Serie TV > Teen Wolf
Ricorda la storia  |      
Autore: Bloody Wolf    06/09/2017    3 recensioni
Sterek senza pretese nata per una cara amica
Dal testo: "Succedeva tutte le volte, ogni volta che un incubo si appropriava della mente e del sonno di Stiles, lui si ritrovava a tremare nel proprio letto, madido di quel sudore intriso di terrore e orrore per quelle immagini che si erano formate nella sua mente malata."
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Note: questa piccola storia è nata per scherzo mentre ascoltavo qualche canzone triste e mentre guardavo le immagini su pinterest... la dedico ad una mia grande amica, una di quelle amiche che non ho mai incontrato ma che adoro con ogni singola fibra del mio cuore...
Non è nemmeno betata questa "cosa" perchè secondo me non è scritta bene o altro l'unica cosa che sono sicura è che mi ispirava e la sto pubblicando.
Mi piacerebbe poter leggere o "sentire" i vostri commenti, se volete scrivermi su Telegram o su facebook per consigli o critiche io sarei davvero felice di ascoltarli o leggerli. 
Detto questo vi lascio alla lettura di questa cosa e.... dimenticavo, complimenti all'autrice dell'immagine.



.Hug.

Succedeva tutte le volte, ogni volta che un incubo si appropriava della mente e del sonno di Stiles, lui si ritrovava a tremare nel proprio letto, madido di quel sudore intriso di terrore e orrore per quelle immagini che si erano formate nella sua mente malata.

Tutte le volte si ritrovava a respirare a grandi boccate un aria satura di ossigeno ma che, per lui, non pareva mai abbastanza e tutte le volte si doveva impegnare per non cadere, per non lasciarsi trascinare nell’ennesimo attacco di panico… doveva sempre trattenere quelle lacrime che si affollavano agli angoli di quei suoi occhi color whisky.

Le sue gambe tremavano e la sua vista restava offuscata per qualche secondo come se davanti ai suoi occhi ci fosse solo una cortina impenetrabile di oscurità, ogni volta che capitava lui non poteva non chiedersi se quel nero non si fosse insinuato dentro di sè facendolo marcire lentamente e inesorabilmente come un piccolo tarlo che, giorno dopo giorno, divora il legno distruggendo tutto ciò che incontra.

Non appena la vista si schiariva si ritrovava sempre a contarsi le dita “Uno… Due… Tre...” e sperava davvero di esserci uscito, di aver già smesso di sognare e di essere tornato nel mondo reale ingoiando la poca saliva che si creava nella sua bocca “Quattro… Cinque...” ed era lì che il suo terrore lo portava a spostare lo sguardo ansioso e terrorizzato dal trovare un sesto dito che indicasse la sua presenza ancora all’interno di un sogno.

Ma mentre i suoi occhi scrutavano la stanza le mani andarono a cercare quell’estremità superflua non trovandola, obbligando gli occhi del ragazzo a tornare sulla propria mano per ricontare quelle dita con determinazione, sospirando con calma e inspirando aria che sembrava fresca e rinvigorente per quei polmoni tenuti per troppo tempo in astinenza.

Chiuse gli occhi lasciando che la testa cadesse leggermente all’indietro mentre la sensazione bruciante nei polmoni si attenuava fino a sparire in un respiro più profondo degli altri, scosse la testa affranto e indispettito da quel suo sonno rubato, se ci pensava bene riusciva ancora ad immaginare sua madre mentre gli raccontava dell’uomo nero che appariva di notte per rubargli il sonno e ogni volta che lei glielo diceva aggiungeva anche un abbraccio e un bacio tra i capelli come se quei piccoli gesti fossero il balsamo giusto per scacciare quella presenza ostile dalla mente iperattiva del figlio ma incredibilmente funzionava, sempre e in ogni occasione sua madre era il balsamo giusto…

Due braccia lo abbracciarono dal dietro cingendolo e stringendosi sulla sua vita, trattenendo così anche le braccia “Stiles…” quella voce era così bassa e roca da provocare nei nervi tesi del ragazzo un brivido freddo, quella voce era assonnata ma aveva una nota di preoccupazione ed erano anni che non la sentiva, se non nella voce del padre. Abbassò gli occhi con calma guardando quelle braccia muscolose ricoperte da una leggera peluria che lo stringevano, il sorriso si aprì dolce sulle sue labbra rosate, lasciò che una sua mano andasse ad appoggiarsi su quella pelle olivastra che a confronto con la sua era così scura, erano quasi perfette assieme quelle due tonalità: una scura come se il proprietario avesse preso il sole per anni, così da avere una pelle secca e olivastra mentre la sua era candida, ricoperta da un numero illimitato di piccoli nei che la costellavano come se la sua pelle fosse il firmamento.

