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Autore: kymyit    03/10/2017    2 recensioni
Salvate Meiko e Meicoomon da Gennai, i digiprescelti fuggono e riflettono. C'è qualcosa che non torna in tutta la faccenda e il tempo non è dalla loro. Infatti, senza tregua, il nemico torna ad attaccarli.
Stavolta è il turno di Pinocchimon e Piemon, ma, non tutto va liscio come Gennai (o chi per lui) aveva pensato.
[Episodio Alternativo dal finale di Soushitsu, ambientato fra questo e Kyosei]
Genere: Angst, Avventura, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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3.



-Accidenti... c'è mancato veramente poco... - borbottò Jou, rialzandosi a fatica. I ragazzi e i loro digimon erano sparsi a terra, tutti raggomitolati su loro stessi, tanta era stata la potenza del Clown Trick di Piemon. Taichi ricordò chiaramente il giorno dello scontro col Padrone delle Tenebre, quando gli aveva opposto una strenua e disperata resistenza nella speranza che Sora e Takeru riportassero nel gruppo Yamato, Jou e Mimi. WarGreymon aveva, allora, ricevuto la maggior parte dei colpi facendogli da scudo. Quella minima parte che era riuscita a colpire Taichi però era, appunto, minima.
Piemon aveva giocato con lui, quando poteva fin dall'inizio distruggerli tutti.
Se non fosse stato convinto di vincere fin dall'inizio, probabilmente non lo avrebbero mai battuto.
Stavolta non solo WarGreymon, ma anche Rosemon aveva parato il colpo. Forse solo per miracolo i due non si erano involuti.
Forse, ma non ne era sicuro, solo un miracolo aveva salvato tutti loro.
Gennai parve seccato di vedere i digimocciosi ancora interi e scoccò un'occhiataccia a Piemon, che non lo degnò di uno sguardo, anzi, si scagliò contro i due Mega ancora affaticati per impegnarli nuovamente in combattimento. L'Agente avanzò verso i giovani umani e disse loro, quasi derisorio:
-Sentite ragazzini, possiamo venirci incontro.-
-Ovvero?- rispose a tono Taichi.
L'Agente era l'incognita dello scontro. Di cosa era capace? Fino a che punto poteva arrivare?
Meiko aveva raccontato loro dell'energia che aveva compattato per strangolarla e far impazzire Meicoomon, ma oltre a quello?
Sembrava poi che quel loro caro (oh, quanto suonava lontana e malinconica quella parola) amico, mirasse a ripetere il macabro show inscenato sulla nave. E così, loro malgrado, Meiko e Meicoomon furono costrette a far da spettatrici, coi loro nuovi amici a far loro da scudo.
Nonostante si conoscessero da poco tempo, l'avevano subito accettata nel gruppo. In un certo senso si era instaurato un certo legame che neppure la ragazza avrebbe saputo spiegare. Era quasi un'estranea, ma tutti loro, nessuno escluso, la sentivano vicina.
Siamo in nove adesso.
Era questo il pensiero comune.
Un pensiero rassicurante di completezza.
Come se le cose avessero dovuto essere così fin dall'inizio.
Ora erano finalmente nove.
Non era come quando avevano fronteggiato BelialVamdemon o gli altri nemici insieme a Daisuke e a tutti gli altri prescelti del mondo. Era un legame più stretto e intimo, una cosa che riguardava loro, la speranza definitiva dei due mondi.
-Voi mi consegnate Meicoomon e Yggdrasil sarà clemente coi vostri cari amici.-
-Qual'è il suo scopo? Chi è Yggdrasil?- chiese Koushirou, perentorio.
-Voi ragazzini non potreste capirlo neppure volendolo. Non desiderate capire. Sarò conciso: avete fallito.-
Il suo volto si deformò mentre l'agente apriva le braccia per declamare.
-Non siete mai stati in grado di salvare questo mondo, perciò ora come ora siete totalmente inutili. Anche l'Homeostasis presto o tardi accetterà la volontà di Yggdrasil come il solo modo di riportare l'equilibrio!-
-L'equilibrio?- sbottò Mimi -Volete ristabilire l'equilibrio con quelli?!- indicò Piemon.
Con due delle sue spade in pugno, il Padrone delle Tenebre tentò di sfondare le difese corazzate di WarGreymon. Il cozzare dei metalli generò scintille, ma nessuno dei due digimon ebbe la meglio sull'altro. Con una tecnica elusiva, il clown riuscì a liberarsi della marcatura del guerriero del Coraggio, salvo trovarsi di fronte Rosemon pronta a contenerlo.
Il problema era: per quanto?
Il Padrone delle Tenebre era incredibilmente rapido, agile e preciso, oltre che forte.
E silenzioso.
Nell'aria echeggiavano solo le voci dei digimon prescelti e dei ragazzi. Tutt'al più le risate di Gennai.
-Dovreste saperlo, no? La luce e le tenebre sono le due facce eguali della stessa medaglia. Che si usi uno o l'altro per portare equilibrio è solo a discrezione del Bene Superiore.-
-Del Bene Superiore?- sbottò Taichi -Questo lo chiami Bene Superiore?-
Il leader compì un passo avanti.
-Non dire queste puttanate proprio a noi, Gennai! Vorrai dire per il bene di Yggdrasil o di chi diavolo c'è dietro a tutto questo! Vuoi proteggere i digimon, ma tutto ciò che stai facendo li sta distruggendo!-
