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Autore: lovezero    27/08/2017    0 recensioni
"Vedi in fondo siamo uguale tu e io, certo abbiamo viso e capelli diversi, ma entrambi abbiamo un cuore che batte e che prova emozioni."
Le parole di Luhan riuscirono a tranquillizzare Sehun e da quel momento in poi lo sconforto e la solitudine che aleggiavano nel suo cuore si affievolirono un poco.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Lu Han, Lu Han, Sehun, Sehun, Suho, Suho
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Don't Believe In Him



È da circa un mese che non si è fatto più sentire, e non so che fine abbia fatto, ma sono preoccupato, ho bisogno di lui, dei suoi consigli , di sentire la sua voce.

Andrà tutto bene Sehun, non preoccuparti, ci sono io qui con te.

Dove sei finito Luhan, dove te ne sei andato, perché non mi hai detto nulla.

 

Ho conosciuto Luhan due anni fa, in un brutto periodo della mia vita. Ero triste, non ricordo esattamente per quale motivo e mentre meditavo sulla schifo di vita che stavo conducendo una mano esile, ma allo stesso tempo forte, si appoggiò sulla mia spalla e quando i miei occhi, assopiti a causa delle lacrime che avevo versato, misero a fuoco il volto che apparteneva a colui che stava cercando di aiutarmi, fu come assistere alla manifestazione di un angelo. Era un volto dai tratti armoniosi e vivaci, ma ciò che confortò profondamente il mio cuore fu il suo sorriso, capace di rimuovere tutto il dolore e la tristezza di questo mondo.

***

"Ciao! Io sono Luhan, tu sei Sehun vero? Che ci fai qui tutto solo e triste?"

"Non lo so. Non so né perché sono solo, né perché sono triste."

"Senti che ne dici se da ora in poi ti venissi a trovare più spesso, così almeno non sarai più solo e forse potrai smettere di essere triste e capire perché lo sei stato fino adesso." Disse il giovane dal volto angelico.

Il ragazzo triste rimase ammaliato dal sorriso dell'altro e per la prima volta, dopo un tempo indefinito, nel suo cuore si accese la speranza di poter mandare via quella tristezza infinita che lo stava divorando ormai da tempo.

"...ok"

"Bene! Allora parlami un po di tedi cosa ti piace fare.....

 

Questo era stato il loro primo incontro. Da quel giorno Luhan si era presentato nel suo appartamento puntualmente ogni sera, e trascorrevano insieme tutta la notte a parlare del più e del meno e a ridere per le piccole cose.

I mesi trascorrevano e i discorsi mano a mano si facevano sempre più seri.

"Sehun senti, perché stai sempre chiuso in casa? Non ti piace uscire?"

"Io...in realtà non lo so. Mi hanno detto di restare qui e di non uscire mai, perché fuori è pericoloso per quelli come me."

"Perché come sei tu ? Non sei forse uguale a me, o a tutte le altre persone? Cosa c'è di diverso tra noi due?"  Chiese Luhan con una voce triste.

"Io so solo che vorrei essere veramente come Luhan hyung, ma non credo di esserne capace, ho paurapaurissima e non so nemmeno di cosa." Rispose Sehun con la voce incrinata. 

Luhan allora si avvicinò al petto del ragazzo.

"Uhm...che cosa stai facendo?" Chiese Sehun asciugandosi le lacrime che gli avevano bagnato il viso.

"Ascolto il battito del tuo cuore..." 

Detto ciò Luhan si allontanò e avvicinò al testa di Sehun al proprio petto.

"dimmi Sehun cosa senti ora?"

"Il battuto del tuo cuore?"

"Vedi in fondo siamo uguale tu e io, certo abbiamo viso e capelli diversi, ma entrambi abbiamo un cuore che batte e che prova emozioni."

Le parole di Luhan  riuscirono a tranquillizzare Sehun e da quel momento in poi lo sconforto e la solitudine che aleggiavano nel suo cuore si affievolirono un poco. 

Trascorsero dei mesi e le conversazioni tra i due continuavano puntualmente tutte le sere e si protraevano fino al mattino seguente. Dato che Sehun soffriva di insonnia ne approfittavano per trascorrere il tempo. 
Una mattina però la loro conversazione fu interrotta da qualcuno che bussò alla porta.

"...chi è? " Chiese Sehun con tono esitante.

"Sono Suho. Coraggio apri la porta." Intimò il visitatore.

