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Autore: Ransie88219    19/06/2009    0 recensioni
ESTRATTO:Nel mentre penso ciò mi riprendo e torno alla realtà e mi accorgo che mi stava facendo una domanda.
E come una stupida gli chiedo di ripeterla perché ero troppo distratta.
Che figura.
“Dicevo, ti va di andare a prendere qualcosa da bere assieme?” mi chiede mellifluo e con una voce da…infarto!
Lo guardo emozionatissima.
Non so cosa dirgli.
“Sono astemia”..
Lo sento ridere e assieme a lui si aggregano anche le mie due amiche.
Argh, ma che deficiente!
Ma come ho fatto a uscirmene con un SONO ASTEMIA ?!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La fase degli astri celesti'
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Buona lettura e grazie per i commy, sono commossa

Buona lettura e grazie per i commy, sono commossa! Grazie 1000 per aver commentato lillay e gingi__devishina!

Ho ancora i lucciconi agli occhi! *O*

In basso trovate le traduzioni delle due frasi tra **.

SULLA MIA PAGINA SONO RIUSCITA A FAR VISUALIZZARE LE IMMAGINI DEI MIEI PERSONAGGI!

Fatemi sapere cosa ne pensate!

 

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2.    You, me and our friendship

 

Lui è lì, davanti a me.

Ci separano solo pochi metri.

Lui è qui, è tornato…non ci posso credere.

<< E’ qui …- mormoro – è tornato…>>.

Sly  mi chiede << Chi? >> e in tanto si guarda attorno, lo stesso fa Drew.

Appena mi riprendo dalla sorpresa gli corro in contro, correndo a più non posso e gli salto addosso urlando << Bibi! >>.

Lui mi prende al volo e sollevandomi, mi fa girare con lui, poi mi rimette a terra, mi da un bacio in fronte e mi abbraccia.

Io ricambio <<  Mi sei mancato un casino! >> dico commossa all’inverosimile.

<< Anche tu Scricciolo, anche tu>> ricambia facendomi una carezzina leggera sulla testa e scompigliandomi affettuosamente i capelli.

<< Come stai? >> mi chiede, mentre mi toglie le lacrime che mi scorrono  sul volto << non piangere…>>.

<< Bene ora che ci sei! Come è andata? >> cerco di bloccare in tanto i condotti lacrimali e di ridarmi un contegno, asciugando le lacrime con la manica della camicetta.

In tanto gli altri ragazzi ci hanno raggiunto e ci guardano straniti.

Sly si fa avanti e mi guarda.

<< Tutto bene Sharon? >>.

Gli sorrido sincera.

<< Mai stata meglio >> dico e mi appoggio a Bibi, il quale mi circonda le spalle con un abbraccio da dietro.

<< Ragazzi vi presento Bibi, il mio migliore amico. Bibi, ti presento i miei nuovi amici, partendo da destra: Milly e Threy, Sly, Drew, Dayane e Jhonatan, Dan, Martin, Rickey >>.

Tempo di fare le presentazioni che si scioglie subito il ghiaccio e ci ritroviamo tutti preda di una chiacchiera collettiva.

Mentre succede ciò, sento una frase in finlandese.

<< *Oh yeah varma, no ... kuin paras ystävä!
Ei vain on suuri valehtelija, vaan myös slutty! Haluamme panostaa!*>>

Mi si gela il sangue nelle vene.

Una lacrima solitari mi scende dal volto.

Perché mi odia così tanto? Perché pensa che io sia una bugiarda?

Io non mento mai, massimo per una sorpresa per una persona come per una festa di compleanno o a sorpresa o simile.

Perché pensa questo?

Perché mi ha dato anche l’altro appellativo?

Mentre penso ciò chiedo a Bibi dove ha la macchina e mi dirigo lì, mormorando prima di andarmene, un veloce e strozzato << Ciao >> a tutti

Apro la portiera della sua costosissima auto e poi la richiudo, e allo stesso tempo mi chiudo in me stessa.

 

***

 

Mi sento tirare per la manica all’improvviso e mi volto.

Vedo Sharon con un volto da paura.

Quello sguardo.

No, non di nuovo, non voglio vedere un’ altra volta quel maledetto sguardo.

Tempo fa mi ero ripromesso che non le avrei più rivisto quello sguardo perché avrei impedito ciò.

Me lo ero giurato a me stesso.

Mai più quello guardo tormentato e vuoto, dal quale traspare solo dolore.

Uno guardo che attraversa cose e persone senza vederle veramente.

Mai…mai più!

Le do le chiavi della macchina e le indico  e dico dove ho parcheggiato la macchina.

<< Vicino alla fermata dell’autobus, 300 metri più in là >>.

Faccio finta di nulla finché non sparisce all’interno dell’auto.

Subito dopo irrigidisco il volto e mi giro verso l’unica persona che poteva aver provocato  ciò, dato che a conti non aveva partecipato alle chiacchiere collettive.

La guardo incazzato nero.

<< Che diavolo le hai detto per farla reagire a quel modo? >> sibilo con una voce dura nella sua direzione, facendo ammutolire tutti gli altri del gruppo.

