro qualcosa? No, sono sicuro di averlo puntato...”.
E infatti lo vide, al di là del vetro, il piede appoggiato sul cofano distrutto con cui aveva fermato l'Arrancar.
-Keheheh! Beh, tutto qui?-.
Poi tirò un gran respiro ed Elfman reagì appena in tempo, buttandosi fuori dallo sportello prima che le fiamme incenerissero i sedili.
-Tu bas... cosa???-.
Il demone teneva sollevato l'Espada sopra la testa. Con una mano.
-Ciao ciao!-.
Mer
SBAM



Lisanna se n'era andata già da cinque minuti, la Principessa non era più tornata e quindi aveva alzato i tacchi. Vigliacca, che gran vigliacca! No, non erano cose da pensare quelle, non era lei a... pensarle.
Elfman e Yukino, a loro doveva pensare. Doveva raggiungerli, sì, si era cambiata e sarebbe partita anche lei...
-Oh!- La evitò per un pelo, stava per sbatterci addosso.
-We-Wendy? Tu qui?-.
La ragazzina dai capelli blu la guardò assorta, come se dovesse ancora riconoscerla. Poi ebbe un sussulto.
-Lisa-san! Allora è vero che sei sveglia!-.
-Sì, ma non sapevo che fossi qui. Quando sei arrivata?-.
-Circa due settimane fa... Lisanna, i tuoi occhi sono...-.
Ah, già, l'aveva notato anche lei, ora erano entrambi gialli; e tra l'altro si era accorta di avere i canini più lunghi e appuntiti, però in quel momento erano l'ultimo dei suoi problemi.
-Wendy, ho saputo di Sherria... non ho parole per dirti quanto mi dispiace...-.
Lei abbassò gli occhi: -Ormai l'ho accettato.-.
Che brutta bugia.
Ancora non si capacitava che non gliel'avesse detto quel giorno, perché era rimasta zitta tenendosi dentro tutto il suo dolore: le amiche non servivano a questo?
-Wendy, se hai bisogno di qualunque cosa, io sono qui.-.
E da come la guardò per un istante sembrò davvero che volesse dirle qualcosa, ma poi parve cambiare idea.
-Wendy?-.
-Lisanna, hai sentito di Gajeel?-.
Lei annuì gravemente, ricordando le parole di Hisui: -Lo hanno Cambiato come hanno fatto con Yukino.-.
-G...già... e se dovesse succedere a qualcun altro, cosa faremo?-.
Lisanna si abbassò alla sua altezza e le sorrise, aveva capito il problema.
-Ehi, guarda che non puoi farci niente, nemmeno la tua magia curativa è così forte.-.
-Questo lo so, tuttavia... se succedesse ancora?-.
-Vedrai, non accadrà. E comunque ce l'abbiamo una cura!- Ehi, a proposito, perché non l'avevano usata su Yukino e su Levy? Eppure la principessa non sembrava che...
-Ma se non ci fosse? Voglio dire, se loro rimanessero così per sempre, tu cosa faresti?-.
Una domanda davvero strana, Lisanna iniziò a sospettare che ci fosse qualcos'altro sotto; prima che potesse chiederglielo, però, sentì il rumore di una stampella e alzò lo sguardo.
-Ehi, bensvegliata.-.
-Svegliata! Svegliata!-.
-Freed! Bickslow! Oh cielo!-.
Il mago delle rune aveva una gamba ingessata (era sua la stampella), e l'altro il braccio.
-Tranquilla, non è niente! Ancora pochi giorni!- Esclamò Bickslow: -Tu piuttosto, pensavamo di trovarti sul letto di morte a quest'ora! Invece sei dura a schiattare, eh?-.
Intanto Freed e Wendy si stavano salutando, e Lisanna ripensò a quella conversazione nell'Espada: sulla cimice, e tutto il resto.
Chissà se gliel'ha detto, certo che mi sembra passata una vita da allora.”.
-Ehi, Lisanna!-.
-Ah, sì, che c'è Bickslow?-.
-Ma ci sei?-.
-Sì-sì, solo che... ehm... sono un po' stanca!-.
-Beh, è normale.- Commentò Freed: -Piuttosto, non avrai intenzione di scappare da qui spero.-.