-Sulla Terra la gente ha paura.- disse Hikari -Vede i digimon solo come mostri. Questo come può portar loro dei vantaggi?-
-Qualche sacrificio bisogna pur farlo.- fu la risposta fredda dell'agente.
-Piemon, chiudi i giochi.-
Il clown schivò la frusta di rovi di Rosemon e assentì con un terribile sorriso stampato in faccia.
"Così distorto." pensò Taichi, ma non si riferiva solo al sorriso.
Quattro spade si sparpagliarono per l'area, mirando a nessuno in particolare, attaccando chiunque, pur di rompere il cerchio di digiprescelti.
-Spostatevi!- esclamò Meiko, spingendo Taichi, ma il Coraggio era irremovibile, così come lo fu la Sincerità, l'Amore, la Speranza... nessuno lasciò la mano dell'altro. Neppure quando le spade li sfiorarono. Seppur intimiditi, non si separarono. Fulminee, le armi tornarono indietro, stavolta per colpire sul serio, più a fondo.
-Petit Thunder!-
La spada di Fiori fu intercettata dalla saetta di Tentomon e sparì, dissolta in dati.
I Cuori non arrivarono neppure a sfiorare Sora, perché il Magical Fire di Pyomon li distrusse. Quell'attacco fu un balsamo per il cuore di Sora.
-Meiko.- disse la prescelta dell'Amore -Per tanto tempo avete combattuto da sole contro qualcosa che non capivate.-
Rosemon si lanciò su Piemon.
-Thorn Whip!-
La frusta di rovi sferzò il corpo del clown, strappandogli via brandelli di abiti e carne. La scarica elettrica che lo attraversò gli paralizzò momentaneamente gli arti, costringendolo a indietreggiare levitando.
-Ora però ci siamo noi.- aggiunse Mimi. Aveva ancora al collo i segni lividi delle dita di Koushirou. -Puoi affidarti a noi.-
-Io non voglio che vi feriscano!- urlò la mora.
-Allora lasciala andare.-
La voce di Gennai arrivò tagliente ed infida alle sue orecchie.
-In realtà a te piace essere protetta. Ti piace non dover più portare il fardello di Meicoomon solo sulle tue spalle.-
Meiko sgranò gli occhi.
Meicoomon alzò lo sguardo su di lei, per leggere nel suo volto la verità che aveva purtroppo sospettato, ma non riuscì a comprendere bene cosa la sua amica pensasse. Meiko la strinse maggiormente a sé.
-Può essere stata dura... - mormorò dopo un poco la digiprescelta.
La spada di Quadri venne intercettata da Tailmon. Hikari si volse verso la nuova amica, la osservò mentre cercava le parole per mettere a tacere quella stupida voce.
-Anche se è stata dura... anche se è stata dura tu non puoi capire!- sbottò infine Meiko. I ricordi dell'infanzia segnata dall'incontro con quella creatura instabile che era Meicoomon le affollarono la mente. Dapprima i momenti cupi, poi, come passi, come orme nella sabbia, si affacciarono i progressi, le comprensioni, i bei ricordi insieme.
-Meiko... - piagnucolò Meicoomon -Lasciami andare... voglio combattere.-
-No.- insistette la mora -Non è tempo.-
-Non ti fidi di me?-
-Ho paura. Se dovessi crollare... non voglio che tu soffra di nuovo. Troverò il modo di aiutarti, Meichan, ma tu, ti prego, fidati di me!-
Nel pronunciare quelle parole, Meiko si strinse alla sua partner con maggior forza, ma già le sue parole e i suoi sentimenti avevano totalmente tolto ogni volontà di scendere in campo alla felina. Meicoomon rimase sbalordita, coccolata da un tepore che da un po' di tempo non riusciva più a percepire in Meiko.
-Oh, santo cielo.- Gennai alzò gli occhi al cielo -Tutti bei sentimenti, bambini prescelti. Ma non vi porteranno a nulla se non alla vostra destinazione finale.-
-Questa è una frase che dovrei dire io!- sbottò Taichi, autoproclamatosi Re dell'Horror da tempi immemori. -Gennai, tu sei un prezioso amico per tutti noi. Se le nostre parole e i nostri sentimenti non possono raggiungerti, allora dobbiamo arrivare a chi ti ha ridotto così, perciò, perdonaci! WarGreymon!-
-Sì!-
Infervorato dalle parole di Taichi, il guerriero corazzato si scagliò contro Gennai per metterlo fuori gioco. Uno schiocco delle dita dell'agente e fra lui e il colpo si frappose Piemon. WarGreymon sentì le costole del nemico incrinarsi, forse rompersi. Cadde a terra diversi metri più in là, afflosciandosi come una bambola rotta.
Gennai aveva sul viso un'espressione soddisfatta.
-E quello tu lo chiami stare dalla parte dei digimon?- urlò Mimi.
-Non fraintendetemi. Sono loro che hanno portato il caos dall'inizio. Ora, diciamo che stanno rimediando ai loro errori. Oh, ma voi digiprescelti siete così sentimentali... loro, invece, di sentimenti non ne hanno più, quindi potete pure strapazzarli come vi pare.-
Come a confermare le parole di Gennai, lentamente, Piemon si alzò in piedi e barcollando, alzò il braccio per manovrare la sua ultima spada.
La spada di Picche volò dritta verso Takeru.
-Spostati, ti prego!- gli urlò Meiko, ma lui non si mosse di un millimetro.
-Sai che non posso farlo, se uno di noi è in pericolo. Non stai più combattendo da sola!- esclamò il prescelto della Speranza. Inconsciamente strinse le mani di Hikari e Sora. D'istinto chiuse gli occhi.

