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Autore: SophLandd    25/09/2017    0 recensioni
«Ragazzi, lui è Derek Hale, uno dei migliori agenti dell'FBI. È qui per scegliere un partner, e visto che siete nella classe dell'eccelenza, beh, uno di voi sarà il prescelto. Frequenterà ancora i corsi, certo, ma molto di meno.» Presenta l'estraneo il professore, e a quel punto Stiles alza lo sguardo su di lui, curioso.
E cazzo, vorrebbe non averlo mai fatto.
È il ragazzo più bello che abbia mai visto, e sì, lui è bisessuale da diversi anni. In pochi secondi tutta l'acqua, che era nella sua bocca, viene sputata fuori.
-Capitolo 1
Genere: Fluff, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
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"It was a big big world, ma we though we were bigger."

Stiles si sveglia, con ancora un vago mal di testa, colpa della sbronza del giorno prima, e cerca di alzarsi...peccato che non ci riesca. Allora apre per bene gli occhi, rendendosi conto di trovarsi nel letto del mannaro, e di avere un suo braccio sopra il proprio corpo, quasi in una stretta possessiva. Avranno dormito insieme, come le altre volte, no?

Così, il ragazzino cerca di uscire dal letto, facendo attenzione a non svegliare il moro, che sembra ancora dormire placidamente. Fortuna che questa mattina non ha lezione e non devono neanche andare in ufficio, perchè ha l'impressione che sia piuttosto tardi. Finalmente Stiles riesce ad alzarsi, dopo vari tentativi, quando soffoca un urlo, sbarrando gli occhi: è completamente nudo.

Nudissimo, senza neanche un lembo di tessuto addosso.

Si massaggia le tempie, osservando il lupo, che è adagiato sotto le coperte, senza maglia. Non sa dire se è anche senza boxer, e forse non vuole neanche saperlo. Stiles esce da quella dannata stanza, dopo essersi velocemente rivestito, con la necessità di chiarirsi la confusione che ha in testa, visto che sta cercando di ricordarsi cos'è successo la sera prima.

Si siede sul tavolo del salone, sperando che Derek non si svegli, perchè sarebbe ancora più imbarazzante. Ed è appena si siede che si ricorda qualcosa, visto che un dolore non trascurabile si fa strada nel suo corpo.

Il suo povero sedere, cosa gli è successo?!

Ricordi confusi si fanno strada nella sua mente, tra lui che arriva a casa di Derek con quelle due bottiglie, e che versa a entrambi da bere, senza fermarsi. Si ricorda di come, dopo pochi bicchieri, fosse già euforico e ubriaco, visto che regge davvero poco, nel caso non si fosse capito. 
Stiles arrossisce di botto, perchè adesso rammenta anche di aver provocato il lupo, dicendogli chiaramente che lo voleva, in tutti i sensi, azzardandosi anche a baciarlo...e poi?

Poi cos'altro successo?

Si guarda intorno, focalizzandosi sul divano, aspettando che altri flashback si facciano vivi.

"Andiamo nel mio letto..." Mugula Derek, staccando un attimo le labbra da quelle del ragazzino, a fatica, mentre Stiles è a cavalcioni sopra al lupo, con le loro eccitazioni ben evidenti.

Stiles si porta una mano sul volto, ricordandosi ora che Derek deve averlo portato a letto tenendolo in braccio, con lui che non lasciava la sua bocca neanche per sbaglio. 
Un ricordo spezzettato gli suggerisce che devono essere anche andati a sbattere diverse volte contro il muro, ridendo, prima di raggiungere la camera del mannaro, visto che Stiles sente un leggero dolore da un lato della testa.

Dio, erano proprio andati.

Il ragazzino si alza, tornando cautamente in camera di Derek, sperando di ricordarsi altro. Insomma, okay che era nudo, ma non devono per forza averlo fatto...no?

Il moro sta ancora dormendo, con un'espressione rilassata.

In poco tempo si spogliano entrambi, euforici ed eccitati, riprendendo un poco fiato, prima di fiondarsi nuovamente l'uno sulle labbra dell'altro. Le mani del lupo viaggiano sui fianchi del castano, avide, facendogli venire dei brividi d'eccitazione, e così Stiles non si vergogna affatto nel tastare gli addominali scolpiti di Derek, che purtroppo aveva potuto vedere solo da lontano, fino a quel momento.

Stiles adocchia i suoi jeans a terra, vicino al letto, e li afferra. 
Non li aveva trovati, prima. 
Il mal di testa torna, inesorabile, e pensare diventa più difficile. 
I ricordi vengono sempre più spezzati, come se ogni tanto ci fossero dei buchi neri.

Ma si ricorda bene come Derek gli avesse fatto un pompino, guardandolo nel mentre in modo fin troppo provocante, tanto che il ragazzino aveva pensato che non aveva visto niente di più sexy in vita sua. Sarebbe potuto venire solo a quella visione.

