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Autore: DD_Diddi    29/09/2017    1 recensioni
Che cosa hai fatto? E' la domanda a cui devo rispondere, come ho vissuto da quando te ne sei andato come se non lo sapessi bene. Sei tu che mi dovresti dire cosa hai fatto in questo tempo.
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Matt, Mello | Coppie: Matt/Mello
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Che cosa hai fatto?

 

 

Che cosa ho fatto..?

Mello, vorrei dirti che avrei potuto fare di più. Quel giorno, in cui hai abbandonato me e la tua innocenza, avrei dovuto fermarti. Ora se io rispondessi così mi prendesti per il culo, se ti conosco abbastanza bene mi daresti della "ragazzina cogliona di Tumblr". Ti ricordi quel giorno Mello?

Io sì, una batosta del genere non me la sarei mai aspettata. Certo, è tua abitudine sbottare di colpo in continuazione, prendere decisioni affrettate, ma quel giorno fu veramente duro e oggi è un' altra botta.

Era primo pomeriggio, una vita fa, Roger chiamò te e Near nel suo ufficio. Tutti i bambini vi guardavano pensando che ne avessi combinata una delle tue, magari a danno di Near e così Roger ti avrebbe fatto una bella ramanzina. Io ti conoscevo come le mie tasche e tutt'ora, dopo tutti questi anni, ti conosco. Quel giorno capì che gli altri avevano torto: la tua era una sfida mentale. Hai sempre voluto batterlo in ogni campo cognitivo e, per quanto ti incazzavi inveendo su di lui e minacciando a gran voce vendette, la più grande sconfitta sarebbe stato mettergli le mani addosso o distruggere i suoi giocattoli o cos' altro. C'era qualcosa di più sotto a quella convocazione e non mi sbagliai. Sentì, beh tutti sentirono, le porte sbattere e i tuoi passi pesanti riecheggiare nei corridoi. "Lampi/fuoco/saette negli occhi e denti digrignati" commentarono i nostri compagni vedendoti, ne riparlarono per diversi giorni. Chiunque nè parlò stupito, non se l'aspettavano da un ragazzino così piccolo per quanto si erano confrontati su che pasta sei fatto. Ricordo quando arrivasti nella nostra camera e cominciasti a riempire furioso la valigia con cui arrivasti anni prima, io ti guardai staccandomi dalla console.

 

"Dove vai?" chiesi confuso ma non ancora preoccupato, pensai che stessi solo esasperando la tua rabbia e che ti saresti fermato davanti alla porta, al massimo davanti al cancello. Forse per non ammettere il tuo errore staresti stato fuori il pomeriggio restante e saresti tornato per cena, usando come scusa il fatto che ci fosse il tuo piatto preferito; peccato ci fosse il polpettone che io amo e che a te fa schifo, perchè 'o è carne o è solo una merda mista'

"L è morto" risposi rauco "Non aveva ancora scelto e io non collaborerò mai con quell' idiota. Io me ne vado, Matt. Prenderò da solo Kira, a modo mio" aggiunsi senza mai guardarmi e raccogliendo vestiti.

"Davvero?" ti chiesi sorpreso e anche un po' triste ora che ci ripeso. "Ma tu non puoi.." non finii la frase: 1 ho fatto una domanda stupida, 2 ho detto che tu non puoi, non importa cosa, ma l'ho detto io

"Vaffanculo Matt!" non tarda ad arrivare "Tu non capisci cosa significa questo per me!"

Furono le ultime parole che ti sentii dire, dopo afferrasti il tuo bagaglio e te ne andasti come eri entrato: con la furia di un tornado. Non so quando, ma realizzai che non saresti davvero tornato. Tu capisci cosa quello ha significato per me invece?

 

Che cosa hai fatto? E' la domanda a cui devo rispondere, come ho vissuto da quando te ne sei andato come se non lo sapessi bene. Sei tu che mi dovresti dire cosa hai fatto in questo tempo, nei tuoi occhi c'è più dolore, rabbia, schifo; più di quando arrivasti alla Wammy's dopo aver trovato i tuoi in un lago di sangue, impotente dopo averli uditi urlare e non essere riuscito a trovare aiuto. Mi perdo in quei due azzurri ponti per il mondo degli orrori e annaspo, d'istinto ti sferro un gancio in pieno volto e cadi a terra.

"Cosa ho fatto io?! Cosa hai fatto tu, testa di cazzo!?!"

Sei basito per mezzo secondo e poi ti infuri anche tu "Che cazzo hai in quella testa bruciata?! Ho quasi picchiato il lato ustionato per terra!" esclami mentre ti rialzi e mi sfidi faccia a faccia.

"Avresti potuto chiamarmi in questi lunghi anni, invece di immaginare se fossi morto o vivo avremmo evitato che facessi quello che hai fatto! Che entrassi in un mondo del genere! Invece sei stato il solito egoista!!" sto tremando mentre ti dico questo e i miei occhi diventano umidi, non ho paura nè sono triste, forse nervoso.

Mi poggi le mani sul petto e mi spingi violentemente sul pavimento rispondendomi "Coglione! Ho dovuto farlo, perchè non lo capisci?!"

Vedo i tuoi occhi infuocarsi, sembri una piccola bomba pronta ad esplodere e giurerei che mi stai per tirare un calcio nelle costole per ricambiare. Invece mi sorprendi: crolli sulle ginocchia e mi attiri a te abbracciandomi forte. Io sospiro e ricambio

"Mi sei mancato Mello.." mi lascio sfuggire

"Anche tu Matt, spesso avrei voluto fossi con me" rispondi più calmo

"So che non hai mai fatto nulla a scopo di ferirmi, sono solo felice che tu stia bene, per lo meno ora"

Giurerei che hai sussurrato qualcosa come "Lo sai che sarà così d'ora in poi"

  
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