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Autore: Korin no Ronin    12/09/2017    0 recensioni
E' la prima volta che mi avventuro a scrivere di un film, mi sento come se camminassi sulle uova.
Un paio di precisazioni: Jack vive da secoli, quindi, per me, non è un ragazzino, e secondo, per quanto riguarda Sandy è tutta colpa di Pinterest ( ma anche mia) ;P
****
Il soldato si diresse verso il confine di quel mondo minuscolo stringendo le dita attorno alle sue. Si fermò un paio di passi prima dell'oscurità. Allentò la stretta per prendere il viso del ragazzo fra le mani.
“Promettimi di non cadere mai nell'illusione in cui si cullano gli umani. Esiste ciò che è bene e ciò che è male, niente di intermedio. Il grigio è bianco già corrotto, il nero non può essere diverso da ciò che è.”
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: I Cinque Guardiani, Jack Frost, Kozmotis 'Pitch' Pitchiner, Pitch
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Jack spinse la porta con discrezione. Nord sedeva dandogli le spalle e, quando si voltò, lo salutò in modo bonario.

- Così tu vuole sapere di fearlings eh. -

L'uomo si alzò e passeggiò qualche istante, riuscendo nell'impresa di non calpestare nulla.

-E' vecchia questione. Antica più di pianeta, di Luna e di Guardiani, certo.-

Il ragazzo strinse le mani sul bastone, avvicinandoselo al corpo. Il Guardiano era in difficoltà, e lui cominciava a temere di essersi addentrato in un territorio pericoloso.

-E' qualcosa che non avrei dovuto sapere?-

-Certo che deve sapere! Non è mistero.-

Nord sbuffò e incrociò le braccia sul petto.

-Ma non bella storia. Racconterò te se tu vuole, ma oggi ho altro lavoro. Natale sempre troppo vicino. Allora, tu vuole sapere?”-

Il ragazzo esitò qualche istante.

-Sì.-

-Allora tu va. Io ha bisogno di silenzio per miei progetti.-

Jack biascicò qualcosa e guadagnò la porta in fretta: quel luogo non gli era mai parso tanto opprimente. Non era pentito della sua risposta, però era abbastanza spaventato dalla serietà di Nord, e dal fatto che lo avesse liquidato con tanta freddezza. Se parlarne era così difficile anche per lui, non osava nemmeno immaginare che cosa potesse esserci di così terribile nella natura dei fearlings. Coniglio aveva evitato accuratamente si tornare sulla questione, anzi, negli ultimi giorni non lo aveva nemmeno provocato più del necessario. Il ragazzo si fermò davanti al globo che ruotava incessantemente. Era completamente illuminato, uno spettacolo che riuscì a rinsaldarlo un poco. Spostò il bastone dietro la schiena e rimase ad osservarlo. Niente inverno, troppo presto per Nord e ancor più per Coniglio. Gli unici ad essere sempre attivi erano Toothiana, il suo esercito e Sandy. A ben vedere, metà del pianeta era sempre al buio, e questo faceva di loro, necessariamente, la prima linea di difesa disponibile. Sbuffò appena. Senza Pitch almeno avrebbe potuto prendersela con un po' più di comodo.

Al tramonto uscì a fare il suo giro di perlustrazione. Alle prima luci dell'alba, quando la sabbia dorata che aveva dato corpo ai sogni risaliva in cielo, decise di tonare nella sua stanza.

Ne aveva voluta una piccola, ricoperta di legno e con il soffitto a vista, simile a quella di cui conservava il ricordo. Si raggomitolò sopra il letto e pensò che, forse, quel giorno Nord si sarebbe deciso a vuotare il sacco che tanto gli pesava. O forse no. Il tavolo del suo laboratorio gli era sembrato più ingombro del solito, magari aveva davvero altro da fare che raccontargli una storia che vecchia di secoli.

Sbuffò e si sdraiò sulla schiena; cominciava a sentirsi davvero nervoso e sul punto di pentirsi di aver fatto domande. All'improvviso qualcosa gli solleticò la schiena, come un sottile nastro che sorresse tra lui e le coperte. Sorpreso, si alzò a sedere e la sensazione si fece più tangibile, fino a che ebbe la netta sensazione di un dito che gli percorresse velocemente la spina dorsale. Rabbrividì, poi si voltò con cautela, e non trovò nulla. Il rumore lieve della tende che venivano tirate lo fece voltare di nuovo e, stavolta, scorse una sottile voluta di sabbia dorata, che, apparentemente indispettita per essere stata scoperta, non trovò di meglio da fare che pizzicargli la punta del naso.