Stiles fa sedere il lupo sul letto, con una spinta, facendogli appoggiare la schiena sul muro. Il mannaro ha le labbra tutte gonfie, e guarda il ragazzino con puro desiderio, come se lo avesse desiderato dal primo momento, con ogni fibra del proprio essere. Il castano si sporge verso di lui, baciandolo, trasmettendogli tutta la passione e l'amore che prova per lui, gemendo sulle sue labbra. Derek porta una mano sul suo volto, muovendo il pollice sulla sua guancia.

Stiles stropiccica in un attimo gli occhi, chiedendosi se poi si siano fermati lì, oppure...Dio, ma perchè gli era venuta la stupida idea di far ubriacare il lupo per la prima volta? Non doveva andare così, dovevano fare tutto da sobri e consenzienti. Anche se non crede il lupo possa essersene pentito...

Derek lo aveva toccato come...come se fosse allo stesso la cosa più delicata, bella e preziosa della sua vita. Come se volesse molto più del suo corpo.

Stiles si stacca dalle labbra del lupo, per poi circondare la sua erezione con le mani, portando il moro a ringhiare di piacere. E il ragazzino si alza, posizionandosi sopra di essa, per poi inziare a calare, senza staccare mai gli occhi da quelli verdi del lupo. 
I loro sguardi creano uno strano legame, e sembrano come luccicare nel buio, comunicare tra loro.

Il ragazzino esce dalla stanza, correndo in bagno, per prendere profondi respiri. Porta le mani sul lavandino, e nota solo ora che ha un succhiotto piuttosto evidentemente sul collo. È probabile ce l'abbia in altri posti, ma ha paura di verificare. 
Stiles non andava a letto con un uomo da quasi un anno, quando aveva preso una pausa con Lydia, e voleva assolutamente provare, almeno una volta nella vita, cosa significasse fare sesso con qualcuno dello stesso sesso. Pensava che, una volta risolto con la rossa, l'avrebbe prima o poi sposata, e non avrebbe potuto fare più nulla di simile per il resto della sua vita.

Stiles capisce che è inutile programmare qualcosa a lungo termine, perchè alla fine i tuoi piani possono venire stravolti e spazzati via, come se niente fosse.

Ricorda poi come fosse sceso completamente sull'erezione del mannaro, il quale aveva soffocato un suo grido di iniziale dolore con un bacio bagnato. E ricorda anche come, appena abituatosi a quella grande intrusione, si fosso mosso scompostamente sull'erezione di Derek, ondeggiando i fianchi, e come il mannaro avesse portato la propria bocca su tutto il suo pallido corpo, desideroso di marchiarlo.

Non avevano parlato, neanche una frase, perchè erano troppo intenti a godersi quel momento, e anche per via dell'alcol. Nella stanza si sentivano solo gemiti, ringhi, nomi sussurrati, e il rumore osceno delle loro bocche e della pelle che si scontrava. 
Derek gli palpeggiava anche la natiche, estasiato dall'odore di Stiles, che trovava sempre così eccitante e unico. Stiles si ricorda anche come, poi, Derek avesse invertito le posizioni, visto che lui non ce la faceva più a muoversi, cominciando anche gli effetti della sbornia.

Il mannaro si era steso sopra di lui, spingendosi rudemente dentro di lui, senza lasciargli neanche il tempo di riprendere a respirare. Stiles si ricorda di essere venuto poco dopo, mentre il lupo si era spinto in lui altre due volte, per poi venire a sua volta. E dopo, si erano abbracciati, silenziosamente, addormentandosi praticamente subito.

Il mannaro, inoltre, l'ha anche morso, quando Stiles era al culmine nel piacere, ma con i denti da umano. 
Non sa perchè l'abbia fatto, ma dovrebbe avere il segno da qualche parte, sulla spalla.

«Oddio...» Sussurra Stiles, reprimendo un possibile attacco di panico, per poi respirare profondamente. 
Sì, decisamente l'hanno fatto, ed è stato forse migliore di ogni rapporto sessuale che il ragazzino abbia mai avuto, ma c'è un piccolo problema...erano ubriachi.

E Stiles deve assolutamente andare da Lydia per lasciarla, visto che non gli piace l'idea di essere ancora più traditore di quello che era giá, a sua insaputa.

E se Derek non si ricordasse nulla?

Insomma, è possibile, e non sa come reagirebbe se si ritrovasse nudo nel proprio letto, con Stiles in giro per casa...se ne deve andare via, e anche subito, prima che il lupo si svegli. 
Poi, più tardi, lo chiamerà, con molta calma, chiedendogli se si ricordasse per caso di quello che fosse successo la serata prima. Sì, farà così, è meglio.

