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Autore: amilcara95    08/10/2017    0 recensioni
Eccomi con il sequel diretto di " Le cose per cui vale la pena vivere"
In questa one shot ho trattato il periodo che va dalla nascita di Flynn alla morte di Alastair con un salto nel futuro finale, evidenziando alcuni episodi che hanno spinto il Massone Criprico a fare le scelte che tutti abbiamo visto nel secondo film e quelle di cui ho trattato nella storia principale.
Sullo sfondo c'è sempre la coppia Alastair/Margie, sempre stata fra le mie preferite della saga.
Genere: Malinconico, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'The Librarian and The Guardian '
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Le cose per cui vale la pena morire

Se qualcuno avesse chiesto ad Alastair Carsen quale fosse il momento più felice della sua vita durante l' estate del 1973 avrebbe di sicuro ricevuto una serie di risposte subito ritrattate e sostituite con una diversa.
Il newyorkese a giugno avrebbe risposto il suo matrimonio lampo con Margie Pennon avvenuto un mese prima; a luglio avrebbe detto l' essere stato preso come medico di pronto soccorso dandogli così la possibilità di aiutare la gente; ad agosto invece avrebbe detto l' aver saputo di diventare padre.
Nonostante fosse stato un periodo ricco di soddisfazioni non erano però mancati i problemi: Jerry aveva iniziato a fare domande molto strane, quasi come se sospettasse che Alastair gli nascondesse qualcosa; alla coppia erano arrivate lettere provenienti da varie fazioni più o meno ostili o preoccupate per il loro matrimonio e Margie ed Eleanor non avevano fatto altro che mostrarsi reciprocamente ostili, costringendo il povero Alastair a fare da pacere.
Tutto sommato il 1973 era stato un anno decisamente positivo per il giovane Carsen, anche se ad essere onesto il comportamento di Jerry lo aveva insospettito parecchio soprattutto da quando lui e Margie avevano detto di avere un figlio in arrivo agli inizi di settembre.
L' uomo quando aveva sentito quella notizia aveva infatti fatto una smorfia strana, quasi come fosse deluso della cosa; quando Alastair e Margie ne avevano parlato una volta rimasti soli il giovane aveva detto una cosa che in futuro si sarebbe rivelata esatta:" Margie, credo che Jerry si sia innamorato di te e che in qualche modo speri che io e te ci lasceremo prima o poi... Sapere che avremo un figlio è ovviamente un ostacolo ai suoi piani. Vorrei non essere stato costretto a salvargli la vita, ho la sensazione che le cose potranno solo peggiorare."
Sentendo il tono preoccupato Margie confortò immediatamente il marito:" Al, non sei un assassino: avresti vissuto il resto della tua vita con il rimorso e sappiamo entrambi che ti avrebbe distrutto. Anche a me quel Jerry non piace ma guarda il lato positivo: non è uno del nostro mondo, non potrebbe mai essere una minaccia."
Al sorrise, per poi dire alla moglie:" Spero tu abbia ragione, molto probabilmente sono io che mi sto facendo delle inutili paranoie. Piuttosto dato che sta sera dobbiamo andare dai miei ti avviso che ci sarà anche Eleanor, evita di litigarci per favore."
La bionda alzò al cielo gli occhi chiari per poi dire seccata:" Io ci provo ma tua sorella è davvero insopportabile! È palese che io non sia nelle sue grazie quindi perché dovrei essere gentile con lei? Inoltre essendo io incinta dovrei avere ragione a prescindere."
" Margie, sai che ti amo vero? Però non puoi cercare di evitare almeno di essere la prima a lanciare frecciate?"
La Pendragon rispose con un verso non ben identificato che poteva essere interpretato liberamente; Alastair aveva fatto quella raccomandazione per cercare di evitare che la moglie e la sorella finissero per discutere e mettere lui in mezzo: il Massone Criptico aveva infatti il sospetto che Eleanor oltre che a provare antipatia per Margie volesse dimostrare a tutti di essere migliore della bionda e che quindi si divertisse a provocarla in ogni occasione.
Quella serata di settembre, nonostante le raccomandazioni, non fu molto diversa e ad Alastair toccò ancora una volta il ruolo di ambasciatore fra le due giovani donne; questa dinamica finì per diventare quasi una tradizione e, già a dicembre, tutti si erano rassegnati all' idea che Margie ed Eleanor non sarebbero mai potute andare d' accordo, quelle due erano totalmente incompatibili e testarde.
I mesi successivi passarono più o meno tranquillamente: nel sovrannaturale tutto sembrava andare per il verso giusto dato che i vari oppositori alla fine avevano accettato il matrimonio di Alastair e Margie.
Il vero inizio di questa storia è però un altro: è stato pochi giorni dopo la nascita di Flynn Carsen che si è messa in moto una catena di eventi caratterizzata da un effetto domino di portata enorme.
Era il tre aprile e Alastair aveva quasi finito il turno di notte in pronto soccorso; fortunatamente era stata una nottata abbastanza tranquilla così il giovane medico dopo aver sistemato le cartelle cliniche di era avviato con tutta calma verso lo spogliatoio, pronto a cambiarsi e a tornare a casa per farsi una bella dormita.
Una volta recuperate le ore di sonno avrebbe avuto tutta la giornata per passare del tempo con Margie e Flynn.
I piani del moro vennero però scombussolati dato che davanti alla porta dello spogliatoio vide Alexander Pennon e Merlino; pensando al peggio Alastair accelerò il passo e una volta raggiunti i due uomini chiese allarmato:" Alexander va tutto bene? È  stato ferito da qualcuno?"
Il biondo rispose tranquillo:" No ragazzo, nessuno si è fatto nulla. Siamo qua perché io e Martin abbiamo bisogno di parlare con te. In privato."
Il tono con cui il suocero aveva detto che lui e Merlino volevano parlare in privato allarmò Alastair anche se non lo diede a vedere; se Alexander aveva espresso una tale richiesta c'era sicuramente sotto qualcosa di grosso, il suo istinto glielo urlava a gran voce.
Il giovane medico decise di scoprire cosa ci fosse sotto così disse trattenendo uno sbadiglio:" Ok, datemi una decina di minuti. Il tetto dell' ospedale è abbastanza tranquillo... Oppure avete altre preferenze?"
Fu Merlino a rispondere alla domanda con il suo tipico modo di fare a tratti  misterioso:" Va più che bene ragazzo, ti aspetteremo lì."
Alexander e Merlino a quel punto lasciarono da solo Alastair e si avviarono con tutta calma verso il tetto; durante il tragitto, essendo soli in ascensore, il capo dei Pendragon ne approfittò per esprimere una volta di più le sue perplessità:" Merlino, sai che ti stimo molto e di solito non ho mai nulla da dire sulle tue decisioni, ma ti sembra la scelta giusta dire a quel ragazzo il suo futuro? Sai che è sempre pericoloso giocare con il destino degli uomini."
Il vecchio mago fece un mezzo sorrisetto per poi rispondere al suo giovane interlocutore serio come lo era stato poche altre volte nella sua millenaria esistenza:" Sei diventato saggio Alexander, ricordo ancora i tempi in cui eri un ragazzo desideroso di ottenere l' approvazione della famiglia... Normalmente direi che hai ragione ed è bene che nessuno sappia del proprio futuro ma quello che ci riserverà il futuro mi ha fatto cambiare idea. Già un anno fa quando tua figlia conobbe Alastair scoprimmo che Flynn sarebbe stato il primo Vero Bibliotecario da svariati secoli; la sua nascita mi ha fatto interrogare il futuro per scoprire più dettagli... Per evitare il peggio è bene che Alastair sappia della sua morte, solo così si potrà evitare il disastro. Non si scherza con il Male Puro, Judson lo ha sempre detto."
Alexander annuì, aggiunse poi con un tono mesto che contrastava con la sua voce profonda:" Mi chiedo solo se il ragazzo farà la scelta giusta."
" A volte bisogna rinunciare ai nostri desideri per un fine più grande. Me lo disse un Massone Criptico secoli fa; sono certo che anche Alastair lo sappia."
Raggiunto il tetto dell' ospedale, una spianata di cemento con qualche panchina sgangherata, i due rimasero in attesa, aspettando che Al li raggiungesse; non ci volle molto: neanche cinque minuti dopo era arrivato anche il giovane medico che disse serio e senza troppi giri di parole:" Che cosa mi volete dire? Deve essere decisamente importante e grave perché sia Merlino stesso a volermelo dire."
