Anime & Manga > Detective Conan
Segui la storia  |       
Autore: Irene_Violet    28/09/2017    2 recensioni
[Kaitō Saint Tail/ Magic Kaitō]
Il Museo della città di Seika, ha in programma un'eccezionale mostra di gioielli il quale pezzo forte è un diamante noto con il nome di "Lacrima di Maria". Questa notizia ebbe grande risonanza per la cittadina e scatenò pettegolezzi. Uno tra gli altrii, suscitò però clamore dell'opinione pubblica: Cosa potrebbe succedere se il fantomatico ladro di gioielli Kaitō Kid e la ladra-prestigiatrice St. Tail volessero entrambi mettere le mani sul favoloso diamante? Ne nascerebbe una contesa o le cose si risolverebbero diversamente?
Vi invito a scoprirlo! Vi auguro Buona Lettura -Irene_Violet.
Genere: Fantasy, Mistero, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 2: Caccia al Ladro!
Obbiettivo: Recuperare il diamante stella!

 

POV Meimi/Kaito

Quella sera dopo cena, Meimi salì come al solito nella sua stanza e spensierata affermò - «Avanti, è ora di lavorare!» - Ruby a quella frase, reagì con un versetto, avvicinandosi alla sua padroncina - «Mi spiace Ruby, non posso portarti con me. Il lavoro di stasera è molto importante» - le spigò - «Quindi devi rimanere qui a coprirmi, okay?» - chiese accarezzando il piccolo riccio, sorridendo. Ruby annuì e fece un versetto d'approvazione. Meimi allora, rallegratasi, calò dalla finestra la sua fidata corda, recuperò il suo ciondolo che le sarebbe servito a d assumere i panni del suo alter ego, ed infine sorrise rivolgendosi di nuovo all'animaletto dicendole - «Allora io vado. A più tardi Ruby!»

Meimi dunque si calò dalla finestra e raggiunse di corsa la cappella dell'accademia St. Paulia, dove Seira la stava aspettando. Quando la ragazza entrò chiudendosi la porta alle spalle, la novizia le sorrise

La giovane Haneoka allora giunse le mani al petto, chiuse gli occhi, tenendo stretto il suo ciondolo e pronunciando - «Signore, perdonami per tutte le trovate ed i trucchi» - a queste parole il ciondolo si illuminò e le permise di indossare il suo costume di scena. Formato da un corpetto nero con le code sul retro, una gonna in tessuto rosa e bianca, guanti, stivali alti e fiocco di colore nero – che manteneva i suoi capelli acconciati in una coda alta –. Mentre indossava la sua divisa disse - «One!» - e nella sua mano destra, comparve un cilindro - «Two!» - pronunciò e nella sua mano sinistra comparvero delle carte che poi lanciò per aria, raccogliendole con il cilindro - «Three!» - concluse la sequenza, impugnando il suo bastone magico, con all'impugnatura una gemma di colore rosso. Conclusa quest'operazione, Kaitō Saint Tail aveva fatto la sua comparsa. Dunque, la ladra-prestigiatrice, si voltò verso l'amica sorridendole - «Io vado Seira» - annunciò, sorridente, la giovane.

«Per favore sta attenta, Meimi-chan» - la supplicò, la ragazza in bianco, con mani giunte.

«Tranquilla, andrà tutto bene» - le fece l'occhiolino.

Le due si avvicinarono a mani giunte e ad occhi chiusi recitarono, all'unisono:

««Possa la benedizione di Dio, discendere su di noi»» - si raccomandarono, per poi sorridersi a vicenda, prima che la ladra, uscisse dalla cappella, spedita, per poi raggiungere il luogo del preavviso, correndo e saltando agilmente sul tetto di un edificio all'altro.

ImagesTime.com - Free Images Hosting

 

Saint Tail, arrivò dopo una quindicina di minuti, con largo anticipo, rispetto all'orario prefissato, sul luogo del colpo, accucciandosi su di un albero, per controllare la situazione.

«Dunque vediamo» - mormorò guardando verso il museo - «Asuka Jr, sembra essere già arrivato» - sorrise Meimi - «Oh, quest'oggi ha proprio fatto le cose in grande. Guarda quanti poliziotti!» - disse con ammirazione, la giovane, con il sorriso sulle labbra - «Si vede che ci tiene proprio a catturarmi» - rise. Mentre dalla strada, si alzavano cori a favore dei due ladri, che avevano annunciato, ognuno il proprio spettacolo.

Asuka, aveva disposto all'esterno dell'edificio un robusto cordone di uomini, che impedivano l'accesso al museo Seika. Un altro ampio cordone, si trovava dislocato in strada. I poveri agenti che ne facevano parte, erano incaricati di bloccare la folla di curiosi, che, senza la loro presenza, avrebbe sicuramente circondato l'edificio. Che lavoro ingrato quello di quei poveri uomini! Spintonati ed insultati in continuazione, da fan esaltati di Saint Tail e Kaitō Kid. Oltre a questi schieramenti, era logico pensare che anche l'interno del museo, fosse gremito di agenti, soprattutto per quanto riguardava la sala, dov'era stato collocato il diamante stella.
Tuttavia, nulla di tutto ciò, sarebbe stato un problema per la giovane Meimi: lei infatti sarebbe passata dal tetto, introducendosi dalla finestra dell'ultimo piano, scivolando così direttamente, nell0ubica stanza nella quale, sarebbe valsa la pena entrare. Perfettamente consapevole, che Asuka Jr, sarebbe stato lì ad aspettarla.

«Ascoltatemi tutti! St. Tail sarà qui tra circa una ventina di minuti, voglio tutti gli uomini in posizione qui all'esterno ed hai piani inferiori, io mi posizionerò all'interno della sala dell'esposizione. Tutto chiaro? Non fate avvicinare i curiosi, mi raccomando, non possiamo permetterci distrazioni!» - così parlò l'investigatore, con fare autoritario, per poi ottenere replica affermativa da parte degli agenti.

«Cos'è tutta questa confusione?» - tuonò una voce maschile alle spalle del ragazzino, che si voltò di scatto.

«Mi scusi tanto, lei chi è?» - domandò Asuka Jr., verso l'uomo con i baffetti, che gli si stagliava davanti, avvolto in un completo verde bottiglia, seguito da un manipolo di agenti.

«Questa domanda dovrei farla io, ragazzino» - ribatté - «Sono l'ispettore Ginzo Nakamori, della seconda divisione investigativa della polizia metropolitana di Tokyo. Sono qui, per il preavviso di Ladro Kid. Tu chi saresti, figliolo?» - domandò nuovamente l'Ispettore.

«Mi chiamo Asuka Jr, sono il figlio del Detective Asuka» - rispose il giovane estraendo dalla sua giacca la coccarda che di cui il sindaco l'aveva investito - «Sono l'incaricato, del caso di St. Tail, che ha annunciato il furto del diamante stella, in coda a quel ladro.»

«Quindi tu saresti l'incaricato del caso?» - domandò confuso Nakamori - “Che roba! La polizia è così a corto di uomini che adesso, mettono sul caso perfino i figli degli agenti?” - pensò lui perplesso.

«Esatto» - annuì, Asuka Jr. - «Si senta pure libero di dislocare, gli uomini che ritiene necessari. Questa sera è un occasione d'oro per entrambi» - disse il ragazzo sorridendo.

«L'avrei fatto comunque anche se non me lo avessi detto!» - ribatté Nakamori - «Rafforzate il perimetro e chiamate gli elicotteri. Kaitō Kid, molto probabilmente arriverà dal cielo; ma non fatevi ingannare! Kid è anche un maestro del travestimento, quindi non abbassate mai la guardia, potrebbe anche essere nascosto tra noi!» - avvisò ad alta voce l'Ispettore. Gli agenti si guardarono tra loro perplessi, mentre Asuka Jr., dava ulteriori istruzioni ai suoi.

