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Autore: SophLandd    17/10/2017    0 recensioni
«Mi sei mancato.» Le parole gli escono senza preavviso, e si sorprende lui stesso.
L'ha detto in un sussurro, ma abbastanza forte da essere sentito.
Alza lo sguardo verso il ragazzino, notando come gli occhi di lui sembrino così persi e lucidi.
Ma è solo un secondo, perchè poi tornano freddi come prima.
Freddi come la morte.
«Non ti avrei mai ucciso.» Sospira l'umano, per poi uscire una volta per tutte dal loft. Derek resta in silenzio a guardare la porta, dando un pugno al tavolo di fianco.
\ Capitolo 4.
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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"Love me till I'm me again."

Derek è entrato nella clinica, dirigendosi verso una delle stanze, dalla quale proviene l'odore di Deaton. Il druido è girato di spalle, sistemando come al solito delle fiale su uno scaffale. Ne ha in mano una di colore violaceo.

«Cos'è?» Domanda il licantropo, incuriosito. Il druido non si gira, rimirando la fiala.

«Saliva di drago.» Risponde, come se fosse la cosa più normale del mondo. Derek alza un sopracciglio.

«Esistono davvero i draghi?»

Deaton a quel punto si volta verso di lui.

«Parli tu, che sei un lupo mannaro?»

Derek alza gli occhi al cielo, incrociando le braccia al petto.

«Ho scoperto che quell'operazione che abbiamo fatto io e Stiles, ossia entrare nelle nostre menti, è molto pericolosa. E anche quella sorta di radiografia al cuore di Stiles. Quindi, qualcosa mi dice che non era solo il tuo istinto a suggerirti della presenza del Nogitsune.»

Deaton rimane impassibile, senza interrompere il lupo.

«Sei intelligente, Derek. Melissa aveva fatto degli esami a Stiles, e mi ha inviato preoccupata i risultati. Tutti i valori erano completamente sballati, e da lì ho cominciato a capire.» Ammette, tornando poi con lo sguardo sugli scaffali.

«Sono venuto qua anche per ringraziarti per tutte le volte che ci hai aiutato, sei stato davvero utile, ed è stato un piacere potermi consultare con te.» Il tono del licantropo si abbassa, e così il suo sguardo. Il druido resta qualche secondo in silenzio.

«Perchè sembra tanto un addio, Derek?»

L'ex Alpha non risponde, andandosene via.

•••

Il Branco è riunito nel loft di Derek, tutti seduti a cerchio. C'è sia Peter che Parrish: hanno bisogno di tutto l'aiuto possibile.

«Il Nogitsune non è solo.» Afferma Lydia, con due occhiaie da paura, come il resto del Branco.

«Come fai a dirlo?» Domanda Liam, seduto accanto a Mason. 
Derek è fra Peter e Parrish.

«Semplice, quel bastardo si nasconde da qualche parte, quindi ha un alleato, e probabilmente potrebbero essere in molti, visto che dovranno combattere contro di noi.» Risponde Peter, come se fosse ovvio. In effetti nessuno ci aveva pensato.

«E quando li andremo ad attaccare? Insomma, possiamo localizzare Stiles.» S'intromette Mason, che ha portato con sè il suo computer.

«Tu, Mason, localizzalo anche adesso, ma di sicuro non dovremmo aspettarci solo Stiles, e dovremmo essere pronti a combattere.» Prende parola Scott. «Dobbiamo fermarli assolutamente, perchè chiunque sia con lui non ha affatto buone intenzioni.»

Nessuno fa domande sul 'come fermarli', ma il dover uccidere Stiles aleggia nell'aria, silenzioso. Nessuno osa però dirlo ad alta voce, come se questo potesse renderlo davvero reale. Mason si mette subito all'opera.

«Si trova...nella vecchia riserva degli Hale.» Afferma dopo qualche minuto, e tutti si guardano.

«Allora dovremmo andare lì, subito. Lydia, tu pensa a Mason, e cercate di stare il più lontano possibile da noi. Io e Derek andremo davanti, vero?» Decide l'Alpha, per poi girarsi verso Derek. 
Il lupo sembra con la testa altrove, e ha forse le occhiaie più evidenti di tutti, e i capelli disordinati. Non si è curato molto ultimamente.

«Umh, sì, certo.» Risponde, sovrappensiero.

«Allora andiamo, e mi raccomando di essere molto attenti a Stiles. È molto bravo a giocare con la nostra mente.» Ricorda Peter.