Dopo aver udito quel nome Luhan si allarmò e andò completamente nel panico 
 

"Devo andarmene assolutamente, lui non deve sapere che sono stato qui, non ne sarebbe felicecapito Sehun? Non devi dirgli niente su di me ok ?" Disse Luhan con tono agitato e allarmato.

" lo prometto! "Si affrettò a rispondere l'altro. 
 

Detto ciò Sehun si diresse verso la porta e nel frattempo l'altro si dileguò.

"Ciao Suho. Che ci fai qui ?". Chiese Sehun.

"Che ci faccio qui ? È il terzo mercoledì del mese, non ti ricordi che ogni mese vengo a farti visita ?." Rispose l'altro.

Sehun fece un attimo mente locale , ma poi si ricordò immediatamente. "Già hai ragione, scusamimi ero proprio passato di mente."

"Non preoccuparti. Comunque con chi stavi parlando fino a un attimo fa?"

"Io?? Con nessuno perché ?"

"Ah mi era sembrato di sentire una chiacchierata mentre aspettavo che tu aprissi."

"No hyung ero da solo, evidentemente ti sarai confuso."

"Mhm... si certo." Disse Suho con tono diffidente.

La chiacchierata con il suo amico si protrasse fino alle 15.00 del pomeriggio, dove in pratica aveva risposto alle stesse domande che gli faceva ogni dannata volta; "hai mangiato correttamente?, come ti sei sentito in questi giorni? "Ecc. Insomma domande a cui era stanco di rispondereperché in realtà nemmeno lui conosceva la risposta ad alcune di queste.

Dopo aver accompagnato l'amico alla porta, Sehun si buttò sul letto e attese l'arrivo della sera e quindi il ritorno di Luhan.

Infatti puntualmente alle 21.00 Luhan si presentò in casa di Sehun sempre agitato come lo aveva lasciato la mattina stessa.

"Se n'è andato ? " Chiese tutto allarmato.

" tranquillo, è andato via ore fa. Ma perché? Cos'è che ti turba così tanto? Lo conosci per caso ?" 
" lo conosco, ma lui non sa della mia esistenza, ed è meglio che rimanga così Sehun, rovinerebbe ogni cosa se venisse a sapere del nostro legame. Ti prego non raccontargli nulla!!" Disse il povero Luhan con il volto rigato di lacrime.

La vista di quelle lacrime scossero il cuore di Sehun che si avvicinò all'altro e lo strinse forte a se. 

Fu così che trascorsero l'intera notte, uniti come una cosa sola, uno il sostengo dell'altro.

Quella fu la prima notte in cui Sehun riuscì ad addormentarsi dopo chissà quanto tempo; ma al suo risveglio non trovò Luhan accanto a se, cosa che non lo sconvolse più di tanto,  visto che durante le loro lunghe chiacchierate arrivava sempre il momento in cui  Luhan doveva rientrare.

mesi trascorsero e giorno dopo giorno i due ragazzi impararono a conoscersi meglio e a sostenersi a vicenda. Tutto continuò nella normalità fino a quel maledetto giorno.

"Sehun dimmi, cos'è che ti terrorizza così tanto, da averti ridotto a chiudere tutti i ponti con l'esterno?"

Il ragazzo fu un po' turbato dalla domanda che gli era stata appena fatta; perché in realtà non ci aveva mai riflettuto. Per lui era sempre stato normale così, non gli era mai passato per la testa l'idea di uscire e di entrare a contatto con tutto ciò che stava fuori dal suo spazio vitale. E infatti la risposta che diede a Luhan fu questa: "Luhan hyung so che le mie risposte sono sempre tutte uguali ma sinceramente io non so davvero perché sono fatto così, so solo che fin da quando ne ho memoria tutto ciò che mi circondava mi terrorizzava, in particolar modo le personeperché ogni volta che provavo ad osservare i loro volti non riuscivo a vedere altro che delle orrende e terrificanti maschere

Tutto è migliorato da quando ho incontrato Suho hyung; lui mi ha consigliato di rimanere qui al sicuro in modo da potermi proteggere da tutto ciò che c'è fuoriviene sempre a farmi visita una volta al mese e si prende cura di me, gliene sarò sempre gratosempre. E devo dire che da allora sono più tranquillo sotto certi aspetti." Confessò Sehun.

" ...però è come se tu stessi in prigione. Ti sei fatto costruire attorno una campana di vetro in modo da evitare che qualsiasi cosa ti si possa avvicinare, ma così ti sei precluso tutto ciò che invece potrebbe piacerti e renderti felice. Sehun tu sei infelice perché hai tagliato fuori la felicità dal tuo cuore. Per reprimere la solitudine che aleggia nel tuo cuore è necessario che tu esca da quella Porta." Disse Luhan a Sehun.

