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Autore: DesiKookie93    06/10/2017    1 recensioni
Scopri una verità che i tuoi genitori ti hanno nascosto fin da quando eri piccola... pensando di farlo per il tuo bene...
Come la prenderai?
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Taehyung/ V, Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio, Park Jimin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PoV You


Dopo aver fissato per qualche minuto la porta della camera di mio fratello dietro cui lui era appena sparito, mi diressi in camera mia, chiudendomi la porta alle mie spalle.
Appoggiai la cartella vicino alla scrivania e mi sdraiai sul letto, coprendomi gli occhi con un braccio, mentre ripensavo a tutto quello che era successo quella mattina.

Prima o poi sarei morta di vergogna per tutte le volte che sono arrossita dal primo giorno di scuola.
Prima per colpa di mio fratello, poi per Jimin, e adesso ci si metteva pure Taehyung.

Sospirai mentre i miei pensieri tornarono a qualche minuto prima, quando Jungkook mi aveva baciata fuori dalle nostre camere.
Non era stato un bacio sulla bocca, ma ci era andato molto vicino.
Che diamine gli era saltato in mente?

Le mie dita sfiorarono il punto preciso in cui poco prima si erano posate le sue labbra, e per un momento mi chiesi come sarebbe stato baciare quelle sue labbra così… invitanti…

No!
Y/N, datti un contegno!
È tuo fratello, non puoi pensare queste cose!

Però…
Era colpa sua se mi venivano certi pensieri…
Il suo comportamento verso di me NON era decisamente quello di un fratello verso la sorella, anche se non capivo perché si comportasse così…

Ripensai anche a quando mi aveva stretto la mano intrecciando le nostre dita quando gli avevo infilato la mia nella tasca della felpa, quando io ero fermamente convinta che mi avrebbe allontanata, visto che avevo notato il suo broncio per colpa di Taehyung.

Pensando a Taehyung, mi venne in mente quando lui mi aveva chiesto di uscire, e mi aveva mordicchiato l’orecchio.
Perché i ragazzi devono fare queste cose imbarazzanti?

A fermare il flusso dei miei pensieri, fu lo squillo del mio cellulare.

Guardai lo schermo, solo per vedere che era un messaggio da parte di Taehyung.
Nel messaggio mi chiese se per me andava bene fare un giro al centro commerciale.

Ci pensai un po’ prima di rispondergli.
Il centro commerciale andava bene, dopotutto non era un appuntamento, era solo un’uscita tra amici.
Quindi per una semplice uscita, qualsiasi posto sarebbe andato bene.

Gli risposi e lui mi inviò l’orario in cui ci saremmo incontrati.

Mi avrebbe aspettato per le 15.00 al bivio che divideva le nostre case, e da lì saremmo andati al centro commerciale a piedi, tanto non si trovava molto lontano.

Visto che mancava solo un’ora prima di incontrarmi con lui, decisi di cominciare comunque in anticipo a prepararmi.
Di solito, quando uscivo con Yoongi, o meglio, quando andavo a casa sua a passare il pomeriggio nel suo studio di registrazione, mi vestivo sportiva, che poi era il mio modo di vestire.
A me bastava una tuta come vestito, non mi piaceva mettere chissà che.
Anche quando ero andata al centro commerciale con Jungkook, non mi ero “messa in tiro”, dopotutto non era nulla di speciale.
Però, per qualche strano motivo, volevo vestirmi almeno “decentemente” per Taehyung.

Certo, non sarei arrivata a mettermi un vestitino o chissà che per sembrare carina, ma non volevo nemmeno vestirmi come mio solito.
Così, dopo aver ribaltato mezzo armadio alla ricerca di qualcosa di decente, visto che in quel periodo non faceva ancora freddo, optai per un paio di pantaloni strappati bianchi e una semplice maglietta nera a maniche corte.
Mi legai i capelli in una coda alta e guardandomi allo specchio dentro l’armadio, mi chiesi se era il caso di truccarsi almeno un pochino, ma decisi di non farlo.
Non essendo abituata a truccarmi, avrei fatto solo un disastro.

