Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: _ Arya _    15/10/2017    5 recensioni
Killian Jones, 18 anni, è l'unico mago al mondo ad essere stato posseduto da un Obscurus per oltre 14 anni ed essere riuscito a liberarsene. Dopo aver trascorso l'infanzia nell'oscurità, la sua vita è lentamente tornata alla normalità.
È sull'Espresso diretto alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, insieme ad Emma Swan, la giovane e bellissima Salvatrice. Riusciranno, nonostante le loro differenze e divergenze ad unirsi come lo Yin e lo Yang per prepararsi ai tempi bui e la guerra che attende il mondo magico?
La trama segue in parte le vicende di Harry Potter e ci sono dettagli di Animali Fantastici e Dove Trovarli. Non serve necessariamente conoscere nei dettagli la saga per riuscire a seguire perché molte cose cercherò di spiegarle io.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Baelfire, Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Neal Cassidy, Neal Cassidy/Baelfire, Regina Mills
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Monster




KILLIAN POV

Più guardavo Emma Swan applaudire ogni volta che un bambino veniva smistato, più avevo voglia di prendermi a pugni per il modo in cui mi ero comportato. A dire il vero non sapevo dove avessi sbagliato, non mi pareva di averla trattata male... ma a quanto pare, per qualche ragione, non aveva gradito neanche un po'.
Ovviamente avevo capito che tra lei e Zelena non scorresse buon sangue, ma che colpa ne avevo io? Speravo vivamente che la bella Salvatrice non giudicasse le persone in base alla loro casa di appartenenza, non le avrebbe fatto molto onore. In fondo non se la stava passando molto bene, proprio perché le persone la giudicavano senza conoscere lei o i fatti. Zelena mi aveva raccontato tutto in maniera molto colorita, ma era comunque riuscita ad aggiornarmi sugli ultimi avvenimenti. A quanto pare, un numero davvero ristretto di studenti credeva alle “bugie” sul ritorno dell'Oscuro ed alcuni addirittura incolpavano la giovane della morte del suo compagno di scuola. Lei e i suoi amici invece non pensavano che avesse ucciso Graham, né direttamente né indirettamente, perché a loro detta non aveva abbastanza fegato... però non ero riuscito a capire se le credessero o meno. Inizialmente avevo pensato di no, ma una cosa che la rossa aveva detto mi aveva messo la pulce nell'orecchio: “Mi chiedo solo come può quella stupida ragazzina incapace essere riuscita a sfuggire al Signore Oscuro”. Non ero sicuro di sapere cosa intendesse, ma qualcosa mi aveva convinto ad evitare di condividere i miei pensieri a riguardo. Non mi sembrava il caso di allontanare subito delle persone simpatiche che volevano fare amicizia con me, e poi Zelena mi avrebbe fatto addirittura entrare in squadra. Avremmo avuto il tempo di conoscerci e forse, prima o poi, avremmo parlato di cose serie. Così mi ero limitato ad annuire e sorriderle e avevamo continuato a chiacchierare del più e del meno.
