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Autore: maattholmes221b    30/09/2017    2 recensioni
Dopo due anni dalla morte del Detective, il Dr.John Watson è distrutto perché il suo amore per lui è rimasto all'oscuro. Ma in una notte, in una fredda nevicata qualcosa accade.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Mycroft Holmes, Sherlock Holmes, Sig.ra Hudson
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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"Non muoverti, rimani lì esattamente dove sei, tieni gli occhi fissi su di me."
Disse il Detective, in cima su un tetto di un alto ospedale, intento a lanciarsi di sotto.
"Questa chiamata.." continuò Sherlock "È il mio biglietto. È così che fa la gente, no? Lascia un biglietto."
I capelli di Sherlock Holmes erano umidi per via della pioggia, che a Londra, non era una cosa nuova.
Il vento soffiava forte, i suoi capelli svolazzavano e il suo sguardo era fisso sul soldato che, sotto l'ospedale, lo stava fissando.
L'uomo che aveva sempre amato. John si innervosì, incominciò a preoccuparsi, il suo volto era confuso e triste, e non capendo esclamò
"Lasciano un biglietto quando?" "Addio, John."
Dopo questa frase, il cuore del Medico Militare si spezzò in due, purtroppo aveva capito cosa stesse succedendo.
Non ebbe il tempo di parlare. Il Detective buttò il telefono sul tetto, e in due secondi si lanciò giù. Morendo.

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Passarono due anni, ma quella scena, nella testa di John Watson, si ripeteva ogni giorno. Quasi tutti i giorni andava al cimitero, si inginocchiava alla tomba del defunto amato e piangeva.
Un giorno di Dicembre, nevicava, era il 24. La vigilia di Natale.
Il 221B di Bakerstreet era una meraviglia. L'albero di Natale era colorato ed acceso, c'era Mrs.Hudson, Lestrade, Molly e Mycroft molto annoiato che si faceva gli affari propri con il telefono, balbettando qualcosa per sminuire la festività in corso.
Mrs.Hudson sorrise ed esclamò "John, mio caro! Auguri di Buon Natale."
John forzò un sorriso e rispose "Grazie, anche a lei!" porgendo la guancia a Mrs.Hudson. Molly prese uno spumante e lo stappò, per poi ricevere applausi e cori dai partecipanti.
Mrs.Hudson versò dello spumante a tutti gli amici, ma la felicità scese quando Lestrade, prima di sorseggiare dal suo bicchiere, disse "Questo bicchiere di spumante lo dedico a Sherlock. Amico, ovunque tu sia son sicuro che tu stia risolvendo un complicato caso, questo è per te." L'espressione di John non era delle migliori, aveva il cuore distrutto. Tutti i partecipanti dedicarono la propria bevanda al Detective scomparso, ma il Soldato, triste, disse "Vado al bagno".
John Watson accelerò il passo, e soffocando il proprio pianto con una mano, attraversò la soglia della sua camera per poi aprire un armadio. Nell'armadio aveva depositato un grande mazzo di rosse, e prendendolo tra le mani tornò nel salotto, dove tutti i festeggiati - non Mycroft ovviamente - stavano ridendo e scherzando.
"Ohw, John, hai trovato un nuovo ragazzo?! " disse Mrs.Hudson mettendosi le mani sulla bocca con un'espressione stupita. "No, Mrs.Hudson, devo andare da una parte. E mi stia a sentire; Io non sono gay!" rispose John, con un'espressione seria. Mycroft, che sapeva la destinazione di John, fece un sorriso malizioso e disse "Lasciatelo andare, senza dire nulla, so io dove devi andare.
Vai Watson, fai ciò che devi fare." Tutti rimasero stupiti, ma John sapeva che Mycroft con il resto degli invitati non avrebbe aperto bocca su questo argomento segreto. John attraversò la soglia del 221B di Bakerstreet e, fortunatamente, trovò un taxi già pronto sotto l'appartamento. Entrò dentro e il taxista disse "Al Cimitero, giusto?" John stupito disse "Si, ma lei come fa a saperlo?" L'autista rispose "Non preoccuparti, non fare domande e vieni con me."
Il Soldato fece domande per tutto il breve viaggio, ma quando non ricevette risposte rimase a fissare la neve che cadeva fuori dal finestrino. Guardava e analizzava le luci colorate e i bambini che giocavano nei cortili delle proprie abitazioni. Il Taxi si fermò, l'autista fece scendere John e se ne andò. Si incamminò nei cancelli del cimitero con il suo mazzo di rose, e varcando i cancelli, si mise a cercare la tomba. L'unica tomba che a lui interessava. Quella del suo amato Sherlock Holmes. Trovando la lapide, piena di suoi fiori, ormai sepolti dalla neve, si avvicinò incominciando a lacrimare. Le sue lacrime si ghiacciavano per il freddo, il silenzio si spaccò quando iniziò un discorso "Sherlock. Buon Natale. Volevo parlarti di una cosa che magari avrei potuto parlartene due anni fa, quando eri ancora in vita. Io ero veramente solo, tu sei stato la mia salvezza, sei stata la persona che io ho sempre desiderato e ti prego torna. Vorrei svegliarmi e sperare che la tua morte sia stata tutto un incubo. La cosa che ho sempre voluto dirti è che.. Ti amo. Sì. Io ti amo, alla follia." "Anche io"
Era la sua voce. John sentì due mani afferrare il suo fianco, si voltò ed era Sherlock. Il Detective non gli diede neanche il tempo di farlo parlare che prese il viso del Soldatino tra le sue mani e lo baciò intensamente. "Buon Natale John, ecco il tuo regalo, ti amo."
   
 
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