<< Non ho detto niente. Ho solo fatto un commento ad alta voce, nella lingua d’origine di mio padre, in finlandese, tutto qui…>> mi risponde con tono strafottente, dandosi arie di sapere tale lingua.

<< Penso invece che tu abbia detto qualcosa di pesante e offensivo nei suoi confronti.

Sharon non  è una che alle semplici critiche si butta giù, anzi, ci passa proprio sopra.

Inoltre, per il futuro, meglio che tu sappia che lei lo conosce alla perfezione il finlandese. Ti ho avvertita >>.

Poi, senza guardare la sua faccia a tale dichiarazione, mi giro verso Jhonatan.

<< E tu, vedi di incominciare a tenere sotto controllo la lingua della tua donna, perché il mondo non è fatto di soli imbecilli pronti a sottostare come cani ai suoi ordini >>.

Detto ciò, alzo i tacchi e fo per incamminarmi verso la mia auto quando mi fermo e mi giro verso quella testa platinata.

<< Ah… quasi dimenticavo…Sharon conosce alla perfezione molte lingue, tanto che le dita di due mani non basterebbero per contarle tutte >>.

Poi saluto gli altri facendoli un segno con la mano da dietro, mentre mi incammino alla macchina.

 

***

 

Arrossisco di vergogna appena sento ciò che dice quel pallone gonfiato pel di carota.

Appena se ne va con la sua boriosa e supercostosissima macchina, mi giro verso Jhonatan e gli altri.

<< Perché non mi hai difeso Jhonatan? E’? Perché? E voi altri? >> grido guardandoli in cagneso.

Sto per riprendere la sfuriata per ribattere al loro mutismo quando vedo in tutti lo stesso sguardo duro.

<< Perché Bibi ha ragione. E’ da quando te l’abbiamo presentata che non fai altro che  ignorarla e trattarla con indifferenza, mentre lei si è sempre dimostrata gentile e carina nei tuoi confronti, nonostante tutto, e assai disponibile sempre a iniziare una conversazione con te, cosa che tu non hai fatto! Quindi è assai probabile ciò che ha detto Bibi. Inoltre a tuo sfavore c’è il fatto che tu di solito parli in finlandese solo quando vuoi dire ad alta voce qualche commento assai cattivo su qualcosa o qualcuno. Ecco perché non ti abbiamo difesa. Ora vorremmo sapere noi perché ti sei comportata così male con lei e il resto, avanti >> mi risponde con tono decisamente troppo neutro il mio ragazzo.

Già Jhonatan!

Li guardo rossa in viso, uno per uno, poi indignata alzo i tacchi e me ne vado, raggiungendo la macchina di Caroline.

<< Mi dai uno strappo a casa? >> sbotto furiosa come non mai.

Sto per mordere qualcuno, me lo sento!

<< Certo sali, ma che è successo? Hai litigato con Jhonatan? >>

<< Ora ti racconto…ma prima dammi 2 minuti per calmarmi ho do di matto! >> dico mentre mi accomodo nel sedile e metto la cintura di sicurezza.

<< Ok…>> mormora preoccupata Caroline, tornando a fissare la strada davanti a se e mettendo in moto la sua vecchia auto.

 

***

 

<< Capocciona… ecco un termine che le si addice…>> mormoro sconsolato per la sua stupida reazione alla mia semi - ramanzina.

Mhn…mica tanto ramanzina…mi sa che ho un po’ esagerato.

Ah!!!Smettila Jhonatan – dico a me stesso rimproverandomi – la devi smettere di viziarla! Quando le cose ci stanno, ci stanno! Punto e basta!

Mi metto le mani in testa spettinando i capelli per l’agitazione interna.

Diamine che situazione!

<< Tranquillo, lasciala calmare, poi sarà lei a tornare, tranquillo…>> cerca di consolarmi Martin.

<< Già, Martin ha ragione, su col morale! >> mi dice Rickey, affiancando Martin e dandomi una calorosa pacca alla schiena.

<< Lo so, solo spero che si sbrighi, non mi piace litigare con lei…già mi manca…>>.

A questa ultima affermazione butto fuori un gran sospiro, chinando il capo per guardare il marciapiede, diventato assai interessante.

Un solo istante di silenzio, poi gli altri scoppiano fragorosamente a ridere.

Fantastico, ridono perché sono pazzamente innamorato di Dayane.

Meglio di così non potrebbe andare…

 

***

 

<< Cosa ordinate? >> ci chiede una voce assai annoiata.

<< Due frappè alla nutella e due bocche di lupo >> dice Bibi ordinando per entrambi con voce insolitamente atona.

Come se ne va la cameriera, che cambia espressione, indurendola e lanciandomi una lunga occhiata.

Ricambio lo sguardo.

Distolgo gli occhi dai suoi solo quando torna la cameriera di questo grazioso bar all’italiana, con le nostre ordinazioni e col conto.

Faccio per alzarmi e prendere il portafoglio nella tasca dei pantaloni, ma Bibi mi supera e molla in man alla cameriera una banconota da 50 dollari.

<< Tenga pure il resto come mancia >> dice all’indirizzo della cameriera.