«E come faremo a sapere se una cosa è reale oppure no? Non basta sempre solo pensarlo.» Commenta la coyote, accanto al padre.

«Sapevo bisognasse aggrapparsi alla propria ancora, anche se essa deve essere molto forte. Basta che uno di noi ce la faccia.» La informa il padre, in modo che tutti gli altri sentano.

«Perfetto, allora...siamo pronti.» Afferma Lydia, alzandosi insieme agli altri.

«Aspettate.» Parla d'un tratto Derek, richiamando su di sè l'attenzione di tutti. «Io...volevo solo ringraziarvi. All'inizio pensavo foste solo stupidi ragazzini, ma dopo siete diventati...la mia famiglia.» Poi abbassa lo sguardo, e Malia dischiude la bocca.

«Cosa significa questo, Derek?» Domanda, con un tono confuso. Alla fine lei ci si è affezionata al lupo, è pur sempre suo cugino. Derek non risponde, evitando il suo sguardo, e la coyote improvvisce capisce le sue intenzioni. «Siamo la tua famiglia? E allora perchè ci vuoi lasciare, Derek? Ci saremmo noi per te! Non contiamo nulla?!» Il suo tono adesso è pieno di rabbia, e le scendono delle lacrime lungo le guancie. Tutti rimano qualche secondo in silenzio, e Peter d'un tratto afferra la figlia per un braccio, trascinandola senza troppe parole di sopra. La porta in una stanza a caso, e non gli importa se li possono sentire tutto.

«Malia! Cosa ti prende?»

La coyote sta ancora piangendo.

«È tuo nipote! Si vuole uccidere, e non dici nulla?!»

Peter volta la testa da un'altra parte.

«Derek è la persona più importante che ho, Malia, ma non è questo il punto! Pensi per me sia facile? Ma non possiamo farci niente, se non rispettare la sua decisione!» Esclama.

«Ma ci saremmo noi...»

«Non puoi capire, Malia! Dovremmo uccidere Stiles, la sua soulmate! La sua anima gemella! Ho letto e sentito tante testimonianze di licantropi a cui muore la propria soulmate, e sai che dicono? Che è come se avessero perso improvvisamente un arto, un organo vitale! Sono vuoti che ti rimangono tutta la vita, di cui non te ne potrai mai liberare! E non ho mai visto una connessione così forte come quella che c'è fra Stiles e Derek...pensi che sarebbe in grado di sopportare anche questo dolore?»

La coyote rimane in silenzio, e piangendo si butta fra le braccia del padre. Derek ha sentito tutto, come gli altri licantropi, e si alza stancamente per preparsi un caffè. Adesso deve solo preparsi per il combattimento finale.

•••

La riserva è poco lontana da loro, e Derek e Scott guidano il Branco.

La porta della riserva è aperta, e Derek si avvicina sempre di più, anche se non sente la presenza di nessuno all'interno. Così entra dentro, lasciando gli altri ad aspettare fuori. Da quando non rientrava nella riserva? Sa tutto così di vecchio, di rotto. Sembra che sia disabitata da molti decenni. 
Derek fa qualche passo in quello che è rimasto del salone, facendo scricchiolare le assi del pavimento, quando si accorge che a terra c'è qualcosa.

La prima cosa che pensa è che sia una bomba, ma più si avvicina più si accorge di star sbagliando. A terra c'è il bracciale. Il bracciale di Stiles. Il nogitsune deve aver sentito attraverso esso la loro conversazione, e ha capito che sarebbero arrivati qua. Derek allora si fionda all'esterno, con il resto del Branco che lo guarda con ansia.

«È una trappola!» Grida, guardandosi intorno. Loro si trovano su un grande spiazzo verde, con una collinetta, circondati da alberi. Infatti, all'improvviso, dagli alberi escono delle figure, che li circondano in pochissimo tempo. Il Nogitsune è fuori dal cerchio che le chimere hanno creato, insieme a Theo.

«Ci si rivede.» Afferma il demone.

«Theo!» Grida Malia, furiosa, trasformandosi in coyote in men che non si dica.

«Hai fatto male a rinunciare la mia offerta, Derek.» Dice semplicemente quello. Stiles fa un sorrisetto.

«Lo sento ancora, Stiles che grida dentro di me. Però è sempre più debole, e così fastidioso!» Si lamente il Nogitsune, alzando gli occhi al cielo. 
Le chimere hanno: tre gli occhi rossi, e le altre giallo. Sono due in più rispetto al Branco di Scott. Parrish si trasforma in segugio, Scott e Peter in Alpha, Derek, Isaac e Liam in Beta.