Normalmente Al non sarebbe stato così brusco ma non aveva fatto altro che ripensare a cosa potesse aver allarmato il vecchio mago; il fatto che il tetto dell' ospedale fosse ancora buio, a causa dell' orario, e che non gli permettesse di vedere con precisione l' espressione del mago aumentava solamente l' inquietudine del moro.
" Ragazzo non c' è un modo giusto o sbagliato per dirtelo. Un anno fa ho chiesto a Merlino di divinare il tuo futuro assieme a quello di Margie."
Il gesto di Alexander non turbò eccessivamente il giovane medico, aveva capito il perché della preoccupazione che inizialmente il suocero nutriva nei suoi confronti; quello che turbava e terrorizzava Alastair era sapere cosa Merlino avesse visto.
Fece la fatidica domanda cercando di mantenere la voce ferma e tranquilla, con pessimi risultati fra l' altro, dato che ora iniziava a immaginare uno scenario peggiore del precedente:" E cos' avete scoperto?"
Merlino prese parola cercando di tranquillizzare il giovane:" Ho visto che tu e Margaret eravate destinati ad incontrarvi dato che Flynn è il primo Vero Bibliotecario da svariati secoli, tuo figlio è un nodo del Telaio del Fato."
Ad Alastair servirono una manciata di secondi per assimilare appieno la notizia; il giovane capì quasi subito che quello che gli avevano appena detto era solo una minima parte della verità, non serviva l' intelligenza degli eredi di Salomone per capirlo, inoltre non gli tornava un altro particolare:" Vero Bibliotecario? Che cosa vorrebbe significare?"
" Si tratta di Bibliotecari superiori alla media, che sono sempre stati scelti quando il mondo era in pericolo e aveva bisogno di un eroe per salvarlo. Judson essendo il Primo Bibliotecario è anche il primo Vero Bibliotecario dato che fu il primo a capire la necessità di avere la Biblioteca e ha sempre detto che quelli venuti dopo di lui avevano il potenziale per essere suoi successori."
Alexander disse tutto con estrema calma ma Alastair non parve essere dell' idea di mantenere la conversazione su quei toni.
Il Massone disse furioso, con il dubbio di essere stato manipolato per tutto il tempo:" Mi state dicendo che era tutto un piano per avere il Bibliotecario perfetto? Per rendere mio figlio carne da macello? Come potete pensare che io non abbia nulla da dire al pensiero di sapere che nel migliore dei casi mio figlio morirà dopo un paio d' anni da che sarà assunto in quella maledetta Biblioteca?! Inoltre farete bene a parlare chiaro entrambi e a non nascondermi nulla: è palese che ci sia sotto molto altro."
" Hai ragione ragazzo. C' è sotto molto di più e ti riguarda direttamente. Sappi che non sarà facile ascoltare e accettare quello che il futuro ha previsto. Alastair Carsen, futuro leader dei Massoni Criptici, sei pronto a conoscere il tuo destino?"
Il tono solenne con cui Merlino aveva detto quella frase fece tranquillizzare Alastair appena un po' per poter guardare il mago negli occhi; la luce del Sole che stava sorgendo alle sue spalle gli conferiva un' aura ancora più mistica e ancestrale, merito del colore dorato di cui si erano tinti i lunghi capelli candidi del mago.
In quel momento Alexander sparì dalla visione di Alastair che puntò i suoi occhi scuri in quelli blu di Merlino, pochi secondi dopo rispose deciso e determinato:" Sono pronto."
" Bene, Alastair sappi che ora ti farò vedere ciò che ho visto io stesso mentre scrutavo tutte le trame del Telaio del Fato. Alcune decisioni sono state già prese, alcune scelte sono già state fatte, molto può però essere cambiato. Sii abbastanza saggio da capire cosa potrai cambiare e cosa invece è bene lasciare come è già stato previsto."
Merlino a quel punto mise una mano sulla spalla del moro; Alastair si ritrovò catapultato nelle visioni del mago e vide una serie rapidissima di immagini più o meno definite: Jerry gli sparava e mentre cadeva a terra vide un giornale datato febbraio 1979; una visione diversa e decisamente molto più chiara mostrava un giovane uomo quasi identico a lui mentre entrava in Biblioteca in compagnia di Judson; l' immagine successiva riguardava lo stesso giovane uomo mentre estraeva Excalibur; l' ultima visione mostrò ad Alastair il suo sosia, invecchiato di dieci anni come minimo, mentre affrontava quello che aveva tutta l' aria di essere un antico dio egizio.
Al a quel punto tornò alla realtà e per il contraccolpo si trovò ad ansimare piegato sulle sue ginocchia; era stata un' esperienza assurda e mai provata prima che lo aveva provato sia fisicamente che mentalmente.
La prima visione era quasi sicuro si riferisse alla sua morte, se era così chi era il suo sosia che era entrato in Biblioteca? A meno che non si trattasse di Flynn... Era probabile e avendolo visto visibilmente più anziano nell' ultima visione Alastair si tranquillizzò: suo figlio sarebbe stato Bibliotecario per parecchio tempo.
Una volta ripreso fiato Alastair si volle togliere immediatamente un dubbio:" Era Flynn?"
Alexander annuì orgoglioso del nipote:" Si, sarà un eccellente Bibliotecario."
Il moro annuì per poi rivolgersi ai due uomini, lucido nonostante l' argomento in questione:" Immagino che il motivo di questa chiacchierata sia legato alla mia morte. Sbaglio?"
Il suocero rispose alla domanda con una smorfia:" No, non sbagli. Alastair quello che sto per dirti non è semplice ma... Perché il mondo sia salvo con assoluta certezza è necessario che tu muoia fra cinque anni."
Il primo pensiero del giovane medico andò a sua moglie e a suo figlio:" Se le cose andranno così Margie e Flynn saranno al sicuro?"
" Crediamo di si, anche se le mie visioni possono sbagliare stimerei questa possibilità attorno al 95%."
Alastair era visibilmente scosso a causa delle rivelazioni che gli erano state fatte, dopo qualche minuto di silenzio in cui volle assimilare tutto disse deciso e risoluto:" Se è vero che dovrò morire fra cinque anni me ne farò una ragione, credo. La cosa più importante è riuscire a dare a Flynn il miglior futuro possibile... Merlino, Alexander per prima cosa mi dovete giurare di non dire nulla a Margie fino a quando... Mi fa strano dirlo... Jerry non mi avrà ucciso. Poi voi due dovrete aiutarmi a far sì che tutto per Flynn vada per il meglio. Merlino quanto nel futuro puoi vedere nel Telaio del Fato?"
Nessuno dei due uomini ebbe la forza di contraddire Alastair; vederlo accettare così il suo destino gli rendeva onore.
Il vecchio mago disse serio, sapeva che la posta in gioco era altissima:" Quanto sarà necessario ragazzo. Ho solo una domanda da farti: perché non vuoi dire nulla a Margie?"
" Perché la conosco. Andrebbe a uccidere immediatamente Jerry e non oso immaginare le conseguenze."
Dopo una leggera pausa il moro aggiunse lucido e razionale, stava già pensando a come organizzarsi:" Bene, quarant' anni dovrebbero bastare per riuscire ad avere un quadro chiaro di cause ed effetti. Per prima cosa bisogna stabilire quando sarà opportuno far arrivare la lettera a Flynn, li dovrò parlarne con Judson... Poi devo capire come gestire la sicurezza delle Miniere... Se mio figlio sarà intelligente anche solo la metà di quello che immagino gli basteranno delle indicazioni sotto forma di racconti. Se è il primo Vero Bibliotecario da secoli devo capire quale sarà la minaccia, potrebbe essere il Dio Egizio che stava fronteggiando... Un' ultima cosa: eviterei volentieri di ripetere l' esperienza del vedere nel Telaio quindi se facessi tutto tu sarebbe meglio." 
Merlino si mise subito all' opera così dopo alcuni minuti di silenzio emise il suo verdetto:" Sostanzialmente ho visto tre possibilità: se tu non morissi Flynn sarebbe consapevole del suo retaggio e quindi rifiuterebbe il posto ma in compenso aiuterebbe i vari Bibliotecari nelle circostanze che richiederebbero il suo intervento di Pendragon o Massone e il mondo sarebbe in pericolo... Il 2014 segnerebbe il punto di non ritorno. Se invece ottenesse il posto verso i venticinque anni conoscerebbe quella che potrebbe essere l' amore della sua vita ma fra loro ci sarebbe solo un' amicizia profonda. Se invece venisse scelto dopo i trentacinque anni non avrebbe sufficiente esperienza per essere preparato al peggio dato che dedicherebbe la sua vita allo studio."
