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Autore: Prettybene9816    01/10/2017    0 recensioni
E' il sequel di "Professore, scusi posso amarla?"
Se non avete letto il libro precedente ,non cambia nulla perchè i protagonisti sono diversi, ma per capire meglio il passato e le identità di questi nuovi personaggi, è consigliato di leggerlo.
Farid.
Farid punto e basta, è cosi' che si fa chiamare..non vuole che nessuno sappia il suo cognome, perchè lui stesso rifiuta quel cognome.
Ha vissuto e ha vissuto fin troppo per essere un uomo di soli 24 anni.
Per non pensarci ,si sfoga nel calcio e riesce a diventare ben presto un calciatore di fama mondiale,ma questo non gli basta .
Lui è sbagliato e anche la sua vita è sbagliata ed è maledettamente attratto dal peccato, perchè il peccato non si rifiuta mai.
Una caratteristica di lui?
Non ha paura di morire, ha paura di vivere.
*****************************************
Kemal.
Kemal Cortada.
Un rifiuto umano si soprannominava.
Cresciuto da terroristi che hanno sempre voluto da lui la violenza.
La sovrana violenza.
Dopo trent'anni ritrova suo fratello e finalmente viene a scoprire tutta la verità ma..lui è Kemal.
Il Kemal che è cresciuto nel male e che non conosce altro.
Una caratteristica di lui?
Convive con la solitudine e ama la sua gatta Luna.
Irrazionalità, piacere,
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Amor fati . L'amore del fato. MELISA ' S POV: "Buongiorno signorina! Da quanto tempo!"dice il portiere di mezz'età biondo, sorpreso. Gli sorrido e chiamando subito l'ascensore dico "Ho avuto uno stage, è complicato " "Non importa! La cosa più importante è che adesso lei è quì "dice lui quasi con sollievo. "Certo..Io allora andrei " dico mentre entro in ascensore e lo saluto con la mano. Lui ricambia e le porte dell'ascensore si chiudono. Mi guardo distrattamente allo specchio e sospiro. Avrei già voglia di ritornarmene a Cuba da nonna ma ho promesso ai miei genitori adottivi che lo avrei fatto. Mi sarei mostrata invincibile e gliel'avrei fatta pagare. Ricordo quando ero messa seduta davanti alle loro lapidi e raccontavo con le lacrime che scorrevano , tutta la storia. Mi ha fatto bene parlarne con qualcuno. Ho capito cosa ho veramente sopportato e affrontato. Ho veramente capito che quella notte non è stata una casualità se mi ha abbandonata in treno. Ho capito che lo voleva veramente e ora pentitosi del gesto, cerca di riaggiustare il tutto. Se solo penso a quanti riferimenti ha fatto a me da piccola. Avrei già dovuto capirlo da quando ha detto che la ragazza speciale che cercava era un attimo senza fine. Come ho fatto a non capirlo prima? Come ho fatto a non capire che lui sapeva tutto e mi stava solo prendendo in giro? Come cavolo ho fatto ad essere così stupida?! Me la pagherà cara. Lo giuro sui miei genitori. Le porte finalmente si aprono e mentre esco dall'ascensore ,cerco nella borsa le chiavi di casa. Una volta trovate, le inserisco nella serratura ed entro in casa. Nonostante tutto mi è mancata. Butto tutto all'entrata e prendo il cordless per controllare le ultime chiamate. Le ragazze mi hanno cercata parecchio ma faccio una smorfia quando vedo che di Kemal non c'è neanche una chiamata. Non so neanche perché ci rimanga male. Era scontato. Chiamo Bekka e mi butto sul divano. "Melisa? "Chiede lei incredula. "Ehi! Diventi una supermodella paparazzata ovunque e non mi dici nulla?" "Te lo avrei detto se tu avessi risposto al cellulare!" Dice lei severa. Sorrido per la sua preoccupazione e dico "Dovevo un po' scappare da tutto. Vivere l'attentato è stato una brutta botta ma ora sono qui!" "Sei a Palermo? Sul serio? E..Non è vero che te ne sei andata per Kemal?"chiede a raffica Bekka. "Cosa? Che c'entra Kemal ?"chiedo con il cuore in gola. "Adil ha detto che eri terrorizzata da lui davanti a tutti..eravamo molto spaventati! " "Adil ha...merda! Gli avevo detto di non dirlo a nessuno! Lo ha detto anche a Kemal?" "Certo, lo ha anche accusato di aver tenuto lui l'attentato..Non l'ho più visto da quella volta all'ospedale Kemal" "Non è a Palermo? "Chiedo incredula. "Ho parlato con Bilel e dice che è sempre occupato in Palestra. Tratta come al solito tutti e a malapena parla con Bilel..