Peter si scrocchia il collo, mostrando i denti.

«Ho sempre odiato i cazzo di demoni, però ancora non ne ho mai ucciso uno, sarai il primo, sei contento?» Ringhia, con un sorrisetto strafottente.

«Ma cosa siete venuti qua a fare? A farvi uccidere?» Ironizza Theo, incrociando le braccia al petto. Derek sa che probabilmente per Stiles non c'è più speranza, ma ancora non si vuole dare per vinto. Ha detto a Stiles che l'avrebbe salvato, che non si sarebbe mai arreso per loro due.

«Sono venuto per la mia soulmate.» Ringhia Derek, pensando che alla fine possono benissimo sconfiggere almeno le chimere.

«Io e Peter e Derek ci occuperemo di quelle Alpha...Giordan, tu ce la fai ad occuparti di due di loro? Tu, Malia?» Grida Scott, mentre le chimere gli bloccano ogni tipo di passaggio.

«Sì!» Rispondono il segugio e la coyote insieme.

E cominciano tutti ad avventarsi sulle chimere, senza alcun tipo pietà. 
Il Nogitsune e Theo guardano in silenzio il combattimento, notando che il branco di Scott sembra essere più forte. Derek sta lottando con destrezza contro l'Alpha: dicono che se combatti per un motivo più che valido, allora arrivi anche ad essere più forte.

E Derek ha un motivo molto valido, dannazione.

Anche Scott se la sta cavando bene, con Peter che fa lo sbruffone per quanto è più forte dell'altro: addirittura fa qualche battutina tra un pugno e l'altro. Lydia intanto è in lontananza con Mason, mettendoglisi davanti: urlerà a chiunque proverà solo ad avvicinarsi.

«Stiles, stiamo perdendo!» Esclama Theo, leggermente spaventato. 
Il Nogitsune fa un sorrisetto.

«Guarda adesso.» Gli dice semplicemente.

In un secondo Derek vede uno Stiles di fronte a lui, e si ferma giusto in tempo, ritirando il pugno. Dischiude la bocca, indietreggiando lentamente: tutti intorno a lui sono degli Stiles, perfettamente uguali. E alcuni gli stanno venendo anche incontro, ma lui è come se non potesse fargli del male. Non ci riesce, semplicemente. 
E potrebbe rischiare di fare male a qualcuno del Branco, visto che anche loro sembrano essere diventati degli Stiles.

«CONCENTRATEVI SULLA VOSTRA ANCORA!» Urla Peter, vedendo davanti a lui solo delle Melisse, che lo circondano. Una di loro dovrebbe essere Scott, ma il Nogitsune potrebbe benissimo dare al più vecchio l'illusione che l'Alpha stia cercando di ferirlo, quando in realtà magari è fermo. 
E Peter potrebbe rischiare di fargli male mortalmente. Quindi anche lui si trova ad indietreggiare, pensando intensamente a Malia.

«Oh, andiamo, non colpite l'amore della vostra vita?» Ride il Nogitsune. Lydia e Mason restano lontani, la Banshee vedendo tutti Giordan e Mason, non amando nessuno, vede il suo migliore amico. E così Malia, che vede tutte Lydia intorno a lei. Invece Scott e Isaac si vedono a vicenda, e così Giordan vede solo Lydia. 
Eppure tutti cercano di concentrarsi sulle proprie ancore, ma sembra non funzionare.

«Non funziona! Non funziona!» Urla Malia, cercando di scappare da Lydia.

E anche Derek indietreggia, non azzardandosi a colpire nessuno degli Stiles. Teme che il Nogitsune abbia nascosto in uno di loro uno degli altri, non facendogli sentire la sua vera voce e spingendolo così ad ucciderlo. 
È sicuro che il Nogitsune stia cercando di farli uccidere a vicenda, per risparmiarsi la fatica. Derek indietreggia fino ad arrivare sopra alla collinetta, tappandosi le orecchie: gli Stiles cercano di parlargli.

«Derek, ti amo...»

«Derek, non mi faresti mai del male, vero?»

«Derek, Derek, Derek!»

Crede non riuscirebbe a colpirli neanche con la consapevolezza che il resto del Branco stia bene e al sicuro, e così vale gli altri.

«Si uccideranno a vicenda?» Sussurra Theo al Nogitsune. Il demone annuisce.