Quando ebbi finito di prepararmi, guardai l’orario sul cellulare, e vidi che avevo giusto il tempo di sistemare i vestiti che avevo tirato fuori dall’armadio e uscire di casa per essere puntuale.

Scesi al piano di sotto, per indossare le scarpe che si trovavano nel mobiletto vicino alla porta d’entrata, per poi uscire.

- Vai da Yoongi? -

Stavo per aprire la porta di casa quando lo sentii parlare.
Mi girai verso la voce, trovandomi mio fratello sulla porta della cucina che mi fissava.
Lo guardai un attimo prima di rispondergli.
Indossava una maglia bianca a maniche corte e un paio di pantaloni da ginnastica grigi, aveva i capelli leggermente spettinati e umidi, probabilmente aveva appena fatto la doccia, e tra le mani reggeva una bibita e un po’ di cibo spazzatura, probabilmente diretto di nuovo in camera sua.
Il suo sguardo era puntato su di me, e io notai che l’aveva abbassato leggermente per un attimo, squadrandomi da capo a piedi.

- Esco con Taehyung. - dissi semplicemente, per poi girarmi verso la porta, aprendola.

Mentre mi giravo verso la porta, vidi Jungkook alzare gli occhi al cielo e sospirare, per poi dirigersi verso le scale senza dire nulla.
Sapevo che gli dava fastidio anche solo parlare di Taehyung, però era stato lui a chiedere, se non mi diceva nulla, non avrebbe mai saputo, no?

Uscita di casa, mi diressi subito verso il punto d’incontro dove avrei trovato Taehyung, e lo trovai già ad aspettarmi.

- Mianhae, sono in ritardo? - dissi, un po’ dispiaciuta.
- Tranquilla, sono appena arrivato anche io. - rispose lui sorridendo.

Iniziammo ad incamminarci verso il centro commerciale, e io durante tutto il tragitto, avevo posato più volte il mio sguardo su di lui.

Era vestito in modo semplice.
Indossava una maglia bianca coperta da una felpa senza cappuccio con motivi militari sul blu e un paio di pantaloni neri strappati.
Sembrava quasi un modello di qualche sfilata famosa, quei vestiti gli stavano davvero bene, anche se non erano nulla di speciale.

- Sei carina. - mi disse lui distogliendomi dai miei pensieri.

Io lo guardai mentre realizzavo quello che aveva appena detto, per poi abbassare lo sguardo imbarazzata, mentre lui mi rivolse il suo adorabile sorriso squadrato.

- G-grazie… - bisbigliai, senza rialzare lo sguardo.

Arrivammo al centro commerciale prima di quanto credevo.
Fare la strada insieme a lui sembrava aver ridotto il tempo che di solito impiegavo per arrivare lì a piedi.

Mi guardai intorno, siccome non era un giorno di fine settimana, non c’era molta gente, poiché alcuni ragazzi avevano scuola anche il pomeriggio, mentre gli adulti erano per la maggior parte al lavoro in quell’orario.

- Da dove vuoi iniziare? - mi chiese lui, guardandomi.
- Uhm, non lo so… scegli tu! - risposi, voltando lo sguardo in modo da non guardarlo direttamente.

Ora che eravamo arrivati lì, mi sentivo in imbarazzo a stare da sola con lui.
Dopotutto ci eravamo appena conosciuti da qualche giorno, e quindi non sapevo ancora bene come era fatto.

- Mmh… Direi di fare un giro in TUTTI i negozi allora. - disse lui con un sorriso enorme.

Avremmo girato TUTTI i negozi? Parlava sul serio?
Voltandomi verso di lui, notai che la sua espressione sembrava quella di un bambino che voleva esplorare un posto a lui sconosciuto, e non riuscii a trattenere un sorriso guardandolo.
Iniziammo così ad entrare nei primi negozi, che erano principalmente di vestiti.

Dato che io non ero molto interessata nei vestiti, infatti entravo in un negozio d’abbigliamento solo quando mi serviva qualcosa in particolare, portai la mia attenzione su Taehyung, che al contrario di me sembrava parecchio interessato, soprattutto ai vestiti che avevano un qualcosa di “unico”, se così si può dire.

