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Autore: Colpani392    08/10/2017    0 recensioni
Tra amori, scuola e altri problemi adolescenziali con l'aggiunto di un pizzico di soprannaturale, vedremo Cora Hale diventare per la sua nuova città quello che Scott è per Beacon Hills, il suo protettore. Con amici, alleati, nemici e vecchi nemici divenuti alleati Cora e il suo nuovo "branco" dovranno proteggere la loro città dai pericoli portati dal mondo soprannaturale e dai segreti che porta con sé.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Cora Hale, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Teen Wolf Were Cerberus'
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Capitolo 17:

Lupi Mannari?

 

 Pov Generale

I quattro ragazzi scoppiano in una risata collettiva.

AC: lupi mannari? Ma fa sul serio sceriffo?

Lo sceriffo guarda scettico i ragazzi.

SS: un attimo prima, sembravano preoccupati a morte, ora, ridono come se avessero inalato del gas esilarante.

SS: ragazzi smettetela per favore, è una cosa seria.

I ragazzi cercano di trattenere le risate.

C: sceriffo lei crede davvero che ci beviamo questa storia.

Lo sceriffo si sporge in avanti e fissa Cora dritta negli occhi, lei vedendo lo sguardo dello sceriffo “torna” seria.

SS: non sto scherzando.

AR: lo so che sembra incredibile ragazzi ma è la verità, in questo filmato è stato ripreso quello che noi presumiamo essere un lupo mannaro.

I quattro ragazzi fissano i due agenti più anziani con apparente incredulità.

J: ma perché c’è l’avete mostrato?

SS: per la tua minaccia a Livarro, un ragazzo normale per minacciare qualcuno avrebbe usato parole come “ti ammazzerò” o “ti squarterò” ma e al massimo menzionerebbe un coltello o un’arma da taglio, non degli artigli, soprattutto se sembra intendere artigli di cui è lui stesso dotato.

C: voi pensate che il mio ragazzo sia un lupo mannaro? Se fosse un lupo mannaro dubito che la sua pizza preferita sia quella integrale con verdure grigliate.

Cora ridacchia mentre fa quest’affermazione.

Lo sceriffo guarda ancora incerto i quattro ragazzi.

SS: signorina, lei non ha ancora detto niente.

Dice rivolgendosi ad Emi.

E: cosa dovrei dire?

SS: le ho appena mostrato il video di un presunto licantropo e lei non ha domande o constatazioni?

E: veramente sceriffo, io ho sempre creduto nel soprannaturale, fin da piccola, licantropi, vampiri, fantasmi, stregoneria, io ci credo e quel video è soltanto una conferma delle mie idee.

Rockstone la fissa incredula come Livarro, mentre lo sceriffo comincia a guardarci uno per uno con sguardo serio.

SS: molto bene, forza signori, qui non abbiamo più nulla da fare.

Detto questo l’uomo si alza, seguito dai suoi due agenti un po’ titubanti.

 

POV Cora.

Non so’ perché, ma mi sa che non era tanto convinto.

C: ragazzi qui c’è qualcosa di strano.

J: dopo tutta quell’insistenza, si è arreso così facilmente? non mi convince.

AC: dite che hanno messo telecamere o microfoni per sentire eventuali conversazioni che sarebbero potute avvenire dopo l’interrogatorio.

E: dubito che si possa definire interrogatorio, ma non credo, loro non sapevano dove Jacob avrebbe scelto di tenere la loro conversazione.

AC: già.

C: in ogni caso dovremmo stare in allerta, soprattutto tu Jacob, niente trasformazione finche non si sono calmate le acque.

J: nessun problema.

 

Jacob ha le braccia incrociate al petto, le gambe leggermente divaricate, questa postura e la maglietta  a mezza manica bianca super attillata, mettono in risalto il suo fisico, facendolo apparire più stoico e muscoloso.

 

C: Emi, Ann, voi due dovete tenete d’occhio Lucas.