«Prima o poi colpiranno, e guarda quanto sono vicini Peter e Scott. 
Potrei benissimo non far sentire a Peter la voce di Scott che grida di non ucciderlo.» Ghigna, dimostrando di poter giocare benissimo con la loro mente. E Derek cerca di concentrarsi, come tutti, sulla sua ancora. 
E pensa a Stiles.

«Le nostre ancore, i nostri amori... non sono abbastanza forti!» Urla con un ululato Peter, disperato.

A quando ha incontrato Stiles la prima volta, il famoso 'è proprietà privata'. 
A tutte le volte che si sono salvati il culo a vicenda, e che hanno fatto finta di non interessarsi alla sicurezza dell'altro. A tutta la fatica fatta per farsi perdonare da lui, per essersene andato via. A come si sia innamorato dell'umano sempre di più, fino ad arrivare ad amarlo. A come sia stato il loro primo bacio, la loro prima volta... a come Stiles è riuscito sempre a farlo sentire a casa, anche solo con un sorriso.

A come, senza di lui, non si sentirebbe senza un arto...ma proprio senza corpo.

Gli Stiles stanno salendo lentamente la collinetta, continuando a parlare, e Derek individua il Nogitsune e Theo poco lontani.

E poi pensa a come Stiles gli sia stato accanto quando aveva ucciso quell'uomo, quando si sentiva un mostro. Stiles era quel tipo di persona che, se tutti se ne fossero andati via da lui, sarebbe rimasto.

E, improvvisamente, tutti gli Stiles spariscono. E vede con chiarezza sia le chimere che i suoi amici. Anche il resto del Branco, grazie a Derek, può capire contro chi combattere.

«Chi è stato?» Chiede Scott, con un leggero fiatone. Peter fa un cenno verso il nipote, increspando le labbra in un sorriso. Così tornano tutti a combattere, ma Derek si sente come diverso. L'Alpha di prima gli si avvicina, e con un solo un pugno il lupo lo stende del tutto. Derek si guarda stranito la mano, e sente dentro di sè una forza mai avuta prima. Sta combattendo per Stiles, e farà tutto il possibile per riaverlo, anche se non sa come. Sente che potrebbe combattere da solo contro tutti.

Abbassa il volto in direzione del Nogitsune, incrociando i suoi occhi verdi con i suoi freddi e crudeli.

«Sono venuto qui, per la mia soulmate.» Ripete, a tono più che alto. Tutti interrompono i combattimenti, volendo capire le intenzioni di Derek. 
Il Nogitsune l'osserva indifferente. «Stiles, so che mi stai ascoltando...sei il ragazzino logorroico e iperattivo che all'inizio non sopportavo, sei l'umano del Branco, sei il ragazzino che ci ha salvato il culo un milione di volte, sei l'umano che ha a che fare ogni giorno con il soprannaturale, e che cerca sempre di rendersi utile in tutti i modi...»

Tutti l'ascoltano in silenzio, e Lydia e Malia si stanno commuovendo. Derek increspa le labbra in un sorriso, con gli occhi illuminati di blu. «...ma non sei solo questo, Stiles...sei molto di più. Sei la persona più forte che conosca, sei il ragazzino che mi ha fatto innamorare, che mi ha dato un motivo per continuare a resistere, sei l'umano che mi hai insegnato ad amare, quando ormai non ci credevo più...sei il ragazzino che ha fatto crollare tutte le mie certezze, per poi diventare la mia unica certezza. Sei la mia ancora, Stiles, ma ancora di più...sei la mia soulmate. La mia soulmate, cazzo! 
Il compagno che il mio lupo ha scelto per tutta la vita, il legame più forte che esista! Senza neanche accorgertene hai portato via il mio passato, Stiles, per offrimi un futuro. Un futuro insieme a te

Derek si ferma un attimo, respirando profondamente, e rilassando tutti i muscoli. Tra poco si commuovono anche le chimere, e il Nogitsune ora ha una strana espressione. Sta piangendo, ma allo stesso tempo sembra indifferente a tutto. «Ti ho promesso che ti avrei salvato, Stiles, e scusa se non ci sono riuscito, scusa se il mio amore non è bastato...ma non ti lascerò mai andare, mai...ovunque tu vada, verrò con te...perchè non ti lascerò più solo...forse questo-questo per noi due è...è il tempo sbagliato, il mondo sbagliato...f-forse non potremmo trovare la felicità qua...e allora...allora ti seguirò, Stiles. Perchè io ti amo, Stiles. Cazzo se ti amo...» Finisce di parlare, con grande fatica e la voce spezzata, e il Nogitsune ora sembra come se stia avendo una crisi interiore.

