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Autore: Khailea    21/08/2017    0 recensioni
Un'avventura action con trame avvincenti e personaggi unici e caratteristici!
Saghe appassionanti e ricche di colpi di scena, special divertenti e di ogni genere!
Unisciti alle stravaganti avventure degli studenti della Werewolf Shadow!
I personaggi di cui si parla in queste storie sono inventati da un gruppo di role chiamato Werewolf's Shadow 2.0.
Questo è il secondo progetto di fiction scolastica del gruppo fatto con l'approvazione dei suo componenti.
Non ci sono collegamenti con il precedente progetto e la trama é molto diversa.
Il logo del lupo appartiene al nostro gruppo esattamente come i personaggi e l'ambientazione.
Se volete unirvi a noi potete fare richiesta qui https://www.facebook.com/groups/660949357417726/members/
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Personaggi in questo capitolo:
Jack
Daimonas
Ailea  
Khal
Lighneers
Zell
Astral
Lacie
Hope
Grace
Milton
Seraph
Alexander
Johanna
Samantha  
Diana
 
 
 
Quel giorno per quanto il cielo fosse oscurato da alcune nuvole era presente una forte calura che costringeva la maggior parte degli studenti a cercare rapidamente un posto all'ombra, quelli dalla pelle più delicata certamente non stavano passando un momento piacevole.
C'era però qualcuno a cui il caldo non importava.
Zell camminava a testa bassa lungo la strada coperta d'asfalto, ogni movimento era ormai d'abitudine quindi l'esser immerso nei propri pensieri non era affatto un problema.
Ciò che lo preoccupava erano quei tizi che avevano preso a seguirlo, aveva cercato di seminarli, di intimorirli, di non badarci perfino ma non sembravano intenzionati a mollare l'osso.
Era una vera fortuna che la sua famiglia vivesse in tutt'altro posto e che non avesse contatti con loro, o meglio lo era in quel momento in cui chiunque avrebbe potuto cercare di far loro del male per ricattarlo, potevano anche continuare  perseguitarlo ma non avevano nulla con cui bloccarlo.
Il dolore causato dalla loro nostalgia in quel momento sembrava esser valso per farli stare al sicuro...
Qualcuno però arrivò ad interrompere i suoi pensieri, una pallina di carta accartocciata lo aveva colpito alla testa più volte riportandolo alla realtà.
-Finirai per sbattere contro un palo se non guardi dove vai.-
Lighneers gli fece un rapido gesto con la mano in segno di saluto ma il biondo non si trovava molto in vena di giocare.
-Vai a giocare da qualche altra parte.-
-Siamo quasi al cancello della scuola genio, non ho molti posti al momento.-
Rispose il ragazzo lanciandogli nuovamente una pallina di carta, qualcuno però intercettò il colpo con il proprio zaino usandolo come se fosse una palla da baseball.
-Molesto di prima mattina Lighneers?-
Ailea si era messa in mezzo non perché particolarmente intollerante a quei generi di fastidi, ma perché semplicemente doveva passare per arrivare al cancello.
-E tu ti eri a paladina dei più deboli di prima mattina?-
-Vedremo chi è il debole quando avrai l'impronta del mio piede stampata in faccia!-
Rispose Zell irritato, entrambi i ragazzi lo guardarono sorpreso, solo quando si accorse delle loro espressioni si affrettò ad aumentare il passo, il ciuffo di capelli gli era leggermente sceso infastidendogli il viso.
-Gli hai fatto qualcosa Lighneers?-
-Non che io sappia...si sarà alzato dalla parte sbagliata del letto.-
In realtà non aveva nemmeno dormito, troppo occupato ad assicurarsi non arrivasse nessuno ad attaccarlo, nel frattempo qualcun'altro si stava avvicinando e sembrava decisamente di buon umore.
-Nya buon giorno nya!-
Lacie mentre camminava salutava chiunque incontrasse agitando allegramente la coda, Astral dietro di lei invece era ben attento che qualcuno non allungasse troppo lo sguardo.
-Nya ciao Ailea!-
-Oi Lacie, Astral.-
Il ragazzo rispose con un cenno della testa avvicinandosi insieme alla sorella.
-Seraph non c'è?-
-Non l'ho vista mentre veniva a scuola, magari è in ritardo.-
-Ti preoccupi per lei Astral?-
Chiese Lighneers assumendo un'espressione divertita, l'altro però alzò gli occhi al cielo scuotendo il capo.
