La battaglia contro Malefica e l'esercito Kagakuriano è finita. I nostri eroi hanno vinto, riuscendo a sconfiggere tutti i loro nemici, nonostante la gravosa perdita di Nami. Kairi, mossa dalla pietà, invece di infierire sul corpo di una Malefica sconfitta, decide di risparmiarla. Mossa da quel gesto, la strega decide di rivelare il suo ultimo segreto alla Custode, un segreto così importante da cambiare perfino il futuro di quell'universo.
Cosa succederà, da questo momento? Come prenderà Glacial la sconfitta del suo esercito?
Premessa
prima di leggere questo
capitolo:
Come
per Alucard e Seras, in questo
capitolo entrerà in scena un nuovo personaggio proveniente
da un romanzo molto
famoso (affermare ciò per un'opera del genere, è
abbastanza riduttivo dato che
perfino i bambini lo conosceranno XD). Affermo che il nuovo entrato non
è di
mia proprietà, così come Alucard e Seras di
Hellsing.
Non
inserirò quest'opera tra i
Crossover, poichè il contributo di questo personaggio
è davvero molto limitato
e non sarebbe corretto avvicinare gli amanti di questa leggendaria
trilogia
solo per la presenza di un solo personaggio...
Ops...
forse ho già spoilerato
troppo!
Buona lettura... e preparatevi per... non una... ma DUE sorprese! ;-)
Qui di seguito, il pulsante delle OST :-)
KINGDOM
HEARTS: THE LEGEND OF
THE
EARTHLY YILANCAR
Il
Grande Druido... ed il suo
'nuovo' apprendista!
Spazio
Aperto – Due giorni dopo la
Battaglia contro Malefica
KAIRI
Dopo la
battaglia finale contro Malefica, io ed i miei amici ripartimmo con la
navicella namecciana e ci mettemmo in viaggio verso il pianeta Namecc,
dove ci
saremmo ricongiunti con i nostri amici.
Erano
già passati due giorni. Dragon aveva subito un morso
velenoso, sul fianco,
durante la lotta contro la strega, e perciò rimase tutto il
tempo all’interno
di una camera dell'astronave, steso sul letto in attesa che il suo
corpo si
adattasse alla nuova sostanza.
Usare un
Senzu soltanto per un veleno non mortale non aveva alcun
senso, ma avrebbe
tranquillamente sopportato un po’ di giramenti e nausea senza
lamentarsi
troppo. Questo ci aveva detto, prima di iniziare a vomitare
disgustosamente.
Ovviamente
mi vietò categoricamente di avvicinarmi a lui, fin quando
non si fosse
completamente ristabilito, per evitare possibili contagi.
Decisi,
quindi, di passare il tempo assieme a Flame e Junion.
La
figlia di Rufy, al contrario dell'ex-generale, aveva combattuto con
delle
ferite appena ricucite perciò le dettero immediatamente il
fagiolo magico allo
scopo di farla riprendere.
La
pirata, però, non soffriva fisicamente...
... provava
ancora molto dolore
per la morte di sua madre e per l’umiliazione che gli aveva
dato quella serpe
schifosa.
La mia
presenza e quella Junion riuscì a rincuorarla quel tanto che
bastava per
spingerla ad andare avanti.
Io,
invece, venni obbligata con la forza, dai miei due amici, a raccontare
quanto
fosse davvero successo tra me e Dragon. Del resto, io non nascosi
nulla rivelando tutto ciò che accadde dal giorno della
nostra
partenza verso
Glacial 01, compresa la notte di sesso bollente col terrestre.
All’inizio
sia Junion che Flame rimasero sbigottiti dal modo in cui io e lui ci
eravamo
avvicinati. Avendo, però, notato il cambio di rotta
dell’ex-generale di Kagaku
e quanto quest’ultimo tenesse davvero a me, non si
arrabbiarono affatto con
me...
…
al contrario, iniziarono a prendermi
scherzosamente in giro per tutto il viaggio.
“Kairi…
sei sicura di non essere tu la strega?”
mi domandò Flame infatti
facendo finta di essere spaventata, subito dopo la fine del mio
racconto “Ti rendi conto che fai
cadere ai tuoi piedi
tutte le persone che ti stanno vicino?”
“EHI!
NON E’ VERO!”
“Dici?!”
esclamò subito Junion, scherzosamente facendo dei passi
indietro, ed
elencandomi “Io
mi sono sacrificato per te, senza nemmeno conoscerti… lo
stesso l’ha
fatto Gabor… e poi perfino Dragon! Non esiste uomo o donna
che non ti appoggi,
Kairi!”
“BASTA!
BASTA! NON E’ COME SEMBRA!”
continuavo a difendermi io, rossa come un pomodoro, mettendomi le mani
avanti “Non
so nemmeno io come sia successo… stavamo soltanto parlando
un po’ più
seriamente del solito… e poi ci siamo
abbracciati… e poi… e poi…”
Quando
arrivavo a quel punto, dovevo ammetterlo, avvicinavo sempre le mie
ginocchia
sulla testa, nascondendomi e cercando di rimpicciolire sempre di
più per la
vergogna.
[Kairi's Theme - KINGDOM HEARTS]
Sapevo
lo facessero soltanto perché mi volevano bene, e sapevo che
non pensavano
veramente alle loro parole...
…
ma ogni volta che usciva il
discorso Dragon… io…
…
io non riuscivo a
comportarmi come una donna qualsiasi! Andavo letteralmente di matto!
Con
tutti noi, decisero di partire anche Alucard e Seras, i quali si
portarono appresso le loro casse mortuarie all’interno
dell’astronave. Entrambi
passarono la maggior parte dei due giorni di viaggio a riposarsi
tranquillamente dentro di esse, recuperando un po' di energie.
I due
vampiri in realtà erano molto eccitati e incuriositi dagli
avvenimenti nei
quali erano stati coinvolti. Non avevano più a che fare con
strane lotte
religiose o guerre insensate. Si parlava di una battaglia universale
per la
sopravvivenza di tutti gli esseri viventi.
Le poche
volte in cui uscivano dalle bare, passavano il tempo a parlare con noi
ragazzi,
curiosi di conoscere qualcosa su di loro. Fu così che io,
Flame e Junion
conoscemmo la vera storia dei due vampiri.
***
Alucard
era una volta conosciuto come il Conte Dracula. Nato nel 1431 degli
anni della
Terra, si ritenne il primo vampiro mai esistito nella storia.
Da
bambino, fu schiavizzato dai conquistatori ottomani (cedere bambini ai
Nobili è
stata una pratica abbastanza comune per mantenere la pace tra Turchi e
Regni
cristiani) e violentato sessualmente da un sultano. Diventato il
voivoda di
Valacchia, si lanciò in una crociata contro i Turchi che
devastò entrambe le
parti. Le sue truppe furono sconfitte, i suoi seguaci uccisi e la sua
terra
data alle fiamme. Poco prima che gli tagliassero la testa, Vlad bevve
del
sangue dal campo di battaglia, diventando un vampiro e sterminando
tutti i
soldati ottomani che avevano osato fermarlo.
Dopodiché,
sparì per molto tempo.
Riapparve
secoli più tardi, nel 1897, quando Abraham Van Hellsing,
Arthur Holmwood,
Quincey Morris e Jack Seward furono in grado di sconfiggere il conte
Dracula ed
uccidere gli zingari che lo servivano.
Risparmiato
e ridotto alla schiavitù da Abraham, venne rinominato
Alucard e fu costretto
per sempre a servire il casato Hellsing nella lotta contro
l'Anticristo.
Decenni più tardi, nel 1969, Alucard venne messo in letargo
e relegato in una
prigione sotterranea nel maniero Hellsing da Arthur, dopo averlo messo
alla
prova con una serie di esperimenti chimici e scientifici che lo resero
quello
che era oggi.
Poco
dopo la morte di Arthur Hellsing nel 1989, Alucard venne risvegliato
dal sangue
di Integra, una lontana parente del suo padrone.
Passarono
altri anni, più di venti per la precisione. In
qualità di agente più potente
dell'organizzazione Hellsing, Aucard venne inviato in un villaggio
chiamato
Cheddar per sterminare un vampiro, colpevole di aver trasformato gli
abitanti
in Ghoul. Fu lì che Alucard incontrò Seras
Victoria, l'ultimo superstite
dell'unità di polizia inviata per fermare quello che, si
credeva, fosse un
assassino umano ordinario. Quando il prete-vampiro prese in ostaggio
Seras per
cercare di contrattare con Alucard per aver salva la sua vita, lui
sparò
attraverso il petto della poliziotta uccidendo anche il vampiro.
Concesse poi
la scelta alla ragazza, ormai in fin di vita.