"Hyung non posso farlo, è troppo pericoloso. Rovinerei tutto se lo facessi."

"E se ti chiedessi di fare questa cosa insieme a me ? Potremo visitare insieme in un sacco di posti nuovi, potremo provare tutti i dolci che non hai mai assaggiato prima, potremo vivere una vita insieme. Che ne dici ti va di farlo insieme a me?"

Quella proposta stupì SehunPiù che la proposta in se, cioè che stupì il ragazzo fu la reazione che questa suscitò in lui. Fu pervaso da una  scossa di adrenalina. Avrebbe potuto fare qualsiasi cosa  se ci fosse stato Luhan insieme a lui, quindi senza pensarci due volte acconsentì a quanto l'altro aveva appena chiesto.

"...ok se sarai con me lo farò hyung!"

"Dici sul serio?? Davvero ? Verresti con me?" Gli occhi di Luhan si illuminarono dallo stupore misto a felicità.

Sehun assistendo a quella reazione scoppiò in una forte risata. Stava cominciando a capire cosa significasse la felicità di cui Luhan gli aveva precedentemente parlato.

"Ahahaha si hyung, verrei da qualsiasi parte con te! Quando avresti intenzione di partire?"

"Ti prego usciamo subito, non riesco più ad aspettare. Voglio farlo subito!!" Rispose l'altro elettrizzato. 

due allora si alzarono,si diressero verso la porta e mano nella mano varcarono la soglia.

La prima cosa che Sehun vide fu l'oscurità più totale, e infatti si spaventò a morte. Ma prima che potesse aprire bocca per chiedere aiuto al suo amico si accorse che mano a mano i suoi occhi riuscivano a captare i colori che lo circondavano. Quando poi la vista si stabilizzò, lo spettacolo che gli si presentò davanti fu meraviglioso, un tripudio di forme, colori e suoni che fecero esplodere il cuore che aveva nel petto. 
Era tutto così bello ciò che lo circondava; il verde del terreno si sposava splendidamente con l'azzurro del cielo, uno spettacolo unico e mozzafiato.

Dopo aver passato un tempo indefinito ad esplorare le "novità" con i suoi occhi, Sehun si voltò in direzione di Luhan e gli sorrise, un sorriso che diceva chiamante "grazie di cuore per avermi reso finalmente vivo.", ma prima che potesse riferire alla persona che gli era più cara al mondo le parole che da tempo avrebbe voluto dire, qualcuno nelle vicinanze urlò il suo nome.

"SEHUNNNNNNN !!!!! SEHUNNNNN! !! dove sei finito SEHUNNNNN !!!"

Quella era la voce di Suho e Sehun si era completamente dimenticato che quel giorno era il giorno di visita da parte del suo amico. Si voltò per cercare il voto di Luhan in modo da spiegargli la situazione; ma quando incrociò il suo sguardo trovò solo due occhi pieno di terrore.

"...è la fine, ormai è tutto finito, non c'è più speranza ormai, è tutto finito!" Erano le parole che uscivano dalla bocca di Luhan.

"Cosa stai dicendo Luhanma se siamo usciti solo adesso, questo è l'inizio!! Dai coraggio vieni con me, così andremo a spiegare tutto a Suho, vedrai che capirà." Disse Sehun cercando di tranquillizzare Luhan,  ma quest'ultimo continuava a ripetere sempre le stesse parole

"È la fine, ormai è tutto finito..."

Sehun era estremamente preoccupato, non capiva cosa stesse accadendo a Luhan ed era nel panico più totale. Si avvicinò all'altro lo strattonò un po per cercarlo di fare tornare in se.

"LUHAN !!! LUHAN !!! Che ti prende?? Torna in te !!!" Gridò Sehun nel tentativo di portare tutto alla normalità, ma ovviamente fu inutile.

Nel frattempo Suho era riuscito a raggiungere Sehun.

"SEHUN !!! grazie al cielo stai bene ! Si può sapere che ci fai qua fuori, ti ho cercato in lungo e in largo!" Disse Suho con un tono affannatoevidentemente lo stava cercando da un po'.

"...hyung ero solo uscito fuori con ..." nell'estate istante in cui Sehun si voltò si accorse che Luhan non c'era più, se ne era  andato.

