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Autore: Mrsikibari    05/09/2017    0 recensioni
"Posso riuscire anche io a fare qualcosa ,sono anche io desiderabile e anche io ho tutte la carte in regola per avere successo".
Yoonjin --> Yoonseok
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jung Hoseok/ J-Hope, Kim Seokjin/ Jin, Min Yoongi/ Suga
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                         Leave Before The Lights

                                              Come On.

 

 

L'aria fresca della notte entra dalla finestra e mi fa arricciare il naso per via del freddo,è stato sempre un vizio di Seokjin quello di lasciare le finestre aperte ,anche di inverno.

Di solito avrei lasciato correre pensando che fosse una cosa carina , ma in questi giorni il mio umore non è dei migliori e preferirei non beccarmi pure un dannato raffreddore.

Mi decido ad alzarmi finalmente dal letto e a lasciare quel piumone calduccio , appena poggio i piedi a terra il freddo mi sale lungo la schiena e sento un brivido scuotermi ,così cerco velocemente nel buio con i piedi le pantofole dell'hotel.

Accendo la lampada sopra il comodino poi chiudo velocemente la finestra e mi ributto a capofitto nel letto , ma non spengo la luce.

Mi giro dalla parte di Jin ,il suo viso è illuminato leggermente dalla lampada che gli da una sfumatura giallastra ,è leggermente più gonfio del solito per via del sonno , ma nonostante ciò rimane comunque bellissimo, è una cosa che non posso negare.

I capelli castani gli ricadono dolcemente sul viso ,sono spettinati ma ancora una volta non sfigurano neanche un po' la sua bellezza , vorrei potergli trovare un qualsiasi difetto da poter odiare , vorrei trovare qualcosa del suo aspetto che rispecchia la sua personalità:pomposa e piena di sé; inutile dire quanto sia impossibile.

Alcune volte vorrei urlargli contro e dirgli quanto non lo sopporti in certe situazioni , quanto mi fa sentire inutile e fallito e quanto sia difficile rimanergli accanto.

Se si fosse trattato di una qualsiasi altra persona avrei già fatto le valigie da un pezzo , me ne sarei andato e non ci saremmo incontrati mai più ,invece sono qui ,ancora accanto a lui ,in un'altra città ,in un altro paese e perché?

Credo che la risposta sia perché alla fine lo amo ,ma vorrei che sapesse quanto sia difficile per me continuare a farlo.

Ci sono certi giorni ,come questo ad esempio , che vorrei mi desse una sola ragione in più per costringermi ad andare via ,mentre ce ne sono altri in cui vorrei che me ne desse una per restare e questi ultimi sono più frequenti di quanto vorrei ammettere.

Il punto è che è difficile non dargli retta quando una persona come lui ti guarda , la sua bellezza mozzafiato e la sua forza di persuasione sono più forti di quanto una persona potrebbe pensare e il fatto che lui fra tutti si sia interessato ad uno sfigato come me mi costringe sempre a rivalutare tutto e a concludere che mi faccio semplicemente troppe seghe mentali e che se continuo così diventerò come una di quelle stupide casalinghe svampite dei film in cui il marito le tradisce.

Ma questa ricordo è una di quelle serate in cui non posso far a meno di detestarlo ,voglio ancora riuscire ad odiarlo prima che si risvegli e mi convinca di nuovo con la sua voce dolce del contrario.

Voglio sfogarmi liberamente e lasciarlo alle spalle per ancora un paio di ore e poi tutto tornerà alla normalità.

Quindi mi alzo una seconda volta , mi infilo i pantaloni del pigiama e la vestaglia di uno di quei colori opachi che vanno tanto di moda ora con il logo dell'hotel ricamato in alto a destra in color oro chic,ed esco finalmente da quella camera.

 

L'hotel è più silenzioso di quanto mi aspettassi ,dopotutto è solo l'una di notte , ma decido di non lamentarmi troppo perché difatti è una cosa positiva per me.

Scendo le scale e vado dritto senza esitazione al bar dell'hotel , bere qualcosa non può farmi altro che bene,metterebbe un bel po' di pensieri a tacere.

