Ringrazio
anche solo chi legge.
★
Quest@
[fanfic/art/aesthetic/video/ecc] partecipa all'iniziativa
“Artist Meets Artist”
a cura di Fanwriter.it!
★
Fandom: Fairy tail.
★
Tipo di art: Fanfiction.
★
Rating: SFW (per tutti); NSFW
(sesso/violenza/ecc): SFW.
★
Descrizione del vostro lavoro
(BREVE):
Ho
scritto una scena per omaggiare la storia di Arya Tata:
https://www.wattpad.com/324742089-sei-modi-per-fantasticare-sulla-mia-otp-grayza-~
Il
punto
focale della storia è creare una GrayZa sull’AU
dei vampiri.
Numero
parole: 1221.
La
fine mistica della luna
L’odore
d’umido e di foglie secche filtrava dalla
finestra scavata nel muro di pietra riempiendo la stanza, facendo
pungere le narici
della giovane.
Erza
guardò l’arazzo vermiglio che copriva
un’altra
parete di pietra, volse lo sguardo sul camino che prendeva il muro fino
al
soffitto e socchiuse gli occhi, fissando la pesante porta di frassino.
Si
lasciò cadere all’indietro, facendo ondeggiare i
lunghi capelli vermigli e
affondò nel materasso.
Si
soffermò sugl’intarsi delle colonnine, il legno
del
letto era dipinto di bianco.
<
Tutte le stanze sono uguali, i mobili sono
identici e posizionati negli stessi posti. Ed inoltre mi sento
osservata in
ogni angolo di questo maledetto castello >. Chiuse gli occhi e
regolò il
proprio respiro, fece un exquip facendosi
apparire una pesante armatura. Il letto rischiò di cedere,
Scarlett sbuffò e
cambiò nuovamente, le apparve un lungo vestito di seta
rossa, coperto da delle
spalline metalliche.
Appoggiò
una mano sull’elsa della pesante spada d’argento
che aveva legata alla cintola. Socchiuse le labbra piene, il suo
battito
cardiaco tornò normale.
<
È la mia prima missione di classe S… mi chiedo se
la missione del Conte non sia semplicemente una trappola >
rifletté.
“Titania,
regina delle fate” disse una voce maschile,
che risuonò roca.
Erza
si sedette sul letto, il suo vestito del medesimo
colore dei capelli faceva contrasto con il candore delle lenzuola e del
mobilio.
“Finalmente
vi siete palesato. Ero stanca di avere a
che fare con la vostra servitù, conte” disse. Si
alzò in piedi, facendo
ondeggiare la gonna vaporosa.
Il
conte uscì dall’angolo, in cui
l’oscurità lo
avviluppava completamente. Avanzò, la luce della luna piena
filtrava dalla
finestra, illuminandolo di riflessi argentei.
“Non
amo la luce del sole” rispose.
“Non
temete, Fairy tail ha aiutato anche dei demoni
alle volte, non è così insolito” disse
Erza con tono secco.
Il
conte socchiuse le labbra sottili in un ghigno, i
capelli blu-neri gli ondeggiavano intorno al viso, le ciocche erano
larghe tre
dita. Le porse una mano coperta da un guanto latteo.
“Conte
Fullbuster, ma voi potete chiamarmi Gray” si
presentò.
“Ed
io preferisco essere chiamata Erza” rispose
Scarlett.
<
Il lusso così esagerato di solito è fondato sulla
forza lavoro degli schiavi e io ne so qualcosa di quanto sangue
dev’essere
versato per delle ‘torri’ >
pensò. Gli strinse la mano con forza e gliela
lasciò andare.
“Ora,
riferitemi perché avete richiesto i nostri
servigi” ordinò.
“Un
demone malvagio e antico, figlio della magia di
Zeref, si aggirava in queste zone. Mia madre si è
sacrificata per sconfiggerlo,
ma ora una maga degli spiriti stellari trama per risvegliarlo.
Uno
degli spiriti con cui si trastulla, Leo, aiutato
da mia cugina Lucy che vorrebbe liberarlo, ci ha avvertito dalla
minaccia.
L’incanto
che risveglierà Deliora, questo è il demone,
si chiama: ‘La fine mistica della
luna’
e si attua attraverso la raccolta delle ‘gocce di
luna’. Si completerà domani”
spiegò il conte.
Erza
sfoderò la spada e se la mise all’altezza dei
seni prosperosi.
“Sarà
fatto…” rispose.
<
Uccidendo anche quella maga, potrò liberare gli
spiriti stellari dai patti che l’imprigionano >
pensò.
Il
conte osservò la spada e indietreggiò.
“V-vi
ringrazio. Avrete il vostro compenso alla fine
del lavoro, ora se non vi duole, mi allontanerei. Aborrisco le
armi” sussurrò.
