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Autore: JungMinPrw    16/10/2017    0 recensioni
" Ci si vede in giro,Noonji-ah!
E vostro padre, almeno su quello, mantenne la promessa, gravitando casualmente sempre piu vicino a mio fratello le volte che c’ero anche io. Lui, i suoi occhi dolci, i suoi capelli di cioccolata ed il suo sorriso da buffone romantico consumato. [...]
Ecco, vostro padre con i suoi sorrisi e la sua dolcezza, venne a turbare quell’equilibrio famigliare perfetto. Quello ed il mio cuore e non ero ancora del tutto sicura se dovessi sentirmi lusingata o stizzita.
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Altri, Jung Hoseok/ J-Hope, Min Yoongi/ Suga
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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YOONJI ti presento HOSEOKIE
 

La prima volta che ho incontrato vostro padre è stata quando Yoongi oppa lo ha portato a casa, e già allora era tutti sorrisi, battute di bassa lega e occhi piú luminosi del sole stesso; era quasi disgustoso.

Neanche a dirlo vostra nonna se ne innamorò subito, ma non credo avesse ben chiara la situazione e, ad essere sincera, non l’avevo neanche io. Abbiamo scambiato due battute scarne attorno ad una cena che di scarno aveva ben poco, sotto la supervisione di Yoongi oppa, il suo miglior broncetto da cucciolo stampato in faccia e gli occhi che ci studiavano passando dall’uno all’altra pieni di aspettative. Poi la mia proverbiale acidità deve aver ucciso tutta la voglia di vostro padre di fare conversazione, e allora il resto della serata si è trasformato in quello che posso tranquillamente chiamare un documentario sulle tecniche di corteggiamento selvaggio, visto come nostra madre faceva la svenevole con lui, flettendo le sue lunghe ciglia incrostate di mascara e ridendo ad ogni suo commento. OK, ammetto che era a suo modo affascinante, con quella chioma castana in cui avresti voluto affondare le dita e quel sorrisetto scaltro da smorzare con i baci ma, ad un certo punto, giuro che non mi era piú ben chiaro chi nutrisse interesse per chi a quella tavola e all’ennessima risata sguaiata della nostra progenitrice, decisi che, dopo tutto, avrei quanto meno provato a dare un’occhiata a quelle equazioni per il test di matematica del giorno dopo.

Mi scusai, ignorando caparbia il pietoso e rarissimo aegyo muto di mio fratello e le occhiate in tralice di vostro nonno, e presi le scale, salendole due a due. Non penso neppure di averlo salutato, vostro padre, quella sera. Mancanza cui il mio oppa si premurò di porre rimedio una mezz'oretta piú tardi, portandomelo direttamente in camera - che a quel tempo condividevamo ancora.

_Yoonjiah! - disse, spalancando la porta senza neppure bussare - potevo essere nuda, potevo già essere a letto, come effettivamente ero -

_Hoseokie se ne sta andando; ho pensato volessi salutarlo… -

_Gran bella pensata…- borbottai, senza alzare lo sguardo, nel silenzio carico di non detti e muti rimproveri che mio fratello lasciò cadere poco dopo su di noi. Non so, onestamente, cosa mi fosse preso, ero probabilmente solo molto giovane e molto permalosa ed avevo la sciocca convinzione, condivisa da tutte le ragazze sciocche della mia età, che se un ragazzo ti sorride, è gentile, no! Garbato, con te allora ti muore dietro. E quello aveva fatto vostro padre, continuando a proiettare quel suo sorriso ebete da raggio di sole caduto in terra per tutta la dannata serata. E Yoongi oppa, che sicuramente aveva notato il mio imbarazzo, non aveva fatto nulla per aiutarmi ad essere più a mio agio, lo stronzo! Perché io avrei dovuto fare lo stesso per il suo amico, per giunta gratuitamente? Nah, troppo sbattimento!

_Allora ciao. - borbottai, giocherellando distrattamente con le doppie punte alla base del mio caschetto sbarazzino. Non lo stavo neppure guardando in faccia, il disperato bisogno di una sigaretta opprimente nella bocca dello stomaco, o era nausea?

_AAaaH, Noonim! - sussultai. Quel decelebrato di vostro padre mi aveva appena fatto perdere quattro anni della mia giovane vita, una mano sospesa in un gesto di saluto un po’ troppo informale ad un passo dal mio naso, e quel suo famoso broncio, sapete, no? Quello a sulle labbra rosee, mentre cercava di attirare la mia attenzione. Ci riuscì.

