Anime & Manga > Diabolik Lovers
Segui la storia  |       
Autore: I_love_villains    26/08/2017    0 recensioni
Dory decide di restare con i vampiri. Mentre la sua amicizia con loro cresce, qualcosa dentro di lei si fa più forte ...
Dal testo:
"Quindi ... c’è un rimedio sicuro? Eccetto la morte, ovvio.”
Reiji non rispose subito: “Forse. Forse qualcosa c’è per annullare la sua presenza.”
Dory si mordicchiò il labbro, riflettendo a sua volta.
“Ma non sarei più Eve? Insomma, il mio sangue non sarebbe più così, giusto?”
“Forse, difficile dirlo. La pratica a volte si discosta dalla teoria. Presto i miei fratelli saranno qui. Devi raccontare tutto anche a loro.”
“Certo, scendo subito. Ora scusa ma mi sta implodendo la vescica.”
Genere: Commedia, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Dieci vampiri solo per me'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dory cercò la mano di Laito sotto le coperte e gliela strinse in cerca di conforto. Il momento era quasi giunto. Presto Cordelia avrebbe tentato di scacciarla, che Richter fosse intervenuto o meno. E naturalmente lui sarebbe arrivato, era da stupidi credere il contrario.
Laito ricambiò la stretta. Gli sembrava che Dory fosse più spaventata del primo giorno in cui li aveva conosciuti. Si accorse che la ragazza guardava qualcosa sul comodino: il suo rosario.
“Stai pregando?” domandò sorpreso.
“Ehi, sai che mio padre è un prete, di che ti stupisci?”
“Non te l’ho mai visto fare prima …”
“Ogni tanto lo faccio. Sai che ero una catechista?”
“No, ma adesso so come riesci a gestire Kanato” rispose lui abbracciandola.
“Solo lui?” lo provocò Dory.
Prima che Laito replicasse sentirono bussare.
“Non fate tardi oggi” li ammonì Reiji.
“Ha ragione” sospirò la giovane gettando via le coperte. “Aiutami a vestirmi.”
“Sono più bravo a fare il contrario.”
“Sì, lo so. Dai, sono curiosa di vedere che vestiti scegli per me.”
“Così mi vai bene” ghignò il vampiro.
“Non affronterò tuo zio in intimo!”
Sempre ridacchiando Laito le prese una camicia lilla, dei jeans blu scuro e delle scarpe nere.
“Grazie.”
“Questo potrebbe diventare un giochino interessante. Ricordatelo.”
Mentre si vestiva, la giovane nascose il pugnale d’argento sotto i suoi abiti, senza essere vista da Laito. Aveva uno strano presentimento. Scesero in soggiorno, dove la maggior parte dei vampiri si era già radunata.
“Gli auguri te li faccio dopo?” le domandò Kou.
“Eh? Ah già” fece Dory, imbarazzata per essersi scordata del suo compleanno. “Sì, meglio dopo, grazie.”
“Voglio festeggiare un vero compleanno” disse Kanato, guardandola.
La ragazza gli sorrise, non sapendo che replicare.
“Lo faremo. Ci saranno musica, la torta e anche un brindisi” annunciò Ruki.
“Wow, grazie. Mi sarei accontentata della festa di ieri.”
“Per questo niente regali” sentenziò Ayato.
“Tanto fra due settimane è Natale.”
“Basta, è arrivato” disse Shuu, sedendosi.
Quasi contemporaneamente a lui, si fece viva anche Cordelia. Dory guardò avanzare Richter tremando. Il vampiro aveva in mano una spada e squadrava minaccioso tutti i presenti.
“Consegnatemela senza storie, se ci tenete alla vita” intimò.
“Se la vuoi devi guadagnartela” replicò Ayato, per nulla intimorito.
Lo zio sorrise come se si aspettasse quella risposta. Serrò ancora di più le mani sulla spada e in un attimo lui e gli altri sparirono. Con Dory rimasero Azusa, Kanato, Reiji e Shuu. Lei si voltava ad ogni rumore, anche se stavano combattendo nelle altre stanze e muoversi le costava fatica. I vampiri invece non ci badavano. Aspettavano. Improvvisamente Richter apparve tra loro, facendo in modo che anche loro quattro si disperdessero. Yuma arrivò in quel momento. Non ebbe il tempo di toccarla che Richter lo spinse via. Prima che potesse calare la spada la ragazza si aggrappò al suo braccio e tirò con tutte le sue forze. Il vampiro ghignò. Non gli importava di ammazzare subito i suoi nipoti e i mezzosangue, quel piacere poteva attendere. Cordelia aveva la priorità. Richter le afferrò il polso e si teletrasportò con lei. Senza mollarla, la condusse attraverso stanze oscure, fino a che la fece passare attravero un passaggio segreto e poi la mandò a sbattere contro il muro. Dory scivolò per terra, tenendosi la testa. Momentaneamente accecata da lacrime di dolore, non capì subito dove si trovava. Si guardò intorno. Non era mai stata prima in quella stanza, dominata dall’esposizione del vestito indossato da Cordelia in punto di morte. La ragazza cercò di rialzarsi, ma il corpo non rispondeva ai suoi comandi.