è dolce solo con le sue nipotine, al resto non ha più rivolto la parola.." "Neanche con Beni?" "Beni dice che è sicuramente qualcosa che deve affrontare da solo quindi lei stessa non ci parla" "Quindi si è estraniato dal gruppo?" "Con i ragazzi un po' di meno" "Anche con Adil che lo ha accusato? "Chiedo mangiucchiandomi le unghia. "Adil si è subito scusato e si parlano ma ripeto è sempre buttato in palestra e ritorna molto tardi a casa..almeno così mi ha detto Vivi" Rimango in silenzio a pensare mentre lei interrompe il mio silenzio e chiede "E tu? Perché hai detto che Kemal ti terrorizzava? " "Io..Credo per il fatto che era la persona più vicina a me durante l'attentato. Mi ha un po' terrorizzato tutto" dico non pensando. "Quindi..Ti spaventa ancora?" "No no, ora sono più tranquilla. Questo periodo lontana da tutti mi ha fatto molto pensare " "Tu sei pazza! Potevi parlarne con noi! Sfogarti con noi! Perché te ne sei andata così su due piedi?!"quasi grida Bekka. "È stata una cosa istintiva, dovevo scappare immediatamente, mi dispiace che vi siate preoccupati tanto" "Preoccupati? Un infarto istantaneo ho rischiato! " Scoppio a ridere e lei chiede "Quindi..Che pensi di dire a Kemal?" "Dire? In che senso?" "Insomma..Lui si aspetterà una risposta " "Ah..ehm non so. Credo che questa distanza fra noi faccia bene ad entrambi, ad ogni modo sai cos'è successo tra noi prima che partissi " "Ancora che ci pensi? È stato solo un bacio" Mi rimprovera. "Che lui ha subito detto che non era importante e mi aveva usata solo per un suo divertimento! "Le ricordo. "Uhm..Anche questo è vero " dice lei sconfitta. "Non voglio più niente a che farci " dico sicura. "Si e come farai in palestra? Ricordo male o è lui il tuo personal trainer? "Mi ricorda lei. "Sono passate le settimane di attesa per nuovi personal trainers. Kemal aveva detto che mi avrebbe scaricata appena ne sarebbero venuti dei nuovi" "Che idiota però.."borbotta Bekka. "Lo so..Ora capisci perché voglio stargli più lontano possibile? " "Non è sempre la soluzione giusta scappare anzi che affrontare il tuo problema ma ora l'importante è che tu sia qui e che tra un'ora invaderemo insieme alle ragazze casa tua" "Aspetta cosa? "Chiedo perplessa. "Preparati! Un'ora e saremo lì!"grida al cellulare lei riattaccando. Dio se mi è mancata. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ "Woke up this morning, can't shake the thunder from last night You left with no warning and took the summer from my life I gave you my everything, now my world it don't seem right Can we just go back to being us again? 'Cause when I'm sitting in the bar All the lovers with umbrellas always pass me by It's like I'm living in the dark And my heart's turned cold since you left my life And no matter where I go Girl, I know if I'm alone, there'll be no blue sky I don't know what I'm doing wrong 'Cause baby, when you're gone All it does is rain, rain, rain down on me Each drop is pain, pain, pain when you leave It's such a shame we fucked it up, you and me 'Cause baby, when you're gone All it does is rain And it feels like, oh, oh, oh, oh, oh, oh Oh, oh,…" Spengo la radio e guardo di fronte a me l'insegna della palestra di Bilel. Sono pronta? Abbasso lo specchietto e analizzo le mie occhiaie. Ieri sera con le ragazze abbiamo fatto baccano e ci siamo ritirate molto tardi. Non mi divertivo così da un'epoca. Sembra tutto tornato alla normalità. Io e Adil abbiamo persino parlato al telefono e dopo averlo cazziato per bene, siamo usciti insieme a pranzo. Offriva lui quindi ho mangiato come un maiale e adesso alle 17 del pomeriggio ho un terribile sonno. Pancia piena vuole riposo. Nonostante ciò mi sono cambiata e ho guidato fino a qui. Prima lo vedo, meglio è. Slaccio la cintura e afferrando il borsone , esco dalla macchina. Sono pronta. Metto la sicura