ARANCINE
Arancini, belli e paffuti,
Ricordi dell’infanzia e della tradizione.
Ancora oggi gustosissimi,
Non c’è tredici dicembre in cui non si mangiano.
Come per i cappelletti in brodo,
Insieme rendono felice la tavola,
Non c’è nessuno che non li adori,
E sembrano appena usciti da una splendida favola.
NOTA DELL’AUTORE
Ecco qua anche questo piccolo
acrostico, questa volta dedicato alle arancine, un piatto siciliano che non
conoscevo molto bene, almeno fino a questo momento, in cui mi sono messo alla
prova e sono andato a leggere qualcosa su Internet.
Il riferimento al tredici di
dicembre è dovuto al fatto che ho letto che questo è un piatto tipico di quel
giorno.
Grazie a La Sognatrice, che ha
suggerito la parola, e grazie a chi sta seguendo e sostenendo la raccolta, e a
tutti gli altri partecipanti. A presto!