 

Emi è ancora seduta sulla sedia e fissa Cora come se le quello che sta dicendo quest’ultima sia sacro e vitale. Mentre Ann è appoggiata con la schiena ad uno scaffale che guarda Cora seria e senza lasciar trasparire emozioni.

Cora in questo momento è al centro del triangolo formato dalle sue due amiche e del suo compagno. Se qualcuno, a conoscenza del segreto dei lupi, vedesse la scena senza conoscere i ragazzi, Cora apparirebbe a quest’ultimo come una grande e fiera Leader o Alpha, degna di ogni rispetto e onorificenza.

 

 

Pov Cora

 

AC: perché?

C: il comportamento che ha avuto nella serra, corrispondeva con quello che dovrebbe avere colui che ha creato i demoni.

E: Cosa? Non penserai che Lucas sia in grado di fare una cosa del genere?

J: pensaci Emi, hai detto che Lucas è diventato più freddo e distaccato da un anno e mezzo circa, le sparizioni sono cominciate sei mesi fa’, se Lucas avesse trovato il rituale per la creazione dei demoni,  probabilmente avrebbe dovuto tradurlo dal latino, qui non insegnano latino quindi ci deve aver messo un bel po’ e come hai detto tu, essendo molto occupato, ci avrebbe messo ancora di più, pensando che avesse tradotto un libro delle ombre o un bestiario contenete l’incantesimo, ci avrebbe messo mesi e altri ancora per imparare il rituale. Con quest’ipotesi l’arco temporale ritorna e Lucas schizza in cima alla lista dei sospettati.

Emi è visibilmente irritata per le parole di Jacob. Io e Ann siamo davanti ai due litiganti, sedute su due sedie, i due si fissano negli occhi con rabbia e mi sembra quasi di star a guardare un film, prenderei più che volentieri dei popcorn.

E: queste sono solo congetture, non puoi accusare Lucas senza avere prove.

Emi si alza in piedi e punta il dito contro il lupo.

J: si è sdoppiato, quali altre prove ti servono per dimostrarti che fa uso di stregoneria?

E: per quello c’è di sicuro una spiegazione logica che ancora non ho trovato.

J: posso sapere perché ti ostini a difendere il tuo ex ragazzo?

Emi abbassa lo sguardo, visibilmente amareggiata, Jacob se ne rende conto, subito cerca di rimediare ma Emi corre via trattenendo le lacrime.

Il ragazzo si volta verso di noi ragazze, che siamo alle sue spalle, visibilmente confuso.

J: avevo capito che la rottura con Lucas non l’avesse toccata.

Ann si alza in piedi dalla sedia dove si era seduta, si mette le mani nelle tasche della giacca di pelle e fa un sorriso malinconico.

AC: si vede che non la conoscete, Emi è stata innamorata di Lucas fin dall’asilo, io non ero in classe con loro, ma Emi è la mai vicina di casa e da piccole spesso giocavo assieme, lei mi raccontava tutto e continua a farlo. Emi è ancora innamorata di Lucas e lasciandolo, sperava che tornasse quello di un tempo, ma non è stato così, anzi, è peggiorato.

Jacob mi guarda visibilmente dispiaciuto e amareggiato.

AC: vado a parlarle.

Ann si allontana nella stessa direzione di Emi.

J: perché quello che esce dalla mia bocca fa sempre più danni di una bomba nucleare?

C: perché tu parli e poi pensi, anzi parli, pensi al cibo, alla tv, ai videogiochi, alle ragazze, ai libri e poi quando è ora di andare a dormire o sei sotto la doccia, pensi a quello che hai detto e fatto durante la giornata.

Lui mi guarda e io gli sorrido dolcemente, lui ricambia.

J: non potrei essere più d’accordo.

 

 

Aula di inglese ore 17.34

Pov Generale

PD: in contemporanea su due telecamere?

C: esattamente.

Cora e Jacob sono andati da Deucalion per chiedergli cosa ne pensa dello “sdoppiamento di Lucas”.

