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Autore: lonewolf87    15/10/2017    1 recensioni
Cinque anni dopo la battaglia contro i draghi malvagi, Goku decide di tornare dalla famiglia e dagli amici per partecipare a un torneo di arti marziali organizzato da Mr. Satan, dove incontrerà due misteriosi ragazzi che hanno un vecchio conto in sospeso con lui. Nuovi alleati, nuovi nemici e nuove battaglie per il destino della Terra attenderanno Goku e il resto del gruppo.
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Goku, Nuovo personaggio, Pan, Un po' tutti, Vegeta | Coppie: Bra/Goten, Bulma/Vegeta, Chichi/Goku, Gohan/Videl , Pan/Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Dragon Ball Ultimate Heroes'
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Dopo l’incontro con il padre, Goten ritornò al centro commerciale e mentre era in aria, notò una figura turchina a lui familiare che con fatica cercava di tenere in equilibrio una montagna di pacchi. A un certo punto Bra inciampò, facendo cascare tutti i suoi acquisti, ma qualcuno riuscì ad afferrarla per la vita, evitando di farla cadere a terra.
“Ma cosa…” mormorò Bra.
“Hmm… quanti pacchi. Mi chiedo se tutti questi acquisti ti servano davvero.” osservò Goten.
“Non sono affari che ti riguardano. Che ci fai qui? Sei tornato perché hai paura che racconti ai miei genitori che mi hai scaricata? Non ti preoccupare, non dirò niente a nessuno. Meriteresti di essere picchiato da mio padre ma io non sono così vendicativa come credi, quindi tornatene pure a casa.” replicò acida la ragazza.
“Veramente volevo darti una mano.”
“Non ho bisogno del tuo aiuto.”
“Sei sicura? Non vorresti girare qualche altro negozietto prima di tornare a casa?”
Bra non disse nulla. In effetti non aveva tutti i torti, era quasi orario di chiusura e se avesse perso tempo a raccogliere i pacchi, non avrebbe trovato le altre cose che cercava.
“Lascia fare a me. Tu nel frattempo vediti tutti i negozi che desideri.” insistette Goten.
“Hmph! Se pensi che ti dica grazie, ti sbagli di grosso.”
“Non c’è bisogno che mi ringrazi. Adesso vai.”
“D’accordo.”
La ragazza continuò il suo giro nei negozi del centro commerciale e al suo ritorno trovò il resto dei suoi acquisti conservati, con Goten che attendeva paziente in macchina. Sembrava rilassato e di buon umore, l’esatto opposto di com’era prima che andasse via. Evidentemente doveva aver parlato con qualcuno, anche se non aveva idea con chi, visto che Trunks era bloccato al lavoro.
“Hai fatto presto. Come mai niente acquisti?” domandò Goten, appena la ragazza entrò in macchina.
“Non ho trovato quello che m’interessava. Per oggi va bene così.” spiegò Bra. “Piuttosto, hai fatto in fretta a raccogliere i pacchi.”
“E’ stata una passeggiata. Ti accompagno a casa?”
“Puoi anche andartene. So portare la macchina da sola.”
“Non lo metto in dubbio, ma immagino che poco fa avrai faticato a portare tutti quei pacchi da sola, senza qualcuno che ti aiutasse.”
“Sei sicuro di stare bene, Goten? E’ da più di un mese che fai lo stronzo con me, mentre adesso torni qui e ti mostri gentile e disponibile, nonostante ti abbia dato la mia parola che non dirò niente ai miei genitori. Per caso non ti fidi di me?”
“Certo che mi fido di te, Bra.”
“E allora mi spieghi perché non te ne torni a casa?”
“Ho promesso a tua madre che mi sarei preso cura di te e io le promesse le mantengo. Quindi rilassati, allacciati la cintura e lascia guidare a me.”
“Hmph! Fai come vuoi.”
“Grazie.”
 
Dopo qualche minuto I due ragazzi giunsero alla Capsule Corporation, con Bra che era diventata stranamente silenziosa.
“Perfetto, siamo arrivati.” l’avvisò Goten. “Vuoi che porto i pacchi a casa tua?”
“Scusa.” mormorò Bra.
“Eh?”
“Mi dispiace, okay? Per tutte le brutte cose che ti ho detto oggi pomeriggio. Non ti considero un fallito.”
“E io non ti considero una poco di buono. Se hai deciso di frequentare un ragazzo, avrai avuto le tue ragioni.”
“E’ così difficile per me trovare la persona giusta, credimi. Sto da poco con Ken, ma mi sembra un ragazzo seria e affidabile, a differenza degli altri con cui uscivo in passato.”
“Capisco.”