- Che ne pensi di questa? - mi chiese voltandosi verso di me, mentre mi mostrava una camicia blu a righe bianche.
- A-a me sembra un pigiama… - dissi un po’ sottovoce, avendo paura di offenderlo.
- Infatti è di un pigiama. Ma io la indosserei anche per uscire. - mi disse lui sorridendo ancora, con fare innocente.

Sul serio sarebbe uscito di casa con un pigiama addosso e lo avrebbe portato come se fosse un vestito qualunque?
Stava scherzando vero?
Io stessa mi vergognavo anche al solo pensiero di uscire di casa in pigiama…

Lui continuò a fissarmi, aspettando che dicessi qualcosa.

- Beh… è carina… provatela! - dissi, arrossendo leggermente.

Non potevo dire che fosse brutta, ma non potevo non ammettere che vedere un ragazzo indossarla in giro e non in casa, mi faceva un po’ strano.
Lui si diresse verso i camerini, ed uscì dopo averla provata, facendo un giro su sé stesso.

- Allora? - mi chiese.
- Ti sta bene… - dissi io, fissando la camicia.
- Allora la prendo. - disse lui tutto contento.

Gli stava davvero bene, ma in quel momento pensai che qualsiasi cosa avesse indossato, anche la più strana, gli sarebbe stata a pennello.

Visitammo altri negozi di vestiti, e Taehyung comprò un po’ di vestiti ovunque andasse.

- Ti piacciono davvero tanto i vestiti… - dissi, mentre uscivano dall’ennesimo negozio.
- Sì, a te non piacciono? - mi chiese lui curioso.
- Non particolarmente. A me per stare bene mi bastano le tute. Non sono tipa da vestitini e cose carine. - dissi, fissandomi le scarpe.
- A me piacerebbe vederti con un vestitino. - disse lui in tono innocente.
- No… Credimi, mi cambierei ancora prima di indossarlo. -
- Peccato… mi sarebbe piaciuto… - disse, mettendo un tenero broncio.

Era davvero carino, a volte era serio e faceva gesti che io trovavo un po’ imbarazzanti non essendo abituata alle attenzioni dei ragazzi, mentre altre volte sembrava un bambino nel corpo di un ragazzo.
In questo, lo trovavo un po’ simile a mio fratello.
Infatti anche lui come Taehyung, aveva quei momenti in cui mostrava di essere un ragazzo diciamo “maturo”, mentre in altri momenti sembrava un bambino in cerca di attenzioni.

Decidemmo di fermarci in un bar a mangiare una coppa gelato, ed entrambi ne prendemmo una alle fragole, con tre gusti diversi di gelato.

- Quindi… Se i vestiti non ti interessano, cosa ti piace? - mi chiese Taehyung, quando dopo aver preso posto ad un tavolo, un cameriere ebbe preso le nostre ordinazioni.
- V-videogiochi e manga soprattutto… - dissi, concentrando lo sguardo sulle mie mani.
- Sei un maschiaccio quindi? -
- Diciamo di sì… Non sono molto femminile… -
- Beh, e che c’è di strano? Non tutte le ragazze devono essere tutte vestitini, tacchi e trucco no? - disse lui sorridendomi.

Io alzai lo sguardo su di lui a quella frase, e venni contagiata dal suo sorriso squadrato.
Adoravo già il suo sorriso, era quasi più contagioso di quello di Jimin.

- E che genere di manga ti piacciono? - mi chiese ancora.
- Quelli con personaggi strani… Sai, quelli con i super poteri, o non umani… o che parlano di videogiochi… -
- Quindi non ti piacciono le storie d’amore? -
- No, mi piacciono. Però trovo un po’ noiose quelle in cui va tutto liscio e non succede nulla di che… Alcuni manga che ho letto sono storie d’amore, ma uno dei due personaggi o non è umano, o ha dei poteri, o comunque durante la storia succede qualcosa tra i due che può dividerli. -
- Capisco… -
- A te piacciono i manga? - gli chiesi, pensando che parlando solo di quelli poteva annoiarsi.
- Sì, anche se non ne ho letti molti. - disse lui.