Morire…
o diventare una
vampira...
... la
scelta della
ragazza bionda ricadde su quest'ultima!
Seras
Victoria, al contrario del suo più vecchio compagno, era
ancora alle prime armi.
Nessuno
capì fino in fondo il motivo per cui Alucard avesse deciso
di trasformarla.
Davanti alla sua padrona, il signore dei vampiri spiegò che
si era trattato di
un capriccio, basato sulla decisione autonoma e consapevole di Seras di
essere
trasformata in una draculina. Rivelò inoltre di averla
trovata una creatura
affascinante e di aver ammirato la sua voglia di vivere, nonostante gli
eventi
infernali subiti nel villaggio di Cheddar. Sebbene fosse frustrato dal
suo
rifiuto di succhiare sangue, Alucard fu sempre fiducioso sul fatto che
che lei
lo avrebbe bevuto e divenne fiero di Seras quando il momento
arrivò.
Il
rapporto tra Alucard e Seras, comprendemmo, era però molto
più complicato.
Alucard assumeva il ruolo di mentore ed insegnante di Seras, per
aiutarla a
raggiungere il suo pieno potenziale… ma l’amore e
il rispetto che Seras provava
per Alucard erano molto più simili all'amore di una figlia
per il padre. A
volte Alucard la prendeva in giro, principalmente a causa del suo
carattere
genuino, ma Seras non sembrava preoccuparsene.
***
“Sono
proprio strani quei due…”
dovette ammettere Junion a me e Flame la sera
del secondo giorno, indicando le due bare.
“Puoi
dirlo forte… potenti, immortali… e dormono dentro
quelle bare…” lo
segui a ruota Flame, sovrappensiero.
“Potrebbero
essere liberi di spadroneggiare
su chiunque… e invece accettano di essere dei
servi… chissà per quale motivo!”
provai anche io a pensarci su.
“E’
perché non lo hanno mai
desiderato
veramente…”
A
parlare fu Dragon, completamente ristabilito dal suo avvelenamento.
L’uomo mi
si avvicinò e mi salutò con un bacio sulla
guancia, segno che non vi fosse più
traccia di veleno o puzza di vomito su di lui…
... tutto
sotto gli
occhi di una attenta Flame, che non staccava lo sguardo da entrambi per
proteggermi!
Lei
aveva ancora bisogno di farci l’abitudine, ma già
il fatto che non l’avesse
riempito di cazzotti era un buon segno. A Flame piaceva molto menare le
mani, questo ormai l'avevo appurato.
“Stai
bene, Dragon?” gli
domandò Junion,
più rilassato rispetto alla pirata.
Il
terrestre alzò il pollice all’insù.
“Sono
di nuovo in forze… quel veleno non era niente di che!”
Flame,
valutando accettabile e più che sufficiente il contatto tra
noi due innamorati,
cercò di ritornare al discorso precedente e
domandò all'originario del pianeta
Terra.
“Che
intendi con 'non volevano essere vampiri'?”
“Il
fatto è che a loro non dispiace
l’immortalità e tutto ciò che ne
deriva… ma
invidiano le nostre vite più di ogni altra cosa!”
“Che?
E per quale motivo?” esclamò
sorpreso Junion “Possono
vivere in eterno e hanno
tutti questi poteri…”
“Ma a
quale prezzo, Junion? Per
sopravvivere, all’inizio, furono costretti a uccidere
centinaia di innocenti
solo per saziare la loro immensa sete… quando si
trasformò la prima volta in
vampiro, Alucard si lasciò andare alla sua furia. Ci sono
state leggende
orribili sul suo conto… il signore dei vampiri si
è creato la nomea di mostro
leggendario e invincibile!
“Un
mortale?! Ma è impossibile! Nemmeno io con i Cercoteri sarei
in grado di
sconfiggerlo!”
“Non
hai sbloccato tutto il tuo potenziale, ragazzo… sappi che
molte delle cicatrici
sul mio corpo me le procurò uno shinobi nella mia forma
Yilancar, lo stesso
dal quale hai ereditato quell’occhio… ora hai
sbloccato soltanto un 5 % del tuo
vero potere!”
“Solo…
soltanto il 5 %?!”
esclamammo
incredule Flame ed io.
Junion
poteva diventare ancora più forte di adesso? Era uno
scherzo?!
“... e
non scherzi nemmeno tu, signorina!”
affermò ancora lui indicando la
pirata che, con sorpresa, ascoltò le parole di Dragon
“Ho
affrontato molti pirati sul
tuo mondo, e ti posso assicurare che non sei nemmeno a un briciolo
della tua
vera forza… da quello che mi ha raccontato Kairi tu ti
trovavi dentro la
navicella ed erano tutti svenuti. E’ giusto?”
“Non
ero cosciente…” ammise
però lei, tristemente “…
e comunque non è servito a nulla… io ho perso
contro Orochimaru, e
mia madre è morta…”
“Ciò
che è passato non
può essere modificato,
ma il futuro sì!” le rispose decisa io,
confortandola “Se non vuoi che
accada mai più una cosa del genere devi semplicemente
diventare più forte!”
“...
e l’Haki del Re Conquistatore
è un
primo passo da cui cominciare!” confermò
infine Dragon, facendo poi una
proposta alla giovane pirata “Quando giungeremo su Neo Namecc...
perché
non chiedi a qualche compagno di tua madre di insegnarti
l’Haki? Potrebbe
rivelarsi molto utile, soprattutto se dovremo davvero combattere contro
Glacial!”
Flame
cominciò seriamente a pensarci su. Non era affatto
un’idea malvagia ma sarebbe
stata davvero un’impresa ardua. Lei mi aveva raccontato che
suo padre ci aveva
messo due anni interi per padroneggiare tutte e tre le forme
dell’Haki. Nonostante
tutto, provarci non le costava nulla. Anzi, forse sarebbe stata
obbligata a
farlo.
Glacial non
era al livello di
Orochimaru o di Malefica… al loro confronto,
l’imperatore sembrava quasi
insuperabile...
“... e
a me non dici nulla?” esclamai, offesa,
cercando attenzioni dal mio
uomo e dai suoi amici, distraendo Flame dai suoi pensieri e riuscendo a
farla
ridere assieme a Junion.
“Al
contrario… non possiamo certo
dimenticarci di colei che ha sconfitto Malefica!”
mi prese in giro l’uomo
con la cicatrice, divertendo ancora di più i due
ex-prigionieri.
“Giusto!
Noi pensavamo che Kairi, in
realtà,
fosse una vera strega!” iniziò a dire
Junion, facendomi arrossire
nuovamente.
“Tecnicamente,
Kairi è una Principessa dal Cuore Puro…”
affermò Dragon, pensandoci
sorprendentemente su…
…
no! Ti stavano prendendo in
giro!
“ALLORA
NON MI STAVO SBAGLIANDO!”
dichiarò Flame, voltandosi soddisfatta verso di me
“COS’E’ QUESTA
STORIA? LE PRINCIPESSE DAL CUORE PURO SONO UNA SETTA?!”
“NO!
NON LO SONO! IO NON SONO UNA STREGA!”
“Kairi…
ti stiamo prendendo in giro” mi
rivelò Dragon, cercando di non
scoppiare a ridermi in faccia, cosa che Junion e Flame non
considerarono
affatto.
Ovviamente
io incrociai le braccia sbuffando...
…
mi stavano bullizzando solo
perché ero la più giovane e piccolina!
“Spero
tu stia scherzando, Kairi… hai davvero bisogno di sentirtelo
dire?” mi
disse Flame, tirandomi un innocente pugno sulla nuca “Non avremmo mai vinto
contro di
lei senza di te… anche
se… Dragon! Credi che Alucard in
realtà
potesse sconfiggere Malefica?”
“Sarebbe
stato uno scontro alla pari, ma… credo che Malefica avrebbe
anche potuto
vincere!” affermò convinto
l’ex-generale “Nell’illusione, aveva
imprigionato sia lui che Seras all’interno di una bolla
d’acqua santificata
perciò conosceva i loro punti deboli. Tuttavia…”
Dragon riprese il
discorso precedente “Alucard
non ha solo l’immortalità dalla sua
parte… ha anche forza e velocità
sovrumana… rigenerazione istantanea e
avanzata… visione a 360°…
intangibilità… trasformazione…
telecinesi… illusioni…
precognizioni… telepatia e controllo della mente…
un intero esercito di anime…
e cosa più impressionante, è onnipresente!”
“Onni-cosa?”
domandai, confusa,
al mio
uomo.
“Ossia
in grado di essere in più posti
contemporaneamente...” mi spiegò lui,
tranquillamente “Ora tu lo vedi qui
dentro la bara, ma lui potrebbe benissimo stare
anche da un’altra parte!”
