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Autore: BlazingStarR3D    29/08/2017    3 recensioni
Alessio Marino è un ragazzo del Queens di quindici anni che per via di uno scherzo di un suo compagno si ritroverà ad avere dei poteri meravigliosi simili al suo eroe: Spider-Man.
Dotato di questi poteri Alessio dovrà capire come usarli al meglio diventando a suo volta come il suo eroe.
Ispiratomi alla storia classica che alla Ultimate con elementi di TUTTI i film ma è pur sempre un personaggio originale quindi avrà un carattere unico non sarà nè Peter Parker nè Miles Morales; Alessio è l'opposto dei due e così leggerete nella storia che non sarà una storia solo di Spider-Man ma Marvel in generale (EFP non ha la categoria marvel).
Divertitevi e commentate.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Deadpool, Nuovo personaggio, Peter Parker, Sorpresa
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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VENDERì 4 OTTOBRE 20.30 MAGAZZINO MOLO 57

"Chat Noir... sapevo che se avessi aspettato alla fine ti avrei ritrovato. Oggi resti qui e combatti o scappi con un furgone come la scorsa volta?"disse ironizzando.
"Sono qui per mantenere la mia promessa, ho detto chiaramente:  "molla il costume e non metterti più contro di me" ma tu sei qui con un costume nuovo come per prendermi in giro!"disse con i baton.
"Ed io sono qui per metterti in cella insieme ai tuoi sottoposti, ma ti dò io una scelta: lascia il costume e molla la città altrimenti ti darò la caccia..."disse guardandolo.
"Ti devo ringraziare sai perchè? Mercy digli perchè..."disse con un sorriso diabolico.
"Grazie all'azione contro la gatta nera ora le sue zone sono diventate sue arrivando a dominare più di Mister Negativo."disse la donna con una sorta di tablet.
"Quindi ti dò una scelta: spogliati del costume e vai a  casa e giuro che non ti farò fare a fette da Mercy."disse indicando la porta.
"Grazie, ma preferisco questo!"disse colpendolo con un pugno in pancia.
"Sei morto!"urlò colpendolo con i bastoni sulla schiena.
"Noi che facciamo?"disse Jork.
"Sediamoci e guardiamo questo show !"disse Bono sedendosi.

I due iniziarono a colpirsi furiosamente e Alessio usò la ragnatela per bloccarlo ed impedirgli di muoversi e lo colpi con un calcio sulla faccia mandandolo a terra.

