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Autore: Pmaradona10    09/10/2017    0 recensioni
La magia è sempre stata una componente importante della vita dei Teen Titans e soprattutto della vita di Raven. Quando però Trigon, il malefico padre di Raven, decide di tentare di impossessarsi di nuovo della ragazza, essa capisce che non riuscirà a sconfiggerlo contando solo sull'aiuto dei suoi amici. Basterà l'aiuto del più grande mago del mondo per sconfiggere uno dei demoni più potenti in assoluto? I Titans ce la faranno ugualmente a batterlo anche dopo il loro scioglimento e riusciranno a collaborare con alcune tra le più potenti entità magiche del mondo, senza lasciarsi condizionare dai travagli interiori di queste ultime e aiutandosi reciprocamente come una vera squadra, superando le apparenti ostilità?
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Raven, Robin, Sorpresa, Trigon, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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-Buongiorno, Constantine. Attivo già di prima mattina con le sigarette, a quanto vedo- disse Raven, non appena entrò nella Main Ops Room, trovandosi davanti il mago con una padella e un uovo tra le mani e l’immancabile sigaretta tra le labbra

-Già. Ascoltami bene, Raven. Oggi faremo l’esorcismo nella tua stanza, dato che è lì che tu di solito meditavi in passato, ci serve un luogo dove tu possa essere a tuo agio- disse il biondo rompendo il guscio dell’uovo e versandone il contenuto all’interno della padella

-Ma davvero? Credevo che oggi saremmo andati a vedere un film- disse sarcastica la maga aprendo la credenza, in cerca di qualcosa con cui fare colazione

-Già, magari un film pornografico, sarebbe l’ideale per impedirti di provare qualsivoglia tipo di sentimento- scherzo il mago, togliendo con una spatola l’uovo ormai fritto dalla padella e ponendolo in un piatto

Raven mandò eloquentemente a quel paese Constantine col palmo della mano rivolto verso l’alto. Non aveva mai apprezzato le battute volgari, specialmente quelle che Beast Boy le aveva propinato durante tutta la loro militanza nei Teen Titans, ma quelle pronunciate dal biondo inglese per lei avevano un sapore diverso. Non avevano quel tono di scherno o beffa che spesso il mutaforma dava alle sue battute, bensì erano pronunciate con l’intonazione di chi aveva capito come andava il mondo e ne era rimasto completamente deluso e sfiduciato. Raven ci aveva azzeccato. La trasandatezza di John Constantine e la sua perenne sfida al mondo erano la conseguenza di tutti i fallimenti ed errori del mago. La sua volgarità tutt’altro che sporadica non era la tipica volgarità adolescenziale di cui faceva spesso uso Garfield Logan, le sue imprecazioni non erano di certo un volersi mettere in mostra. Magari lo erano al tempo dei Mucous Membrane, da ragazzo, ma ora erano la manifestazione di una rabbia e di una frustrazione figlie del non aver saputo indirizzare la sua vita come avrebbe voluto. Con i suoi studi da psicologa, Raven non aveva potuto fare a meno di notarlo. Nonostante anche lei facesse un frequente uso del sarcasmo, la sua visione della vita era decisamente meno estremista di quella del mago, ella si era in qualche modo rassegnata al suo destino senza combattere, al contrario di John Constantine, sempre pronto a fottere chiunque lo meritasse, pronto ad indossare camicia, cravatta e trench e usare il personaggio che si era costruito per prendersi una piccola rivincita su quella grande merda che per lui era la vita.

-Buongiorno, Constantine. Sai, stasera non ho avvertito la benché minima presenza di te nel letto. Posso dire di aver dormito alla grande, senza il tuo russare a rompermi le palle- scherzò Zatanna scompigliando con una mano i biondissimi capelli del mago, intento a mangiare il suo uovo all’inglese

-Se ti fa piacere posso ubriacarmi ogni sera per farti dormire in pace. Tutto per te, Zee!- rispose l’uomo accarezzandole la guancia

-Se volete, noi siamo pronti quando volete- disse Nightwing entrando nella Main Ops Room seguito da Starfire e Beast Boy, rivolgendosi ai tre maghi

-Spero abbiate fatto tutti colazione. Non è saggio affrontare un cazzo di demone a stomaco vuoto- rispose il mago accendendosi una sigaretta
I sei si diressero tutti nella stanza di Raven, in fila indiana, accompagnati da un insolito, ma comprensibile silenzio. La sigaretta accesa di Constantine era l’unica cosa capace di rischiarare la stanza, penetrandone il buio ogni qual volta il biondo ne aspirava una boccata. Starfire decise di interrompere l’oscurità presente nella stanza della ragazza e aprì le tende, facendo entrare la luce rischiarante del Sole delle dieci del mattino.