PD: dal quel cha sappiamo, noi abbiamo a che fare con qualcuno che compie incantesimi tramite le anime. Vedete il credo che le macchine fotografiche e le telecamere rubino l’anima non è del tutto infondato. Difatti telecamere e fotocamere sono gli unici mezzi non soprannaturali in grado di “vedere” l’anima presente in un corpo.

J: in che senso?

PD: per possedere un altro corpo bisogna insinuare in essa una parte della propria anima, una parte abbastanza forte da sovrastare quella già presente nel corpo. Sapete tutte quelle foto che si trovano su internet che mostrano strane figure che sembrano fantasmi e cose così?

I due ragazzi annuiscono.

PD: beh vedete, in passato gli stregoni più malvagi avevano l’usanza di inserire una parte della propria anima in un oggetto.

J: tipo gli Horcrux di Harry Potter?

PD: sì, una cosa del genere.

I due ragazzi, sorpresi del fatto che il Prof sapesse cosa fosse un Horcrux, sono rimasti a bocca aperta.

PD: mi piace leggere e Harry Potter sembrava interessante. Comunque, questa pratica differisce perché funziona solo una volta. Lo stregone inserisce la propria anima nell’oggetto, se poi questo stregone muore, i suoi seguaci possono mettere il frammento dell’anima contenuto nell’oggetto in un altro corpo, di solito un bambino perché la sua forza di volontà è più debole, lo stregone ne prende il possesso e “rinasce”. Il punto è che se uno di questi oggetti o di queste persone viene fotografato o ripreso, nella foto si vedrà un’ombra o addirittura l’immagine semitrasparente dell’originale possessore dell’anima. Ma essendo i nostri lupi morti, privi di una seconda anima e essendo stati viventi quindi sono predisposti a possedere un’anima, l’immagina che sarà ripresa dalla telecamera sarà interamente della persona a cui appartiene la parte di anima al loro interno e non sarà quella di un lupo demoniaco.

I ragazzi sono abbastanza preoccupati per queste informazioni, Lucas è quasi sicuramente lo stregone, ma il problema che in quel momento attanagliava i due Mates era la loro ormai migliore amica, avevano capito che Emi avrebbe protetto Lucas anche difronte all’evidenza.

 

Pov Cora

Stiamo tornando a casa, Jacob ed io non abbiamo più accennato all’argomento Lucas da quando abbiamo lasciato l’aula di Deucalion.

J: dovremmo dirlo ad Emi?

Io non rispondo, mi stringo di più al suo braccio e appoggio la testa alla sua spalla. Ancora una volta nessuno dei due proferisce più parola, continuiamo la nostra passeggiata di ritorno a casa abbracciati. Jacob mi tiene la mano e la massaggia con il pollice come per tranquillizzarmi, arriviamo al condominio, saliamo le scale ed entriamo nell’appartamento, non so’ cosa ci fosse preso, insomma sembrava che avessimo ricevuto chissà quale cattiva notizia.

Nessuno di noi due ha voglia di cucinare, così restiamo in giro ancora un po’ fino a ora di cena. Ceniamo alla pizzeria Pizza the Pizza e finiamo di mangiare verso le otto e mezza.

 

Quando torniamo all’appartamento, Jacob poggia tutto il contenuto delle tasche della sua felpa sul solito mobiletto, io faccio la stessa cosa per poi seguirlo in camera.

In camera Jacob si toglie la felpa restando in canottiera, si gira verso di me e mi sfila la giacca di pelle per poi appoggiarla sulla sedia della scrivania.

Mi si avvicina e mi abbraccia delicatamente, io appoggio il viso al suo petto, ascolto per qualche minuto il battito del suo cuore, per la prima volta, senza il mio udito da lupo. Alzo lo sguardo, incrocio i miei occhi con i suoi, lui si abbassa lentamente verso di me fino a lasciarmi un delicato bacio sulle labbra, il bacio diventa sempre più passionale, le sue mani mi accarezzano la schiena e i capelli. Ci distendiamo sul letto, pian piano ci sfiliamo tutti gli indumenti di dosso, ma i nostri gesti rimangono sempre calmi e gentili, non siamo in preda alla foga e all’appetito sessuale come ci è già capitato. In pochi attimi, ci ritroviamo a fare l’amore, l’uno nelle braccia dell’altro.