Alexander si intromise, dando la sua opinione:" Credo che l' opzione migliore sarebbe fargli ricevere la lettera attorno ai trent' anni. Per la donna che hai visto hai altri dettagli o sappiamo solo che sarà la sua Guardiana?"
Alastair dopo aver sentito la proposta del suocero annuì, gli sembrava il compromesso migliore; disse poi al mago:" Se questa donna sarà importante per Flynn propongo di concentrarci su quello. Merlino concentrati solo su questo filo."
" Se Flynn Carsen diventerà Bibliotecario dopo il traditore incrocerà i suoi passi con la sua Guardiana predestinata. Vedo un bivio: se lo Scorpione riuscirà a pungerla i due saranno separati ma si ritroveranno in futuro; se invece lei sarà salva la discendenza di Artù e Salomone sarà prospera e numerosa."
Il tono vacuo con cui Merlino aveva parlato fece capire agli altri due uomini che aveva appena fatto una profezia; Al pensò che sarebbe stato opportuno riferirla a Judson il prima possibile.
Alexander fu il primo a prendere parola, così chiese pragmatico:" Sai qualcosa riguardo le minacce che sono nell' ombra?"
Merlino scrutò nuovamente nel Telaio per poi rispondere preoccupato:" Fra quarant' anni esatti Lancillotto attaccherà la Biblioteca grazie all' aiuto di Morgana. Questo costringerà Judson a disancorarla da questa dimensione e Lancillotto ne approfitterà per riattivare le Lay Lines e raggiungere il Telaio del Fato; sarà però fermato da Flynn e Gahalad. Il ritorno della magia però innescherà una reazione a catena che porterà Aphopis a indebolire il sigillo che lo teneva prigioniero e a scappare. Flynn lo fermerà con l' Occhio di Ra, grazie ad un effetto collaterale del piano di Lancillotto non ci sarà nemmeno il problema della vita da pagare. Ci sarebbe molto altro ma al momento è bene fermarsi qua."
Alastair sentendo quelle parole si mise subito a riflettere capendo il perché delle scelte del destino: il mondo aveva bisogno di equilibrio e il Male Puro doveva essere fermato, per questo secoli prima si era messa in moto una serie di eventi che aveva portato alla nascita di un Bibliotecario con il sangue di Artù e Salomone.
Il moro decise di averne sentito abbastanza per quel momento così salutò i suoi interlocutori mentre si avviava verso la porta:" Avete fatto bene ad avvisarmi, ora so esattamente come muovermi. Se volete scusarmi vorrei tornare a casa dalla mia famiglia, mi sono rimasti solo cinque anni scarsi da passare con loro e ho intenzione di sfruttare tutto il tempo possibile. Entro domani passerò anche da Judson per avvertirlo."
A quel punto Alastair Carsen abbandonò il tetto dell' ospedale, lasciando lì Alexander e Merlino ad interrogarsi sul futuro; il discendente di Artù alla fine disse più a sé stesso che al mago:" Bisogna saper rinunciare a ciò che si desidera per un fine più grande a volte. Quel ragazzo lo ha capito nel momento in cui aveva più da perdere."
Tornato a casa il giovane giustificò il suo ritardo con un’ emergenza, gli dispiaceva mentire a Margie ma sapeva che era la cosa migliora da fare; Alastair era certo di sapere come sarebbero potute andare le cose e preferiva sacrificare la sua vita piuttosto che lasciare che Margie commettesse qualche gesto affrettato di cui poi si sarebbe pentita, ormai la conosceva molto bene e sapeva come sua moglie avrebbe reagito.
Quel pomeriggio Alastair andò in Biblioteca, doveva assolutamente parlare con Judson  su quello che gli avevano rivelato Alexander e Merlino quella mattina; volendo tenere all’ oscuro Margie alla donna disse che doveva regolare una questione di poco conto dei Massoni Criptici.
Arrivato da Charlene la salutò con un sorriso cordiale ma prima che potesse dire nulla la contabile lo anticipò:" Alla fine il momento è giunto, tutte le Trame del Destino si stanno districando, sbaglio forse?"
Ottenendo solo silenzio per risposta la Prima Guardiana proseguì impassibile:" Prima che lei dica qualcosa Merlino non ci ha mai avvisati, sappiamo però tutto per altre ragioni. Mi segua, Judson le spiegherà meglio in Biblioteca."
Alastair fece come gli era stato detto, curioso di capirci di più nonostante tutto; com' era possibile che Judson e Charlene sapessero già tutto quando Merlino non aveva detto loro nulla? Il giovane medico era giunto alla conclusione che le cose erano perfino più complicate e intricate di quanto non avesse immaginato.
Nonostante la motivazione serissima che aveva spinto Alastair ad andare in Biblioteca quel pomeriggio, il giovane non poté fare a meno di guardarsi attorno meravigliato durante tutto il tragitto che lui e Charlene fecero per andare da Judson; il fascino di tutti i reperti della Biblioteca per lui era una sorta di canto delle Sirene.
Alastair e Charlene raggiunsero Judson nella sala dove un anno prima si era tenuta l' Intercessione in cui Alastair e Margie si erano conosciuti; il medico constatò che non era cambiata più di tanto: l' enorme tavolo rotondo era stato sostituito da uno rettangolare e gli scaffali che un anno prima erano stati tutti addossati alle pareti ora erano disposti più liberamente.
Vedendo il visitatore Judson disse allegro e gioviale, con un caldo e sincero sorriso di benvenuto:" Signor Carsen, che piacere vederla. Lasci che le faccia i miei migliori auguri per la nascita del suo primogenito."
Sentendo quella frase, detta senza secondi fini o sarcasmo, Alastair si chiese come fosse possibile che Judson e Charlene fossero a conoscenza della nascita di Flynn: lui e Margie avevano infatti deciso di comune accordo di aspettare qualche mese prima di rendere ufficiale la notizia nel mondo del soprannaturale.
Che centrasse forse l' enigmatica frase che la contabile aveva detto qualche minuto prima?
Volendosi togliere subito il dubbio il giovane moro rispose immediatamente al Primo Bibliotecario:" Grazie Judson. Se non sono indiscreto potrei sapere come mai lei sa di mio figlio quando io e mia moglie avevamo deciso di tenere la notizia nascosta per un paio di mesi?"
Il vecchio rispose tranquillissimo e per nulla turbato dal tono un po' scocciato e infastidito che aveva usato Alastair:" Sa una cosa signor Carsen? I viaggi nel tempo e gli effetti che questi hanno sul presente mi hanno sempre... Affascinato, è la parola esatta... Sa, è davvero curioso come una singola azione possa avere ripercussioni anche a secoli di distanza."
Il discendente di Salomone sentendo quella premessa apparentemente senza senso disse confuso:" Cosa c'entra tutto questo con la domanda che le ho fatto?"
Charlene, che aveva preferito rimanere in disparte, scosse la testa con un gesto a metà fra il divertito e il rassegnato... La passione di Judson di parlare per enigmi non sarebbe mai diminuita; il Bibliotecario nel frattempo rispose con il suo tipico tono pacato:" Signor Carsen..."
" Mi chiami Alastair... O se proprio dottor Carsen, essendo un medico è più corretto."
" Va bene Alastair... Ecco, come dire... Nove mesi fa sia a me che a Charlene sono apparsi svariati ricordi sul giorno in cui conoscemmo Flynn Carsen, nel 1611... In Biblioteca è poi apparsa una nuova stanza nello stesso momento. Con le informazioni ricavate dai nostri ricordi non è stato difficile intuire che Flynn era stato appena... Ecco... Concepito*."
Alastair a quella frase rimase a bocca aperta, troppo stupito e imbarazzato per replicare; dovettero passare una ventina di secondi prima che il Massone riuscisse a dire qualcosa:" Credo sarebbe meglio evitare di scendere nei dettagli a questo punto... Se però avete conosciuto mio figlio in passato saprete esattamente perché sono qui e cosa voglio dirvi."
Fu Charlene a rispondere questa volta:" A dire la verità no, Flynn è stato sufficientemente furbo e saggio da dirci solamente l' essenziale per non alterare la Storia. Si è limitato a dirci che era il Bibliotecario, che veniva dal futuro e che aveva bisogno dell' aiuto della Biblioteca per tornare al suo presente; in cambio ci avrebbe lasciato Excalibur. Io e Judson abbiamo poi capito trattarsi di suo figlio data la somiglianza fisica fra voi. Piuttosto dottor Carsen, come mai è qui?"