e marcio verso l'ingresso. Intravedo da fuori Emily e già la voglia di scappare in macchina e ritornarmene a casa, mi divora. Butto un sospiro ed entro in palestra. Viviana sarebbe fiera di me. "Buongiorno signorina "Mi saluta educatamente Emily. È una ragazza così premurosa e così bella. Sembra fatta di porcellana per quanto è levigata la sua pelle. "Chiamami Melisa e dammi del tu ti prego, come va con la vita?" "Certo, si va avanti e tu?"chiede lei sorridendomi. "Si va avanti anche per me" dico ridendo. Lei ride a sua volta e dice "Non ti vedo da un po', tutto bene ?" "Si si, sono solo stata occupata con uno stage. I sensi di colpa per tutto quello che ho mangiato in quel periodo , mi ha costretta a venire qui" Lei scuote la testa divertita e io dico "Piuttosto..Volevo chiederti se fosse possibile cambiare person.." " Ah scusami! Posso mostrarti prima una cosa? È urgente "dice lei tirando fuori dei fogli. "Oh si certo..Vai prima tu" dico sistemandomi meglio sulla spalla il borsone. "Questi li ha firmati il signor Cortada e.." Si abbassa per prendere altri fogli e io leggo velocemente il documento. Il sorriso mi muore quando vedo che si tratta del cambio del personal trainer. Non ha perso tempo, penso. "Questa è la tua nuova personal trainer, qua puoi trovare tutti i suoi dati e i corsi che fornisce inoltre dato che c'è stato questo cambio , puoi rinnovare il tuo pacchetto iscrizione " Afferro il foglio con i dati della nuova personal trainer e riconfermo a Emily il pacchetto del personal training dove sono inclusi : Nutritional follow, personal trainer, sala attrezzi, pancafit, pilates su reformer. Lei si annota tutto e mi informa che posso incominciare ad allenarmi con la mia nuova personal trainer la prossima settimana. Annuisco e mi dirigo verso la sala attrezzi per pedalare un po' la cyclette con autonomia. Mi levo la felpa e buttando il borsone, salgo sull'ultima cyclette. Di Kemal ancora non c'è traccia. Inizio a pedalare e osservo altri ragazzi che si allenano con pesi o sulla panca. Sono tutti molto più in forma di me diamine. Dopo quarantacinque minuti alla cyclette, scendo da questa ed esausta mi siedo ai piedi della cyclette" Spengo la radio e guardo di fronte a me l'insegna della palestra di Bilel. Sono pronta? Abbasso lo specchietto e analizzo le mie occhiaie. Ieri sera con le ragazze abbiamo fatto baccano e ci siamo ritirate molto tardi. Non mi divertivo così da un'epoca. Sembra tutto tornato alla normalità. Io e Adil abbiamo persino parlato al telefono e dopo averlo cazziato per bene, siamo usciti insieme a pranzo. Offriva lui quindi ho mangiato come un maiale e adesso alle 17 del pomeriggio ho un terribile sonno. Pancia piena vuole riposo. Nonostante ciò mi sono cambiata e ho guidato fino a qui. Prima lo vedo, meglio è. Slaccio la cintura e afferrando il borsone , esco dalla macchina. Sono pronta. Metto la sicura e marcio verso l'ingresso. Intravedo da fuori Emily e già la voglia di scappare in macchina e ritornarmene a casa, mi divora. Butto un sospiro ed entro in palestra. Viviana sarebbe fiera di me. "Buongiorno signorina "Mi saluta educatamente Emily. È una ragazza così premurosa e così bella. Sembra fatta di porcellana per quanto è levigata la sua pelle. "Chiamami Melisa e dammi del tu ti prego, come va con la vita?" "Certo, si va avanti e tu?"chiede lei sorridendomi. "Si va avanti anche per me" dico ridendo. Lei ride a sua volta e dice "Non ti vedo da un po', tutto bene ?" "Si si, sono solo stata occupata con uno stage. I sensi di colpa per tutto quello che ho mangiato in quel periodo , mi ha costretta a venire qui" Lei scuote la testa divertita e io dico "Piuttosto..Volevo chiederti se fosse possibile cambiare person.." " Ah scusami! Posso mostrarti prima una cosa? È urgente "dice lei tirando fuori dei fogli. "Oh si certo..Vai prima tu" dico sistemandomi meglio sulla spalla il borsone. "Questi li ha firmati il signor Cortada e.." Si abbassa per prendere altri fogli e io leggo velocemente il documento. Il sorriso mi muore quando