In quel momento fummo interrotti dall’arrivo del cameriere con le nostre ordinazioni, ed io rimasi a fissare la mia coppa gelato.
Era tantissimo che non venivo a mangiarne una, l’ultima l’avevo mangiata qualche anno prima insieme a Yoongi, dato che era l’unico amico che avevo, e quindi l’unico con cui uscivo.
Solo che a lui non piaceva uscire, infatti ero riuscita a convincerlo solo una volta ad andare in quel bar, e poi non ci eravamo più tornati.

Taehyung notò il mio sguardo, e lo vidi sorridere.

- Deve piacerti parecchio il gelato. - disse.
- S-sì. - risposi io arrossendo.
- Beh, vuoi restare a fissarlo o intendi mangiarlo? - mi chiese, dato che io avevo ancora lo sguardo fisso sul gelato.

In quel momento sentii il rumore di uno scatto, e quando alzai lo sguardo, vidi che Taehyung teneva in mano il suo cellulare, e lo stava tenendo puntato su di me.

- N-non mi hai fatto una… - cominciai.
- Sei davvero carina quando vedi qualcosa che ti piace. - mi disse lui, mostrandomi la foto che mi aveva appena scattato.

Io arrossii per l’imbarazzo, e nascosi il mio viso tra le mani.
Non ci credevo, mi aveva davvero fatto una foto…
In quel momento sentii il rumore di una notifica, e guardando il mio cellulare, notai che era un messaggio da parte di Taehyung, che mi aveva inviato una foto.
Aprii il messaggio solo per notare che mi aveva inviato la foto che mi aveva appena scattato, il che mi fece arrossire di più.

- Non ti arrabbi se tengo la foto vero? - mi chiese innocentemente.
- N-no… - dissi.

Alzai lo sguardo su di lui, e vidi che aveva appena posato il telefono, per concentrare la sua attenzione sulla sua coppa gelato.
Decisi così di fare la stessa cosa che aveva appena fatto lui.
Così, presi il mio cellulare e gli scattai una foto di nascosto, e lui non se ne accorse poiché io avevo tolto il suono dello scatto, e poi gliela inviai.
Sentendo suonare il cellulare, lui guardò lo schermo, e vedendo la notifica la aprì, per poi guardarmi leggermente sorpreso.

- Sei davvero brava a fare le foto. - mi disse sogghignando.
- Beh, così siamo pari. - dissi io, riprendendo a mangiare il gelato, posando il cellulare in parte a me.

Per il resto del tempo in cui consumammo le nostre coppe, restammo in silenzio.
Io avevo molte domande da fargli, curiosa di conoscerlo meglio, ma al tempo stesso ero troppo imbarazzata dal fargliele.
Non che le domande che volevo porre fossero imbarazzanti, ma non volevo che la mia curiosità trasformasse la mia voglia di conoscerlo in un interrogatorio da terzo grado.

Lo guardai più volte di nascosto, guardando ogni suo particolare.
Il suo viso ricordava davvero tanto quello di un cucciolo di leoncino, e il colore dei suoi capelli, castano chiaro, accentuava il tutto.
Aveva le labbra piene e rosee, e guardandolo, notai che se le inumidiva spesso con la lingua, a volte perché sporche di gelato.

Solo quando percepii una certa pressione all’angolo sinistro della mia bocca, notai che Taehyung aveva il suo sguardo fisso su di me, e quando incontrò il mio, sorrise.

- Ti era rimasto un po’ di gelato sulla guancia. - disse, continuando a sfiorare quel punto sul mio viso.

Io avvampai imbarazzata, scusandomi.
Quando ebbe finito di pulirmi la guancia, io pensai che si sarebbe pulito il dito con il tovagliolo, ma mi sbagliai.
Portò il dito alle labbra e lo leccò, il tutto continuando a fissarmi.
Trovai quel gesto molto… sexy…
Forse anche per lo sguardo che mi aveva rivolto facendolo.

Cercai di tornare a concentrarmi sul gelato, per non pensare più a quel gesto che aveva fatto, ma non ci riuscii completamente, infatti il mio sguardo tornò presto su di lui.
Quando entrambi finimmo il nostro gelato, decidemmo di andare in qualche altro negozio, e dato che eravamo lì vicino, io proposi di andare nella fumetteria.