***

-quella è stata l'ultima volta in cui l'ho visto. Dal quel giorno è passato un mese e la mia vita è tornata esattamente a quella di prima del loro incontro. Come se lui non fosse mai stato presente nella mia vita. Non ricordo esattamente cosa è successo dopo il momento in cui mi sono reso conto che lui se ne era andato, mi sono semplicemente risvegliato nel mio appartamento. Come se fosse stato tutto un sogno, dolce e felice. Ma la cruda realtà è dura da accettare. Voglio solo sapere se sta bene, non mi interessa altro.-

"Driiiin" il campanello suonò e risveglio Sehun dai pensieri cupo in cui era assorto, così andò ad aprire. Quel giorno era il primo mercoledì  del mese di Marzo e ovviamente era giorno di visita da parte di Suho.

"Buongiorno Sehun. Come va oggi ?" Chiese Suho mentre si stava accomodando sulla poltrona che stava di fronte al divano dove Sehun era disteso.

Sehun non rispose alla domanda del dottore ma cominciò a farne alcune che gli erano ronzate in testa durante quel periodo.

"Suho mi potresti dire che è successo esattamente dopo che mi hai trovato la fuori, ho come un vuoto in testa." Chiese Sehun.  
Suho non parve molto sorpreso dalla domanda che gli era stata posta anzi la sua espressione sembrava proprio quella di uno che compatisce chi gli sta davanti.

"Il nome Luhan ti dice qualcosa ?"

Sehun fu sconvolto da ciò che sentì.

"Come fai a sapere di Luhan, non ne ho mai parlato con nessuno. Sai dove si trova ora ?"

"Sehun ...lui non si trova da nessuna parte."

Sehun stava cominciando ad alterarsi, non sapeva come Suho fosse venuto a conoscenza di Luhan ma non tollerava affatto la piega che stava prendendo il discorso.

L'espressione di Suho trasudò ancora più compassione rispetto a prima.

"Sehun ascoltami attentamente, io adesso ti farò delle domande è tu dovrai solo rispondere si o no e non dovrai interrompere il mio discorso fino a che non avrò finito, ok ?"

"...va bene." Disse Sehun con tono esitante.

"Se non sbaglio secondo quanto ti ricordi hai conosciuto Luhan due anni fa giusto?" Chiese Suho e Sehun annuì.

"Bene allora due anni fa hai conosciuto Luhan e si è presentato proprio durante una dei momenti peggiori sella tua vita. Lui per te è stata come una apparizione angelica, è riuscito a capirti come nessun altro ha mai fatto. Ti ha aperto la mente e ti ha fatto conoscere cose di cui prima ignoravi l'esistenza. È stata la tua luce, la tua speranza." Continuò Suho.

"Sì....è esattamente così..." l'espressione di Sehun in quel momento era un misto di stupore e shock.

"Ora di starai chiedendo come io faccia a sapere tutte queste su una persona che non ho mai incontrato prima, giusto ?".

Sehun annuì.

"Beh è semplice, perché in realtà Luhan sei tu."

Sehun a quelle parole non seppe se scoppiare a ridere per l'assurdità che avevo appena sentito o se imprecare di rabbia perché l'amico che si trovava davanti lo stava evidentemente prendendo in giro.

"Sehun posso capire come ti senti, ma lasciami finire. 
Tu credi ancora che io sia un tuo amico, ed in parte è vero, ma la verità è che io sono il tuo psichiatra e tu il mio paziente. È ormai da 5 anni che seguo il tuo caso e Luhan si è presentato esattamente due anni fa." Provò a spiegare Suho. 

Sehun non sapeva più cosa pensare, nella sua testa si stava creando una gran confusione, rischiava di esplodere.

"COSA SIGNIFICA TUTTO CIÒ??? NON CI STO CAPENDO NULLA!!! DIMMI DOVE SI TROVA LUHAN!!" Sehun ormai aveva perso la pazienza.

Suho si schiarì la voce prima di rispondere alla domanda di Sehun.

"Lui...si trova in questa stanza." Disse l'uomo puntando il dito in direzione di Sehun.

A quel gesto Sehun scattò inconsciamente in piedi e guardò dietro di sé.

"Quello che voglio dire è che in realtà Luhan non è una persona in carne ed ossa, ma una parte di te." Cercò di spiegare Suho.

"Suho smettila di scherzare, tutto ciò non è affatto divertente!!! BASTAAAA! !" Sehun crollò in ginocchio portandosi le mani sulla testa che in quel momento stava esplodendo.

