Serie TV > Teen Wolf
Segui la storia  |       
Autore: SophLandd    19/09/2017    0 recensioni
«Derek, promettimi che troverai qualcosa per non mollare.
Promettimi che troverai qualcuno da amare. Promettimelo.»
Gli scongiura Stiles, sull'orlo delle lacrime.
Derek aumenta la stretta, sorpreso dalle sue parole.
Non si volevano sucidare dopo tutto questo?
E adesso lo sta pregando di vivere?
«Io...te lo prometto, Stiles. Ma solo se tu farai altrettanto.» Sospira.
Le loro mani si illuminano di rosso, e Stiles sorride tristemente, annuendo.
«Te lo prometto anch'io, Derek.»
E scioglie le loro mani, alzandosi di botto, e scappando da quel posto, dopo essersi infilato velocemente la maglia. Derek non riesce a dire nulla, e pensa che probabilmente quella sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe visto quel ragazzino.
Oh, quanto si sbagliava.
// Tratto dal Capitolo 2.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

«Brindiamo all'amore!» Esclama Cora, alzando il bicchiere in aria.
Derek rabbrividisce, pensando tra sè che non crede più nell'amore, ma alza anche lui il bicchiere insieme a Stiles, Chris e Peter.

Alla fine sono andati nel pub vicino al loft di Derek, e stanno seduti su dei divanetti, a cerchio, con un tavolo in mezzo.

Derek e Stiles si tengono per mano, appiccicati, come dei veri fidanzati.

Peter d'un tratto si schiarisce la voce, per attirare l'attenzione tutta su di sé:

«Sono davvero contento che abbiate trovato entrambi la persona giusta, nipoti. Entrambi siete innamorati e state crescendo. So..so di non essere vostro padre, ma in un certo senso per me è come se lo fossi...»

Derek e Cora rimangono ammutoliti dalle parole di Peter, il quale per una volta ha fatto un discorso serio e che li ha lasciati senza parole.

Cora allunga una mano verso lo zio, stringendogli la sua:

«Zio, se in questi anni non ci fossi stato tu non saprei come avremmo fatto, davvero.» Mormora, con gli occhi lucidi.

Derek annuisce in accordo, mentre Stiles guarda teneramente la scena, insieme a Chris.
Peter accenna un sorriso, mentre Cora decide anche lei di fare un discorso, giá che sono entrati nell'argomento.

«Derek...sei sempre stato il mio fratellone... ho creduto che non saresti più riuscito ad amare qualcuno, ma in questi due giorni mi sono dovuta ricredere. Non puoi neanche inmaginare quanto sia contenta che hai finalmente trovato la felicità, qualcuno che ti sostenga e ti ami a sua volta. Ricorda che meriti tutto il bene di questo mondo...»

Derek abbassa lo sguardo, commosso, anche se vorrebbe replicare che non si merita proprio nulla. 
Se non fosse per lui Laura e i suoi genitori sarebbero ancora vivi.
Se solo la sorella sapesse che in realtà Derek non sta affatto con Stiles, ed è tutta una finzione...

Chris parla brevemente su quanto sia stato contento di aver incontrato Cora, quando Peter incita Stiles a parlare:

«Tocca a te, ragazzino.» Gli fa, come se fosse un obbligo della serata.
Stiles sussulta leggermente, prendendo il bicchiere in mano, e cercando le parole adatte, mentre Derek lo guarda:

«Umh, penso anch'io che Derek si meriti tutte le cose più belle, e a volte credo solo di non essere abbastanza per lui. Ma sono altrettanto sicuro di potergli dare tutto quello che ho, perchè..umh, certe persone credo siano semplicemente destinate a stare insieme...»

Derek accenna un sorriso, abbassando qualche secondo lo sguardo, senza sapere cosa rispondere. 
Per fortuna Cora e Peter si inteneriscono davanti alle sue parole, e ci pensano loro ai commentini.

«Tocca a te, nipote.» Parla poi Peter a Derek, il quale avvampa, non volendo assolutamente esprimersi.

«Dai, Derek! Oppure racconto a Stiles di quella volta che a dieci anni...» Lo minaccia Cora, e Derek la zittisce subito:

«Okay, okay.» Sospira, sistemandosi meglio. Pensa velocemente a cosa dire, per non far saltare tutto, mentre Stiles lo guarda di sottecchi, piegando le labbra in un sorriso. 
Pensava che fingere con Derek sarebbe stato molto imbarazzante e difficile, invece gli viene tutto piuttosto naturale.