«Wow. Quell'Asuka non scherza. Sembra che l'Ispettore abbia un concorrente in tema di sicurezza.» - Kaito affacciato dalla finestra del museo, osservava di sotto, con espressione trionfante - «Bé, per lo meno, questa non sarà affatto una sfida noiosa» - a quel punto, il ragazzo si spostò dalla finestra, posta nel corridoio ed entrò nella sala dell'esposizione della mostra, dove erano presenti solo un paio di agenti, come disposto dal giovane investigatore delle medie circa un'ora prima, in attesa, che scattasse, la fatidica ora X.

«Bene, direi che qui all'esterno, la sicurezza è ben piazzata» - constatò Nakamori, una volta che gli elicotteri da lui richiesti, giunsero sul posto, come indicato - «Diamo un'ultima occhiata all'interno e prepariamoci a ricevere i nostri due Ladri fantasma, Asuka Jr-kun»

«Certo!» - Asuka annuì e si mise in cammino al fianco del “superiore”, dirigendosi verso la porta del museo, quando un paio di voci femminili emersero in modo confusionario dalla folla, in tutta la rispettiva forza.

«Ma che fate lasciatemi razza di imbecilli!» - sbottò una voce acuta e molto penetrante - «Sapete con chi avete a che fare?! Io sono la nipote del Sindaco!» - reclamò una prima voce.


«Ve l'ho già spiegato!» - sbuffò una seconda voce, più soave, anche se ugualmente squillante - «Io sono Aoko, la figlia dell'Ispettore Nakamori! Sono solo passata a portare il pranzo a mio padre!»

«Ma-» - Asuka balbettò, vedendo un'agente portare Takamiya con se, trascinandola per un braccio.

«Ispettore! Questa ragazzina ha tentato a tutti i costi di penetrare il cordone di sicurezza. Dice di essere autorizzata ad entrare» - Nakamori la fissò perplesso. Stava per dire di non aver ricevuto nessun “permesso” di nessun tipo, ma Asuka, intervenne di prepotenza domandando seccato.

«Si può sapere che ci fai qui, Takamiya?! La finisci di creare problemi!»

«La conosci?» - sussurrò Nakamori che si avvicinò all'orecchio del ragazzo.

Questo alzò le spalle - «Purtroppo! E' la nipote del sindaco. Takamiya Rina, una mia compagna di classe. Agente, la lasci andare!» - ordinò Asuka. Il poliziotto, fissò Nakamori prima di fare qualunque cosa, e quando quest'ultimo acconsentì, la ragazzina fu liberata dalla presa.

«Visto? La prossima volta ci pensi due volte, è chiaro?!» - sbottò Rina, spazzolandosi i vestiti spiegazzati, con le mani prima di saltare addosso ad Asuka - «Meno male! Grazie tante, Asuka Jr.! Hai visto sono venuta ad aiutarti come promesso!» - disse stringendosi al suo petto.

«Va bene, va bene. Ora però scollati di dosso» - si lamentò il giovane.

Nel mentre un secondo agente sbucò dal cordone, scortando una ragazza - «Asuka Jr., questa signorina insiste per passare, dice di essere la figlia dell'Ispettore Nakamori, della seconda divisione» - spiegò l'agente.

La giovane, non appena vide l'Ispettore, rasserenò la sua espressione - «Papà! Meno male! Puoi dire a questi agenti che Aoko è semplicemente venuta a portarti da mangiare? Non mi ascoltano!»

«Aoko!» - esclamò l'uomo - «Non sapevo saresti venuta.»

«La lasci andare agente. Si tratta davvero della figlia dell'Ispettore» - l'ufficiale liberò la giovane e si scusò per poi ritornare al suo posto. Aoko, raggiunto suo padre si voltò un attimo indietro, facendo la linguaccia a quel poliziotto, che non le aveva creduto, nonostante, gli avesse ripetuto un mare di volte, chi fosse e perché volesse entrare nel museo.

Risolte queste piccole questioni burocratiche, Asuka, Takamiya, l'ispettore e sua figlia, concluse le presentazioni di rito, s'incamminarono all'interno dell'edificio, salendo al terzo piano dello steso, dov'era ubicata la mostra di gioielli.

«Come procede la sorveglianza?» - domandò Nakamori ad uno degli agenti presenti fuori dalla porta della sala, che venne aperta per loro.

«Non abbiamo nulla da segnalare» - rispose l'agente, facendo il saluto al suo superiore.
 

Nel frattempo, la figlia dell'ispettore assieme a Takamiya ed Asuka Jr., entrarono nella sala dell'esposizione. Quando la porta fu aperta dagli ufficiali di polizia, permettendo loro l'accesso allo spazio, la giovane Nakamori, come suo solito, si precipitò subito verso l'espositore, osservando da vicino la gemma che era l'obbiettivo designato, da entrambe le figure dei ladri fantasma.

ImagesTime.com - Free Images Hosting

«Ah, è bellissimo!» - esclamò non appena la ebbe davanti. La ragazza stette ad una distanza di sicurezza dal vetro, con le mani raccolte dietro la schiena, tutta sorridente, mentre Asuka Jr. e Rina, piantonavano palmo a palmo la stanza, per assicurarsi che non ci fosse nulla di strano in essa.

«Sembra qui vada tutto bene.» - affermò la figlia del sindaco, mentre controllava gli infissi della finestra, assieme al compagno investigatore.

«Oh?» - ad un certo punto Aoko, notò che la gemma brillava in modo eccessivo, quindi per dissipare i suoi dubbi, spense la luce all'interno della stanza, per poi tornare a fissare la teca.

«Cosa ti salta in mente? Perché hai spento la luci?!» - domandò irritata Takamiya, avvicinandosi alla ragazza, più grande di lei.

«Volevo solo controllare una cosa...» - mormorò distrattamente la giovane Nakamori, notando in questo modo che esisteva un'altra fonte di luce, eccetto la finestra, ovvero un lucernario, posto sul tetto. La ragazza prese dunque una penna dalla sua tasca, che era provvista di torcia e la puntò contro la gemma, per poi continuare ad osservarla.

Kaito, che era posto alla destra della teca, si stupì delle mosse della sua amica d'infanzia - “Aoko sta... controllando se il diamante è autentico? Come fa a sapere che quello è uno dei metodi possibili?”

Il ladro, ne rimase davvero sorpreso. Aveva già osservato la gemma, ed in effetti gli era già venuto qualche sospetto, ma all'operazione della ragazza, finì per esserne completamente certo. Lui oramai era divenuto abile nel riconoscere il tipo di taglio che possedeva un diamante rispetto ad uno zircone semplicemente osservandone le linee; quello però non era il solo espediente: infatti puntando una forte luce concentrata (come il fascio di luce di una pila in questo caso) contro un diamante falso a causa della rifrangenza della luce, si riuscirà a vedere attraverso di esso, cosa che per un diamante autentico, non sarebbe possibile, in quanto si formerebbe solo un alone attorno alla gemma stessa. Solo in quegli istanti, Kaito si ricordò di dove potesse averlo imparato, poiché, ricordò che gliel'aveva raccontato diverso tempo fa: Aoko gli disse infatti di quanto fosse rimasta stupita, nell'apprendere delle tecniche per verificare la purezza di un diamante, da programma Tv, di quelli simili a documentari, che vanno in onda di tanto in tanto, nel primo pomeriggio e che alle volte le capitava di vedere assieme a Keiko, quando andava a farle visita per studiare assieme. Aoko, sapeva, per tanto che la luce emanata dalla pietra era troppo strana, per essere naturale, quindi aveva deciso di attuare questo stratagemma, che si era improvvisamente ricordata, per accertarsi delle sue perplessità.