“Come
tu con le tue copie, giusto Junion?”
intuii io, indicando il mio amico.
“Si…
diciamo di sì…”
confermò il ciclope,
non del tutto convinto.
Rimasi
colpita
dalle capacità di quel vampiro, e rimasi incredula quando mi
resi conto delle
somiglianze tra Alucard e la strega Malefica. Avevano entrambi poteri
molto
simili. L’onnipresenza, ora che ci pensavo bene, era
un’altra delle qualità
della strega. L’esercito di anime del vampiro era
l’analogo della massa
infinita di Heartless…
…
forse, però, mi ero resa conto
di un altro aspetto da non trascurare.
Alucard,
a differenza di Malefica, non ci aveva mostrato il suo vero punto
debole.
Dubitavo, infatti, che l’acqua benedetta fosse stata
sufficiente a fermarlo.
Tutt’un
tratto, però, sbiancai di colpo. Ebbi un brivido di paura
quando, assieme a
Flame, mi resi conto di un qualcosa, e feci segno a Junion di voltarsi
dietro,
tremante.
“Ehm… Flame… Kairi… che succede?”
[Hiro
ni Naru Nda - BOKU NO HERO ACCADEMIA]
“Sei
un ragazzo davvero molto
interessante…”
“AAAAHHHH!”
Junion,
che si trovava proprio alle spalle della cassa di Alucard,
saltò in aria per la
fifa quando sentì la voce del vampiro vicino al suo orecchio.
“MI
HAI FATTO PRENDERE UN COLPO!” gli
urlò contro il ciclope, terrorizzato
e blu per lo spavento, mentre Flame ed io scoppiammo a ridere a
crepapelle per
il jump scare subito dal nostro amico, poggiando una mano ciascuno sul
muro
della navicella, cercando di trattenerci…
…
e non ci
accorgemmo della testa di Seras che fuoriusciva da esso!
“BOO!”
“UUUUUUUAAAAAAAAAAAHHHHHHHHH!”
urlammo
in coro io e la mia amica, cadendo per terra ed abbracciandoci,
terrorizzate,
per colpa dello spavento ricevuto.
“Scherzetto!”
fece Seras ad
entrambe,
mostrandoci la linguaccia.
“NON
FA PIU’ COSI’ RIDERE, EH?!”
affermò
Junion a me e Flame, ancora offeso per le grosse risate che ci eravamo
fatte
tra di noi.
Seras, poi,
si voltò delusa verso Dragon e gli disse, fuoriuscendo
completamente dal muro.
“Uffa,
padron Dragon! Con lei non funziona mai!”
L'uomo
sogghignò divertito e le scompigliò i capelli.
“Ci
vuole altro, Seras Victoria, per spaventare uno come me!”
“Attenzione!
Arrivo sul pianeta Neo Namecc previsto tra dieci minuti! Si prega di
raggiungere
la stanza di controllo e di allacciare le cinture!”
L’annuncio
radio-vocale della navicella ci colse di sorpresa. Non ci eravamo
minimamente
resi conto del tempo che era passato. Eravamo già arrivati.
“Sarà
meglio sbrigarci…”
esclamò Dragon, indicando le poltrone davanti il
parabrezza dell’astronave “…
le
navicelle namecciane non sono molto confortevoli durante gli atterraggi!”
“Che
intende, padrone?” domandò
Seras, sedendosi sul suo sedile, seguita da
Alucard che prese quello affianco.
Junion ed
io divenimmo improvvisamente pallidi, mentre le guance assunsero una
colorazione verdastra.
“Avete
presente le Montagne Russe?” li
avvertì tutti il ciclope “Sarà
migliaia di volte peggio…”
Flame
intuì che, oltre alla cintura di sicurezza, sarebbe stato
molto più saggio
usare il suo corpo di gomma per avvinghiarsi al suo sedile, soprattutto
notando il nostro sguardo panicato.
“AHAHAHAH!
Penso proprio che mi divertirò davvero dopo più
di vent’anni!”
“Maestro…
sicuro di stare bene? Non l’ho mai visto
così… allegro e spensierato!”
esclamò incredula Seras notando lo sguardo adrenalinico del
suo simile.
“PROVA A FARMI ESALTARE, DRAGON! DIMOSTRAMI ANCORA UNA VOLTA PERCHE’ TU SEI IL MIO UNICO PADRONE… L’UNICO DEGNO DEI MIEI SERVIGI!”
[You
Say Run - BOKU NO HERO ACCADEMIA]
L’urlo
folle di Alucard riuscì a smuovere un sorriso sadico nel
volto dell’uomo
terrestre, che si portò sul sedile del pilota preparandosi a
dare l’ok per
l’atterraggio.
Mi
ricordai al volo le parole che mi rivolse Junion due giorni prima,
riguardo le
scarsi doti di pilota del mio uomo…
…
ma mi resi immediatamente conto
che il problema fosse un altro…
…
lui non era negato…
…
a Dragon piaceva
atterrare a velocità folli!
“Ragazzi…
perché state
tremando come due
foglie… E PERCHE’ STATE
PIANGENDO COSI?”
esclamò Flame senza parole, vedendo Junion ed io mentre ci
facevamo mille segni
della croce e notando che le nostre anime fluttuanti stessero uscendo
dalle
nostre bocche.
All’apparenza
la pirata dava l’impressione di aver preso gran parte del suo
carattere da suo
padre Rufy e in parte era così. Aveva navigato in mezzo alle
tempeste senza
alcuna paura, quante stanze dell'Onda aveva attraversato assieme alla
sua
ciurma solo per divertimento...
…
ma neanche il Re
dei Pirati sarebbe mai stato pronto ad affrontare qualcosa di tanto
adrenalinico
e pericoloso! Io ne ero sicura!
QUESTA ERA
SOLO UNA
PAZZIA DI QUELLO SCAPESTRATO DEL MIO ORMAI UFFICALE FIDANZATO!
“PREPARATEVI
A RIGETTARE IL PRANZO! SI
COMINCIA!”
Pianeta Neo Namecc
– Ore 20:00 –
Campo coltivato Namecciano
Third
Person
All’arrivo
dell’astronave di Cid, due giorni prima, tutti i namecciani
si erano dati un
gran da fare per permettere, a tutti i nuovi arrivati,
di soggiornare e di essere accolti nel migliore dei modi. Nessuno dei
nuovi
abitanti, ovviamente, ebbe modo di lamentarsi.
Roxas e
Naminè poterono finalmente abbracciare i loro amici. Lea e
Xion, in
particolare, si gettarono letteralmente su di loro… prendendoli a calci e
pugni per
la frustrazione!
Si…
non solo Roxas…
anche Naminè… avevano pestato entrambi a sangue!
“PICCOLI
INGRATI! ANDARSENE COSI’ SENZA
DIRCI NULLA?!”
“AVETE
IDEA DELLO SPAVENTO CHE CI SIAMO
PRESI?! SIETE DEGLI INSENSIBILI!"
Nonostante ciò, tutto si concluse nel meglio ed i quattro si chiarirono fino a tornare amici per la pelle.
Gli androidi furono la sorpresa
più
preoccupante per gli
autoctoni. Avevano sentito parlare della loro crudeltà e
della loro sete di
sangue. Molti dei loro amici terrestri erano morti a causa di quei due
assassini, perciò i namecciani erano incerti sul come
comportarsi con entrambi.
Lo stesso valeva per i due cyborg che si erano improvvisamente
ritrovati in
mezzo ad una Rivoluzione nel giro di poche settimane.
Fu
Cargoth a risolvere la questione. La prima sera, il governatore li
prese tutti
e due in disparte e parlò con loro. Voleva conoscerli
meglio, capirli, cercare
di aprire i loro cuori corrotti dal male. Lo aveva già fatto
anni prima con un
ragazzo proveniente dalla Terra, coi risultati che man mano si stavano
vedendo
in quei mesi.
Nessuno
seppe cosa disse il namecciano ai due cyborg. Non seppero nemmeno se
avesse
tentato soltanto di incantarli. Ma dopo quella sera C-17 e C-18
cambiarono
decisamente in positivo, aiutando chi avesse bisogno e cercando in
tutti i modi
di farsi perdonare per ciò che avevano fatto.
I
namecciani,
perciò, non ebbero più nulla da ridire. Al
contrario, quel cambio di rotta li
aveva resi davvero contenti, felici e, ad essere sinceri, anche molto
dispiaciuti.
Ciò
che era appena accaduto con i
due androidi su Earth era la palese dimostrazione che non sempre era
necessaria
la forza bruta per fermare un conflitto, ma semplicemente imparare ad
ascoltare
e comprendere le ragioni dell'altro...
