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Autore: Vanya Imyarek    08/10/2017    1 recensioni
Setne è tornato in vita, ha il potere del Libro di Thoth a disposizione, e Chad e Penelope hanno solo idee piuttosto vaghe sul cosa fare.
Nella situazione più complicata e pericolosa che si siano trovati ad affrontare finora, i due doppiogiochisti si ritroveranno alle prese con morti viventi, divinità imprigionate che tentano di scappare, strategia militare, bambini dai poteri incredibili, e psicologia applicata in pessimi modi.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Servi del Kosmos'
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                                        PENELOPE

COM'È POSSIBILE CHE CI FOSSE ANCORA QUALCOSA CUI QUALCUNO  NON AVEVA  PENSATO?

 

 

 

 

 

"Tutto bene?" mi chiese Percy, non appena fummo arrivati all'ingresso del Campo. Annuii, mostrandomi più affaticata di quanto non fossi.

 "Sarò fuori uso per un po'" mi limitai a spiegare.

 "Bene. Ora, di nuovo, a che cosa stavate pensando?!"

 Sadie sbuffò. "E adesso che succede, ci arriva la ramanzina sul rispetto ai morti?"

 "No, vi si chiede cosa vi sia passato per la testa a fare quelle missioni senza dire nulla a nessuno! Possibile che dopo la prima volta non vi siate rese conto del pericolo che correvate?!" urlò Carter. Praticamente tremava dalla rabbia.

 Sadie fece un passo indietro, ma continuò a guardarlo male. "Non siamo tenute a dire a nessuno le nostre operazioni!"

 "Certo che lo siete, perché siamo parte dello stesso esercito! Se non fossimo arrivati noi, vi avremmo perse, e non avremmo mai davvero saputo cosa vi fosse successo!"

 "Adesso non montarti la testa, non hai salvato nessuno, ce la saremmo cavata ugualmente anche senza di voi ..."

 "Veramente no" obiettai, facendo sì che l'occhiataccia si spostasse su di me. "Eravamo in svantaggio sia numerico che di mezzi. Ho dovuto mandare loro quei messaggi..."

 "Cosa?! Li hai chiamati tu?!"

 "Penelope ci aveva accennato ieri a qualcosa per cui sarebbe potuto servire il nostro aiuto e che aveva a che fare con te, Sadie" replicò Annabeth. "L'unica idea sensata di questa faccenda. Abbiamo passato tutta la serata a preoccuparci, ed eravamo pronti a scattare al minimo preavviso con il portale al Nomo"

 Se gli sguardi avessero potuto uccidere, quello di Sadie avrebbe probabilmente fatto una strage.

 "Era solo una misura di sicurezza, Sadie" mormorai. "Non avrei fatto partire quei messaggi se tutto fosse filato liscio"

 Sadie sbuffò, ignorandomi e rivolgendosi a Carter. "E adesso? Cosa vuoi fare, chiudermi in casa fino alla fine dell'anno scolastico?"

 "A quello hai già provveduto tu, è più di un mese che non metti il naso fuori da camera tua!"

 "Ah, perdonami se dopo aver scoperto che il mio ragazzo ha una figlia segreta ho avuto bisogno di tempo per riprendermi!"

 "L'abbiamo notato tutti, grazie mille! Non ti abbiamo ancora vista alle riunioni in cui decidevamo come procedere, ho cercato di fartene più partecipe ma erano troppo noiosi per le tue sublimi orecchie, l' unica volta che hai partecipato o interagito minimamente con uno di noi è stato per concentrarti su Walt in una battaglia, e adesso salta fuori che te ne sei andata da sola a rischiare di farti ammazzare senza sentire l'opinione di nessun altro? Cosa dovrei pensare?"

 "Niente, tanto mi hai già giudicata, risparmiati di elaborarci ulteriormente su e tornatene alla tua preziosa strategia -"

 "Ragazzi, credo che sia ora di tornare al Campo" disse Annabeth a me e Percy, in un tono che non ammetteva repliche. Era così ovvio che volesse evitare ai Kane l'imbarazzo di litigare in pubblico, che nemmeno ce ne furono.