Iniziai a girare tra i vari scaffali, vedendo se c’era qualcosa di nuovo, e ogni tanto indicai a Taehyung un manga che mi piaceva, chiedendogli se piacesse anche a lui.
Guardammo anche le action figure, e io notai che c’erano anche quelle del gioco a cui mi aveva fatto giocare Jungkook, e c’era il suo personaggio preferito.

- Ti piace quel personaggio? - mi chiese Taehyung, distogliendomi un attimo dai miei pensieri.
- Eh? V-veramente piace a… mio fratello… - dissi io, tornando a posare lo sguardo su quella figure.

Ero indecisa se prendergliela o meno.
Una parte di me voleva comprargliela, immaginando la sua espressione quando gliel’avrei data.
L’altra parte però, ripensava a tutte le reazioni che aveva avuto nei confronti di Taehyung, quindi forse non se la meritava da parte mia.
Però, alla fine cedetti alla parte “buona” di me, e gliela comprai.

- Non sapevo avessi un fratello. - mi disse Taehyung quando uscimmo dalla fumetteria, e io avevo in mano la busta con l’action figure.
- Tu ne hai? - chiesi, incuriosita.
- Un fratellino e una sorellina. Entrambi più piccoli di me. -
- Anche mio fratello è più piccolo di me. - dissi io.
- Mi piacerebbe conoscerlo un giorno. - disse lui sorridendo.

“Lo conosci già, e non ti trova simpatico” pensai, però decisi di non dire nulla.
Come a scuola non volevo che nessuno sapesse che Jungkook è mio fratello, non volevo che lo sapesse nemmeno Taehyung.
L’unico a sapere la verità era Jimin, essendo già da anni amico di Jungkook.

Lui iniziò a farmi qualche domanda, come ad esempio dove avessi imparato il coreano, e io gli dissi che ero di origini sia coreane che italiane, e che fino a 10 anni prima vivevo in Corea, per poi trasferirmi qui in Italia.
Scoprii così che lui era di Daegu, come Yoongi, e che si era trasferito in Italia con la famiglia solo da tre anni.
Parlammo anche d’altro, e quando io stavo per fargli qualche domanda, notai che non era più accanto a me, ma si era fermato a fissare qualcosa in una vetrina che avevamo appena passato.

Mi avvicinai a lui, curiosa di vedere cosa aveva catturato la sua attenzione, e vidi che teneva lo sguardo fisso su un sassofono esposto in vetrina.
Il negozio davanti a cui ci eravamo fermati, era un negozio di strumenti musicali, e io conoscevo il proprietario, dato che visitavo spesso quel posto perché mi piacevano gli strumenti musicali, e in particolare mi piaceva la batteria.

- Ti piace il sassofono? - gli chiesi, guardandolo.

Lui non rispose, annuì solo con un cenno del capo, lo sguardo incollato allo strumento.
Vedendolo così interessato, decisi di prendergli la mano e trascinarlo con me nel negozio, cosa che lo sorprese abbastanza.

- Buongiorno, oh, Y/N! Che piacere vederti. - mi disse il proprietario appena ci vide entrare.
- Buongiorno. - lo salutai io di rimando.
- Sei venuta per suonare un po’? - mi chiese.

La prima volta che ero entrata nel negozio, il proprietario mi aveva vista che fissavo insistentemente la batteria che teneva in fondo alla stanza e, dopo svariati giorni in cui io venivo solo per guardare quella batteria, lui mi aveva chiesto se ero interessata a comprarla, e io gli avevo risposto che mi sarebbe piaciuto davvero tanto, ma i miei genitori non me l’avrebbero mai presa, e io comunque non la sapevo nemmeno suonare.
Così, lui mi aveva detto che se volevo, era disposto a darmi qualche lezione di batteria, e che potevo venire a suonare quando volevo, e da allora erano ormai passati quattro anni, quindi mi conosceva molto bene.