-Non si può nemmeno fare un osservazione ora?-
-C'è aria d'innamorato da queste parti?-
Diana era arrivata pochi istanti prima dell'inizio di quella conversazione ed incuriosita si era avvicinata, Ailea accanto a lei non tentò nemmeno di trattenere una risata ed alzando una mano diede il cinque alla ragazza.
-Questa si che ha occhio hahaha.-
-Nya ma che dite!Il mio fratellone non può essere innamorato di qualcuna nya!-
Aveva paura che se fosse vero l'avrebbe perso, che avrebbe iniziato ad allontanarsi da lei parlandole sempre meno.
Astral intuendo il suo stato d'animo prese ad accarezzarle la testa.
-Mi stanno solo prendendo in giro Lacie.-
-Sul serio nya?-
-Fa male nascondere i propri sentimenti Astral.-
-Finiscila Diana che poi ci crede sul serio.-
Disse il ragazzo guardandola serio, lei però gli tenne testa senza abbassare lo sguardo.
-Forse cupido deve scagliare un'altra freccia?-
-Di che state parlando?-
A fare quella domanda era stata proprio la diretta interessata, Seraph, quella mattina aveva camminato con più calma del solito per questo era arrivata solo in quel momento, ma non aveva sentito nulla della conversazione precedente.
-Nyaa Seraph non mi porterai via il mio fratellone vero?-
Lacie le era saltata addosso abbracciandola quasi con le lacrime agli occhi, allo stesso tempo però provava un leggero moto di rabbia per questo le unghie erano più visibili, Seraph però non mostrò alcuna emozione per quella situazione.
-Puoi tenertelo.-
Fu tutto ciò che disse prima di continuare a camminare lasciando gli altri indietro.
-Che simpatia...vedi Lacie perché non devi preoccuparti di nulla?-
Disse il ragazzo accarezzandole la testa.
-Che carini che siete.-
Diana guardandoli sorrise leggermente divertita, nel frattempo una lunga limousine nera aveva appena fatto il suo ingresso davanti alla scuola, Ailea sorrise senza accorgersene ricordando a chi apparteneva, quel sorriso però scomparve subito vedendo il mare di oche avvicinarsi all'auto.
Anche un'altra persona aveva avuto una reazione simile e lei subito l'aveva notato, Hope infatti insieme a Johanna e Grace stava aspettando Sammy davanti alla scuola per salutarla, non appena la ragazza aveva visto l'auto su cui solitamente vedeva Alexander aveva provato un moto di felicità, rovinato da tutte quelle ragazze provocanti che continuavano ad agitarsi.
In seguito i fratelli Moore scesero dall'auto con il solito modo di fare freddo che faceva emozionare ogni ragazza, lo stormo li seguì fin dentro la scuola mentre altri se la prendevano con più calma.
-Son fastidiose eh Hope?-
-Come?-
La bruna non si era minimamente accorta dell'arrivo di Ailea e dei suoi amici perciò era stata presa alla sprovvista.
-Dover assistere ogni mattina alla scena di quelle sceme urlare davanti alla loro auto.-
-Ah...si è fastidioso...-
Non aveva nemmeno pensato che poteva sembrare maleducata a parlare in quel modo, subito per questo abbassò lo sguardo ma Ailea le diede un piccolo colpetto sulla spalla.
-Almeno a lezione stanno un po' zitte, ci vediamo dentro.-
-Certo, a dopo.-
Salutando la ragazza con la mano si girò nuovamente verso le sue amiche mentre l'altra si allontanava con il resto di quel gruppetto.
Grace teneva le braccia conserte nell'attesa mentre Johanna accanto a lei controllava nello zaino di non aver dimenticato nulla.
-Credo che oggi Nate venga a pendermi da scuola, magari andiamo a mangiare tutti insieme se vi va.-
-Per me non è un problema, potremmo anche invitare gli altri.-
-A chi ti riferisci Hope?-
Chiese Johanna che non aveva ancora legato in modo particolare con gli altri.
-Ad alcuni dei ragazzi con cui eravamo sull'isola.-
-Non mi fido molto di loro...-
-Tu non ti fidi di nessuno Grace fino a quando non ti dimostra il contrario.-
-Ed è giusto così.-
Rispose la ragazza sorridendo ed alzando la testa, nel frattempo non molto distante da loro si stavano avvicinando Sammy, Milton, Daimonas e Jack, visto che la bambina voleva stare insieme alla sua amica di conseguenza anche Daimonas faceva loro compagnia, per quanto riguardava Jack invece si era ritrovato semplicemente a far la strada assieme a loro.