... e di
certo, i loro amici
terrestri non provarono in alcun modo ad ascoltare i cuori dei due
Cyborg!
“Signor
Cargoth... le è arrivata una e-mail sul suo
computer…”
“Grazie,
C-17… non
c’è bisogno che tu rimanga qui! Va pure da tua
sorella!”
Quella
sera, il Governatore di Namecc si trovava all'interno della sua
abitazione e
stava cercando informazioni su quanto fosse accaduto su Glacial 02.
Dragon
non aveva ancora dato ancora sue notizie e ciò lo aveva
messo in agitazione. Come
se non bastasse, Glacial era sparito nel nulla. Lo aveva scoperto lo
stesso
giorno in cui i prigionieri furono liberati, quando arrivò
un Comunicato
d’Emergenza dalla loro Sala di Controllo.
“Non
si preoccupi per me… preferisco fare qualcosa piuttosto che
rimanere con le
mani in mano!” affermò C-17
con tranquillità “... e poi in questi giorni mia
sorella preferisce non avermi molto al suo fianco! Dice che vuole
redimersi da
sola per le sue colpe…”
“Lo
state già facendo, aiutando tutti quei poveri disgraziati
che sono fuggiti da
quell’inferno!” lo
tranquillizzò Cargoth, avvicinandosi allo schermo
del suo computer e aprendo l’e-mail.
“E
questa che cosa sarebbe? Non ha alcun
significato!” esclamò confuso il cyborg.
“E’
la lingua del pianeta Iovis, normale
che
tu non la conosca…” gli
spiegò il namecciano, leggendo la posta…
…
gli bastò leggere
la prima riga per metterlo subito in allarme!
“Il
Governatore di Iovis?! Qui su Namecc?!
Che significa?”
Il
namecciano continuò a leggere, incredulo. Il Grande Druido,
da quello che vi
era scritto, era a conoscenza di un segreto riguardante la sparizione
di
Glacial e sarebbe venuto assieme al suo nuovo apprendista per parlarne
con
lui...
…
sarebbe
giunto il giorno dopo…
“Cosa
può sapere il Grande Druido su
Glacial… e poi arriverà domani… ormai
non ci sono più dubbi, C-17!”
affermò
convinto il namecciano all’androide “Qui sta per scoppiare il putifer…”
BOOM!
[Dogimagi - BOKU NO HERO ACCADEMIA]
Il boato
nelle loro orecchie fu talmente improvviso da farli saltare entrambi in
aria
per la paura.
“PER
LE SQUAME DI POLUNGA! COSA DIAVOLO E’ SUCCESSO?!”
“Signor
Cargoth! C-17!”
La
sorella dell’androide arrivò correndo
all’interno dell’abitazione,
‘leggermente’
impolverata e visibilmente agitata.
“C-18!
Cosa è successo?”
domandò C-17 alla ragazza.
“Una
navicella namecciana è precipitata sui nostri
campi…” gli rispose la
donna dai capelli biondo-platino “…
e li
ha distrutti tutti!”
“Un
momento... hai detto… una
navicella namecciana?!”
Il viso
di Cargoth, da verde, divenne letteralmente viola…
…
era livido di
rabbia!
“Non
posso crederci…
QUELL’IMBECILLE L’HA
FATTO UN’ALTRA VOLTA! EH... MA QUESTA VOLTA LO CONCIO PER LE
FESTE... ECCOME SE
LO FACCIO! GUAI A LUI SE QUALCUNO SI E' FATTO MALE... GUAI A LUI!”
Cargoth
si diresse con passo spedito verso l’uscita della sua casa,
seguito a ruota dai
due cyborg, entrambi preoccupati ma incuriositi.
Se al
namecciano fosse uscito del fumo dalle orecchie del namecciano, non se
ne
sarebbero sorpresi.
Cinque
minuti dopo tutti e tre
avevano raggiunto i campi agricoli… o meglio, ciò
che ne rimaneva!
Attorno
alla navicella erano sopraggiunti tutti i namecciani oltre ai
prigionieri
liberati e a tutti coloro che avevano contribuito alla vittoria contro
l’esercito di Kagaku.
I primi
a uscire fuori da essa furono due figure ben note ai due cyborg...
“Sorellina…
sbaglio o quelli…”
“Sono
proprio loro! Sono riusciti a scappare
da quel pianeta per davvero!”
Di chi
stavano parlando i due androidi?
“MUAHAHAHAH!
QUESTO SI’ CHE E’
STATO
DIVERTENTE! L’ADRENALINA CHE CIRCOLA ANCORA DENTRO IL MIO
CORPO… LA FORZA DI
GRAVITA’ E LA PRESSIONE CHE SBRICIOLAVA TUTTE LE MIE OSSA!
RISVEGLIARMI E’
STATA LA SUA MIGLIOR SCELTA, MIO SIGNORE!”
“YAHOO!
TROPPO BELLO! FACCIAMOLO UN’ALTRA
VOLTA!”
Ebbene
sì… si trattava proprio
dei due vampiri che, incuranti delle loro vite, avevano affrontato con
spasso
quell'atterraggio per loro esilarante!
I
secondi ad uscire dalla navicella furono Junion, Flame e Kairi.
L’ultima,
soprattutto, venne riconosciuta all’istante dai suoi vecchi
amici.
“QUACK!
KAIRI! JUNION! FLAME! SIETE VIVI!”
“GAUSH!
URRA’! SIETE SANI E SALVI!”
“JUNION!
CE L’HAI FATTA!”
“FLAME!
CI HAI FATTO PREOCCUPARE! PER FORTUNA STAI BENE!”
Tutti i
loro amici, quelli vecchi e nuovi, cominciarono a saltare di gioia,
vedendo i
tre raggiungerli a passo lento…
…
pallidi come fantasmi e
tremanti come foglie!
“Mai…
mai più…”
“Generale…
da strapazzo…”
“C’è
davvero…
mancato… poco…”
Immaginatevi
l’enorme spavento che tutti presero nel momento in cui Flame
rigurgitò fuori
tutto il pranzo, nel momento in cui Junion svenne per terra e nel
momento in
cui Kairi cominciò a piangere, versando lacrime come una
fontana.
Una
persona si avvicino a tutti e cinque, sorpassandoli e non calcolandoli
di
striscio…
…
Cargoth era
troppo arrabbiato per pensare a loro!
Solo quando
il namecciano si trovò
a pochi metri di distanza dall'astronave, Dragon decise di uscire fuori.
Ciò
che
vide lo lasciò abbastanza interdetto…
... i due
vampiri
non facevano altro che ridere come due malati di mente...
... Flame si
era
messa a vomitare perfino le ossa… proprio addosso ad uno
svenuto Junion...
... la sua
povera
ragazza non smetteva di piagnucolare e di urlare quanta paura avesse
avuto di
morire...
... gli
stranieri assistevano a
quello spettacolo imbarazzante, non capendoci un accidenti...
... e,
soprattutto,
i namecciani avevano circondato la navicella spaziale, lividi dalla
rabbia!
Cargoth
stava preparando già le
sue nocche… pronto per dargli la lezione che meritava!
Perché
lo
stavano fissando in quel modo? Era certo di non essere atterrato sui
loro…
…
oh…
…
oh no…
…
PORCA MIS…
“DRAGON
ORONAR!!!”
Un’aura
violacea avvolse il Governatore di Namecc, talmente terrificante da far
venire
la pelle d’oca perfino all’uomo
terrestre…
…
che cominciò ad
indietreggiare preoccupato!
“NON
IMPARI MAI, EH!? QUALE ASSURDO IMPULSO
NELL’ANTICAMERA DEL TUO CERVELLO TI PARTE OGNI VOLTA CHE
PRENDI QUEI COMANDI!?
HAI IDEA DI QUANTO IMPEGNO CI VOGLIA A FAR CRESCERE QUESTE PIANTE?! IO
CI SAZIO
IL MIO POPOLO CON QUELLE… LA NOSTRA ECONOMIA SI BASA SOLO
SULLA VENDITA DI
QUELLE COLTURE… E ORA E’ TUTTO DISTRUTTO! QUESTA
VOLTA PERO’ NON LA SCAMPI! TI
DAREMO UNA LEZIONE CHE NON TI SCORDERAI MAI PIU’!”
La scena a
cui assistettero tutti
i presenti li fece letteralmente sbellicare dal ridere, fino alle
lacrime e
anche oltre.
D’altronde…
osservare
l’ex-generale dell’esercito più potente
dell’universo, un uomo di quarant’anni
temuto in ogni angolo del suo universo, fuggire a gambe levate davanti
a
un’intera schiera di namecciani incalliti e pronti a
scuoiarlo vivo... non era
di certo uno spettacolo che si vedeva tutti i giorni!