No, no, lasciami in pace!
Sono stata fin troppo gentile con te, umana. Fatti da parte come d’accordo.
Sai, non sono stata del tutto sincera con te ...
Me lo aspettavo. Va bene, se ti va di soffrire affari tuoi.
La sentì lottare per riemergere completamente. Dory trattenne un urlo. Si coprì il viso con le mani, ma il mal di testa non diminuiva, diventava sempre più insopportabile. La giovane tentò di concentrarsi su ciò che la circondava. Vedeva sfocatamente Richter aspettare i ragazzi davanti il passaggio segreto e le sembrò di udirli. Cordelia non le permise di gioire della loro vicinanza. Il tempo era dalla sua parte: chi sarebbe entrato avrebbe dovuto affrontare Richter, mentre lei avrebbe finalmente annientato la ragazzina.
Dory, contorcendosi, sentì la pressione di qualcosa nella sua tasca. Contemporaneamente Ayato e Ruki entrarono. Lei non se ne accorse però. Per alcuni secondi, a intermittenza, non vedeva nè udiva nulla. Doveva agire al più presto. Tremante, ordinò alla sua mano di stringere il pugnale d’argento.
Che fai? Sei impazzita?
La ragazza fu contenta di sentire del terrore nella sua voce.
Tu non vincerai, troia!
Si sedette a fatica e si portò il pugnale all’altezza del cuore.
Idiota, così moriremo entrambe!
Tu sei già morta! Non permetterò che una come te torni e li tormenti, sei spregevole ... Non lo meritano! Laito, vedilo come un modo per non cambiare, mi dispiace tanto ...
No, ferma! NOOO!
Dory non le diede retta. Chiuse gli occhi, con entrambe le mani serrate sul pugnale, e colpì.
Cordelia non fu l’unica ad urlare no. Lo fece anche Richter. Gli altri due vampiri davano le spalle alla ragazza e si girarono quando fu troppo tardi. Videro Dory accasciata su un fianco. Sotto di lei si allargava una pozza di sangue.
Ayato fu il primo a riprendersi. Usò la spada per trafiggere lo zio. Richter non fece in tempo ad evitarlo. Del resto aveva passato secoli aspettando quel giorno e in pochi secondi aveva perso la sua amata e il suo piano era andato in fumo. Il rosso fece fuoriuscire la spada dal suo petto. Richter si inginocchiò, agonizzante. Prima che il nipote calasse l’arma per dargli il colpo di grazia, trovò la forza di teletrasportarsi. Ayato ne fu stupito, ma non gli importava dove fosse andato. Non poteva più nuocere a nessuno in quelle condizioni. Si augurava che si fosse ritirato per morire. Si voltò verso Ruki. L’altro vampiro reggeva tra le braccia il corpo esanime di Dory. Aveva estratto il pugnale. Dalla ferita sgorgava ancora del sangue, che inzuppava i suoi abiti. Ruki le fece una carezza, tremante. Alla fine avevano fallito …
“Portala in salotto” ordinò Ayato. “Presto.”
“È inutile … Non respira e il suo cuore …”
Ruki non capiva la determinazione di Ayato, tuttavia obbedì. Depose la giovane sul divano. Immediatamente la stoffa si impregnò del suo sangue. Il vampiro si allontanò di qualche passo. Arrivarono anche gli altri, attirati dall’odore. Ruki comprese dal loro sguardo che nessuno poteva accettare di aver perso Dory.
“È … è morta?” si decise a chiedere Azusa.
“No, è quasi morta” rispose Reiji. Si tolse dalla tasca una boccetta con un liquido violetto all’interno. “Questo è il rimedio per liberarci di quella donna una volta per tutte, ma è incompleto” spiegò.
“Incompleto?” fece Yuma. “Allora muoviti a completarlo, prima che sia troppo tardi!”
“Mi servirebbe qualcosa appartenuto a quella donna …”
“Non c’è niente che possiamo usare” osservò tristemente Subaru.
“Io avrei qualcosa …”
Tutti guardarono Kanato, che strappò la testa di Teddy. Dall’imbottittura dell’orsacchiotto recuperò una fiala e la tese a Reiji. Il vampiro versò il contenuto nella sua pozione e agitò la boccetta. Sorrise soddisfatto quando il liquido divenne celeste.
“Ha funzionato?” domandò Ayato. Il fratello annuì.
“Dallo a me” disse Laito.
