Anime & Manga > Kilari
Segui la storia  |       
Autore: lonewolf87    11/10/2017    1 recensioni
A causa di un brutto incidente stradale in cui il povero Na-San perse la vita, Kilari si ritirò dal mondo dello spettacolo e si trasferì a New York, abbandonando tutti i suoi amici e il ragazzo di cui era innamorata. Quindici anni dopo, un improvviso malore del padre costringerà l’ex idol a tornare in Giappone, dove farà la conoscenza di una ragazzina che la spingerà ad affrontare il proprio passato.
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hiroto Kazama, Kilari Tsukishima, Nuovo personaggio, Seiji Hiwatari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La mattina seguente, Hiroto si presentò all'ufficio di Muranishi. Il direttore era felicissimo per il grande risultato ottenuto da Shizuka la scorsa sera, ma non poteva immaginare la notizia che avrebbe ricevuto a momenti.
“Salve, direttore.” lo salutò Hiroto.
“Hiroto, ma dov'eri ieri sera? Mancavi solo tu alla festa. Ho capito, eri con Fubuki. Però potevate venire insieme. Capisco che lei faceva il tifo per Midori, ma…” si interruppe Muranishi, non appena notò che il moro non era affatto di buon umore. “Hiroto, qualcosa non va?”
“Tenga.” disse Hiroto, consegnandogli un foglio di carta.
“Che cos'è?” chiese il direttore.
“E’ la mia lettera di dimissioni.” rispose lui.
“Cosa????” esclamò Muranishi.
“Se è uno scherzo, non è divertente.” lo rimproverò la signora Kumoi.
“Ormai io e lei la pensiamo diversamente. Non ha più senso per me restare qui. La ringrazio per tutto quello che ha fatto per me in questi anni.” concluse il moro prima di voltare le spalle ai due presenti. “Addio.”
“Ma... ma…” balbettò Muranishi, incredulo della decisione presa da Hiroto.
“Pensi di andartene via senza una valida spiegazione? Hiroto, torna qui, mi hai sentito???? Hiroto!!!!” lo chiamò invano sua moglie.
Mentre il moro stava per lasciare l’agenzia, incrociò proprio Kilari che si stava dirigendo verso l’ufficio del direttore accompagnata da Shizuka. “Sei soddisfatta adesso?” chiese lui, senza però ricevere risposta da lei, che non lo degnò di uno sguardo.
“Ciao, Hiroto. Come va?” lo salutò Shizuka, ignara di quello che era accaduto. Ma Hiroto non la calcolò neanche e se ne andò via. “Ma cos'ha? Sembra giù di morale.”
“Non lo so. E personalmente non m'interessa.” rispose fredda Kilari.
 
La notizia dell'addio di Hiroto giunse subito al resto del gruppo, e in particolare a Seiji, che rimase sorpreso dalla decisione del suo migliore amico.
“E’ davvero strano che abbia deciso di andarsene via senza neanche consultarmi.” commentò il biondo.
“Quindi tu non ne sapevi nulla?” chiese Muranishi.
Seiji scosse la testa. “No. Ma lei dovrebbe saperlo meglio di me, direttore. Da tempo Hiroto era diventato molto distaccato con tutti. Certo, non immaginavo che si trovasse così male al punto da voler abbandonare la nostra agenzia.”
“Ma diciamo la verità. Hiroto non è più lui da diversi anni.” intervenne Noel. “Il direttore ha tollerato fin troppo i suoi comportamenti irrispettosi.”
“Forse avremmo dovuto fare qualcosa per aiutarlo.” disse Kobeni.
“E chi ne aveva il tempo? Tra gli impegni di lavoro e quelli di famiglia non c'è mai occasione per parlare tra di noi o anche solo di pensare cosa gli passasse per la testa.” provò a spiegare Hikaru.
“Già. La colpa è di Hiroto che non si è voluto fare aiutare da nessuno.” rincarò la dose Kumoi.
“Eppure negli ultimi tempi sembrava che stesse tornando quello di prima. Lo vedevo di buon umore e so che dava spesso una mano a Shizuka con la danza quando io o Iguchi non eravamo presenti.” aggiunse Seiji. “Tu cosa ne pensi, Kilari?”