Lei fece una faccia a dir poco stupefatta, come aveva fatto a capirlo??? Aspetta, aspetta aspetta, non è che di nuovo...
-Con tuo fratello in missione e le tue amiche sulle sue tracce, guardando poi come sei vestita, ci ho subito pensato.-.
In effetti i jeans e la maglietta erano un po'... il solito galletto arrogante... un attimo, aveva detto “amiche”?
-Perché il plurale? Chi altro c'è con Yukino?-.
-Lisa-chan, la principessa non te l'ha detto?- Le chiese Wendy.
-Cosa? Dirmi cosa?-.
Da come la guardavano tutti e tre, non era una di quelle cose che si dimenticano sul treno.



Ma tu guarda, quest tipo non è male! Forse forse mi diverti un po'!”.
Strinse le dita sul suo pugno corazzato e gli diede fuoco.
-Ah!- Urlò il gorilla, allora gli diede un calcio sullo stomaco e lo fece volare via.
-Keheheh! Sei addirittura peggio di quella micetta! Le tue emozioni sono un putiferio già da sole!-.
-Emozioni?- Gemette quello rialzandosi; oh, poverino, che brutta ustione che aveva in petto! E sulle braccia, in faccia, tra le gambe...
-Certo! Pensi che la rabbia che provi adesso sia al 100% naturale? La mia Raiva dà fuoco non solo al tuo corpo, ma anche al tuo spirito!-.
E difatti lo scimmione partì alla carica come un rinoceronte inferocito, lo fermò con un calcio in viso. Se si poteva chiamare così il suo grugno.
-Non te l'hanno insegnato a scuola? Controllare le proprie emozioni è essenziale per vincere! E se le utilizzi sono un'ottima arma!- Ohibò, ora parlava come quella troietta di Meldy.
-Tu...- Il gorilla si rimise in piedi, ma tremava tutto, l'aveva conciato per le feste eh? Già, l'aveva sopravvalutato.
-Le emozioni sono la nostra forza... ma non mi piace come le usi tu!- Alzò il braccio che diventò d'acciaio, ma che spettacolino!, e provò a colpirlo.
Che lento!” Lo schivò come niente e lo colpì alla schiena con il Pugno di Ferro, stavolta spedendolo in mezzo ai cespugli.
-Keheheh! Bravo, un gorilla come te sta bene lì in mezzo!-.
Toh, si era rialzato ancora, che sorpresa.
-È inutile! Le emozioni sono potere! La rabbia è potere! E io sono potente! Tu invece sei una stupida scimmia idrofoba!-.
Dai, così era troppo semplice, reagì persino a quella provocazione e lo caricò di nuovo; Zancrow diede fuoco sotto i piedi, si sparò in aria e gli passò sopra, poi atterrò sulla sua schiena.
-Levati! Levati, maledetto!- Cercava di prenderlo, ma quel suo corpo era così grande che le sue mani non lo sfioravano nemmeno.
Keheheheh! Stupido citrullo!”.
Gli mise le mani sugli occhi e le incendiò.
-Cucù, indovina chi è?-.
-ARGH!!!-.
Il gorilla si agitò e sbandò da una parte all'altra, neanche ci arrivava a levargli le dita! Mio kami, quante risate!
Alla fine fu lui a lasciarlo, e quello invece di mettersi al riparo rimase lì a tamponarsi gli occhi.
È completamente scoperto! Che imbecille, ahahah!”.
-Pugni del Dio del Fuoco!!!- Lo tempestò di cazzotti allo stomaco, infine lo stese con uno sul mento.
Il gorilla volò qualche metro e crollò a terra senza più muoversi, lui gli fu subito sopra con la mano alzata.
-Facciamola finita, perdente! Falce del Dio del Fuoco!-.
Prima di colpirlo, però, rimase qualche secondo a fissare il suo volto contorto e ustionato dalle fiamme; peccato solo non gli gridasse pietà!
-Questo è il tuo posto, scimmia, sotto un dio! Dillo all'inferno che ti ha mietuto la mia falce!!!-.
Inaspettatamente quello riaprì gli occhi.
-Sei solo un diavoletto colle fiamme al culo!-.
Gli strinse la testa con le mani, comprimendogli il cranio come con delle macine.
-AHH!!!-.
Porc-
CRACK



Non aveva mai visto Sayla così.