 Tornammo alla chetichella nei confini, con i due fratelli che ancora si scannavano alle nostre spalle.

 "Tutto quello che è stato detto a Sadie vale anche per te" mi ammonì Annabeth. "Si può sapere come vi è venuta questa idea?"

 "Colpa mia" spiegai. "Volevo un modo per tirar fuori Sadie da quella sua depressione, e cercare antichi manufatti nelle tombe era al contempo un modo di renderci utili e di fare un bel gestaccio metaforico al suo ragazzo. Ma quelli di Setne non  l'hanno resa proprio la passeggiata cui pensavo"

 "Capisco" annui Percy -avevo fatto bene a puntare tutto sulla preoccupazione per un'amica- "È naturale, hai passato molte cose insieme a lei. Ma purtroppo certe cose non le puoi aggiustare da sola, per quanto tu lo voglia"

 Sospirai. "Hai ragione. Ora, c'è in serbo qualche strigliata da Chirone o ...?"

 Saltò fuori che sì, c'era. Ammetto di non ricordare una parola di quello che ha detto il centauro: ero troppo occupata a gongolare su come il mio piano fosse andato in porto.

 Il giorno prima avevo avuto una breve conversazione con Percy e Annabeth riguardo alle mie preoccupazioni per Sadie (sicuro, io non li conoscevo bene, ma sembravano due persone a cui chiedere consiglio riguardo agli amici nei guai) e accennando alla possibilità di un colpo di testa... non ero stata precisa, ma abbastanza da prepararli ad accorrere per un'emergenza nel caso la ragazzina avventata si fosse effettivamente messa nei guai. Una volta conclusa quella conversazione, avevo preparato sul mio cellulare le bozze di messaggi di aiuto diretti ai loro numeri, pronti per essere solo inviati quando l'esercito di Setne avesse iniziato a fare sul serio. Non avevo detto nulla a Carter, ma sospettavo che sarebbe stato avvertito, se non altro perché era l'unico a poter far funzionare i portali egizi. E il fratello protettivo sarebbe tornato molto comodo.

Sadie sarebbe stata salvata in tempo, ma tutti sarebbero stati troppo arrabbiati e preoccupati per lasciarla senza supervisione a correre di nuovo quei rischi. Era salva, e non sarebbe più stata in pericolo. Naturalmente il mio piano dipendeva molto dal fatto che l'esercito di Setne non mi avesse notata mentre mandavo i messaggi, ma tra il caos di sabbia, coccodrilli e controincantesimi dubitavo che l'avessero fatto. E poi ero stata attentissima apposta.

 Ma se qualcuno ci avesse fatto caso ... supposi che comunque stessero le cose, in quel momento ci fosse in corso una riunione, per decidere come gestire il fallimento e cosa fare dopo. E come scannarmi, nell'eventualità. Decisi che non ci sarei andata: era troppo pericoloso, e potevo contare sulla scusa di Chirone che mi faceva la paternale. Sarei invece andata alla Piramide Arena: se Chad, di ritorno, non mi avesse trovata al Campo, avrebbe subito capito dove andare.

 Così fu: non appena Chirone mi lasciò 'libera' (per il momento, poi avrei dovuto pulire le stalle per una settimana) filai verso il bosco, liquidando quella ragazza, Maisie, con la scusa che volevo rilassarmi con un allenamento in solitario, e sparii col viaggio nell'ombra non appena non ci fu nessuno in vista. Trovai lì Becky, intenta a giocare con dei mattoncini Lego, ma che si voltò di scatto a guardarmi non appena arrivai.

 "Ah. Sei tu" sembrava davvero delusa.

 "Eh già, Chad è in riunione. Ma tu cosa ci facevi al fiume?"

 "C'era un servo del fantasma nella ghiacciaia, ce l'aveva chiuso Chad"

 Eh? Chi? Sisifo, era l'unico che non avessi visto all'attacco. Ma perché? Provai a chiederlo a Becky.