- No, veramente volevamo vedere un altro strumento. - dissi, accennando a Taehyung che salutò il proprietario con un inchino.
- Certo, dimmi pure a quale sei interessata. - mi disse.
- Non è per me. Il mio amico qui sembra interessato al sassofono che c’è esposto in vetrina. -
- Oh, quello è un nuovo arrivo, vuoi vederlo meglio? - chiese, rivolto a Taehyung.
- C-certo… - rispose lui, imbarazzato.

Il proprietario tornò poco dopo con il sassofono in mano, e lo consegnò a Taehyung, che lo guardò con occhi sognanti.

- Sai suonarlo? - chiese l’uomo, guardando lo sguardo di Taehyung.

Lui annuì senza pensarci, ma alzò subito lo sguardo, sorpreso.

- Suona qualcosa. - dissi, guardandolo.
- Cos- no… - disse lui, scuotendo la testa e allungando lo strumento verso l’uomo, per restituirglielo.
- Daiiii… non farti pregare. - gli dissi io, mettendo il broncio, supplicandolo.

Lui mi fissò per un po’, chiedendosi se farlo o meno, e alla fine decise di accettare, anche perché io non la smettevo di fargli gli occhi dolci pregandolo.

- Posso? - chiese, rivolto all’uomo.
- Ma certo. - rispose lui, accennando un sorriso.

Così, lui iniziò a suonare, e sia io che il proprietario rimanemmo sorpresi.
Era DANNATAMENTE bravo.

Il modo in cui suonava e la melodia che usciva dallo strumento erano stupendi, ero rapita da quell’immagine di lui con lo strumento in mano.
Sembrava un musicista famoso che si esibiva su un palcoscenico davanti al suo pubblico.
Si interruppe poco dopo, guardando le nostre espressioni, e potei notare che arrossì imbarazzato.
Restituì lo strumento al proprietario, e fece un breve inchino, ringraziandolo per averlo fatto suonare.
Dopo aver salutato l’uomo, uscimmo dal negozio, e Taehyung non disse una parola.

- Da quanto suoni il sassofono? - chiesi io, ancora sorpresa.
- Non lo suono più… - disse lui abbassando lo sguardo.
- Perchè no? Sei bravissimo! - dissi io, avvicinandomi un po’ a lui per guardarlo in faccia.
- L’ho studiato solo per tre anni, e mi sono fermato prima di iniziare il quarto. -
- Ma perché? -
- Preferivo fare altro. - disse lui, e dal tono che usò, capii che voleva chiudere lì il discorso.

Dato che era quasi ora di cena, decidemmo di finire lì il nostro giro e tornare a casa.
Quando uscimmo dal centro commerciale, mi suonò il cellulare, e guardando lo schermo, vidi che era un messaggio di Jungkook, che mi chiedeva se sarei tornata a casa per cena, dato che lui stava iniziando a cucinare.
Io gli risposi che ero appena uscita dall’edificio e che stavo tornando a casa.

- Chi è? - chiese Taehyung, vedendomi concentrata sul cellulare.
- Mio fratello. Voleva sapere se torno per cena. - risposi, mettendo il cellulare nella tasca dei pantaloni.

Facemmo tutta la strada in silenzio, finché non arrivammo al bivio in cui ci saremmo divisi.

- Grazie per avermi invitata. - dissi, arrossendo un po’ e abbassando lo sguardo.
- Di niente. Possiamo uscire ancora vero? - mi chiese lui, avvicinandosi.
- C-certo. - risposi, alzando lo sguardo su di lui.
- Allora, ci vediamo domani a scuola. - disse lui, la voce che stava diventando un sussurro.
- Sì… Ci vediamo domani… - dissi io.

Mi aspettavo il suo solito bacio sulla guancia che mi dava ogni volta che ci salutavamo…
Ma non arrivò nessun bacio sulla guancia...