"Ti ricordi cosa è successo esattamente il 31 Luglio di quattro  anni fa?" Chiese Suho con un tono pacato e comprensivo dello stato confusionario in cui si trovava Sehun.

La mente di Sehun cominciò a fare mente locale e cercò di tornare indietro nel tempo fino al 31 luglio di quattro anni prima. Ma quando si trovò vicino a quel ricordo un muro mastodontico gli si parò davanti, senza alcuna possibilità di poterlo scavalcare.

"Non ci riesci vero? È comprensibile, del resto quel giorno è stata la causa del tuo trauma, il tuo cervello ha eretto una barriera sul quel ricordo, perché era troppa sofferenza da riuscire a sopportare."

"Ti prego raccontami ciò che sai, voglio sapere la verità!" Imploró Sehun.

"Sei sicuro, potrebbe devastarti per sempre ciò che ti dirò."

"Sono già devastato !!! Niente ha più importanza, Luhan non c'è più e non sto capendo il perché,quindi ti prego, chiariscimi qualcosa !" Chiese Sehun implorando. 

"Ok Sehun, allora ti racconterò tutto, ma non ti piacerà credimi.
La sera del 31 Luglio del 2013 tuo padre era ubriaco come suo solito è dopo aver bevuto l'ultimo goccetto di whisky che era rimasto nella bottiglia, ha cominciato a dirigersi verso la porta di casa....

***

"Dove credi di andare conciato così??" Chiese Sehun schifato e furioso allo stesso tempo.

"Tsk..non sono affari che ti riguardano moccioso, pensa a scrivere le tue poesie da quattro soldi, se credi che queste riusciranno a farti portare il pane in casa." Rispose con scherno il padre.

"Dio quanto sei patetico, sempre a bere per dimenticare quanto la tua vita faccia schifo. Hai perso il lavoro, tua moglie, ti sono rimasto solo io al mondo, ma fidati non è che mi importi molto della tua inutile esistenza." 

"Figlio ingrato, se davvero non ti importa nulla del tuo vecchio perché ti sei preso la briga di chiedermi dove sono diretto eh ?"

"Perché non voglio che tu uccida nessuno mentre sei fuori!! Quindi fai un favore all'umanità e vai a dormire!"

Quelle parole però non furono ascoltate e l'uomo ubriaco e scontroso prese le chiavi della macchina e uscì dalla porta di cosa, il figlio ovviamente gli corse dietro con il tentativo di fermarlo.

"Ti prego vecchio, ascoltami!!! Vuoi avere sulla coscienza delle persone innocenti, che per colpa della tua stupidi hanno perso la vita ???" Protestò il ragazzo.

"Ma quanto sei esagerato, non è la prima volta che lo faccio, e finora non è mai morto nessuno chiaro ?"

"A maggior ragione dovresti stare a casa deficiente !!!" Continuò il ragazzo.

Ma il vecchio non dette ascolto a quelle parole e mise in moto la macchina. L'unica alternativa che rimase a Sehun per cercare di salvare la situazione fquella di salire in macchina con lui e cercare di dissuaderlo, così corse verso la porta adiacente  a quelle dell'autista e si accomodò sul sedile

Nel frattempo l'uomo era già partito e piano piano stava aumentando la velocità sempre di più senza rendersene conto. Sehun era allarmatonon sapeva proprio come dissuadere il padre e farlo smettere di guidare
Nessuno dei due si accorse del ragazzo che in quel momento stava attraversando la strada e quando Sehun lo notò, ormai era troppo tardi.

CRASHHHHH

***

Fu in quel esatto momento, durante il racconto di Suho, che delle immagine nitide e chiare riaffiorarono nella mente di Sehun. Tutto quel carico di ricordi opprimenti e pesanti furono troppo da sopportare e il ragazzo scoppiò a piangere e a gridare allo stesso tempo.

Suho sconvolto dalla scena si gettò ai piedi del ragazzo e cominciò a tranquillizzarlo e con sorpreso notò che in qualche modo ci riuscì.

Sehun si alzò e andò a sciacquarsi il viso e a prendere un bicchiere d'acqua, dopodiché tornò in soggiorno dove Suho lo stava aspettando.

"Allora ? Ti sei ricordato ?" Chiese Suho con cautela.

Sehun si schiarì la voce, e cominciò a parlare.