Nessuno
riuscì a trattenersi…
…
solo Kairi, Flame e Junion non
si resero conto di ciò che avveniva attorno a loro, ancora
scossi
dall’atterraggio suicida di Dragon Oronar che venne
finalmente acchiappato da
uno degli autoctoni...
...
ricevendo
finalmente una sonora lezione per tutti i sei
‘distruttivi’ atterraggi che lui
aveva svolto sul loro pianeta da quando lo conoscevano!
Pianeta
Neo Namecc - Lago
namecciano - Ore 21:00
FLAME
Finalmente,
dopo due giorni da quando li avevo rivisti, riuscii a rivelare la
verit, sulla
morte di mia madre Nami a tutti i suoi compagni di ciurma.
Quella
notte, noi pirati chiedemmo il permesso di usare una barca namecciana
per
svolgere un funerale vichingo in onore della nostra leggendaria
compagna. Un
permesso che, ovviamente, venne accettato senza alcun tipo di protesta.
Sulla
piccola imbarcazione vennero poggiati molti degli oggetti ai quali Nami
teneva
di più…
…
il suo primo Log Pose… una tra
le tante, precisissime mappe che lei aveva disegnato… molti
dei suoi costumi…
il suo primo Clima-Tact… un mandarino, simbolo della sua
infanzia nel villaggio
Coco… il suo libro preferito… un piatto di
ceramica sul quale vi era scritto il
suo nome… una piccola sacca contenente un milione di
danari… e tanto altro col
quale veniva simboleggiato tutto l’affetto che Nami aveva
ricevuto e donato.
Io,
invece, avevo restituito l’oggetto più
importante…
…
quel berretto tutto rovinato
era di mio padre, ma Nami aveva deciso di aggiungerci un tocco
femminile, per
rendermi unica davanti agli occhi di tutti.
Vedere
il tanto leggendario cappello di paglia, col fiocco rosso, poggiato
proprio
sopra alla prua della barchetta, fece piangere il cuore a molti dei
vecchi
compagni di ciurma di Monkey D. Rufy e di Nami.
Su quel
pianeta, tutti assistettero al momento in cui lasciai andare la barca
alla
deriva del mare, le cui onde brillavano grazie alle tenue luci delle
centinaia di
stelle nella volta celeste. Ogni abitante di Namecc, vecchio e nuovo,
si
presentò a quel funerale per rendere onore ad una donna
coraggiosa e spavalda,
che aveva provato a salvare la vita di sua figlia sacrificando la
sua…
…
lei aveva sacrificato la sua
vita per la mia.
Non
riuscivo ancora a darmi pace. Mia madre non sarebbe dovuta morire in
quel modo
orribile. Avrei dovuto proteggerla, ed invece non ero stata nemmeno in
grado di
sconfiggere il suo assassino.
“Zoro…
Sanji… da domani… io voglio cominciare ad
allenarmi sull’Haki!”
I due
pirati si sorpresero davanti a quella proposta ma non dissero nulla. Mi
avrebbero
parlato tranquillamente il giorno dopo.
Sentii che
era giunto il momento di concludere il funerale...
…
accesi
una sfera infuocata con il Sorcery Clima-Tact, dopodiché
preparai l’enorme
fionda del mio amico Usop,
scoccando il dardo. Questo colpì con gran precisione
l’interno della barchetta
che in meno di un minuto fu arsa dalle fiamme.
Una
folata di vento, improvvisamente, fece ruotare il piccolo vascello, e
qualcosa
svolazzò via da esso, atterrando a pochi metri di distanza
dalla sottoscritta, Entrai in acqua per raccoglierlo e,
***
Non ti
permetto di morire qui,
Flame! Tu diventerai la Regina dei Pirati! Quello che
hai
passato qui è straziante e doloroso… ma la tua
vita non
finisce qui! Non accetto che tu ti arrenda così per me, mi
hai capito?!
***
Il mio
lamento fu tale da rattristire il cuore di ogni persona. Kairi e Clairy
cominciarono a versare molte lacrime, così come Junion,
Paperino e Pippo.
Perfino
Alucard e Seras concessero una sola, fugace lacrima di sangue.
Dragon,
invece, sentì il bisogno di mettersi in ginocchio e pregare
affinché l’anima di
quella donna, quella di mia madre, riposasse in pace.
Bastarono
pochi secondi per far scendere le lacrime anche all’uomo, che
dopo più di
vent’anni aveva riscoperto il desiderio di credere nel suo
Dio.
***
Third
Person
Il resto della serata fu molto più allegra.
Flame
passò gran parte del suo tempo con tutto il gruppo di pirati
che era venuto a
salvarla ovvero la sua ciurma, gli amici dei suoi genitori e, con sua
grande
sorpresa, anche molti membri della Marina. Con grande dolore, la
ragazza fu
costretta a raccontare ciò che era accaduto durante la
battaglia contro
Orochimaru e spiegando nei dettagli la morte di sua madre Nami. Solo
dopo tutto
questo la ragazza riuscì a riprendersi quel tanto che
bastava per smuovere un
piccolo sorriso sul suo viso. Per quanto quei giorni fossero stati i
più brutti
della sua vita, il pensiero di essere riuscita a scappare da
quell’inferno e
che ben presto, dopo la sconfitta di Glacial, avrebbe di nuovo issato
le vele
assieme ai suoi compagni, la faceva sentire molto meglio…
…
perciò
strinse con forza quel cappello di paglia, unico oggetto sopravvissuto
al
funerale di Nami, col desiderio di cominciare ad allenarsi
sull’Haki!
Kairi,
invece, dopo più di tre mesi, poté finalmente
riabbracciare tutti i suoi vecchi
amici. Era di nuovo felice come non le accadeva da tempo.
Tutti
quanti erano rimasti scioccati quando la studiarono per la prima volta.
Voi
senz’altro comprenderete il loro stupore, vedendo il
terribile
effetto che il
Campo di Hollywood aveva avuto sul corpo di Kairi. Ci misero qualche
minuto
per
riuscire ad accettare i suoi cambiamenti, compresa l’assenza
del suo braccio
sinistro.
Dovettero,
tuttavia, spiegare a Kairi, Paperino e Pippo che tutti loro non
sarebbero mai
più tornati nei loro mondi, raccontando tutto quello che fu
loro ordinato da
Yen Sid e Xehanort.
Ovviamente a nessuno dei tre piacque quella notizia, soprattutto a Paperino che aveva una moglie e dei nipotini a cui avrebbe dovuto badare. La sua reazione non fu delle più belle da vedere ma nessuno si mostrò offeso. Loro non potevano capire cosa si provasse a perdere per sempre una moglie e i propri pargoletti.
Fu
Pippo a
prenderlo in disparte cercando, da buon amico qual era, di fargli
capire la
necessità della scelta presa dai due vecchi Maestri del
Key-Blade. Gli fece
comprendere che, con Glacial ancora in circolazione, non era possibile
tenere
il varco ancora aperto. Cosa sarebbe successo se l’Imperatore
di Kagaku, per
vendicarsi della loro fuga, avesse deciso di attaccare da solo i mondi
oltre il
varco oscuro e di farli esplodere?
La
scelta di Yen Sid, fece comprendere Pippo al papero, avrebbe salvato la
Regina
Minnie, Paperina, Qui, Quo e Qua, Zio Paperone, Pluto, oltre a tutti
gli amici
che avevano conosciuto durante i viaggi con Sora...
“Paperina
non poteva lasciare da sola Minnie, e tu lo sai! Gaush! Avresti deciso
di
rimanere con la Regina se al suo posto ci fossi stato tu…
come avrebbe potuto
seguirti con i tuoi nipoti e mettere a repentaglio le loro vite...
soprattutto
con Glacial che ci vuole morti?”
Per
Paperino, quelle parole furono dure da mandare giù, ma per
quanto Pippo, a
volte, sembrasse un tantino scemo e senza cervello, aveva la grande
qualità di
saper trovare sempre le parole giuste per riuscire a risollevare il
morale
delle persone a cui voleva bene, ed in quel caso aveva perfettamente
ragione.
Tutto ciò che lo stregone papero potesse fare, in quel
momento, era di
impegnarsi al massimo per cercare di aiutare tutti loro a sconfiggere
definitivamente l’ultimo Yilancar ancora a loro avverso.
Kairi,
invece, accusò letteralmente il colpo, perché
quella notizia le aveva dato la
conferma assoluta che niente sarebbe più tornato come prima.
Questo fu un altro
dei motivi per i quali lei cambiò per sempre il suo
carattere, ma non fu il
motivo peggiore. Questo posso tranquillamente assicurarvelo.
Junion,
invece, rimase assieme alla sua ragazza Clairy con la quale si
appartò dentro
la nuova casetta costruita per loro dai namecciani.