-Sandy?- chiamò.

Attorno a lui, la sabbia iniziò a delimitare uno spazio che escluse completamente la stanza e il mondo esterno. Jack si guardò intorno incuriosito, ancora seduto sul suo letto, misteriosamente incluso in quella sorta di mondo a parte. Dopo qualche istante un piccolo vortice dorato si alzò da terra, per poi espandersi e dipingere per lui un quadro di cui non conosceva nulla,.

 

La prima cosa che venne costruita fu una porta a due battenti; immensa, decorata di bassorilievi e vigilata da una sola guardia. Jack la osservò perplesso, poi, incuriosito, abbandonò la sua posizione e si avvicinò. L'uomo, che aveva un volto poco definito nei tratti, indossava un'uniforme ornata con nastri e medaglie, qualcosa di simile ad un'alabarda era l'unica arma che portasse. Il suo viso appariva teso e sofferente. D'un tratto il soldato si mosse e gettò un'occhiata dietro di sé, come se avesse udito qualcosa, poi strinse le mano intorno al ciondolo che aveva al collo, e, tremando, tornò guardare di fronte a sé. Jack si allontanò. Aveva una brutta sensazione, nonostante sapesse che nulla avrebbe potuto nuocergli.

Le porte oscillarono lievemente, come se qualcosa le spingesse dall'interno.

Il ragazzo udì il fruscio della sabbia, simile ad un sussurro, provenire dalla soglia e non ebbe dubbi sul fatto che dietro di essa fosse rinchiuso qualcosa di orribile.

All'improvviso l'uomo si scagliò contro la porte, la forzò con disperazione e ciò che doveva essere rinchiuso lo afferrò e lo inghiottì.

Il giovane indietreggiò ancora, fino a che sentì il contatto rassicurante delle coperte.

Dalla porta eruppe una massa informe, un immenso sciame di esseri piccolissimi e deformi che, infine, si dischiuse e partorì il suo frutto più riuscito; sorretto da decine di minuscole dita emerse quello che era stato prima di lui, e di tutti gli altri, un Guardiano.

Jack si sentì mancare le ginocchia: cesellato nell'oro riconobbe il signore degli incubi.

Pochi secondi dopo la sabbia crollò su se tessa e,quindi, riprese ad aleggiare, fine e lieve come cipria.

-Sandy? -

-Sì, sono qui.-

Jack si lasciò sfuggire un'esclamazione, incurante delle lettere dorate che fluttuavano pigramente davanti ai suoi occhi. Non si era spettato una risposta, tanto meno che qualcuno potesse parlargli direttamente nella testa. Udì una risata leggera e davanti a lui, attorniato da una sciame di orande, comparve uno sconosciuto dall'aria sbarazzina, che si produsse in un elegante inchino.

Il ragazzo immaginò che, in quel momento, la sua espressione non dovesse apparire particolarmente intelligente. L'altro fece roteare un bastone da passeggio comparso dal nulla e vi appoggiò le mani guantate, mentre la sabbia formava le code, esageratamente lunghe, di un frac.

“Non pensavo che potessi sentirmi con tanta facilità, avrei dovuto provarci prima.” disse, allegramente “E' una bella sorpresa.”

Il giovane annuì meccanicamente.

Il suo interlocutore scrollò le spalle.

-Beh, posso dire, con un certo vanto, di essere fatto della materia di cui sono fatti i sogni.- disse, poi rise, facendo sussultare le spalle - Non ho più una forma che sia davvero mia; quello che vedi di solito è l'aspetto che ho avuto, e, visto che piace ai bambini, di solito non ne assumo altri, però, a volte, è necessario un aspetto un po' più, come dire, adatto alla situazione.-

- Come a dire che ho sollevato un vespaio?-

- Come a dire che la questione necessita di parecchia serietà.-

Nella mente di Jack si materializzò il ricordo del suo compagno che scompariva nel buio. Si chiese quale aspetto avesse assunto in quella occasione.

- Gli altri lo sanno? Non vorrei finire come Coniglio, che si è lasciato sfuggire qualcosa che non avrebbe dovuto dire. -

- Non dovresti arrabbiarti per questo. Lo sanno, ma non tutti possono ascoltarmi, e nessuno degli Guardiani ci riuscirebbe, a meno di uno sforzo continuo. Sarebbe faticoso e frustrante; con lettere e disegni è tutto molto più facile. -

- E lui? -

Sandy si rabbuiò.