Non potevo lamentarmi di come fosse iniziato l'anno, in fin dei conti. Per Emma pazienza, il tempo per recuperare ci sarebbe stato dato che avremmo avuto parecchie lezioni in comune. Ormai ero deciso, volevo assolutamente conoscerla, e non solo perché la trovavo bella. In qualche modo eravamo molto simili... avevamo avuto esperienze diverse, ma egualmente difficili. Mi intrigava davvero molto scoprire un'altra persona come me. Tuttavia, se anche fossi riuscito nell'impresa, mi sarei tenuto a debita distanza... Avevo promesso di tenermi lontano dai guai quell'anno, e tutto nella giovane Swan gridava “Guai in Vista”.
-Ehi Jones, ti sei incantato?
Zelena mi riportò alla realtà dandomi un colpetto sulla spalla. Aveva un largo sorriso, il che mi fece capire che non avesse notato chi stessi guardando. Per fortuna.
-Scusa tesoro, guardavo la sala. Durmstrang è molto diversa, qui mi piace di più.
-Davvero? Ma ho sentito che Durmstrang è migliore in altre cose. Si studiano le arti oscure...
-Oh già. Quello effettivamente è utile. Insomma, per combattere e difendersi dalle arti oscure... bisogna anche conoscerle, no? Prima di espellermi ho imparato cose interessanti.
Non era stato molto divertente subire la maledizione Cruciatus, però, e neanche lanciarla a dire il vero. Ma quelle lezioni erano state tremendamente interessanti, perché nonostante non esistesse contro incantesimo per le maledizioni senza perdono una volta colpita la vittima, ci avevano insegnato come respingerle o evitarle. O almeno provare a resistere. La maledizione Cruciatus era il principale elemento di tortura, e resistere al dolore senza fornire le informazioni richieste avrebbe potuto rivelarsi vitale, nella vita reale. Dopo tre lezioni ero riuscito a non rivelare al mio compagno la parola che avevo pescato, ma sapevo bene che un mago oscuro non si sarebbe fermato. Avrebbe continuato la sua tortura per minuti, ore... fino a far uscire di senno l'avversario. Con me, comunque, sarebbe stato complicato: ero abituato alla tortura fisica – oltre che psicologica.
-Ecco. Oh, beh, non importa, mia madre mi insegna d'estate. Finalmente i mocciosi sono finiti! Sto morendo di fame... oh no!
Mi voltai verso il tavolo degli insegnati per capire cosa avesse scaturito il suo disappunto: il preside si era alzato in piedi, e non appena si schiarì la voce calò il silenzio.
-Ora che tutti avete trovato quella che a scuola sarà la vostra famiglia, vi do' il benvenuto a Hogwarts. E ai vecchi studenti, bentornati! Voglio rubarvi solo un minuto, so che siete affamati e lo sono anch'io. Tuttavia, tempi bui stanno arrivando. Non voglio convincere nessuno a credere in ciò che non desidera, ma a coloro che hanno voglia di ascoltare... voglio ricordare che, quando l'oscurità incombe, c'è un solo modo per combatterla. L'unione.
Sentii Zelena e i suoi amici trattenere una risata, ma tutto ciò che riuscii a fare fu concentrarmi sulle parole di Merlin.
-Infondere paura è l'arma più potente di tutte... la paura e tutto ciò che suscita. Dubbio. Incertezza. Negazione. Quel che io posso consigliarvi, è di ricordarvi di accendere la luce. Sempre. E ora, un promemoria che vale per tutti. L'accesso alla foresta è assolutamente proibito agli studenti, senza alcuna accezione- potei giurare che avesse scoccato un'occhiata in direzione di Emma, ma non ci avrei messo la mano sul fuoco -A meno che, certo, non aspiriate ad una fine piuttosto dolorosa: c'è di peggio dei lupi mannari! Ed ora non mi resta che augurarvi un buon inizio anno e buon appetito!