In quel momento pensava a ciò che gli aveva confidato Dory due giorni prima: le piaceva vedere lui per primo quando si svegliava. E così sarebbe stato anche quella volta.
Laito prese la boccetta, si inginocchiò accanto al divano e sollevò la testa della giovane con una mano, mentre con l’altra le faceva bere la pozione. Attese speranzoso, stringendole la mano. Negli occhi di tutti si rispecchiava lo stesso desiderio. Nessuno voleva rinunciare a quell’umana.
“Forza, Dory …” bisbigliò Laito.
Le ciglia della ragazza si mossero. Pochi secondi dopo aprì gli occhi e guardò il rosso, confusa.
“Laito …”
Si alzò a sedere. Mentre spostava lo sguardo sugli altri vampiri ricordò cosa era successo qualche minuto prima.
Intanto i vampiri la osservavano felici e increduli. Un attimo prima giaceva morta, e adesso sembrava la solita Dory. Sembrava, perché un cambiamento era avvenuto …
“Ma come …? Ero sicura di essermi …” mormorò la giovane.
Si toccò il petto per poi portarsi la mano agli occhi. Era sporca di sangue. Balzò in piedi. Si sentiva diversa, più leggera ed aggraziata. Avvertiva le cose in modo differente: i colori, i suoni, gli odori erano più nitidi. Ma lei non ci badò molto, presa com’era a cercare uno specchio. Ne individuò uno e ci corse davanti, contemplando sgomenta l’ampia macchia di sangue. Allargò la scollatura, eppure non riuscì ad individuare nessuna ferita. Nemmeno una piccola cicatrice.
“È inutile che controlli, non ti sono cresciute le tette” fece Ayato.
Dory scoppiò a ridere, imitata dai vampiri. Si bloccò, perché qualcos’altro era cresciuto! La giovane alzò le mani, con gli occhi spalancati, e si tastò i canini.
“Sono una vampira …” mormorò incantata. “Sono una vampira!”
Il secondo dopo abbracciava Reiji.
“Grazie” sussurrò felice.
“È veloce” commentò Kou sorridendo.
Reiji si irrigidì. Fino ad allora aveva temuto che la ragazza non avrebbe gradito la sua nuova condizione, invece ne era entusiasta e lo stava addirittura ringraziando! Il vampiro sorrise e la strinse a sè con un braccio, lasciandola andare poco dopo. Dory si staccò continuando a sorridere.
“E Richter?” ricordò.
“Trafitto dal sottoscritto” rispose Ayato indicandosi con il pollice e ghignando.
“Invece voi state tutti bene, vero?”
“Quasi tutti ...” fece Kanato.
Dory seguì il suo sguardo e vide Teddy, per terra. Posò una mano sulla spalla del viola.
“Vedrai che rimetteremo in sesto anche lui.”
Kanato le sorrise e le cinse la vita.
“Sono troppo curiosa!” dichiarò la vampira rivolgendosi soprattutto a Reiji, Shuu e Ruki. “Ho tante di quelle domande! Tipo: continuerete a succhiare il mio sangue? Io posso bere il vostro? E se bevo il mio che succede? Avrò ancora il ciclo? Mi posso teletrasportare? Come ...”
Ruki le posò le mani sulle spalle per interrompere la raffica di domande.
“Hai tutto il tempo per scoprire queste cose da te.”
“Sì, ma mi dovete aiutare. Voi che siete mezzosangue ...”
“Tu non sei una mezzosangue” affermò Shuu.
“Come no?” fece Dory sorpresa.
“Il tuo sangue non si è mescolato con quello di un vampiro, perciò sei una purosangue” spiegò Reiji.
“Oh ... che differenza c’è?”
“I purosangue possono volare quando c’è luna piena” rispose Subaru.
“Davvero? Che figata!”
La giovane si sentiva piena di energia e allegria. Era un effetto della trasformazione, a cui si aggiungeva la naturale esuberanza della ragazza. Dory si guardò intorno affascinata. Le sembrava di percepire un nuovo mondo. I vampiri le lasciarono il suo tempo. Erano contenti per lei e di averla ancora con loro. Laito la tirò delicatamente per un braccio finché non fu seduta sulle sue gambe e la baciò.
“Il mio primo bacio da vampira” sorrise lei.
Il rosso la baciò di nuovo.
“E questo era il secondo. Se li vuoi contare tutti scopriremo quanto vale l’infinito.”
“Aw” fece Dory.
“Ew” fecero gli altri.
“Su, c’è un compleanno da festeggiare” li esortò Yuma.
“Anche una vittoria” aggiunse Ayato.
La festa di quel giorno fu più allegra e spensierata di quella della sera precedente. Quando finalmente la vampira andò a letto, esausta, sognò il melo. Lo abbracciò come un vecchio amico che non si vede da tempo.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Diabolik Lovers / Vai alla pagina dell'autore: I_love_villains