- Pitch è intelligente e conosce la sua natura, così come può immaginare la mia. I Sogni e gli Incubi, da qualunque parte li si guardi, in qualunque mondo essi appaiano, sono sempre fatti della stessa materia. L'ultima volta mi messo in una situazione troppo difficile perché continuassi a mantenere una forma così poco funzionale in una battaglia.-

Nello spazio tra di loro la sabbia modellò Pitch. Il Re degli Incubi mosse qualche passo, poi sul suo viso si disegnò un ghigno che precedette una risata raggelante

- Lo sapevo! Lo sapevo che un potere simile non poteva essere racchiuso da una forma tanto ridicola! - esclamò, trionfante

Jack ebbe la netta impressione che il compagno stesse condividendo con lui un ricordo preciso; il mostro dietro le porte non aveva emesso alcun suono intellegibile.

- Torniamo a noi, adesso.- disse, dopo che il Signore del Buio aveva dato origine ad uno sciame di minuscole falene.

- Perché Nord ha mandato te? Credevo che me ne avrebbe parlato lui.-

-Dovevi vedere, le parole non bastano. - sollevò un angolo della bocca - E perché, vecchio come sono, ho abbastanza pazienza per gestire i bambini che mettono il muso. -

- Guarda che anch'io sono vecchio. - protestò l'altro.

L'Uomo dei Sogni rise, e la sua voce risuonò come la pioggia su uno stagno.

- Ora, potresti lasciarmi spiegare le cose senza interrompermi?- disse, poi - Sono qui, ma ho anche un intero emisfero da controllare, non è facile coordinare le due cose. -

- Eppure lo fai sempre. -

- Pitch è un argomento che richiede a tutti noi più sforzi di quanto non sembri.-

Il giovane si tirò le ginocchia al petto. In verità era proprio quella la cosa che gli interessava maggiormente ma, ormai, era diventato abbastanza saggio da sapere che ogni effetto ha una causa quindi, cercando di racimolare un po' di pazienza, aspettò che l'altro cominciasse la sua storia.

- Kozmotis Pitchiner. -

Jack si irrigidì.

- Un incalcolabile tempo fa si fece carico di vigilare sulla prigione in cui il male era stato rinchiuso.- Sandy sospirò appena.

- Era un uomo valoroso e dalla volontà forte, così tutti si scordarono che, appunto, era un uomo come gli altri; lo lasciarono partire per i più remoti confini dell'universo, sicuri che potesse affrontare la solitudine e i sussurri di ciò su cui vegliava; resistette a lungo, infatti, appellandosi al suo coraggio e al desiderio di proteggere quanto aveva di più caro, però, alla fine, il male, che lo aveva osservato per così tanto tempo, scoprì il suo punto debole, e, facendo leva su di esso, riuscì a divorarlo.-

Il ragazzo rabbrividì quando, davanti a lui, si materializzò la figura dorata di una bambina e, in un lampo, gli fu chiaro perché l'Uomo Nero si accanisse così tanto sui sogni dei piccoli.

- E' orribile.- disse, con un filo di voce - Corrompere un sentimento simile è davvero orrendo.-

L'uomo dorato piegò appena le labbra. Non aveva mai dubitato, nemmeno per un istante, che Jack possedesse abbastanza sensibilità, e intelligenza, per afferrare al volo una questione simile.

-Stavi male a causa sua, immagino. Anche prima di sapere tutto questo.-

-Sì.-il ragazzo sospirò profondamente -Perché? Ora posso anche farmene una ragione, ma prima?-

L'altro Guardiano unì le punte delle dita davanti alle labbra. Discorrere di certe cose era sempre difficile.

-Ti sei accorto che Kozmotis è ancora lì; solo una minuscola parte di quello che era, ben chiusa nel recesso più buio di quello che è adesso Pitch. Se il male lo avesse divorato completamente non ci sarebbe più oro nei suoi occhi.-

Il Guardiano dei Sogni gli gettò un'occhiata mesta, quindi abbassò lo sguardo.

- Alla fine della prima guerra abbiamo passato giorni, mesi, a sentirci inquieti a causa del senso di pena che sentivamo per lui.- piegò appena un angolo della bocca -Tutto quel malumore aveva reso Aster più intrattabile che mai.-

-Aster?-

Sandy si lasciò sfuggire una risatina nervosa, quindi sollevò gli occhi,

- Coniglio. - rettificò, poi scrollò le spalle - Sai, Jack, ci sono decine di cose che scoprirai su di noi nel corso del tempo, una di queste è che Aster può muoversi nel tempo come fa nella terra con i suoi tunnel. E, proprio perché non gli è concesso di cambiare il passato, è particolarmente suscettibile sulla questione. Però, vedi, la nostra debolezza sarebbe anche la sua condanna.-

Sandman si perse qualche istante ad osservare i pesci che, imperturbabili, continuavano a muovesi attorno a lui.

