ON MY OWN.

 

 

 

 

 

Vedere i miei avversari arrendersi mi da la nausea, non ero poi cosi tanto diverso da loro. A modo mio giocavo come mi era più congeniale, ma nessuno dopo avermi incontrato andava avanti.

Bastava che io ci mettessi in po’ di impegno che loro si arrendevano e da li ho capito che…

 

 

Si, solo uno come me poteva battermi.

Mi sono rinchiuso in un mondo avvolto completamente dall'oscurità dove nessuno poteva toccarmi, dove a nessuno permettevo di varcare la soglia del mio mondo.

Da solo...

Completamente da solo, lontano da tutto, lontano dai miei compagni, lontano dal mondo esterno.

Sempre alla ricerca di qualcuno, simile o magari più forte di me. 

Anche se ero invincibile mi sentivo debole.

Volevo qualcuno con cui combattere, qualcuno che non si spaventasse della mia bravura, qualcuno di più forte.

Dentro di me, volevo perdere.

 

 

È questo quello che pensavo quando combattevo, mentre i miei avversari si arrendevano, anche al liceo tutto era uguale nessun cambiamento, rifiutai di allenarmi.

Che senso ha migliorare se nessuno poteva battermi?

Con questo loro comportamento, ho perso la passione per questo sport che tanto amavo.

 

Dev’esserci un’altra via d’uscita, sono rimasto bloccato in una gabbia con i miei dubbi.
 

In quel mondo buio ho provato a uscirne da solo ma, non ci sono mai riuscito. Ogni giorno sono da solo e sto crollando, intrappolato dalla prigione del mio stesso orgoglio.

 

Ho bisogno di una speranza.
 

Lo ammetto, non posso più negarlo. Ma più combatto è più sprofondo nell'oscurità da solo! 

Ero convinto che nessuno poteva battermi, non potevo mostrare a nessuno il vero volto nascosto dietro una maschera di orgoglio.

 

 

Ogni piccola cosa che ho conosciuto è ho realizzato, che tu sei molto più grande del mondo che io ho creato. 

Hai abbattuto ogni mia difesa, distruggendo la mia maschera di orgoglio.

Quindi la mia anima si arrende non posso combattere contro la tua luce.  

Non posso distruggere il tuo spirito indomabile, depongo le mie armi e mi lascio trasportare nel tuo mondo di luce.

 

 

Portami fuori, vieni e trovami nel buio ora 

ogni giorno sono da solo e sto crollando 

non voglio lottare mai più da solo! 

portami fuori dalla prigione del mio stesso orgoglio 

mio Dio, ho bisogno di speranza, non posso negarlo 

alla fine sto realizzando che non sono fatto per lottare da solo.

Adesso tu sei li che mi porgi la tua mano, con il tuo sorriso mi sproni ad andare avanti anche se è difficile farlo. 

Scusami se mi abbandono completamente a te, ma da quando ti ho incontrato ho capito che senza di te non vivo. 

 

 

“Ti amo.”

Ti sussurro nell’orecchio, anche se per me è difficile dirlo ma voglio che tu lo sappia e voglio confessarlo solo a te, voglio che soltanto tu l’ho ascolti.

Vedo i tuoi occhi rossi accendersi di felicità mentre un sorriso imbarazzato appare sul tuo volto. 

È questo quello che mi piace di te, nella tua semplicità mi fai sentire importante.

“Anche io.”

Mi rispondi imbarazzato ma deciso, anche tu come me non sei il tipo da esternare i tuoi sentimenti ma sono felice che con me tu lo faccia. 

 

Salve a tutti XDD, finalmente sono riuscita a pubblicare un'altra storia spero che vi piaccia davvero.
Come avrete capito sono i pensieri di Aomine riguardante la sua insoddisfazione e il suo cambiamento dopo aver incontrato una persona in particolare, spero abbiate capito di chi si tratti, non ho voluto confermare chi fosse perchè volevo dare un senso di mistero alla storia.
Spero vivamente di esserci riuscita. ^^
Mentre la scrivevo mi sono ispirata al testo di una canzone che mi è piaciuta moltissimo, e leggendo il testo tradotto ho pensato che rendesse l'idea che volevo dare alla storia, infatti o usato qualche piccola strofa della canzone.
La canzone in questione si intitola: on my own -titolo che ho usato anche per la storia- di Ashes Remain.