A queste parole, la donna gli sorride largamente, contenta di essersi messa in tasca decisamente un bel malloppo di mancia, per poi andarsene lasciandoci soli.

Accenno un sorriso, ricordandomi quanto al mio migliore amico piaccia fare il cavaliere, offrendomi questo break prima di cena.

<< Avanti racconta…sono o non sono il tuo migliore amico? >>.

<< Certo che lo sei…>> mormoro nella sua direzione, per poi tacere e iniziare a consumare le mie prelibatezze.

Si accinge anche lui ad iniziare quando, prima di addentare la sua pasta fatta all’italiana si ferma.

<< Lo sai vero che non ti riporto  a casa finchè  non mi dirai tutto? - mi sorride accattivante, riconoscendo in quel sorriso il Bibi che conosco – Non voglio che tu ti tenga tutto dentro e soffra – mi guarda con affetto e continua – facciamo così : tu mi dici come è andato il tuo primo giorno a scuola e la cosa che ti ha fatto cadere in tale stato catatonico, e io ti dico come è andata a me, d’accordo? >> finisce speranzoso.

Io rimango immobile a guardarlo, facendomi coraggio per iniziare, ma non  ne sono molto convinta, non voglio preoccuparlo per nulla, ha già abbastanza problemi di suo e non mi sembra tanto il caso di aggiungergli anche io altri pensieri.

Lo guardo negli occhi.

Il suo sguardo sembra disperato, poi parla.

<< Cosa è successo in mia assenza? – avvicina la sua mano alla mia, voltandone il palmo verso l’alto, aspettando che io la stringa – Dimmi la verità, anche se può far male: non mi vuoi più come tuo migliore amico? Hai concesso ad un’altra persona questo mio ruolo?  - finisce guardandomi con sguardo dolente.

Io lo guardo spiazzata.

<< Accidenti…lo sapevo! Non sarei dovuto tornare a casa! E’ logico! In mia assenza avrai avuto bisogno di un confidente e io non essendoci, ti sarai affidata a qualcun altro. Certo, ci sentivamo per telefono ma non è la stessa cosa che parlarci di persona!

*Chrapoun pes! Darn! L -* >>

<< Hai frainteso tutto! Non è come pensi! Calmati! >> lo interrompo quando inizia a imprecare in ceco, e allo stesso tempo prendo la sua mano ancora accanto a me e la stringo  vigorosamente, cercando di calmarlo e rassicurarlo allo stesso tempo.

Tira un sospiro di sollievo.

Sembra essersi calmato, constato.

<< Mi hai fatto prendere un colpo…vieni qua >> mi dice con tono dolce, accennando alla sua persona.

Io mi alzo e mi siedo in collo a lui, sulle sue gambe e mi appoggio a lui, poggiando la mia testa sulla sua forte spalla, mentre lui mi rinchiude in un dolce abbraccio.

Posa poi il suo mento sulla mia testa e sospira.

<< Mi hai fatto prendere un colpo…la prossima volta per cortesia interrompimi prima, così evito la scenata isterica di prima…>>.

Sorrido sotto i baffi.

<< Ora sputa il rospo, lo sai che puoi dirmi tutto, no? Sono o non sono il tuo confidente? >>.

Mentre mi incoraggia a parlare, mi  massaggia il braccio sinistro come anti-stress.

<< Non mi va di aggiungerti altri sassi oltre hai massi enormi che già porti sulla schiena >>.

<< Sono robusto e forte abbastanza , e poi è la mia specialità risolvere problemi, avanti dimmi! >>.

Alzo la testa e lo guardo indecisa.

Mi perdo nel suo limpido sguardo rassicurante e poi inizio.

<< Ok… allora…>> così inizio ha raccontargli tutto, parola per parola, senza tralasciare nulla.

 

 

UN ORA DOPO

 

<< E questo è tutto >> finisco di raccontare finendo l’ultimo gocciolo di frappé rimastomi.

Lui invece ingoia  l’ultimo boccone della sua pasta e sbotta un << C’avrei scommesso che quella testa platinata t’aveva offesa! Lo sapevo io! Uhm… tu però lasciala stare e non perderci tempo, è solo invidiosa di te, pensa piuttosto a coltivare la tua amicizia con Milly, mi sembra proprio una brava ragazza, per la quale ne valga veramente la pena di tenersela stretta >> conclude annuendo soddisfatto al suo stesso discorso.

<< Già…>> sorrido pensando a lei.

<< L’ho appena conosciuta, ma è come se la conoscessi da sempre…un po’ come è successo tra di noi due quando ci siamo conosciuti, a suo tempo. Ti ricordi? >>.

<< Eccome se ricordo! Come potrei mai dimenticare quel giorno  - fa una pausa, volgendo lo sguardo verso la strada, guardandola con sguardo perso nel passato, cercando certamente di rievocare ogni particolare di quel giorno, conoscendolo! Infatti… - Era il primo pomeriggio, eravamo appena tornati da scuola, tuo fratello mi aveva invitato a pranzo da voi assieme a mio fratello gemello Michael.