Alastair raccontò nei minimi dettagli la conversazione che aveva avuto quella mattina con Alexander e Merlino: spiegò l' importanza che Flynn avrebbe avuto in futuro, di come fosse bene che venisse scelto al momento opportuno e raccontò anche la profezia di Merlino.
L' ultima cosa di cui parlò fu la necessità della sua morte; il medico concluse dicendo serio ma con un connubio di emozioni:" Questo è quanto... Mi fido di voi: fategli avere la lettera al momento giusto, non ditegli niente che lui non sappia già sul suo retaggio e soprattutto non ditegli nulla sul suo destino o di questa conversazione. Fate poi in modo che Flynn sia al sicuro e felice con la sua Guardiana... Io non potrò essere al suo fianco quindi mi voglio assicurare che accanto a lui ci saranno persone degne di fiducia...."
Dopo un' iniziale esitazione il moro concluse con una domanda:" Ora lui dov'è?"
Sentendo quello che Alastair aveva detto loro Judson e Charlene ebbero finalmente un quadro più completo e capirono il significato di molte mezze frasi che Flynn Carsen aveva detto loro quasi quattrocento anni prima; sentendo l' ultima richiesta di quel giovane Charlene non ebbe la forza di negargli quel desiderio così gli disse solo, senza aspettare il parere di Judson, con un tono di voce per una volta comprensivo, quasi dolce:" Mi segua."
Alastair non se lo fece ripetere due volte, lieto che la donna avesse capito immediatamente a cosa si riferisse con la sua domanda: dopotutto per viaggiare nel tempo prendendo la strada lunga serviva essere immortali o qualcosa di simile; Alastair era convinto di sapere cosa si sarebbe inventato il figlio per ovviare al problema.
Il tragitto fu silenzioso: per parecchio né Alastair né Charlene aprirono bocca; fu la contabile a volersi togliere una curiosità così chiese al giovane, che in quel momento era alla sua destra, con il suo tipico tono severo e leggermente burbero:" Come faceva a saperlo?"
" Beh, è semplice in realtà. Ha detto che Flynn ha chiesto aiuto per viaggiare nel tempo per la strada lunga e ha anche detto che lui è stato sufficientemente furbo da rivelare solo lo stretto necessario: questo implica che abbia deciso di rimanere in stasi da qualche parte, piuttosto che sfruttare qualche artefatto per rimanere giovane. Ovviamente lo scopo era rimanere da qualche parte al sicuro ed evitare di modificare la Storia innescando un qualche effetto domino. Io avrei fatto così e immagino lo abbia fatto o lo farà, dipende dal punto di vista, anche Flynn."
Charlene fu parecchio soddisfatta da quella risposta: quel giovane si era rivelato davvero brillante e ora ammetteva di aver sbagliato a giudicarlo un anno prima; a sua discolpa però andava detto che era convinta fosse il figlio, caratterizzato da un sarcasmo pungente e decisamente insolito per il diciassettesimo secolo.
Intravedendo uno spiraglio Alastair decise di approfittarne per fare conversazione e chiedere alla donna:" Com' è?"
" Un genio, come ne abbiamo visti pochi, decisamente avrà una notevole vena ironica e sarcastica anche se sua moglie è decisamente peggio. Quello che però ci ha colpiti è stato il suo straordinario coraggio, la sua dedizione e il suo buon cuore. Alastair dovrebbe essere orgoglioso di lui, si è dimostrato un ottimo Bibliotecario e una brava persona."
Il giovane annuì ma non aggiunse altro, troppo occupato nel cercare di assumere un certo contegno e di mantenere le sue emozioni sotto controllo, non era il caso di esternare quello che provava di fronte a Charlene, famosa per il suo carattere non proprio amichevole; ci vollero ancora un paio di minuti prima di giungere a destinazione: i due si fermarono davanti ad una porta chiusa in rame dall' aria piuttosto antica.
Alastair constatò poi che non c'erano serrature, si chiese quindi come fosse possibile aprire quella porta; Charlene invece pareva saperlo piuttosto bene dato che disse semplicemente, quasi come se si trattasse di una parola d' ordine, scandendo bene le parole:" Psicopatica e Secchione."
In risposta allo sguardo confuso del Massone la donna aggiunse con un sorrisetto che poteva definirsi tranquillamente divertito:" È stata un' idea di Flynn; quando il rame si ossiderà comparirà un indovinello la cui risposta è appunto psicopatica e secchione... Ha aggiunto che sarebbe stato divertente vedere come, quasi certamente, quattro delle più brillanti menti del pianeta faranno fatica a risolvere l' enigma e che invece ci riusciranno di sicuro dei bambini."
Il Carsen non disse nulla, era palese che nemmeno Charlene avesse idea di cosa avesse voluto dire suo figlio con quella frase così sibillina; Al, dopo aver osservato la porta aprirsi, seguì la vecchia Guardiana all' interno della stanza, rivelatasi essere vuota e  scarsamente illuminata; l' unica luce era volta ad illuminarne il centro dove, sotto uno spesso telo, con buone probabilità era custodita una statua.
Charlene la scoprì e, mentre si alzava una nuvola di polvere, Alastair poté vedere cosa raffigurasse: un uomo e una donna, vestiti in abiti moderni, che si baciavano; l' uomo teneva la mano destra sul fianco della donna e la sinistra sul suo viso, lei invece con la sinistra teneva la cravatta che lui indossava per tirarlo alla sua altezza e con la destra aveva afferrato la sua spalla.
Alastiair a quel punto si avvicinò per ammirare meglio i dettagli, anche se in quel momento suo figlio era una statua di pietra riuscì a intravedere lo sguardo innamorato che aveva nei confronti della donna che stava baciando; sorrise nell' avere la certezza che Flynn aveva trovato l' amore e rimpianse di non poter avere la possibilità di conoscere sua nuora o di vedere Margie nel disperato tentativo di combinare appuntamenti a Flynn negli anni precedenti al loro incontro...
" Lei invece come si chiama?"
" Nicole Noone."
Forte del ricordo delle parole di Merlino, Alastair decise che avrebbe fatto di tutto anche per aiutare sua nuora; il moro decise di non attardarsi poi oltre: aveva parecchie cose da fare.
" Charlene, grazie di tutto. Ora però credo sia meglio che vada... Ci sentiremo prossimamente per sistemare tutti i particolari... Se posso vorrei però fare un' ultima richiesta."
La contabile non disse nulla, Alastair lo prese quindi come un invito a parlare:" Proteggeteli, soprattutto Flynn per i primi tempi."
Charlene annuì e diede poi la sua parola, era una promessa che avrebbe mantenuto.
Nelle settimane successive Alastair sfruttò tutto il tempo libero che aveva a disposizione sul lavoro per mettere a punto il piano perfetto, tenendo soprattutto in considerazione la variabile di Jerry: se un uomo poteva arrivare ad uccidere era da tenere sotto stretta sorveglianza.
Alla fine il Massine era riuscito a finire il suo piano nel settembre del '74; avrebbe poi fatto le prime mosse quando Jerry avrebbe iniziato a fare domande scomode.
D' altro canto la vita familiare del medico procedeva decisamente bene, anche perché il giovane uomo dedicava ogni momento possibile alla moglie e al figlio; avere i giorni contati rendeva prezioso ogni momento.
Con il passare dei mesi tutto aveva trovato una sua stabilità: Alastair e Margie ormai erano stati ben accettati dalle fazioni e dalle famiglie dei coniuge, il sovrannaturale non aveva reagito eccessivamente male alla nascita di Flynn, Judson e Charlene erano stati di parola, Flynn aveva già dimostrato un' intelligenza sopra la media e perfino le discussioni fra Margie ed Eleanor erano diventate ufficialmente una sorta di abitudine piuttosto che vere e proprie liti.
L' unica nota stonata era rappresentata proprio da Jerry: a partire dal terzo compleanno di Flynn aveva iniziato a fare domande ad Alastair sul suo ruolo di massone criptico; il tutto era iniziato con allusioni e frecciatine rivolte più che altro al ciondolo che il medico portava al collo; il moro aveva sempre risposto con frasi vaghe e sfuggenti, come se in realtà non sapesse di che cosa stava parlando il presunto amico.
Questa strategia sembrò funzionare per i primi mesi, nell' autunno del '77 le cose però avevano iniziato a degenerare e prendere il percorso che avrebbe portato al compimento del futuro che Merlino aveva previsto tre anni prima.