L’ex idol rimase in silenzio. Ovviamente sapeva quello che era successo ed era molto tentata dal raccontarlo a tutti. In fondo Hiroto se lo meritava, per essersi preso gioco dei suoi sentimenti e per il suo coinvolgimento nei piani dell’agenzia Higashiyama di voler rovinare Shizuka. Ma Kilari non era cattiva come loro e la vendetta non faceva parte del suo carattere. Hiroto doveva solo stare lontano da lei e da Shizuka ed era ciò che aveva appena fatto, rassegnando le dimissioni dall’agenzia Muranishi.
“Kilari? Ci sei?” la chiamò Seiji.
“Eh? Sì, scusate. Purtroppo non so cosa dirvi. Sono mancata per quindici anni e ho perso tanti eventi della sua vita. Mi spiace che se ne sia andato così. Ho provato a parlargli da quando sono tornata, ma non è servito a nulla. Purtroppo non è più quel ragazzo premuroso che mi aiutava ogni volta che mi trovavo in difficoltà.” mentì lei.
“In effetti Kilari non ha tutti i torti.” commentò Muranishi.
“Mi dispiace non esservi stata utile.” si scusò Kilari.
“Non hai niente di cui scusarti, Kilari.” la rassicurò Seiji. “La colpa è anche mia, che non gli sono stato accanto abbastanza. Sono stato così occupato in questo periodo ad insegnare qualche mossa di danza a Iguchi e Shizuka e a prendermi cura di Erina, che ho ignorato quello che stava succedendo al mio migliore amico, che credo di aver perso per sempre.”
“Seiji....”
“Pazienza, la vita va avanti. Adesso tornate tutti al lavoro e smettiamo una volta per tutte di parlare di Hiroto. So che sarà difficile, perché è una persona che ha lavorato con noi per tanti anni, ma ha preso una decisione importante e non potrà più tornare indietro.” concluse la signora Kumoi.
“D'accordo.” esclamarono tutti i presenti, prima che ognuno tornasse ai propri impegni.
“Seiji, mi dispiace molto, anche se lo detestavo.” disse Iguchi.
“Su con la vita, Iguchi. Alla fine non è morto. Non mancherà sicuramente l’occasione di rivederlo.” replicò il biondo.
“Kilari mi sembra strana. D'accordo che è strana di suo, ma il suo sguardo mi dà la sensazione che sappia qualcosa più degli altri.” pensò Shizuka, osservando la sua agente.
Improvvisamente Kilari si voltò verso di lei, prendendola di sorpresa, come se in qualche modo le avesse letto la mente. “Bene, Shizuka. Oggi hai un servizio fotografico nella sede di Higashi TV e un programma alla radio.”
“E’ la terza volta che me lo ripeti. Guarda che non me lo sono dimenticata.”
“D'accordo. Sai, quand'avevo la tua età, mi scordavo spesso dei miei impegni e ogni volta la signora Kumoi pensava a mettermi in riga.”
“Kilari! Shizuka!” le chiamò intanto Kaori.
“Ciao, mamma. Stai iniziando a lavorare?” chiese Shizuka.
“Proprio così. Oggi è il mio primo giorno. Spero che vada tutto bene.” rispose sua madre.
“Non ti preoccupare, Kaori. Andrà tutto a meraviglia, e per qualsiasi problema, rivolgiti pure al direttore.” la rassicurò Kilari.
“Non sarà necessario. E’ un lavoro semplice e mi sta piacendo.”
“Scusaci, mamma, ma io e Kilari dobbiamo andare. Gli impegni ci chiamano.” disse Shizuka.
“Okay, tesoro. Buon lavoro. Ci vediamo stasera.” la salutò sua madre.
 
Mentre Kilari e Shizuka erano in macchina....
“Kilari, posso chiederti una cosa?” domandò Shizuka.
“Sì. Dimmi pure.” rispose lei.
“Sai cos'è successo a Hiroto?” chiese la ragazza.
“Hmm? Non ne ho idea.” mentì Kilari, non in vena di dare spiegazioni.
“Sei sicura?”                                              
“Cosa ti fa pensare che io sappia qualcosa?”
“Beh... dicevi che eri molto amica degli Ships.”
“Sì, una volta. Ma ora lo sono rimasta solo con Seiji.”
“Eppure credevo che andassi d'accordo con tutti e due. Inoltre, quando abbiamo incrociato Hiroto in agenzia, l’ho visto guardarti come se fosse dispiaciuto.”
“La sua decisione dev’essere stata molto sofferta. E’ normale che si senta così, dopo tutti gli anni trascorsi all'agenzia Muranishi. Ma i rapporti col direttore e con tutti gli altri si erano deteriorati, quindi, prima che la situazione peggiorasse ulteriormente, ha preferito andarsene.”