vedo che si tratta del cambio del personal trainer. Non ha perso tempo, penso. "Questa è la tua nuova personal trainer, qua puoi trovare tutti i suoi dati e i corsi che fornisce inoltre dato che c'è stato questo cambio , puoi rinnovare il tuo pacchetto iscrizione " Afferro il foglio con i dati della nuova personal trainer e riconfermo a Emily il pacchetto del personal training dove sono inclusi : Nutritional follow, personal trainer, sala attrezzi, pancafit, pilates su reformer. Lei si annota tutto e mi informa che posso incominciare ad allenarmi con la mia nuova personal trainer la prossima settimana. Annuisco e mi dirigo verso la sala attrezzi per pedalare un po' la cyclette con autonomia. Mi levo la felpa e buttando il borsone, salgo sull'ultima cyclette. Di Kemal ancora non c'è traccia. Inizio a pedalare e osservo altri ragazzi che si allenano con pesi o sulla panca. Sono tutti molto più in forma di me diamine. Dopo quarantacinque minuti alla cyclette, scendo da questa ed esausta mi siedo ai piedi della cyclette Ho lungamente esagerato. Respiro affannosamente mentre sento qualcuno urlare "Di chi sono questi? Esistono gli spogliatoi o gli armadietti per posare borsoni o felpe ! Vi serve un disegnino ancora? " Alzo lo sguardo lentamente e osservo Kemal che afferra il mio borsone e la mia felpa e li scaraventa in un angolo della sala. Spalanco la bocca furiosa mentre lui esce dalla sala seccato e chiude con prepotenza la porta. Non mi ha vista. Rimango ancora paralizzata al mio posto mentre tutti si lamentano del comportamento di Kemal e alcune ragazze commentano affascinate la sua entrata. Scuoto la testa ancora furiosa e rialzandomi, ritorno a fare la cyclette. Ho bisogno di sfogarmi prima che vada da Kemal e lo prenda a pugni. "Guarda guarda chi si fa viva" sento dire alle mie spalle dopo ancora una mezz'oretta sulla cyclette. Puzzo e sudo da morire. Mi giro per assicurarmi che quella voce sia rivolta a me e sorrido quando vedo Massimiliano. "Ehi!"dico scendendo dalla cyclette. "Mi hai abbandonato! "Mi accusa divertito lui. Regge a malapena dei sacchi e aiutandolo, prendendone due, dico "Ho avuto molto da fare, come stai?" "Non mi lamento e tu?" "Penso troppo ma va bene così " "Lo sai che troppa razionalità uccide? "Chiede lui. Gli sorrido e dico "Da quando sei diventato così filosofo?" "Sei tu che mi sottovaluti "dice lui divertito. "Non è vero, mai fatto" dico. "Lo hai appena fatto" "E da quando sei diventato così puntiglioso?" "Non è vero!"dice lui ridendo. Rido anch'io e indicando i sacchi nelle mie mani ,chiedo "E questi dove li portiamo?" "Seguimi" Si limita a dire lui. Annuisco con la testa e lo seguo. "Ti sta ancora addosso Cortada?"chiede rompendo il silenzio . "Chi? Kemal? Ma no" "In questo periodo è più stronzo del solito..Mi odia" rivela. "Perché lo pensi? " "Mi fissa sempre male e mi ha moltiplicato il lavoro da fare. Sono l'unico che sgobba tanto" "Non gli hai mai parlato?"chiedo svoltando a destra e scendendo dei gradini. "Certo che no. È questione d'orgoglio " Ridacchio e chiedo "Se non mi sbaglio sei benestante, perché continui a farti sfruttare qui?"chiedo perplessa. "Mi piace giocare duro e soprattutto .." Entra nella sala ring e dice "Odio lasciare le cose a metà " Gli sorrido mentre lo seguo accostarsi davanti ad un armadio e aprendolo , butta tutti i sacchi dentro. "Certo che pesano..."borbotto spingendo alcuni sacchi all'interno dell'armadio. "Ora capisci quando ti dico che mi odia?"Chiede lui retorico. Mi rialzo mentre lui mormora al mio orecchio "Parliamo del diavolo e spuntano le corna" Giro la testa e vedo Kemal con la tuta nera e una maglietta viola aderente mentre parla con due ragazze che sono di spalle. Una di loro ha i tacchi a spillo e un tubino bianco che rivela un bellissimo corpo e l'altra è più sobria con pantaloni e un top classico. Ha la faccia stanca e la barba sfatta. É così incredibilmente sexy che mi toglie il fiato. Si è fatto più muscoli e ora ha le braccia e le spalle enormi. Sembra il David di