 "Non lo so" rispose secca lei, prima di tornare a concentrarsi sui suoi giochi.

 E io ero nella merda. Perché Chad aveva fatto qualcosa di così idiota come chiudere un tizio che già lo sospettava nella cella frigorifera? Cosa stava succedendo in quella riunione? Chad sarebbe tornato? E se fosse stato nei guai? Se gli fosse successo qualcosa? Cosa dovevo fare? Avrei avuto qualche possibilità di aiutarlo, se fossi andata al covo di Setne? O mi sarei fatta ammazzare inutilmente? Dannazione, cosa facevo a quel punto? Avrei dovuto saperne di più da Becky.

 "E perché questo ti ha detto di venire da noi?"

 "Quello era un empio! Meritava di morire!"

 La fissai stralunata per qualche istante. Okay ... le cose erano semplicemente molto peggiori di quanto avessi immaginato.

 "E Chad ti ha trovata?"

 "Sì, mi ha detto lui di attaccare quelli del fantasma per distrarli e far scappare la strega " mi lanciò un'occhiataccia, mettendo bene in chiaro di non essere affatto contenta di quell'ultimo risvolto. Annuii.

 "Bel lavoro in quello. Però quel tizio morto è un bel casino. Non ho idea di che cosa stia succedendo a Chad, adesso, non pos-"

 A quanto pareva, avevo scoperto il trucco per ottenere l'attenzione di Becky: alla sola menzione del fatto che Chad potesse essere nei guai, la piccola dea scattò subito in piedi, rivolgendomi uno sguardo di pura preoccupazione.

 "Lui mi ha detto di fare finta di attaccare" mi informò. "Avrebbe detto che ero stata io a uccidere quel brutto vecchio. Lui avrebbe fatto finta di proteggere gli altri da me, ed è andato tutto benissimo"

 Suonava piuttosto come se Becky stesse cercando di convincere sé stessa, ma preferii non farglielo notare. Piuttosto, mi ritrovai a riflettere su come la dea sembrasse molto disinvolta nell'uccidere, e in particolare i morti tornati in vita. Aveva senso, essendo lei una divinità degli Inferi, e considerando che Setne aveva altri ritornati a disposizione... certo, molti di loro servivano a fare forza numerica, ma Achille restava una brutta bestia in combattimento... e non avrebbe avuto ancora più senso se lei avesse continuato l'opera?

 Le ombre si addensarono sotto un po’ dei canestri, e il Chad completamente illeso che ne saltò fuori mi riscosse dai miei pensieri.

 "Ciao!!" lo salutò una Becky molto contenta.

 Io mi limitai ad annuire, anche se credo di aver sorriso. "Oh, sei ancora intero"

"Sei stata grandiosa, Becky. E tu non hai ancora bisogno di andare dall'oculista. Hai avuto problemi?"

 "Solo una ramanzina di Chirone. Il peggio l'ha avuto Sadie, possiamo stare tranquilli che suo fratello le avrà messo come minimo un microchip"

 Chad annuì. "Almeno su quel fronte, allora, tutto bene. Adesso vi consiglio di mettervi sedute, perché ho alcune notizie bomba"

 Becky obbedì subito, io rimasi dov’ero, sollevando un sopracciglio.

 "Gaia è scomparsa, e si è portata con sè Anubi"

 "Cosa?!" Becky saltò subito in piedi.

 "In che senso?" chiesi io, praticamente boccheggiando per lo shock.

 "Nel senso che nessuno dei due si trova più alla villa. Setne ha messo molto bene in chiaro che Anubi non avrebbe potuto uscire senza il permesso spontaneo di Gaia, visto che lei ha il suo nome segreto. Per qualche motivo, alla seguace più leale di Setne è venuto in mente di disobbedirgli nel modo più clamoroso possibile"

 "Nessun'idea sul perché l'abbia fatto? O dove siano ora?"

