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Autore: BALTO97    29/08/2017    5 recensioni
e se Magnus non fosse morto ? se avesse deciso che Dean farà parte della sua collezione che lui lo voglia oppure no ?
cosa sarà disposto a fare il collezionista ? e , sopratutto , cosa farà Sam ?
spoiler fine 9 stagione
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Crowley, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale/vago
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Ciao a tutti !
Dopo aver visto la 9x16 mi sono chiesta se Magnus , da collezionista e esperto di maledizioni , non si fosse arreso e non fosse morto ?
Ma soprattutto volevo creare una storia che mettesse in evidenza i sentimenti dei fratelli dopo il loro perdio difficile …
Sam sarà davvero pronto ad accettare le conseguenze delle sue parole ?
 
 

Quando i fratelli e il re dell’inferno uscirono dal rifugio / museo il cadavere di Magnus giaceva ancora sul pavimento macchiando di sangue l’antico tappeto

Sicuramente mentre i Winchester discutevano per il possesso della lama con Crowley non si sarebbero mai immaginati che Magnus  , perfettamente vivo e vegeto uscisse da dietro la tenda con un sorrisetto sul viso

“affascinante” disse osservando l’altro se a terra decapitato

“caro il mio Dean che ti piaccia o no farai parte della mia collezione”.
 
Era passata una settimana da quando Dean aveva ucciso Abbadon e il giovane era sempre più preoccupato per le condizioni del fratello , Dean  mangiava poco e dormiva 2 massimo 3 ora a notte , per non parlare del bere , il maggiore beveva birra come se fosse acqua , passando  le ore a fare ricerche al computer o sui libri , ormai non scendeva neanche in garage a controllare Baby .

Aveva provato a parlargli , ma immancabilmente il maggiore gli aveva detto che andava tutto bene per poi distogliere lo sguardo  .

Avrebbe tanto voluto fare di più ma appena provava ad avvicinarsi gli tornava alla mente il comportamento che aveva avuto fino a qualche settimana prima e tutte le parole che gli aveva gettato addosso senza pietà per poi andarsene in camera .

Si sentiva uni schifo , non pensava davvero le cose che gli aveva detto . ma come poteva affrontare il discorso ?

Sam si chiedeva tutto questo mentre era seduto al computer , quando udì il rumore della porta aprirsi con il solito cigolio


Pochi secondi dopo Dean comparve sulla grande scala con in mano il sacchetto del fast food ,
“ci hai messo tanto ?” disse Sam osservando il fratello
“si .. c’era gente” rispose Dean posando il sacchetto sul tavolo, ma con sorpresa di Sam il maggiore non si sedette e andò oltre verso la porta
“non mangi ?” gli chiese vedendo la sua ombra sparire veloce dietro l’angolo
“Non ho fame” fu la risposta che rimbombò nel corridoio

Sam sospirò sconsolato aprendo il sacchetto  , vi trovò la sua insalata con il pollo e il succo d’arancia . sorrise nel pensare che nonostante tutto suo fratello prendesse ancora quello che gli piaceva  .
Dopo aver mangiato l’insalata e aver bevuto il succo sia alzò e andò in cucina per buttare gli avanzi , quando arrivò notò che c’erano altre bottiglie vuote sul tavolo.

Prese una decisone , recuperò due fette di pane e alcune di formaggio e fece scaldar tutto assicurandosi di dorare bene entrambi i lati e, dopo averlo sistemato sul piatto,  gli tagliò i bordi .
Camminò verso la camera del fratello sperando di convincere il fratello a mangiare qualcosa, quando arrivò fuori dalla porta busso un paio di volte , quando Dean dall’interno gli disse di entrare il giovane entrò.

“hey” lo salutò
Il maggiore in tuta da ginnastica e con o capelli leggermente bagnati era seduto alla scrivana intento a leggere un fascicolo , aveva l’aria stravolta e stanca . lo sguardo di Sam posò prima sulla lama appoggiata sulla scrivania poi sul flacone arancione con dentro meno pillole di quante ricordasse  

“ti ho portato qualcosa da mangiare” affermò posando il piatto sul tavolo accanto alla pila di libri

“grazie” sussurrò il maggiore evitando comunque il suo sguardo

“Dean ascolta io” stava per dire il giovane , ma il fratello lo fermò bruscamente

“no Sam , scusa ma non ho voglia di parlare e dare libero sfogo ai sentimenti o sensi di colpa. Hai già detto molto chiaramente quello che pensi e ho
recepito il messaggio . quindi se non ti dispiace collega vorrei stare un solo.”

Quelle parole  ferirono il giovane , lo ferirono molto . sapeva che Dean avrebbe preso alla lettera la sua richiesta di essere colleghi , ma non pensava che avrebbe fatto così male.