“Spero solo che sia quello giusto, come lo è Valese con te. Non hai idea di quanto t’invidi, Goten. Voi due state insieme da tanto tempo e la vostra storia va a meraviglia.”
“Non hai niente da invidiarmi, Bra. Ho rotto con lei.”
“Che cosa?”
“E’ andata come dicevi tu. Mi tradiva con un uomo più ricco di me.”
“Oh cielo! Mi dispiace, Goten.”
“Non devi esserlo.”
“Dico sul serio. È vero, la detestavo, ma so che per te era molto importante e ho sempre rispettato i tuoi sentimenti. O meglio… quasi sempre.”
“Puoi togliere il quasi. Quella sera eri ubriaca e incapace d’intendere e volere.”
“Dunque… in questi giorni non ti sei presentato al lavoro per colpa sua? Perché stavi male per lei?”
“Beh… diciamo di sì.” mentì lui. Era per lei che stava male ma preferì non dire la verità per non crearle problemi.
“Che sgualdrina. Non avrei mai immaginato che potesse tradirti.” commentò Bra.
“Nemmeno io, anche se avrei dovuto sospettare da tempo che c’era qualcosa che non andava.”
“Già. Al Satan Tournament non era venuta a fare il tifo per te.”
“Non importa. Credo che per un bel po’ resterò single e starò alla larga dalle donne.”
“Ma sei sicuro? Non puoi rinunciare all’amore solo perché quella scema ti ha spezzato il cuore.”
“Non lo faccio perché sono rimasto deluso da lei, anzi da una parte mi sento sollevato che sia finita.”
“Che vorresti dire?”
“La sera in cui l’avevo scoperta, ero andato da lei per lasciarla, ma il suo tradimento ha reso le cose più semplici. Ormai il nostro rapporto non era più solido come un tempo, ma io continuavo a non accettarlo, perché stavamo insieme da tanti anni e in vita mia non avevo mai avuto una relazione così lunga con una ragazza. Ero convinto che Valese fosse l’amore della mia vita e questa idea mi ha reso cieco al punto da prendermela ingiustamente con Pan e soprattutto con te. E comunque non sto rinunciando all’amore. Per il momento voglio semplicemente dedicare il mio tempo alla famiglia, agli amici e al mio lavoro alla Capsule Corporation.”
“Beh trovare del tempo libero per mio fratello non sarà semplice, soprattutto ora che sta con Pan.”
“Non importa. Tanto io e Trunks ci vedremo lo stesso al lavoro, non mancherà l’occasione di stare insieme. Sono pur sempre il suo segretario e credo che neanche Pan lo vedrà quanto me.”
“Eheheh! Questo è vero.”
“E tu? Ti trovi davvero bene con questo Ken?”
“Per il momento sì, anche se cercò di andare con i piedi di piombo. Lui mi sembra un tipo simpatico, divertente e mi tratta con rispetto.”
“E questa è la cosa più importante.”
“Spero solo che sia quello giusto e che mi aiuti a dimenticare la mia delusione amorosa.”
“Hai avuto una delusione amorosa?”
Bra annuì. “Un ragazzo a cui pensavo sempre, ma non mi ha mai notata. Sono sempre stata indifferente per lui e alla fine mi ha spezzato il cuore.”
“Mi dispiace. E come mai?”
“Per lo stesso motivo per cui avevo litigato con te. Mi considera troppo immatura.”
“Hmm… accidenti, è proprio una storia complicata.”
“Già. E se ho deciso di frequentare Ken, non l’ho fatto perché mi piace baciarlo o peggio, andarci a letto, cosa che non ho mai fatto con lui, né con altri ragazzi, ma perché ho intenzione di dimenticare quella persona.”
“Evidentemente eri davvero innamorata persa di lui. Ma un momento, tu… non sei mai andata a letto con nessuno?”
“Per chi mi hai presa? Mi credi una ragazza facile perché ho un carattere estroverso e mi vesto in un certo modo?”
“Assolutamente no, Bra! Non è per il tuo abbigliamento o il tuo carattere. È solo che hai aiutato Pan a farsi avanti con tuo fratello e quindi credevo che avessi una certa esperienza per queste cose.”
“Non era così difficile capire i suoi sentimenti. Come dicevi tu, Pan è una ragazza seria che non ha mai avuto nessuno in testa se non mio fratello e anche Trunks ci teneva a tua nipote, molto più di quanto abbia fatto credere a tutti noi. E poi non bisogna necessariamente andare a letto con qualcuno per essere esperti in questioni amorose.”
“Hai ragione. A quanto pare non sei l’unica ad essere immatura. Ci sono cose che anch’io devo imparare, nonostante la mia età. E di certo, una di queste è non giudicare le persone dalle apparenze.”