Quando ebbe finito, la ragazza ripose in tasca la sua penna e sorrise come se nulla fosse, allontanandosi di qualche passo, rivolgendo lo sguardo alla finestra, sorridendo - «Stasera ci sarà la luna piena. Che bella»

«E quasi ora. Mancano due minuti all'ora del preavviso» - annunciò Asuka Jr. in tono fermo - «Coraggio Takamiya, adesso esci di qui, non puoi restare. Dobbiamo lavorare qui» - disse spingendo la ragazza bionda e dai capelli corti, fuori dalla stanza.

«Aspetta Asuka Jr. perché vuoi mandarmi via. Io posso aiutarti!» - cercò di persuaderlo Rina, ma inutilmente.

«Niente da fare, avanti» - disse dandole un ultima spinta cacciandola fuori.

«Sei ingiusto, però!» - si lamentò lei - «E dire che sono venuta-»

La frase di Takamiya, fu troncata a metà poiché un forte soffio di vento, proveniente dal corridoio, fece sbattere con forza la porta della sala ed aprire la finestra con un forte rumore. Aoko colta di sorpresa di allontanò dalla finestra, liberò un urletto, chiudendo gli occhi, tenendosi una mano sulla sua gonna che prese a svolazzare a causa della folata d'aria improvvisa. I poliziotti tennero ben saldi i loro berretti, per evitare che volassero via, tutti tranne uno, ovvero Kaito, che utilizzò la scusa del berretto per avvicinarsi all'amica d'infanzia ed allontanarla dagli infissi, mentre le introduceva un bigliettino dei suoi, nella tasca nella tasca della sua gonna, mentre era distratta. Il tutto durò sì e no meno di un minuto, ovvero fin quando la folata non si fermò così com'era cominciata.

«Ehi, che scherzi sono, apri! Asuka! Apri la porta!» - la voce isterica di Takamiya seguita da un paio di colpi potenti di mano maschile, risuonarono dall'altra parte della porta.

«Cosa sta succedendo? Aoko, stai bene?!» - domandò preoccupato Nakamori, battendo sull'uscio chiuso.

«Ma che diavolo-!?» - Asuka Jr. tentò con tutte le sue forze di aprire la porta, ma fu inutile.
 

Quando la giovane Nakamori, aprì gli occhi per cercare di capire cosa fosse accaduto, una figura in contro luce, era presente sul davanzale, in piedi, con i capelli raccolti in una lunga coda, che svolazzavano da una parte all'altra, mossi dal vento appena cessato. La ragazza, sgranò gli occhi e balbettò stupefatta - «K-Kaitō Saint Tail!»

ImagesTime.com - Free Images Hosting

Asuka a quel nome si voltò di scatto urlando - «Come hai detto?!» - mentre ancora dall'altra parte della porta, giungevano le voci di Nakamori e Takamiya, che domandavano spiegazioni.

«Buona Sera!» - esclamò la ladra in nero e rosa, sorridendo. La folata di vento era stata opera sua, l'aveva provocata per distrarre i presenti nella stanza, mentre dall'albero su cui si era appostata, raggiunse con un balzo felino il tetto del museo ed infine scese sul cornicione della finestra, come se fosse apparsa dal nulla.

«Sei qui Saint Tail! Quest'oggi non ti permetterò di scappare!» - affermò con convinzione il detective rivolgendosi alla sua rivale.

«Questo lo vedremo. Asuka Jr., ad ogni modo, questa sera non sono qui per sfidare te, ma il tanto acclamato ladro dal mantello bianco, il signor Kaitō Kid» - dichiarò la prestigiatrice, per poi raggiungere la cima della teca del diamante, con un balzo - «Quindi non interferire okay, Asuka Jr.?» - gli raccomando la ladra, sorridendo.

«Non ci contare, St Tail! Qualunque cosa succeda, io ti catturerò ugualmente!»

«Intanto, prenderò con me il diamante stella “Lacrima di Maria”!» - disse sollevando la teca con disinvoltura e prendendo tra i guanti neri, il diamante in questione, mostrandolo ad Asuka e ad Aoko che era rimasta impietrita dall'apparizione della ladra.

La figlia dell'Ispettore Nakamori, serrò i pugni tremante, per qualche ragione, mentre fissava la gemma tra le mani della ladra Saint Tail, serrando gli occhi, come se sentisse che qualcosa, mancasse all'interno di quello scenario criminoso, già di per sé, moralmente sbagliato.



«Non è ancora detta l'ultima parola! Una sfida non è una sfida se non si attende una contro mossa, dico bene?» - rispose all'affermazione di poco prima, la stessa voce di St. Tail, proveniente da un angolo buio della stanza.. Asuka Jr, si voltò repentinamente, così come anche Aoko, attirati dalla misteriosa voce.

ImagesTime.com - Free Images Hosting.

“N-Non è possibile!” - pensò Meimi, tremando leggermente sul posto, mentre la figura avanzava nei pressi del lucernario posto sul soffitto, illuminando una figura identica a quella della ladra, posta sulla teca.

««Ci sono due Saint Tail?!!»» - affermarono Asuka ed Aoko, con occhi strabuzzati, mentre la seconda St. Tail, balzò anch'essa in cima all'espositore, affiancando la sua copia.

 

Questa figura... così simile a me...” - tremò Meimi - “E' Kaitō Kid!” -  la giovane ladra era quasi rimasta senza fiato per un momento, non pensava fosse talmente abie da impersonarla così sfacciatamente, proprio di fronte a lei. Ma quallo non era il momento per l'ammirazione della dote df un avversario, d'altronde erano l'uno contro l'altra. St Tail allora, riprese il suo atteggiamento audace da ladra fantasma, quello stesso modo di fare che la rendeva in grado di rubare con eleganza e disinvoltura. La sua Poker Face.

«Sarò io a prendere la “Lacrima di Maria”, mia cara “Saint Tail”» - rispose Kid, impersonando la ragazza di fronte a sé, con un placido sorriso sulle labbra.

«Chi può dirlo» - ribatté Meimi, con lo stesso sorriso sul suo volto.

«Basta con le chiacchiere! Ferme dove siete. Tutte e due. Non importa chi sia l'originale e chi la copia. Verrete entrambe trattenute in stato d'arresto!» - dichiarò Asuka Jr. puntando il dito verso le due giovani donne.

«Dici davvero, Asuka Jr.? Davvero non ti importa, quale di noi sia vera e quale di noi non lo sia?» - chiese la reale St Tail, voltandosi verso Asuka, radunando le mani dietro la schiena e nascondendo dunque la gemma alla sua vista.

«Non è una mossa molto astuta! Vuoi farci credere che non sei in grado di distinguerci?» - replicò quasi in tono offeso, la falsa ladra - «Ci sono! Perché non facciamo un gioco dal momento che siamo qui?» - disse Kid replicando le mosse di St. Tail, ponendo anch'egli le mani dietro la schiena.

«Un gioco?» - domandò confusa Aoko, verso le due ragazze.