"Ti ucciderò!"urlò lanciando il suo baton che uscì una lama affilata che strappò la ragnatela del supereroe il quale atterò su un pneumatico che lanciò contro l'avversario.
"Basta!"urlò Mercy tagliando l'oggetto volante in due metà con una katana."Signore, lasci che intervenga io!"disse la donna mentre metteva la spada davanti.
"Vediamo cosa sai fare!"urlò Alessio cercando di usare un calcio che venne preso da Mercy per poi essere spedito contro un paio di scatole di legno che si distrussero.
"Sei forte per una donna...non è che sei altro?"disse riprendendosi.
"Sono stata cresciuta dalla mano per essere una risorsa ma Chat Noir mi ha resa libera!"disse lei colpendolo in faccia.
"Libera dici? Ma se sembri un cagnolino che aspetta gli ordini!"disse evitando la lama che comunque lacerò il suo costume per poi essere colpito da un bastone di Chat Noir.
"Bene ora siamo io e te!"disse andando avanti e colpendolo con una ginocchiata mentre era a terra."Lasciamelo!"disse alla guardia del corpo mentre Alessio bloccava il pugno del nemico ed iniziava a rispondere ai colpi.
"Sei un codardo! Colpiscimi da solo se vuoi uno scontro!"disse tirandogli dei calci in pancia.
"Gran bella cosa il vibranio e l'adamantio, eh?"disse tenendosi tutti i colpi."Peccato che tu sia vestito come uno straccione!" disse sorridendo per poi iniziare a dare una ginocchiata nella pancia di Alessio molto più forte facendogli molto male.
"Però io posso fare questo!"disse afferando una cassa e tirandogliela sulla schiena."Tu invece?"disse tirandogli un poderoso pugno in faccia.
"ORA BASTA!" *SNIKT!*" VEDIAMO SE ARRIVA QUALCUNO A SALVARTI!"disse mentre lo infilzava con i suoi artigli nella gamba per poi iniziare a prenderlo a calci.
"Ah!"urlò per poi essere colpito in faccia con i baton per essere colpito di nuovo dagli artigli del gatto quando il senso di ragno scattò e fuggì sul tetto con una ragnatela dato che la porta venne sfondata da un cassonetto tirato da qualcuno che uscì dal buco.
"Toc-Toc..."disse un energumeno di colore con camicia gialla e un gilet nero insieme a Daredevil e l'immortale Iron Fist.
"Io prendo il ragazzo e voi distraeteli!"urlò lanciando il suo baton rosso che iniziò a rimbalzare creando panico generale.
""chiese Danny a Mercy in giapponese la quale estrasse la spada.
""disse lei sorridendo.
""chiese lui alzando un sopracciglio.
""disse cercando di colpirlo.
""chiese cercando di dargli un pugno.
""urlò lei.
"Sparaiamo fratello!"disse Jork prendendo un UZI prima di essere presi da Cage dal colletto.
"Sparite allora..."disse lanciandoli fuori mentre il diavolo custode portava via il ragazzo su un tetto mentre sanguinava.
"Devo tornare là Devil..."disse dolorante.
"Tu non torni da nessuna parte Alessio!"disse il Diavolo di Hell's Kitchen.
"Come lo sai?"chiese confuso mentre Devil lo portava in una casa lì vicino entrando dalla finestra dove una donna di origini espaniche venne sorpresa dal suo arrivo ancora con una divisa da infermiera.
"Devil che ci fai qui?"disse vedendo che poggiava il ragazzo sul divano.
"Le domande dopo, ha bisogno di te!"disse indicandolo.
"Subito!"disse mentre toglieva la maschera di Alessio rivelandone il volto da ragazzino.
"Sei ridotto male...perchè lo fai?"disse mentre iniziava a disinfettare le ferite di artigli e i vari lividi.
"Chi è il ragazzo?"disse la donna mentre metteva un cerotto.
"Su questo posso rispnderti io: Alessio Marino!"disse guardandolo negli occhi.
"Avrà 13 anni se siamo fortunati!"disse sconvolta.
"Quindici!"urlò ancora dolorante mentre il diavolo gli si avvicinava.
"Sei un irresponsabile!"gli urlò"Tua madre ha appena seppelito suo padre e ora tu vuoi fare la stessa fine!"continuò con lo stesso tono di voce.
"Non puoi dirmi cosa fare e poi come lo sai chei sono, mi spii!"rispose urlando al diavolo custode il quale si tolse la maschera rivelando il volto di Matt Murdock, amico e confidente del ragazzo durante le ore al ristorante.
"Se non fossimo arrivati noi a quest'ore quella ti aveva già ucciso!"disse indicandolo.
"Tutte due calmi! Se dovete urlarvi contro fatelo in strada non qui!"disse mentre fasciava la schiena di Alessio.
"Tu e io ora finiamo il discorso!"disse sedendosi su una sedia mentre al magazzino, dove la situazione non era cambiata per nulla, arrivò la polizia guidata dall'agente che voleva arrestare Spider-Boy la prima volta: l'agente Duncan Fors.

"Agente: queste persone sono..."disse Luke prima che la polizia aprisse il fuoco...sugli eroi! Facendo scappare il criminale ed i suoi complici.
"Sono agenti corroti!"urlò Danny al suoo amico.
"Grazie mille Danny, sei promosso a Capitan Ovvio!"urlò Luke mentre faceva da scudo a gli altri due.
"Tranquillo!"disse caricando il pugno del drago per poi uscire e tirare un pugno a terra che creò un'onda d'urto che confuse gli agenti.
"Muoviamoci!"urlò Cage insieme a Rand.
"Signore Noir sono andati via!"disse l'agente al capo che stava in un furgone senza maschera e parruca.
"I defenders sono la cosa minore! Voglio Spider-Boy chiunque lo porti da me sarà millionario! Uccidetelo e vi pagherò, portatemelo e darò il doppio!"urlò furioso chiudendo la conversazione.
"Signorino: posso occuparmene io di lui! Sono stata brava e solo che è arrivato l'Iron Fist in sua difesa!"disse la giovane donna mentre lo medicava.
"No! Sarò io a ucciderlo! Hai già fatto troppo!"urlò come un bambino.
"Certo signorino..."disse in tono sottomesso.