Non si riferiva alla testa scornata, che poi era anche più carina e comoda: insomma, immaginatevi voi a girarvi sul letto forando continuamente il cuscino. Tipo quelle volte che l'avevano fatto, quante lenzuola bucate...
Ma non era quello, era che proprio non ce la faceva a vederla così depressa.
Stupidamente lui aveva pensato che andare da Kyouka l'avrebbe fatta stare meglio; così quel giorno l'aveva trascinata davanti alla capsula e l'aveva messa su una sedia aspettando che si risvegliasse, e che boh, stesse meglio, invece non alzava nemmeno la testa e nascondeva il viso tra i capelli.
Aveva come la sensazione di aver peggiorato le cose.
-Tu non ci capisci un cazzo di donne, Master.-.
-Mirajane! E tu da dove sei sbucata?-.
Lei incrociò le braccia e scosse la testa.
-Come hai fatto ad avere un'idea del genere, mi chiedo.-.
Uhm, bene, era tornata la solita demonietta impudente, eh? Ce n'era voluto per convincerla a smettere di tremare, ma da ieri a oggi stava sfornando il suo vecchio repertorio di “Ca**o”, “P***a m***a” e la sua preferita, “M*******************onzo”.
Comunque non capiva cosa intendesse dire.
-Di solito andare da Kyouka la rilassava, perciò ho pensato...-.
-Ecco, qui sta il problema: “di solito”.-.
-Eh?-.
Mira sospirò: -Allora, cerca di seguirmi: fin da piccola, lei è sempre stata innamorata persa della donna aquila; la cosa che le ripeteva più di tutte era: “gli umani sono peggio degli insetti”; adesso, dopo che si è fatta sconfiggere dai suddetti, diventa ella stessa un insetto; quindi oltre al danno psicologico, si trova in un corpo nuovo con emozioni nuove e bisogni fisiologici nuovi, in pratica è in quella che gli uomini chiamano “pubertà”. Ora si disprezza per le sue nuove condizioni (che ricordo essere insettiformi), e ora chi si trova davanti? Il suo amore che odia gli insetti! Bingo! Ora starà pensando a qualcosa tipo: “Buhuhuh! Non appena si sveglierà mi odierà a morte, non sono nemmeno degna di stare nella sua stessa stanza! Buhuhuh! Tra l'altro il suo dono d'infanzia, per cui mi ha chiamata bella (mi sono rivista il film in testa cento volte), è andato in briciole perciò gioisci popolo!”.-.
Natsu schiuse le labbra e aggrottò le sopracciglia.
-Quale essere è così complicato da farsi tanti problemi?-.
La ragazza sospirò.
-Come ho detto, non capisci niente di donne.-.
-...ok, allora vado da lei e...-.
-Ma sei irrecuperabile! Sei l'ultima persona che vuole vedere dopo quella lì, e non serve ti spieghi il perché. Lo faccio lo stesso: l'hai maciullata (e anche me a dirla tutta).-.
Natsu si morse il labbro: -Allora vacci tu.-.
-Io. Sul serio. Io.-.
Alzò le mani in segno di resa.
-Dimmi tu cosa devo fare.-.
-Perché dovrei? Neanche mi piace quella! Sono ben felice di... ehm... ha dei begli occhi, Master...-.
-Quindi, dimmi cosa devo fare.-.
-Eheheh, ecco, come posso dire, non puoi farci niente di niente, nisba. Ogni tua azione la farebbe stare male, mi dispiace.-.
-Sì però io... ehi, e ora che sta facendo?-.
Infatti Sayla si era alzata dalla sedia e stava lanciando una corda contro il soffitto... un attimo, era un cappio?
-Si vuole impiccare!-.
-E tu lasciala.-.
-Cosa?-.
Sayla intanto si era annodata il collo e calciò via la sedia, penzolando per qualche secondo; poi la corda si ruppe e cadde a terra.
-Visto?-.
-Ma non si rialza! Ah no, ora si è rialzata. Un momento, perché ha infilato la testa in una capsula? E perché sta chiudendo lo sportello? E perché sta salendo il liquido???-.
-Tranquillo, non si può affogare lì dentro.-.
-Infatti ora cerca di decapitarsi con il vetro! Devo fermarla!-.
-Ma è divertente!-.