««Esatto!»» - risposero all'unisono le due, prendendo in fuori, l'una il braccio destro e l'altro quello sinistro, (in modo da essere perfettamente speculari), cominciando a contare - ««One!»» - dissero facendo comparire entrambi il cilindro nero della ladra - ««Two!»» - entrambi avvicinarono i due cappelli l'uno all'altro - ««Three!»» - detto questo le due St. Tail lanciarono in aria i propri cilindri scatenando una tempesta di coriandoli che offuscarono la vista dei pochi agenti nella stanza, del giovane Asuke e della figlia dell'Ispettore, per diversi secondi. Quando il turbinio cessò, le due erano ancora lì, in ginocchio e con il cilindro poggiato al petto.

Asuaka Jr., le fissò perplesso - «Cosa significa tutto questo?»

«E' presto detto» - disse una delle figure

«Questo è un piccolo quiz, per voi» - aggiunse la seconda.

««Osservate con attenzione, tutti voi. Siete in grado di indovinare?»» - chiesero le due St. Tail in coro - ««Chi è la Saint Tail originale e quale l'imitazione?»» - dissero senza muoversi di un millimetro dalla loro postazione.

Meimi, in quel frangente, come il suo doppio, il ladro fantasma al suo fianco, rimaneva immobile con le palpebre abbassate, pensando a tutto ciò che Asuka Jr. probabilmente stava provando. Aveva intuito subito, quale fosse il piano del "collega", usare quel pretesto, per confondere i due osservatori, dando anche un po di spettacolo, magari approfittando del tutto, per sottrarle la pietra preziosa, che Meimi però si assicurò rimanesse sempre nella tasca del suo abito. Inoltre... quella sarebbe stata per lei un'occasione irripetibile, per giudicare, quanto Asuka Jr. fosse "affezionato" al suo alter ego. Ad un certo punto, ebbe quasi la tentazione di aprirne leggermente una, per osservarlo. Ed infatti, così fece: Il viso di Asuka Jr. era imperlato di sudore. Stava esitando. Possibile che non notasse nulla di particolare? Quel mago, era davvero talmente abile nel travestirsi, da poter trarre in inganno persino lui, che la inseguiva da un sacco di tempo? Meimi non riusciva a crederci.

Coraggio Asuka Jr., so che puoi riuscirci!” - lo incoraggiò mentalmente - “Guardami sono qui!” - per un attimo, volle quasi dargli un indizio, ma un sussurro, raggiunse in tempo le sue orecchie, convincendola a fermarsi.

«Non preoccuparti» - mormorò in un flebile suono Kid - «Ce la farà benissimo anche senza il vostro aiuto. Siete “nemesi”, dopotutto» - la rassicurò. Meimi allora tacque, anche lei dopotutto, confidava che ce l'avrebbe fatta


«Ci sono!» - affermò di colpo Asuka Jr. - «Quella a sinistra!»

«Quella a destra!» - esclamò in sincrono la voce di Aoko

««Sei tu...!»» - pronunciarono insieme Asuka ed Aoko.

«Saint Tail!»

«Kaitō Kid!»

 

Dissero additando rispettivamente, l'uno la ragazza a destra e l'altra quella a sinistra. Dopo quelle affermazioni, il silenzio ricadde pesantemente, ricoprendo ogni angolo della sala. I pochi agenti di Asuka, che erano in sala, erano troppo presi dalla curiosità per poter anche solo pensare di mobilitarsi, mentre l'investigatore e la figlia di Nakamori, puntavano i due ladri, fissandoli con un espressione colma di serietà.

««Oh, molto interessante»» - dissero insieme le due, mentre i propri “avversari” abbassavano lentamente le braccia. La suspense era palpabile, ed il nervosismo crebbe rapidamente nelle due figura devote alla giustizia, che i due conoscevano ad un punto tale, che avrebbero potuto addirittura indovinare cosa avrebbero potuto pensare in quegli istanti, come se lo avessero affermato ad alta voce.



Asuka tremò e strinse i pugni; probabilmente si stava domandando: “Allora, eri davvero tu, Saint Tail?!”

La giovane Nakamori, fissando la ragazza che era stata la sua scelta, tentennò con aria incerta, probabilmente chiedendosi: “Che Aoko, abbia sbagliato?”.

Finalmente, le due copie denominate “St. Tail”, si degnarono, di rispondere, ponendo fine ai tormenti dei due partecipanti al "gioco".

 

Quella di destra parlò per prima - «C'era da aspettarselo da te, Asuka Jr. Sapevo ci saresti riuscito!» - disse alzandosi, l'autentica Saint Tail, con un dolce sorriso sulle labbra. Il giovane sembrò rasserenarsi.

«Lo stesso si può dire per la figlia dell'Ispettore Nakamori...» - disse alzandosi anche la seconda figura, che parlò ancora imitando la voce della collega. Fino a quando non pose il cilindro all'infuori, dal quale si sprigionò una forte luce.

«E' accecante! Non vedo più nulla» - disse Asuka tentando di coprirsi gli occhi.

Quando la luce improvvisa sparì completamente, la seconda St. Tail rivelò il suo vero aspetto: un uomo con una camicia blu, cravatta rossa, un monocolo sull'occhio destro avvolto in un completo bianco, con cilindro e mantello come segni distintivi.
Il mago del chiaro di luna, sistemandosi il copricapo, parlò con disinvoltura, completando il periodo lasciato in sospeso - «... davvero un'incredibile osservatrice» - disse ammiccando nei confronti di Aoko, per poi schioccare le dita, facendo sì che la porta della sala si aprisse improvvisamente, lasciando cadere al suolo l'Ispettore Nakamori e Rina Takamiya, che non avevano smesso un istante di bussare e urlare da dietro la porta. - «Dunque, come promesso, porterò via con me, il diamante stella, “Lacrima di Maria”» - annunciò Kid, mostrando il prezioso gioiello, stretto tra i suoi guanti bianchi, scatenando così la perplessità di Meimi, che controllò subito nelle sue tasche ed estrasse la pietra che aveva nascosto poco prima.

ImagesTime.com - Free Images Hosting

«Non ci credo... non mi dirai che questo è...» - Meimi osservò il diamante e su di esso vi lesse: “Replica di Kaitō Kid”, con a seguito il famoso simbolo del ladro. La ladra Saint Tail, ne fu sconvolta, doveva averglielo sottratto poco prima e lei non se n'era minimamente accorta, cosa che la stupì parecchio.

«Esatto» - confermò senza indugi il ladro - «Al mondo dopotutto, non esistono due copie perfettamente identiche di qualcosa. Lo tenga bene a mente, signorina ladra fantasma» - le disse sorridendo Kid. Quella frase colpì molto Meimi: era evidente che il suo contendente, avesse capito al volo, che quella pietra fosse un falso, ma tuttavia la stavo sottraendo ugualmente. Insomma sembravano star seguendo entrambi, la stessa linea d'azione, seppur senza aver concordato nulla.

«Fermo dove sei Kaitō Kid! Questa volta non hai via di scampo» - sbottò un ispettore Nakamori, fuori controllo, contro la sua nemesi in bianco.

«Mi dispiace, ma lo spettacolo di questa sera e terminato Ispettore Nakamori» - disse inchinandosi il ladro - «Ma non si preoccupi» - lo rassicurò -

«Ci incontreremo sul prossimo palco, molto presto» - detto questo, una nuvola di fumo ricoprì la stanza e Kid volò via con l'ausilio del suo fidato deltaplano, dileguandosi nella notte in un baleno.

«Cosa fate lì impalati. Inseguitelo!» - urlò subito Nakamori, svegliando dalla trans in cui era caduto il giovane Asuka Jr. che come di consueto, si fiondò contro St. Tail, che era rimasta sbalordita ed immobile, in piedi sulla teca dell'espositore, vuota.

«Questa volta non mi sfuggirai!» - urlò il ragazzo - «Saint Tail!!»

