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Autore: sognatrice14    29/09/2017    0 recensioni
Marta e Andrea. 2 ragazzi,2 vicini di casa. Si conoscono e diventano amici ma rimarranno solo amici??
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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La mattina per Marta arrivo presto,era domenica ma lei aveva una casa da sistemare. Si fece una fresca doccia, e si mise più comoda possibile, pantaloncini e top. Coda alta per leggare i lunghi capelli castani. Una perfetta donna di casa. Avevo comprato diversi detersivi, la prima volta che era venuta. Ne prese uno e decise di inizare a pulire il bagno, strofino ogni pezzo con tanta forza, e poi lavo il pavimento che divento di un luminoso bianco.Poi passo alla sua camera da letto, apri la finestra e senti il profumo della città, fu innebriata da quello odore mai sentito dopotutto veniva soltanto da un piccolo paesino. Smaattelo quella stanza, puli l'armadio marroncino, e mise sotto sopre il suo materasso,puli il suo comodino e la cassettiere all'angolo. Erano le nove e mezza è gia aveva fatto due stanze,ne mancavano solo tre, di cui una erano un altra camera da letto, ma che lei avrebbe utilizzato come ripostiglio. Fini di pulire e cosi prese il suo nuovo compagno e lo adogio al piccolo tavolo bianco, il libro di biologia aspettava che qualcuno iniziasse ad aprirlo, ed era Marta. Inizava cosi la sua avventura.



Erano passate solo nove ore da quando Marta si era seduta, ma in quel momento fu interrotta dal suono del campanello, si avvicino alla porta ripetendo, apri " Si, la cute è il rivestimento esterno del corpo umano blabla... blabla..." disse entrando Andrea, "...non puoi passare la domenica sera a studiare, e poi sei appena arrivata non puoi, forza vestiti ti faccio conoscere la città"



 Marta rimasta allipita di quello che era appena successo, era immobile vicino al divano con lo sguardo rivolto verso Andrea. " Ok, ti scelgo io i vestiti" disse dirigendosi verso la camera di Marta,  Marta lo insegui e cerco di fermarlo. Apri la porta, la guardo e disse " C'è stata una squadra di pulizia qui, mah vediamo che c'è in questo a rmadio" disse avvicinadosi all'armadio, lo apri e inziò a  frugare " si, questo va bene." disse indicando un vestito beice, con molti colori. Era il preferito di Marta, lei sorrise, ma nel suo cuore aveva paura di quel ragazzo. " Ok, va bene. Adesso puoi uscire, mi devo vestire.", " Perchè devo uscire, non mi vergogno sai, ho visto molte donne sai..." Marta lo prese a spintoni e lo buttò fuori dalla sua camera.



Si scivolo via i pantaloncini e si tolse la maglia, si mise il vestito. Si sciolse i capelli e cerco di dargli una forma, poi passo al viso, matita nera, ombretto chiaro, un pò di far per colorar le guancie e lucida labbra. Si guardo allo specchio, si sentiva carina. Usci. Andrea la aspettava seduto sul divano. La vide passare, e guardo le sue gambe " Dai, muoviti!", si alzo dal divano e disse " Dovrò dire a molti che sei mia sorella!". Uscirono e preserono l'ascensore, Marta interrupe il rumore delle rotaie dell 'ascensore esrdendo " vorrei capire che università fai, per stare cosi tranquillo.", Andrea fece un sorisetto " Non ci credereai ma Medicina." Marta lo guardo come per dire ma sei serio, lui continuo " vorrei diventare un chirurgo. Tu?", " pediatra" disse, " C'era da spettarselo da te, si vede.", Marta sorrise e ripate " da te invece non me lo sarei aspettato.",lui " come no? Se no perchè  faccio cosi studio di anatomia" rise alla sua stessa battuta, continuo " dai,questa notte è ancora nostra!"



Uscirono per la strada, Andrea spiegava passo dopo passo tu quello che lui riteneva importante. " Li è il pub dove lavoro da qualche anno" disse Andrea inidicando un pub con molto gente davanti al locale ," Entriamo?" disse Marta con occhi da cerbiatto, " Non funziona con me quello sguardo,  ma entriamo lo stesso perchè ho voglia di un ottima birra e qui è la migliore". Marta rise, lui gli diede la mano, lei si fece accompagnare facendosi portare dentro da lui.



"Ohi Andrea, che fai qui, e chi la bella signorina, nuova... ?" il barman diede un occhiata ad Andrea, dopo due secondi tutti si girarono e salutarono Andrea. Andrea saluto tutti e si sedette in un sgabello al bancone, Marta si sedette accanto. " Lisa, ci prepari due birre!"disse Andrea. Stesero li per mezz'oretta, ridendo e parlando. Uscirono, ridendo ancora di più. " Da quanto tempo vivi qui?"disse Marta ad Andrea, " chi ti fa pensare che non sono un padovano?" disse Andrea, " Il tuo accento,dice molto!".



Andrea stese in silenzio per  un pò, poi disse " Sono  di origine siciliana come te, sono andato via da Catania quando mio padre si dovette trasferire per lavoro a Padova, avevo diciasette anni,  Ci torno poco in Sicilia e parlo poco di questa storia, non ho mai perdonato mio padre per non avermi lasciato li, mancava solo due mesi per fare diciottanni,mi poteva lasciare li, non pensi o comunque farmi ritornare a casa, invece lui no, si è sempre opposto, per questo ho deciso di andare via di casa, e starmi da solo."



Marta ascolto in silenzio sapeva che avevo toccato un tasto dolente, Andrea vide il suo sguardo. Il silenzio imbarazzante non gli piaceva.  "E'peggio più di quando, ti ho salvato,basta con questo silenzio. Se non la smetti, non ti parlerò mai più".



 Marta lo guardo, lo prese per il braccio e appoggio il suo viso sulla sua spalla, si direso cosi verso casa.


   
 
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