Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: carrie1221    06/09/2017    0 recensioni
Aegon/Arya.
Non segue le vicende della serie tv
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arya Stark, Jon Snow, Sansa Stark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Arya ha sempre considerato Jon il suo fratello preferito, ed per questo esso era un punto di riferimento. Non le importava se era figlio illegittimo o che veniva odiato da sua madre, per lei Jon era il suo migliore amico. Gli raccontava sempre i suoi progressi con la danza dell'acqua, architettavano insieme scherzi per Sansa e alle volte, quando Arya aveva bisogno di piangere lui c'era. Ed oggi è una di quelle volte. Suo padre le aveva comunicato qualcosa di orribile, qualcosa che ti fa piangere tutta l'acqua che hai in corpo, qualcosa che speri non accadrà mai. Suo padre era il primo cavaliere del Re, e come tale doveva rispettare ed obbedire agli ordini del re. Non tutto quello che usciva dalla bocca del Re Rhaegar Targaryen era giusto, ma doveva essere fatto. Dopo una visita reale a Grande Inverno, il Re vedendo Arya Stark, aveva subito notato la somiglianza con la sua defunta moglie - Lyanna Stark - ed ne era rimasto piacevolmente colpito. Non lo diede molto a vedere, ma Ned e Catelyn Stark lo capirono e ne rimasero confusi. ----- Quando suo padre l'aveva fatta chiamare, Arya aveva subito capito che qualcosa non andava. Aveva subito capito che stava per succedere qualcosa di brutto. Gli occhi scuri e tristi di suo padre confermarono il tutto. Ned prendeva tutto in modo serio e divertente, ma questa volta Arya notò solo tristezza. Doveva preoccuparsi così tanto? Quando gli occhi di suo padre si piantarono al terreno, Arya capì che era qualcosa che c'entrava col suo futuro, qualcosa di grave. "Siediti" disse suo padre senza guardarla negli occhi. "Ti conviene" continuò. Arya fece quanto consigliato, ma mai come quella volta aveva trovato il letto di camera sua tanto duro e scomodo. Mai aveva trovato tanto interessante guardare i rivoli di polvere presenti nella sua stanza o giocare con le mani. Quando Ned incominciò a parlare la più piccola degli Stark capì effettivamente a cosa andava incontro. Del suo discorso Arya riuscì a intercettare solo poche parole. Esse anche se erano parole che da sole non avevano connessione logica, per Arya l'avevano. Ordine; Sposa;                         Aegon; Regina. Il mondo le sembrò crollare addosso, ma l'unica cosa che crollò quel pomeriggio, fu solo il suo corpo. Suo padre aveva fatto bene ad avvertirla, il botto sennò avrebbe fatto male. Quando Ned vide sua figlia svenire, si mosse subito per andar a cercar soccorso. Chiamò subito sua moglie e il maestro. Quest'ultimo gli disse che era uno svenimento dovuto allo shock del momento. Quando Arya, dopo cinque ore di sonno si era svegliata, aveva trovato al suo fianco il suo fidato metalupo Nymeria e suo fratello Jon. Lui era al corrente di tutto, come ormai ogni abitante di Grande Inverno e vicinanze, e sapeva che in poco tempo la notizia avrebbe fatto il giro dei sette regni. Jon era preoccupato visibilmente per la sua piccola sorellina, che era sempre stata, apparte Robb e Ned,l'unica con cui aveva legato fortemente. Se Arya considerava Jon il suo punto fisso, punto di riferimento, Jon considerava Arya la sua famiglia, l'unico spiraglio di luce in una vita oscura e piena d'ostacoli. "Ti offro, come ho sempre fatto, la mia spalla" disse Jon. "Grazie" poi pianse. Pianse così tanto e in modo talmente silenzioso che ormai la spalla di Jon era zuppa di lacrime. Passarono due giorni esatti dal momento del risveglio, quando un'altro corvo portò un altro messaggio, sempre diretto agli Stark. Gradirei la vostra presenza il prima possibile al palazzo. Prima organizziamo le nozze e le celebriamo meglio è. Saluti Re Rhaegar. Quello era stato un colpo al cuore. Arya sentiva la libertà scivolarsi sempre più dalle mani e dal suo corpo. Quanto avrebbe pagato ora per essere Sansa. Lei, perfetta in tutto, e per questo non scelta. Sansa, ora, quasi la disprezzava ed il motivo era semplice e chiaro a tutti; Aveva rubato il miglio