Natsu corse da Sayla e la tirò via.
-Sei impazzita S- Trasalì, il suo volto era scarno e funereo come quello di una mummia.
-Mi odierà. Mi odierà di certo. Sono diventata un mostro.-.
-Ma no! Senti, io non ci capisco molto di queste cose, di donne, di amore...-.
-...o di come suicidarsi!- Urlò Mira, tenendosi a debita distanza: -Consigliale il veleno, il veleno!-.
-...il punto è che Kyouka non ama le corna che hai in testa-
-Corna...- Ripeté lei con aria moribonda.
-o le cellule demoniache dentro il tuo corpo-
-Cellule demoniache...-.
-insomma lei ti amerebbe anche se fossi un mostro-
-Sono un mostro...-.
Natsu alzò gli occhi al cielo: -Non deviare le mie parole! Ma secondo te il vero amore cos'è? Non è gusto estetico per un bel corpo (che in ogni caso non ti manca) o frenesia sessuale (e anche quella non ti manca), è qualcosa che c'entra coll'anima e col carattere, credo, e presumo sia legato in qualche modo al legame preesistente tra gli individui... e deve c'entrare con la durata del rapporto... e poi... e poi...-.
Si rivolse a Mira, ma quella sgranocchiava dei popcorn intenta a osservare la scena.
-Ehm... sì, immagino che... che superi ogni confine fisico... e che vince su tutto... e che...-.
Accidenti, Mirajane aveva ragione, non ci capiva un cavolo!
-Kukuku...-.
-Eh?- Sbagliava o stava sorridendo?
-Ahahah! Ahahah! Ahahahahahahahah!!!- Sayla si piegò in avanti massaggiandosi la pancia.
-Ahahahahahahah! Ahahahahahahah!!!-.
Ma perché ora ride? Che ho detto?”.
Ancora una volta cercò l'aiuto di Mira, ma lei faceva il pollice verso e teneva in mano un cartello con scritto in rosso: “Volevamo il sangue!”.
Ma-ma-ma mi stanno prendendo in giro???”.
-Ehi, Sayla, io... oh!-.
Sayla rideva così tanto che era arrossita, sembrava che tutta la sua tristezza fosse sparita d'un tratto.
Ed era anche molto carina.
Rinuncio a capire.”.



Quando aveva ucciso Lisanna, ormai tanti anni addietro, Elfman aveva sofferto per giorni; poi era venuta la commiserazione; infine la rabbia, un'enorme, enorme rabbia incontrollata verso sé stesso, verso la creatura che l'aveva posseduto, verso qualsiasi cosa si muovesse.
Ora invece era furioso con una sola persona, quel ragazzo. E una rabbia del genere non l'aveva provata neanche quella volta.
Non ce la faceva neanche a guardarlo senza volerlo uccidere; e solo in quel momento che ci era riuscito iniziava a ritrovare la calma.
Lo lanciò via.
Idiota, mi ero protetto gli occhi con la mia magia! Alla fine era lui a non saper gestire le sue emozioni!”.
Lo guardò per qualche secondo, poi sussultò, avvertendo il panico gelargli le ossa.
No, no, no!!!”.
L'ho ammazzato! Ora come farà quella a assorbire le sue fiamme???”.
Che sciocco sono stato! Mi sono fatto davvero accecare dalla rabbia! E ora Ever...”.
-...ahi.-.
Cosa?”.
Il demone alzò le gambe e si diede lo slancio per rimettersi in piedi.
Nascondeva il viso con le mani, no, sembrava più che lo stesse aggiustando dagli scrocchi che sentiva.
-Non è possibile! Ti ho spaccato la testa!-.
Sentì come dei singhiozzi, poi capì che erano delle risate ovattate dalle mani.
Come fa a ridere con delle ferite del genere? È un mostro!”.
-KEHEHEHEH!!! MI HAI SPACCATO LA TESTA??? E CREDI CHE QUESTO BASTI A FERMARE UNA DIVINITÀ???-.
Tolse le mani e vide che era praticamente illeso, se non per la mandibola, che sporgeva un poco di lato.
Non è un demone qualunque! Deve avere usato qualche trucco!”.
Il demone gli fece la linguaccia e alzò le dita medie, ed Elfman si sentì montare dalla furia di prima.