Alastair aveva un giorno libero così aveva deciso di andare assieme a Flynn a fare una passeggiata a Central Park; casualmente i due Carsen incontrarono Jerry, o così l' uomo voleva far credere, dopo qualche frase di convenienza Alastair capì che c'era sotto qualcosa così decise di far allontanare Flynn per non turbarlo:" Flynn perché non vai un po' a giocare? Così non ti annoierai non discorsi da grandi; rimani però qui attorno."
Il bambino parve intuire qualcosa ma decise di ascoltare quanto gli aveva detto suo padre; quando Flynn non fu più a portata d' orecchio Jerry esordì serio senza mezzi termini:" Credo che tu sappia quello che voglio. Dimmi dove si trova l' ingresso delle Miniere di Salomone."
Il moro rispose serio e con una punta di noia nella voce:" Ormai sono tre anni che va avanti questa storia... Fingere che non ci sia sotto nulla mi sembra inutile a questo punto, è evidente che qualcuno te ne abbia parlato e che ti abbia dato delle prove più che convincenti. Quello che forse non hai capito o che forse non ti hanno detto è che anche volendo io non parlerei mai: il segreto verrà tramandato... Inoltre perché vuoi andare alle Miniere? Per i tesori? Ricorda che l' avidità uccide."
Jerry sentendo quelle parole sibilò irritato e minaccioso:" No, non voglio l' oro. Faresti meglio ad assencondarmi, so diventare molto persuasivo... O forse vuoi mantenere tutti questi segreti perché godi nell' essere superiore a tutti noi comuni mortali? Credo che non abbia capito perché ti sei finto mio amico Alastair Carsen? Ti do ancora del tempo per rifletterci, sappi però che in un modo o nell'altro altro riuscirò ad arrivare alle Miniere, con o senza il tuo aiuto."
Il Massone rispose gelido e impassibile:" Provaci. In un modo o nell' altro le tue azioni ti faranno andare verso il tuo destino: nessuno sfugge al Fato."
Alastair a quel punto si allontanò dicendo a Jerry:" Per quello che ti può importare questa conversazione rimarrà fra noi per il momento."
Raggiunto Flynn riprese la sua passeggiata con una nuova consapevolezza: aveva appena firmato l sua condanna a morte; decise però di non dare a vedere il suo turbamento, pur essendo un bambino di appena tre ani suo figlio si era sempre dimostrato fin troppo perspicace.
Quella sera il medico decise di prendere delle contromisure: anche se non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce le parole di Jerry lo avevano turbato dato che non lasciavano presagire a nulla di buono per l' immediato futuro; era evidente che Jerry non si sarebbe fermato di fronte a nulla e che pur di raggiungere le Miniere sarebbe ricorso anche alla mappa vecchia di migliaia di anni e alla chiave codice che si tramandavano nella sua famiglia da generazioni...
La prima cosa da fare era spedirli in posti sicuri il più possibile lontani da New York... Dividendo la chiave del codice in due parti avrebbe poi aumentato le probabilità di successo di quella parte del piano: tre indizi dati a tre famiglie diverse di cui Jerry ignorava l' esistenza... Si, gli avrebbe fatto guadagnare di sicuro abbastanza tempo per dare a Flynn la possibilità di scoprire chi fosse davvero quando sarebbe stato pronto; andava avvisato Judson per precauzione, e ovviamente andavano avvisati anche tutti i Massoni.
Se tutti si fossero giocati bene le loro carte ce l' avrebbero fatta di sicuro.
Colto da una sorta di illuminazione decise di scrivere anche una lettera a Margie che avrebbe affidato all' unica preso a cui avrebbe dato ascolto quando a lui sarebbe successo quello che doveva succedere: Charlene.
Sapeva che la moglie era legata alla contabile e che la donna era l' unica che sarebbe riuscita ad avere una possibilità... Sarebbe stata da aggiornare continuamente, lo sapeva, ma era l' unico modo per far capire a Margie le sue ragioni.
I mesi passarono fra alti e bassi e il 1977 lasciò prima il posto al 1978 e infine al gennaio del 1979.
Alastair visse quel mese con un senso di angoscia e consapevolezza dato dal sapere che i suoi giorni erano ormai agli sgoccioli; non l' aveva dato a vedere a nessuno ad eccezione che alle persone che sapevano già tutto... Avere il conforto di Alexander, Merlino, Judson e Charlene era piacevole e di grande aiuto, nonostante fossero quattro persone totalmente diverse ognuno, a modo suo, era riuscito a fare la sua parte.
La mattina del 24 febbraio 1979 Alastair Carsen si svegliò con la consapevolezza che quello sarebbe stato il suo ultimo giorno; essendo un sabato decise che si sarebbe preso una giornata di ferie per poter trascorrere la giornata con la moglie e il figlio; Margie, che da tempo si era accorta che c'era qualcosa che il marito le stava nascondendo, non esitò ad esternare le sue preoccupazioni:" Al, è da un po' che ti vedo strano... Sai che se c'è qualche problema me ne puoi parlare: insieme riusciremo di sicuro a risolverlo."
Il moro rispose con un sorriso a metà fra il dolce, il rassegnato e il preoccupato:" Effettivamente qualcosa c'è. Però fidati, al momento non te ne posso parlare... Capirai al momento opportuno..."
" Mi stai facendo preoccupare Alastair."
" Lo so, e mi dispiace. Che ne dici però di non pensarci almeno per oggi e di goderci la giornata?"
Margie annuì poco convinta, si fidava di suo marito ma la preoccupazione e l' inquietudine che erano nate da quella conversazione non poteva ignorarle; la giovane donna si ritrovò a sperare che qualunque fosse il problema si potesse risolvere a breve.
Quella notte la donna rimase abbracciata al marito tutto il tempo, usando il suo petto come cuscino, quasi come se avesse il timore di perderlo; ancora non sapeva quanto quel timore fosse reale.
Il giorno seguente Alastair fece tutto come al solito: andò al lavoro come al solito, lavorò come al solito e si avviò verso casa come al solito.
Uscito dall' ospedale si avviò con tutta calma verso la fermata della metro più vicina, dopo circa duecento metrii suoi progetti vennero però interrotti quando sentì un qualcosa che gli premeva contro la schiena; il giovane uomo disse con tutta calma, senza nemmeno voltarsi:" Jerry. Noto che alla fine sei tornato alla carica, il mio silenzio non è quindi stato abbastanza esplicativo?" 
L' altro per tutta risposta disse freddo e minaccioso:" No. Ti avevo detto che prima o poi ti avrei fatto parlare. Ora cammina senza fare storie, fra qualche metro c'è un vicolo, entraci e non fare domande."
Alastair fece come gli era stato detto con un unico pensiero che gli dava forza: stava facendo tutto questo per Flynn e per garantirgli il miglior futuro possibile.
Raggiunto il vicolo di cui aveva parlato, Jerry si mise di fronte ad Alastair e gli puntò una pistola dritta in faccia, ecco qual' era la causa della pressione che aveva percepito; gli disse poi minaccioso:" Ora hai due possibilità Alastair: o mi dici tutto quello che voglio sapere o ti prendi una scarica di piombo."
Il medico rispose freddo e impassibile:" E chi mi garantisce che non mi sparerai lo stesso quando ti avrò detto quello che vuoi sapere?"
" Non mi interessi tu, semplice. Quello che serve a me è usare il potere della Chiave di Salomone per sistemare tutto quanto. Risparmiati gli inutili discorsi sulla necessità di lasciare la storia così com'è: so che stai per dirmi questo e ti dico che con me non attaccano. Dimmi quello che voglio sapere e potrai tornare a goderti la tua vita perfetta, almeno per il momento."
Alastair disse per la prima volta preoccupato dalla piega che stava assumendo la conversazione:" Vuoi la Chiave? Perché mai vorresti alterare lo spazio tempo? A meno che non sia per via di Margie... Ho ragione? Vuoi modificare il passato per provare a far innamorare Margie di te?"
Jerry commentò con un sorriso folle:" Esattamente. Il mio benefattore quando mi ha detto tutta la verità mi ha anche avvisato che eri intelligente, molto più di quanto immaginavo. Aveva ragione a quanto pare. Ora se tieni alla vita Carsen dimmi come arrivare alle miniere."
Alastair fissando negli occhi Jerry gli disse senza esitazione:" No. Non ti permetterò di cancellare l' esistenza di mio figlio solo perché sei sempre stato innamorato di mia moglie e non sei stato capace di andare avanti."