In un vicolo di Hell's Kitchen Turk stava girando quando sentì qualcosa che lo seguiva ed estrasse l'arma.
"Chi c'è!?"urlò mentre dal buio uscì un gattino bianco dagli occhi blu."Tutto qui? Oggi sono paranoico."disse rimettendo l'arma in tasca mentre una corda l'afferò portando nel vicolo.

"Alessio tu sei un bravo ragazzo... e non puoi fare come noi! Questa vita che abbiamo scelto noi è pericolosa e tu meriti di meglio!"disse lui spiegando.
"Lei sà che significica perdere qualcuno e sapere che è colpa tua?"chiese lui.
"...sì..."disse l'avvocato.
"Io voglio che Chat Noir la paghi per ciò che ha fatto a mio nonno, anche se il griletto non l'ha premuto lui!"disse chiudendo il pugno.
"Ti capisco, ma non puoi rischiare la vita per questo!"disse lui.
"Tu, il signor Cage,Danny, Jess e molti altri lo fate! Fate la cosa giusta ogni sera: voglio solo essere utile."disse abbassando lo sguardo.
"Puoi piantarla di fare il bambino? Sei quindicenne ed hai una vita per trovarti una ragazza, studiare e avere successo! Noi abbiamo scelto questa vita ma tu ora hai una scelta: essere Spider-Boy e rischiare ogni volta che metterai quel costume di non poter più abbracciare tua madre o essere una  persona che vivrà una vita lunga e senza nemici: niente Chat Noir, Goblin, Kingpin o altri che ucciderebbero te e tutto ciò a cui tieni!"disse vedendo che il ragazzo non rispondeva ma si alzava.
"Scelgo di fare la cosa giusta: scego la vita da eroe come avete fatto voi. Non lo farò per sentirmi meglio ma per far sentire meglio quelli che amo e se morirò nel mentre spero che sarò stato di esempio per tutti i ragazzi che come me hanno poteri ma non li usano. Grazie signor Murdock..."disse rimettendosi la maschera per poi correre verso casa sua dove la madre lo stava aspettando in piedi.

"Dobbiamo parlare: siediti!"ordinò lei.
"Senti mà sono stanco e vorrei dormire..."disse lui mentre la madre toglieva il cappuccio della felpa per mostrare il volto livido di colpi.
"Oggi sei entrato in ritardo a scuola e ora torni massacrato di botte! Cosa stà succedendo?"disse lei mentre il ragazzo aveva gli occhi rivolti verso il pavimento.
"Guardami in faccia!"urlò mentre Alessio alzava lo sguardo guardando la madre.
"Ho visto un tizio che picchiava una donna e l'ho aiutata..."spiegò con tono monotono.
"È questo lo definisci aiutare! Sei pieno di lividi! Ho perso  mio padre e non voglio perdere anche il mio unico figlio, voglio che tu capsica!"disse lei iniziando a piangere mentre il figlio le dava supporto.
"Mi dispiace mamma, stavo cercando di evitare che la uccidesse..."disse lui abbracciando.
"Lo sò, piango per ciò che ti ho detto: non aiutare il prossimo?! Che razza di madre sono se ti dico certe cose?!"disse lei ancora in lacrime mentre il figlio l'abbracciava.
"La migliore del mondo, è ovvio che tu dica certe cose dopo ciò che hai passato..."disse abbracciandola.
"Sei il mio eroe Ale..."disse continuando ad abbracciarlo.
"Grazie..."disse sorridendo per poi andare a letto.

Il ragazzo dormiva tranquillamente quando sentì qualcuno che bussava alla sua finestra: Cindy Moon o Silk.

"Che ci fai qui!"chiese Alessio in pigiama blu con ragnetti neri.
"Sono passata per vedere se eri tutto intero!"disse lei togliendosi la sciarpa alla bocca.
"Sono intero ora vattene!"disse sussurando mentre lei entrava nella camera"Prego accomodati..."disse alzando le mani al cielo.
"Ti ho visto al Riz e mi sono agitata!"disse lei.
"Perchè non sei venuta allora?!"disse bisbigliando.
"Ero occupta in roba segreta ma hai conosciuto Peter almeno!"disse lei.
"Chi è Peter?"disse mentre dalla scala antiincendio usciva Spider-Man.
"Questo idota..."disse mostrando dei capelli castani e occhi azzuri."Mi chiamo Peter Parker e sono stato morso come te da un ragno radioattivo a quindici anni e come te ho perso qualcuno che amavo."disse lui guardando il ragazzo.
"Cristo...sono onorato di incotrarla di nuovo così da vicino!"disse alzando la voce.
"Grazie per essere utile al mio quartiere..."disse lui guardandolo con fiducia"E ricordati: da un grande potere derivano sempre grandi responsabilità!"disse andandosene mentre il ragazzo si stendeva sul letto e si addormentava.