Ed improvvisamente i tavoli si riempirono di piatti, vassoi, bicchieri e bottiglie: non avevo mai visto tante leccornie tutte insieme in vita mia. C'erano bistecche, polli, maiali e tacchini arrosto, salsicce, uova, stufati di carne e patate, pesce, verdure varie, insalate, torte salate e tantissime altre pietanze: non sapevo dove iniziare. C'erano anche frutta, macedonie, torte, biscotti e dolci di ogni genere. A Durmstrang non avevamo mai avuto la metà della metà di tutto quel cibo, forse solo durante le festività. Senza pensarci due volte riempii il piatto generosamente, poco mi importava di un eventuale mal di pancia! Poi riempii generosamente il mio bicchiere di succo di zucca e recuperai una fetta di pane ai cereali.
-Ma è solo per le occasioni speciali o c'è sempre tutto questo cibo, qui?
-Oh, è così sempre! Devo ammettere che la scuola ha dei bravi elfi domestici... il nostro è un idiota.
-Cucinano gli elfi domestici?!
-Ovviamente, chi sennò? Ti consiglio di assaggiare le polpette piccanti, sono ottime. Peccato siano così distanti... i mocciosi le divoreranno.
Non me lo feci ripetere due volte e con un colpo di bacchetta feci volare due polpette nel mio piatto e tre nel suo. Alzò un sopracciglio piacevolmente colpita, ed io sorrisi compiaciuto. Poco mi importò dei ragazzini che a due metri da noi gridarono per lo spavento. E comunque il preside non aveva vietato di usare la magia a tavola, quindi perché no?
-Posso insegnarti un trucco ancora migliore- dissi, dopo essermi scolato metà del mio bicchiere di succo.
-Ah sì? E cosa?
-Ora vedrai. Che hai preso da bere?
-Succo di mela.
-Facile!- esclamai, dando un colpetto al suo bicchiere pronunciando “liquor converto”. Le feci quindi cenno di assaggiare e, nonostante un'occhiata poco convinta, decise di fidarsi: bastò un solo sorso perché il suo sorriso si accendesse di nuovo.
-E' uno dei migliori idromele che abbia mai assaggiato! Quindi sai trasformare tutta questa roba in alcol?
-Beh, non tutta, devo avere la base. Con l'idromele è facile, e il succo di zucca con rum mi viene piuttosto bene. Coi liquori particolari è più complicato ma ci sto lavorando!
-Jones, sei la cosa migliore che potesse capitarci quest'anno. Vi insegnavano questo a Durmstrang?
-Oh, no. Certe risorse sono mie...
Sembrò ancora più compiaciuta ed io con lei. Era davvero appagante poter essere quello forte, una volta tanto. Da ciò che mi sembrava di capire Hogwarts era principalmente formata da bravi ragazzi e insegnanti più conservatori, quindi qualche trucchetto imparato alla vecchia scuola mi sarebbe tornato utile.
Prima di tornare al mio piatto scoccai un'ultima occhiata alla bionda, sul lato opposto dell'aula. Stava ridendo col tipo dal taglio di capelli fuori moda accanto a lei, ed immergeva un dito nella panna del suo bicchiere di cioccolata calda per poi portarlo alla lingua.
Si sporcò angolo della bocca, ancora aperta in un sorriso, ma ci pensò il ragazzo a pulirla con un dito. Già non mi piaceva quel tipo.