 

Mattina

Mi sveglio rilassata, sento tutto il mio corpo cosparso da un calore piacevole e protettivo. Sono stretta tra le possenti ma delicate braccia di Jacob, con la testa appoggiata al suo petto. Non mi interessa l’ora, oggi posso fare benissimo a meno di andare a scuola.

Chiudo gli occhi per cercare di riprendere sonno.

Ma ieri sera! Noi, non abbiamo usato il….il….

I metto seduta sul letto completamente traumatizzata.

Jacob, che nel frattempo si era svegliato per il modo brusco con cui mi sono liberata dal suo abbraccio.

C: ieri, noi…..noi….non…..

J: non cosa, Cora?
C: non abbiamo usato il preservativo.

Il silenzio, il silenzio più totale, nella mia testa si combattono la terza, la quarta e la quinta guerra mondiale tutte contemporaneamente.

Jacob è completamente immobile, non è sbiancato, non ha la bocca aperta, è semplicemente immobile con un’espressione assonata e seccata.

Gli sventolo un paio di volte la mano davanti agli occhi, non reagisce.

Credo che se il suo cervello fosse un computer, in questo momento sulla schermo si starebbero aprendo mille mila pagine “error 404: Not Found”.

Ormai Jacob è andato, guardo la sveglia, le 8.37 del mattino.

Oggi mi sa che si salta scuola.

 Prendo il mio telefono, è ancora in silenzioso, ci sono 4 messaggi di Ann:

“ ragazzi ma state ancora dormendo?”

“guardate che è appena suonata, non vorrete fare ritardo”

“neanche Emi e Lucas sono venuti e questo mi suona sospetto”

“MA CI SIETE?????”

Prendo il telefono e le rispondo:

“Ann non ti preoccupare, la sveglia non ha suonato perché il telefono di Jacob era scarico e sul mio era disattivata, passerò io da Emi a vedere come sta, Jacob credo sarà inutile finche non mi accerterò di una situazione alquanto scomoda, se ci serve il tuo aiuto o ho voglia di un po’ di tempo tra ragazze ti scrivo”

Invio il messaggio e poggio il telefono sul comodino, Jacob è ancora immobile, mi alzo e vado in cucina per fare colazione, quando suonano al campanello.

C: agente Rockstone, che ci fa qui?

AR: scusa il disturbo Cora, ma la vostra preside vedendo la vostra assenza ci ha contattato, è stata una richiesta dello sceriffo che ha fatto alla vostra preside ieri.

Io lo guardo incredula.

C: metterci sotto sorveglianza! Sul serio?

AR: calmati Cora, era solo una precauzione, ma dov’è Jacob?

Abbasso lo sguardo.

Che gli rispondo, che è paralizzato, che sta ancora dormendo, ma che potrei mai rispondere in una situazione del genere……

C: è crusshato.

Crusshato? È un termine che si usa con i computer e i cellulari quando si impallano o si spengono improvvisamente.

AR: come crusshato?

C: mi segua.

L’agente mi segue in camera da letto dove Jacob è ancora immobile. L’agente gli sventola la mano un paio di volte davanti agli occhi, ma Jacob resta immobile.

AR: me che gli è successo?

Che gli dico? Che potrei essere rimasta incinta? Che ci siamo dimenticati le protezioni? Cavolo sarebbe tropo imbarazzante!!!!!!!!

C: stamattina appena svegliati ci siamo resi conto………. Che ieri sera…………. l’abbiamo fatto………… senza protezioni.

Dico un po’ titubante e l’agente mi guarda sorpreso.

AR: Ah.

L’agente è visibilmente sorpreso, mi guarda un attimo e poi sposta lo sguardo su Jacob, poi ancora su di me con fare interrogativo.