Michelangelo. "Melisa?" "Eh ? Si? Cosa? "Chiedo scuotendo la testa. Melisa non mi dire che ti sei incantata di nuovo!! "Che fissi?" "Io ? Nulla" dico schiarendomi la voce. Perché mi è uscita così stridula, dannazione! "A me sembrava che stessi fissando Cortada" Non me la dà vinta Massimiliano. "No è che..Non lo vedo da tanto. Sembra..trascurato " "Hai ragione " dice lui pensieroso. "Chissà cosa lo fa inacidire in quella maniera..chissà "aggiunge lui Non rispondo mentre sospiro in cerca d'aria e dico "È meglio che io me ne.." "Meli!"grida una voce femminile alle mie spalle. Mi giro e mi paralizzo nel vedere Ilaria, Eleonora e Kemal che mi fissano. Credo di svenire. "Ele.."mormoro con un filo di voce. Mi rischiarisco la voce e maledicendomi per l'insicurezza, dico "Cioè volevo dire..Ciao Ele!" Ok ora mi è uscita troppo convinta. Melisa dannazione! "Dopo la serata di ieri ti abbiamo lasciato la casa un disastro! Ci ho pensato solo stamattina! "Dice vedendomi incontro. Le sorrido e abbracciandola,dico "Oh tranquilla..Non era niente " "Piuttosto che ci fai qui?"Aggiungo curiosa cercando in tutti modi di ignorare Kemal e..beh si, Ilaria. "Ti presento il mio mentore, Ilaria Montalto. Ilaria si occupa delle questioni legali della palestra e io la seguo un po' ovunque per imparare "Mi spiega veloce. Faccio per parlare ma Ilaria mi zittisce dicendo "Hai sempre un'espressione terrorizzata quando mi guardi, ti ho mai fatto qualcosa di brutto?" Scherza? "Ma no..è che sono stanca "spiego. Osservo la sua impeccabile piega e il trucco sofisticato sul viso. Si capisce a prim'impatto che è un'avvocatessa e che gioca duro. "E tu invece? Sempre a presso a fanciulle" rimprovera divertita a Massimiliano. "Anche per me è un piacere rivederti stupida" dice Massimiliano riabbracciandola. Lei però gli lascia uno schiaffetto sul braccio e dice "Mai quanto te Volturni" "Ele, ti presento Massimiliano "dico rompendo questo momento di tensione. Massimiliano si protende a lasciarle un bacio sulla guancia ma Eleonora gli allunga veloce la mano e gli fa capire che può scordarsi il bacio. Massimiliano si riprende velocemente e le stringe la mano. "Piacere Eleonora " "Piacere tutto mio, Massimiliano "risponde lui. Ele però non presta tante attenzioni a lui e chiede subito a me, indicando Ilaria "Vi conoscete?" Faccio per risponderle ma per l'ennesima volta mi ferma Ilaria. Certo che è egocentrica. "L' ultima volta eravamo a cena ma lei e Kemal sono scappati per una riunione di condominio " La mia faccia diventa un peperone mentre Massimiliano dice "Dovremmo rifarla la cena" "Sono d'accordo! Domani sera sono libera"dice Ilaria. Cosa? No aspet.. "E domani sera sia! Facciamo da me e se vuoi, puoi partecipare anche tu" dice Massimiliano rivolto a Eleonora. Eleonora fa per parlare ma io usando la tecnica di Ilaria quasi grido "Certo che ci sarà anche Eleonora! Vero Ele?" Ele mi guarda con un sopracciglio alzato ma dice annuendo "Si potrò esserci ma solo fino alle 22..Ho il compleanno di una mia amica che è un dopocena poi" "Perfetto e..Kemal! Dato che ci vedremo domani, ti darò direttamente domani la relazione con i dati di cui ti parlavo! "Dice veloce Ilaria. "Non puoi darmeli domani pomeriggio? "Chiede lui e io per poco non perdo un battito. Da piccolo aveva una voce meno calda e sinceramente preferisco quella di adesso. È una voce che ti culla prima di andare a dormire. Oddio no.. Dimmi che non l'ho appena detto. "Non ci riuscirei materialmente poi sai che sono puntigliosa, il mio lavoro lo faccio bene fino in fondo "dice Ilaria squadrando da testa ai piedi Kemal. Staranno insieme? Kemal un po' a disagio inserisce le mani nelle tasche della tuta e borbotta "Fa come vuoi" Io intanto lo fisso ardemente e le pupille sono così dilatate che per poco non piango. Capisco che è il momento di svignarmela prima di piangere sul serio e dico "Io devo andare..Allora ci vediamo domani sera" "Aspetta ti accompagno " dicono insieme Eleonora e Massimiliano. Li guardo divertita mentre annuisco ad entrambi e ci