 

***


EMMA POV

Mai un ritorno a scuola era stato tanto traumatico. Avevo sempre considerato Hogwarts la mia casa, ma quest'anno sembrava meno accogliente del solito. Era come se durante l'estate la maggior parte delle persone avesse deciso di distanziarsi ulteriormente da me: mi consideravano una pazza proprio come il Ministero desiderava. Con Glass che pubblicava tutte quelle idiozie sul mio conto sulla Gazzetta, alla fine avevano ottenuto il suo scopo. Speravo fossero soddisfatti di aver convinto la maggior parte del mondo magico a rimanere all'oscuro di una verità che era inutile negare. Prima o poi l'Oscuro si sarebbe esposto e sarebbe stato terribile, perché avrebbe colto tutti impreparati. Erano troppo occupati a cercare di capire di quale disturbo mentale soffrissi.
-Emma, a cosa stai pensando?- sussurrò Neal, riportandomi alla realtà.
Eravamo in sala comune davanti al fuoco, dopo cena avevamo deciso di essere troppo stanchi per fare altro. Così avevamo salutato Regina, che si era diretta nel suo dormitorio, per correre subito verso la nostra poltrona preferita, dove ci eravamo accoccolati comodamente. David e Mary avevano occupato quella a destra fino a 10 minuti prima, ma alla fine avevano deciso di andare a letto.
-Il solito. Ora che siamo qui è inevitabile...
-Lo so. Senti, perché per distrarci domani non andiamo un po' ad allenarci? Abbiamo lezione solo fino alle 14 e c'è bel tempo...
-Già. Sì ok, perché no?- era un'ottima idea. Volare mi aiutava sempre a stare meglio. -Così puoi darmi anche una mano a rivedere la formazione... presto toccherà fare le selezioni.
Ci mancava un cacciatore e poi c'era Graham, il nostro portiere. Ex portiere. Pensare a lui mi fece venire un groppo alla gola, e avevo la nausea all'idea di doverlo sostituire. Ma era inevitabile...
Neal mi avvolse forte nella sua stretta, così mi voltai quanto bastò per poterlo baciare. Ero davvero fortunata ad averlo nella mia vita: avevo sempre pensato che i migliori fidanzati potessero essere gli amici, e si era rivelato proprio così. Riuscivamo a fare discorsi seri, divertirci e anche passare il tempo senza dire o fare nulla, senza che fosse imbarazzante. E finora non avevamo mai litigato.
-Ti va un massaggio prima di andare a dormire?
-Perché no? Sei bravo...- sorrisi, accarezzandogli la guancia. E lo era davvero! Erano anni che mi massaggiava le spalle dopo le partite e gli allenamenti di Quidditch, ed era sempre stato piacevole. E soprattutto rilassante, cosa che al momento poteva tornarmi utile.
-Ehi Emma. Ciao...
Mi voltai di colpo, pronta a rispondere a tono all'ennesimo insulto o battutina della giornata. Ormai avevo dovuto arrendermi all'idea che anche buona parte dei Grifondoro mi considerasse fuori di testa. Invece mi trovai davanti Anna, una ragazza del quarto anno che avevo conosciuto due anni prima, quando aveva sostituito Mary Margaret ad una partita. Era sempre stata carina con me.
-Ciao- dissi incerta, non sapendo cosa aspettarmi. Dopotutto, tante persone erano state carine con me fino all'anno precedente.
-Scusa... volevo... volevo solo chiederti se per caso hai già deciso la data per le selezioni per i posti in squadra. So che sei diventata capitano, e sono davvero contenta. Te lo meriti.- sorrise.
Allora mi lasciai andare anch'io e le sorrisi di rimando, a quanto pare era rimasta la solita ragazza dolce e simpatica.
-Grazie. Ancora no comunque, ma entro domani sera comunicherò la data. Vuoi provare come cacciatrice, non è vero?
-Sì, esatto. Voglio dire, ci sarà sicuramente tanta gente più brava, però... mi piacerebbe.
-Guarda che abbiamo giocato insieme... so che sei brava!- la rassicurai, accendendo nuovamente il suo sorriso: insomma, aveva segnato ben 80 punti durante quell'unica partita, ed allora aveva soltanto dodici anni!
-Secondo me hai ottime probabilità. Se c'è la possibilità sarà già la settimana prossima, ci servono due nuovi membri.. quindi dovremo allenarci a lavorare in squadra!
-Va bene, perfetto! Grazie Emma.- sembrò sul punto di voltarsi per salire al dormitorio, ma improvvisamente cambiò idea.