-Ciao ragazze!-
Disse Sammy correndo incontro alle tre.
-Buongiorno Sammy, hai dormito bene?-
Chiese Johanna abbassandosi ed accarezzandole la testa.
-Si!Mi piace tanto stare qui!-
-Ne siamo felici, adesso però sarà meglio andare in classe.-
Disse Grace iniziando ad avviarsi, nel frattempo Daimonas e Jack erano rimasti per conto proprio osservando quello scambio di saluti, soprattutto il primo non voleva rischiare d'esser tirato in mezzo, non apprezzava molto il contatto con le altre persone, Jack semplicemente non provava un immediato interesse e proseguì verso la scuola, solamente Milton si avvicinò a Sammy e prendendole la mano entrò assieme alle altre.
-Milton tu invece come ti trovi nel dormitorio?-
Chiese curiosa Hope.
-Mi trovo bene, anche se certe volte alcuni vicini fanno molto rumore non è un luogo particolarmente pericoloso.-
-Bene, almeno sappiamo che se dobbiamo venirvi a trovare non correremo rischi.-
Grace era sempre stata scettica riguardo al dormitorio visto che molti studenti vivevano lì, e non c'era bisogno di ribadire quanto fossero pericolosi, ma a quanto pare era più sicuro di quanto avesse pensato.
-Mi farebbe piacere vedervi.-
Era sincera, non era facile per lei fare nuove amicizie ma quelle ragazze erano così simpatiche che la cosa non l'avrebbe disturbata affatto.
 
 
 
Tutti gli studenti andarono rapidamente a sistemarsi nelle proprie classi, quel giorno avrebbero iniziato con fisica, una materia non molto apprezzata proprio come il professore, il professor Rotsala si era già sistemato alla propria cattedra e nonostante indossasse gli occhiali tutti potevano capire il modo gelido in cui osservava tutti.
In prima fila esattamente davanti alla cattedra c'era Diana, la ragazza non aveva dimenticato la questione della mensa e sfidava lo sguardo dell'uomo con altrettanta serietà, accanto a lei le due malcapitate erano Ailea e Seraph, che camminando con un po' troppa calma non avevano potuto trovare posti migliori.
Dietro a Ailea c'era subito Hope con alla sua destra Grace e Johanna, alla sinistra invece c'erano Alexander e Khal, quest'ultimo poco entusiasta d'esser troppo distante da Ailea ma a causa di quelle dannate oche non aveva potuto fare altrimenti.
Dietro alle tre ragazza c'erano poi in ordine Lacie, Astral, Zell e Lighneers, infondo alla classe invece si trovavano Daimonas, per niente a suo agio con quell'uomo, Milton, Jack, che si sentiva teso come Daimonas, e Sammy.
-Penso sia un'inutile perdita di tempo cercare d'insegnarvi qualcosa, restate nei vostri banchi tentando almeno di evitare di rendere le vostre esistenze ancora più insignificanti.-
-Con quale criterio dice una stupidaggine simile?O forse è un professore talmente inetto da non riuscire nemmeno a spiegare fisica?-
L'uomo rimase in silenzio qualche istante mentre nella classe calava un'atmosfera gelida, tutti erano scattati sull'attenti alla frase di Diana che invece lo guardava spavalda.
Senza dire niente il professore si alzò con una lentezza snervante avvicinandosi alla ragazza, lei era ormai prossima a far lo stesso per alzarsi quando il ragazzo accanto a lei alzò la mano tremando.
-La p-prego pro...professore continuiamo la l-lezione!-
Il professore per tutta risposta afferrò il braccio ancora alzato del ragazzo stringendolo con tale forza da riuscire a spezzarlo, Diana accanto cercò di protestare ma la sua voce venne annullata dal suono della porta che si apriva con un forte suono.
La professoressa Mustang inferocita era appena entrata nella classe e senza badare allo studente che in lacrime si contorceva dal dolore guardò l'uomo, non potendo però nascondere un velo di timore.
-Il preside chiede di lei.-
Tutti quanti aspettavano speranzosi che l'uomo se ne andasse, e così questo fece ma solo dopo aver lanciato a Diana uno sguardo che lasciava intendere la loro conversazione non era affatto terminata, non appena fu fuori dalla classe la ragazza si avvicinò allo studente che era stato ferito.