partito. Tutte le dame e lady sognano di sposarsi con un principe. Tutte. Tutte tranne una. Quando arrivarono ad Approdo del Re, Arya capì che non era la sua citta. Capì immediatamente che non era la città dove avrebbe dovuto passare il resto della sua vita. Ma ora era in gabbia, e si sa che i lupi odiano essere in gabbia. Lei voleva subito ritornare nella sua Grande Inverno. Lei voleva ritornare subito nel suo Nord, e non in questo Sud. Lei era un lupo che amava il freddo e non sopportava stare al caldo. Non sopportava non vedere la Neve e non poterci giocare, ma quel che dice il Re è legge, e la legge deve essere rispettata. In questa città dove la gente moriva di fame. Dove i popolani li guardavano con odio e astio, e se avrebbero potuto li avrebbero uccisi con un solo sguardo, nei modi più atroci e lenti. Odiavano i nobili e odiavano la povertà in cui i regnanti li avevano condotti. Loro sapevano che nel prossimo Inverno sarebbero morti. E si sa per certo una cosa: l'Inverno sta arrivando. Arya capì tutto questo, quando la sua carrozza mise il primo piede ad Approdo del Re. Lo capiva dall'aria. Lei avrebbe voluto piangere, ma non poteva. Lei era una Stark, e doveva essere forte. Queste erano le parole che Ned le continuava a ripetere. Queste erano le parole che ogni sera si ripeteva come promemoria per il giorno successivo, per il Domani. Quando arrivarono a palazzo furono accolti dalla famiglia reale. Re e figlio. Re e principe ereditario ed unico pretendente al trono. Appena la famiglia Stark li vide, si inginocchiarono, facendo come il dovere diceva di fare. Quando il re li concesse di alzarsi Arya intravide subito il suo futuro marito, e lui intravide lei.   Gli occhi grigi di un lupo si incontrarono il quelli colorati porpora di un drago. Si sa che il fuoco e il ghiaccio si attraggono, poiché due cose simili si respingono, ma due cose opposte...Due cose opposte si attraggono. Quando lo vide, Arya provò diverse sensazioni. Dal vuoto incolmabile allo stomaco alle forti palpitazioni del suo cuore. Quando​ la vide, Aegon provò emozioni che non aveva mai provato. Dalle farfalle allo stomaco, al voler subito divorare con passione, ma anche con estrema delicatezza la sua bocca. Sapevano, che queste emozioni erano speciali e lo capirono subito, ma ne ebbero la certezza quando si toccarono. Quando lei si avvicinò a lui, e dopo aver fatto un inchino gli porse la mano. E quando lui l'accettó e la bacio. Arya rimase scottata da quel tocco. Aegon, invece rimase pietrificato. La bocca e la parte che l'aveva toccata bruciava. Ma non bruciava in modo caldo e tanto familiare per il giovane. No, bruciava in modo estremamente fresco e ghiacciato. Non sapeva come descriverlo. Rhaegar e Eddard percepirono subito che tra i loro figli era successo qualcosa, e pensarono che forse, in qualche modo, non era poi un male il matrimonio. Ed Eddard si lasciò sfuggire questo particolare a sua moglie ed a Jon Quando Arya si ritirò nelle sue stanze sentiva ancora il tocco Delle labbra sul dorso della sua mano. Ingenuamente provo a torglierselo, cercando di scrollarlo via, ma il risultato sperato non avvenne. Jon la raggiunse subito, e ci parlo. Espose chiaramente ed in modo conciso le sue idee e pensieri. "Sei rimasta sconvolta come quando io ho incontrato Ygritte" Arya cercò di negare, ma davanti allo sguardo di suo fratello non seppe mentire. Alla fine accennò un si con la testa. "Goditi allora la sua persona appieno, e non fartela scappare come io mi sono fatto scappare Ygritte." Le parole di Jon Snow le circolava in testa. Per Jon e Ygritte fu amore a prima vista, ma la morte li divise. Lei era una nobile donna delle isole di ferro, e lui era solo un bastardo di una casata importante. Arya confusa si addormentò e sognò due occhi color purpura e dei capelli d'argento. Quando, dopo aver svolto i suoi doveri ed aver cenato si diresse in camera sua, Aegon notò che suo padre lo stava accompagnando. La cosa era molto insolita, anzi molto rara, poiché l'ultima volta che Rhaegar fece qualcosa di simile, Lyanna Stark era ancora viva. Il Re fece segno alla guardie di poter andare un momento per parlare in modo