-Io ti credo. Tutta la mia famiglia di crede. Lo sappiamo che è tornato, lo so che non menti.
-Grazie, Anna- feci commossa, quasi incredula -Spero che anche gli altri aprano gli occhi, prima che sia troppo tardi...
-“Prima che sia troppo tardi”, uh... addirittura.
Arthur se ne stava fermo di fronte a noi a braccia incrociate e una faccia da schiaffi. Le opzioni erano due: ignorarlo o prenderlo a pugni in faccia. Ero troppo stanca, quindi scelsi la prima e feci finta di non averlo sentito, tornando a rivolgermi ad Anna.
-Anche mia sorella ti crede. Sai, Elsa. È in Corvonero e dice che molte delle sue amiche sono convinte che tu e Merlin diciate la verità. Altre sono troppo spaventate per ammetterlo.
-Già. Tutti sono troppo spaventati per ammetterlo...- sospirai scuotendo la testa -Vabbé dai, prima o poi smetteranno di pensare a quanto io sia pazza...
Sia Anna che Neal risero, ed io con loro. Era davvero bello e gratificante poter chiacchierare apertamente con qualcuno che non fossero i miei migliori amici, senza che quello mi guardasse in cerca di chissà quale segno di follia.
-Ma io non credo che tu sia pazza- intervenne di nuovo Arthur -Ma se uno cerca attenzioni, dire che l'Oscuro è tornato.. è una buona idea, devo ammetterlo.
-Mh... illuminami, quand'è che ti ho chiesto un parere?
Gli altri due risero ancora, lui aggrottò le sopracciglia ed io mi sforzai di rimanere calma. Se non mi credeva era un problema suo, ma non poteva semplicemente farsi gli affari suoi ed andarsene a dormire? E pensare che durante il terzo anno mi aveva chiesto di uscire: col senno di poi, ero estremamente felice di aver rifiutato.
-Avanti biondina, non fare finta che non sia proprio questo il tuo scopo. Magari un bolide in testa ad una partita di Quidditch ti farà bene... tocca chiedere aiuto ai Serpeverde.
-La stai minacciando?!- esclamò Neal, che fino a quel momento era rimasto in silenzio. E fui certa che non si alzò in piedi solamente perché ero ancora seduta sulle sue gambe: per fortuna! Non era il caso di scatenare una rissa in sala comune a mezzanotte.
-E se fosse? Qualcuno deve pur aiutarla...
-Neal, stai calmo. Non dargli retta e basta.- sussurrai, sentendolo fare pressione per alzarsi. Ancorai bene i piedi a terra, per assicurarmi che non riuscisse a spostarmi. Per fortuna dopo un po' la pressione cessò... Grazie al cielo.
-Bene. Ma prova solo a toccarla, Pendragon... e rimpiangerai di essere nato. Te lo prometto.
Quello si limitò a farsi una risata e senza aggiungere altro si diresse verso il suo dormitorio, per sparire finalmente dietro la porta. Mi guardai intorno e notai che le poche persone rimaste in sala ci stavano guardando, ma subito distolsero lo sguardo. Forse era ora che andassimo a dormire anche noi, magari la giornata di domani sarebbe stata migliore... nonostante avessimo le prime due ore di Difesa Contro le Arti Oscure coi Serpeverde. A quanto pare non avevamo potuto essere fortunati per il sesto anno consecutivo e condividere la lezione con Tassorosso o Corvonero. Non che cambiasse molto ora, dato che ero pazza o desiderosa di attenzioni per tutti.
Anna, abbastanza sconvolta, ci diede la buonanotte e filò nel suo dormitorio, così rimanemmo soli. Decisi di aspettare altri cinque minuti, così da accertarmi che Arthur avesse il tempo di raggiungere la sua stanza in modo che Neal non rischiasse di incrociarlo.
-Emma. Ti giuro che se qualcuno ti fa' qualcosa...
-Ma dai! È tutto fumo e niente arrosto, e poi so badare a me stessa.
-Lo so, però...
-Però niente. Non attaccare briga con la gente per me, ok?
Stavolta mi alzai per poterlo guardare bene negli occhi. Doveva promettermelo: non volevo che i miei amici e il mio ragazzo finissero in punizione o comunque nei guai solo per difendermi. Non ne valeva la pena, non con persone che ad ogni modo non volevano capire.
-Va bene, Emma. Promesso.
-Grazie. E adesso credo sia ora che ce ne andiamo a dormire anche noi...
-Sì... sì, dobbiamo alzarci presto. Abbiamo lezione alle 8...
-Già... per fortuna solo il lunedì e il giovedì. Mi piace che gli altri giorni possiamo dormire di più, non era mai successo!
-Vero?
 

