Che cosa fa Yotsuya nella vita? Pochi lo sanno e Akemi, per curiosare, finisce in una situazione equivoca, ma dal risvolto decisivo. Perdonatemi,è una sciocchezzuola partorita in pochi minuti :)
Genere: Commedia, Demenziale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Svegliarsi così presto non era esattamente ciò che Yotsuya avrebbe desiderato nella vita, ma, se non voleva morire di fame, gli toccava. Di recente il suo lavoro lo portava ad alzarsi prima di tutti, quando nella Maison Ikkoku regnava quella cosa che, lungo l'arco della giornata, sarebbe stata completamente assente: il silenzio più totale.
Fece colazione di fretta e si precipitò per uscire. Nel semibuio del condominio, non si accorse della presenza di una macchina telecomandata di Kentaro e scivolò. Un tonfo risuonò all'altezza della camera di Akemi, che si svegliò di colpo. Spaventata e ancora un po' addormentata, si affacciò per vedere che fosse successo e notò Yotsuya sollevarsi e rimettersi in piedi, dolorante.
-Ti sei fatto male?- gli chiese la donna e lui negò, strabuzzando poi gli occhi, nel notare che la donna indossava solo gli slip
-Oddio, scusami!- aggiunse lei-Ero mezza addormentata e nella fretta non mi sono vestita...stanotte faceva un caldo-
Yotsuya pensò a quella donna tutto il giorno e non riusciva a cancellare dalla mente i suoi seni nudi. Come desiderava toccarglieli! Faticava, inoltre, a concentrarsi nel lavoro, specialmente quando sentiva una decisa erezione premergli nei pantaloni. Ma che lavoro faceva? Nessuno, nella Maison Ikkoku, lo sapeva, nemmeno Akemi, che, ogni mattina, sul presto, aveva cominciato a spiare Yotsuya, per cercare di intuire qualcosa sul suo impiego. Una mattina lui se ne accorse e tornò indietro, intenzionato a dirgliene quattro. Si precipitò nella camera della donna e la trovò di nuovo quasi nuda e semi addormentata.
-Allora, che fai, mi spii? Ci stai provando con me?-
La donna si coprì subito
-Come ti permetti? Io ero solo curiosa di sapere che lavoro fai, visto che non lo sa nessuno. Perdonami l'indiscrezione-
-Oh, ma quindi tu non volevi...-
-Cosa?-
-No, niente-
Yotsuya arrossí.
-Beh, no, è stato proprio un equivoco- disse poi la donna -ma se vuoi...posso sempre cambiare idea-
Akemi mostrò un sorriso malizioso.
-Ok, allora domani mattina mi alzo prima-
Yotsuya andò a lavoro felice, pregustando già l'idea di un risveglio diverso dal solito