SABATO 5 OTTOBRE 7.30

Alessio uscì come di consueto da casa per andare a farsi un giro con i suoi amici e si fermò a prendere il suo amico Tony da casa.

"Buongiorno signora!"disse Alessio alla madre di Tony che aveva gli stessi capelli del figlio ma molto più lisci.
"Buongiorno Alessio: come và?"chiese la donna.
"Non c'è male, ho un lavoro al bugle come fotografo adesso!"disse mentre l'amico usciva dalla sua stanza vestito per poi chiuderla a chiava e uscire.
"Allora bello sei dispiaciuto che io non sia Cat?"disse sorridendo per abbracciare l'amico e far finta di provare a baciarlo.
"Preferirei baciare il sedere di un mulo che la tua faccia!"esclamò ridendo.
"Ma se avessi i capelli biondi e mi chamassi come un certo animale mi baceresti?"domandò.
"Cresci un pò!"disse continuando a camminare.
"Dai amico stavo scherzando! Piuttosto...com'è andata ieri con Turk?"disse lui.
"Che mi ha indicato Chat ma lui mi ha massacrato!"disse"Comunque lo troverò ma dovrò cavarmela da solo..."disse pensando a ieri.
"Non sei solo finchè c'è il tuo uomo sulla sedia!"disse mettendogli un braccio attorno al collo.
"Grazie Tony!"disse lui mentre si avvicinavano a prendere Julia e Rosa da un bar, le quali stavano facendo colazione.
"Ehy ragazzi come và?"chiese Rosa tenendo un giornale con l'articolo di Spider-Boy mentre Julia leggeva un libro.
"Bene e a voi?"chiese Tony.
"Al solito..."disse la ragazza asiatica"avete sentito di quel criminale Turk?"disse lei.
"Già è stato ritrovato in un vicolo di Hell's Kitchen con tre graffi sulla faccia e legato da una sorta di cavo."disse la bionda parlando.

I due amici si guardarono incuriositi e stupiti dalla notizia.

"Parlando di altro: secondo voi chi è Spider-Boy?"disse Rosa guardando una sua foto"Secondo voi è bello senza la maschera?"disse voltandosi.
"Non credo, secondo me è un nessuno come me o Tony."disse indicando l'amico.
"Non dire così Ale, tu non sei un nessuno!"disse rincuorandolo.
"Ehy se fossi un nessuno come farei a uscire con Julia?"disse mettendogle il braccio attorno.
"Te lo stacco se ci provi di nuovo..."disse leggendo il libro con il titolo:"Storie della morte in occidente".
"Amo il fatto che i ragazzi possano essere eroi: Spider-Boy, Ms Marvel, Nova, lo Spider-Man nero e rosso e anche gli altri. Vorrei essere anch'io come loro."disse speranzosa.
"Magari un giorno lo saremo tutti."disse Alessio all'amica.
"Continua a crederci...i fantastici nerd! Che titolo..."disse Julia sempre leggendo il libro.
"Profumo nuovo Rosa?"disse sentendo un'aroma di cacao e vaniglia con una punta di qualcos'altro di familiare.
"Sì, l'ho creato io in casa!"disse lei fiera.
"Complimenti hai talento miss Parfume, se vuoi diventare una supereroina ti ho anche dato il nome!"disse mentre entravano a Central Park vicino alla giostra dove si teneva un concorso  con sponsor la De Siat Parfume.