Spostò il suo sguardo alle sue spalle con calma e con un sorriso caldo rivolto all’uomo che aveva alle sue spalle, si scontrò con quegli occhi verdi e ne rimase per la milionesima volta folgorato, esattamente come la prima volta che li aveva visti, quella sfumatura così scura e calda da ricordargli il colore del muschio in un bosco.

La barba leggermente incolta contornava quelle labbra fini e chiare, l’uomo aveva un occhio leggermente socchiuso segno che il sonno non lo aveva ancora abbandonato del tutto e Stiles adorava vedere quell’uomo in quel modo, visto così sembrava umano, vulnerabile quasi e tutte le volte si stupiva di essere lì, in quel letto a godersi quella vista.

Tutto bene?” Annuì muovendo la testa lentamente mentre rilassava la schiena facendola aderire al petto marmoreo dietro di sé, il silenzio nella stanza favorì il suo udito portandolo ad ascoltare il leggero battito del cuore che martellava contro le sue costole, era leggero ma costante e quel piccolo rumore lo stava lentamente cullando verso il sonno che l’uomo nero gli aveva rubato.

Un sospiro dalle sue spalle gli colpì l’orecchio portandolo a inclinare la testa permettendo alle labbra dell’altro di appoggiarsi sul suo collo e si baciarlo con una delicatezza tale che Stiles si chiese se quello che lo aveva baciato fosse davvero un uomo oppure se in quel punto si fosse solo appoggiata una delicata farfalla per impregnarsi del suo profumo.

Avanti, torna a dormire” i loro corpi scivolarono sul letto con delicatezza, le loro mani si intrecciarono finendo sul petto del ragazzo, l’uomo si strinse maggiormente su quel corpo chiaro avvolgendolo con tutto l’amore che era capace di dare, appoggiando la testa sul cuscino, non prima di aver scoccato un bacio su quella mascella ancora acerba.

Buona notte Derek” l’uomo sbuffò dal naso come segno affermativo stringendo leggermente le braccia che trattenevano il ragazzo, sentire quelle braccia così calde che si stringevano a sé lo obbligò ad avvolgersi maggiormente in quell’abbraccio tirando una delle due mani fino al proprio viso baciando ogni singolo dito con tenerezza, depositando le proprie labbra su quella pelle come se quello fosse l’unico modo per dare la buona notte…

Dopo sua madre aveva sempre pensato di non essere più in grado di trovare qualcosa che le assomigliava ma si sbagliava, aveva trovato un balsamo forse più potente di lei, un balsamo fatto di sguardi duri e muscoli guizzanti…

un balsamo che poteva scottare e sembrare più doloroso che piacevole ma Stiles era più che sicuro che quello era il balsamo giusto perché aveva un retrogusto che sapeva di sotto bosco e di lacrime di rugiada, non aveva spezie nel suo profumo che poteva portare a pensare a qualcosa di passeggero e di volatile, assolutamente no, il profumo del bosco ti rimane addosso, ti impregna le membra con tutto il suo potere e non te ne liberi più.

Stiles dormi. Ora.” il tono serio e deciso obbligò il ragazzo ad aprire un occhio con dolcezza mentre l’angolo della bocca si alzava in un sogghigno birichino, quello era forse uno dei pochi modi che conoscevano per dirsi “ti amo” non se l’erano mai detti ma era sempre andato bene così, non ne avevano bisogno perché il cuore di entrambe batteva all’unisono di quello dell’altro creando quella sinfonia che faceva da contorno al loro bosco.

Un semplice abbraccio poteva davvero creare quel loro legame così prepotente e ancestrale? Poteva davvero unire due anime così diverse ma così simili? Il dolore di entrambe si era davvero tramutato nella comprensione e nel silenzio che li circondava?

Sì.

Sì.

Sì.

Quella sensazione di pace era la cosa più bella che entrambe i due avessero mai provato mentre il silenzio era rotto solo dai loro respiri sicuri e ritmici… quella era la pace che poteva essere generata da un semplice abbraccio.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: Bloody Wolf