«Io penso che Stiles spesso dica un mucchio di stronzate. 
Crede di non essere abbastanza per me, quando invece non mi basta mai. Non credevo neanch'io di poter riuscire ad amare ancora, ma qualche volta arriva una persona che ti fa ricredere su quasi tutto...» Sorride imbarazzato, per poi girarsi verso Stiles, il quale ancora deve capire che é successo a Derek in passato nella tematica amore.

«...Rincontrarti è stata una piacevole sorpresa, Stiles. Forse è stato il giorno più bello della mia vita...» Conclude Derek, arrossito. 
Stiles resta con la bocca dischiusa, e si sporge d'impulso verso Derek, baciandolo velocemente sulla bocca. Sa che entrambi hanno dovuto improvvisare un finto discorso da innamorati, ma per un attimo gli sembrava tutto tremendamente vero.

I cinque fanno un altro brindisi, e alla fine tornano al loft.

Peter se ne torna invece direttamente a casa, mentre Cora e Chris salgono di sopra.
Stiles é in piedi vicino al portone del loft:

«É meglio che vada, mio padre mi aspetta.» Parla rivolto a Derek.

«Sì, ti accompagno.» Afferma Derek, prendendo le chiavi di casa. 
Stiles annuisce, capendo che è inutile opporsi.

I due escono di casa in completo silenzio, e in macchina Derek accende la radio. Da quel momento in poi non hanno più bisogno di dover fingere di stare insieme, ed entrambi ripensano a cos'è successo in quelle due giornate.

Derek arriva davanti casa di Stiles, e si ferma con la macchina.

«Buonanotte Stiles.» Lo saluta, mentre il ragazzino lo osserva come in trance qualche secondo, per poi risvegliarsi.

«Umh, sì, buonanotte Derek.»

Derek osserva la figura del ragazzino fino a che non entra dentro casa, per poi tornarsene al loft.

Stiles appena entra trova suo padre seduto sul divano, che legge un giornale. Lo stava aspettando.

«Ciao, papà.» Mormora, facendo per ritirarsi subito di sopra, quando John lo chiama:

«Siediti davanti a me, Stiles.» Ordina, con tono freddo.

Stiles rabbrividisce, pensando a cosa possaessere successo.
Lo Sceriffo indossa un maglione rosso, e ha uno sguardo impassibile.

Stiles fa quello che gli dice, aspettando che il padre dica qualcosa.

«Dove sei stato, Stiles?»

Stiles trasalisce:

«Te l'ho già detto, ero in gita.» Mente.

John a quel punto guarda dritto in faccia Stiles, stringendo le labbra:

«Stiles, smettila di mentirmi!» Esclama, innervosito. 
Il ragazzino abbassa lo sguardo.

«Come...come lo sai?» Si arrende, sorpreso e confuso.

«Peter mi ha mandato foto tue e di Derek, Stiles! Mentre pattinate sul ghiaccio e state fottutamente appiccicati!» Alza il tono di voce lo Sceriffo, mentre Stiles dischiude la bocca.

Non dá la colpa a Peter, lui non ne poteva sapere nulla, doveva immaginarselo che si fosse rimesso in contatto con suo padre.

«Posso spieg-»

Lo Sceriffo scuote la testa, deluso:

«Ti avevo avvertito, Stiles. 
E non mi hai ascoltato.»

Stiles chiude le mani a pugno:

«Derek mi ha chiesto di fingere di stare insieme a lui. Solo per due giorni, che è tornata Cora in cittá. Noi siamo..solo amici.» Mormora Stiles, abbassando il volto.

Jonh alza le sopracciglia:

«E la foto in cui vi baciate? Come la spieghi?» Stiles sussulta visibilmente.

«Fa parte della finzione...»

«Stiles, vorresti dirmi che non provi assolutamente nulla per Derek? Che quel bacio ti ha fatto schifo?!» Grida il padre, guardando Stiles negli occhi.

Stiles evita il suo sguardo, non sapendo neanche lui cosa rispondere.

Lo Sceriffo fa un sorriso amaro:

«Ho abbastanza materiale per far trasferire Derek in un'altra scuola, Stiles. Domani provedderó.» 
Lo informa, freddamente.

Stiles si alza in piedi, sbarrando gli occhi:

«Non puoi!» Grida, mentre lo Sceriffo si alza a sua volta.