-Lasciami controllare...-
-No!Aaah è tutta colpa tua idiota!Se fossi stata zitta non mi avrebbe fatto nulla razza di deficiente!-
Lo sguardo della ragazza cambiò drasticamente, in parte era vero perché se non gli avesse risposto non avrebbe reagito, ma la scelta di mettersi in mezzo era stata solo sua.
-Se sei talmente debole da non poter portare avanti nessuna lotta non dare la colpa a me.-
Zell che aveva guardato tutto con disinteresse fu scosso da quelle parole, preoccupato potessero essere riferite anche a lui, che avesse involontariamente scelto di combattere contro qualcosa di troppo grande?
Involontariamente spezzò la matita tra le mani per via di quel pensiero, non appena se ne accorse si affrettò a raccoglierla.
-Hey ma ti senti bene?-
A porre la domanda era stato Astral, il ragazzo aveva evitato che qualcuno stesse troppo vicino a sua sorella ed il suo costante stare allerta lo portava a notare tutto.
-Si...si sto bene...-
-Sei sicuro?Mi sembri pallido.-
-Ho detto che sto bene...-
Zell prese a chiudersi in se stesso ancora di più, perfino lui poteva esser d'accordo con quegli uomini, come avrebbe potuto fidarsi degli altri se quasi nemmeno li conosceva?
Si sentiva solo, ora più che mai contro qualcosa che nemmeno comprendeva.
Astral non continuò ad insistere fingendosi disinteressato, spostando lo sguardo sulla sorella cercò di distrarre la propria mente, infondo lui e Zell non erano grandi amici quindi non era necessario ficcare il naso in affari altrui. Lacie intanto non accortasi di nulla aveva preso a giocare con le proprie gomme.
-Nya guarda Lacie questi due milord stanno prendendo il thé nyhahah.-
Il ragazzo le sorrise divertito, anche se a causa della maschera non si poteva vedere la sua espressione il suo occhio rendeva chiaro ogni cosa, per questo la sorella prese a giocare con ancora più tranquillità.
Sempre accanto al biondo Lighneers intanto aveva semplicemente guardato la scena in prima fila, quel professore era certamente fuori di testa ma era meglio non mettersi troppo in mezzo.
Diana certo era un vero peperino in quelle situazioni ma capiva il suo modo d'agire.
Intanto altre ragazze cercavano di supportarla, Hope che era dietro di lei aveva preso ad accarezzarle la schiena non appena si era seduta.
-Non hai fatto nulla di male, quel prof è un maleducato.-
-Si ha ragione, non prendertela.-
Fece eco Grace vicino.
-Possiamo giocargli qualche scherzo magari.-
Propose Ailea ghignando e facendo stare in equilibrio un pugnale sul dito.
-Nah, per persone simili sarebbe troppo.-
Disse la ragazza facendo spallucce.
-Fai bene a fare così, io non apprezzo molto la violenza e non penso porti a molto.-
-Ogni tanto però è necessaria Johanna.-
Disse Seraph con disinvoltura.
-Ma non per questo deve essere usata sempre!-
-Se non sei in grado di usarla quando è necessario...-
-Va bene non iniziamo.-
Disse Ailea alzandosi ed interrompendo le due bionde prima che potessero discutere.
-Concludiamo che Diana ha avuto fegato e finiamola va bene?-
-Mh fegato...mi potrebbe venir fame a parlare di cibo.-
Ailea, Johanna, Hope e Grace guardarono in silenzio la ragazza per qualche istante, ma non poterono evitare di trattenere una risata sorpresa.
-Hai detto bene però è stata molto coraggiosa.-
Disse Khal mettendosi in mezzo al discorso, in realtà pensava che la bruna fosse solo un'esagitata incapace di stare in silenzio ma dimostrava tutt'altro.
-Oh sto ricevendo molti complimenti oggi.-
Disse lei sorridendo, l'irritazione in parte era svanita, le faceva piacere d'aver così tanti dalla sua parte, Alexander era tra loro l'unico rimasto in silenzio, non trovava così eclatante la scena della ragazza e non aveva particolari pensieri da esporre.
Altri però stavano in silenzio come lui anche se per i motivi diversi, Daimonas e Jack soprattutto, i due si trovavano ancora in una situazione d'incredibile tensione e disagio, quell'uomo non piaceva a nessuno dei due ed avrebbero volentieri fatto a meno di frequentare le sue lezioni in futuro, Milton lo aveva notato ma sapeva che in quei momenti era meglio tacere, Sammy invece mostrò radiosa la gioia per il fatto che il professore era andato via.