Di nuovo,anche qui non c'è molta gente : una coppietta di ubriachi vestiti di tutto punto che flirta su uno dei divani al centro della sala,una signora sulla quarantina che beve da sola alla fine del bancone e il barista che sembra depresso quasi quanto me in questo momento.

Scommetto che preferirebbe pure lui farsi una dormita e lasciare questo mortorio.

Gli chiedo una birra e lui si risveglia leggermente dai suoi pensieri e mi stappa una bottiglia.

Cerco di berla il più lentamente possibile ,non voglio tornare di sopra troppo presto.

Nella sala c'è una musica bassa stile jazz da ascensore e vorrei sparare alle casse perché è una delle cose che sopporto di meno in assoluto e al momento sono un poco suscettibile ,cerco comunque di non darlo a vedere sembrerei fastidioso e non voglio avere un'aria patetica come quella del barista o della signora a qualche sgabello da me.

Anche se a dire la verità probabilmente lo sembro di già , comunque preferisco cullarmi nell'idea di sembrare un giovane con solo dell'insonnia e con la voglia di bersi una birra.

Devo avere un'aria più amichevole di quella che vorrei ,o forse la donna è più disperata di quello che credevo perché dopo una decina di minuti prova ad attaccar bottone.

Probabilmente il drink che sta bevendo non è il primo,ha una postura più composta del normale per la sbornia che ha preso.

Inizia a farneticare qualcosa sul suo capo,credo,parla giapponese e le uniche cose che ho mai imparato vengono dagli anime ,quindi non posso dirlo con certezza,comunque questo mi da la possibilità di dirle che non parlo la sua lingua in un giapponese scarso e col forte accento coreano,lei sembra delusa,appoggia la testa contro il muro e inizia a blaterale con il barista che gli da solo cenni di capo in risposta.

Lui mi manda anche un' occhiataccia,mi sa che sperava che lo salvassi da quella tizia ,ma mi dispiace amico, ne ho già passate troppe oggi per beccarmi anche una donna di mezza età ubriaca.

La coppietta se ne va e io decido di cambiare postazione e impadronirmi di una delle poltrone comode della sala.

Sono lì da un'ora ,la mia birra è finita da un pezzo ,ma continuo a rifiutare di muovermi ,non ho ancora sonno e neppure la voglia di tornare in camera.

Sto seguendo da lontano le vicende della signora e del barista da un po' ,ad un certo punto lei ha alzato la voce , ha mandato a farsi fottere la sua bella postura e iniziato a sbattere la sua borsetta contro il bancone del tavolo.

Il barista ha chiamato un altro inserviente e dopo poco è arrivato un altro ragazzo più robusto di lui ,ed insieme sono usciti dalla sala trascinando la signora fuori di peso.

Ora l'atmosfera è più calma e non c'è più nessuno a disturbare i miei pensieri.

Dopo tutto il tempo che ho passato su questa poltrona solo ora mi accorgo del grande pianoforte nero e lucido in fondo a destra della sala.

Devo essere proprio ceco per non averlo visto prima ,per istinto ripenso all'ultima volta che ne ho suonato uno ,sono passati più o meno tre anni ,praticamente da quando mi sono messo con Seokjin.

Mi ricordo ancora una volta che questa serata è dedicata a me senza di lui e che sono completamente libero di fare quello che voglio.

Non so se sia permesso o meno ma decido che alla fine non me ne frega poi così tanto,voglio solo suonare di nuovo dopo tanto tempo e considerando quanto Seokjin abbia pagato l'hotel non dovrebbero lamentarsi.

Preso da questa strana sensazione di ribellione ,che non sentivo da anni ormai ,prendo senza problemi anche un'altra birra dal bancone e vado al pianoforte.

Bevo un lungo sorso,poi poso la birra accanto al mio panchetto e finalmente inizio a suonare.

Faccio molti errori,non sono più bravo come un tempo e questa cosa mi fa mordere il labbro dalla rabbia,sbuffo un poco , ma poi riparto perché non voglio sprecare questa opportunità.