C: oggi farò il test. Comunque oltre per controllare che non avessimo lasciato la città, è venuto per qualcos’altro?

Dico con tono irritato.

AR: no Cora, ora è meglio che tolga il disturbo.

L’agente Rockstone lascia l’appartamento, io mi dirigo in cucina e comincio a preparare la colazione. Dopo una ventina di minuti arriva anche Jacob.

C: ehi.

Dico dolcemente richiamando la sua attenzione.

C: stai meglio adesso? Insomma non siamo sicuri che sia incinta, non mi ricordo molto della scorsa notte quindi può essere che ci stiamo preoccupando per niente.

Lui mi guarda titubante e visibilmente preoccupato.

J: già, non ma lo perdonerei mai se ti facessi una cosa del genere adesso. Insomma, mi prenderei le mie responsabilità e tutto il resto, ma siamo ancora troppo giovani per una cosa del genere.

Io mi avvicino a lui guardandolo dolcemente, per poi abbracciarlo.

C: tranquillo Jacob, qualunque cosa accadrà, l’affronteremo insieme.

Lui annuisce e mi lascia un bacio tra i capelli.

Ristiamo ancora un po’ abbracciati. Dopo di che ci sediamo in cucina dove mangiamo al nostra colazione.

J: dove hai imparato a cucinare così?

C: quando ero ancora piccola, mi piaceva aiutare mia mamma a cucinare, lei diceva che ero la principessa dei fornelli.

Sorrido al ricordo di me e mia mamma che cucinavamo insieme, io dovevo stare sopra uno sgabello perché non arrivavo ai ripiani della cucina.

J: tua madre sembra fantastica.

Adesso il sorriso sul mio volto ha del malinconico.

C: lo era e mi manca tanto.

Abbasso lo sguardo, sento le lacrime fremere per uscire al ricordo di mia madre.

J: ehi.

Io alzo lo sguardo e incrocio i miei occhi con quelli di Jacob, lui accende i suoi e io rispondo facendo la medesima cosa. Mi prende le mani.

J: ora ci sono io con te, c’è tuo fratello che anche se lontano ti ha dimostrato che ti raggiungerebbe in capo al mondo se serve. Ann e Emi, anche se le conosciamo da poco, hanno dimostrato di meritare fiducia. E scommetto che ci sono molte altre persone che sarebbero pronte a starti accanto nei momenti difficili, non sei solo Cora, ricordalo sempre.

Mi scappano un po’ di lacrime dagli occhi, le parole di Jacob mi hanno totalmente sciolto.

C: sai, non pensavo che potessi elaborare delle parole così dolci.

J: grazie.

Lui sorride compiaciuto, ma poi, dopo che il suo cervello ha finito di elaborare le mie parole, fa un espressione corrucciata.

J: aspetta…

Io scoppio a ridere per il tempo che ci ha messo a capire che la mia era una presa in giro e non un complimento.

 

Ore 14.11 centro commerciale

Pov Cora

Io e Jacob stiamo facendo un po’ di spesa, prima quando siamo passati davanti al reparto giocattoli, lo sguardo di Jacob mi ha praticamente pregato di andarci.

Quanto mai gliel’ho permesso, ci siamo rimasti venti minuti buoni e ha speso quasi 80 $ per delle figurine.

C: Ah prendi quello.

Jacob prende il detergente che gli ho indicato.

C: ok abbiamo quasi tutto, ci manca solo…..

Scorro la lista delle cose da comprare, che è bella lunga.

C: ah ecco, dobbiamo comprare...

???: RAGAZZI!!!

Noi saltiamo per lo spavento, ci giriamo e troviamo difronte a noi Ann tutta pimpante per non si sa quale ragione.

C: ciao Ann che succede di bello?

AC: guardate che ho appena comprato.

Ci mostra un cofanetto porta DVD.

J: sono dei film.