-Quell'uomo era un cattivone non è vero Milton?-
-Si ma non urlarlo per favore...-
-Perché si comporta in quel modo?-
-Non lo so...alcuni fanno così e basta.-
-Ma è sciocco!-
-Si molto, per questo tu non dovrai mai farlo.-
-No te lo prometto!-
Un suono secco aveva distratto le due dalla conversazione, Ailea aveva preso a dondolarsi sulla sedia cercando di passare il tempo ma sbilanciandosi era caduta all'indietro, Alexander che era seduto dietro di lei le afferrò la testa per evitare che colpisse il suo banco, aveva agito per istinto ma vista l'espressione colpita di Hope sembrava esser stata l'azione migliore, anche se aveva avvertito uno sguardo irritato da parte di Khal, perfino il tocco del suo stesso fratello era poco accetto su di lei.
-Grazie Alexander.-
Disse questa alzandosi.
-Di niente...-
-Tanto vista la sua testa dura non le sarebbe successo niente.-
-Sempre in vena di complimenti eh Seraph?-
Hope vicino rise leggermente.
-E' una bella cosa però che due amiche scherzino tra loro in questo modo.-
-Mph.-
La bionda non rispose voltando lo sguardo dall'altra parte, intanto Grace aveva riso appena per la scena di Ailea.
-Una testa dura però può essere utile.-
-Certo, per tirare le testate alla gente.-
-Mi piace il tuo stile.-
Disse la bionda sorridendo, Lighneers però si mise in mezzo alla conversazione tra le due.
-Occhio che poi Khal inizierà ad odiarti.-
-Perché dovrebbe farlo?-
Chiese Ailea confusa guardando il biondo che nonostante mantenesse un atteggiamento calmo provava una forte rabbia per quel dannato ragazzo.
-Che ci provi a fare qualcosa.-
Disse Grace lanciandogli un'occhiataccia.
-Non esageriamo, non farò nulla, capisco che sull'isola non sono stato molto garbato ma ho detto che cercherò di rimediare.-
-Nya e come pensi di farlo?-
Chiese Lacie che era tra coloro che si fidavano meno di lui.
-In base alle situazioni dimostrerò le mie parole.-
-Nya vedremo...-
-Lacie su non esagerare troppo, almeno ha ammesso le sue colpe. E come hai detto si potrà vedere se dice davvero o no.-
Astral accanto a lei cercò di essere oggettivo, Khal non era certo il ragazzo più apprezzato in quel gruppo ma non lo conoscevano abbastanza da poterlo allontanare, anche se era una tentazione molto forte.
-Basta che tu non ci costringa a fidarci...-
Disse Zell senza nemmeno rifletterci, non aveva seguito il discorso troppo concentrato sui suoi problemi ed in questo modo aveva mischiato i due argomenti, il biondo lo guardò assumendo una smorfia di finta offesa.
-E perché mai dovrei?-
-Boh, era così tanto per dire...-
-Non sono un essere così abbietto come credete.-
-Nessuno pensa questo Khal.-
Disse Ailea cercando di interrompere il discorso, non si fidava della piega che stava prendendo, Zell però si alzò allontanandosi dalla classe.
-Fate come vi pare...-
-Hey si può sapere che ti prende?-
-Niente Lighneers.-
-Ha ragione però, da stamattina sei strano.-
Johanna aveva notato quel cambio d'umore nel ragazzo e nonostante non lo conoscesse molto bene non poteva evitare di chiedersi come potesse stare.
-Sono diventato all'improvviso l'attrazione più apprezzata della scuola?-
I ragazzo non voleva essere così scontroso ma non riusciva ad evitarlo, continuava a pensare che da un momento all'altro qualcosa sarebbe potuto arrivare per convincerlo a stare dalla parte di questo tizio.
-Guarda che se c'è qualcosa che non va puoi parlarne, si può cercare d'aiutarti.-
Khal aveva quasi la nausea per quella farsa, dover finger d'essere buono era disgustoso ma gli faceva comodo quindi non poteva non farlo.
-Non ho bisogno di niente...-
Detto questo il ragazzo si allontanò dalla classe, infischiandosene di qualsiasi altra punizione avrebbe potuto ricevere dal professore.