 "Nessuna delle due cose. Sono spariti, e questa è l'unica certezza dell'esercito di Setne"

 "E questo che conseguenze ha per noi?" naturalmente avevo qualche idea mia, ma volevo dare anche a lui l’opportunità di parlare.

"Dipende da un sacco di cose" replicò Chad. "Anzitutto, se Gaia era una spia degli dei per tutto questo tempo. In tal caso, Chirone probabilmente sapeva del nostro doppio gioco fin dall'inizio, e ci ha lasciati continuare perché... non lo so perché"

 "Ma adesso sa che c'è anche qualcos’altro in ballo con noi, perché sa della spia e che noi siamo i sospettati" continuai io.

"Magari aspetta di capire proprio per chi stiamo lavorando? Comunque, questa è solo una delle ipotesi. Gaia potrebbe stare lavorando per una ... quarta fazione?"

 "E chi? E poi per carità, abbiamo già abbastanza grane così come stanno le cose. Piuttosto, potrebbe essere un tentativo di riportare Anubi da Becky? Si era dimostrata piuttosto interessata a questo ...."

 "E allora rivedo papà?"

 Ehm, forse non avrei dovuto dirlo con Becky lì presente: sembrava davvero entusiasta della prospettiva. Oh, merda ... finora avevamo evitato di dirle che suo padre proprio non ne voleva sapere di tornare da lei, ma non avremmo potuto evitare di rivelarglielo ancora per molto. Come l'avrebbe presa?

 Domanda stupida, ci avrebbe sofferto tantissimo, ma questo l'avrebbe dissuasa dall'aiutarci? Se la sarebbe presa con noi perché non gliel'avevamo detto prima? Purtroppo, non potevamo permetterci di pensare solo al benessere emotivo di quella bambina.

 "Non lo so" rispose Chad. "Vedi, Becky ...quando abbiamo parlato con lui, il tuo papà sembrava più interessato a tornare da Sadie che da te. Non sappiamo se ..."

"È perché lei gli ha fatto un incantesimo!" ribatté subito Becky. "È tutta colpa della brutta strega. Papà in realtà mi vuole bene"

 Okay, forse l'approccio diretto non era stato l'idea migliore.

 "Forse" concesse Chad in tono molto poco convinto. "Non credo che Sadie gli abbia fatto un incantesimo, non è tipa da fare una cosa del genere, ma forse lui ci ha mentito. Credeva che fossimo nemici, del resto, magari aveva paura che ti avremmo fatto del male se avessimo scoperto che ti voleva ancora bene. Ma non possiamo esserne certi. Becky, per quanto sia qualcosa che una persona come te non dovrebbe mai sopportare, preparati alla possibilità che tuo padre non voglia riprenderti con sé quando tutta questa storia sarà finita"

 Becky era completamente ammutolita. Uhm, Chad era sicuro che l'onestà fosse stata la politica migliore?

 "Ma non è sicuro, no?" mormorò lei alla fine, la voce che tremava. “Basterà dirgli che voi non siete davvero nemici, così vi dirà la verità! E lui mi vuole bene, lui e la mamma me lo dicevano sempre”

"Ah … non lo so. Non possiamo davvero saperlo. Ma comunque andranno le cose voglio che tu sappia che qui sarai sempre la benvenuta" rispose Chad, poggiandole una mano sulla spalla.

“Non ce n’è bisogno. Lui lascerà la strega e tornerà con me. Ritroveremo anche la mamma”

 Se questo non era un fiasco, null’altro al mondo poteva essere definito tale. Meglio cambiare argomento, prima di alienarci del tutto la piccola …

Mi schiarii la voce. "Per saperlo, dovremmo arrivare prima alla fine di questa storia. Setne ha già deciso cosa fare in proposito?"

 "No, vuole prima capire dove si sia cacciata Gaia e perché se ne sia andata. È probabile che cercheranno di rintracciare Becky, avevano ventilato la stessa ipotesi che hai proposto tu"

 "Ecco, a proposito di Becky" la piccola dea mi guardò storto, davvero non era una mia fan "Avrei un'idea su un lavoro da farti fare"

 La bambina si illuminò in viso. "Cosa posso fare? Cosa?"