" Dulaque mi aveva detto che saresti stato testardo anche sotto minaccia. Poco male, forse la vedovanza di Margie mi sarà d' aiuto."
A quel punto Jerry esplose due colpi verso Alastair che cadde a terra per il contraccolpo; mentre guardava Jerry che si allontanava gli disse agonizzante, mentre percepiva che il sangue e la lucidità lo abbandonavano:" Potrai anche avermi ucciso ma non riuscirai mai a realizzare il tuo piano, il destino aveva già previsto questo momento secoli fa. Flynn è più importante di tutto."
Jerry si allontanò velocemente, non era il caso di farsi trovare nelle vicinanze di un cadavere e ignorò le parole dell' uomo morente; il rumore dello sparo aveva attirato l' attenzione di un passante che, entrato nel vicolo aveva visto Alastair a terra ferito; approfittando della vicinanza dell' ospedale aveva chiesto immediatamente aiuto ma purtroppo per Alastair Carsen non ci fu nulla da fare: morì sotto i ferri dei suoi amici e colleghi che stavano cercando di salvarlo nella notte fra il 25 e il 26 febbraio.
Quando Margie venne avvisata di quanto successo aveva immediatamente affidato Flynn ai genitori e si era precipitata in ospedale; lì un collega di suo marito, un certo Peter Benson**, gli aveva detto che Al era rimasto vittima di un tentativo di rapina finito male e che nonostante i soccorsi fossero arrivati abbastanza rapidamente per lui non c'era stato nulla da fare, concluse dicendo che le ultime parole che avessero un minimo di senso di Alastair Carsen erano state i nomi della moglie e del figlio.
Quella sera il mondo di Margaret Pennon in Carsen cadde letteralmente a pezzi, per il bene della sua sanità mentale, o quello che ne rimaneva, decise di voler rimanere sola a metabolizzare quanto era appena accaduto: l' amore della sua vita era appena morto e lei avrebbe dovuto badare ad un figlio da sola; dopo aver avvistato la famiglia di Alastair e atteso il loro arrivo si scusò con voce atona e con il viso rigato dalle lacrime dicendo che sarebbe tornata a casa.
Nessuno, nemmeno Eleanor, disse nulla: era evidente che la giovane donna era a pezzi e che più di tutti aveva accusato il colpo; i Carsen avevano quindi deciso di comune accordo di lasciarle i suoi spazi.
Margie il giorno successivo era rimasta in casa a piangere, abbracciando il cuscino di Alastair, sperando di trovare un minimo di conforto nello stringere a sé qualcosa che sapeva di lui.
Erano circa le quattro del pomeriggio quando la sua solitudine venne interrotta da un insistente suono de campanello; la bionda decise di ignorarlo per un po', quando constatò che il visitatore non accennava a demordere decise di vedere chi fosse, con l'intenzione di mandarlo via immediatamente.
Aperta la porta di ingresso si trovò di fronte Charlene, che le disse secca e senza mezze misure:" Ho saputo cosa è successo. Hai un aspetto orribile, questa notte non avrai di sicuro dormito."
Margie disse brusca alla contabile:" Si, me ne rendo conto. Sei qui per dirmi qualcosa o solo per rinfacciarmi quello che so già? Charlene, se non te ne sei accorta non sono dell' umore."
La contabile notò che nonostante tutto sotto le occhiaie e il viso stravolto negli occhi di Margie il fuoco non aveva smesso di ardere, disse poi più comprensiva:" Hai ragione, sono passata a vedere come stai."
La bionda più giovane invitò l' altra ad entrare mentre le rispose meno brusca rispetto a prima:" Uno straccio. Ho ancora la speranza di svegliarmi da un momento all' altro e credere che non sia altro che un incubo... Inoltre oltre al dolore e al vuoto ho la consapevolezza che in qualche modo dovrò riprendermi subito dato che dovrò essere forte per Flynn... Come potrò dire a un bambino di neanche cinque anni che non rivedrà più suo padre?"
" Non ho la soluzione a tutto purtroppo... Ognuno reagisce al dolore a proprio modo... Io mi sono costruita una corazza gelida, l' unico consiglio che posso darti è quello di non seguire il mio esempio. So quanto lo amavi e so che la sua perdita non può essere minimamente paragonabile a tutti i lutti che ho affrontato io."
Margie annuì:" Tu almeno condividi l' immortalità con Judson."
La contabile commentò enigmatica:" Prima o poi arriverà anche la nostra ora, a quel punto ci attenderà l' altro lato dello specchio."
" Non sei qui per parlare per enigmi però, quello è sempre stato il ruolo di Judson... Come mai sei qui? Voglio sapere la verità."
Le parole che disse Charlene lasciarono Margie senza parole:" Sono qui perché me lo ha chiesto Alastair. Mi ha anche affidato una lettera da consegnarti quando a lui fosse successo qualcosa, ha pensato che sarei stata l' unica persona a cui avresti dato retta."
Margie per la prima volta abbandonò il tono apatico e sofferente che aveva usato per tutta la conversazione per chiedere arrabbiata e incredula:" Come sarebbe a dire quando?! Mi stai forse dicendo che tu sapevi quello che sarebbe successo e non lo hai impedito!?!"
Charlene rispose mantenendo la calma porgendo alla giovane bionda una busta di un certo spessore la cui apertura era sigillata con della ceralacca rossa riportante il simbolo dei Massoni Criptici:" Leggi la lettera. Poi risponderò a tutto."
Margie fece come gli era stato detto, immediatamente riconobbe la familiare ed elefante scrittura di Alastair, lo aveva sempre preso in giro dicendogli che non era un vero medico dato che scriveva troppo bene...
' Margie, se stai leggendo queste parole vuol dire che io sono morto. Fa strano scriverlo, rende tutto più reale... Anche se sapendo del mio destino da cinque anni è meno strano di quello che potrebbe sembrare.
Per fartela breve, chiedi a Merlino per la versione più estesa e dettagliata, dopo la nascita di Flynn tuo zio ha fatto una profezia sul destino di nostro figlio: è il primo Vero Bibliotecario da svariati secoli e se io non morissi non so innescherebbe una serie di eventi che garantirebbe la sicurezza di tutti.
Anche se sembra paradossale per garantire a Flynn il migliore futuro possibile è necessario che Jerry mi uccida. Non ti ho detto nulla perché conoscendoti appena avresti saputo questa cosa ti saresti precipitata a fermarlo uccidendolo, ti conosco bene; ti chiedo di non vendicarti: quel verme non è degno di farti sporcare le mani con il suo sangue, sono comunque certo che riceverà quello che si merita.
A questo proposito ti devo chiedere di fare finta di non sapere nulla: né del soprannaturale, né delle Miniere, né del fatto che sei una Pendragon.
Qualcuno per qualche ragione ha detto a Jerry delle Miniere e lui da un paio d' anni a questa parte continua ad assillarmi affinché gli sveli tutto; probabilmente i timori che avevamo sono corretti: vorrà usare la chiave per averti... In questo modo Flynn non nascerebbe mai e già solo per questo sono disposto a sacrificare la mia vita per lui.
Jerry vuole raggiungere le Miniere e arriverà ad uccidermi per sapere il segreto: fingi di non sapere nulla, in questo modo tu e Flynn sarete al sicuro... A questo proposito: credo che le storie che gli ho raccontato saranno sufficienti, quando sarà il momento dagli la mia collana; al resto penseranno lui e Nicole, la sua Guardiana.
Credo che tu e lei andrete molto d' accordo, da quello che ho potuto intuire mi siete sembrate simili... Mi spiace non poterla conoscere ma sapere che renderà felice Flynn mi basta...
A proposito di Guardiani e Bibliotecari: Judson e Charlene sanno tutto, per qualche scherzo del destino conoscono Flynn da quattrocento anni... Fidati di loro e chiedi a loro qualunque cosa di cui potresti avere bisogno; Flynn non dovrà sapere nulla delle sue origini fino a quando non le scoprirà da solo, secondo le stime di Merlino sarà non molto dopo che sarà diventato Bibliotecario... A proposito di questo: Flynn è destinato ad essere l' erede di Judson, credo che però lo capirà da solo al momento opportuno, tu quindi non preoccuparti troppo per lui, sarà un eccellente Bibliotecario.
Ti ho detto tutte le cose pratiche che dovevi sapere... Ora vorrei dirti qualcosa che ti possa consolare in qualche modo ma onestamente non saprei cosa dirti... Credo che mentre starai leggendo queste parole sarai furiosa con me per non averti detto nulla e per aver mantenuto il segreto per quasi cinque anni...