dirigiamo fuori dalla sala. Sventolo una mano ad Ilaria prima di uscire e noto Kemal già di spalle che è appoggiato al ring e stringe in due pugni le mani. Mi rivolto ed esco definitivamente dalla sala. Non ci penso neanche a salutarlo. "Allora che hai fatto ieri sera con le tue amiche " chiede Massi ma Ele dice subito "Ah ah le cose del club, rimangono nel club" Annuisco con la testa. "Avete ucciso qualcuno? "Chiede ridendo Massi. "Se lo avessi veramente fatto,ora sarei a casa a scervellarmi per un halibi,non credi?" Chiede Eleonora ovvia . "Giustissimo "dico evitando che Massi la veda male. "Ele hai bisogno di passaggio?"chiedo recuperando le mie cose. "Sei in macchina? Mi faresti un favorone!"Esulta Ele. "Ottimo allora muoviamoci "dico divertita. Salutiamo velocemente Massi e andando per il parcheggio, troviamo la macchina. "Posso mettere mano alla radio o è tipo proibito anche per te?"chiede una volta salita. "Fa pure" dico accendendo il motore e indossando la cintura. Faccio retromarcia ed esco finalmente dal parcheggio. "Questa va bene?"chiede Ele fermandosi a Libertè di Ghali. Siamo tutte un po' pazze di Ghali soprattutto Ele a cui Ghali ha risposto su instagram. La invidiamo tutte. " Certo! " dico mentre svolto a destra. "Ci credi baby che da casa mia si sente Che sei triste, oggi non hai voglia di niente Ma voglio che tu sappia che io ci sarò sempre Ti vengo a prendere in macchina anche senza patente Ancora quel tipo, oh mio dio, non ci credo Più ti dice di no e più tu gli stai dietro Ti crogioli in te stessa sul letto in stanza Alzi la voce con mamma, non sai la sua importanza Come ti senti oggi (Sto) Facce triste, emoji Vai allo specchio, ti guardi e ti odi (Ehi) Mentre pettini quei nodi Non puoi tornare indietro anche se rompi gli orologi Quante stelle, quanti soli Fuori è sereno e dentro tu piovi Ma quand'è che stiamo soli? Non penso più a niente quando ti muovi Liberté, tu basta che mi chiami sono lì per te Pronto a coprirti dal proiettile Lascia stare lei, dai, prendi me Ma perché proprio lei, vedi io non capisco Come quando il DJ ferma il disco Lei mi fa viaggiare pure senza il visto Prende il meglio di me come il colonialismo" "Tutto a posto Meli? È da quando siamo uscite dalla palestra che non spiaccichi parola" Mi chiede Ele. "Cosa? Si certo! Tutto perfetto "dico sorridendo. "Sicura? Ieri non ho voluto rovinare la festicciola ma so che tu e Kemal non siete ecco..In ottimi rapporti" "È una testa calda , qualcosa che non si può gestire, una cosa più grande di me..preferisco starne alla larga "dico fermandomi ad un semaforo. "Kemal si è aperto solo con te in questi anni..Non lo trovi strano? Tu non.." "No Ele, no. Non mi piace se è quello che vuoi sapere" la fermo subito. "Sicura? No è che..guardavi un po' male Ilaria " Mi fa notare lei.. Che figuraccia. "Ci siamo conosciute in circostanze un po' spiacevoli"rivelo. "Quando era nuda " Per poco non vado ad investire la macchina davanti.. "Cosa? E tu come lo sai? Non l'ho mai detto a nessuno.." "Ilaria non ha tanto pudore..anche se è il mio mentore per ora, ci raccontiamo un po' di cose nostre. Dice che si fida di me "Mi spiega. "E..ti ha raccontato tutto tutto? "Azzardo. "Tutto " dice lei ridacchiando. Io chiudo gli occhi superimbarazzata e lei chiede ridendo "Perché non ce l'hai detto! Fa troppo ridere! " "Si ma anche troppo imbarazzante! Volevo dimenticarmene per tutta la vita " dico ancora imbarazzata. "Mi ha anche detto che è sicura che tra te e Kemal ci sia qualcosa " "Cosa? Quando? "Chiedo confusa. "Non molto tempo fa, le ho dato ragione" "Cosa? Perché? " Io sono sempre più incredula. "Insomma ! Vi pendete dalle labbra entrambi! " "Cosa? No!!"dico suonando ad una macchina che non si smuove. "Allora perché ti scaldi?"chiede semplicemente. Continuo a suonare alla macchina davanti e portandomi una mano sulla fronte per togliermi il sudore, dico agitata "Perché..perché..perchè non è vero!" Lei scoppia improvvisamente a ridere e io sbuffo. Cosa ho che non va? "Tu sei stracotta!"Dice Eleonora