Devo controllarmi, sta usando ancora quella maledizione!” Ciononostante la voglia di saltargli addosso era perfino più forte di prima.
-Io sono potente, potente capito??? Sono forte più di chiunque altro!!! Hai fatto male a metterti contro di me!!! Keheheh!!!-.
-BEAST SOUL!!!- Non riuscendo più a trattenersi, si trasformò e si gettò all'attacco.
-Ultima Cena del Dio del Fuoco!!!- D'improvviso Elfman si trovò bloccato come da due morse infuocate che lo ustionavano.
Ruggì, era un'agonia che non sembrava avere mani fine, eppure le risate del Cambiato gli bruciavano più del fuoco.
Ora basta! BASTA!!! Beast Soul, Lizardman!!!”.
La pelle corazzata ora non bruciò più, e uscì da quell'inferno trovandosi subito davanti il demone.
Ti faccio ridere io!!!” Lo colpì con un pugno proprio in quella sua bocca spalancata, schiacciandolo a terra e finalmente facendolo stare zitto.
-RIDI, RIDI, FORZA, RIDI!!!- Urlava mentre continuava a colpirlo, mentre si bagnava del suo sangue, e portava con sé brandelli di carne sollevando i pugni.
Infine diventò il Belcusas, unì le mani in aria e le abbatté sul suo petto.
Si fermò, respirò, sorrise per un istante; poi si allontanò, giusto in tempo, perché la trasformazione finì e ricominciò a bruciare.
Urlò al cielo, ogni cellula del suo corpo gridava di dolore e lui con lei, e soprattutto provava una rabbia tale che quella di prima non era niente. Non pensava minimamente alla cazzata che aveva ripetuto, vittoria e spasmo erano irrimediabilmente mischiate nel suo animo.
-CHI È FORTE ADESSO??? CHI È UN VERO UOMO??? IO, IO, IO!!!-.
Si inginocchiò, si sdraiò, chiuse gli occhi, all'improvviso non sentiva più male, solo una gran stanchezza.
Ever...green... io l'ho...”.
-Un uomo?-.
La stanchezza cedette il posto al terrore, Elfman alzò forzatamente il capo e lo vide: ferito, mutilato, con la testa a penzoloni, ma ancora in piedi.
Co...sa?”.
-Che vuoi che me ne freghi, uomo o scimmia è uguale. Per me sei solo un pasto succulento.-.
Rialzò il volto, era martoriato e pieno di lividi, ma si leccava voracemente le ferite come un predatore col sangue della preda.
E rise di nuovo.
-Sei sorpreso, keh! Ce l'hai scritto in faccia: “come cazzo fai ad essere vivo?”!!! Ti svelerò un segreto, io sono...-.
Sembrò voler urlare di nuovo “forte”, ma si bloccò con la bocca spalancata e poi scandì: -morto.-.
Elfman non capiva, ma sapeva che non poteva rimanere immobile, così provò a rialzarsi.
Grave errore, le gambe urlarono e lo tradirono.
-Lo ero fin dall'inizio, lo sai? Fin da quando mi hanno buttato in quella vasca, io ero solo un cadavere. Ecco, guarda qui.-.
Si indicò il petto, ed Elfman sussultò.
L'aveva colpito così tanto da scoprirgli il rosso dei muscoli, solo che all'altezza del cuore c'era una specie di sfera di fuoco nero da cui si diramavano come delle vene scure.
-Non è né il cuore né il cervello a tenermi in vita, ma è questa fiamma infinita, dono del bastardo demoniaco. Te la farò semplice, se la spegni o me la stacchi mi hai ammazzato.-.
-Perché... mi dici... questo?- Gli chiese tra un ansimo e l'altro: quella fiamma faceva al caso suo, anche se Zancrow non poteva saperlo.
-Forse sei... stanco di vivere... e vuoi morire?-.
Il Cambiato lo guardò come sbigottito, poi scoppiò a ridere.
Ma non era la sua solita risata spavalda, era come se si stesse divertendo sul serio.
Ed era ancora più snervante.
-Ahahah! Morire? Non capisci che per me sia una grande fortuna essere di nuovo in vita??? Ho una seconda possibilità per vendicarmi di quel moccioso-drago!!! Ahahah! Se penso che voleva fare di me una delle sue marionette!!!-.