 Chad invece mi guardò un po' sospettoso. Ehi, bastava che non iniziasse a diventare iperprotettivo!

 "Allora, tu sai che Setne ha altri morti tornati in vita al suo servizio, vero?"

 Lei annuì vigorosamente. "Certo! Achille, Samuel Johnson, Michaela Davis, Jessica Syres, Jacques Lorraine, Theodore Bloom, Deborah Fay e Kurt Cobain"

 "Cosa?!" io e Chad ci ritrovammo a esclamare nello stesso momento. Kurt Cobain? No, anche se non avevamo incontrato tutti i ritornati di Setne, eravamo ragionevolmente certi che il famoso cantante non fosse nel novero.

 “Ho visto la sua faccia in uno di quei negozi di piatti di vetro, e poi ho visto lui. Camminava come se fosse normale, ma ho percepito chiaramente che era morto”

 “Quindi non sei rimasta solo nelle rovine egizie? Hai fatto delle esplorazioni?” le chiese Chad.

 Lei annuì vigorosamente. “Sì, i Nomi sembrano essersi sparpagliati dappertutto e un sacco di reperti delle tombe sono stati portati via e messi dietro a teche in edifici strani” era chiaramente indispettita da quell’ultimo particolare. “Quel morto che dite voi l’ho visto nella città che chiamate Boston, se volete andare a cercarlo”

 Io e Chad ci scambiammo un’occhiata, e decidemmo tacitamente che, non appena fosse finito tutto quel casino, avremmo indagato su quella faccenda di Kurt.

 “Lascia perdere quell’ultimo che hai detto, ma sì, gli altri sono tutti dalla parte di Setne. Ora, il suo esercito non potrebbe pensare strano che tu interrompa la tua impresa per riportare la giustizia infernale solo dopo una persona?”

 Becky mi guardò confusa per un istante, Chad ci arrivò per primo. “Vuoi che continui a dare la caccia ai ritornati?”

 “Ha tutto il potere per farlo” feci notare. “Tecnicamente, sarebbe più un ristabilire l’equilibrio che dei veri e propri omicidi. Sono quasi tutti mortali qualsiasi, l’unico che potrebbe effettivamente darle problemi è Achille, ma anche lui difficilmente potrebbe competere con una dea”

 “Questo è vero” confermò Chad. “Becky, quel tizio greco può morire solo se gli colpisci il tallone destro. Ma tu vuoi partecipare o …”

 “Sì! Sì! Finalmente faccio qualcosa!” esclamò lei entusiasta.

Chad mi lanciò un’occhiata. “Stavo per chiedere se avesse remore all’idea di uccidere”

 “Ecco la risposta” replicai: Becky aveva iniziato una sorta di balletto felice con Coriolanus. “Comunque, suppongo che nessuno abbia fatto storie su di me?”

 “Non sei neanche stata presa in considerazione, erano tutti troppo occupati a capire cosa fosse successo a Gaia. Non hanno questionato neanche me, ed ero più sospetto vista la morte di qualcuno che mi aveva accusato”

 “Quando comincio?” intervenne Becky.

 “Quando vuoi. Ti avvertiremo noi se l’esercito di Setne dovesse preparare una controffensiva per te” promise Chad. “Adesso ci conviene tornarcene al Campo. Magari le notizie su Gaia le hanno loro”

 “E magari ci accoglieranno a spade sguainate proprio per quello. Stai attenta, Becky. E grazie davvero per il tuo aiuto”

 “Ciao!” la piccola ci salutò agitando la mano, come se non stesse meditando di uscire a fare una strage. Pensai che non mi sarei mai davvero sentita a mio agio con quella bambina nei paraggi.

 Nessuno ci accolse a spade sguainate, quando arrivammo; anzi, il Campo era nella calma più totale. Percy e Annabeth dovevano aver raccontato in giro della piccola escursione mia e di Sadie, perché ricevetti varie occhiate di disapprovazione dai campeggiatori più grandi.