È tremendamente felice di quello che è successo, ma anche preoccupato.

Magari, così, intanto metabolizza anche che ha fatto l'amore con Derek Hale.

•••

Stiles torna nel suo appartamento, trovando Isaac appena sveglio, e Malia a tavola a fare colazione.

«Hai approfittato della mia assenza, eh?» Scherza l'umano, chiudendosi la porta alle spalle. La coyote è vestita con una semplice maglia di Isaac, che le sta abbastanza da lunga da non mostrare nulla. Il riccio sta accendendo la tv.

«Amico, vedo che sei restato anche oggi a dormire insieme a Derek.» Constata l'amico, mentre Malia sembra piuttosto interessata alla loro conversazione.

Stiles quasi si strozza. «Dormire insieme a D-Derek?!»

Isaac alza le sopracciglia. «Dormire, Stiles. Quella cosa che succede quando sei tanto stanco, chiudi gli occhi e...»

Stiles si dà dello stupido, avendo frainteso le parole del riccio, e imbarazzandosi.

Il sorrisetto di Malia non gli piace affatto.

«Oh, ma non credo abbiano solo dormito.» Gigna la coyote. «Qualcuno qui puzza tanto di sesso.»

Isaac fa cadere a terra il telecomando, tossendo, visto che non si aspettava minimamente una cosa simile. Stiles è più rosso della sua maglia, e lancia occhiataccie alla castana, che si rivela essere proprio un Hale, per la bastardaggine.

«Credo che tu ci debba raccontare qualcosa.» Corruccia lo sguardo Isaac, in fondo felice per l'amico, anche se sa bene che ancora teoricamente è fidanzato con Lydia. Credeva che Stiles prima volesse lasciarla, come è giusto che sia.

Stiles alza le mani in difesa. «Okay, okay! Vi racconto ogni cosa!»

•••

Derek si sveglia, a causa di tutta la luce che proviene dalla finestra della sua camera, e guarda assonnato la sveglia sul comdino: è mezzogiorno. Dio, ha dormito fin troppo, e sente un leggero mal di testa. Tasta, con una mano, l'altra parte del letto, deluso di non trovarci il ragazzino. Non sente nessun altro cuore all'interno della casa, oltre al proprio.

Il lupo si alza dal letto, infilandosi un paio di boxer alla svelta, per poi andare a prepararsi una veloce colazione in cucina.

Perchè Stiles se n'è andato, senza neanche svegliarlo?

Derek si ricorda ogni cosa, visto che non era poi chissà quanto ubriaco, e sperava di poterne parlare con Stiles quella mattina. Una volta che fossero entrambi completamente lucidi. 
Non crede che il ragazzino se ne sia pentito, visto che quello non era semplice sesso, o qualcosa dettato unicamente dall'alcol.

Era molto di più, dal modo in cui si guardavano, sorridevano, toccavano, baciavano... quindi no, Stiles l'aveva voluto quanto lui, alcol o meno.

Allora, perchè se n'é andato? 
Che non si ricordasse nulla?

Derek annusa gli odori nell'appartamento, che ha lasciato l'umano, prima di andarsene: felicità, ma anche tanta preoccupazione. 
Se Stiles era felice, probabilmente deve essersi ricordato almeno qualcosa, ma allora perchè preoccupato? Che credesse il lupo non si ricordasse nulla?

Dio, deve parlarci il prima possibile, e magari dichiararsi, mettendo in chiaro questa dannata situazione una volta per tutte.

Sta per chiamare Stiles, quando un'altra chiamata arriva prepotentemente nel suo cellulare, ed è quella di Hook. 
Lui è pur sempre il vice capo dell'FBI, quindi di solito assegna i casi o altro.

«Capo.» Lo saluta Derek, addentando un biscotto al cioccolato.

«Hale.» Replica Hook. «Prima di tutto, volevo darti il bentornato al lavoro.»

«Grazie.»

«Devo dirti una cosa molto importante, Hale.» Afferma, con tono che trapela preoccupazione e ansia da tutti i pori. Il moro s'acciglia.

«Riguarda il nuovo caso?»

«Esattamente, ma questa volta non ci lavorete solo tu e il tuo partner, ma anche altre due coppie di agenti, che non stanno lavorando attualmente a nessun caso di importanza maggiore.» Lo informa Hook, rivelando che deve essere successo qualcosa di molto grave. Derek sa che la maggior parte degli agenti sono occupati in assassini pericolosi o psicotici, oppure in serial killer, quindi il caso deve essere di una portata simile, se non più grave.

«Mi dica tutto.»

Hook tentenna. «La settimana scorsa, sono morti per cause sospette due agenti.»

Derek si blocca, alzando le sopracciglia.

«Cosa?! E perchè non ne so nulla?»

