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Autore: _thantophobia    02/10/2017    1 recensioni
[Ispirata al primo prompt della Port Mafia week, "Then and now"][Introspettivo, kinda Malinconico?][Dazai e Chuuya appena citati][Lieve-lievissimo accenno Soukoku, ma proprio quasi invisibile][as always, OOC per paranoia]
Ogni volta, soprattutto negli ultimi anni, Mori si ritrova a sospirare sconsolato – perché non c’è più nessuno, rannicchiato su quella poltrona con le gambe a penzoloni oltre il bracciolo e quel pensante volume de Il Leviatano sullo stomaco. Perché Dazai non è più lì.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Elise, Ougai Mori, Ougai Mori
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Polaroid

[Non è più lì]

 

 

 

Una bella fotografia racconta una storia,

rivela un luogo, un evento, uno stato d’animo.

È più potente di pagine e pagine scritte.

-Isabel Allende

 

 

Mori adora quei piccoli momenti di solitudine nel proprio ufficio: molto spesso usa quei brevi stralci di pace per riflettere su come agire contro un qualche contingente nemico o quale sia la soluzione migliore per rafforzare i legami con quell’altro gruppo… Spesso si perde a osservare Elise sdraiata sul pavimento a disegnare e scarabocchiare qualcosa sui fogli con i suoi pastelli colorati, ricordandole che stare con la pancia contro il marmo freddo del pavimento subito dopo aver mangiato la torta potrebbe farle venire mal di stomaco – Elise molto spesso lo ignora o lo rimbecca con un secco Rintarou, sono un’Abilità, non una vera bambina.” prima di tornare a concentrarsi sul suo disegno.

Qualche volta, gli capita di notare con la coda dell’occhio qualcuno rannicchiato sulla poltrona di fronte alla grande vetrata che dà sulla città, le gambe a penzoloni oltre il bracciolo e quel pesante volume de Il Leviatano di Hobbes sullo stomaco. Qualche volta, gli viene da sospirare affranto: deve sempre ricordargli di stare seduto composto, o prima o poi gli verrà la schiena storta…

Ogni volta, soprattutto negli ultimi anni, Mori si ritrova a sospirare sconsolato – perché non c’è più nessuno, rannicchiato su quella poltrona con le gambe a penzoloni oltre il bracciolo e quel pensante volume de Il Leviatano sullo stomaco. Perché Dazai non è più lì.

-Rintarou?- la voce di Elise gli giunge distante, mentre lo sguardo cade sulla fotografia incorniciata che continua a ostinarsi a tenere sulla scrivania – Elise sostiene che abbia una sottile vena masochistica e che quindi tiene quella foto solo per farsi del male, e forse ha proprio ragione.

Scattare una foto del Consiglio degli Esecutivi è una tradizione che si tramanda da sempre, tra i boss della Port Mafia: è un incontro che si tiene ogni cinque anni, e in cinque anni succedono un sacco di cambiamenti, quello è semplicemente un modo per documentarli.

L’ultima fotografia risale a quasi sei anni prima e dovrebbe sostituirla con quella del Consiglio tenutosi meno di un mese prima, ma non riesce a separarsene: in quella foto, seduto alla sua destra intento a giocherellare distrattamente con una biro, Dazai ha appena compiuto diciassette anni ed è il più giovane Esecutivo della storia della Port Mafia - e Mori è così fiero del suo ragazzo che glielo si può leggere in viso. Il suo piccolo genio, lo chiamava; vedeva per lui un futuro come boss nonostante la giovane età e la vena crudele che aveva sviluppato nell’ultimo anno, mentre lui si vedeva in una graziosa casetta in campagna con Elise - perché, che dicano cosa vogliono tutti quanti, lui è stanco di portare il peso di tutta l’organizzazione da solo e non vede l’ora di liberarsene. Dazai era il successore perfetto – intelligente, giovane, abile stratega e carismatico: la guida ideale per tutti.

Ancora adesso, Mori si chiede cosa sia andato storto e perché Dazai se ne sia andato. Vorrebbe capire dove ha sbagliato, cosa ha sbagliato, e tentare di rimediare… Vorrebbe solo potergli parlare senza vedere l’odio scritto a chiare lettere nei suoi occhi, non gli pare di chiedere molto.

-Rintarou? Mi stai ascoltando?- Elise gli strilla nelle orecchie e lo riporta alla realtà: la guarda confuso, cercando di capire quando la bambina si sia alzata dal pavimento e gli si sia seduta sulle gambe. –Voglio un frappè!-

-Ma Elise, hai appena mangiato la torta… -

Elise mette il broncio e salta giù dalle sue gambe, trotterellando verso la porta. –Visto che tu non vuoi prendermi un frappè vado a cercare Chuuya! Perché Chuuya è gentile e mi accompagnerà a prendere il frappè.-

Mori vorrebbe ribattere che non dovrebbe disturbare Chuuya proprio adesso – si sta ancora riprendendo dallo sforzo di aver usato Corruption dopo quattro anni, ha bisogno di tempo e di riposare – ma Elise è già svanita, veloce come solo lei sa essere, e lui non può che sospirare.

Come una calamita, la sua attenzione torna sulla foto, ma questa volta lo sguardo si ferma su quella più recente ancora semplicemente appoggiata accanto all’altra: la sedia alla sua destra è vuota, nessuno ha mai osato sedersi al posto che era – o forse è? – di Dazai, mentre Chuuya è seduto alla sua sinistra. Lo sguardo dell’allievo di Kouyou è fisso sulla sedia vuota di fronte a sé e sta tamburellando nervoso le dita sul tavolo, sembra stia aspettando qualcuno che è in ritardo.

Gli sfugge una risata amara, picchiettando sul vetro della fotografia con l’unghia. –Non manchi solo a me, sai?-

Si chiede se stia meglio, ora. Vorrebbe davvero chiedergli come sta…

Ogni pensiero viene nuovamente interrotto dall’arrivo di Elise che, contentissima, sorseggia un frappè gigante e saluta con la mano Chuuya che come sempre non ha saputo dirle di no prima di sommergerlo con la sua vocina allegra mentre gli racconta cosa ha visto nel breve tragitto verso la gelateria.

Per un po’, Mori smette di sentirsi solo.

 

 

 

 

 

D.P.P.: Deliri Post Partum

…mi ero completamente dimenticata della Port Mafia week, ops. E quindi nulla, la Maki è riuscita solo a scrivere questa – hum – cosa, ispirata al prompt del primo giorno.

Fa schifo, ne sono consapevole, ma necessitavo di esprimere il mio amore per Mori e il suo ruolo di figura genitoriale un po’ fuck uppata(?) ma pur sempre una figura genitoriale per Dazai. Cercate di comprendere che, per me, Mori voleva vuole davvero bene a Dazai e ci è rimasto un po’ tanto uno schifo quando se ne è andato.

Dovrei dormire di più, lo so, ho scritto questo DPP quando erano quasi le due di sabato notte, vi prego di comprendermi.

Non vi libererete di me tanto facilmente, credo, quindi alla prossima!

Maki

 

Ah. Le recensioni sono sempre ben accette, che siano positive, negative, neutre, costruttive, blu, gialle, rosse o a pois arancioni. Giulia cos. Lasciatemi un commentino e avrete un biscotto!

 

 

 

 

  
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