“Goten…”
“Sei una brava ragazza, Bra, e sono certo che questo Ken sopporterà le tue uscite al centro commerciale.” scherzò Goten.
“Di certo non mi pianterà in asso e né mi farà caricare da sola tutti i miei acquisti, a differenza di una persona di mia conoscenza.” fece altrettanto lei.
“Ahahahahah!” risero entrambi.
“Grazie di tutto, Goten.” disse Bra.
“Figurati. È sempre un piacere parlare con te.” replicò Goten.
“Dici sul serio? Quindi… amici come prima?”
“Certo… amici come prima. E scusami per le brutte cose che ti ho detto. Spero che riuscirai a perdonarmi.”
“Goten…” Bra era felice che Goten fosse tornato ad essere il ragazzo dolce di cui era stata innamorata per tanti anni, ma da una parte era triste perché sapeva che ormai era troppo tardi. Lei adesso stava con Ken mentre lui aveva appena deciso di stare da solo e non frequentare altre donne. Tuttavia aveva un dubbio da togliersi prima di chiudere per sempre questo capitolo della sua vita. “Senti… c’è una cosa che vorrei chiederti.”
“Dimmi pure.”
“Che ci facevi alla festa nella mia facoltà? E soprattutto… perché hai picchiato Ken?”
“Ecco…”
“Ehi voi due!” li interruppe una voce familiare. Si trattava di Vegeta, che fissò i due ragazzi in modo minaccioso.
“V-Vegeta!” balbettò Goten, terrorizzato. Dallo sguardo probabilmente avrà pensato che fosse uscito con la figlia.
“Ciao, papi! Come stai?” lo salutò Bra, che al contrario, era tranquilla.
“Sei uscita con il figlio di Kakaroth?” domandò suo padre.
“Guarda che non è andata come pensi. Avevo bisogno di qualcuno che mi facesse compagnia al centro commerciale ma voi eravate tutti occupati, così la mamma ha chiesto a Goten di accompagnarmi.” raccontò la figlia.
“Già. È andata proprio così.” aggiunse Goten.
“Hmm… spero che non si sia avvicinato troppo a te.” borbottò il principe dei sayan.
“Stai tranquillo, non è successo niente di strano. Goten si è comportato bene. E poi lui è fidanzato con un’altra ragazza, te lo sei dimenticato?”
“Hmph! Lo so già, non c’è bisogno che me lo ricordi.”
La ragazza le fece l’occhiolino per tranquillizzarlo, ma Goten non poté rilassarsi un istante che il principe dei Sayan continuò a fissarlo col suo classico sguardo omicida.
“Trunks è ancora bloccato al lavoro, ma porterò io i pacchi di mia figlia, quindi il tuo compito qui è finito. Puoi tornare a casa.” disse Vegeta.
“Ehm… sei sicuro, Vegeta? Tua figlia ha comprato molte cose. Non pensi che una mano in più possa farvi comodo?” propose Goten.
“Sparisci!” ordinò il principe dei sayan.
“Eheheh! D’accordo, non insisto.” sorrise imbarazzato il figlio di Goku e Chichi.
“Grazie di tutto, Goten. Ci vediamo presto.” lo salutò Bra.
“Okay. Buona serata.” fece altrettanto Goten, prima di volar via e lasciar soli padre e figlia.
Non era il caso che uscissi con lui. Potevi andare un altro giorno a fare shopping.” la richiamò Vegeta.
“Ma c’erano un sacco di offerte speciali, papi. Non potevo farmele sfuggire. Sai, ti ho anche preso quella camicia che ti piaceva tanto e che non eravamo riusciti ad acquistare per colpa di quel rompiscatole di Jalbok.” replicò Bra.
“Hmph! La prossima volta avvisami quando vuoi uscire a fare shopping e non ci sono tua madre, tuo fratello o Pan con te.”
“Papà, lo sai che tu sei il mio compagno di shopping preferito, però non ti posso costringere a uscire con me se preferisci stare rintanato nella tua Gravity Room ad allenarti.”
“Grrrrrr! D’accordo! Ti accompagnerò a fare shopping tutte le volte che vorrai! Contenta?”
“Dici sul serio? Grazie, papà! Ti voglio bene!” esclamò contenta Bra, abbracciando il padre.
“Hmph!” sbuffò Vegeta.
“Visto che adesso sei così disponibile nei confronti della tua bellissima figlia, che ne diresti di darmi una mano a portare i miei, anzi i nostri pacchi a casa? Sai, ho preso altre cose per te oltre la camicia.”
“Altre cose?”
“Te le mostrerò quando saremo a casa da soli. Ti posso assicurare che farai colpo sulla mamma.”
“Muoviamoci.” arrossì Vegeta, mentre rientrava a casa assieme alla figlia.
  
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