«Lo posso fare, e lo faró. 
É per il tuo bene, Stiles, cerca di capirmi.»

Stiles si volta da un'altra parte, sorridendo come se avesse appena sentito una cazzata colossole.
Gli viene quasi da ridere. 
Poi si rigira verso suo padre:

«Per il mio bene?» Chiede, sicuro di aver capito male.

«Sì, Stiles.»

Stiles non si é mai sentito così preso in giro, mai.

«Quindi tu per il mio bene vorresti mandare via l'unica persona che voglio accanto?» Sussurra Stiles, con una gran voglia di piangere, di rompere qualcosa.

Lo Sceriffo resta a guardarlo senza dire nulla, sopreso delle sue parole.

«Non posso perdere Derek, papà. 
Non anche lui... non anche lui...» Mormora, mentre delle lacrime gli scendono dagli occhi.

Lo Sceriffo, convinto di star facendo la scelta giusta, replica:

«È meglio così, per entrambi.» Eppure non guarda il figlio mentre parla, non riesce a vederlo piangere, soprattutto se sa sia a causa sua.

Stiles si passa una mano sugli occhi, girando più volte la testa da un'altra parte.

«Non posso credere che mi stai facendo questo... non posso credere che mio padre mi sta ferendo...» Le sue parole escono fuori con una rabbia e una delusione assurda.

Lo Sceriffo le riceve come una pugnalata nel petto.

«Stiles...»

«Stiles un cazzo!» Urla, cercando invano di trattenere le lacrime.
Poi Stiles si avvicina ad un mobile del salone, dove ci sono tutti i dischi.
Tra questi c'è anche quello che gli aveva fatto sua madre per il diciottesimo.

Lo afferra, tremando, e lo lancia a suo padre:

«Guardalo! Mamma non sarà più qui, ma ha sempre capito cos'era o no giusto per me! È sempre stata dalla mia parte! Non ha cercato di allontanarmi da qualcuno che significa così tanto per me!» Si sfoga, rimanendo quasi senza fiato.

"Facile buttarti, se non hai alcun pensiero che ti tiene su quel palazzo, a un passo dal cadere e a un passo dal resistere."

Lo Sceriffo prende il disco in mano, a quel punto alzando tristemente gli occhi sul figlio:

«Perchè Derek significa così tanto per te?» Osa chiedere.

"Perchè dici così, Stiles? Hai per caso un pensiero che ti tiene in bilico fra le due possibilità?"

Stiles sorride tristemente:

«Forse perchè lui...» Cerca di spiegarsi, sentendosi tremendamente ridicolo per ciò che sta dicendo. 
Ma non riesce a trattenere un sorriso, rigato dalle lacrime.

«...forse perchè lui é proprio quel pensiero che mi tiene su quel palazzo, in bilico tra la possibilità di cadere e quella di resistere...»

Giá, si sente proprio ridicolo ad esprimere queste sensazioni, emozioni.

Suo padre resta a fissarlo Stiles senza dire una parola, con la bocca socchiusa, e gli occhi lucidi.
Lui non può capire, e infatti sembra anche confuso.

Stiles a quel punto se ne va di sopra, a chiudersi in camera, e continuare a piangere in silenzio.
Avrebbe proprio bisogno di Derek ora.

Esattamente in quel momento gli arriva un suo messaggio, e tra le lacrime sorride leggendolo:

"Ehi, Stiles. 
Ti volevo solo ringraziare per essere stato al gioco. Sono stato bene in questi due giorni, ed è merito tuo. Cora ti adora.
Derek."

Digita veloce una risposta:

"Tranquillo Der, ricordati che io per te ci sono sempre."

Si stende sul letto, chiudendo tutte le luci.

"Anch'io per te, ragazzino.
Derek."

E Stiles si addormenta con un sorriso, mischiato alle lacrime.

---

Lo Sceriffo sale nel suo ufficio, passando accanto alla camera di Stiles. Resta un attimo davanti alla porta, indeciso se bussare o meno, ma alla fine decide che per quella sera è meglio lasciare perdere.

Così si siede sulla scrivania, chiudendosi dentro alla stanza, ed accendendo il computer.

Inserisce il dvd nell'hard disk, notando che sopra alla custodia c'é un post it, con su scritto un determinato tempo.

Così lo Sceriffo manda avanti il filmato a quei minuti e secondi esatti, trasalendo di fronte alla figura di sua moglie.