                                                                                                                 

"Neanche nel week-end riesco a ribelarmi di lui..."disse accigliato.
"Tranquillo: non lo vedo nè sul palco nè dietro le ragazze contendenti, sarà a casa sua a gustarsi del caviale servito da quella gran donna della sua segretaria...vorrei essere lui avvolte."disse prendendo l'amico.
"Alessio, che ci fai qui?"disse Carly uscendo dalla folla
"Stavo facendo un giro con i miei amici e tu?"disse guardando la collega.
"Devo scrivere un articolo su questo concorso, niente di speciale, non servono nemmeno delle foto!"disse lei al ragazzo.
"Signori le nostre due partecipanti: Kara Robertson e Aurora Mastriani tra pochi secondi sapranno chi è la fortunata vincitrice del nostro concorso!"disse mentre appariva sullo schermo la faccia della vincitrice"Kara Robertson!"urlò mentre la sua avversaria andò via umiliata tornando nel suo loft senza neanche rivolgere la parola al suo domestico gettandosi direttamente sul letto.
"Non è giusto! Sono più bella di lei, ho talento, carisma e sopratutto il mio stile è da regina!"urlò lei lanciando contro la TV il telecomando rompendola.
"Hai ragione sai...dovresti esserci tu al posto suo..."disse un uomo vestito in modo elegante con dei capelli neri tirati indietro.
"Chi sei tu!"urlò la ragazza prendendo un ombrello viola in mano.
"Scusi le maniere signorina: io sono Loki e sono qui per offrirle ciò che più desidera: potere."disse sorridendo malignamente.
"Continua..."disse avvicinandosi.
"Tu sei stata umilata da qualcuno che credono sia migliore di te ma con mio potere farò si che tu possa avere ciò che meriti: un regno di una regina..."disse accarezzandole il viso e asciugando le lacrime.
"Cosa vuoi in cambio?"disse la ragazza.
"Solo vedere quel tuo adorabile viso sorridente. Sono un benefattore io e non pretendo nulla in cambio."disse sorridendo per prendere la mano dello sconosciuto mentre le nuvole iniziavano a ingrigirsi. 
"Io Loki figlio di Laufey re dei giganti di ghiaccio ti dono il potere della tempesta per prendere ciò che è tuo di diritto!" una strana energia iniziò fluire dalle mani del benefattore a quelle delle ragazzina per poi causare un boato.
"Cosa è succeso"disse mentre Loki le passò uno specchio per guardare il suo nuovo aspetto: i capelli un tempo castani ora erano neri pece con un ciuffo di capelli bianchi, i suoi occhi erano circondati da quello che sembrava il mascara ma tutto incrostato e sbavato attorno gli occhi ore color giallo brillante.
"Sono...sono...stupenda!"urlò in maniera gioiosa prendendo lo specchio.
"Ora vai e prendi il tuo regno!"disse sparendo prima che dalla porta entrasse il suo maggiordomo.
"Signorina Aurora, tutto bene!?"urlò prima di essere colpito da una scheggia di ghiaccio nel cuore.
"Aurora è morta! Ora c'è solo Climatrical: nuova regina di New York!"disse lei per poi prendere un rossetto viola per guardarsi allo specchio"Wow ma stò benissimo con questo colore!"disse lei per poi prendere un vestito totalmente viola e dei lunghi guanti bianchi e stivali neri per poi volare verso il parco dove i giornalisti stavano intervistando la vincitrice.
"Cosa le ha portato la vittoria?"chiese Carly.

Mentre la domanda veniva posta il senso di ragno di Alessio scattò e andò via per cambiarsi in caso di pericolo.