 Il pomeriggio passò tra vari allenamenti insieme al resto della capanna undici, più o meno noiosi. C’era una costante sensazione di calma prima della tempesta, e ci rese nervosi per tutto il resto delle attività; come relativamente magra consolazione, saltò fuori che avevamo ragione. Carter, Ziah e Sadie si presentarono nel bel mezzo della cena, quest’ultima in mezzo agli altri due come una sorvegliata speciale che lanciava occhiate torve a destra e manca. Chirone si fece subito incontro a loro.

 “Saremmo felicissimi di questa visita, se il tempo e l’ora non ci suggerissero che sia successo qualcosa di grave” ammise. “Ci sono stati ulteriori problemi …?”

 “Non so quanto ‘problemi’ possano essere definiti” replicò Carter. “Ma abbiamo ricevuto un messaggio da Walt”

 Il silenzio piombò per tutta la mensa. Io e Chad drizzammo le orecchie. Ah, ora le cose iniziavano a farsi interessanti. Come aveva fatto Walt a contattare l’ex fidanzata? Perché Gaia gliel’aveva permesso?

 “L’ospite di Anubi è riuscito a contattarvi?” ripeté Chirone. “Qualunque cosa abbia detto,  la domanda è se sia stata una scelta autonoma o gliel’abbia ordinato quella ragazza”

 “Esattamente. Il messaggio è stato portato da uno sciacallo a Sadie –“

 “So parlare da me, grazie tante” lo interruppe la ragazza appena menzionata. “Mi ha fatto piombare in stanza questo stupido sciacallo, con un cavolo di foglietto scarabocchiato alla meno peggio, e le istruzioni per incontrarci all’Obelisco di Washington. Diceva che ero il mezzo per liberarlo”

 “Suona molto come una trappola” osservò Annabeth.

 “Lo so! E infatti stavo per mandarlo a quel paese, ma qualcuno, qui, si fa venire dei dubbi”

 “Esiste la possibilità che Walt sia riuscito a mandare quel messaggio per davvero” puntualizzò Carter. “Se così fosse, rischieremmo di buttar via una possibilità d’oro di recuperare Walt”

 “E chi lo vuole …” borbottò Sadie.

 “Purtroppo è strategicamente utile. Dai, una volta finita questa faccenda te lo lascerò trasformare in quello che vuoi”

 Probabilmente Carter voleva mostrarsi solidale verso la sorellina, peccato che lo disse davanti a diverse tavolate di persone che, con grande empatia, si misero prontamente a ridacchiare. Sadie arrossì fino ai capelli e borbottò qualcosa che dubitavo sarebbe stato adatto far sentire ai mezzosangue più giovani.

 Chirone si schiarì la voce, riportando l’attenzione di tutti sul problema principale. “E il fatto che sia un’occasione così ghiotta non fa che aumentare i sospetti che sia una trappola. Personalmente, non vi consiglio di andare. Si tratta di un dio solo, del resto”

 “Ma anche uno in più potrebbe fare la differenza, in questo frangente” obiettò Ziah. “Senza contare lo schiaffo morale per l’esercito di Setne”

 “La soluzione migliore sarebbe mandare un gruppo nutrito” ragionò Annabeth. “Il messaggio è stato recapitato alla sola Sadie, che di recente si è fatta notare per aver agito in autonomia: evidentemente speravano che ricadesse in tentazione e andasse senza scorta. Se una scorta l’avesse, potrebbe cogliere di sorpresa gli autori di un’eventuale trappola”

 “Oh, grandioso, mi becco i babysitter adesso. Coraggio, qualcuno si offre volontario?”