-Chiudile, tesoro. Abbiamo bisogno del buio. Raven deve essere quanto più a suo agio possibile, e credo che una persona che indossa un cappuccio per la maggior parte della giornata di solito non tenga aperte le tende in camera sua- disse il mago espirando fumo e spostando il letto dell’empatica, in modo da ottenere più spazio all’interno della stanza

-Constantine, se possiamo in qualche modo aiutart…-

-No, grazie, Logan. Ho tutto sotto controllo- rispose il mago ponendo una sedia al centro della stanza e prendendo una candela che si trovava sul comò di Raven –Che dici, Zee, facciamo il ritualle alla Papa Midnite?-

-Beh, John, con uno come Trigon credo che i classici pentacoli siano superati-

-Già. Lo penso anch’io. Qualcuno di voi ha del Whiskey, Vodka o altri alcolici facilmente infiammabili?-

-Non basta della semplice benzina?- chiese straniata Raven

-No, serve dell’etanolo. Il rituale consiste nel versare sullo specchio di Perseo che useremo per entrare nella tua mente una qualsivoglia bevanda alcolica infiammabile e porvici sopra una candela accesa. Lo scopo di ciò? Dato che anche Trigon può a sua volta venire nella nostra dimensione attraverso lo specchio, qualora noi non dovessimo far ritorno in tempo, la fiamma della candela ormai consumata reagirà con l’alcool e l’etanolo presenti nella tale bevanda, provocando la combustione e rendendo di fatto lo specchio inutilizzabile. Questa è alchimia allo stato puro, ragazza- spiegò il mago prendendo in mano lo specchio di Perseo e posandolo a terra, con la superficie rivolta verso l’alto, facendo molta attenzione a non fissarvici dentro

-Constantine, perdonami, ma non ho ancora ben capito dove vuoi andare a parare. Chi entrerà nella mente di Raven attraverso lo specchio? E poi cosa se succederà se non riusciremo a tornare in tempo?- chiese dubbioso Nightwing

-Cosa succederà? Beh, se non dovessimo riuscire a tornare in tempo, saremmo costretti ad uscire con il piano di emergenza, che vi illustrerò all’occorrenza. Io e Z oltrepasseremo di sicuro, poi ci serve una persona abbastanza forte, in modo da sconfiggere eventuali sangue-misto che Trigon possa aver portato con sé-

-D’accordo, se questa è la via più semplice, vi aiuterò. In camera di Starfire dovrebbe esserci ancora una bottiglia di Tequila, andrà più che bene, ma voglio venire con voi nella mente di Raven-

-Certo, capo. Però dovrai spiegarmi come fai a sapere che c’è della tequila nella stanza di questa bellissima ragazza- scherzò Constantine spegnendo la sigaretta con la suola della scarpa
Il ragazzo sorrise imbarazzato.

-Se Dick viene con voi, vengo anch’io- s’intromise Starfire, togliendo Nightwing da una situazione spigolosa- e poi i miei starbolts potrebbero farvi comodo-

-E allora vengo anche io- sentenziò Beast Boy

-No no, caro. Tu resti qui. Ormai sei troppo legato a Raven da poterci persino entrare all’interno della mente. Le fotteresti il cervello in maniera colossale e fotteresti anche la Terra e le nostre vite. Tu aspetterai qui a controllare che la meditazione di Raven vada per il verso giusto e se ce ne sarà bisogno darai fuoco alla tequila prima che la cera della candela finisca- disse il mago ricevendo la bottiglia dal ragazzo meraviglia
-Qualcuno vuole un goccio?- chiese Constantine dopo averne bevuto un sorso

Zatanna accettò l’invito
-Alla tua animaccia di merda, John- brindò sollevando la bottiglia

-Nah, ora si passa all’azione, non sono più John Constantine. Ora sono The Hellblazer- sibilò, versando ad occhi chiusi un dito di tequila sulla superficie dello specchio e ponendovi in piedi la candela, accendendola con il suo personalissimo accendino
-Ora si fa sul serio. Raven, togliti il mantello e cerca di meditare senza però levitare, ti ho messo la sedia apposta. Beast Boy, quando vedrai i segni sul corpo di Raven illuminarsi, vorrà dire che dovrai dare fuoco personalmente alla tequila, senza aspettare lo scioglimento della candela. Bene, credo di aver detto tutto, ragazzi mettetevi in circolo attorno allo specchio ad occhi chiusi ed apriteli solo a mio ordine- disse il mago, con le palpebre serrate
-Un’ ultima cosa, Raven, indossi il medaglione protettivo che ti ho dato cinque anni fa?-

-Certo-

-Beh, toglilo, altrimenti non riusciremo ad entrare nella tua mente. Però rimettilo non appena saremo dentro di te-
La ragazza ubbidì.
-Fatto? Benissimo. Allora, uno, due, tre… Contatto!-





Angolo dell'autore
Questo capitolo è leggermente più breve, ma è necessario poichè serve da introduzione al prossimo capitolo, in cui i nostri eroi enteranno nella mente di Raven. Spero di aver spiegato con chiarezza ed esaustività il piano di Constantine ed il suo funzionamento (che in effetti è molto contorto XD). Fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto e alla prossima!

 
   
 
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