Natsu! Giusto, era lui che l'aveva sconfitto nell'isola!”.
Il biondo allargò le braccia che ancora grondavano dalle ferite, e sgranò le fauci al cielo.
-E non solo! Ci sono tanti altri che voglio sconfiggere! Anzi, io voglio sconfiggere tutti! Dimostrare che sono il più forte, il più forte!!! Ergermi vittorioso su voi scimmie, vedervi contorcere dalla rabbia e dal dolore, e infine perire come carboncini!!! Non c'è desiderio più grande per me che questo!!! IL VERO POTERE, IL POTERE ASSOLUTO!!!-.
-Per questo motivo ti ho rivelato come uccidermi! Perché sarà una gran gioia vederti morente ai miei piedi, con la mano alzata verso il mio petto e la consapevolezza che la tua vittoria era così vicina e che hai fallito come uno stupido! KEHEHEHEHEHEHEHEHEHEH!!!-.
Elfman l'aveva già capito che era pazzo, ma non fino a questo punto.
-Tu prima hai detto...-.
-Eh??? Stai parlando, uomo-scimmia???-.
-Tu prima hai detto- Ripeté: -che se non controlli le tue emozioni non puoi vincere... ma per la tua arroganza mi hai svelato il tuo punto debole... quindi stai perdendo...-.
-COOOOOOOSAAAAAAA???- Il Cambiato si avvolse nelle sue stesse fiamme: -STAI DICENDO CHE IO SONO DEBOLE??? RAIVAAAAAA!!!-.
Elfman si aspettò di sentire un'onda di rabbia investirlo, invece niente.
Sta usando la Maledizione su sé stesso per potenziarsi! È folle!”.
Ma folle o no, se avesse continuato così non ci sarebbe stato scampo per lui.
-Beast Soul: Belcusas!-.
In questo modo la sua pelle guarì, ma per quanto? Doveva sconfiggerlo prima che tornasse normale, solo che, adesso più che mai, il nemico sembrava inavvicinabile.
-Nube del Dio del Fuoco!-.
Un vortice nero lo sollevò da terra, non sentì il calore ma si trovò completamente spiazzato, e il Cambiato in fiamme si schiantò su di lui.
Off!” Iniziò a precipitare, e l'altro gli fu dietro.
-Spada dell'Oscurità!- Provò a intercettarlo in questo modo, ma lui girò intorno al suo braccio allungato e lo raggiunse prima che toccasse il suolo, colpendolo e lanciandolo di nuovo in aria.
In breve tempo si trovò in balia dei suoi attacchi saettanti. Non sentiva male, ma era inerme.
Che rabbia! Così non combino niente!”.
A un certo punto, però, Zancrow si fermò sopra di lui, il braccio alzato nella Falce di Fuoco.
-La mia rabbia brucia e mi da potere, la tua ti incenerisce!!! Questa è la differenza tra un dio e una scimmia!!!-.
Si protesse appena in tempo con il Rock Bull, e stavolta finì davvero a terra. Ma non si rimise in piedi che già una cometa nera si stava dirigendo contro di lui.
Accidenti! Accidenti!!!”.
SWISH
Cosa?”.
Era... sparita? Un secondo prima che lo colpisse, era svanita nel nulla?!
Si guardò intorno, non era il demone a essere svanito, era lui che si era spostato. In cielo.
Cadde, da chissà quanti metri d'altezza, e osservando il suolo vide solo una macchia nera che si ingrandiva a dismisura.
Che sta succedendo???”.
Poi sparì anche lei, e smise di cadere.
Cioè, si trovò a terra, senza alcun danno.
Non ci capisco niente!”.
Il demone era lì, poco distante, al centro del cratere da lui creato, ancora intontito per lo schianto.
Dunque chi...
-Scusa i modi bruschi, ma l'area di impatto era troppo estesa.-.
Elfman si voltò, trovandosi davanti una donna dai capelli neri e con una benda sull'occhio.
-Ma tu sei...-.



Bluenote si svegliò di soprassalto.
Il ragazzo si è scatenato di là... ma di chi è quest'aura?”.
Anzi, queste cinque auree... sembrano potenti.”.
Si rialzò, si sgranchì le spalle e si incamminò, con il sorriso stampato in volto.
Forse con loro riuscirò a volare!”.
   
 
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