_Allora io vado, noona...o no, Noonji.Ci si vede in giro! -

_Noonji?! - sbottai io, tra le risate soffocate di Yoongi. Il bastardo non rideva così di gusto da, mmh, tipo da sempre? Mentre Hoseok spiegava solerte che Yoonji noona era troppo lungo e che Noonji era carino. Incredula, penso di averlo liquidato con uno sguardo al vetriolo, prima di uscire sul balcone con una delle cicche conservate per occasioni di stress estremo come quella. Li sentii chiudere la porta e ciabattare via, mentre espiravo tesa una prima lunga boccata di fumo, seguendoli poi con lo sguardo nel buio del marciapiede sotto casa quando uscirono fuori per scambiarsi i saluti di rito.

Yoongi oppa stava ancora ridendo sommessamente e vostro padre lo riprese, avvicinandosi per assestargli una ditata scherzosa nel fianco. Distolsi lo sguardo, sputando fumo verso il cielo stellato di quella nottata tiepida di giugno. Peggio di due ragazzine, ricordo di aver pensato, lanciando loro un’occhiata in tralice, seccata. Mio fratello stava dicendo qualcosa che non riuscii a decifrare, la mano di quell’Hoseokie - o come si chiamava - ancora presa nella sua. Poi si salutarono, l’elaborata sequenza di gesti che i ragazzi tosti di allora consideravano cool piú lenta e simile ad un abbraccio. Sbuffai scettica, ripensando a quelle sue lunghe dita e a quel sorriso ancora piú lungo mentre mettevo sù un broncio chilometrico e la sua voce mi rimbombava greve nelle orecchie:

Ci si vede in giro,Noonji-ah!

E vostro padre, almeno su quello, mantenne la promessa, gravitando casualmente sempre piu vicino a mio fratello le volte che c’ero anche io. Lui, i suoi occhi dolci, i suoi capelli di cioccolata ed il suo sorriso da buffone romantico consumato.

Come detto, la situazione non mi era ben chiara e continuò a non esserla ancora per un po’. Non capivo vostro padre e non capivo mio fratello. E, tutto sommato, a giudicare da quanto distratto ed evasivo era Yoongi oppa, anche lui non aveva ancora visto la luce, ma nel frattempo continuava ad incontrare vostro padre, costruendo, una battuta sagace a mio danno alla volta, quell’amicizia che aveva molto del bromance.

La mia teoria preferita era la seguente: - ci avevo riflettuto tanto e a lungo fin da quel primo incontro, e mi piaceva pensare fosse plausibile - La teoria, dicevo, era che vostro padre si fosse fatto amico mio fratello perché io gli piacevo e voleva avvicinarsi a me, ma essendo più giovane di noi di un anno non avrebbe avuto altro modo di approciarmi che a scuola, tramite Yoongi oppa. Come avesse fatto ad avvicinarglisi era un pezzo del puzzle che ancora mi mancava. Yoongi oppa era il più musone dei solitari sebbene molti lo ammirassero e diverse ragazze - a mio parere piuttosto strane - lo desiderassero. Era il fascino del bello e stronzo, penso… Oh, come dici? Era bello e dannato? Eh va beh, avete capito comunque. Mio fratello non era stronzo, solo amava i suoi spazi e le sue abitudini in maniera inversamente proporzionale a quanto odiava la gente. Quella stronza ero io. Sí, formavamo proprio un bel duetto sgangherato noi gemelli Min, ma non era un problema perché, dopotutto, avevamo noi stessi: lui me e io lui, e su quello sapevamo di poter contare…Sempre.

Ecco, vostro padre con i suoi sorrisi e la sua dolcezza, venne a turbare quell’equilibrio famigliare perfetto. Quello ed il mio cuore e non ero ancora del tutto sicura se dovessi sentirmi lusingata o stizzita. 


Note dell'autrice: Ecco, volevo provare qualcosa di un po' diverso. Verde è il colore di questo capitolo, ma l'anima di questa storia è del colore del titolo uh uh ^^ Fatemi sapere che cosa ve ne pare, ve ne sarei infinitamente grata. Grazie in anticipo e a presto! <3

   
 
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