Ricordo che appoggiammo la roba sulle poltrone del salotto e poi tuo fratello ti chiamò e sbucasti tu, un piccolo pulcino vestito con un delizioso vestitino rosso primaverile, tutto fronzoli alla gonna, con indosso  delle simpatiche pantofole a testa di cane, di quelle in stoffa. Mi ricordo anche che sbucasti con una faccetta curiosissima dalla porta del salotto e che avanzasti verso di noi, un po’ intimorita da me e Michael. Mi ricordo anche che ti sciogliesti subito e che stesti tutto il pomeriggio in nostra compagnia e a giocare a calcio con noi…>> conclude sorridendomi nostalgico.

Quando torna al presente mi guarda malizioso.

<< Eri un vero maschiaccio fin in tenera età. Ammettilo su! >> dice minacciandomi allo stesso tempo di farmi il solletico se non  acconsentivo.

<< Si lo ammetto! – gli faccio l’occhiolino – Ammetto pure che mi ero  innamorata a prima vista di tuo fratello Michael ! >> ribatto, dichiarando naturalmente il falso come lui ben sa.

<< Come di mio fratello? – recita fintamente sconvolto, alzando entrambi i sopraccigli e facendo comparire sul suo volto una maschera che ostenta incredulità da tutti i pori, mostrando un’espressione davvero buffissima – E io che pensavo che tu fossi pazza di me! >>.

Un attimo di pausa e puro serioso silenzio cala tra di noi.

<< Ma poi come puoi essere sicura di sapere che ti piaceva davvero mio fratello, se siamo gemelli identici in tutto e per tutto? Magari ero io…>> riprende Bibi nel suo migliore slancio di conversazioni fatte su castelli di sabbia, allo stesso tempo mentre dice ciò, si passa una sua grande mano trai capelli come farebbe un modello pubblicitario per ravviarseli.

Ridacchio apertamente, mentre lui al sentire della mia reazione mi sorride sguaiatamente, con sguardo furbo.

E’ proprio bravo  a distrarmi, penso guardandolo.

Riesce sempre a sbucare fuori con discorsi ovvi e semplici e nonostante ciò è sempre in grado  di farmi riprendere e distrarmi da qualche brutto pensiero.

Dovrebbe essere il contrario, dovrei essere io nei suoi confronti a fare ciò, non lui nei miei.

<< A parte gli scherzi, lo sai benissimo che sono sempre stata in grado di riconoscervi…>> riprendo il discorso interrotto precedentemente dalle mie risa.

<< Già, quella volta me la ricordo benissimo. E’ stato il giorno dopo che ci eravamo conosciuti. Io e Michael quella volta avevamo deciso di tirare un bello scherzo a tutti, vestendoci uguali e comportandoci in modo identico…quella volta eri stata grande! Eri riuscita a smascherarci! Ripensandoci, mi sembra di ricordare anche una parte della spiegazione che desti a tutti come giustificazione per riconoscerci. Tu te la ricordi tutta? >>.

<< Certo, sennò come credi che  vi riconoscerei tutt’oggi, no? >> dico in tono derisorio, tornando ad appoggiarmi a lui, alla sua spalla, poi continuo imperterrita con voce normale, intrisa solo del buono umore che mi aveva fatto ritrovare il mio Bibi .

<< Vi dissi semplicemente che “tuo fratello Michael e te sarete anche gemelli identici fisicamente ma non caratterialmente, ma anche nei modi di fare. Michael ha un passo spedito e pesante, tu uno leggero e cadente allo spaccone. Inoltre basta guardarvi negli occhi e vi si riconosce subito. Tu hai due occhi limpidi e profondi, ma velati da una punta di ironia mischiata a pura giocosità, al contrario Michael ha due occhi sempre limpidi ma seriosi ”. Contento ora? >>.

<< Si, decisamente…mhn…comunque io resto sempre della solita idea .

Cambiando discorso…ti va di andare a fare una passeggiata al parco?

Naturalmente continuiamo lì! >>.

<< D’accordo…perché no? >> gli sorrido accondiscende, alzandomi contemporaneamente da quella comoda e rassicurante posizione, nella quale mi aveva avvolto Bibi, standogli in collo.

 

***

 

Guardo distrattamente fuori dal finestrino dell’auto di Bibi il paesaggio che scorre velocemente.

E’ sera, e ci stiamo dirigendo verso casa mia per cena, dopo una lunga camminata al parco, dove abbiamo conversato, come ci confaccia solitamente quando dobbiamo confidarci tra di noi.

L’ho invitato da noi: ha veramente bisogno di stare in famiglia e non da solo.

Continuo a fissare il paesaggio.

Ad un estraneo vedendomi  fare ciò sembrerebbe che sia molto concentrata nel guardare fuori dal finestrino, ma in realtà sono concentrata in tutt’altro.

Sto pensando alla lunga conversazione che ho avuto con Bibi al parco.

Mi giro nella sua direzione, mi soffermo ad osservare il suo assai sviluppato muscolo dell’avambraccio destro, che esce vistosamente dalla sua maglietta arrotondata fino al gomito,

Cerco di mettere ordine tra i miei pensieri.

Di scatto mi rigiro verso il finestrino e continuo ciò che avevo interrotto.

Sospiro sconsolata.

Sembra proprio che io e lui facciamo a gara a chi ha una situazione famigliare peggiore!