L’ex-soldato le raccontò finalmente tutto
ciò che era successo dal giorno in cui
Shiro era stato
giustiziato…
…
cominciando proprio dal momento in cui si era reso conto di essere
stato
imprigionato all’interno della bocca del Drago Nero dalle
Angeliche Ali!
Quella
volta aveva provato a liberarsi in tutti i modi, senza riuscirci. Era
stato
liberato dalle fauci di Dragon solo quando l’enorme rettile
si fu allontanato
per centinaia di chilometri. Junion pensava sarebbe morto
all’istante, proprio
come era accaduto a Gabor, e che sarebbe stato giustiziato in quel
momento
senza poter più rivedere Clairy, Kairi e tutti gli altri.
Invece Dragon aveva
cominciato a trattare con lui per riavere il diario segreto e
l’album di
fotografie. Arrivò perfino a donargli la libertà
totale, per riottenere gli
oggetti del suo passato. Junion, tuttavia, aveva deciso di rifiutare,
come ben
ricordate.
Junion non l’aveva
preso in considerazione,
fino a quando il generale non gli aveva rivelato dei Nove
Cercoteri e
dei sigilli coi quali avrebbe potuto custodirli dentro di se,
diventandone il
loro Jinjuurichi, e soprattutto, quando gli aveva parlato del gene del
Super
Sayan e di dove, con tutta probabilità, esso si trovasse.
Il
ciclope, infatti, aveva imparato da Shiro moltissime tecniche di
sigillo. Non
aveva mai capito a cosa potessero servirgli e un giorno
provò anche a chiederlo
al vecchio shinobi, il quale gli aveva parlato dei Cercoteri e del loro
immenso
potere.
Alla
fine, Dragon e Junion avevano raggiunto il seguente accordo.
L’ex- generale
promise che il controllo del carcere sarebbe dovuto passare nelle mani
dei
namecciani, che avrebbe concesso ai prigionieri molte più
libertà azzerando
ogni loro incontro con altri soldati dell’esercito. Il
ciclope promise che
avrebbe preso il controllo dei nove Demoni delle Code e che con essi
avrebbe
provato a raggiungere Glacial 01 per recuperare il gene del Super Sayan.
Tutto,
ovviamente,
solo se il ragazzo avesse ridato i due oggetti personali al
generale… e solo
dopo aver avuto la parola d’onore di Dragon per aver salva la
sua vita e quella
dei suoi amici e prigionieri!
Il generale
aveva concesso, quindi, al ciclope la navicella namecciana,
permettendogli di
partire per la sua nuova missione. Era partito verso il pianeta Kaguya,
raggiungendolo in poco più di una settimana. Nessuno viveva
più su di esso e la
natura aveva completamente ristabilito il suo predominio, con le
foreste
che
avevano preso possesso di tutte le città. Il ciclope
raccontò a Clairy di non
aver visto mai un posto più pericoloso, maestoso e
stupefacente prima d’ora.
Boschi
con alberi alti più di un grattacielo… deserti
sconfinati di sabbia… un intero
continente immerso nella nebbia… animali grossi quanto una
casa…
Grazie
ai sigilli che aveva imparato da Shiro, Junion riuscì a
trovare tutti e nove i
cercoteri, riuscendo a convincerli quasi tutti con facilità.
Solo Kurama fu
molto restio a concedere i suoi poteri al ragazzo e si convinse solo
davanti
alla promessa che, una volta abbattuto il potere di Kagaku, esso
sarebbe
tornato di nuovo in libertà.
Ci aveva
messo diversi giorni, ma alla fine Junion era riuscito a raggiungere
Glacial 01
insieme ai suoi nuovi alleati. Dragon gli aveva spiegato che, con tutta
probabilità, l’imperatore aveva nascosto il suo
tesoro all’interno della sua
reggia. Perciò, il ciclope aveva deciso di infiltrarsi nel
momento in cui lo Yilancar del
Demone del Freddo non si trovava al suo interno, così da
poter agire
indisturbato.
All’inizio
era stato tutto facile, grazie ai consigli dei suoi nuovi amici. Era
perfino
riuscito a trovare il gene del Super Sayan, senza farsi beccare da
Glacial. Sarebbe
riuscito perfino a fuggire senza essere notato, se non si fosse trovato
faccia
a faccia contro C-17 e C-18.
Che
battaglia era stata quella contro i due androidi!
Se non
avesse avuto dalla sua parte i nove cercoteri che lo ricaricavano di
chackra, a
quell’ora Junion sarebbe stato ucciso dai due cyborg che
riuscirono comunque a
trattenerlo fino all’arrivo di Glacial.
Anche
quella volta, Junion aveva rischiato seriamente di rimetterci le penne.
All’Imperatore,
già trasformato, era bastato soltanto un pugno per metterlo
a tappeto.
Tutti e tre
assistettero, ammutoliti, alla furia di Glacial… che per la
frustrazione
distrusse l’aeroporto del suo pianeta sterminando ogni forma
di vita aliena!
Poi,
Junion continuò a raccontare a Clairy di come lui e gli
androidi, anche con
l’aiuto dei demoni di Kaguya, fossero riusciti a salvare
Kairi e Dragon, e di
quanto fosse poi accaduto durante la battaglia contro Orochimaru e
quella
finale contro Malefica.
Il
ciclope rimase sotto shock quando scoprì, dalla sua ragazza,
di come la strega
avesse cercato di ingannare tutti i prigionieri provando a corrompere
Flame e,
cosa ancora più disgustosa, di come avesse provato a far
passare Orochimaru per
Shiro. Scoprì anche della morte di Piccolo, Dende e Lucama,
dispiacendosene
molto.
Alla
fine, tutti e due decisero di addormentarsi, e da quella notte
avrebbero
dormito insieme fino alla fine dei loro giorni.
[Cassiopea - BEST OST IN THE WORLD]
Dragon,
invece, decise di parlare con Cargoth di quanto fosse accaduto durante
quella
battaglia, annunciando la morte di Malefica per mano della sua
compagna. Tuttavia
venne anche a sapere della sparizione di Glacial e quella notizia non
gli
piacque per niente.
“E’
sparito di sua spontanea volontà… di questo sono
sicuro! Starà senz'altro
architettando qualcosa!”
“Hai i
miei stessi dubbi, Dragon… e forse in tutto questo
c’entrano anche i Custodi
del Key-Blade!”
“Non è
forse… E' questo!”
affermò con convinzione l’uomo “Uno dei suoi obiettivi era conquistare i
mondi oltre il varco oscuro… e
potrebbe
perfino averlo fatto durante la fuga dei prigionieri!”
“Tuttavia,
ne avremo conferma domani!”
gli rivelò Cargoth, sorprendendolo.
Il
namecciano decise di rivelare al terrestre dell’e-mail
ricevuta poco prima del
loro atterraggio.
“Il
Governatore Gandalf… alla fine è uscito dal suo
covo! Si è stancato di vendere
fuochi d’artificio?”
“Attento
a ciò che dici, amico mio…
all’apparenza può sembrare un buono a nulla, ma in
quanto a magie lui è di gran lunga il più colto e
capace di tutto l’Universo…
perfino di tutti i tempi, dico io!”
“Non
ne dubito, Cargoth… ma
continuo a pensare che l’annessione pacifica di Iovis
all’impero
fosse soltanto un tentativo per lavarsi le mani da tutto questo!
Kaguya
almeno ebbe il coraggio di opporsi, inizialmente…”
“… e
guarda cosa è accaduto loro, quando Glacial ha perso la
pazienza!”
lo rimproverò il namecciano con severità
“Gandalf
è stato molto più scaltro e furbo dei
Daimyo… sono convinto che, dietro allo
‘stallo’ di Iovis, ci sia sempre stato lui e che in
realtà abbia soltanto
aspettato il momento più opportuno per ribellarsi!”
Dragon
cominciò a capire i ragionamenti del namecciano e si
trovò costretto a dargli
del tutto ragione.
“Perciò
domani avremo dalla nostra parte
anche i Druidi del pianeta Iovis…”
“Così
sembra...”
affermò convinto
Cargoth, cambiando poi immediatamente il discorso “... ora voglio che tu
sappia che
da domani riceverai un intenso allenamento sul KI! Il tuo livello di
combattimento è dato soprattutto dalla trasformazione in
Drago Nero ma non hai
delle reali basi per affrontare un avversario come Glacial...
è troppo
importante che tu riesca a controllare la tua aura prima di subire
l’iniezione
dello Yilar…”
Il
terrestre si voltò sorpreso verso il namecciano. Non diceva
sul serio, vero?