Meimi si riprese in fratta e per fortuna riuscì a scappare, saltando sul davanzale della finestra e poi sull'albero più vicino, fuggendo a sua volta. Per quanto riguarda Asuka Jr., finì col cadere dalla finestra, nel tentativo di acciuffarla, ma non si fece del male, in quanto atterrò in un gruppo di siepi sottostanti alla finestra. Svenne però per lo spavento procuratosi, ma fece in tempo a mormorare:

«Accidenti a te, St. Tail! La prossima volta, ti acciufferò di sicuro! Me ne ricorderò!»

Kaito circumnavigò il museo, atterrando nel giardino posteriore per poi sedersi su uno dei cespugli, per poi ripescare la gemma rubata dalla sua giacca per osservarla da vicino - «A quanto pare è proprio come pensavo» - constatò Kaito, che sbuffò infastidito dall'avere davanti un falso - «Comunque cosa ci faceva Aoko, qui questa sera?» - si domandò, ricacciando poi il pezzo di vetro grossolanamente intagliato nella sua tasca, dove l'aveva custodito poco prima. Mentre cercava di darsi una risposta a quell'interrogativo, una voce gli replicò da poco lontano, sospirando.

«Ah, dunque si chiama Aoko, la figlia di quell'ispettore, capisco.»

A Kaito per poco non venne un colpo sentendo una voce, nonostante credesse di essere completamente solo, visto che la polizia ed i curiosi, si erano velocemente dispersi. Non appena individuò la posizione della fonte di quelle parole, alzò lo sguardo: la ladra Saint Tail era accovacciata sul tetto del museo in tutta tranquillità, essendo ora il cielo sgombro da elicotteri che avrebbero potuto identificare la sua posizione. Quando gli sguardi dei due colleghi s'incrociarono, St. Tail sorrise, gettandosi giù dal tetto ed atterrando in tutta calma sull'erba morbida del giardino, con un atterraggio da atleta che compie una manovra di 10/10, per poi rivolgere lo sguardo in direzione di Kid, che ancora sconvolto, sospirò sollevato.

«La signorina Saint Tail, eh?» - sorrise Kid - «Non mi sorprenda in questo modo, per favore! Sono ancora giovane per lasciare questo mondo, a causa di uno spavento!» - disse con una lieve risatina.

Meimi sorrise - «Non avevo intenzione di spaventarti» - si scusò - «Sono qui per la pietra...» - disse, ma il suo discorso venne interrotto bruscamente dal ladro, che la intercettò.

«Anche questo è un falso, non ti disturbare» - la informò il ladro, abbandonando momentaneamente le formalità, in quanto non sembravano necessarie, visto che si erano “esibiti” insieme poco prima - «Se proprio lo vuoi posso anche lasciartelo, ma non avrebbe senso. La mia copia è decisamente migliore di questo pezzo di vetro scadente» - disse gettando la pietra in direzione della ladra.

«Sì, questo lo sapevo già» - ribatté Meimi - «Mi chiedevo cosa avessi intenzione di fare ora che sai che si tratta di un falso.» - gli chiese retoricamente la giovane Haneoka, giocando con il pezzo di vetro, rigirandolo ripetutamente tra i guanti.

«Voglio precisare che non sono stato interessato fin dall'inizio a questa pietra e che ho annunciato il furto principalmente, perché il proprietario, ha presupposto che ne avrei tentato il furto. Detto questo, sono ancora meno interessato ad una riproduzione e dal momento che oramai sono coinvolto in questa strana storia, mio malgrado, credo proprio che m'impossesserò della pietra autentica, anche solo per curiosità di ammirare questo famoso diamante, da vicino.» - rivelò senza indugi il prestigiatore - «Ma come mai tutto questo interesse?»

 

A quella domanda Miemi si sentì in dovere di condividere con il ladro di nome Kid le informazioni che Seira aveva raccolto per lei. Informandolo del fatto che il bancario Kusakabe aveva presentato al gestore della mostra Toyotomi un diamante falso, nascondendo la vera “Lacrima di Maria” in un luogo imprecisato al fine di evitare una truffa e probabilmente per mettere in qualche modo nei pasticci, l'ex proprietario della gemma. Udita questa storia, Kaito annuì alzandosi da terra e pulendo i pantaloni bianchi da eventuali residui di foglie e rametti, lasciati dal contatto con la siepe.

«Capisco, quindi il signor Kusakabe è l'artefice di tutto. E' più spregevole di quanto pensassi» - disse rivolgendo lo sguardo verso St. Tail, che poggiava la schiena contro la parete dell'edificio.

«Proprio così!» - la ragazza parve completamente d'accordo con l'ultima frase di Kid - «E' orribile! Mi piacerebbe che pagasse per il suo modo di fare. Sarebbe certo tutto più facile però... se solo sapessimo quale fosse il luogo dove ha nascosto il vero diamante...» - disse la ragazza, proponendosi nell'atto di pensare.

«Se questo è l'unico problema, credo di sapere dove possa trovarsi la vera “Lacrima di Maria”» - disse il mago estraendo dalla manica della giacca uno strano rotolo, che si rivelò essere la fotocopia di un articolo postato online, incuriosita Saint Tail si avvicinò per vedere di cosa si trattasse.

L'articolo recitava: “Tesoro di inestimabile valore trasportato alla banca centrale del quartiere Minato: Né il proprietario, né il titolare del caveau all'interno dl quale è rinchiuso, hanno voluto rilasciare dichiarazioni, riguardo il misterioso oggetto in custodia


«Credi che sia lì che si trova la gemma? Nel caveau della banca di Minato?» - domandò confusa Meimi.

«Esatto. Questo articolo risale a circa sei mesi fa. Dopo alcune ricerche sono riuscito a scoprire che fu proprio Kusakabe il proprietario che non ha rilasciato dichiarazioni e probabilmente l'oggetto misterioso, doveva essere proprio la pietra»

«E se così fosse, quali sono le tue intenzioni?» - domandò Saint Tail, facendo qualche passo indietro, mentre Kid riponeva di nuovo nella sua giacca l'articolo di giornale.

«Se dovesse trattarsi del diamante autentico, ne entrerò in possesso ed almeno ammesso che quella non sia la pietra che sto cercando, ho intenzione di restituirla al suo legittimo proprietario e smascherare le malefatte di quell'uomo, con un grande spettacolo di magia.» - disse Kaito, voltandosi sorridendo - «In breve questo»

«Huh? Sei in cerca di una pietra particolare?» - chiese curiosa Meimi.

«In un certo senso...» - ribatté in modo vago il mago, per poi cambiare argomento, il più in fretta possibile - «E per quanto riguarda voi, signorina St. Tail? In caso dovessi finire con il restituire la pietra, le andrebbe di unirsi a me per lo spettacolo di magia che metterò in atto?» - le domandò il ladro facendo un inchino verso di lei, imbattendosi in un espressione piuttosto confusa, da parte della ragazza.

«Uno spettacolo di magia?» - chiese confusa la ladra - «Ma... che tipo di magia dovremmo mettere in atto?» - domandò. Ricordava ancora perfettamente il miracolo della passeggiata a mezz'aria, osservata nel servizio alla Tv. Il sospetto di Meimi, era che Kaitō Kid fosse un amante delle esibizioni appariscenti, per questo era curiosa di sapere cosa fosse intenzionato ad attuare il mago.