"Sì dottore, mi sono ricordato tutto quanto. Dell'incidente, della morte di mio padre e del ragazzo che ne rimase coinvolto. Quello sfortunato ragazzo è rimasto un mese in coma. Ho pregato Dio sa quanto affinché si salvasse, ma non è servito a niente, non ce l'ha fatta." La voce di Sehun era incrinata e i suoi occhi erano gonfi e lucidi.

"Dottore mi dica, il nome di quel ragazzo era..."

"Sì esatto il nome di quel ragazzo era Luhan. Sei rimasto accanto al suo letto per tutta la durata del  coma; hai "parlato" con lui, hai visto i programmi insieme a lui e gli hai persino letto dei libri. Tutto nella speranza che si risvegliasse, tutto questo perché ti sentivi in colpa nei suoi confronti. Odiavi te stesso perché era stato tuo padre a causare quel maledetto incidente e perché eri l'unico che non si era fatto niente .

 Dopo il mese di coma, quando è deceduto ti sei chiuso in te stesso, hai smesso di uscire di casa e hai tagliato i ponti con l'esterno completamente. Ti sei talmente chiuso nella tua solitudine, nel tuo guscio, che hai smesso persino distinguere la realtà dalla finzione. Quando all'inizio ho detto che Luhan in realtà eri tu non mentivo.  Il tuo senso di colpa ha creato questo Luhan immaginario che in realtà corrisponde alla parte di te che vorrebbe andare avanti, tornare ad apprezzare le cose belle della vita, tornare a vivere in tutti i sensi. Ma alla stesso tempo è un controsenso, proprio perché si è manifestata sotto forma di Luhan è come se inconsciamente ti volessi punire ulteriormente facendo in modo di unire  il tuo senso di colpa e allo stesso tempo la tua ancora di salvezza per tagliarti tutte le vie di fuga possibili. Ora che ti sei ricordato tutto quanto è giunto il momento di andare avanti Sehun. Non è colpa tua se quel ragazzo e morto, non è colpa tua se tuo padre era quel che era. Devi smetterla di torturati e provare e cominciare a vivere nuovamente." Disse concludendo il discorso Suho.

Il cuore di Sehun era straziato, lacerato, ridotto in mille brandelli, allo stesso tempo la sua testa stava esplodendo e i ricordi della notte dell'incidente lo stavano torturando. Tutto a un tratto il ricordo del volto sorridente del Luhan che la sua mente aveva creato accecò i suoi pensieri. Per quanto quel Luhan fosse frutto di fantasia, era stato l'unico che era riuscito a tirarlo fuori dal quel buco di solitudine e in quel esatto istante decise che  avrebbe continuato quello che lui e il suo Luhan avevano cominciato; ovvero avrebbe esplorato tutto ciò che era esplorabile, avrebbe cercato di apprezzare nuovamente  le bellezza che il mondo aveva da offrirgli. Ci avrebbe provato seriamente e non lo avrebbe fatto per sé stesso, ma per il Luhan  che lo aveva salvato.

***

Due mesi dopo

Cimitero ore 8.00 a.m 

Sehun si chinò sulla tomba di Luhan e vi appoggiò sopra il mazzo di fiori che aveva appena comprato.

"Sai io non so se tu e il mio Luhan eravate simili o meno, una cosa in comune però l'avevate di sicuro, ed era il vostro viso dai lineamenti dolci e nobili, angelici. 

Mi dispiace per il fatto che tu sia morto per colpa di quel miserabile di mio padre e se potessi fare a cambio con te non esiterei un istante; ma purtroppo non posso farlo, perciò ti prego perdonami per il fatto di essere vivo e di aver rubato la vita che invece avresti dovuto vivere tu.

Io però ti ringrazio. Grazie per avermi dato la possibilità di incontrare la persona che più ho amato a questo mondo, grazie per avermi permesso di poter ammirare il suo splendido sorriso, grazie per avermi permesso di potergli parlare."

Il volto di Sehun  era rigato dalle lacrime che stava versando e alcune di queste caddero sul cemento freddo della tomba. 
 

Prima di lasciare quel luogo e di lasciarsi alle spalle un pezzo della sua vita, Sehun si chinò sulla tomba e le diede un dolce bacio, il bacio che avrebbe tanto voluto dare alla persona che aveva amato e che lo aveva salvato, se solo quest'ultima fosse esistita davvero.

Dopo aver salutato la tomba per l'ultima volta Sehun si allontanò e cercò in tutti i modi di non voltarsi indietro, perché ciò avrebbe compromesso la promessa che aveva fatto a Luhan, che aveva fatto a se stesso. 

 

-The End-

 
  
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