AC: no, è il cofanetto contente tutti gli episodi della serie tv Friends, io adoro quella serie, è la mia preferita in assoluto e finalmente potrò rivedermela ogni volte che vorrò.

C: buon per te.

AC: allora avete novità?

Io e Jacob abbassiamo lo sguardo.

AC: ehi, ragazzi tutto bene?

C: Ann, ieri abbiamo parlato con Deucalion e ora le possibilità che Lucas sia colui che ha creato i demoni lupo salgono al 90%.

La ragazza ci guarda preoccupata, noi le spieghiamo tutto e lei non proferisce parole finche non abbiamo finito.

AC: Emi non la prenderà bene.

J: lo sappiamo, ho già provato a chiamarla per chiederle di parlare ma non ha mai risposto.

AC: Emi è una testa calda.

Restiamo un attimo in silenzio.

C: Ann mi puoi accompagnare un attimo in un posto?

AC: va bene dove si va?

Io la guardo titubante.

C: ecco beh…… te lo dico dopo adesso seguimi. Jacob tu vai a cercare l’ultima cosa della lista…. L’asciuga capelli me ne serve uno nuovo.

J: Ok….

Jacob si volte e si dirige nel reparto elettrodomestici.

AC: mi dice dove dobbiamo andare?

Io osservo Jacob e appena è abbastanza lontano rispondo ad Ann.

C: in farmacia…

Lei corruga la fronte.

AC: che ti serve da una farmacia?

C: dei test…. Di gravidanza…

AC: CHE????

 

 

16:23 appartamento di Emi.

 

Pov Generale.

E: che ci fai qui?

La ragazza è visibilmente sorpresa dalla persona che si è presentata alla sua porta.

AC: sono venuta per parlarti.

E: di cosa? di Lucas?

Ora l’espressione della ragazza è visibilmente irritata, così come il suo tono.

AC: no, delle parole di Jacob.

E: quindi Lucas.

AC: no, Lucas era l’argomento. Quello che intendo dire è che Cora e Jacob non ti conoscono ancora bene, se per me che ti conosco da una vita era ovvio che tu eri ancora innamorata di Lucas, per lo non lo era, loro non ti conoscono.

E: sì e allora?

AC: è inutile che tieni il broncio, oggi ho parlato con Cora, mi ha detto che Jacob ha provato a chiamarti per scusarsi e tu non hai risposto.

E: ha accusato Lucas di essere un omicida!
Ann abbassa la testa, dopo quello che ha saputo da Cora, anche lei è convinta che Lucas sia lo stregone.

AC: senti Emi, oggi ho parlato con Cora, hanno nuove informazioni.

Emi guarda Ann speranzosa che Lucas possa essere scagionato.

AC: e Lucas sembra più colpevole di prima.

E: e cosa ti avrebbe detto?

Emi ha incrociato le braccia sotto il seno e sembra parecchio arrabbiata.

AC: forse è meglio che te lo fai spiegare da Lucas.

E: perché dovrei parlare con quelli che vogliono uccidere Lucas?

Ann sussulta e comincia ad agitare le mani davanti a Emi e intanto cerca di trattenere le risate.

AC: uccidere Lucas? È per questo che sei arrabbiata?

E: che c’è da ridere???!?!??!??

AC: loro non vogliono uccidere Lucas!

E: ma hanno detto che è l’unico modo per..

AC: senti Emi, loro saranno anche lupi mannari, ma mi hanno detto chiaro e tondo che non uccideranno mai nessuno, se non che strettamente necessario e in questo caso non lo è.

E: quindi non vogliono ucciderlo?

AC: no…… ora sei più calma?

La rossa annuisce.

E: andiamo voglio parlare con loro.

Ann ma un sorriso malizioso.

 AC: sì, ma prima devi sapere una cosa….

Ann si avvicina ad Emi e le sussurra qualcosa all’orecchio.

Emi spalanca gli occhi.

E: EHHHHHHHH?

Ann annuisce trattenendo le risate.

E: devo subito parlare con Cora.

 

FINE CAPITOLO

 

 



 

   
 
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