Ora vi spiego…

Bibi o meglio Leoš Bibi Kratochuil nato nel 1984 a Plzeň, di origini ceche,

ma ( come dice lui ) essendo nato prima della scissione della Cecoslovacchia

( avvenuta nel 1992, l’anno della mia nascita) in Repubblica Ceca e Slovacchia, si definisce ostinatamente di origine cecoslovacca.

Fa parte di una ricchissima famiglia cecoslovacca da generazioni.

Il padre, Kaden Kratochuil, era un ricco industriale plurimiliardario, purtroppo 6 anni fa venne a mancare, lasciando moglie e i 2 figli diciassettenni ( Bibi e Michael).

Bibi allora prese le redini dell’attività paterna e la mandò avanti ( e lo fa tutt’oggi ), ritrovandosi così a soli 17 anni una grande responsabilità sulle spalle: portare avanti l’impero industriale del padre, dal quale dipendeva la sua famiglia ( madre e fratello, anche se quest’ultimo non più da quando è maggiorenne ), ma anche centinaia e centinaia di lavoratori; inoltre essendo l’unico erede universale, così deciso dal padre in testamento, ( allora essendo minorenne poteva contare “ufficialmente” della madre come tutore a cui potersi appoggiare per mandare avanti l’attività, anche se “ufficiosamente” faceva tutto lui, e la madre serviva solo come presenza per atti ufficiali).

Così, a causa di questa precaria situazione di “tutoraggio”, in molti hanno cercato di farselo vicino, per sfruttarlo a proprio piacimento.

Ed è qui che entra in gioco la figura del  trentottenne Matěj Ivoš  Glěb, un uomo dalla doppia faccia: quella di dominio pubblico è quella di uomo colto e intelligente dal carattere gioviale, sposato con la madre di Bibi.

L’altra è quella di uno dei maggiori trai più importanti rappresentanti della criminalità in occidente per traffico d’armi illecito.

Un uomo corrotto fino al midollo, spietato e senza scrupoli, che non guarda in faccia a nessuno, e amante della bella vita.

Ora vi chiederete cosa centra Bibi in ciò…

Bhè vedete, il suo caro patrigno, il signor Glěb si è sposato con sua madre per accaparrarsi tutte le ricchezze della vedovanza, approfittando del fatto che la signora cercasse marito, perché convinta che i suoi due figli avessero bisogno di una figura paterna. Purtroppo per lui non aveva fatto i conti con Bibi e il suo titolo di erede universale.

Così da ormai 5 anni il patrigno sta cercando un modo per impossessarsi dell’impero industriale di Bibi, anche se fortunatamente senza risultati!

Unica pecca è che cerca  in tutti i modi di metterlo in cattiva luce agli occhi della madre, se non fosse per Michael la madre sarebbe ormai del tutto sottomessa al giogo del suo nuovo marito.

La cosa peggiore è che Bibi, come del resto Michael, sanno tutto del patrigno, ma purtroppo hanno le mani legate, e non possono informare in alcun modo la madre, data la precaria situazione familiare.

Ed è sempre per colpa del patrigno che Bibi è dovuto stare via un mese negli ultimi tempi, per tornare a casa, per risolvere tutti i problemi creati dal signor Glěb, per mettergli i bastoni tra le ruote.

C’è anche da dire che a causa della presenza del patrigno a casa, quando la madre si è risposata, ha dovuto fare le valige e andarsene, in quanto non sopportava la sua presenza allora ( ne la sopporta tutt’oggi ), ne le false dimostrazioni di affetto verso la propria madre.

Ed è così che prese il primo aereo che c’era con destinazione U.S.A., ritrovandosi da solo alla sola età di 18 anni in un continente straniero, arrivando nella mia città.

Ha conosciuto mio fratello a scuola, poco dopo il suo arrivo qua.

Poco dopo è arrivato anche Michael, sulle orme del fratello.

Tra poche settimane festeggerà il suo ventitreesimo compleanno, festeggiando anche 5 anni da quando se ne andato da casa.

Con tutto ciò che vi ho detto non voglio dire che non abbia avuto rapporti con essa, affatto, si sente 2 volte  a settimana con la madre, ma non vuole sapere giustamente nulla di quella malerba impiantata in casa sua.

Dopo questo ultimo inganno mi pare che ne sia uscito molto più provato del solito…

Lo guardo attentamente, dalla testa hai piedi.

Di fianco a me ho un avvenente ventitreenne dall’ossatura robusta e forte, con una corporature molto muscolosa, frutto di molto sport, ( un corpo lavorato soprattutto da sano football americano ), molto alto.

Dal volto ben squadrato, zigomi ben definiti, niente barba perché accuratamente tagliata, capigliatura di un rosso fuoco ricciola, dal taglio corto, ma non troppo, che permette di vedere la natura dei capelli.

Naso aquilino, bocca grande con labbra fini caratterizzate da un perenne sorriso sbarazzino, raramente sostituito da altro, tocco finale, due occhi azzurrissimi che sembrano parlarti da soli e avere vita propria.

Un normale ragazzo come tanti, ma costretto a portarsi un grande fardello sulle larghe spalle.

