Vi siete mai sentiti osservati?

Quella sensazione di un paio di occhi che ti osservano, che ti scrutano da lontano, senza mai staccare lo sguardo dalla tua schiena. Quello sguardo sentito sulla pelle che ti fa voltare per paura, per timore che ci sia davvero qualcuno ad osservarti, a seguirti. L'amara delusione di quando ti volti e non trovi nessuno, quella delusione che ti fa capire che ti eri sbagliato, ma soprattutto quel sollievo di sapere che non sei in pericolo, che è tutto come sempre, tutto normale.
Cammini tranquillamente, pensando che era solo una tua fantasia, ma poi la senti di nuovo, quella sensazione che credevi fosse semplice fantasia. Quel passo lento diventa tutto un tratto veloce. Inizi a correre, sempre di più, il fiato pesante e corto. Continui a correre fino a quando non giri un angolo e ti fermi per riprendere fiato. Ti osservi ancora più scrupolosamente intorno, ma non noti nessuno: la strada è isolata. Ti dai dello stupido mentalmente e continui il percorso.

È sempre così, quel circolo vizioso di corse, affanni e sguardi scrupolosi alla ricerca di qualcosa di anomalo. Ogni volta non trovi niente.

Quella sensazione che scompare e ricompare quando vuole, a volte a distanza di pochi secondi, altre di interi giorni. Quella sensazione che non ti molla mai.

Peccato però che non sia semplice fantasia.

Non ti prometto che la persona che ti segue sia gentile, ma ti prometto una cosa...

...ci rivedremo all'inferno.