Il mago si calò il cappello sugli occhi sorridendo - «Bé...Il cielo piangerà, per i misfatti di Kusakabe e per la sua lontananza dal suo discendente»

La ragazza parve nuovamente confusa, ma non poté domandare altro, perché Asuka Jr., che si era liberato dai cespugli aveva seguito le voci dei due ladri fantasma e quando li ebbe individuati, non esitò un momento, prima di urlare - «Fermi dove siete! St. Tail, sei in arresto!» - disse fiondandosi contro la ladra, che senza esitare, a mettere in atto uno dei suoi trucchi di magia.

«One!...Two!...Three!» - contò la maga afferrando il suo bastone magico ed il suo cilindro, dal quale uscirono una miriade di colombe che si scagliarono contro Asuka Jr., bloccandolo ed infastidendolo. Quando finalmente riuscì a scacciare il gruppo di uccelli, poté vedere St. Tail librarsi in alto con il suo pallone ed un piccolo triangolo bianco, dirigersi in volo sulla stessa traiettoria, che si faceva sempre più piccolo.
 

Mentre si spostava nell'oscurità a bordo del suo deltaplano, Kid sospirò - «Cavoli, quel ragazzino è davvero ostinato»

«Vero?» - sorrise Meimi divertita - «E' determinato a fare di tutto pur di catturarmi, almeno così pare»

«Sembra che ognuno di noi abbia il proprio “Garimard” personale» - disse mentre in lontananza si poté udire un frastuono infernale, provocato da un gregge allineato di macchine della polizia - «Oh? A proposito... anche il mio pare proprio instancabile» - disse sorridendo - «Bene, credo che per questa sera sia giunto il momento di salutarsi. Riguardo allo Show, invierò un preavviso alla polizia nei prossimi giorni, aspetterò una tua risposta, okay?» - le chiese retoricamente - «A presto... mia adorabile ladruncola!» - le fece un cenno con l'indice ed il medio, sorridendole, per poi planare verso il centro città, seguito a ruota dalle macchine della polizia con a capo la vettura guidata dall'Ispettore Nakamori.
 

Arrivederci” - sorrise St. Tail, vedendolo allontanarsi - “Signor Ladro fantasma” - mentre il pallone cullato dal vento, la guidò fino a casa nel silenzio della notte.

 

 

La mattina seguente Meimi, raggiunse la sua classe, come al solito accompagnata da Seira. Come un paio di giorni prima, nuovamente diversi compagni di classe erano tutti riuniti attorno al banco di Sawatari e smaniavano per leggere il nuovo articolo, uscito sul giornalino scolastico.

«Ottimo lavoro!» - si complimentò Chiba, poggiando una mano sulla spalla del compagno.

«Sawatari, adesso fai il veggente?» - lo prese in giro Yasuhiro dandogli delle forti pacche sulla schiena, mentre Sawatari rideva imbarazzato.

Quando notò che Meimi era in classe, il biondino non si trattenne oltre e corse verso di lei - «Haneoka-san! Guarda, il giornale locale ha confermato la mia teoria! Kid e Saint Tail, hanno avuto uno scontro l'altra sera al museo!»

«Davvero?» - disse lei con un dolce sorriso sul volto - «Incredibile Sawatari-kun»

Asuka Jr, rubò per la seconda volta il quotidiano dalle mani del ragazzo. - «Oh, ma quante storie!» - sbuffò l'investigatore - «Era ovvio che sarebbe successo. St. Tail, avrà voluto sicuramente fermare quel ladruncolo da compiere il furto. Per questo dev'essere intervenuta» - affermò il ragazzo, leggendo l'articolo in cui si parlava dell'avvenimento in questione.

«Anche se a quanto pare la pietra è risultata falsa, giusto?» - azzardò Meimi.

«Certo» - gli rivolse lo sguardo Asuka - «Probabilmente St. Tail non doveva esserne a conoscenza, ma quel ladro a quanto pare sì. Infatti ha lasciato una nota presso la pietra falsa»

Kaito infatti aveva lasciato ad Aoko una nota firmata da Kid, quando le si avvicinò per allontanarla dalla finestra, durante la folata di vento.


ImagesTime.com - Free Images Hosting

Sull'avviso vi erano impresso il seguente messaggio - “Non sono interessato ad un'imitazione priva di lucentezza. Domani sera alle 20:30, ruberò l'autentico Diamante stella dal caveau della banca di Minato. -Kaitō Kid”

«Meimi-chan, che facciamo?» - le domandò preoccupata Seira, che non era al corrente della proposta che Kid aveva rivolto alla ragazza quella notte - «Se quel ladro si impossessa della gemma, il povero signor Toyotomi, perderà definitivamente il suo cimelio di famiglia» - le sussurrò piano piano la novizia.

«Va tutto bene Seira» - le sorrise quest'ultima, cercando di rincuorarla - «Fidati di me. Sono certa che tutto andrà a finire bene!» - affermò gaiamente Haneoka, senza preoccuparsi troppo della vicinanza di Asuka Jr., a loro due, che incuriosito dalla sua affermazione, si voltò subito.

«Di che cosa parli, Haneoka?»

«Eh?» - Meimi trasalì di colpo - «Ah..-» - finse una risatina nervosa - «N-Nulla.. mi riferivo al furto al caveau. E' assolutamente impossibile entrare in simili posti, no? Quindi sono certa che quel ladro, non c'è la farà mai... ecco tutto» - disse completando la frase con una lieve risatina nervosa.

«Oh capisco... immagino tu abbia ragione» - disse gettando alle sue spalle ila copia del giornale arrotolandola - «Ecco riprenditi il tuo “scoop” Scimmiawatari» - disse per poi sedersi al suo banco, con aria indifferente

Il biondo prese al volo il giornale, per poi mettersi a battibeccare con Asuka Jr., come suo solito. La giornata scolastica trascorse in maniera lineare ed alla pausa pranzo Meimi, si accise a spiegare all'amica Seira, il motivo della sua serenità riguardo al colpo del ladro fantasma: così le raccontò del travestimento che aveva attutato, di come magistralmente aveva sostituito “il falso” con una copia, e di come avesse espresso interesse verso la storia del signor Toyotomi, riferendole che avrebbe rubato la gemme originale istituendo uno spettacolo di magia, per il quale le chiese di collaborare, nel quale avrebbero svelato gli inganni del banchiere Kusakabe, il tutto alla condizione che la pietra non fosse quella da lui ricercata.

«Starebbe in cerca di una pietra particolare? Ma se si trattasse proprio del Diamante Stella? Cosa faremmo, Meimi-chan?» - chiese con apprensione la ragazza, Meimi si grattò la guancia imbarazzata, affettivamente sarebbe potuta essere una bella gatta da pelare.

«B-Bé, in quel caso, potremmo arrivare ad un accordo, insomma... troveremo una soluzione. Non preoccuparti Seira»

La novizia pose una mano sulla fronte e sospirò rassegnata - «Alle volte sei davvero incredibile, Meimi.chan. Come hai potuto non pensarci...» - disse seguita da una risatina secca della compagna che sospirò rassegnata.