Per prima cosa ti dico che mi spiace, per quanto possano valere le scuse di un morto. È stata la decisione più dura che abbia mai preso ma lo rifarei altre mille volte dato che è servita per proteggere te e Flynn: siete le due cose migliori che mi siano mai capitate e non posso fare altro che ringraziare il destino per avermi fatto conoscere te, Margie. Ti amo e ti amerò sempre... Credo di averti amata dal primo momento, da quando ci siamo scontrati in Biblioteca a quell' Intercessione e posso dire con assoluta certezza che questi sei anni assieme sono stati i migliori della mia vita, ho cercato di dare valore ad ogni istante e non potrei essere più soddisfatto: seguendo il tuo consiglio ho capito quali erano le cose per cui valeva la pena vivere, per merito tuo sono anche riuscito a metterlo in pratica. 
Grazie per esserci stata, grazie per avermi reso un uomo migliore.
Per quanto possibile il mio spirito e il mio cuore rimarranno sempre con voi, a costo di ripetermi, ricorda che ti amo piccola Pendragon.
Tuo Al.
'
Quando finì di leggere la lettera Margie era di nuovo in lacrime a causa di quanto scoperto; Charlene abbracciò immediatamente la giovane donna per darle un minimo supporto e si accorse che fra i singhiozzi la discendente di Artù continuava a ripetere come un mantra una semplice frase:" Non è giusto."
L' unica cosa che Charlene si sentì di dire, mentre consolava la giovane fu:" Lo so, la vita non è mai giusta... Solo che con alcuni lo è più che per altri."
Il mattino seguente decise che non poteva rimanere a piangersi addosso tutto il giorno, in qualche modo doveva reagire: non poteva abbandonare tutto e tutti, non poteva smettere di essere una madre per suo figlio.
La prima cosa che decise di fare fu raggiungere i Carsen per dirgli che avevano loro il diritto di decidere del funerale, l' unica cosa che Margie chiese ai suoi suoceri fu di poter dare ad Alastair anche la sepoltura dei Pendragon, dando quindi al suo spirito la possibilità di raggiungere Avalon se solo lo avesse voluto.
Successivamente raggiunse i suoi genitori per portare il figlio a casa; Flynn vedendo la madre le corse in contro e dopo averla salutata le chiese con un' insolita serietà, che ben si discostava dal suo viso infantile:" È successo qualcosa a papà, vero?"
Margie fece un sospiro profondo prima di abbassarsi al livello di Flynn e guardarlo dritto negli occhi, così simili a quelli di suo padre:" Purtroppo si..."
Il bambino per tutta risposta abbracciò sua madre con un' espressione triste e ferita.
La parte peggiore dei giorni successivi fu affrontare Jerry, che si era dimostrato con troppo gentile e disponibile; Margie faticò molto a non assecondare la voce che le diceva di andare in Biblioteca, prendere Excalibur e decapitare quell' assassino seduta stante... Le parole di Alastair, che prontamente risuonavano nella sua testa con la sua voce la dissuadevano ogni volta.
I due giorni successivi furono un continuo via vai di gente che le faceva le condoglianze, fossero essi del mondo normale o del sovrannaturale; fu quindi difficile, ma non impossibile, per Margie riuscire a ritagliarsi un attimo di tempo per farsi spiegare da Merlino la versione estesa degli eventi.
Il funerale di Alastair era stato difficile da sopportare per Margie, ancora faticava a realizzare che suo marito non fosse più con lei, e tutto per colpa di Jerry e di un destino decisamente crudele; se lei l' aveva presa male anche Flynn non scherzava: il bambino aveva immediatamente capito che era successo qualcosa e non vedendo più suo padre aveva realizzato, la sua straordinaria intelligenza si era rivelata una maledizione oltre che un dono.
Finita la funzione era rimasta solo lei a fissare la tomba dell' uomo che aveva tanto amato, o almeno così credeva; venne infatti raggiunta dalla cognata che le si mise di fianco senza dire nulla.
Dopo un po' Eleanor si decise a rompere quel silenzio quasi surreale:" Ti avevo giudicata male Margaret. Pensavo che fossi una stupida cacciatrice di dote e che volessi stare con Al solo per il suo ruolo e per dare ai Pendragon un erede potente. Ho capito troppo tardi quanto mi sbagliassi... Lo amavi veramente."
Sentendo quelle parole la bionda rispose apatica, se glielo avesse detto due settimane prima non ci avrebbe creduto:" Grazie, credo. Eleanor vorrei risponderti in qualche modo ma al momento non so cosa dire. Non provo niente. Eccetto odio. Verso Jerry, verso chi è dietro questa storia e soprattutto verso me stessa. Avrei dovuto capire che c'era sotto qualcosa. È morto per colpa mia." 
La donna più giovane propose incerta, chiedendosi se avrebbe funzionato quello che aveva in mente:" Potrei sempre usare la Chiave di Salomone. Alastair non lo meritava."
" No Eleanor. Per quanto mi piacerebbe non devi farlo. Le cose dovevano andare così... Sono cinque anni che Alastair lo sapeva e non ha fatto altro che pianificare le cose affinché Flynn potesse avere il migliore futuro possibile." 
Sentendo nominare il nipote Eleanor chiese confusa:" Cosa c'entra Flynn?" 
Margie rispose alla domanda con un'altra domanda:" Sai chi sono i Veri Bibliotecari?"
Eleanor rispose sempre più confusa, chiedendosi il perché di quella domanda:" Bibliotecari che potrebbero superare Judson e che sono destinati ad apparire nel momento del bisogno."
" Flynn è il prossimo. Alastair lo sapeva e ha deciso di sacrificarsi per lui e per Nicole." " Margaret sei per caso incinta?"
" No, nemmeno io so chi sia... Al mi ha scritto che Nicole sarà importante per Flynn quando sarà diventato Bibliotecario dato che sarà la sua Guardiana..."
Eleanor disse preoccupata per il futuro del nipote:" Soffrirà ancora. Bibliotecari e affari di cuore non vanno d'accordo."
Margie per tutta risposta commentò ottimista:" Per Flynn sarà diverso. Non sarà facile ma sarà diverso."
La più giovane volle fidarsi, decise poi di cambiare argomento:" Sono qui anche per dirti un' altra cosa: in linea di successione il prossimo capo dei Massoni Criptici dovrebbe essere Flynn, escludo però che sia il caso di affidargli certe responsabilità per l' immediato futuro. Come vuoi gestire la reggenza?"
" Se lo vorrai il tuo aiuto è ben accetto, io devo pensare anche ai Pendragon... Comunque fino a quando Flynn non lo scoprirà da solo non dovrà sapere nulla."
La discendente di Salomone chiese perplessa:" E come mai?"
" Per fartela breve è colpa delle correlazioni di cause ed effetti... Se sapesse delle responsabilità che gli competono per nascita non accetterebbe di diventare il Bibliotecario ed è essenziale che per prima cosa sia quello."
Ad Eleanor la spiegazione di Margie bastò; le due donne rimasero quindi davanti alla lapide senza dire nulla per qualche istante, alla fine la più giovane spezzò nuovamente il silenzio:" Sai vero che le cose fra noi, anche se ti darò una mano con i Massoni, non cambieranno?" La bionda rispose con un accenno di sorriso, per la prima volta da parecchi giorni:" Meglio così. Saresti la prima persona a non trattarmi con pietà."
A quel punto le due donne si allontanarono dalla tomba di marmo scuro, avevano iniziato a mostrare una strana complicità che non avrebbero mostrato ad alti per nessuna ragione al mondo.
Cinquant' anni dopo, di fronte a quella stessa tomba, un giovane uomo di ventitré anni incredibilmente somigliante al defunto, ad eccezione di un paio di occhi azzurri ereditati dalla madre, depose un mazzo di fiori dopo aver buttato quelli lasciati lì in precedenza da un suo famigliare, non sapeva se fossero stati i suoi fratelli o i suoi genitori o sua nonna***.
Quando ebbe terminato si rivolse alla lapide:" Ciao nonno, era da un po' che non venivo a trovarti ma in Biblioteca è stato un periodo frenetico... Papà è addirittura dovuto andare in missione con mamma... Beh, come dicono spesso gli fa bene per rimanere in forma e ricordare i primi tempi... Sono davvero una Psicopatica e un Secchione, non hanno sbagliato a scegliersi i soprannomi venticinque anni fa."
