Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: HARLEYQUINN1995    08/09/2017    0 recensioni
CIAO HO SCRITTO UNA STORIA SPERO CHE VI PIACCIA SI CHIAMA LA RAGAZZA CON LE CUFFIE E' UN LIBRO IN MANO, QUI CI SONO TUTTI I CAPITOLI. BUONA LETTURA SPERO CHE VI PIACCIA, LASCIATE UNA RECENSIONE SE VI VA. GRAZIE.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
E' qui iniziano le medie dove metti in gioco una nuova te stessa sei cresciuta un po sei anche cambiata, non stai più con le vecchie amiche e i vecchi compagni adesso e tutto nuovo, devi ricominciare stando a scuola ho conosciuto delle ragazze che sono diventate grandi amiche tra cui una che è diventata come sorella, in quel periodo ero confusa su tutto non sapevo chi ero, chi volevo diventare, iniziavano le prime domande che ti poni quando inizi a crescere, uscendo dalle elementari ero quella buona, gentile invece iniziando le medie ho iniziato a comportami in un modo più ribelle, seguivo la massa, non credevo più a niente, se i miei compagni non studiavano io facevo come loro per non sentirmi di nuovo sola ed esclusa dalla classe, cambiavo in base alle persone con chi stavo, anche se mi comportavo cosi il bullissimo e' arrivato di nuovo, uscendo dalle elementari pensavo che era finito che non dovevo più stare male invece i bulli sono arrivati anche alle medie la cosa brutta e che quando cresci il bullo diventa sempre più cattivo, i bulli passano dal dirti le peggior cose a picchiarti, da quello verbale a quello fisico perché di solito la violenza secondo loro aiuta, io in quel periodo reagivo non stavo più zitta e buona infatti per questo finivo sempre in punizione dalla preside anche perché la mia classe era la più odiata dalla scuola, non stavamo mai tranquilli combinavamo disastri ogni giorni, anche i maestri ci odiavano. Mi ricordo che durante i compiti in classe stavamo fuori nei corridoi a fare i compiti perché dentro era impossibile, alcune lezione ci mettevamo a terra a dormire anche se dentro c'era un prof che spiegava, anche durante le ore di educazione fisica stavamo fuori a prendere il sole, io ero quella che veniva presa di mira ma che si univa quando si doveva fare casino , mi ricordo che siccome la scuola era enorme ci mettavamo a girarla tutta durante le lezione, c'erano anche gli angoli per fumare, mi ricordo di una volta che c'era un bullo che mi torturava e un giorno non celò fatta più lo preso e chiuso dentro un armadio cie voluto l'insegnante per farlo uscire. Ne combinavo di tutti i colori infatti ormai la preside e vicepreside mi conoscevano bene passavo più tempo con loro che in altri posti, infatti in quel periodo è stato deciso che dovevo andare da un psicologo della scuola, mi ricordo che ci sono stata tre anni non è stato male entravo li e tutto quel mondo buio e di merda che avevo dietro scompariva e stavo meglio, riuscivo a controllare meglio la mia rabbia, grazie a questo psicologo. Le medie sono stati gli anni dove ho preso più cotte in assoluto iniziavo ad uscire spesso con le mie amiche e in quel periodo volevano tutte il fidanzato tra cui anche io, quindi ho iniziato a conoscere ragazzi a provarci ma alla fine vi posso dire che con nessuno non è mai andata bene, non gli piacevo per come ero fatta ho magari mi vedevano come un' amica, poi crescendo c'erano anche le prime litigate fuori con le amiche e a casa con i genitori dove pensi che non ti capiscono diciamo quel periodo buio dove pensi che nessuno ti capisce ne ti capirà mai, purtroppo in quel periodo stavo molto male e passando il tempo ho conosciuto l'autolesionismo perchi non lo conosco e farsi del male, avere voglia di farla finita purtroppo è difficile da spiegare ma quando lo fai per chi lo fa ti senti meglio e come se ti rilassi è come un drogato con la sua eroina, la stessa cosa non capisci perché lo fai ma lo fai comunque, poi diventa anche difficile uscirne in quel periodo avevo la scuola, le cotte che non ricambiavano, un ragazzo per cui pensavo di amarlo ma che mi faceva solo stare male, poi la famiglia varie cose e quello era come uno sfogo, tutto questo lo tenevo nascosto alla famiglia non volevo che chiamavano qualcuno o che pensavo che ero pazza, volevo tenermi questo vizio terribile che anche se molti non capiscono mi aiutava ad andare avanti, purtroppo so cosa vuol dire pensare di morire, so quanto fa male però devo ammettere che in questi tre anni grazie all'aiuto del psicologo della scuola, sono riuscita a controllare questa voglia è ad amare un po di più me stessa. Poi è arrivato il terzo anno e sono arrivati gli esami, quindi ho lasciato quel periodo e mi sono preparata ad affrontare la scuola superiore una nuova esperienza ma non credevo che quel' esperienza durata cinque anni mi avrebbe cambiato cosi tanto.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: HARLEYQUINN1995