 

 

Ad ogni modo, tutto ciò che restava da fare era aspettare che Kid rubasse la “Lacrima di Maria”, solo allora, Meimi avrebbe saputo con certezza, come la vicenda si sarebbe evoluta. Come annunciato Kaito si diresse alla banca, vestendo i panni dell'addetto alle cassette di sicurezza, lasciando quello vero a fare un pisolino dello sgabuzzino delle scope vicino ai bagni. In questo modo Kaito poté preparare con tranquillità il da farsi. Per la privacy non vi erano telecamere all'interno del caveau, ma vi era un sistema ad infrarossi molto sofisticato. Tuttavia questo si disattivava automaticamente all'apertura della porta del caveau. Semplicemente, Kaito ebbe accesso alla cassaforte facendo forza sul meccanismo ed aprendola normalmente, per poi utilizzare la combinazione di due chiavi, per aprire la cassetta di sicurezza. Spostò dunque la pietra in una cassetta di sicurezza che Jii aveva preso lo stesso giorno, sotto falso nome e la sostituì con una replica ottenuta da un blocco di ghiaccio, con posto all'interno un biglietto di preavviso plastificato. Il pezzo di ghiaccio era stato trattato con del congelante istantaneo ed una vernice riflettente, in modo da sembrare in tutto e per tutto un autentico diamante. Era un'opera d'arte, peccato che si sarebbe dovuto sciogliere fino all'ora annunciata dal preavviso, per effetto del sistema a infrarossi. Applicò infatti dei fermi alla porta della cassetta, in modo che non si chiudesse completamente, quando l'Ispettore Nakamori ed i suoi arrivarono Kaito si fece già trovare all'interno del caveau e mostrò la gemma; nessuno ci vide nulla di anomalo, dunque il caveau, venne chiuso dall'addetto in persona ed il sistema di sicurezza attivato. Per effetto del calore, la replica si sciolse entro l'ora prestabilita.

«Che strano» - borbottò Nakamori, all'arrivo dell'ora stabilita - «Non è successo ancora un bel niente» - affermò controllando l'orologio, per assicurarsi che l'ora fosse esatta. Quando ne fu certo, mormorò - «Non mi convince»

«Mi scusi Ispettore...» - intervenne in tono preoccupato l'addetto - «E' mai successo che Kid mancasse un colpo?»

«No, neppure una volta» - rispose repentinamente Nakamori - «E' proprio per questo che non mi convince. Ehi voi!» - disse riferendosi ad alcuni agenti - «Aprite immediatamente la porta, voglio dare un'occhiata all'interno»

In quegli attimi, del fumo cominciò ad uscire da dietro la porta del caveau e gli agenti lo fecero notare al superiore - «Ispettore guardi!»

Nakamori allora scattò in avanti - «Aprite subito!» - ma i suoi uomini, non fecero in tempo ad eseguire che vennero investiti da una densa coltre di fumo che annebbiò loro i sensi.

«Oh no. Oh no!» - l'addetto,interpretato da Kaito, mentre il fumo si diradava pian piano, pronunciò - «Il proprietario mi farà licenziare in tronco.... povero me. Come farò? Come farò!»

«Non si preoccupi» - l'uomo baffuto si coprì la bocca con un fazzoletto - dato che probabilmente si trattava di gas soporifero - puntando lo sguardo verso la porta spessa in metallo, essa fu ritrovata spalancata al completo diradarsi del fumo, con attorno tutti gli agenti di guardia, svenuti. Nakamori realizzò solo qualche istante dopo, che la cassetta che custodiva il diamante era aperta e che al posto dell'inestimabile prezioso, vi era solo un piccolo pezzo di carta - «Huh? Cosa?!» - affermò Ginzo, precipitandosi all'interno - «Ma è... è sparito! Com'è possibile?!» - si chiese, mentre il responsabile, si accasciò, per terra in ginocchio, cominciando a piangere e lamentarsi.

«Oh povero me, povero me...» - piagnucolò il ladro, ghignando sotto i baffi - “Rendere possibile, l'impossibile, è il compito dei maghi, oramai dovrebbe saperlo, Ispettore Nakamori” - detto questo l'uomo alto ed allampanato si alzò e si diresse anch'egli verso il caveau, raggiungendo Nakamori nei pressi della cassetta, dalla quale Nakamori aveva estratto l'avviso del ladro.

ImagesTime.com - Free Images Hosting

Mi sono preso il Diamante stella. Sabato sera, metterò in scena, uno spettacolo di magia mozzafiato: Maria verserà dal cielo della prefettura di Seikam lacrime amare. Lo spettacolo si terrà, nella piazza principale della città, per cui non vi è un numero di posti prefissato. Vi aspetto numerosi. -Kaitō Kid”

«Cosa?!» - sbottò Nakamori accartocciando il bigliettino di avviso di Kid, per poi voltarsi infuriato verso la porta del caveau - «Sbrigatevi! Non è il momento di poltrire! Cercatelo, dev'essere ancora qui nei dintorni. Trovate Kid!» - disse mettendosi a correre poi in direzione dell'uscita della cassaforte, alla ricerca di Kid, che secondo lui, doveva essere nascosto chissà dove, all'interno della struttura. Mentre il responsabile delle cassette di sicurezza continuava a singhiozzare, inginocchiatosi di nuovo sul pavimento.

«Oh povero me. Come farò... come farò!» - continuò a ripetere finché i poliziotti non furono tutti spariti - “Fate buon viaggio!” - pensò tra sé e sé il ladro fantasma mentre si avviava a recuperare la gemma dall'alloggiamento che lui e Jii avevano appositamente preparato - «Jackpot!»

Kaito dopo essersi dato alla fuga. rivolse alla luce della luna il diamante, ma nessuno scintillio rosso si presentò - «Uffa, non ho vinto di nuovo» - sospirò, ponendo la gemma nella tasca della giacca - «Mah, credo sia meglio così dopotutto» - si disse sorridendo in questo modo avrebbe potuto smascherare le malefatte di quel banchiere, che fin da subito gli era parso sospetto; inoltre avrebbe provveduto a restituire la pietra, come consuetudine, mettendo però in scena uno spettacolo entusiasmante come promesso.Non gli restava che definire gli ultimi dettagli del piano con Jii ed aspettare Sabato notte, oltre che la conferma della sua eventuale collaboratrice, che lo avrebbe aiutato ad animare la serata.

Il giorno dopo, le news non parlavano che del furto messo in atto dal mago del chiaro di luna e della sua strana frase, in cui prometteva che “le lacrime di Maria sarebbero scese dal cielo”, affermazione alquanto bizzarra, che in molti non avevano colto in maniera definitiva.

«Ehi Aoko, hai sentito?» - chiese un euforica Keiko, riferendosi all'articolo dedicato al ladro fantasma - «Pare che Kid farà un qualche genere di magia nella prefettura di Seika questo Sabato!» - proseguì prendendo le mani alla compagna - «Ci andiamo?» - le domandò supplichevole.

«Eh? P-Perché dovrebbe venire anche Aoko?» - domandò la figlia dell'ispettore confusa.

«Ma come? Per assistere allo spettacolo,no?» - tentò di convincerla, sempre con quel tono implorante - «Non dirmi che non sei neanche un po curiosa, di vedere cosa avrà escogitato in quest'occasione?» - domandò retoricamente in modo da persuadere l'amica ad accompagnarla. Dopo un po Aoko, sospirò ed accettò la sua proposta di accompagnarla. Keiko ne fu entusiasta.

Poco lontano, Hakuba s'intromise nella conversazione con un sorriso placido in volto - «Potremmo andarci insieme allora» - sorrise il detective londinese - «Ho intenzione di assistere anch'io all'esibizione del nostro ladro, quindi se siete d'accordo, potrei venirvi a prendere. Cosa ne dite?»

Le due ragazze parvero felici della sua proposta ed accettarono all'istante. Kaito osservò il tutto da poco lontano, con uno sguardo seccato in viso - “Quel Maledetto” - sbuffò fissando Hakuba - “Con tutte le occasioni di furto che ho attuato in questo mese, perché vuoi presentarti proprio quella sera?” - il mago sbuffò, scorrendo gli articoli delle news, in cerca di una risposta di Kaitō Saint Tail al suo preavviso, ma purtroppo non trovò nulla di interessante, quindi seccato da tante chiacchiere, si voltò verso la finestra, cercando di ignorare Hakuba che si accordava con Aoko e Keiko sull'ora del loro incontro - “Che diamine, ogni scusa è buona per intromettersi. Dannato detective da due soldi”.