- Pitch ha cercato di portarti dalla sua parte. Non voglio sapere cosa ti ha detto, dimmi solo che impressione puoi ricavarne adesso.-

Il Guardiano si concesse di riflettere qualche istante, quindi il suo viso assunse una strana espressione. Individuò un particolare tanto evidente quanto in contrasto con ciò che l'uomo oscuro rappresentava.

Jack si morse il labbro inferiore e mise i piedi a terra. Guardò il suo interlocutore dritto negli occhi.

-Voleva che rimanessi con lui. Avrebbe potuto costringermi e basta.- affermò, quindi aggrottò le sopracciglia -E il male non soffre di solitudine, né si addolora al pensiero che nessuno possa vederlo.-

-Ecco, ci sei arrivato.-

La voce dell'altro aveva perso ogni vivacità.

-Il male non cerca compagnia. Insieme a lui, tutta quell'oscurità ha divorato anche la sua parte umana, ed è quella che soffre, e che si è sentita offesa e delusa dal tuo rifiuto. Per proteggere ciò che resta di Kozmotis è nostro dovere combattere quello che lo imprigiona.-

I pesci svanirono, e la sabbia ricompose il soldato.

-Io prendo coscienza di tutto quello che la sabbia conosce e impara. Se è il mio potere a toccarlo, attorno a lui compaiono farfalle, come per ogni essere umano. Non ci sono belle creature nei recessi del male. - strinse le labbra - Però una cosa ti deve essere chiara: non esiste possibilità che lui riemerga. Ciò che noi vediamo sono le sue qualità, distorte e corrotte, potremmo non sapere mai quanto ancora di lui c'è dentro Pitch, e non dovremo mai porgli la questione. Se Kozmotis è ancora lì, è solo perché non viene ritenuto degno di attenzione. Combattendo il buio, in qualche modo aiutiamo lui a sopravvivere. Perciò facciamo ciò che va fatto. I sentimentalismi non sono ammessi, ti è chiaro?-

Jack annuì, serio, poi piegò le labbra in un sorrisetto sfacciato.

- Tutto questo per spiegarmi cosa sono i fearlings?-

Sandy scrollò le spalle, finalmente rilassato. Apprezzava il fatto che il ragazzo avesse deciso di sdrammatizzare la situazione.

-Tutto questo per farti capire perché vanno eliminati senza alcun rimorso. Il problema maggiore è che quando saranno abbastanza grandi perché noi possiamo prestar loro attenzione, Pitch avrà già riacquistato parecchio del suo potere.

Il mondo della fate è molto più piccolo del nostro, per questo sono loro le guardie in prima linea. Anche una formica, ai loro occhi, è troppo grande per passare inosservata. Il fatto che non abbiamo ancora visto niente non significa che non ci siano pericoli, i fearlings sono attenti a non farsi scoprire.-

Jack annuì con convinzione. In realtà doveva ancora elaborare quelle notizie, ma ora,almeno, aveva gli strumenti per comprendere l'origine della sua pena.

-Quando tornerà presta attenzione a ciò che dice e fa, Pitch sa essere un seduttore raffinato; dopo essersi leccato le ferite si sentirà ancora indignato, e non rinuncerà a vendicarsi.-

-Quando?-

-E' impossibile rinchiuderlo per sempre, questa è un'altra cosa con cui dovrai imparare a convivere.-

L'Uomo dei Sogni inclinò la testa, come ascoltasse un suono lontano.

-Allo stato attuale non esiste più nessuno in grado di creare una prigione per rinchiudervi ogni forma maligna. Ci siamo noi e Manny, questo è tutto quello su cui quest'epoca e questo mondo possono contare. Ci sono state decine di Guardiani prima di noi, ogni mondo che lui ha raggiunto aveva i suoi difensori e sono scomparsi insieme a quello che proteggevano. Tutto quello che possiamo fare è trattenerlo qui. - d'un tratto ridacchiò e le orande si trasformarono in centinaia di efemere - Con le ferite che abbiamo inferto al suo orgoglio, puoi star certo che non se ne andrà tanto facilmente.-

  
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