 
 
Zell senza pensarci aveva iniziato a camminare tra i corridoi cercando di dimenticare ogni cosa, forse se fosse andato in palestra avrebbe potuto allenarsi e scaricare la tensione.
Poteva anche approfittare di quel tempo per fare una corsetta per raggiungerla, infondo poteva funzionare.
Prese a correre a passo sostenuto ma appena voltò l'angolo si scontrò con una delle studentesse della scuola.
-Scusami, lascia che ti aiuti.-
La ragazza a causa dell'urto era caduta a terra ma invece che afferrare la mano che il ragazzo le porgeva si mise in ginocchio afferrandogli la cintura e creando una situazione equivoca, era oltretutto una ragazza molto prosperosa e scollata, con alle labbra uno spesso strato di rossetto, i suoi capelli arancioni erano legati in due codini.
-Magari posso fare io qualcosa per te...-
-Io...cosa intendi scusami?-
Chiese lui notevolmente a disagio, non era solito ritrovarsi in situazioni simili, la ragazza si leccò le labbra sorridendo.
-Possiamo divertirci...-
-Ma...non so nemmeno il tuo nome. Sei una bellissima ragazza non fraintendermi ma...-
-Se non sono di tuo gradimento ce ne sono molte altre.-
-Come?-
Improvvisamente la questione aveva cessato d'esser appetibile, ovviamente non avrebbe mai potuto approfittare di una ragazza che nemmeno conosceva ma sarebbe stato ipocrita dire che non faceva piacere ricevere alcune attenzioni.
-Andiamo...lo sai.-
-No non lo so, potresti spiegarti?-
-Beh, il mio capo è molto gentile e gli farebbe piacere se avessi un po' di compagnia...-
Quella frase bastò a fargli intuire ogni cosa, senza dirle nulla la allontanò prendendo a correre ancora più velocemente.
Lo stavano veramente seguendo, fin dove si erano spinti per convincerlo?
 
 
Nella classe intanto gli altri ragazzi non avevano smesso di chiedersi cosa fosse successo, anche Daimonas con la coda dell'occhio lo aveva notato ma preferiva non mettersi in mezzo.
-Dite che sarebbe il caso di andare a parlarci?-
Chiese Diana guardandoli.
-Si nya forse uno di noi dovrebbe andare.-
-Non penso sia una buona idea, se uno ha bisogno di stare da solo non è il caso disturbarlo.-
-Io sono d'accordo con Ailea.-
Disse Grace annuendo, quando lei era arrabbiata non voleva nessuno vicino.
-Però fa bene avere qualcuno vicino.-
-Johanna non ha tutti i torti...-
Hope guardò ogni suo compagno per capire chi tra loro fosse più adatto a consolare il ragazzo se gli era successo qualcosa.
-Gace magari però potresti andare tu stessa.-
-E perché dovrei?-
-Perché sei una ragazza quindi non avrà motivo di essere aggressivo se è educato, sei abbastanza forte da saperti difendere e sai farti rispettare senza farti mettere i piedi in testa.-
-Non mi hai ancora detto perché dovrei farlo.-
-Perché è un nostro compagno che sta male...per favore Grace.-
Anche Johanna si era messa in mezzo al discorso, i loro sguardi costrinsero la rossa ad alzarsi per andare a cercare il ragazzo.
-Spero non sia andato troppo lontano...-
Chiudendosi la porta alle spalle la classe tornò per qualche minuto nell'assoluto silenzio, fino a quando Diana non lo interruppe.
-Quanto credere ci metterà a tornare il professore?-
-Hai così tanta voglia di farti rompere la testa?-
Chiese Ailea divertita.
-Ci deve solo provare hahah.-
-Almeno sei fiduciosa.-
Khal aveva appoggiato la testa sulla propria mano, magari se il professore si fosse sbrigato a tornare avrebbe smesso di parlare. Le sue preghiere vennero finalmente esaudite quando la porta si aprì, l'uomo infatti era tornato in classe e con sé aveva portato quel gelo che lo distingueva.
Tra le mani aveva un'enorme quantità di fogli che appoggiò sul banco di Diana.
-E questi cosa sarebbero?-
-Compiti.-
-E perché tutti a me?-
-Non intendo sprecare il tempo fuori dall'orario delle mie lezioni per perderlo con un oggetto insignificante come te, quindi così magari imparerai a tacere con il peso della conoscenza, anche se dubito riuscirai a leggere anche solo una lettera.-
Prima che la ragazza potesse ribattere la campanella suonò e tutti gli studenti si affrettarono ad allontanarsi, del professore non c'era più nemmeno l'ombra.