“Eppure con noi è sempre stato gentile. Ti ricordi quando siamo andati insieme al parco vicino l’agenzia? Oppure quando abbiamo cenato a casa tua?”
“Adesso basta parlare di Hiroto. Dobbiamo dimenticarlo, come ha chiesto la signora Kumoi.”
“Ma non possiamo abbandonarlo così. E’ un nostro amico.”
“Non è un amico. Punto e basta. E ora preparati per il servizio fotografico. Stiamo per arrivare.”
Shizuka rimase in silenzio, continuando però a fissare Kilari in modo sospetto. Quella ragazza era molto sveglia e aveva capito da subito che c’era qualcosa di strano in tutta la vicenda. Ormai era inutile nasconderle la verità.
“Aaahh!” sospirò Kilari. “Se ti racconto tutto, mi prometti che t'impegnerai e che non racconterai niente a nessuno?”
“Promesso.” rispose Shizuka.
“Neanche a Iguchi o a tua madre.”
“Ti ho detto che non lo dirò a nessuno. Smettila di trattarmi come una bambina.”
“D’accordo. Immagino che ti starai chiedendo tutt'ora come abbia fatto Midori a cantare la tua canzone al concorso, presentandosi con quello che sarebbe dovuto essere il tuo vestito.”
“Sì.”
“La risposta è semplice. Hiroto ha rubato il testo dallo studio di Kama e il progetto del tuo vestito, consegnandoli a Fubuki e quindi alla signora Higashiyama.”
“No, non può essere.”
“Invece è così. L'ho scoperto ieri sera, quando sono passata in agenzia. L'ho beccato mentre parlava con Fubuki. Ha fatto finta di essere nostro amico per rubare informazioni su di te e consegnarle alla signora Higashiyama.”
“Quindi per questo ieri te ne sei andata. Non avevi ricevuto nessuna chiamata di lavoro.”
“Scusa se ti ho mentito, ma non volevo rovinarti la festa.”
La ragazza rimase in silenzio, incredula dopo quello che le aveva raccontato la sua agente. Aveva molta stima di Hiroto e non riusciva a credere che avesse finto per tutto il tempo e che fosse diventato una spia dell’agenzia Higashiyama.
“Ho parlato con lui e gli ho minacciato di raccontare a tutti la verità se non se ne fosse andato via.” proseguì ancora Kilari.
“Non ci posso credere. Ma perché ha fatto questo?” chiese la ragazza.
“Non lo so.” rispose la donna. “Hiroto mi ha aiutata molto fin dal mio ingresso nel mondo dello spettacolo, ma è cambiato in questi anni, specialmente da quando si è messo con Fubuki. Mi ha delusa, ma la cosa che mi ha fatto più male è stata quella di usarmi per rovinare la tua carriera.”
“Per caso...l'amavi?”
“Ehi, mi stai facendo il terzo grado? Ho già parlato abbastanza. Meno male, siamo arrivate. Adesso al lavoro.”
“Uffa!”
Kilari e Shizuka si diressero all’ingresso della sede di Higashi TV, dove furono accolte da un membro dello staff che le condusse dal fotografo.
“Ben arrivata, Shizuka.” la salutò il fotografo.
“Buongiorno.” fece altrettanto la ragazza.
“Hmm? E lei sarebbe?” chiese l’uomo, rivolgendosi a Kilari.
“Mi chiamo Kirako Tsukiyama e sono l'agente di Shizuka.” si presentò l’ex idol.
“Molto lieto. Shizuka, puoi salire sul palco.” disse l’uomo.
“Ugh!” mugugnò Kilari all’improvviso, mettendosi la mano in bocca e cominciando a respirare con affanno. “Scusi...c'è un bagno?”
“Ce n'è uno alla sua destra.” rispose il fotografo.
“Kila...ehm, signorina Tsukiyama, si sente bene?” domandò Shizuka, che si era accorta del malore di Kilari.
“Non è nulla. Mettiti al lavoro.” mentì lei.
Non appena si allontanò dagli sguardi di Shizuka, del fotografo e dei suoi assistenti, Kilari corse in fretta e furia verso il bagno, e una volta entrata nella toilette si piegò in ginocchio e vomitò.
“E’ la quinta volta che vomito in questi giorni. Che cos'ho? Forse sto lavorando troppo.”
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kilari / Vai alla pagina dell'autore: lonewolf87