Da quanto non vedeva un video con Claudia? Forse troppo...
Si strofina un attimo gli occhi, sospirando, e chiedendosi perchè suo figlio vuole che lo veda.
É un modo per vendicarsi forse? Facendogli rivedere sua moglie morta?

Claudia è seduta su una sedia, e accenna un sorriso verso la telecamera.
È vestita con una camicetta bianca, e dei jeans. Apparantemente sembra stare bene, ma ha due occhiaie evidenti, e il volto sembra stravolto, nonostante il trucco.

L'unica cosa che illumina l'ufficio é lo schermo del computer.

«...E un'altra cosa Stiles.» Continua un discorso Claudia. 
Lo Sceriffo credeva di esseresi dimenticato la sua voce, invece é proprio come si ricordava lui.

«Voglio parlarti di Derek. 
Adesso che guardi questo video hai diciotto anni, ma da quando avevi sei anni eri ossessionato da quel ragazzo...» Claudia si ferma un attimo, sorridendo:

«E immagino che adesso ne sarai innamorato, eh? Così voglio dirti quello che tra qualche anno non potrò più dire...»

Lo Sceriffo sente di avere gli occhi lucidi, non pensava facesse così male rivederla.
Purtroppo Claudia non sapeva che Derek se ne sarebbe andato.

«...Stiles, bambino mio, lotta per ciò che ami, sempre. Per ciò che ne vale la pena, per ciò che ti fa star bene. 
So che Derek é la tua persona, Stiles, e crescendo non potranno altro che crescere anche i tuoi sentimenti nei suoi confronti...»

Lo Sceriffo si passa una mano sulla testa, e Claudia intanto continua a parlare:

«...L'ossessione che provavi da piccolo si trasformerá in qualcosa di più grande, Stiles. Molto più grande. 
È inevitabile, figliolo. 
Vorrei essere lì con te, quando conoscerai finalmente l'amore. 
Quando non farai altro che pensare a lui, a volerlo sempre vicino a te. Quando proverai invano ad immaginarti un qualcosa senza di lui.
Purtroppo non posso, e se è davvero così, se Derek è davvero anche la tua persona...fregatene di tutto il resto. Fregatene della differenza di età, insomma, hai diciotto anni adesso
Fregatene di tutte le difficoltá che possono esserci. Per chi amiamo siamo disposti a fare di tutto...»

Lo Sceriffo ha le lacrime agli occhi, rendendosi conto della cazzata che ha fatto. Potrebbe perdere suo figlio.

«...E so che potrai pensare Derek non ti voglia allo stesso modo, ma io ho visto come tiene a te, Stiles. 
E anche se sei solo un bambino adesso che io sono quicerte persone sono semplicemente destinate a stare insieme, Stiles. 
Certe persone hanno un legame così forte che è difficile da spezzare. 
E sono convinta che Derek si renderà conto che l'affetto che provava un tempo per te si è trasformato in ben altro, perchè lui é uno di quelli che ti conoscerà a memoria, che ti vedrà per come sei davvero, e al quale sembrerai perfetto così come sei...»

Lo Sceriffo si asciuga le lacrime.
Claudia ha sempre capito tutto.
Aveva visto che tra i due c'era una sorta di legame fin da quando erano piccoli, e sapeva che con il crescere si sarebbe potuto solo rafforzare di più.

Lo Sceriffo è convinto che se Derek fosse restato probabilmente i due starebbero insieme già da qualche anno.

Derek aveva sempre dimostrato di tenere davvero tanto a quel bambino, ma ciò che gli impediva di riuscire a vederlo in un altro modo era appunto l'età.

Ora che Stiles è diciottenne lo Sceriffo sa che niente può impedirglielo.
Quando tieni troppo ad una persona e non ci sono ostacoli spesso succede che perdi la testa per quel qualcuno.

E Claudia l'aveva capito.

E lui ha detto tutte quelle a suo figlio, ha minacciato di mandargli via l'unica persona che Stiles ha mai voluto così tanto al suo fianco.
Ha minacciato di togliergli tutto quello che ha di più caro.

Quanto è stato stupido?
Ha sbagliato proprio tutto...

«...E ricorda figliolo, saró sempre con te, anche se fisicamente non mi vedrai. E lotta, lotta sempre, perchè ti meriti tutta la felicità e amore possibile.»

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: SophLandd