Sposto lo guardo da lui alla strada davanti a me, che intravedo dal parabrezza.

Mi ha raccontato tempo fa che per lui il padre era il suo idolo.

Non riesco proprio ad immaginare  cosa possa aver provato quando tutto il suo mondo è crollato con la sua morte, ne quando è comparso il signor Glěb.

No, non posso, ma posso fare ben altro.

Posso starli vicino prendendomi cura di lui. Come ho fatto con papà e Justin per anni e anni, continuando a farlo tutt’ora.

Per me Bibi è come un fratello, al pari di Jay e Justin, ma allo stesso tempo è molto di più – stiracchio le labbra a mo di sorriso -  è il mio migliore amico per l’appunto!

E io per lui sono lo stesso.

<< Sai, stavo pensando una cosa…>> inizia lasciando in sospeso il discorso interrompendo il filo dei miei pensieri.

<< Cosa? >>  domando incuriosita.

<< Stavo pensando a mia madre e al suo comportamento nei confronti del mio patrigno ed a ciò che mi disse quando me ne andai >>.

Mi astengo dal parlare e aspetto che continui.

Distoglie un attimo lo sguardo dalla strada e mi guarda in quel breve istante negli occhi, poi riporta gli occhi alla strada, lasciandosi dietro uno sguardo malinconico e stanco.

<< Mi chiedo fino a che punto possa essere forte l’amore. Come possa renderti così cieco. Non riesco a non pensare se sia veramente un bene o no innamorarsi di una persona. Tu cosa ne pensi? >>parla facendo delle strane smorfiette che gli dipingono il volto.

<< Non so cosa dirti. Non so cosa sia l’amore che intendi tu perché sono ancora una bambina – ridacchia al sentirmi dare della “bambina”, quando sa che io detesto essere chiamata con quell’appellativo – Non so se mi capiterà mai, ma se capitasse lo accetterei sia che porti gioia, sia che porti sofferenza nella mia vita, che sia giusto o sbagliato, perché la vita non varrebbe di essere vissuta senza l’amore. Personalmente parlo di ciò basandomi sull’affetto che provo per te, Jay, Justin, papà e tutti gli altri. 

Se io non avessi voi, non vorrei vivere nemmeno un singolo secondo in questo mondo. Te lo giuro! Voi tutti siete la mia forza, quella per cui vado avanti – porto la mia mano sopra la su destra che si trova posata sul cambio e gliela stringo da sopra –

Comunque, anche se non mi innamorassi non mi dispererei, io sto bene così  >> gli faccio l’occhiolino.

Mi sorride girandosi un attimo nella mia direzione.

<< Anche io non mi sono mai innamorato. Spero di non innamorarmi mai, non voglio diventare come mia madre : un burattino nelle mani della persona a cui tengo di più al mondo >>.

<< Adesso che mi ci fai pensare… devo ammettere che per me è assai improbabile che mi succeda ciò! >>.

<< Perché? >> alza entrambe le sopracciglia vivamente colpito.

<< Semplice, perché mi sembra impensabile che un giorno il mio mondo ruoti solo attorno a una sola persona, quando esso ne è formato da molte! >>.

<< Mha… - mugugna lui palesemente contrariato – vedremo…vedremo…>> continua lui.

<< Piuttosto…non ti farebbe male se lo ammettesti sai? Ti sentiresti meglio e un po’ più rilassato e meno in ipertensione >>inizio incoraggiante accarezzandogli la mano ancora sovrastata dalla mia.

<< Ammettere cosa? >> mi chiede stralunato.

<< Che hai paura >>.

<< Mhn…non hai poi tutti i torti – cambia marcia diminuendo i giri in prossimità del cancello elettronico di casa mia – Promettimi che se mai mi innamorerò e inizierò a fare stupidaggini mi darai un occhino e cercherai di farmi rinsavire >> dice serio.

Mi volto verso di lui che mi sta fissando negli occhi, mentre aspettiamo che il cancello elettronico si apra completamente.

<< Rilancio l’offerta : ognuno di noi due farà lo stesso per l’altro! >>.

<< Ma io non le picchio le donne ! >> sbotta con finta ilarità, anche se dice il vero, mentre riprosegue entrando nella mia proprietà.

<< Facciamo allora che mi metti in punizione? >>.

<< Già meglio… - un attimo di silenzio scende tra di noi, poi riprende sempre più di buono umore e divertito via via che parla – Ma quello non è lo svago preferito di tuo fratello Justin? >>.

<< Fa lo stesso… >>.

<< ok allora,  affare fatto ! >> dice spegnendo l’auto e tirando il freno a mano, mentre allo stesso tempo si sporge verso di me e mi da un leggero bacio sulla guancia.

Scendendo dall’auto chiudo lo sportello e mentre faccio ciò una domanda mi sale alle labbra spontanea.

<< Pensi mai che Jazz perderà mai il vizio di mettermi in punizione o di inventare scuse su scuse, pur di proteggermi dal mondo dei divertimenti adolescenziali, alias disco, pub…o roba simile ? >> gli chiedo con ironia.

Ride sguaiatamente.