E poi una luce santa avvolse ogni cosa.

-Patamon warp shinkaaaa...... Seraphimon!-



Note: non sono ben sicura, ma credo che questo capitolo sia più corto dei precedenti. Il motivo per cui ho tardato a pubblicare, è che la mia ispirazione sta di nuovo facendo cilecca. Ho ricopiato ormai quasi tutta la storia, ma certi passaggi erano troppo rapidi, troppo... ci mancava qualcosa. In effetti, tutto questo pezzo mancava, ecco.
L'evoluzione di Patamon era prevista, ma avveniva in modo leggermente diverso, con Piemon che prendeva di mira Takeru come Pinocchimon fa con Yamato, per ovvi motivi.
Ok, credo che Stephen King mi abbia aiutato parecchio a scrivere questa parte.
Non voglio sminuire Daisuke e gli altri, affatto, però mi piace pensare che i ragazzi accettino Meiko come la nona fra loro proprio perché esiste un legame speciale. Qualcosa più intuibile che spiegabile.
Forse proprio grazie a qualcosa del genere Taichi e gli altri sanno o sentono che gli altri non sono in pericolo e in Tri non sono preoccupati.
Mi piacerebbe fosse così, ma ovviamente è solo un'idea.
Tranquilli, Yamato sta benone. Forse.... un po' strapazzato, ma vivo.
Non è un grande spoiler, lo sapete che lo amo, no?
Ho deciso di staccare nel momento in cui Patamon evolve perché staccare e tornare dal mio bel biondo avrebbe... non so, rovinato l'intensità della scena?
Al prossimo capitolo!!

Ps: per Twins' War ho lo stesso problema u.u Le parole non escono, il capitolo è troppo scarno. Ma arriverà, prometto.
   
 
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