"Lascio qui la fotocamera...così per una volta le foto le farò..."disse andando via.
"Credo il mio carisma e il mio..."disse prima di essere congelata in un blocco.
"Sangue freddo!"disse la criminale in volo per poi iniziare a ridere come una pazza per poi scendere al suolo.
"Salve a tutti New Yorkesi! Io sono la vostra regina: Climatrical! Ora se siate così gentili a inginoccharvi..."disse sorridendo metre la gente la guardava male."IN GINOCCHIO, ORA!"disse battendo il suo ombrello a terra creando un fulmine causando lo spavento dei civili.
"Ecco visto?! Non è più semplice quando la gente segue gli ordini? Non è anche più sicuro per voi...e i vostri figli."disse puntando l'ombrello verso un bambino di appena sette anni."Chinate la testa e dite che mi amate!"disse alzando le braccia.
 Tutti i civili fecero come richiesto, tranne uno: Stan; il quale non aveva intenzione di piegarsi alla ragazzina.
"Sei sordo nonno?"chiese lei.
"Non ho intenzione di chinarmi ad una come te!"disse l'uomo.
"Bene..."disse puntando l'uomo con il suo ombrello che venne afferato da una ragnatela per portare sù il proiettile che sparò in cielo.
"Ehy Elsa lascia andare questa gente!"disse scendendo dalla giostra.
"Spider-Boy! Sono felice di vederti, ho una proposta per te!"disse sorridendo.
"Ovvero?"chiese girando leggermente la testa.
"Unisciti a me per diventare il mio cavaliere o aiutarli e morire per loro...che ne dici?"disse con un sorriso a bocca chiusa con l'ombrello tra le mani.
"Dico che la cosa più fulminata qui è il tuo cervello!"disse sparandole una ragnaltela negli occhi."Scappate tutti!"disse lui mentre la criminale si liberava gli occhi che si accesero di fulmini.
"Ti ho dato una scelta ma tu hai scelto male quindi ti ucciderò!"disse sparando una saetta dalle mani che lo centrò.
"Sai: tra poco arriverrano altri eroi qui e ti faremo motl male!"disse lui girandole attorno.
"Vero..."disse in tono perverso per poi alzarsi in cielo"Neve per tutti!"dissse mentre la coltre di neve si faceva più presenta e iniziava a prendere forma umana mentre il parco si chiudeva in una cupola di ghiaccio."Ora siamo solo tu e io..."disse creando delle nuvole che spararono dei chicchi di grandine che si conficcavano nel terreno ma non solo lui era occupato; tutta New York cercava di combattere queste creature di neve che invadevano le strade.
"Sei carina ma passo...preferisco quelle più calme!"disse gettandosi contro di gomito.
"Sei così fastidioso!"disse mandandolo contro la giostra notando che Carly stava dentro a riprendere.
"Perchè sei qui?"urlò lui alla sua collega.
"Sono rimasta chiusa qui mentre la tizia blaterava, ma almeno ho il materiale da pulitzer!"disse riprendendo il supereroe mentre Silk provava ad entrare nella cupola.
"Cindy è inutile, non riusciamo ad entrare!"disse Peter alla donna la quale era in ansia per il giovane amico.
"Quella lì ucciderà Alessio se non la fermiamo!"disse colpendo la barriera.
"Alessio è in gamba troverà un modo per fermarla, la città ha bisogno di noi!"disse mentre la lotta continuava furiosamente.
"Corri insettino, più scappi più sarà bello ucciderti!"disse cercando di colpire il supereroe.
"Tony non è in linea, devo cavarmela da solo."disse vedendo che la criminale creava delle mani di ghiaccio che uscivano dal terreno e iniziavano a stritolarlo.
"Sei così stupido!" disse facendolo sbattere contro il tetto della giostra"Sono molto più potente!"disse facendogli striscare a faccia a terra"Più intelligente!"urlò lanciadolo contro al lago ghiacciato"E anche più..."non riuscì neanche a concludere la frase che Carly iniziò ad attirare l'attenzione della criminale.
"Lascialo subito!"urlò lei mentre continuava a sbatterlo di qua e di là come un bambolotto per poi lasciarlo a terra.
"Come osi metterti contro la regina di New York"disse afferandola dal collo e iniziando a volare per poi lasciare la donna che , anche se erano nella cupola, sarebbe caduta da duecento metri d'altezza.
Il ragazzo alzò gli occhi per vedere la sua amica nei guai e come se avesse il diavolo in corpo si gettò subito a prenderla a volo cadendo contro un chioschetto facendole da scudo.
"Stà bene?"chiese rialzandosi mentre lei annuì.