privato col figlio, è così esso faceva. Lo lasciò a dialogare come un vero padre e figlio. "Ne sei rimasto colpito… Dimmi cosa hai provato." disse il più anziano dei due. "Era un a sensazione molto strana, quasi irreale. Al suo tocco ne rimasi bruciato. Non bruciato in modo normale. Ne rimasi scottato in modo glaciale. In modo ghiacciato. Ancora sento quella sensazione. Per non parlare poi del mio stomaco. Più in subbuglio di così non era mai stato. Padre, ditemi cosa mi sta accadendo vi prego." Quando il padre ascoltò questo si commosse. Non solo il figlio gli aveva chiesto aiuto, ma aveva anche espresso chiaramente il suo interesse verso la giovane di casa Stark. Il padre rise ed a questo la reazione del figlio fu un po' sconvolta. "Io vi parlo dei miei problemi e voi che fate, ridete e piangete? Forse ho sbagl" stava per continuare quando un "No" fuori uscì dalla bocca di suo padre. "Hai fatto benissimo. Io ho la risposta alla tua domanda. Caro figlio mio, l'amore si è impossessato di te." disse questo ed uscì dalla stanza del figlio, lasciandolo solo e confuso nei meandri della notte e dei sogni. Quella notte Aegon sognò due occhi grigi e dei capelli scuri. Rhaegar sapeva cosa stava accadendo. Lo sapeva perché lui stesso l'aveva provato sulla sua pelle. Lui lo sapeva perché era successa la stessa cosa anche a lui con Lyanna. Quando il giorno dopo i due giovani si svegliarono, una cara notizia li attendeva. Matrimonio. Matrimonio reale nel giro di due settimane. Il Re voleva che fosse il più grande matrimonio nella storia dei Sette Regni e impiegò tutto se stesso nella realizzazione di esso. Curò ogni minimo dettaglio insieme al padre della sposa, nonché suo Primo cavaliere e suo amico più fidato. Nel frattempo Arya e il principe legarono molto, poiché furono tutt'e due incuriositi dalle reazioni del loro corpo quando stavano assieme. Una mattinata in particolare Aegon conobbe una parte importante del carattere della sua promessa. Il Principe aveva saputo da Jon, che Arya adorava andare a cavallo ed esercitarsi con la sua Ago. Lui sapeva che ogni spada importante aveva un nome, e la spada della sua promessa ne aveva uno. Questo stava a significare qualche cosa. "Sansa, mia sorella, come qualsiasi altra dama aveva i suoi aghi, mentre io ho il mio". Questa fu la sua spiegazione. E quando lui la chiamò m'lady lei rispose con un semplice netto e conciso "Non chiamarmi m'lady." Ora potevano dirsi di conoscere e questo li rendeva felici. Da lì a poco sarebbero stati marito e moglie. Da lì a poco sarebbero stati una famiglia. Il giorno del matrimonio venne in fretta. Tra preparativi e doveri il tempo passava molto velocemente. Quella mattina Arya venne svegliata dolcemente con un bacio alla fronte da sua madre; Catelyn. Lei era a conoscenza dei sentimenti che provano i due giovani, ed ne era felice. Era felice di sapere che sua figlia sarebbe stata felice. Sansa e una cameriera l'aiutarono a prepararla e a truccarla. Sansa si occupò dei suoi capelli. Li pettinò ed accoinciò con tantissima cura, cosa che sorprese Arya, ma la rossa rispose solo con un "La mia sorellina oggi si sposa. Ho il diritto di esser felice per lei no?". Quando la più piccola degli Stark si mise il vestito si commosse. Mai aveva pensato di sposarsi così presto, men che meno con un principe ereditario. Sarebbe diventata regina un giorno, ed era questo che la preoccupava di più. Quando tutti, videro la sposa, rimasero stupiti. Arya Stark, la giovane lupa del Nord, selvaggia e poco reale, era bellissima. Quel vestito che le fasciava il corpo in modo sublime. Il trucco che non faceva che risaltare il suo grigio dei suoi occhi. Lei era davvero bellissima. Molti, nei propri pensieri la paragonarono ad una dea, e in questi vi era anche Aegon. Quando la vide pensò fosse un miraggio. "Padre, Fabbro, Guerriero, Madre, Fanciulla, Vecchia, Sconosciuto, io sono suo/a, e lei/lui è mio/mia, da questo giorno, fino all'ultimo dei miei giorni." Quando ebbero pronunciato queste parole, Aegon posò il proprio mantello nelle spalle di Arya. Ora, erano ufficialmente sposati.
   
 
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