 Chad alzò subito la mano. “Ho ragione di credere che i miei poteri saranno utili” annunciò in tono sicuro. “Ho controllo sulla magia della morte, la stessa di Anubi. Potrei essere in grado di controbattere a un suo attacco”

Idea ragionevole, i poteri di Moros come potevano –

“Allora mi offro anch’io”

 Questa era una svolta inaspettata. Quella ragazza che cercava di importunarmi con il suo buonismo da lì a qualche giorno, mi pareva si chiamasse Marcie o Maisie, non si era mai distinta né sul campo di battaglia né in qualsiasi altro ambito: basti dire che avevamo condiviso per svariati mesi una capanna con lei senza praticamente accorgercene. Ma negli ultimi giorni, questa ragazza pareva aver fatto di tutto per assumere un ruolo più importante nella vita sociale del Campo; chissà che motivi aveva.

 “Io ho poteri analoghi. Chad da solo forse non ce la farebbe a tenere testa a un dio, ma se fossimo in due con lo stesso tipo di poteri, avremmo molte più probabilità”

 Chad non parve affatto entusiasta all’insinuazione di non essere abbastanza per qualcosa, ma dovette ammettere la ragionevolezza del voler prendersi garanzie e mugugnò un assenso. La ragazza … era figlia di Macaria, se non ricordavo male. E qualcuno che avrebbe potuto causare un sacco di problemi: noi avremmo dovuto avvertire l’esercito di Setne di quello che avevamo sentito, loro sarebbero partiti in una contro-spedizione … e già assicurarsi che la sola Sadie rimanesse in vita senza che le nostre lealtà fossero messe in discussione si era rivelata un’impresa, figuriamoci badare anche a un’altra persona. Senza contare che forse un’esterna non sarebbe stata spinta dall’amicizia ad accettare scuse per eventuali comportamenti sospetti.

 Dovevo inventare una scusa per aggregarmi e dare manforte a Chad nel caso Maisie ci desse grane, e magari approfittarne per dare qualche bel colpo al morale di Gaia …

“Meglio di no” disse Chirone, non appena ebbi sollevato la mano. “Penelope, capisco che tu voglia aiutare la tua amica, ma sei già andata contro l’interesse di tutti per farlo. Non credo sia saggio che tu sia tanto coinvolta”

 “Ma potrei …”

“Di sicuro i tuoi poteri sarebbero utili” tagliò corto lui. “Sono le tue scelte recenti che mettono dubbio su di te. Non vogliamo impedirti di stare vicina alla tua amica, ma dovresti rivedere le tue priorità e le tue strategie, prima di essere più di danno che di aiuto”

 Wow, quella era una strigliata coi controfiocchi. Feci del mio meglio per sembrare umiliata e imbarazzata, in realtà ero semmai preoccupata. Questa mancanza di fiducia nascondeva per caso qualcos’altro? Per esempio, un sospetto sul nostro ruolo di spie? Magari pensavano di ottenere più risultati prendendoci da separati? O forse sospettavano solo me, e Chad era ‘pulito’? Sarebbe stato già più tollerabile, ma noi ci saremmo nuovamente trovati divisi, senza alcun piano generale e con pochissime possibilità di comunicare tra noi in caso di emergenze. Accidenti alla saggezza del centauro!

 I fortunati prescelti stavano già seguendo Chirone nella Casa Grande, per decidere i dettagli dell’Impresa Recupero Walt. Almeno Chad me li avrebbe detti dopo … anzi no, li avrebbe detti a tutto l’esercito di Setne. Sospirai, al pensiero di un’altra notte di complotti dopo una giornata del genere.

 E il giorno dopo sarei probabilmente dovuta stare attenta a tutto quello che Chad mi avrebbe riferito della faccenda, per usare anche il minimo dettaglio che potesse peggiorare la situazione di Gaia … dei, di recente, tutti i miei desideri stavano iniziando ad ammontare a quello che tutta la dannata faccenda finisse.

 

 

 

Ladies & Gentlemen,

capitolo davvero breve e di passaggio, ma non preoccupatevi, non durerà. Piuttosto, cosa ne pensate delle interazioni che Becky ha con Chad e Penelope? Ho voluto differenziare un po’ il modo in cui i due ragazzi si rapportano a lei …

E ora, il piccolo spoiler per il prossimo capitolo: molte persone impareranno che davano troppo credito a qualcuno.

 

  
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