-Che codardo se n'è andato!-
-Su Diana, avrai altre occasioni per farti dare più compiti.-
-Ha-ha che simpatica Ailea.-
-Non penso ti convenga molto fare così.-
A parlare era stato Jack, non appena la campanella era suonata si era alzato assieme a Daimonas, Milton e Sammy, non avevano intenzione di rischiare di stare altro tempo in quella classe.
-Se lo dice lui che ha vissuto su quell'isola di pazzi gli darei ascolto.-
Seraph aveva raccolto il proprio zaino ed era già sulla porta ormai, non conosceva molto bene Jack ma se perfino lui la pensava così era meglio stare attenti.
-Non sono una particolare leggenda solo perché sono stato costretto a stare lì.-
-No infatti, sei solo un tipo le cui parti del corpo si possono staccare.-
-Dettagli.-
Rispose il ragazzo a Lighneers facendo spallucce, nel frattempo anche Ailea aveva notato una forte tensione sia in lui che in Daimonas, avvicinandosi a quest'ultimo gli sussurrò.
-Hey tutto ok?-
Lui si limitò ad annuire, il professore gli aveva scombussolato lo stomaco, era grato non fosse stato costretto a parlarci.
"La quattrocchi prova a parlarti e tu fai solo versi, sei proprio bravo nel socializzare ora mi spiego perché hai tanti amici."
-Non ora...-
-Cosa?-
Involontariamente aveva parlato a bassa voce ma lei era comunque abbastanza vicino da poterlo sentire.
-Nulla, pensavo...non è stata una lezione piacevole...-
-Eh direi di no, dai la prossima andrà meglio.-
Dandole una leggera pacca sulla schiena d'incoraggiamento la ragazza si allontanò.
-Sembra gentile quella ragazza.-
A parlare era stata Sammy che vista l'assenza del prof aveva ritrovato la solita allegria.
-Ha anche il mio stesso nome.-
Disse Milton accanto a sé.
-Ah è vero!Lo avevo scordato haha, magari è dolce, forte e coraggiosa come te anche Milton.-
-Non esagerare Sammy, sono solo una normale ragazza.-
-No tu sei la numero uno!-
-Stravede proprio per te.-
Lighneers trovava quella bambina molto tenera, anche se fuori posto in una scuola simile, Milton gli rispose con un semplice sorriso uscendo dalla classe assieme all'amica.
-Ora che lezione abbiamo?-
Chiese Johanna alle amiche.
-Chimica penso.-
Rispose Hope cercando di ricordare chi fosse il professore.
-Grandioso, oggi tutte le materie migliori...-
-Andiamo Grace magari andrà meglio di quanto pensiamo.-
-Certo, tra professori che fanno accapponare la pelle, svitati che fan combattere gli studenti e pervertiti che vuoi che succeda.-
-Effettivamente...ma sarà meglio non pensarci.-
Gli ultimi ad uscire dalla classe furono Alexander e Khal, quest'ultimo si era avvicinato alla cattedra del professore.
-Guarda che quel tipo non ritorni.-
-Va bene...-
Alexander avrebbe preferito andare alla prossima lezione con Hope per poter sedersi vicino a lei ma non aveva il coraggio di disubbidire ad un ordine del fratello, qualcun'altro però arrivò sul posto prima che potesse fare nulla.
-Che stai facendo.-
Lighneers aveva notato che quei due non erano usciti e visto che non si fidava aveva deciso di tenerli d'occhio. Guardando freddamente Khal attese una risposta.
-Hai visto anche tu come quel tipo è in grado di incutere timore, non mi fido e voglio scoprire qualcosa di più sul suo conto.-
-Ora sai come si sente la gente quando ti sta attorno.-
Khal chiudendo i cassetti sospirò prima d'alzare lo sguardo sul ragazzo, Alexander fece per allontanarsi certo che l'avrebbe ucciso, ma il fratello sapeva che non era più il caso d'agire in quel modo, doveva guadagnare la fiducia di quel pidocchio.
-Ascolta lo so, mi è ben chiaro sembro un pessimo soggetto, e so che mi ci vorrà molto per dimostrarti il contrario, ma questo professore è molto più pericoloso di me. Non sappiamo niente e se ci si rivoltasse contro non avremmo informazioni per ribattere.-
-Se sei paranoico non è affar mio.-
-Visto che però a te importano anche gli affari potremmo farne uno.-
Alexander si sentì la testa scoppiare, da quando era così gentile?