Suono del jazz ,sbizzarrendomi il più possibile, metto tutta l'energia che ho nelle dita e tocco i tasti con delicatezza e decisione,parto in modo tranquillo ,ma alla fine credo si percepisca la mia rabbia e necessità di sfogo.

Butto indietro la testa e sono più affaticato di quanto mi sarei aspettato,a testa all'ingiù riesco a vedere qualcuno vicino al bancone, riconosco che non è il barista di prima e nemmeno il ragazzone che è arrivato dopo.

Tiro su la testa e mi giro verso di lui, fa qualche applauso poi si rigira verso il bancone e continua a bersi il suo drink.

E' giovane,sembra avere più o meno la mia età,ha capelli colorati di un arancione scuro e un taglio perfetto come quello di un idol.

Anche lui è in pigiama e ha la mia stessa vestaglia e le mie stesse pantofole.

Dopo qualche secondo si allunga in avanti e da sotto il bancone del bar aggancia una bottiglia di whisky e un altro bicchiere, ne versa un po' in entrambi poi con lo sguardo mi invita a sedersi accanto a lui per bere insieme.

A quanto pare non ero l'unico in preda all'istinto di ribellione.

Decido di andare sorprendendo me stesso , concludo che è un'altra scusa per evitare Jin fino a domani mattina.
Mentre mi avvicino il ragazzo non si gira neanche a guardarmi,solo dopo ,quando mi sono seduto sul panchetto di fianco al suo e ho preso il mano il bicchiere si gira per osservarmi.
I suoi occhi mi scrutano e sembrano analizzarmi.
Mi ritrovo a fissarlo a mia volta sorprendendomi ancora ,stavolta per la sua inaspettata bellezza.
Sorride con gli occhi e alza un angolo della bocca poi allunga la sua mano verso di me :
-Piacere Jung Hoseok-la sua voce è più alta e nasale di quello che pensavo,lo scruto ancora negli occhi per qualche altro secondo poi allungo pure io la mano e stringo la sua - Min Yoongi-,lui sorride un'altra volta.
-È sempre un piacere trovare qualche altro coreano all'estero ma ancora non ne avevo trovato uno che sapesse suonare il pianoforte così bene-
Non deve essere un intenditore perché sono abbastanza sicuro di aver suonato da schifo, il suo complimento non mi convince molto ,mi trattengo dal guardarlo storto e invece alzo le spalle.
Sorride un'altra volta.

"Cosa c'è da sorridere vorrei sapere?" mi chiedo.

Anche se in realtà vorrei chiedermi perché io sia arrossito per il sorriso di uno sconosciuto.
Non molto,solo leggermente, credo.

In ogni caso spero che non lo noti sarebbe imbarazzante,magari darà colpa all'alcol,resisto molto bene ma lui questo non lo sa.
Credo di essermi salvato dall'incombente imbarazzo finché lui non inizia a parlare di nuovo:
-Non resisti bene all'alcol eh?-fa una espressione stranissima,arriccia le labbra e allo stesso tempo alza l'angolo sinistro della bocca formando una piccola e fossetta sulla guancia.
Ancora una volta alzo le spalle e finisco il mio bicchiere di whisky.
Lui riprende in mano la bottiglia e stavolta versa da bere solo per lui mentre io lo osservo.
-Non hai paura che ti becchino?-lui rialza lo sguardo verso di me come se lo avessi preso alla sprovvista così ripeto la domanda -intendo la bottiglia, non hai paura che ti vedano?- ancora un'altra volta sorride,stavolta con i denti ben in mostra, formando un vero e proprio cuore con le labbra . Sembra che si stia trattenendo dal ridere,ho detto qualche cazzata?

-A quanto ho visto questo non ha fermato te dal prendere quella bottiglia di birra- mi rimbecca mantenendo comunque un tono scherzoso.