Dopo una breve risatina il giovane proseguì il suo monologo:" Mi è capitato di aiutare nonna a fare pulizie ieri e ho ritrovato la lettera che le avevi scritto... Anche se era indirizzata esclusivamente a lei non ho potuto fare a meno di leggerla... Dovrei sentirmi in colpa effettivamente ma la curiosità è stata troppa: volevo sapere qualcosa in più su di te visto che papà per ovvie ragioni non ha mai saputo dirmi più di tanto. Ho capito perché tutti quelli che ti hanno conosciuto personalmente ti hanno sempre ritenuto un grande uomo; ho anche capito da dove viene "lo stupido istinto dei maschi Carsen di escogitare piani complicatissimi che prevedono il loro sacrificio per il bene delle generazioni future", parole di mamma e di Charlene da quanto mi hanno detto... Sai nonno, tutti dicono che sia papà il più intelligente in famiglia, si sbagliano. Hai escogitato un piano quarantennale per sistemare le vite di tutti quanti senza che nessuno venisse manipolato. Sono onorato di portare il tuo nome e mi sarebbe piaciuto conoscerti... Ti ringrazio però di una cosa in particolare: hai insegnato a due generazioni e a uomini più saggi di noi che bisogna sempre accettare il proprio destino, di cambiare le cose se si può farlo ma essere abbastanza saggi da capire quando non farlo e soprattutto di vivere appieno la nostra vita dato che solo così capiremo il vero valore delle cose. Ci sono cose per cui vale la pena vivere, sono le stesse che ci spingono a fare sacrifici... Sono le stesse cose per cui vale la pena morire. Dicono poi che il punto di forza degli eredi di Salomone sia la straordinaria intelligenza, si sbagliano: è la capacità di amare incondizionatamente e il coraggio di saper mettere da parte i nostri desideri per il bene di chi ci sta a cuore, arrivando a sacrificare anche la nostra vita se necessario... Papà l' ha capito quando stava per sacrificarsi per fermare Aphopis, io invece ho iniziato a capirlo quando sono diventato Bibliotecario assieme a Reg e As, farei di tutto per proteggere i miei fratelli... Anche se a dirla tutta Regan per nostra fortuna è un Guardiano, non oso immaginare cosa potrebbe succedere se facessimo disinnescare a lui qualche trappola di un tempio maya... Beh, io ora devo tornare in Biblioteca altrimenti Jenkins avrà di sicuro da ridire sul fatto che sono in ritardo e che essendo il figlio del capo dovrei dare il buon esempio... Salutami Judson e Charlene se ti dovesse capitare di incrociarli."
Fu così che Alastair Flynn Carsen si allontanò, pronto a tornare in Biblioteca per partecipare alla prossima missione, era solo mercoledì: i casi più interessanti della settimana dovevano ancora arrivare.



Note:

* Qui devo fare un approfondimento sulla mia interpretazione di viaggio nel tempo e sulla relazione di cause/effetto dato che stanno alla base di tutta questa one shot.
Per prima cosa va detto che sono proprio le azioni di Alastair a dare il via a tutti gli eventi che porteranno poi il futuro a divergere dal canon e dare vita ad una nuova realtà principale: scrivendo queste parole nel mese di luglio e non avendo ancora la versione ufficiale della presunta morte di Nicole eviterò di trattarne in modo dettagliato. 
Vi basti sapere che le parole di Merlino hanno spinto Alastair a discutere con Judson anche della misteriosa Guardiana che Flynn avrà in futuro; questo discorso spingerà Judson ad intervenire in futuro per fare in modo che Nicole non muoia o qualunque cosa hanno pensato gli autori per il personaggio.
Successivamente succede tutto quello che sappiamo: Alastair muore, Flynn diventa Bibliotecario, si innamora ricambiato di Nicole, durante la missione a fine primo film la bionda non muore e succedono tutti gli avvenimenti che sto scrivendo nella storia principale fino ad arrivare al viaggio nel tempo che Flynn fa nel finale della seconda stagione per fermare Prospero.
Sappiamo che per tornare al presente lui usa la strada lunga, rimanendo una statua di pietra conservata in Biblioteca per 400 anni; ora la mia idea è quella di far interagire Flynn e Nicole con i Judson e Charlene del 1611 ( questo sarà raccontato in una storia a parte, che pubblicherò in contemporanea alla fine della 2x10, quindi fra parecchie settimane).
Questo incontro provocherà per forza di cose dei ricordi in Judson e Charlene, non credete? Il problema è capire quando questi ricordi saranno effettivamente ricordati dai due per la prima volta.
Mi spiego meglio: Judson e Charlene dovranno ricordarsi di aver incontrato Flynn e Nicole prima che Flynn e Nicole facciano effettivamente il viaggio la prima volta; essendo Flynn il fautore della decisione di tornare indietro nel tempo tutto si ricollega a lui: quando far ricordare a Judson e Charlene di aver già conosciuto Flynn Carsen?
Ho fatto varie ipotesi in realtà ma alla fine quella che mi ha convinta di più è stata quella di cui ho scritto.
Nel momento in cui Flynn viene concepito si innesca tutta una serie di reazioni causa/effetto che porta effettivamente a realizzarsi tutto quello che si vede nella serie e che è causato direttamente da lui, viaggio indietro nel tempo incluso.
Per questo Judson e Charlene sanno di Flynn anche prima dei suoi genitori...
Spero di essermi spiegata abbastanza chiaramente.

** è il mentore di Carter, il personaggio interpretato da Noah Wyle, in ER, non potevo non inserirlo

*** Mi sto ovviamente riferendo a Margie, dovrebbe avere circa ottant' anni secondo i miei calcoli quindi per me è ancora viva! Dannazione agli autori che per varie ragioni non l' hanno fatta comparire nel terzo film e nella serie T-T

Note dell' autrice: 

Intanto preciso che questo è il sequel diretto di " Le cose per cui vale la pena vivere.", dal titolo si dovrebbe intuire facilmente ma lo preciso per sicurezza. Come saprete a me il personaggio del padre di Flynn mi è sempre piaciuto e mi è sempre dispiaciuto che non sia stato approfondito come avrebbe meritato, avrei voluto approfondire ulteriormente anche in questa one shot ma poi sarebbe diventato troppo lungo... Mi rendo conto che non tutti apprezzerebbero storie da venti e passa pagine word...
La storia in sé è invece piuttosto chiara: tratta alcuni eventi fondamentali che vanno dalla nascita di Flynn alla morte di Alastair e che servono a far capire come mai il Massone abbia preso le sue decisioni e come mai gli eventi nella storia principale abbiano preso determinate pieghe.
Ho cercato di alternare momenti allegri a momenti tristi, anche perché altrimenti mi sarei tirata io stessa un colpo in testa mentre scrivevo una storia caratterizzata da momenti tristi a raffica... Devo dire che il risultato finale mi soddisfa anche se ci sono voluti mesi per concludere questa storia: andava scritta man mano pianificavo gli eventi della storia principale o si sarebbe perso molto... ( in teoria avrei dovuto pubblicarla ad agosto).
Solo negli ultimi giorni, dopo aver programmato parecchie cose della seconda stagione e aver avuto una conferma su una teoria che avevo formulato parecchi anni fa ho avuto finalmente chiaro come concludere le ultime cose... Avete ad esempio qualche spoiler sulla 2x10 e vari riferimenti alla storia principale, come ad esempio tutto il discorso dei veri Bibliotecari... Capite perché era meglio che uscisse ora, quando il mistero è stato risolto anche nella storia principale?
Concludo dicendo che ho volutamente trascurato alcuni dettagli e alcuni avvenimenti per due ragioni, che in realtà possono essere considerate come una: o la mia storia o il film ne parlano... Mi sarebbe piaciuto scrivere di Alastair che racconta le storie a Flynn ma ho deciso di scrivere solo di cose originali, seguendo solo le tracce di quello che ci viene detto per dare un senso agli eventi.
Ho poi aggiunto quasi all' ultimo uno spaccato con l' altro Alastair, mi è piaciuto scrivere di Alastair da adulto se devo essere sincera e di sicuro quando ne avrò l' occasione lo farò ancora.
Concludo dicendo che spero vi sia piaciuto leggere questa storia tanto quanto a me è piaciuto scriverla; se avete dubbi, critiche o perplessità vi rinnovo l' offerta che faccio di solito: avvisatemi in qualche modo, fatemelo sapere.
Alla prossima Librarians:)
  
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