Lighneers quel frattempo lo guardò con la solita freddezza.
-Scelgo bene quelli con cui fare affari, e tu non sei nell'insieme.-
-Ho solo bisogno d'informazioni, ti pagherei molto bene. Non voglio sapere qualcosa per distruggerlo ma almeno come lavora o lotta, e se è pericoloso per tutti noi.-
Lighneers ci rifletté qualche minuto, non gli piaceva Khal e non si fidava delle sue parole, ma almeno se gli fosse stato vicino avrebbe potuto scoprire qualcosa di più su quel pervertito ossessivo, e se avesse confermato i suoi dubbi su di lui l'avrebbe allontanato anche dagli altri. Non voleva mettesse in pericolo qualcuno.
-Ci sto, ma ti costerà molto caro.-
-Sono disposto a pagare il prezzo.-
 
 
 
Nel frattempo Zell aveva finalmente raggiunto la palestra, aveva corso più velocemente del previsto a causa dell'irritante sensazione d'essere osservato.
Aprendo il portone lo richiuse subito appoggiando poi la testa ad esso.
-Dannazione...-
-Ti ci vorrebbe una pausa amico.-
Girandosi di scatto vide che a parlare era stato un ragazzo molto robusto, i capelli erano dipinti di viola e tra le mani teneva una mazza chiodata.
-Tu chi sei.-
Chiese il ragazzo intuendo la risposta, anche se sperava fosse solo il frutto delle sue paranoie.
-Qualcuno mandato per convincerti a fare qualcosa...-
-Ancora voi...non farò mai patti con il vostro capo!Lasciatemi in pace!-
Per tutta risposta il ragazzo cercò di colpirlo alla testa con la mazza ma Zell riuscì a schivare, il colpo servì solo ad ammaccare la porta.
-Sprechi una grande occasione ragazzo.-
-Non mi importa.-
-ALlora sei veramente uno stupido.-
-No, semplicemente non sono una marionetta comprabile.-
Zell cercò di colpirlo con un calcio alla testa ma il nemico parò il corpo con la propria arma graffiandogli la gamba.
-Hai ancora un paio d'occasioni prima di farlo arrabbiare, poi saremo costretti ad usare le cattive e non penso ti piacerà il nostro trattamento.-
-Se è simile alle buone ne faccio a meno.-
Il nemico tentò di colpirgli lo stomaco ma a Zell bastò un salto indietro per evitare il colpo, al susseguirsi di un altro alla testa si spostò di lato cercando di ferirlo alla schiena. Purtroppo però l'arma dell'altro era abbastanza lunga da farlo arretrare quando era ormai vicino per colpire.
-Questo è solo un avvertimento.-
Non gli importava, era convinto non ci fosse nessuno che potevano usare per ricattarlo quindi potevano anche attaccarlo all'infinito, lui non si sarebbe arreso.
Con una finta il ragazzo fece sbilanciare l'altro riuscendo così ad assestargli il primo colpo sullo sterno, purtroppo però la mazza era un problema non da poco e quando venne colpito riuscì a ridurre il colpo solo perché era riuscita in parte ad afferrarla.
Almeno non c'era nessuno che poteva essere usato come ostaggio.
Continuando  a lottare si erano spostati ormai dall'altra parte del campo, entrambi iniziavano a stancarsi per via delle schivate e dei colpi a vuoto ma sarebbe bastato poco per far finire uno dei due in una situazione sfavorevole.
Quel qualcosa arrivò proprio nel momento più inaspettato.
Grace aveva visto da una delle finestre della scuola Zell correre verso la palestra e subito si era affrettata a raggiungerlo, non voleva rischiare di fare tardi a causa sua quindi gli avrebbe impedito di lamentarsi senza muoversi.
Arrivata alla porta l'aprì leggermente sentendo alcuni suoni di una lotta, sporgendo la testa vide uno strano ragazzo attaccare il suo compagno di classe con un'arma pericolosa, Zell non se la stava cavando male ma non c'era tempo per aspettare finisse.
Afferrando una grossa sfera di plastica la lanciò contro al ragazzo che cadendo a terra perse la propria arma, la ragazza subito la raccolse mentre Zell al guardava sorpreso.
Allo stesso modo era anche il nemico che vedendosi messo alle strette si affrettò a ritirarsi.
-Non potrai sfuggirci per sempre!-
   
 
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