“come vuoi Dean” rispose sconsolato avviandosi verso l’uscita

Ma quando arrivò sulla porta non riuscì a trattenersi e prima di chiuderla disse

“mangia e cerca di dormire”

Dean sentì la porta chiudersi e solo allora rialzò lo sguardo , assicuratosi di essere solo alzò anche la mano che teneva nascosta sotto il libro
Sospirò frustrato , non poteva permettere a Sam di vedere la mano che gli tremava .
Nella grande sala Sam era tornato a lavorare al computer , circa mezz’ora dopo udì il forte rumore di una porta sbattuta . mettendosi dritto guardò la porta per il corridoio

Pensò ad un colpo d’aria o altro , infondo nessuno poteva entrare nel bunker
Tornò a guardare lo schermo

“Sam” la voce del fratello alle sue spalle ,pochi secondi dopo, lo richiamò facendolo voltare


“Hey  hai sentito quel …  CAZZO ” urlò alzandosi e prendendo la pistola dai pantaloni

“non toccare mio fratello” sibilò a denti stretti tenendo alta la pistola

“o che melodrammatico che sei Sam” disse Magnus mentre stringeva Dean e gli puntava il coltello alla gola

“lascialo” disse ancora Sam facendo un passo osservando il fratello che sudato lo fissava con occhi lucidi sia dalla paura che dalla stanchezza

“AH AH NO NO NO !” disse il collezionista stringendo ancora di più corpo del fratello e aumentando la pressione del coltello contro la gola dal biondo che gemette stringendo gli occhi

“come hai fatto a entrare ? cosa vuoi da noi ? ” chiese Sam sentendo crescergli la rabbia in corpo
“ahahha” rise sadico l’uomo
“ Sam ho progettato io le entrate di questo Bunker ! e poi da te non voglio proprio nulla . sei così ordinario “ disse

“io voglio” continuò alzando la mano con cui stringava il braccio di Dean e gliela portò sulla guancia facendogli una carezza che il maggiore cercò di evitare facendo una smorfia di disgusto e rabbia  spostando la faccia per quanto gli fosse possibile

“lo straordinario” fini tornando a stringergli il braccio , Sam strinse la mascella cercando di ignorare la voglia  che aveva di saltargli addosso e ucciderlo a suon di pugni solo per aver sfiorato il fratello  

“inoltre avere un cavaliere infernale aggiungerà valore alla mia collezione”
“fan culo psicopatico !” sibilò il maggiore a denti stretti
“ e poi avere qualcuno che esegue i miei ordini come un cagnolino ubbidiente fa sempre comodo”continuò
“perciò lo porto via con me!” disse serio guardano Sam

“NO ! tu non lo porti da nessuna parte!” disse duro il minore con un nota di panico nella voce e stringendo ancora di più il calcio della pistola
“sai all’inizio credevo di aver bisogno di te per riuscire a sottomettere la volontà di questo bel ragazzo ! ma poi ho capito che con te in giro Dean diventa solo più difficile da gestire. Quindi ricorrerò al caro e vecchio controllo mentale” disse sorridendo

“TU NON GLI FARAI NIENTE DEL GENERE” urlò il giovane facendo tremare le pareti
“guarda tuo fratello per l’ultima volta Sam !”

A quelle parole Sam sentì il cuore tramargli nel petto
 “ahahhahhaha” dopo aver riso sadicamente ripeté una formula magica che fece alzare un fumo nero che inghiotti lui e Dean

“SAAAMM” urlò il maggiore
“DEEEAAAN” urlò in contemporanea il giovane investito dal fumo nero
Dopo qualche minuto il fumo iniziò a sparire
“DEAN … DE … DEAN” disse Sam tossendo cercando frenetico con lo sguardo il fratello ma davanti a lui il vuoto
“NOOOOOOOOO” urlò lanciando la pistola contro il muro mandola in frantumi
“FIGLIO DI’ PUTTANA !” continuò ribaltando le sedie del tavolo e lanciando ovunque fogli e libri
“DEEEAAAN” urlò nuovamente mettendosi le mani nei capelli inginocchiandosi sul pavimento della sala.

Pochi minuti dopo Sam camminava nervosamente avanti e indietro con in mano il telefono

“andiamo rispondi , rispondi” ripeteva passandosi un mano tra i capelli frustrato

“testone ma che spiacevole sorpresa  !” disse la voce del re dell’inferno dall’altra parte

“Crowley Magnus è vivo ! ha preso Dean” disse ignorando i convenevoli

Ci fu qualche minuto di silenzio

“vediamoci al bar” rispose la voce del demone all’altro capo del telefono con la voce cha pareva aver perso ogni nota di ironia
Detto questo il re chiuse la chiamata .