Al contrario, aveva avvicinato il suo viso al mio, ma si era abbassato leggermente, chinandosi sul mio collo, dove presto sentii qualcosa di umido sfiorarmi la pelle, e non erano le sue labbra.
Mi stava sfiorando il collo con la lingua, e poco dopo iniziò a insistere su un punto preciso alla base del mio collo, che iniziò presto a bruciare.
Io morsi il labbro inferiore, per soffocare un lamento che stava per uscire, e chiusi gli occhi.
Una sua mano, quella che non reggeva i suoi acquisti, era appoggiata sull’altro lato del mio collo, e mi stava accarezzando con il pollice.
Quando si staccò leggermente, guardando il segno rosso che mi aveva lasciato, si riavvicinò, passando la lingua di nuovo sul mio collo fino all’orecchio, che mi mordicchiò piano, per poi staccarsi e guardarmi negli occhi.

Io sentivo le guance completamente in fiamme, e stavo ancora mordendo il labbro inferiore.
Lui mi rivolse uno sguardo malizioso, e poi si allontanò da me, muovendo la mano per salutarmi mentre se ne andava.

Io rimasi qualche minuto lì, immobile, ripensando a quello che aveva appena fatto.
Perché lo aveva fatto?
Sfiorai con la mano il punto in cui avevano insistito le sue labbra, e sentii che bruciava ancora.

Mi diressi verso casa, e appena entrata, voltai lo sguardo verso lo specchio all’entrata, spalancando gli occhi quando vidi il segno che mi aveva lasciato Taehyung, troppo evidente.

- Y/N? - mi sentii chiamare dalla cucina.

Riconoscendo subito la voce, mi sciolsi in fretta i capelli, cercando di nascondere il più possibile quel segno.
Quando mi girai, diretta in cucina, mi bloccai di colpo vedendo Jungkook sulla porta della cucina con il mestolo in mano, e lo sguardo fisso su di me.

- Com’è andata l’uscita? - mi chiese, e dal tono sembrava tranquillo.
- B-bene… - risposi, guardando ovunque tranne che lui.
- Dal tuo viso non si direbbe “bene”… - disse lui, per poi voltarsi e tornare in cucina.
- E cosa dovrei dire allora? - chiesi, dirigendomi in cucina, seguendolo.
- Ti ha fatto qualcosa? - mi disse, e la sua sembrava quasi un’affermazione più che una domanda.
- C-cosa avrebbe dovuto farmi scusa? - chiesi, avvicinandomi a lui.
- Dimmelo tu. - disse lui, accennando a qualcosa in particolare che però io non capii.
- Non è successo niente. Siamo solo andati al centro commerciale a fare un giro e ci siamo conosciuti meglio. - dissi io, chiaramente mentendo, iniziando ad apparecchiare.

Non volevo certo dirgli cosa mi aveva appena fatto Taehyung prima di salutarci.

- Non dovresti fidarti troppo di lui. - disse dopo qualche secondo di silenzio.
- Cosa? - chiesi, guardandolo.

Lui non rispose più, portando la sua attenzione su quello che stava cucinando ed ignorandomi completamente.

Mangiammo la cena in silenzio, nessuno dei due proferì parola, ma si percepiva una leggera tensione nell’aria, e questo a me non piaceva per niente.
Così, finii in fretta il mio cibo, per poi mettere i piatti nel lavandino e, dopo aver augurato la buonanotte a Jungkook dandogli un bacio veloce sulla guancia prima di dirigermi all’ingresso a prendere le borse che avevo appoggiato quando avevo slegato i capelli, mi diressi in camera mia, chiudendomi la porta alle spalle e tirando un sospiro solo in quel momento.

Perché mi aveva detto di non fidarmi di Taehyung?


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- Angolo Autrice -

Scusate il ritardo!! >.<
Sò che sto diventando lenta con gli aggiornamenti, ma ultimamente ho davvero poco tempo per scrivere.
In teoria, dovrei riuscire a postare un capitolo a settimana, però non sarà sempre lo stesso giorno, dipende quanto ci metto a scrivere e quando riesco a finire tutto il capitolo, corretto e tutto il resto.
Spero vi sia piaciuta l’uscita con Taehyung, io sto cercando di tenere i personaggi il più simile possibile a come sono nella realtà, quindi Taehyung non poteva non essere un alieno 4D anche qui.
Fatemi sapere cosa ne pensate, e ringrazio tutte voi che leggete e chi mi lascia anche una piccola recensione.
Al prossimo capitolo <3

   
 
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