ridendo e indicandomi. "No ti giuro! Io lo odio!"quasi grido a me stessa. "Lo odi? E perché? " Perché mi ha ingannata fin dall'inizio. Sa chi sono! Sa cosa vuole! È sole un meschino che si diverte col mio passato, col nostro passato. "Perché mi ha baciata e poi ha detto che l'ha fatto solo per movimentare la serata"rivelo tutto d'un fiato. "Cosa ha fatto quel deficiente? !"Chiede esterrefatta Ele. "Ora capisci? "Sospiro. "Sono scioccata! Non lo credevo così stronzo!" Quasi sclera. "Già.."mormoro fermandomi ad un altro semaforo. "E tu? Non gli hai mollato uno schiaffo? " "Non ne valeva la pena" dico triste. "Oddio Meli..Come farai domani sera? Se vuoi foldiamo insieme la cena" Mi propone lei. "No tranquilla..Non voglio dargliela vinta, non sarà Kemal a piegarmi" dico accostando davanti casa di Ele. "Ben detto! Allora ci vediamo domani?"chiede lei allungandosi per lasciarmi un bacio sulla guancia. "A domani" dico ricambiando il bacio. Lei mi sorride ancora e afferrando la sua borsa, esce dalla macchina. La saluto ancora con la mano e mi rimetto in strada. Spengo la radio e guido sbuffando. Riparlare di Kemal mi ha dato più fastidio di quanto pensassi. Faccio il giro della rotonda ma senz'avviso sbuca una moto che deve girare e m'impedisce di girare alla traversa che mi serve. Freno di scatto per impedire che la moto mi venga contro e la persona che la guida voli per due metri ma mi paralizzo nel vedere che è Kemal. Sembra che sia appena stato nel campo perché la moto è completamente sporca di terra e fango e dalla visiera del casco mi guarda con attenzione. Lo guardo male e non pensando ,premo l'accelleratore e giro alla traversa, facendo indietreggiare di scatto Kemal. Vedo dallo specchietto che la moto di Kemal va a sbattere contro la macchina dietro e il proprietario scende subito dalla macchina per rimproverarlo. Lui se ne frega totalmente delle sue lamentele perché accellera anche lui e guida senza limiti nella mia direzione. Cazzo. Svolto immediatamente a destra e attraversando il parcheggio di una chiesa, esco in una strada principale. Guardo allo specchietto e vedo che di Kemal non c'è traccia. Sospiro trionfante e mi rigiro per continuare a guidare dritto ma freno di scatto a Kemal in motore che viene contro di me nel verso opposto, facendo uscire l'airbag e bloccandomi immediatamente. Merda! Tasto con la mano per la maniglia e riuscendo ad aprire la portiera, esco dalla macchina con difficoltà. Stavolta lo ammazzo. Sento un sacco di persone che suonano il clacson ma me ne frego e togliendomi dalla faccia dei capelli, grido fulminando con gli occhi Kemal che rimane seduto sulla moto tranquillo "Che cazzo di problemi hai? Eh?!" Lui all'inizio non risponde incrociando semplicemente le braccia e io perdendo il controllo, marcio verso di lui e spintonandolo per terra ,grido "Va al diavolo!" Kemal caduto a ruota con la moto per terra, si rialza scioccato e togliendosi il cascone facendo uscire tutti i suoi riccioli confusi per poi scagliarlo per terra, grida furioso avanzando verso di me "Non ti permettere mai più stupida che non sei altro!" "Ah no? Sua maestà è stato colpito nell'orgoglio? "Chiedo non indietreggiando. Mi pentirò dello spettacolo che sto dando ma in questo momento ho così tanta adrenalina e voglia di spaccare teste che non mi ricapiterà più. "Hai iniziato tu! Avevo io la precedenza, se hai preso la patente in un pacchetto di patatine, non è colpa mia! "Grida lui facendo pulsare le vene lungo il collo. Perché sono sexy persino le vene?! "Avevo io la precedenza e tanto per fartelo sapere ho superato gli esami per la patente con ottimi voti a differenza di qualche asino!" Urlo puntando le mani sui fianchi. "Tu devi farti curare, ecco di cosa hai bisogno! Tu stai male di mente! " grida lui facendomi il gesto della svitata. Assottiglio gli occhi e furiosa marcio verso la sua moto ancora per terra e incomincio a prenderla a calci. È enorme e io non ho le scarpe giuste ma ci metto tutta la potenza che possiedo e riesco un po' ad