“Non
hai mai voluto, fino ad ora…”
“...
perché non eri del tutto convinto di te stesso. Eri ancora
fedele a Glacial ed
io rispettavo la tua decisione... tuttavia a causa di ciò
non potevo del tutto
fidarmi di te…”
“Che
stronzo… tu hai sperato nel mio
voltagabbana a Glacial per più di vent’anni! Tu
sei più scaltro perfino di
Gandalf, vecchia lumaca che non sei altro!” lo
prese in giro Dragon,
puntandogli scherzoso il dito addosso.
“L’esperienza
con Freezer cambia anche un
popolo pacifico come il nostro… ma anche noi commettiamo
ancora degli errori… Glacial
è uno di questi!” rispose
lui Cargoth, ripensando a quel fatidico giorno…
…
un ricordo che non avrebbe mai
più cancellato dalla sua mente...
...
l’unico errore
del quale si sarebbe pentito per il resto della sua vita!
“Allora
sarà meglio che io vada a dormire!”
affermò Dragon alzandosi dal suo posto “Però voglio
sapere un’ultima cosa... chi mi
allenerà? Nail? O quei due Custodi che hai allenato in
questi due mesi? Ho
sentito che alleneranno Kairi e tutti gli altri Maestri del
Key…”
“Io!”
L’uomo
calvo rimase paralizzato sul posto. Era senza parole.
“Sarò
io il tuo maestro! E riceverai
l’addestramento namecciano!”
riaffermò con durezza e fermezza il
Governatore di Namecc.
Per quel
popolo, permettere ad un Capo dei Saggi di addestrare personalmente un
suo
allievo veniva considerato tabù. Ogni namecciano, infatti,
doveva avere una
possibilità di raggiungere quella carica. Il più
quotato sarebbe sempre stato
quello che aveva imparato e appreso di più su ogni loro
aspetto della loro
vita. Allenare il corpo, la mente e il cuore. Queste erano le basi per
poter diventare
il Capo dei Saggi cominciando a impararle già da piccoli
dentro le loro scuole.
Un
addestramento come quello che aveva in mente Cargoth, equivaleva a
ricevere
degli allenamenti e degli studi che lo avrebbero portato molto vicino
ad essere
un successore al ruolo di Capo dei Saggi!
“Non
potrò insegnarti tutto, di questo ne sono
convinto…” lo
anticipò però
Cargoth, con serietà “… ma allenarti solo nel fisico, contro
un
mostro come Glacial, ti sarà fatale. Dovrai imparare il
nostro stile di
combattimento e fonderlo con quello che già
utilizzi… ci aiuteranno anche i due
Cyborg! Loro possono parlarti molto bene dello stile di combattimento
di un
sayan e di quello namecciano... inoltre sanno i punti deboli del Super
Sayan
dato che furono perfino capaci di ucciderne qualcuno. Dovresti imparare
le basi
nel giro di una settimana, dopodiché potrai iniettarti il
gene del Super Sayan…
se ti impegnerai fino in fondo… potrai diventare il
guerriero più potente di
tutti i tempi, Dragon Oronar!”
Cargoth
si alzò dal suo posto e sorpassò Dragon,
raggiungendo la sua dimora, mentre il
terrestre era ancora paralizzato sul posto incredulo per ciò
che gli era stato
annunciato...
Spazio
aperto
Nello
spazio, qualcosa stava viaggiando verso il pianeta Neo
Namecc…
…
quel qualcosa era
un Drago Nero femmina dalle Angeliche Ali!
Questa,
protetta da una bolla che le permetteva di respirare tranquillamente
nello
spazio, veniva cavalcata dal vecchio e saggio Gandalf, il Grande Druido
del
pianeta Iovis.
Lo
stregone era l’essere vivente più vecchio di tutto
l’Universo, alla veneranda
età di novecento settanta quattro anni dei quali Gandalf li
aveva, la
maggior parte, trascorsi viaggiando e vivendo su ogni singolo pianeta
di ogni
galassia, studiando ed apprendendo quante più magie ed
incantesimi possibili.
Aveva perfino affrontato guerre terrificanti e cruente, riuscendo
sempre a
uscirne vincitore.
Dopodiché,
a trecento venti nove anni, decise di tornare su Iovis per insegnare
agli
stregoni più giovani tutto ciò che aveva imparato
durante i suoi lunghi viaggi.
Solo
uno, però, riuscì ad apprendere la maggior parte
dei suoi incantesimi, ovvero
Albus Grindelwald, il sensei di Gabor ed uno dei suoi ultimi allievi,
che seguì
i suoi insegnamenti tra gli ottocento e i novecento anni di vita di
Gandalf.
Fu
nominato all’unanimità come Grande Druido del
pianeta Iovis all’età di quattro
cento anni e rimase in carica fino ad allora. Assieme al vecchio,
vestito con
un lungo abito grigio topo, vi stava il suo nuovo apprendista che
cercava con
fatica di mantenere attiva la bolla d’aria che li
proteggeva...
... un solo
errore,
e tutti e tre sarebbero morti all’istante!
Il
ragazzo, poco più che minorenne, era a petto nudo, e sudava
copiosamente da
tutte le parti del corpo, a dimostrazione che ci volesse un controllo
straordinario per controllare quella magia.
Un
enorme tatuaggio, in una lingua antica, gli ricopriva tutto il
pettorale ben
sviluppato.
“Basta
così, ragazzo mio… adesso riposati!
Così diventerai più secco di Smeagle!”
“Smeagle…?
E… chi sarebbe?”
“Un
vecchio abitante della Contea, sul pianeta Aragorn, ma te ne
parlerò un’altra
volta…”
L’apprendista
rilasciò l’incantesimo prontamente ripreso dal
vecchio druido. Il primo si
stese sulla schiena squamata del drago, riprendendo fiato, mentre per
magia
apparvero davanti a lui una ciotola colma di riso ed un bicchiere
d’acqua.
“Non
sei andato affatto male, giovanotto! Hai resistito per più
di due giorni senza
mangiare o bere… stare nell’esercito di Kagaku ti
ha davvero reso molto più
forte!”
“Però
non è bastato a
rimanerci… se non
fosse stato per quella strega sarei stato molto più
utile…”
“Smettila
di incolparti! Tu non eri pronto
ad affrontarla e non è affatto vero che tu sia stato
inutile! Se non fosse
stato per te, quelle povere anime di Hollywood non avrebbero mai avuto
la
possibilità di scappare... e se non fosse stato per te io
non sarei mai
riuscito a fare ciò che ho fatto! Se non fosse stato per te,
Glacial avrebbe
attaccato Namecc in questo istante ed i tuoi amici sarebbero
già condannati a morte! Non solo... grazie a te, la Torre
dell'Orologio non avrebbe mai salvato quella bambina dalle grinfie di
Glacial, salvandola nei mondi dentro il Varco Oscuro!”
Il
giovane dai capelli color pece capì che il suo nuovo maestro
avesse ragione,
perciò si scusò con lui e ricominciò a
mangiare.
Non si
abbuffò sul cibo, ma lo mangiò con garbo e
rispetto, a piccoli bocconi.
“ARWEN!
LAGGIU’, DI FRONTE A TE! IL
PIANETA
CON L’ATMOSFERA VERDE E’ NEO NAMECC!”
Il drago
femmina ruggì in risposta al druido, e si preparò
a sopportare l’enorme
pressione della gravità namecciana.
“Ha
bisogno di una mano, signore?”
provò a chiedere l’apprendista al
vecchio, quando ebbe finito di mangiare.
“Non
preoccuparti! Avrò quasi mille anni, ma so controllare
perfettamente una
barriera magica! Tu vedi di rivestirti, sempre che tu non voglia
mostrare i
tuoi pettorali a qualche rivoluzionaria di tuo gradimento…”
“MAESTRO
GANDALF! NON E’ IL MOMENTO!”
Arwen si
gettò in picchiata in direzione dell’atmosfera
namecciana. Grazie alla barriera
eretta da Gandalf nessuno dei tre rimase incenerito o schiacciato dalla
pressione e cinque minuti dopo planavano già nei cieli di
Neo Namecc.
“Che
strano pianeta…”
“...
adatto per un popolo pacifico come quello namecciano!”
gli spiegò
Gandalf “Non
hanno bisogno di cacciare gli animali, se non per le loro pelli, e
mangiano soltanto frutta contenente moltissima acqua. Hanno ampliato le
loro
tecnologie grazie all’Impero di Kagaku ma rimangono sempre
molto legati alla
terra... ecco! Laggiù si trova l'unico villaggio abitato!
Atterra, Arwen!”
Il drago
obbedì all’istante, atterrando con la sua enorme
mole poco distante dal
villaggio namecciano.
Di
certo, Arwen fu molto più elegante e composta di un certo
terrestre calvo con
la cicatrice sull’occhio.