«Hale, eri appena tornato a lavorare, e abbiamo deciso di tenere la cosa momentaneamente segreta, perchè dovevamo chiarire meglio la situazione.» Gli spiega il vice capo. 
«E, adesso, sappiamo, grazie alle analisi in laboratorio, che l'assassino è lo stesso, nonostante le vittime non abbiano alcuna correlazione.»

«Come ha fatto l'assassino ad uccidere due agenti dell'FBI? Insomma, siamo tutti addestrati perfettamente...»

Silenzio.

«Perchè l'assassino è sovrannaturale, Hale. Li ha fatti soffocare senza neanche toccarli, capisci? Li ha convinti a soffocarsi da soli.» Il tono di Hook fa rabbrividire Derek, il quale sbarra gli occhi. Questa creatura deve essere più che pericolosa, se riesce a convincere le proprie vittime ad uccidersi.

«Perchè ho l'impressione che la cosa non sia finita qui?»

Hook sospira.

«Stamattina abbiamo trovato altri due corpi. Sempre due nostri agenti, e si presuppone sia stata di nuovo questa creatura.» Risponde l'uomo. «Non possiamo di certo assegnare questo caso a tutti, perchè non si possono mettere da parte gli altri assassini o serial killer, visto che noi in primo luogo dobbiamo proteggere i più deboli. Però, anche l'agente Vernon e l'agente Reyes non avevano ancora assegnato nessun caso, perciò sarà anche di loro competenza.»

Derek si porta una mano al volto. «Perchè questa creatura dovrebbe uccidere tutti gli agenti dell'FBI?»

Altro silenzio.

«Non si tratta di tutti gli agenti, Hale.» Un brutto presentimento si fa strada nella mente di Derek... «Solo di quelli umani. È come se la creatura voglia eliminare ogni partner umano, e ancora non ne sappiamo il motivo...»

Derek fa cadere tutti i biscotti a terra, fissando un punto indefinito.

«Sto chiamando tutti i licantropi, per raccomandare loro di tenere d'occhio i propri partner...sai, Stephanie e Harold erano in missione con i rispettivi partner, quando la creatura li ha fatti suicidiare...non sono riusciti a impedirlo, e quando hanno cercato di localizzare il mostro...era troppo tardi, s'era volatilizzato, l'hanno visto e sentito qualche minuto solo gli umani, quando magari l'altro era distratto nel fare altro, e poi...» Hook non conclude la frase, ma Derek sa bene cosa vuole dire. Poi si sono suicidati, e i partner non sono riusciti a impedirlo.

Il moro chiude la chiamata, senza dire una parola. Prima di tutto devono riuscire a capire chi è questa creatura, per poterla combattere. Inoltre, lui conosce i licantropi partner di Stephani e Harold...sono due Alpha.

E non sono comunque riusciti ad evitare la morte dei due.

Questo significa solo una cosa: che Stiles, prima o poi, sarà il prossimo, e lui non potrà fare assolutamente nulla.

Morirà, come Paige.

Il moro si alza, tremante, con un solo pensiero in testa: 'Stiles sarà il prossimo.'

•••

Erica ha appena ricevuto la notizia del nuovo caso, e sta parlando al telefono con la sua partner, che ci è comunque diventata parecchio amica.

«Laura...tranquilla...l'hai disposto il sorbo attorno a casa tua? Mi raccomando!...sì, per andare in ufficio o da qualsiasi altra parte ti porterò personalmente io, tranquilla!...» Erica sospira, chiudendo poi la chiamata. 
Sì, due umani la creatura li ha spinti al suicidio quando erano con i propri licantropi, rischiando parecchio, ma gli altri due erano da soli.

Questo, vuol dire che potrebbe attaccare da un momento all'altro.

E che lei potrà passare meno tempo con Boyd, visto che saranno troppo impegnati a proteggere i rispettivi partner. Uff, fortuna che stavano programmando di andare a vivere insieme...Erica sbuffa di nuovo, anche se è consapevole che è il suo lavoro, ed è pur sempre l'FBI, quindi ovviamente tutti i casi più pericolosi o sovrannaturali li scaricano a loro.

Improvvisamente, qualcuno bussa con forza alla porta, e la licantropa riconosce subito l'odore.

Apre la porta, sussultando.

Derek è immobile sull'uscio, con le braccia lungo i fianchi, leggermente aperte. Ha gli occhi illluminati di blu, i capelli spettinati, la bocca dischiusa e il respiro corto. Sembra stravolto.

«Stiles sarà il prossimo.» Afferma semplicemente, e la licantropa nota che ha anche i residui di un pianto furioso sulle guancie.

«Derek...»

«Mi devi aiutare, Erica, ti prego.» La implora lui. «Mi devi aiutare a smettere di amarlo.»

   
 
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