​Starry night.
​Prologo

Passi pesanti e alquanto veloci vanno a scontrarsi contro il tappeto rosso e fine posto sul pavimento e riecheggiano in un modo quasi melodioso in quel lungo corridoio, caratterizzato da pareti semplici, di un bianco puro alle quali sono affissi numerosi quadri famosi e, tra i quali, vi sono anche dipinti provenienti dal pianeta Terra.
Uno sguardo dolce e definito da uno strano luccichio va a posarsi su uno di essi - Notte stellata, Vincent van Gogh - e, portandosi entrambe le braccia dietro la schiena per, poi, incrociare le mani, prende ad osservare quel dipinto che, ormai, conosce come se fosse le sue tasche: il ragazzo non sa spiegare a se stesso il perché di tale attrazione nei confronti di quella semplice tela e, davvero, spera che la sua piccola gita possa aiutarlo a scoprire qualcosa in più su quella rappresentazione.
 

Una voce maschile e molto profonda raggiunge Hoseok che, ridestandosi dai suoi pensieri, scioglie quell'intreccio di mani, portando, infine, quella destra fra i capelli castano chiaro, grattandosi in un modo nervoso la nuca.
 

«Aish, quante volte ti ho detto di non usare toni formali con me, Yoongi?»
 

Guarda, poi, il ragazzo dalla pelle chiara come lo zucchero e dai capelli verde acqua, sorridendogli in un modo caloroso e con tanto di arcata dentale in bella mostra. Gli si avvicina, circondandogli le spalle con il braccio sinistro, iniziando a camminare.
 

«Principe, se suo padre scoprisse simili atteggiamenti da parte mia nei suoi confronti, io sarei nei guai: sono adulto, ormai.»
 

Nonostante ciò, Yoongi non può trattenere un sorriso: i due si conoscono da quand'erano due fanciullini in quanto la sua famiglia è sempre stata al servizio della famiglia reale e, seppure il differente ceto sociale, la loro amicizia non è mai stata ostacolata.
In tutta risposta "capelli verdi" riceve una piccola pacca - piccola ma pesante, oserei aggiungere - sulla spalla.
 

 

La stanza del trono pullula di persone, tutte ansiose e, al contempo, felici per il viaggio del loro amato principe.
 

«Padre, sei sicuro che non sia troppo presto?»
 

Deve lasciare il suo amato pianeta - Hope - e andare sulla Terra per trovare l'amore della sua vita, per dare al regno una nuova regina, per consolidare l'accordo fra i due pianeti: può un ragazzo di ventitrè anni riuscire in tutto ciò e, per di più, da solo?
 

«Hoseok, il Presidente di Seul è stato avvertito e, poi, devi salire al più presto al trono.»

Il Re Jung è un uomo sulla cinquantina, tanto affascinante quanto severo, caratteristica accentuata con la morte della Regina.
 

«Permetti a Yoongi di venire con me, almeno.»
 

Lo sguardo del Re, contornato da leggere rughe, si posa sul viso del suo unico figlio e, lasciandosi scappare un sospiro, gli poggia la mano destra sulla spalla.
 

«Yoongi verrà ma non adesso e, ora, in posizione.»

Le ultime parole vengono emesse con un timbro di voce molto più alto che, come per magia, fa arrestare il grosso vociare dei vari servi e non.
 

«Miei cari amici, sono lieto di annunciarvi che, da questo momento in poi, mio figlio, il Principe, comincerà la ricerca per la nostra futura Regina sul pianeta Terra.»
 

E, sorridendo un'ultima volta a Yoongi, Hoseok svanisce nel nulla.



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​_angolino piccino piccino_

Ed ecco che, magicamente, approdo anch'io in questo nuovo universo. È la mia prima fanfiction in assoluto e spero che possa piacere, gnaw.
​QUESTA STORIA E' STATA PUBBLICATA ANCHE SU WATTPAD ​ (_sunseok)