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"Questa è la cosa più strana che io abbia mai prerso a pugni!"urlò Cage mentre lottava contro uno dei mostri di neve.
"Sono troppi! Dobbiamo portarli via dalla gente in qualche modo!"disse il diavolo di Hell's Kitchen colpendone uno con i suoi bastoni.
Alessio al parco si rialzò nonostante il dolore e cercò di colpirla dal cielo con un calcio che venne bloccato da una raffica di vento che iniziava a scardinare la giostra che volo via.
"Ciao, ciao..."disse lanciando un bacio volante ad Alessio che volò verso la città con la giostra.
"Se questa cosa esce dalla cupola morirano centinaia di persone!"disse mentre volava"Devo fermarla!"disse lanciando due ragnatele una a sinistra e l'altra a destra ed iniziò a piantare i piedi per fare frizione riuscendo a bloccarla stancandolo molto.
"Sei ancora vivo? Sai mi stai iniziando a piacere, vediamo se vali la pena senza la maschera..."disse afferandolo dalla maschera.
"NO!"urlò afferandole la mano per poi tirarle un pugno in faccia.
"Mi hai fatto sanguinare il naso! Io ti sottererò nella neve!"disse vedendo che non c'era.
"Ti sei scordata la prima regola cara la mia Climatrical: non distrarsi mai!"disse lui sulla cupola per poi colpirla con un pugno datosi con lo slancio e mandarla KO facendo si che la sua magia sparisse facendo tornare la città come prima e Alessio spariva evitando domande dai media ma assistendo allo SHIELD che arrestava Climatrical con una sorta di camicia isolante e veniva trasferita in prigione.
"Sei stato bravo bimbo-ragno"disse Silk sedendosi accanto al ragazzo livido da come Climatrical l'aveva sbattuto sui muri.
"Eri in ansia?"chiese accenando un sorrsio.
"No...sò che sai cavartela."disse prima che Peter passò da lì con la ragnatela.
"Prendeva a pugni il ghiaccio urlando!"urlò per poi fuggire.
"Peter!"disse lei mentre lo vedeva andare.
"Urlavi per me?"disse sorridendo"Urlavi tipo:"C'è il mio bimbo-ragno lì!" oppure"Non il mio prezioso bimbo-ragno! Uehehe."disse con un sorrisone mentre guardava la donna cha evitava il suo sguardo.
"Niente di ciò..."disse lei."Fury mi ha detto di riferirti che stai andando bene."disse alzandosi.
"E per Fury intendi tu vero?"disse lui alzandosi e rimettendosi la maschera.
"Dove vai?"chiese lei.
"A studiare."disse per oscillare tra i palazzi mentre decideva se chiamare o no Cat per proporle di studiare.
"Se la chiamo potrei sembrare inopportuno, ma se non la chiamo sebrerò un maleducato..."disse vedendo che il numero stava squillando."
"Pronto Cat?"disse Alessio sopra una finestra.
"Alessio, mi chiedevo se hai voglia di venire a studiare: dopo quel casino con la simil Elsa..."disse lei guardando dalla finestra.
"Se tu vuoi micetta, cioè bellezza! Se va bene per te!"disse in maniera agitata.
"Allora vieni pure."disse sorridendo per poi chiudere.
"Che imbranato che sono :"Micetta","Bellezza"  sono così stupido! Dovrebbero impedirmi la parola!"disse prendendo la cartella nascosta in un luogo segreto su un tetto per poi ripartire verso la destinazione.
"Tony, secondo te ho una chance con Cat?"chiese lui al suo amico.
"Una? No! Anche venti!"disse consolando l'amico mentre lavorava a un qualcosa sulla scirvania.
"Sei il migliore amico che un eroe possa avere!"disse lui.
"E tu sei il miglior eroe di questa generazione!" disse  chiudendo il telefono per uscire dal vicolo con i vestiti e provando ad ordinarsi i capelli per poi suonare al citofono.
"Pronto?"disse una voce garbata e composta al citofono.
"Sono un compagno di Cat, dovremmo studiare insieme..."disse il ragazzo.
"La signorina Catherine è nel terzo appartamento, vuole che l'accompagni?"chiese l'uomo.
"Se può..."disse mentre la porta si apriva e dalla porta di un appartamento usciva un uomo sulla cinquantina con degli eleganti baffi a matita e dei capelli a riporto.
"Sono Gerard Mayer: maggiordomo della signorina Janseen e lei è?"chiese guardandolo.
"Alessio Marino: sono qui per studiare francese con Cat."disse lui.
"Da questa parte..."disse conducendolo al ultimo piano del appartamento per poi aprire la porta."Signorina Cat, il suo amico è arrivato!"disse l'uomo.
"Mi stò vestendo! Puoi anche andare Gerard."urlò lei da un'altra stanza facendo arrosire Alessio.
"Vi lascio soli allora."disse guardando Alessio per poi chiudere la porta.
Non passò molto che la padrona di casa si mostrò con un vestito viola e scarpe nere.
"Stai bene..."disse sedendosi al tavolo per iniziare a spiegargli gli argomenti del prossimo test.
"Ora dimmi quali sono i gallicismi, cosa indicano e come li formi."disse lei.
"I gallicismi sono: 
future proche: che indica un'azione che stà per compiersi si forma con il verbo Aller più l'infinito.
present progressif: che indica un'azione che si stà svolgendo in questo momento e si forma con il verbo etre en train de più l'infinito.
e ultimo è il..."disse cercando di ricordarsai.
"Passè recent: che indica un'azione che si è compiuta recetemente e si forma con il verbo venir più de più l'infinito."disse lei spiegandogli la lezione nel dettaglio"Passiamo a qualcos'altro: passé composse"disse lei con il libro in mano.
"Notizia flash: una supercriminale ha fatto oggi il suo debutto ma Spider-Boy è intervenuto tempestivamente per aiutare la città! La battaglia ha danneggiato il parco ma la damage control inizierà domani stesso le riparazioni!"disse la giornalista.
"Forse dovrei andare ad aiutarli...infondo sono stato io a fare tutto quel macello ed è mia responsabilità..."pensò guardando la TV prima che la sua tutor lo pizzicasse.
"Studia!"disse lei indicando i libri.
"Sei crudele!"disse scherzando.
"Lo sò e mi piace..."disse lei ridendo.

