Ringrazio
anche solo chi legge.
★Autore:
Kamy
★Fandom: DBZ.
★ Iniziativa:
Questa storia partecipa
al Contest di scrittura “Back to
school” a cura di Fanwriter.it!
★ Numero
Parole: 513.
★ Prompt
Traccia: 17 Studente!A
e Insegnante!B vengono beccati
da C.
Il
peccato degli angeli
Goten
sbadigliò rumorosamente e si passò la mano tra i
corti capelli mori, facendo fremere le ali candide sulla sua schiena.
<
Qui alla scuola angelica ci si annoia sempre
parecchio > pensò.
Proseguì
lungo il corridoio, superò una serie di porte
candide, con raffigurate delle nuvolette d’oro con numeri e
lettere delle
classi dipinte in azzurro.
Sbuffò
sonoramente, l’orlo della sua gonna candida
frusciava scivolando sul pavimento di marmo e i suoi sandali
scricchiolavano ad
ogni passo. Sbadigliò rumorosamente, coprendosi la mano con
la bocca. Abbassò
lo sguardo, avvertendo una fitta al petto e sentì risuonare
una serie di bassi
gemiti. Inarcò un sopracciglio moro e si diresse nella
direzione da cui
proveniva il rumore.
<
C’è ancora qualcuno fuori dalle classi? Chi
è che
si vuole fare espellere con tutta questa intensità? >
si chiese. Raggiunse
la porta del bagno, che raffigurava una toilette intenta a svolazzare
con delle
piccole ali candide, sotto cui erano disegnate le linee cinetiche.
Goten
sgranò gli occhi e si tappò la bocca con la
mano, per celare il proprio respiro. Rimase immobile a fissare, il
corpo
rigido.
Le
grandi ali candide di Mirai avvolgevano il corpo minuto
di Trunks, quest’ultimo era appoggiato contro il petto
muscoloso del più
grande. I loro capelli color glicine ondeggiavano ad ogni loro
movimento,
alcune piume candide caddero terra.
Trunks
baciò il petto del più grande, Mirai gli
sollevò il viso delicatamente e gli posò un bacio
sulle labbra.
Goten
osservò la pelle pallida dei due amanti, era
liscia e leggermente umida di sudore.
<
Sono il professore Mirai e Trunks, l’ultimo
arrivato della mia classe > pensò Son.
Le
ali di Trunks frullavano, mentre si lasciava andare
a una serie di bassi gemiti. Mirai gli soffiò un verso
più roco all’orecchio.
Entrambi tenevano gli occhi chiusi, concentrandosi sulle carezze che si
scambiavano vicendevolmente.
Goten
avvertì il proprio basso ventre bruciare, la sua
tonaca fremette, mentre il giovane si eccitava sempre di
più. Le ali candide
sulla sua schiena si gonfiarono, socchiudendosi.
Il
battito cardiaco gli aumentò, mentre sentiva delle
vampate di calore invadergli il viso. Le sue pupille si dilatarono ed i
suoi
occhi nero pece si fecero liquidi.
<
Sono così belli, che non riesco a interromperli.
So che quello che stanno facendo è peccato. Qui non
rischiano di farsi
espellere soltanto dalla scuola, uno come studente e l’altro
come insegnante, ma
direttamente dal nostro mondo. Ed io stesso rischio di essere cacciato
tra i
demoni per il fatto che guardo, ignavo e desideroso.
Eppure
non riesco a fare niente.
Quello
che sento crescere in me è il desiderio? >
si chiese.
Ascoltò
il rumore dei loro respiri, gli schiocchi dei
loro baci, guardò i loro corpi tendersi e fremere.
Le
sue ali si spalancarono di scatto, colpendo uno
specchio.
Gli
altri due giovani si voltarono all’unisono, tremando.
“C-ci
hanno scoperti…” gemette Trunks.
Mirai
gli si mise davanti e lo coprì con il proprio
corpo.
“È
stata una mia idea, l’ho costretto io”
mentì.
“Ricopritevi
prima che arrivi un altro professore. Non
ho intenzione di fare la spia” disse Goten.
<
Mi auguro solo di poter assistere a un’altra
scena come questa, in futuro > pensò.
“G-grazie”
mormorò Trunks.