ammaccarla. Mi aspetto che mi prenda di peso e mi tolga dalla sua moto ma sento dei colpi a qualcosa e quando giro la testa vedo Kemal che prende a calci la mia macchina e l'ammacca mille volte di più di come ho fatto io alla sua moto. "Ehi! Ehi! Brutto stronzo togliti dalla mia macchina! " grido correndo alla mia macchina. Lui mi sorride sadico stavolta e rompendo persino i finestrini dei sedili posteriori, grida spalancando le braccia con lo sguardo furente "Ora siamo pari ! Non credi piccola?!" Rimango con la bocca spalancata e senza controllare le mie emozioni, cadono delle lacrime sul mio viso. Lui mi guarda con odio e sistemandosi il colletto della sua giacca di pelle, mi raggiunge e sibila in faccia "Fa pure, piangi. È l'unica cosa che ti viene meglio oltre a scappare come una vigliacca." Io rimango immobile ma sento Kemal che rialza la sua moto e rimettendosi in sella, riparte con la moto. Tutti gli gridano di ritornare indietro per pagarmi i danni ma lui ormai è lontano e io vuota dentro. Guardo i danni alla macchina e spalanco la bocca. Io al massimo gli avrò lasciato solo un'ammaccatura! No no no..Questa non la passa liscia cazzo! Furiosa entro in macchina e fregandomene dei danni esterni, mi rimetto in guida. Faccio il clacson alle persone e minacciandole alcune di investirle,mi metto in strada. Per fortuna non sono lontana da casa e guidando velocemente, parcheggio davanti al palazzo e ancora con tutto il fuoco in corpo, entro dentro e salendo piani e piani di scale, arrivo al piano di Kemal e senza esitare, suono come un'indemoniata. Sento qualcuno miagolare e subito penso a Luna che non c'entra niente in questa guerra. Smetto di premere il dito sul campanello ma subito dopo Kemal apre la porta incazzato e io mi ammutolisco all'instante. Ha solo un asciugamano legato sui fianchi e i miei occhi corrono a contemplare tutta quella magnificienza. È cresciuto, è cresciuto tantissimo ed è bellissimo. Bellissimo quanto stronzissimo. Mi riprendo in un secondo e guardandolo male, dico severa "Voglio i risarcimenti per i danni che hai creato alla macchina immediatamente prima che ti denunci." Kemal inclina la testa e mi guarda male .. "Io non ti risarcisco un bel niente! Hai incominciato tu a prendere a calci la mia moto" dice lui con prepotenza. I miei occhi non si staccano dai suoi riccioli umidi e scombinati e dico ritornando ad avere un minimo di decenza "Io non ti ho lasciato danni quanto hai fatto tu! Me l'hai ridotta un catorcio la macchina!" "Ci sono vari graffi e ammaccature perché mi hai buttato a terra insieme alla moto! Te lo ricordi o soffri di alzaimer?! " sibila lui con odio. Una persona senza rispetto proprio. "Me lo ricordo benissimo. Mi sei venuto contro e tu non.." Bam. Mi chiude la porta in faccia. Rimango con la bocca spalancata per il gesto e faccio per suonare di nuovo ma Kemal riapre subito dopo la porta e staccando come un assegno da un blocco, me lo lancia in faccia e dicendo con cattiveria "Fatteli bastare" mi richiude la porta in faccia. Sbatto ripetutamente le palpebre e guardo in basso distrattamente. Guardo la cifra di 10 mila euro sull'assegno e una lacrima scende su uno zero della cifra. Mi pulisco immediatamente quella lacrima e rialzo lo sguardo. Perché continua ancora a farmi soffrire? Giro i tacchi e facendo le scale, entro in casa mia. Non ho la forza di fare altri passi che mi accascio contro la porta e scoppio in lacrime. È troppo da sopportare. Non sembra neanche più il lampo dolce e affettuoso che conoscevo. Piango più in silenzio possibile e osservo le lacrime nere sporche di matita e mascara che macchiano la mia felpa bianca. Sospiro frustrata e mi riasciugo le lacrime. Devi agire Melisa! Devi agire! Ripete la mia coscienza. Persino lei ha più palle di me. Annuisco con la testa come una demente e prendendo un sospiro , mi rialzo. Vado in bagno e aprendo il rubinetto , mi asciugo la faccia mentre medito una vendetta domani a cena. Questo è solo l'inizio.
   
 
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