Quando Sam entrò nel locale fu squadrato dai due uomini seduto al bancone , istintivamente tastò la pistola nei pantaloni e il pugnale ammazza
demoni .

Il re dell’inferno lo aspettava seduto all’ultimo tavolino con davanti un cocktail
Sam si avvicinò cautamente sedendosi
“alce era ora” disse guardandolo

Il cacciatore non rispose limitandosi a guardarlo serio
“hai informato l’angioletto che il nostro scoiattolo è stato rapito dal collezionista ” chiese bevendo un sorso dal suo drink
“ Castiel ha già abbastanza preoccupazioni tra Metatron e l’esercito di angeli. lo infermerò solo quando sarà strettamente necessario”disse sfregandosi le mani
“strettamente necessario !” lo parafrasò il re serio corrugando la fronte
“un pazzo psicopatico ha rapito tuo fratello che guarda caso è in possesso del marchio di Caino ! e per te non dobbiamo avvisare un angelo ?” disse allargando le mani

“Crowley sono preoccupato da morire ! ma gli angeli non lasceranno mai le ricerche su metatron solo per aiutarci ! neanche se fosse Castiel in persona a chiederglielo” disse il giovane frustrato .
Certo che avrebbe voluto chiamare Cass per chiedergli aiuto , ma non poteva dare altre preoccupazioni all’amico .
“cerchiamo di sbrigarcela noi” continuò cercando di rimanere forte .
“per prima cosa andiamo alla casa museo di Magnus” disse il re alzandosi
 
“benvenuto nella tua nuova casa Dean” disse Magnus sistemando le catene attorno alla poltrona dov’era seduto il maggiore imbavagliato

Dean nonostante non potesse parlare esprimeva tutto il suo odio con lo sguardo , iniettato di sangue e carico di voglia di sgozzare con la lama quel damerino in giacca e farfallino

Cerco di liberarsi strattonando forte la catene , ma queste gli strinsero gli arti facendolo gemere dolorosamente
“fermo ! ti farai male così !” disse sorridendo Magnus  
“devi essere  felice ! saremo compagni d’avventura !” continuò alzandosi

Dean riprovò a liberarsi tirando ancora la catene e urlando nello scotch che gli copriva la bocca
“O Dean” Magnus si abbassò e gli accarezzò il viso , il maggiore voltò di scatto la testa per sfuggire a quella carezza
“vedrai che ti piacerà stare qui” disse toccandogli la guancia .
“e ti piaceranno anche i progetti che ho in mente per te !” mentre lo diceva sorrideva.
In auto verso il rifugio di Magnus il cacciatore e il demone stavano in silenzio ognuno con i propri pensieri

“a proposito “ fu il re a rompere il silenzio che regnava nell’abitacolo
“come se la sta cavando il nostro amico piumato con l’esercito dei suonatori d’arpa ?” chiese

Sam ragionò per qualche secondo : davvero gli importava di Castiel o era solo un modo per sapere come si stava organizzando il paradiso per
attaccarlo ,
“e sentiamo perché ti interessa ?” chiese serio non distogliendo lo sguardo dalla strada

“O andiamo alce ! è per fare un po’ di conversazioni” rispose il re allargando le braccio
“se vuoi parlare d’altro proponi pure” continuò

“propongo di non fare conversazione!” disse serio il giovane guadagnandosi una sbuffata del demone

“è molto più  bello passare del tempo con tuo fratello che con te !” disse

“è un musone ma perlomeno parla !” continuò incrociando lo braccia al petto

Sam incassò il colpo provando un sensazione di rabbia per la consapevolezza che Dean aveva passato del tempo con il re dell’inferno .
Per sfogarsi schiacciò ancora di più l’acceleratore  stringendo forte il volante tra le mani .

Nel frattempo Dean  seduto sulla poltrona con mani e piedi legati con le catene si guardava intorno cercando una via d’uscita mentre il suo carceriere era andato via , dopo l’ennesimo tentativo di liberarsi ormai le braccia e le spalle gli facevano male, gli occhi bruciavano e la testa pulsava .
Non sapendo cosa fare , fece l’unica cosa che gli era rimasta

“Castiel” lo chiamò nella sua testa

“amico se mi senti ti prego di aiutarmi ! lo so che sei occupato ma ti prego aiutami!” alzò la testa verso il soffitto cercando di sopprimere il dolore alla testa

“Castiel ! Cass ti prego ! solo tu puoi aiutarmi ! so che ho combinato un casino ma per favore … non abbandonarmi … anche tu ti prego no!” continuò a pensare sentendo gli occhi diventare lucidi  
   
 
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