<< Scherzi? E perdere il titolo di miglior “ Guastafeste di un fratello maggiore per sorelle minori ”  e il primo premio per primo classificato “ Cane da guardia?” >>.

Sbuffo facendolo ridere ancora di più e più forte, e facendo addirittura affacciare mio padre alla finestra del salotto.

<< Mai deduco…>> mormoro sconsolata, mentre mi avvio a braccetto con Bibi in casa.

 

***

 

Toc. Toc.

Mi alzo dal letto mettendomi in posizione seduta issandomi sui gomiti, al leggero bussare.

<< Avanti >> mormoro.

Accendo la piccola abatjour del comodino al mio fianco del letto.

Mi giro verso l’ospite, già sapendo chi sia.

La accolgo con un sorriso che è di tutto dire.

<< Stavi dormendo? Ti ho svegliato? >> mi chiede con una vocina dolce dolce e dispiaciuta.

Che tenera…

<< No tranquilla, mi ero appena sdraiato >> è la mia cauta risposta.

<< Mhn…senti – inizia timida come al solito, tenendo le sue esili e ben proporzionate braccine dietro la schiena e muovendo un pò i piedini piccoli e delicati racchiusi in dei fantasmini in tono con il pigiama, so già cosa sta per chiedermi, è un classico, ma che ci posso fare se è così timida? Rido sotto i baffi pensando che è da quando ci conosciamo che molte volte dorme con me , ma ogni volta fa la timida, che carina! – Posso dormire con te? >> dice alla fine, riuscendo a farsi uscire il fiato, quel piccolo e grazioso angelo di Sharon.

Sollevo le coperte e le faccio segno di sdraiarsi accanto a me, nel posto vuoto del letto.

Già immagino quale sia il problema, lo noto dall’aria crucciata che le si è formata in volto.

Quando entra nel letto ci rimbocco le coperte e mi sdraio, lo stesso fa lei, appoggiando la testa sulla mia spalla sinistra, mentre spengo la luce con la destra.

Le accarezzo i capelli, attorcigliando le mie grandi dita trai suoi boccolosi capelli color dell’oro.

<< Mi sa che è destino che non ti dia nemmeno un attimo di tregua, è Bibi? >>.

<< Figurati…per te questo e d altro – faccio una breve pausa, per rimettere in ordine i pensieri e progetti che avevo ideato a cena, poi riprendo – per il discorso di domani sera facciamo così: ti passo a prendere alle 23:30 per andare in disco.

Entreremo dal dietro del locale per non farci vedere da Jazz fin da subito, poi facciamo come di solito per il resto >>.

<< Sappi che non mi va comunque, il fatto che ti abbia costretta a stare a casa… non ne vedo il motivo >> dico pensando allo stesso tempo che Jazz esageri, sopprimendo i suoi divertimenti solo perché ha paura che un pischello qualsiasi ci provi con la sua ingenua sorellina. Diamine, ci siamo tutti! Vuoi che nessuno ci butti un occhio su di lei per controllarla? Eh! Che pazienza a Sharon con te Jazz! Soprattutto quando ti chiede perché come stasera e le rifili una stupidaggine qualsiasi pur di impedirle di farle sapere il vero motivo e a maggior ragione come funziona il mondo!

Un cogline, ecco cosa è Justin, perché arriverà il momento prima o poi che qualcuno le vorrà fare la festa e lì poi mi dirai cosa farai quando la frittata sarà fatta! Ma possibile che uno così si perda in un bicchier d’acqua?! Mha…sarà anche uno dei miei migliori amici, ma quando ci stanno, ci stanno, eccome le cose da dirsi!

<< Grazie …cosa farei senza di te? >> mi richiama al mondo reale il mio unico angelo preferito.

<< Saresti a disperarti in una cella di un convento! Stanne pur certa! >>  dico per farla ridere.

Sento un dolce e debole rumore che mi ricorda dei campanellini.

Sta ridacchiando.

A quanto pare ci sono riuscito.

Eh…vorrei sempre vederla sorridere e ridere.

<< Bibi…>> mi richiama nuovamente con la sua dolce musica che si ritrova per voce, al presente.

Sposto il mio volto nella sua direzione.

<< Mi sei mancato davvero tanto . Mi sono davvero mancate tanto anche le serate in cui cenavamo tutti e 4  assieme e che tu rimanevi a  dormire da noi >> finisce sospirando e appoggiando una piccola mano sul mio petto.

Gliela stringo con affetto ma delicatamente, è così fragile lei…

Le voglio davvero un gran bene.

Struscio il mio volto sulla sua fronte per darle noia giocosamente.

<< Anche a me! Soprattutto il tuo pigiamino con le mucchine volanti! Manca poco che la scorsa settimana non mi mettevo ad urlare come una checca isterica >> la metto sul ridere.

Ridacchia ancora e allo stesso tempo cerca di colpirmi nel tirarmi qualche colpo sul torace con le sue piccole manine strette a pugno, per punirmi di aver preso in giro il suo pigiamino preferito.

Che scricciolo! Mi fa il solletico!