Mentre Kaito era intento a fissare il vuoto, la figura di Akako gli si avvicinò, per poi poggiargli una mano sulla spalla, gesto che fece rabbrividire il mago poiché era immerso nei suoi pensieri - «Davvero interessante il tuo piano, Kid ma è difficile che il cielo possa piangere a comando, non ti pare?» - ironizzò la strega parlando a bassa voce verso il moro, che le rivolse lo stesso sguardo seccato, che aveva riservato ad Hakuba qualche secondo prima.

«Non mi pare una novità questa. E poi, in quale lingua devo dirtelo per fartelo capire? Te lo ripeto: io non sono Kid» - sbuffò irritato Kuroba

Akako lo ignorò proseguendo con il suo discorso, come se nulla fosse - «Ad ogni modo, il mio consiglio è di evitare di dire troppo e dare troppe cose per scontato. Non si può mai sapere che cosa le persone siano in grado di fare. Soprattutto... quelle di nostra conoscenza» - disse Akako, fissando con la coda dell'occhio, il suo compagno dai capelli castano chiari, intento ad accordarsi con Aoko e Keiko.

«Ma di che parli, non ti capisco» - ribadì Kaito - «Mah... sei proprio strana, Akako» - disse tornando a fissare fuori dalla finestra, rivolgendo lo sguardo al cortile.

«Fa pure come vuoi» - sospirò infine Akako allontanandosi - «In ogni caso, è solo un consiglio. I miracoli sono rari... non è giusto abusarne troppo spesso. Signor Mago» - pronunciò la strega allontanandosi.

Kaito colse il messaggio, ma non gli diede troppo importanza. Come al solito, era certo che Akako, si stesse preoccupando tanto per un non nulla, quindi semplicemente decise di ignorare la cosa.
 


 

Anche all'accademia St. Paulia il giorno seguente al furto della “Lacrima di Maria, tra le notizie, vi fu un articolo a riguardo. Non appena Meimi l'ebbe sotto gli occhi, sorrise. Kid a quanto pare non aveva trovato la gemma che cercava e mantenne dunque la sua promessa di realizzare uno Show di magia con il pretesto di restituire l'oggetto prezioso.

«Ehi Meimi, Seira, avete sentito?» - Kyōko e Ryōko si avvicinarono tutte esaltate alle compagne.

Kyōko espose il motivo della loro gioia, immediatamente dopo, mostrandole un articolo su Kaitō Kid - «Ladro Kid ha rubato una gemma dal caveau della banca Minato, che vantava un sistema di sicurezza di ultima generazione, con telecamere ad infrarossi!»

Ryōko proseguì - «Ha annunciato anche che terrà uno spettacolo di magia, Sabato sera nella piazza principale della nostra Seika. Sono così emozionata!»

«Sì, a chi lo dici» - Ridacchiò Kyōko, per poi rivolgersi nuovamente alle compagne - «Perché non venite con noi, Sabato sera ragazze?»

«Huh?» - Meimi assunse all'istante un espressione interrogativa - «E dove?» - domandò, in quanto non aveva ascoltato attentamente, la prima parte dell'affermazione dell'amica

«Sei diventata sorda Miemi? In piazza che domande!» - affermò Kyōko in modo energica, quasi volesse svegliare una Meimi assonnata - «Se andiamo presto, subito dopo scuola, saremmo certe di prendere i poisti migliori così da poter vederlo! Giusto, Ryōko?» - disse voltandosi verso la compagna che annuì.

«Senza Dubbio. Quindi? Venite anche voi?» - ribadì Ryōko con più calma.

Seira sorrise per poi fare un breve inchino - «Mi dispiace, ma devo rifiutare. Questo Sabato devo aiutare i ragazzi del coro con le prove, quindi non posso proprio venire» - inventò la novizia, per sottrarsi a quella uscita di gruppo.

«Accidenti che peccato» - sospirò Ryōko

«Allora, tu Meimi?» - la incalzò Kyōko.

«N-No, mi dispiace» - disse Meimi, grattandosi la nuca ed abbozzando un sorriso - «Questo sabato, Papà svolge un nuovo spettacolo di magia e mi ha chiesto di fargli da assistente. Mi dispiace ragazze, ma credo che passerò»

«Capisco» - sospirò Kyōko rassegnata - «Bé, dopotutto il lavoro è lavoro e la famiglia e la famiglia, no? Vorrà dire che vi racconteremo i dettagli» - fece loro l'occhiolino la corvina.

«E poi, ci sarà sicuramente anche la Tv locale e nazionale, quindi potrete seguire anche i servizi in differita. Sarà come essere lì» - Le rassicurò Ryōko, sorridendo.

««Già hai ragione»» - risposero le due all'unisono. Intanto la campanella suonò e la Suora entrò pretendendo ordine per cominciare le lezione.

 

Meimi, approfittando di quelle informazioni, si mise all'opera già durante la spiegazione, per inviare ad Asuka Jr. il suo contro-preavviso, in maniera tempestiva. Prese dunque uno di quei biglietti di auguri pop-up che si usano per le feste dei bambini, che aveva opportunamente modificato in precedenza. facendolo giungere fino a lui, passandolo in con nonchalance tra i banchi. Era certo sarebbe arrivato fino a lui, avendo scritto sulla parte frontale “Ad Asuka Jr.”. Dopo vari passaggi, confusionari, aiutata dal classico passa parola, finalmente il biglietto arrivò a lui. Quando Asuka lo aprì, esso esplose come di consueto in festoni e coriandoli ed il cartoncino pop-up si alzò, mostrandogli il seguente messaggio, che venne letto dalla voce della ladra, in sottofondo:

ImagesTime.com - Free Images Hosting

“Sabato sera, restituirò la gemma, “Lacrima di Maria”, al legittimo proprietario. -St.Tail”

«Un avviso di St. Tail!» - affermò ad alta voce l'investigatore, scatenando così l'ira della Suora oltre che l'incontrollabile curiosità e frenesia dei compagni di classe.

«Sei sicura che andrà tutto bene, Meimi-chan?» - le si rivolse Seira, mentre osservava la ressa di compagni che infastidivano il povero Asuka, curiosi di vedere da vicino il preavviso.

«Ma certo Seira!» - ribatté energica come al solito Haneoka - «Sono sicura sarà uno spettacolo stupendo, vedrai e poi lo facciamo per il bene del signor Toyotomi»

La bruna sorrise, con le mani giunte al petto - «Hai ragione, ti confesso che non vedo l'ora di vedere di cosa si tratterà. Chissà come potrà il cielo piangere per la signora Maria. Sono curiosa» - disse rivolgendosi all'amica.

«Vero? Anch'io non vedo l'ora!» - replicò Meimi annuendo.












L'Angolo dell'Autrice:
Bevenuti in questo secondo capitolo. Dunque eccoci qui.
Il colpo è stato portato a termine e St Tail e Kid hanno stretto un alleanza, per restituire la "Lacrima di Maria".
Inoltre è in programma uno spettacolo di magia e Kid annuncia che il cielo finirà col piangere.Farà piovere in qualche modo come durante la sfida per i testori di Ryoma?
Fin ora che ve ne pare? Come penste proseguirà la vicenda? Fatemi sapere! Saluti - Irene_Violet






Riferimenti:
Immagini

•Saint Tail, EP n° 1


Originali
•Biglietti di preavviso di Kid
•Biglietto di preavviso di St. Tail




 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Detective Conan / Vai alla pagina dell'autore: Irene_Violet