Il demone si porta le mani alla testa, come per cercare di azzittire una voce nella sua mente, e comincia ad assumere strane espressioni. Addirittura si accartoccia su se stesso... ma non sembra bastare.

«Stiles non riuscirà mai ad emergere, ci hai provato!» Grida, furioso, tornando apparantemente impassibile come prima.

Derek alza il volto al cielo, e tutti rimangono in silenzio, come aspettando la mossa successiva.

E d'un tratto accade un qualcosa che lascia tutti a bocca aperta. Come una polvere d'oro investe Derek, il quale scompare all'interno. E quando la povere sparisce... al suo posto c'è un lupo... dal pelo d'oro. Tutto il Branco lo guarda a bocca aperta, non capendo cosa diavolo stia succedendo. Il lupo ha gli occhi viola, e rivolge il muso verso i suoi amici. E fa qualche passo in avanti, maestoso come nessun'altra creatura al mondo.

Peter e Malia sono gli unici che sanno di cosa di tratta. Il lupo intanto scende la collinetta, dirigendosi verso le chimere. Scott nota che Peter sta facendo un sorrisino, e gli si avvicina confuso.

«Tu sai?» Gli domanda, sconvolto. 
Il lupo investe ogni chimera, uccidendola istantaneamente, come se fosse velenoso. Peter annuisce, con un'espressione di pura meraviglia.

«È il lupus auri, il licantropo più forte di tutte le creature.» Sussurra, ammaliato, mentre Derek finisce di uccidere il resto delle chimere, sembrando comunque affascinante. «Quando la soulmate di un lupo è in serio pericolo, allora il licantropo si trasforma in questa creatura...capace anche di riportare la soulmate in vita.»

E, in questo caso, di fermare una impossessione.

Scott dischiude la bocca, mentre il lupo si ferma in mezzo allo spiazzo verde, con il muso indirizzato verso il Nogitsune. Theo si nasconde dietro il demone, spaventato.

«Accade spesso?» Domanda Scott.

Peter scuote la testa.

«Accade una volta ogni migliaia di anni, solo in caso il legame fra le due soulmates sia così forte da riuscire a superare anche la morte...è una cosa straordinaria, non avevo mai visto una cosa simile, solo sentito parlare, ma...non mi aspettavo sarebbe davvero successo, cazzo.» Finisce di parlare Peter, osservando le gesta del lupo.

Derek ora è ancora fermo, e improvvisamente alza il muso al cielo, ululando. Ma non un ululato normale, un ululato talmente forte che costringe tutti a tapparsi le orecchie. Il Nogitsune fa smorfie di dolore, e si piega su di sè, venendo investito da una polverina d'oro. Intanto Theo viene steso da Scott.

«NOOOOO!» Urla il demone, quando la polvere lo travolge. Tutti rimangono senza fiato. Derek intanto è tornato umano, completamente nudo.

Rilassa tutti i muscoli, non avendo neanche idea di quello che stia succedendo. Non ha deciso lui di trasformarsi, è semplicemente successo. E osserva, ad una decina di metri di distanza, la polverina d'oro che scompare sempre di più. E davanti a lui c'è Stiles, in piedi, tremolante: ha gli occhi spalancati, e sembra come sconvolto. Le lacrime che gli scendono sulle guancie, e lo sguardo nocciola che s'incrocia con quello verde di Derek.

«Ti amo anch'io, Derek.» Sussurra, increspando le labbra in un sorriso.

E il ragazzino in pochi secondi è addosso a Derek, buttatosi fra le sue braccia. Derek chiude gli occhi, stringendolo così forte da fargli quasi male, e l'umano poggia il capo sull'incavo del collo del più grande. Scott osserva i due con un sorriso enorme, insieme a tutti gli altri. 
Il loro Stiles è tornato.

«Mi hai salvato, Derek...mi hai salvato.» Mormora il ragazzino, non staccandosi dall'abbraccio.

«Te l'avevo promesso, Stiles, ricordi?»

E Derek non sembra avere intenzione a lasciarlo andare, ora che l'ha ritrovato. E, adesso, hanno davanti una vita intera. Insieme.

FIN....

«Nipote caro, rivestiti prima che quell'abbraccio possa diventare ben altro.»

«Peter!»

FINE

   
 
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