***
 

14 anni prima

Il piccolo Killian non aveva la minima idea di come avesse fatto... ma la sua minestra di cavolo era evaporata. Semplicemente scomparsa.
Aveva passato almeno dieci minuti a lamentarsene coi suoi genitori perché gli faceva schifo e preferiva un panino; alla fine aveva battuto con rabbia i pugnetti sul tavolo e la ciotola, come per magia, si era svuotata.
Allora non poteva sapere che quella stessa magia gli avrebbe provocato così tanto dolore... fin quasi a distruggerlo da dentro.
-Che cosa hai fatto Killian.
-Non lo so, papà...
Il bambino era sconvolto, così come la madre: il viso della giovane donna dai capelli corvini era diventato paonazzo, che quasi si fondeva con il bianco delle pareti.
-Non lo sai!
-Caro, ti prego...
-Non lo so!- piagnucolò quello, che iniziava davvero a spaventarsi. Non solo per il tono minaccioso del padre, ma... com'era possibile?! Le cose non potevano scomparire così nel nulla, eppure era ovvio che non avesse rovesciato la zuppa, la tovaglia era completamente pulita. E di certo non l'aveva mangiata, gli faceva schifo!
-Giurami che non farai MAI più una cosa del genere, Killian.
-Giuro, papà! Non lo so come ho fatto, io ho pensato che mi faceva schifo, volevo che scompariva... e poi...
Terrorizzato, guardava la madre che gli riempiva di nuovo la ciotola, ma successe un'altra cosa strana. Per quanto la donna versasse, la ciotola continuava a rimanere vuota.
Tanto che infine fu la pentola stessa a svuotarsi, e fu allora che il bambino scoprì cosa fosse il dolore per la prima volta. Un secondo prima era seduto a tavolo, quello dopo si era ritrovato per terra, con la guancia dolorante e il polso ancora di più.
Suo padre si era alzato dal suo posto e lo aveva colpito forte, e adesso era in piedi di fronte a lui – pronto a fargli di nuovo del male. Furono le urla e le suppliche della donna a farlo desistere, ma il piccolo, troppo terrorizzato, non sentì cosa si dissero. Piangeva e gridava “scusa non lo faccio più!”, ed intanto si contorceva stringendosi il polso sinistro.
Non riusciva davvero a capire, perché suo papà era diventato così spaventoso tutto d'un tratto? Perché non gli credeva e se la prendeva con lui, quando non sapeva neanche cosa avesse fatto? Non aveva fatto sparire lui quella zuppa, non era possibile! Perché non riusciva a capirlo?
-Killian, tesoro mio...
-Mamma!
Non appena la donna si chinò, lui si lasciò sollevare facendosi sfuggire un altro grido per il dolore al polso. Faceva così male che voleva staccarselo, gli sembrava quasi che l'osso stesse grattando la pelle dall'interno.
-Gli hai rotto il polso, Brennan!
-Portalo in ospedale! E vedi cosa puoi fare, Breeana... perché quando ti ho sposato mi avevi giurato di aver lasciato alle spalle quella robaccia! Non tollero che mio figlio sia un mostro! Hai capito?!
A soli quattro anni, Killian Jones venne chiamato 'mostro' da suo padre. Non per qualcosa che aveva fatto, era sempre stato un bravo bambino... le maestre si erano sempre complimentate per il suo comportamento modello e per il suo rendimento. Aveva già imparato a scrivere in stampatello e faceva dei disegni molto belli.
No, era stato chiamato mostro e punito semplicemente per la sua natura. 




 

Angolo dell'autrice;
Ciao! Sono passati secoli, lo so, ma volevo dedicarmi all'altra storia... adesso che è quasi finita (manca solo l'ultimo epilogo che devo mettere a posto), ho deciso di postare qui...
Fatemi sapere se vale la pena, se qualcuno è interessato a leggere insomma xD
Intanto abbiamo visto le prime ore di Killian a scuola... ho cercato di renderlo come il Killian della serie, un po' sbruffone, un po' tenebroso... solo una versione più giovane! E penso che Serpeverde sia stata decisamente la casa adatta a lui... chi ha letto i libri penso sia d'accordo. Tutto è ancora molto all'inizio, ma già prova antipatia per il ragazzo che pulisce le labbra della bionda...
Lei invece non se la sta passando tanto bene. Diciamo volevo fosse un po' come Harry all'inizio del quinto libro, solo che qui il cattivo è Rumple. Mi piace usare ambientazioni diverse, ma con personaggi esclusivamente di una sola serie. Forse questi primi capitoli sono un po' noiosi, perché sono abbastanza introduttivi... già dal prossimo però inizieremo ad entrare nel vivo, e tra Emma e Hook ci saranno interazioni abbastanza... "accese". In fondo tra quei due non può iniziare tranquillamente, no? xD
Alla fine ho iniziato OUAT e visto il secondo episodio. Mi è piaciuto il fatto che non abbiano diviso Emma e Killian, che ora stanno allargando la famiglia *_* spero Jen torni eventualmente per il finale di serie, sarebbe così bella una scena di loro col piccolo/piccola ç___ç E comunque non so voi ma io non ero preparata a salutare anche Killian! Lo so che è sempre Colin, che quello è sempre Hook... ma è come se fosse un personaggio nuovo. Da una parte la trovo una cosa giusta ed interessante, un vero reboot insomma, con storie completamente nuove. Dall'altra, ancora non so se la cosa mi piace :\ vedremo!
Intanto un abbraccio e fatemi sapere cosa ne pensate, se vi va! A presto :)
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: _ Arya _