I due continuarono a studiare e si diederò appuntamento al giorno seguente ma a casa del ragazzo.
Il ragazzo andò poi al Bugle per vendere le foto della lotta contro la criminale. "Quindi c'è una nuova criminale in città? Come ha detto di chiamarsi: Electra? Fulminosa? Climatika?" chiese Robbie vedendo le foto "Climatrical..."rispose lui. "Ed io ero lì, ed è stato assurdo! C'era un vento pazzesco ma ho caricato il video sul canale YouTube del giornale ed ho iniziato a scrivere l'articolo."disse lei entusiasta. "Voi due siete il mio gruppo di fiducia, se ci sarà bisogno posso contare su di voi?"chiese l'uomo. "Certamente, sia per me che per lui."rispose per entrambi Carly. "Bene, ora andiamo a scrivere una prima pagina!"disse l'uomo spronando i ragazzi.
DE SIAT PARFUME.

Il giovane rampollo stava guardando il ritratto di suo padre in quello che una volta era il suo ufficio girò la sedia e si sedette a guardare ciò che era sulla scrivania quando l'occhio caddè su una vecha lama Tanto sporca e arruginita..

5 ANNI FÀ

"Tesoro ti prego smettila!"urlò la donna mentre l'uomo usava un bastone con il manico di una testa d'aquila d'argento per colpire la donna.
"Non devi disturbarmi mentre stò con le mie colleghe di lavoro capito!? Sono -solo- colleghe!"urlò continuando a colpirla sulla gamba, causando così il problema alla gamba della donna, con una furia animalesca mentre un Adrien di soli dieci anni che era confinato in camera della sua badante : Cinthia.
Il ragazzo non ne poteva più delle urla e afferò una spada Tanto sul muro e corse verso il salone.
"Lasciala!"urlò tenendo la spada con due mani piangendo e tremando.
"Che vuoi fare bimbetta?"disse vedendo che il figlio brandiva l'arma"Siamo sicuri che sia figlio...mio."disse vedendo che la lama l'aveva trapassato per poi cadere mentre il figlio abbracciava la madre piangendo.

PRESENTE

"Credo di esserne sicuro... sono proprio figlio tuo papà."disse guardando il quadro mentre teneva la lama in mano per poi uscire.

CARCERE DI MASSIMA SICUREZZA DELLO S.H.I.E.L.D IL GIORNO DOPO.

Aurora Mastriani, ora Climatrical, era stata portata in una cella speciale dotatata di ogni confort: letto, bagno vero e connessione Wi-Fi. Ma era comunque dotata di un collare che limitava i poteri.
Quando entrò un agente con in mano il giornale con le foto della battaglia tra Spider-Boy e la criminale.
"Tieni principessa delle nevi: colazione e giornale."disse passandogli un vassoio.
"Il Bugle, seriamente? Almeno le foto sono decenti...anzi direi che non sono niente male!"dissessorridendo."Alessio Marino, interessante..."disse con il dito sul mento come incuriosita per prendere il suo cellulare e cercare su Facebook il ragazzo per vedere un paio di sue foto.
"Jackpot..."disse sottovoce per poi tornare a navigare.
   
 
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