Come
fu prevedibile, non passarono inosservati davanti agli occhi di tutti
gli
abitanti che si avvicinarono con molta curiosità.
All’inizio furono molto
preoccupati dalla presenza dell’enorme drago femmina che
però si rivelò essere
troppo docile e stanca per poter far altro. Tutti tirarono un sospiro
di
sollievo quando videro Arwen poggiarsi con insolita grazia su un
fianco,
appisolandosi soddisfatta, coprendosi la testa con la sua ala piumata.
Il
vecchio, nel frattempo, scese dalla sua groppa con
l’agilità di un atleta,
seguito dal giovane apprendista che, con lo sguardo,
cominciò a cercare
qualcuno.
Dovevano
essere lì… dovevano
essere salvi anche loro!
Davanti
ai due maghi, camminando lentamente, si avvicinò Cargoth
tendendo la mano verso
il suo pari grado.
“Avresti
potuto chiederci un’astronave invece di far stancare la tua
povera Arwen!”
“Arwen
non mi avrebbe mai lasciato andare
senza di lei… è
piuttosto gelosa!”
scherzò Gandalf, stringendo la mano al namecciano ed
abbracciandolo
calorosamente.
Era da
più di vent’anni che i due non si vedevano di
persona, ma sembravano come
fratelli.
“Questo
ragazzo dev’essere il tuo
apprendista, giusto?” domandò Cargoth,
notando il giovane “Qual
è il tuo…”
“GABOR?!”
Il
ragazzo avrebbe riconosciuto quella voce fra mille.
Si
voltò di scatto verso uno
sbigottito Junion che lo indicava come se avesse visto un fantasma.
Assieme a
lui vi stavano anche Clairy, Flame, Paperino e Pippo, che non la
smettevano di
fare domande al ciclope.
“Gabor?!
Quel Gabor?!”
“Non
era precipitato dalla Fortezza dei
Comandanti?!”
“Quack!
Che significa tutto questo?”
“Gaush!
Non ci sto capendo nulla…”
Ovviamente
Gabor, con imbarazzo, si mise una mano dietro la nuca, ridendo
nervosamente.
“Ecco… vedete… è una lunga storia…”
[My
Mother and My Father - NARUTO]
Solo in
quel momento, però, si rese conto della presenza di altre
due persone…
…
Kairi
e Dragon giunsero solo in quel momento, accompagnati dai due androidi.
Il
secondo, dopo averlo visto, si paralizzò sbigottito sul
posto...
…lo
aveva visto
precipitare dalla sua finestra… si era sognato quella scena
per molte notti… i
sensi di colpa per la morte di quel ragazzo di soli sedici anni avevano
corroso
il suo animo… ed ora Gabor era vivo e vegeto?! Proprio
davanti a lui?! Come era
possibile?!
Gli
stessi pensieri li stava provando la ragazza, ma amplificati
all’inverosimile…
…
doveva sembrarle un sogno,
perché continuava inconsciamente a darsi dei pizzicotti sul
braccio.
Gabor li
raggiunse entrambi, ignorando tutti gli altri presenti. Quando vide la
custode
avvicinarsi commossa, si lasciò toccare dalla sua mano
tremante…
…
l’abbraccio della
ragazza fu improvviso, ma Gabor la lasciò fare,
permettendole di sfogarsi e di
piangere di gioia e di felicità!
“Ga…
Gabor… sei… sei vivo!”
Il
terrestre di Iovis annuì dolcemente, accarezzandole i
capelli. Si rese conto
anche del braccio mancante della ragazza e si sentì
immensamente in colpa, ma
cercò di non darlo a vedere.
“Hai
visto? Ci siete riusciti! Vi siete salvati!”
Per
entrambi, quelle parole avevano un gran significato.
Avevano
mantenuto entrambi la loro
promessa! Erano sani e salvi!
Kairi si
staccò dal maghetto, sentendo Dragon avvicinarsi a lei.
All’inizio
Gabor si stava decisamente preoccupando. L’ultima volta che
lo aveva visto,
Dragon lo voleva decisamente morto, e nemmeno il suo nuovo sguardo non
gli
stava affatto piacendo.
Improvvisamente,
notando lo sguardo imbarazzato di Kairi, cominciò a capire
ciò che stesse dando
fastidio all’uomo.
Era
geloso…
…
Dragon e Kairi dovevano essersi
messi insieme durante la sua ‘apparente’ morte.
Non
poteva accusarla. Era giusto andasse così. Alla fine anche
lui si era reso
conto che quel sentimento, provato per la giovane ex-prigioniera, altro
non
fosse che semplice affetto fraterno.
Immaginate
la sorpresa di tutti i presenti quando il quarantenne proveniente dalla
Terra
si inchinò davanti all’apprendista di Gandalf, con
sguardo terribilmente affranto.
“Ti
chiedo perdono, Gabor… per colpa mia, tu sei…”
“No!
Ti prego, non fare così! Ormai
è acqua
passata! Ora siamo tutti dalla stessa parte, no?”
dichiarò subito il
ragazzo dai capelli color pece, mettendo le mani avanti imbarazzato.
“Quindi
combatterai anche tu?” gli
domandò Junion che nel frattempo si era
avvicinato assieme agli altri.
“Ovvio!
Forse ci sarà anche il maestro
Gandalf ad aiutarci!” confermò Gabor,
indicando il vecchio mago coi capelli
e la barba lunghi, ricci e grigi.
“E’
un’ottima notizia!”
esclamò contento Cargoth.
Il
namecciano aveva già visto all’opera il millenario
mago, e sapeva quanto fosse
potente...
... sarebbe
stato di certo molto
utile!
“Mia
cara ragazza, potresti avvicinarti a me,
per cortesia?”
“Dice…
dice a me, signore?” domandò
Kairi al vecchio druido, leggermente
sorpresa, ricevendo un cenno di consenso da Gandalf.
La
ragazza raggiunse il vecchio mago, che la coprì
completamente con il suo
vecchio mantello. La tenne lì dentro, nascosta, solo per
pochi secondi. Quando
la riscoprì, l'arto mancante di Kairi era
ricresciuto, e le era rimasta soltanto una cicatrice bianca attorno
all'avambraccio.
“CHE?!
MA COME…”
“QUACK!
IL BRACCIO!”
“PORCA
PUTTANA! CHE RAZZA DI TRUCCO HA USATO?”
Tutti
rimasero a bocca aperta davanti a quella scena.
Ma chi
poteva essere più
sorpresa, se non Kairi stessa?
“MA…
MA… QUESTO… NON PUO’ ESSERE…”
“Un’incantesimo
medico di secondo livello...”
spiegò a tutti Gandalf, in particolare a
Gabor “...
guarisce e fa ricrescere tutte le parti mancanti del tuo
corpo… va
molto meglio adesso, vero signorina?”
“S…
si… la ringrazio, signor Gandalf!”
Dragon
era a corto di parole…
…
l’altra sera Cargoth gli aveva
parlato dell’immenso potere di quel vecchio mago…
... ma
questo già
superava ogni sua aspettativa!
“Gandalf…”
affermò all’improvviso il
Governatore di Namecc con serietà “… nell’e-mail vi era scritto
che tu sapessi
qualcosa su Glacial, giusto?”
Il
druido annuì con decisione, avvicinandosi a Gabor e facendo
segno di seguirlo.
“Cargoth…
porta tutti quanti al centro del tuo villaggio, nessuno escluso! Quello
che sto
per dirvi riguarderà non solo Glacial, ma anche alcuni di
voi… inclusa la
ragazza ed i Maestri del Key-Blade!”
Ebbene
sì... i due personaggi
misteriosi sono il leggendario Gandalf, tratto dal Signore degli
Anelli... e
nientedimeno che Gabor! Come è possibile che sia vivo? Lo
scoprirete nel
prossimo capitolo ;-)
Per
quanto riguarda il primo,
sappiate che non si muoverà in prima linea, da questo
momento. La sua presenza
è e sarà più marginale rispetto a
quelle dei due vampiri Alucard e Seras (i
quali hanno svolto un ruolo determinante nella storia di Dragon) ed
è per
questo che ho aggiunto "Hellsing" ai Crossover, e non "Il
Signore degli Anelli".
Detto
ciò, il prossimo capitolo uscirà
tra il 15 e il 16 ottobre ;-) non perdetevelo, perchè in
esso scoprirete come
Gabor sia riuscito a sopravvivere...
...
e soprattutto, quello che ha
fatto l'Imperatore Glacial durante la fuga dei prigionieri di Hollywood!
Alla prossima ;-)
P.S. EDIT - 12-01-2020 L'aggiunta futura del Signore degli Anelli in questa storia, ha a che vedere con l'aumento dei capitoli della stessa.