*******
“Mia
cugina ha insistito perché si fermasse un’altra
notte. Per sdebitarci del suo aiuto” disse Gray, indicandole
una poltroncina di
raso.
Erza
indossava un vestito di raso, che richiamava
delle fiamme rosse e arancio. Si accomodò e si
passò le mani sulla gonna che le
aderiva alle gambe nivee.
“Accetto
solo per ricambiare la cortesia” disse
gentilmente.
Un
maggiordomo dalla pelle lattea si avvicinò con
passi inudibili, il suo corpo era rigido. Si piegò in avanti
e appoggiò un
vassoio d’oro sul tavolinetto, facendolo tintinnare contro il
marmo.
“Quanto
zucchero, madama?” domandò Gray.
Erza
vide che c’era una sola tazzina di porcellana.
“Due,
conte” rispose gelida.
Gray
le mise le zollette di zucchero tazzina,
prendendole con una pinza di ferro da una zuccheriera di bronzo.
Erza
si piegò in avanti e la prese, le raffigurazioni
di fiocchi di neve erano quasi impercettibili sulla superfice liscia
del colore
quasi identico.
Gray
la fissò sorseggiare lentamente, senza far
rumore.
Erza
osservò le tende di damascato bianco con
raffigurate delle rose stilizzate. Abbassò lo sguardo e
strofinò il piede sul
tappeto di pelliccia di lupo color perla.
<
Devo dire che il colore è parecchio monotematico
anche nelle stanze con mobilia differente > pensò.
“Amate la
caccia?” domandò.
Il
conte ghignò, mostrando i canini leggermente
aguzzi.
“Ammetto
che la mia famiglia la brama con ‘sanguigna’
passione” rispose.
<
Eppure diceva di temere le armi… > pensò
Erza.
Guardò il vassoio e assottigliò gli occhi.
< … fino ad ora non ho visto
nulla d’argento nell’intero castello. Forse
è quella che teme >.
“I
camini sono spenti. Non avete freddo? Qui dentro
c’è
il gelo della morte stessa” disse.
“Mia
cugina soffre di svenimenti. Un aumento
improvviso di calore non gioverebbe alla sua salute” rispose
Gray.
<
Caro conte, il fatto che voi siate un vampiro, è
lampante da ancor prima di arrivare. Gli abitanti del luogo si fanno il
segno
della croce quando si chiede la strada per questo luogo. Vostra cugina
è
riuscita ancor meno a tenerlo nascosto. Per uscire alla luce del sole
ha dovuto
nascondersi in un orologio dai vetri incantati e oscurati, in grado di
camminare e riferire le sue parole > pensò Erza,
facendo un mezzo ghigno.
“Vostra
cugina è malata?” domandò.
Gray
abbassò lo sguardo.
“È
sempre molto debole. Soffre di inappetenza. È
così
dolce e gentile, come nostra madre e non sopporterei di perdere anche
lei. Si
preoccupa della nostra gente, anche se spesso non la comprendono. Avrei
bisogno
di qualcuno che mi aiutasse…” spiegò.
Piegò di lato il capo. “Però non voglio
tediarvi. Siete una guerriera incredibile, ma la vostra bellezza
è pari alle
vostre abilità in battaglia”.
Erza
arrossì.
*********
“Potete
rimanere?” domandò Erza.
Gray
si voltò, facendo ondeggiare il mantello nero
sulle sue spalle.
“Spedirò
una lettera alla mia gilda e chiederò loro di
farmi rimanere. Per fare in modo che la ‘malattia’
vostra e di vostra cugina
possa essere lenita. Scommetto che se Lucy non dovesse più
bere sangue, sarebbe
più felice” disse Scarlett.
Gray
fece una risata.
“Non
avevo avuto dubbi sul fatto che voi aveste capito
la mia vera natura. Il vostro fino intelletto era ben chiaro dalle
vostre
scelte come stratega” mormorò.
“E
voi dovete imparare che gli umani girano il the
dopo aver aggiunto le zollette e che degli spiriti stellari trasvestiti
da
servitù sono facilmente riconoscibili” disse Erza.
Gray
si abbassò, le prese delicatamente la mano e le
fece il baciamano.
“In
questo periodo dovrete rimanere al nostro fianco?
Io mi auguro la vostra presenza” sussurrò con voce
seducente.
Erza
arrossì e sentì le orecchie fischiare.
“Se
non tenterete di dissanguarmi” disse.
Il
conte le lasciò la mano e si raddrizzò.
“Io
attenterò ad altro di voi: il cuore” rispose.
<
Io penso più ‘alle mie grazie’.
Però, forse, la
cosa non mi dispiace. Ho sempre amato i signori oscuri >
pensò Erza.
“Allora
resterò. Lucy mi ha dato molto affetto e sarei
lieta se diventassimo come sorelle” rispose.
“Oh,
me lo auguro. Così potrei convincervi a rimanere
per sempre” rispose Gray.