In effetti non ero nella posizione giusta per chiederlo ma non mi aspettavo che qualcuno mi avesse visto.
Per di più quando l'ho fatto come minimo mi sono guardato intorno, inutilmente dato che sono stato beccato comunque, ma almeno ci ho provato , mentre lui ha preso una bottiglia di whisky in modo totalmente sfacciato.
Devo aver sgranato gli occhi perché lui cerca di tranquillizzarmi -non c'è problema- mi dice con l'ennesimo sorrido beffardo - può restare un segreto tra noi insonni delle due di notte,è un nome carino non trovi?-
Però io non gli rispondo e continuo del mio filo - non hai ancora risposto alla mia domanda - non sembra offeso per il mio atteggiamento, al contrario sembra più incuriosito e dopo un altro sorso di whisky mi risponde di essere solamente un cliente speciale dell'hotel, me la bevo e cambiamo argomento.
Mi chiede del più e del meno,tipo da dove vengo (DAEGUUUUU) se mi piacciono i film,qual è il mio gruppo preferito e così via.
Io non gli faccio domande ,dopo qualche secondo di silenzio mi risponde comunque senza che io abbia chiesto niente,lo fa in modo naturale come se si aspettasse che avrei fatto così.


-Perché sei qui a Tokyo?-mi chiede alla fine e mento perché sarebbe imbarazzante dirgli " ho seguito il mio ragazzo fin qui come un cagnolino perché sono disoccupato ,senza ambizioni e cerco di risolvere il nostro rapporto" , per di più sarebbe troppo lungo e soprattutto noioso,così dico solo - per lavoro,sono un fotografo - ero un fotografo mi correggo mentalmente.
-Che cosa fotografi?- la sua voce è diventata po' civettuola direi ,ma faccio finta di niente e continuo la conversazione.
-Dipende- rispondo in tono vago e alzando le spalle,lui ha appoggiato la testa sulla mano e mi guarda come se aspettasse che io continui a raccontare, così dico la prima cosa che mi passa per la testa - adesso sto facendo un book sui vari pub e locali notturni di Tokyo- okay, non è la prima cosa che mi è venuta in mente, è una cosa che vorrei fare da un pezzo ma ho smesso di fotografare da anni,come è successo per il pianoforte.
-Hai già iniziato?- mi chiede
-No, sono arrivato solo ieri-
Lui sembra più interessato di quello che pensavo.
-Ti posso aiutare se vuoi,vengo qui molto spesso e conosco molti posti-
Dovrei dirgli che non serve e che sono apposto perché mi metterei nei guai conoscendomi ,invece gli rispondo:- Mi servirebbe una mano grazie-
Felice della risposta prende un foglietto e ci scrive velocemente il suo numero poi me lo passa :

-Ora è tardi è meglio che vada,ma tu chiamami quando preferisci così che possiamo accordarci- mi fa un occhiolino va verso la porta e prima di uscire si gira di nuovo verso di me -Buona notte Min Yoongi-.

Torno anche io in camera,ormai il sonno ha preso anche me e la rabbia di prima si è quasi dissolta del tutto.

Mi chiedo se quel ragazzo,Hoseok credo si chiamasse ,ci stesse provando ,sorrido un po' al pensiero.

Seokjin sta ancora dormendo beatamente,gli sorrido beffardo come a dire che anche io posso crearmi una vita al di fuori di lui ,non nel senso che ora ho intenzione di lasciarlo per scappare con uno sconosciuto che mi ha offerto solo da bere,ma nel senso che se volessi potrei farlo.

Posso riuscire anche io a fare qualcosa ,sono anche io desiderabile e anche io ho tutte la carte in regola per avere successo.


 

Ma come minimo domani mattina cambierò idea un'altra volta e sarò di nuovo punto e a capo.

-L'angolo dell'autrice-
Grazie per aver letto fin qui,spero la storia vi sia piaciuta e che vi abbia interessato,sono curiosa di sapere le vostre opinioni!
Mi scuso con Jin,prometto che nella mia prossima ff sarà una persona più simpatica >^<
La storia è ispirata al film "Lost in tranlsation" che vi consiglio vivamente di vedere perché è molto carino e sono sicura che vi potrebbe piacere, plus c'é Scarlett Johansson e ho detto tutto u.u

Al prossimo aggiornamento, Edviged <3

 

 

   
 
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