E’ così indifesa. Che tenera…

<< Sai, pensandoci bene sono davvero fortunata che una parte di te mi voglia bene e mi consideri oltre a come una sorella anche come la tua migliore amica! Così posso divertirmi anche io assieme a voi! Non mi piace stare a casa senza di voi! Inoltre adoro fare sempre quello che fate voi, mi diverto sempre! >> dice mormorando con la voce sempre più in dissolvenza per il sonno e smettendo di “ picchiarmi ”.

Sghignazzo sotto i baffi.

E si Jazz, 1 a 0 per la tua sorellina, la usa indole vivace e la sua voglia di divertirsi, unite alla cocciutaggine ti hanno battuto stavolta!

Addolcisco il tono e le faccio una carezzina leggera sulla testa e le mormoro un << Ti voglio bene >> veramente sincero.

<< Anche io…come ne voglio a Jazz o papà…>>

<< Ne sono lieto…ma ora dormi, che sennò domani mattina non riesci a stare sveglia e devi anche andare a scuola, su >> le dico conciliante.

La sento sbadigliare e darmi della buona notte.

Silenzio.

<< Non è che questa conversazione fuori orario diurno mi costi domani col prepararti una colazione del tuo paese d’origine vero?  >> mi chiede già sonnecchiando, ormai quasi preda di Morfeo.

Ridacchio.

<< No tranquilla, anche se non sarebbe malaccio come idea >> concludo speranzoso.

<< Sfruttatore! >>.

<< Come no >> rispondo alla provocazione della Bella Addormentata.

Mi sistemo meglio il cuscino sotto la testa, cercando di muovermi il meno possibile, per non dar noia alla mia piccolina che sta dormendo tranquilla, appoggiata al mio petto.

La guardo dormire ancora un attimo.

La osservo pensando a come la sua semplicità e bellezza possa dare a chi la osserva, un così forte messaggio di tenerezza e affetto, tradotto in desiderio di protezione nei suoi confronti da tutto e tutti.

Può forse una persona comunicare involontariamente ciò?

Io penso proprio di si.

Saranno le sue piccole mani, o la sua piccola e assai delicata figura o la sua bellezza e vivacità o la spontaneità e il suo meraviglio, enigmatico carattere, o forse i suoi grandi e azzurri occhi del col del mare? Chissà?

E proprio mentre penso alla mia piccola stellina, che caddi anche io tra le braccia di Morfeo.

 

 

 

 

 

 

TRADUZIONI FRASI

Frase di Dayane ( Finlandese)

*Oh si certo, come no...il migliore amico!

Non solo è una gran bugiarda, ma anche troia! Ci avrei scommesso!*

 

 

 

Frase di Bibi ( Ceco )

*Porco cane ! Maledizione ! L-*

 

 

 

-         NOTA AUTRICE -

Oh! Ecco finalmente il secondo chappy!

Spero che vi sia piaciuto! Ci ho messo tutta me stessa!

Spero che vi sia chiarito la figura di Bibi, assai  importante per la storia!

Bibi è un personaggio criptico, il quale prova un grande affetto per Shaz, e un grande istinto di protezione nei suoi confronti, ma non solo lui, ma anche le persone che gli stanno accanto, come gli altri amici ( solo quelli che ha in comune col fratello), il perché verrà chiarito in futuro, quando verrà chiarita una parte del doloroso passato della piccola Sharon…lo stesso vale per il fatto ( come noterete in seguito) che la protagonista ha bisogno costantemente di affetto  e di dimostrazioni di esso e il perchè consideri gli amici la sua famiglia….è tutto collegato al passato…idem per il fatto di avere bisogno di sicurezza che cerca senza accorgersene ( basti vedere poche righe più in su – il pezzo in cui dorme con Bibi)…

Inoltre spero che la vostra immagine di Sharon vi si sia arricchita con  questo nuovo chappy. Bellissima, intelligente, divertente, giocosa, sportava, dolce e sempre pronta ad aiutare chi ne ha bisogno, e si..anche maschiaccio! Cmq, il fatto non si vergogni affatto con l’altro sesso di scambiarsi semplici e inoque effusioni di affetto ( dal suo punto di vista ), non sono sintomi di malizia o altro..anzi…è solo che è molto ingenua e il perché lo vedrete più avanti… Per chi non avesse letto la one – shot chiedo scusa se non ha capito il perché del comportamento del fratello nei suoi confronti per proteggerla dai divertimenti adolescenziali…verrà credo chiarito in seguito…o sarà lasciato trasparire…non so…vedremo…io comunque consiglio di leggere la mia one-shot : When the moon wants to protect his sun, solo chi vuole chiarimenti…però avverto: SPOILER su SPOILER  in quanto sarebbe un break sequel di questa prima parte di storia, per distaccarla dal seguito di molti chappy come questaIO HO AVVERTITO! 

 

P:S: Scusate il ritardo…ma mi si era rotto lo schermo del mio PC portatile ç___ç

Un disastro,..ieri appena ho avuto occasione di prendere il Pc in mano ho copiato tutte le pagine scritte a mano…15 a word…non vi dico il numero in fogli scritti a mano con correzioni, che sennò mi mandate in vacanza T___T… e io scrivo anche piccolo…

 

Alla prossima!

Un SUPER-KISS, vostra ScarlettRose92 (Ransie88219)

 

  
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